PRESICCE-ORIA 1-3

23 aprile 2013

Eccesso di difesa

Domenica 14 aprile 2013 – ore 18.30

Non è una marcia trionfale, ma poco ci manca: nel girone di ritorno l’Oria ha ottenuto 8 vittorie (di cui solo 2 al tie-break) su 10 partite conquistando 22 punti. E in più ha radicalmente ribaltato “la maledizione degli scontri diretti” che aveva caratterizzato il girone d’andata: battuto 3-0 il San Cassiano, battuto 3-0 lo Spongano, battuto 3-1 il Presicce.

Vietato illudersi perché c’è ancora da giocare lo scontro diretto “più diretto di tutti” (Oria-Galatina) e basterebbe un solo passo falso per compromettere l’ottimo lavoro svolto sino a questo momento, ma, insomma, è innegabile che le furie rosse stiano dando soddisfazione.

Giulia Basile

Passiamo alla cronaca.

Si va ad Acquarica del Capo, forse la trasferta più lunga della stagione. Ivana è festeggiata per il proprio compleanno; Pocahontas si dedica al decoupage con le fotocopie in scala ridotta del libro di (…omissis….).

Entrando nella colorata palestra di viale Kennedy è difficile non ricordare le americane, Alanna Rutan e Jamie Marie Voyvodic, brave giocatrici e splendide persone. A quest’ora, un anno fa, Jamie Marie stava completando la sua sessione solitaria di battute.

Le americane

Quest’anno il Presicce si è “nazionalizzato” ma vanta comunque un roster di tutto rispetto tanto che l’attuale posizione in classifica suscita un certo stupore. E gioca pure bene.

Mistero.

Valentina Zappa è considerata il pericolo numero uno alla luce dei “massacri” compiuti da posto due nelle ultime tre partite con l’Oria (incluse evidentemente quelle disputate con la maglia dell’Ugento).

Formazioni.

GAP Volley Presicce: Roberta Romanelli palleggiatrice, Valentina Zappa opposta, Carmen Vantaggiato e Ilaria Negro schiacciatrici, Virginia Piscopo e Stefania Frasca centrali, Alessandra Calò libero.

A disposizione di coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Isabella Buffelli e Mary Giulio.

New Volley Oria

New Volley Oria: Simona Leone palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi schiacciatrici, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Federica Peluso, Noemi Votano e Daniela Lo Noce.

Primo set

L’avvio è sconcertante (5-0): due nostri attacchi finiscono fuori, un primo tempo viene murato (da Zappa), incappiamo in un fallo di posizione e poi tiriamo nuovamente fuori. Stranamente il primo e l’ultimo tiro fuori misura sono di Ida. Mentre si precipitano ad Acquarica le redazioni di Quark, di Science e di Focus, attratte dall’insolito fenomeno, il presidente Mino fornisce l’unica spiegazione basata su dati scientifici: “Lu piccinnu nu la fasce dorme”…

Carmen Vantaggiato

A proposito, segnali di un’imminente crescita demografica sono stati rilevati anche in loco. Ho la sensazione che parecchie società siano terrorizzate dalle regole su under e over e vogliano mettersi al sicuro dotandosi di roster in cui l’età si conta in mesi…

I muri di Giulia e di Veronica restituiscono fiducia alla squadra brindisina e la fanno entrare in partita (6-4).

Mura anche Negro, ma la sonnolenza si è già allontanata dalla nostra opposta, che comincia a mettere in cascina i primi punti di un raccolto che a fine gara avrà dell’incredibile.

Ida Taurisano

Sul 10-6 il nastro stringe con le furie rosse un’amicizia destinata a reggere per tutta la partita e testimoniata da qualche punticino di culo.

Terzo muro dell’Oria con Ida e tocco di seconda di Romanelli, una specialista del ramo (12-9). Sul 14-12 commettiamo un errore in battuta che irrita visibilmente Marcello e poi attacchiamo oltre la linea facilitando la nuova fuga delle nostre avversarie, fuga consolidata da un primo tempo di Piscopo e da un attacco di Zappa (18-12).

Virginia Piscopo

Ida, Veronica e Ivana riducono lo svantaggio (21-18), ma a quel punto il Presicce mette sul tavolo un’altra specialità della casa: le fast di Stefania Frasca.

Sul 24-20 Giorgia difende un pallone impossibile, ma l’impresa è vanificata dalla doppia di una palleggiatrice di cui non faccio il nome (25-20)…

Secondo set

Dato il buon rendimento della squadra locale nel set appena concluso, l’unica preoccupazione di mister Montanile nell’intervallo è quella di richiamare in squadra una giovane atleta che aveva appena trovato impiego come baby-sitter a contratto.

Esultanza Presicce

Tanti errori-punto in avvio del 2^ parziale, poi, però, c’è uno scambio lunghissimo ed altamente spettacolare concluso con successo da Valentina Zappa. Chi volesse divulgare nelle scuole un video dal titolo “La difesa nella pallavolo” si affretti a procurarsi la registrazione dello scambio (e magari anche la registrazione del nostro 4^ set, come vedremo).

L’opposta salentina realizza anche un mani-fuori e un attacco da seconda linea facendo riemergere per alcuni minuti la sindrome della “Zappa sui piedi”. Ma l’Oria sta crescendo e sul 7-6 infila un imperioso break da sei: doppietta di Ida, ace di Leo, un errore leccese e altri due muri (Giulia e Ida)!

Ida Taurisano

Non è finita: le nostre centrali, Giulia e Sara, murano nuovamente in risposta ad un primo tempo di Piscopo e ad un punto in bagher di Negro, che ha approfittato di un improvviso ed isolato abbiocco della nostra difesa (10-16).

Le furie rosse sono ringalluzzite: difendono bene e pungono in attacco; rispetto all’esaltante prestazione con il Collepasso, però, sbagliano pure qualcosina. Insomma, tanto cuore, tanta tecnica, ma anche un po’ di casino ogni tanto.

Sara Giuffrè

Romanelli, una palleggiatrice che mi piace molto, si incarica del tentativo di rimonta realizzando un tocco di seconda e un ace (17-21); l’Oria, comunque, non si lascia sorprendere ed anzi piazza la zampata finale: muro di Veronica, punto di Sara e diagonale dalla potenza sconvolgente di Ida (18-25)!

Terzo set

Murazzo di Giulia, nastro amico per Veronica, ace di Ida e mani-fuori di Veronica (1-5).

Il primo errore in battuta salentino nell’intero incontro viene ricambiato con un paio di nostre conclusioni a lato (4-6); poi Ivana sfodera un lungolinea ed uno dei suoi mitici pallonetti (5-8). Esemplare, nell’arco del match, è risultata anche la fase difensiva del nostro martello. Esemplare, elegante e… antica.

Elegante

Presicce non ci sta e ce lo fa sapere con Frasca, Vantaggiato e Piscopo (9-8).

Torniamo avanti con un ace di Pocahontas e un attacco di Ida, ma c’è grande equilibrio in campo e il Presicce si riporta in vantaggio (16-15).

E’ adesso che si dovrebbe decidere la partita.

Marcello introduce Nocciolina, incassa l’ennesimo secondo tocco di Romanelli e poi si gode lo sprint irresistibile delle furie rosse: Simona spinge giù un pallone su cui si era avventata anche un’avversaria, Ivana va a segno da posto quattro e Ida chiude con successo uno scambio avviato da un servizio furbetto della Leonessa (17-21).

Simona Leone

E’ di nuovo l’Oria delle meraviglie. E il break da 8 non è finito: errore del Presicce, muro di Ida e mani-fuori di Ivana (17-24); la New Volley ha 7 palle-set a disposizione e adesso ogni set vale un preziosissimo punto in classifica.

Vantaggiato annulla la prima; Ida chiude con un pallonetto esemplare (18-25).

Quarto set

Il quarto set sarà l’esaltazione della difesa oritana, il più grande spettacolo dopo il big-bang e le pizze dell’Akropolis. Le furie rosse saranno spettacolari, magnifiche, addirittura eccessive. L’eccesso di difesa sarà pure un reato nel codice penale, ma nella pallavolo è una grande virtù.

Giorgia Mastria

Facile individuare nell’eccellente Giorgia il simbolo di questo prodigio, ma occorre dire che tutte le ragazze hanno contribuito a trasformare la fase difensiva in un’opera d’arte (inclusa Pocahontas, che sacrificherà la propria spalla sinistra per neutralizzare una fast al fulmicotone di Frasca).

Si comincia con Veronica: per lei una diagonale nell’angolino del posto cinque e un ace (4-5). Stiamo anche servendo benissimo. Ecco, il quarto set è quello che per tecnica generale, efficacia del servizio e aggressività della difesa sarà più in continuità con la cazzuta prova della settimana precedente. In più c’è l’esaltazione del muro: l’undicesimo ed ultimo della nostra gara lo firma Giulia e vale il 6-8.

Muro oritano

Ma c’è un altro fattore che risulterà determinante in questo set, qualcosa che abbiamo noi e nessun altro, qualcosa che esula dal mondo reale per entrare in quello della fantascienza: Ida Taurisano. Per lei 14 punti nel set e 40 complessivi. Non aggiungo altro.

Riepiloghiamo: Ida fantascientifica, difesa perfetta, servizi velenosi e un rendimento complessivo molto positivo; eppure il set è equilibrato e combattuto e sino al 15-17 nessuno si azzarda a puntare grosse somme alla SNAI. Vuol dire che anche il Presicce sta giocando egregiamente confermandosi squadra di ottima qualità e ottime individualità. Insomma, il quarto set è volley-champagne e l’unica differenza tra Presicce-Oria e Macerata-Parma sta nel fatto che qui non c’è quella figata del video-check.

Stefania Frasca

Non ce ne sarebbe stato neanche bisogno visto l’arbitraggio perfetto e l’assenza di contestazioni.

Sul 9-11 muro a due della formazione locale; nel dubbio il punto lo assegno a Frasca perché cita Nelson Mandela su Facebook e poi bisogna premiare anche il suo contributo sonoro, oltre che tecnico.

Allungo brindisino con Ida (10-14) bilanciato dai colpi di Vantaggiato (14-16).

A questo punto un attacco del Presicce sembra destinato a finire a terra, ma Leo ci mette una manina e Ida, praticamente cadendo, riesce a rimandare la palla nel campo avverso ottenendo un punto diretto (14-17).

Punto da terra

Fantascienza, appunto.

Una tripletta della nostra opposta (15-20) lancia lo sprint finale; Negro, Frasca e Romanelli oppongono resistenza (18-23) finché Veronica non si incarica dell’attacco finale (18-25).

Un bel Presicce ed un Oria magnifico.

Sì, rispetto a 7 giorni fa ci sono stati alti e bassi e cali di concentrazione, ma basta quel 4^ set impressionante per legittimare questa vittoria fissandola tra i ricordi più belli della stagione.

Esultanza oritana

Mettendo da parte gli entusiasmi, adesso c’è Oria-Squinzano, un impegno che per almeno tre motivi è più ostico di quello che sembra: 1) la motivazione (lottare per non finire in serie D può essere uno stimolo più forte rispetto a quello della salvezza senza play-out), 2) la sottovalutazione (stiamo giocando bene ma guai a prendere sotto gamba l’avversario), 3) lo stato di forma (finire due set a 23 a Spongano è indice di buona forma).

Dunque, keep calm and carry on.

Un numero a caso

Tabellino: Presicce-Oria 1-3 (25-20,  18-25,  18-25,  18-25)

GAP Volley Presicce: Vantaggiato 11, De Giorgi 0, Zappa 11, Negro 4, Buffelli NE, Romanelli 5, Piscopo 5, Frasca 9, Giulio NE, Calò (L) – All. Montanile.

Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 2.

New Volley Oria: Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Giuffrè 5, Basile 7, Taurisano 40, Votano NE, Deandri 8 (in italiano), Leone 2, Parisi 10, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 11, ace 6, errori in battuta 7.

Arbitri: Vanessa Malerba e Genci Frasheri.

Roberta Romanelli

Altri risultati: Assi Brindisi-Casarano 3-0, Ugento-Nardò 3-0, Cutrofiano-Pallavolo80 BR 3-0, Collepasso-San Cassiano 3-0, Galatina-Taranto 2-3, Squinzano-Spngano 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 63; Ugento 61; Cutrofiano 59; Collepasso 51; Taranto 44; Oria 39; Galatina 36; Spongano 31; San Cassiano 29; Presicce 26; Nardò 18; Pallavolo 80 BR 15; Squinzano 6; Casarano 5.

Veronica Parisi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Oria 50,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto e Galatina 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Squinzano, domenica 21 aprile, ore 18.30.


ORIA-PRESICCE 2-3

25 dicembre 2012

Due set da leonesse

Domenica 23 dicembre 2012 – ore 18.30

Per chi non dovesse riuscire a visualizzare il filmato di YouTube qui sotto, tratto dal film “Scusate il ritardo”, Lello Arena chiede a Massimo Troisi se sia meglio un giorno da leone o 100 giorni da pecora.

“Meglio un giorno da leone, no…?!” – sottolinea il primo.

“Che ne saccie io d’ ‘a pecora e d’ ‘o liòne? – replica il grande e indimenticato Troisi – Fai 50 giorni da orsacchiotto: non fai ‘a figura di merda d’ ‘a pecora e nemmeno ‘o lione che però campa ‘nu iuorno…”

L’Oria ha disputato 2 set da leoni (con una grande prova della Leonessa, appunto), 2 set da pecorelle in cui le ragazze hanno per lo più subìto il Presicce ed un tie-break da orsacchiotti, giocato con grande cuore ma privo nel finale di quella “cattiveria” agonistica necessaria a concludere con successo l’incontro.

Più luci che ombre, a mio modesto avviso; peccato che alla fine rimanga il sapore amaro della delusione.

Facendo un passo indietro, non era la presunta previsione dei Maya a preoccupare prima di questa partita. Se siamo qui a parlarne dopo il 21 dicembre vuol dire che gli antichi abitanti dell’America Centrale hanno sbagliato calcoli o sono stati male interpretati. Il mondo è stato risparmiato e il catastrofismo dei Maya ha preferito concentrarsi sulla povera Noemi.

No, il timore non erano i Maya. Il timore era: come faranno le giocatrici dell’Oria ad affrontare un evento sportivo dopo la colossale abbuffata di panzerotti a casa di Annacarla martedì scorso?

03 - Panzerotti

Ho sentito atlete ammettere di averne mangiati cinque o più e di aver distinto quelli tradizionali con affettati e quelli alla nutella, grande specialità di casa Cozzetto.

Dopo il lancio di Felix Baumgartner da 39 chilometri di altezza, il 2012 si chiude, quindi, con un’altra sfida alle leggi della fisica: saltare in corrispondenza di una rete di volley con una quantità significativa di panzerotti nello stomaco. E’ possibile? Ce la faranno le furie rosse?

E ce la farà Marcello a restare indenne dalle previsioni di un’altra americana, Pocahontas, assai più efficace e puntuale dei Maya? Se lo chiede anche il tecnico oritano mentre si gratta la crosta di una ferita alla gamba, conseguenza di una rovinosa caduta al palazzetto di Leporano.

Mister Presta sperimenta la nuova penna ricevuta in omaggio dalla FIOM ed un nuovo bar per il caffé pre-partita. Credo che questi esperimenti non avranno futuro.

Penna FIOM

Chissà sulle penne della CISL cosa c’è scritto. “A Daniela (Fumarola, nda) da Girolamo”, forse…

O magari “Al sindacato amico da parte del Gruppo Riva”…

O forse “Saluti e baci dalla latitanza. Vostro Fabio”…

Ma si è parlato di Maya, di Pocahontas e dunque di Americhe e – visto che affrontiamo proprio il Preisicce – voglio ricordare con affetto e simpatia Alanna Rutan e Jamie Marie Voyvodic, che l’anno scorso hanno regalato al volley pugliese tecnica, simpatia, correttezza e un grande esempio di professionalità.

Nel palazzetto di Oria nessuna novità: i parenti di Alessandra Piccione (buon Natale anche a lei) vigilano ben allineati sui loro trespoli oltre i finestroni, il freddo è notevole e piove proprio in corrispondenza dell’uscita dagli spogliatoi. Non piove in modo fitto, in verità, ma il parquet presenta comunque una vistosa pozzanghera per effetto di una goccia che cade dal soffitto ogni due minuti e mezzo. Se passano gli arbitri proprio in quel momento, siamo rovinati…

A proposito, sono arbitri mai visti prima, almeno che io ricordi. Una si chiama Denise Mary Rose e sospetto che, in assenza della mitica Alanna, possa trattarsi di una lontana cugina dell’opposta californiana.

Pocahontas vs. Romanelli

Formazioni.

Nell’Oria registriamo il grande ritorno di Ida Taurisano a un mese esatto dall’infortunio di Cutrofiano: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Sara Giuffrè, Désirée Calderone, Simona Bianco e Veronica Parisi.

Il Presicce schiera Roberta Romanelli palleggiatrice, Valentina Zappa opposta, Carmen Vantaggiato e Simona Armida laterali, Virginia Piscopo e Stefania Frasca centrali, Alessandra Calò libero.

In panchina con coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Ilaria Negro e Isabella Buffelli.

Simona Armida

Due cose saltano agli occhi. La prima è che siamo in presenza del primo caso di clonazione di una squadra di pallavolo: in pratica quasi tutto l’Ugento 2011-’12 è stato replicato nell’attuale Presicce (Vantaggiato, Zappa, Piscopo, Frasca).

La seconda cosa è che siamo in presenza di una formazione di tutto rispetto e decisamente sottostimata dalla classifica.

Primo set

Primo scambio, primo dubbio sciolto. Le leggi della fisica devono essere riscritte perché le atlete dell’Oria riescono a saltare nonostante la zavorra dei panzerotti. E’ come il welfare dei paesi scandinavi e la famosa legge del calabrone: dato il peso del suo corpo e la fragilità delle sue ali, un calabrone non dovrebbe poter volare. Eppure vola. Allo stesso modo, Paesi con un capillare sistema di sicurezza sociale pubblica come quelli scandinavi dovrebbero essere destinati al fallimento; invece funzionano (se ne facciano una ragione i golpisti bocconiani che in Italia fanno macelleria sociale con la scusa del debito pubblico di ‘sta minchia). (1)

Ida Taurisano

Tre punti della Leonessa in quattro scambi (3-1).

Passa un pallonetto di Zappa, ma poi la difesa dell’Oria respinge tutti gli assalti e costringe le bocche di fuoco ospiti all’errore per esasperazione.

Quattro attacchi leccesi in uno scambio, quattro strepitose difese brindisine prima dell’esaltante secondo tocco di Annacarla (6-2).

A questo punto mi viene da pensare che i panzerotti, più che da un dietologo, forse dovrebbero essere analizzati dalla Sezione Narcotici della Questura…

Ivana Gallo Ingrao

Forse è l’Oria più bello dall’inizio della stagione per tecnica, per reattività, per determinazione. Furie rosse proprio!

E lo spettacolo prosegue: lungolinea di Ivana da sinistra, lungolinea di Ida da destra (9-4).

Si alza il muro del Presicce grazie alle sue brave centralone, ma la Leonessa è in serata di grazia e schiaccia il suo sesto punto personale (14-10).

Sette leonesse

Il turno in battuta della capitana Daniela riserva ulteriori soddisfazioni: 2 ace “puliti” con un servizio ricevuto male dalle salentine nel mezzo (lo considero un terzo ace). Stiamo godendo (19-11).

Coach Montanile ferma il tempo e sostituisce la palleggiatrice.

Ivana piazza un mani-fuori e Vantaggiato realizza una doppietta, sia pure con un po’ di fatica perché tutte, proprio tutte le giocatrici dell’Oria stanno difendendo con il coltello in mezzo ai denti (20-15).

Ida sbaglia un pallonetto. Nello scambio successivo la stessa opposta scarica sul campo del Presicce un bolide indifendibile (22-16).

E qui c’è tutto l’Oria di questa domenica: la perfezione è impossibile e l’errore capita, ma, invece di scoraggiare, l’errore è un incentivo ad essere spietate nell’occasione successiva.

E’ lo stesso atteggiamento di Simona: prima tira fuori per troppa foga, ma subito dopo centra il suo settimo bersaglio personale coronando un parziale da favola.

Finisce 25-19 ed è un Oria da spettacolo puro.

Anzi, vi chiedo perdono per aver scritto che a Tuglie avete fatto cacare…

Secondo set

Subito a segno la Leonessa, ma poi c’è l’attesa reazione delle ospiti con Vantaggiato, Piscopo (muro) e Zappa (2-4).

Stefania Frasca

Mura anche Nocciolina ed inizia una breve fase in cui le attaccanti di entrambe le squadre tirano un po’ il fiato e si concedono qualche imprecisione. Fa eccezione Vantaggiato, molto costante in tutta la partita: grazie ad i suoi attacchi il Presicce si porta sull’8-11.

Simona cede il posto a Veronica perché l’antidoping non vuole aspettare la conclusione della partita.

Frasca effettua la battuta, Ida urla “buona!” ma Veronica non le dà ascolto contravvenendo alla regola non scritta che Ida ha sempre ragione: ace.

Rientra Leo.

Oria decide di prendersi il set e lo fa con un break (7-0) impressionante: primo tempo di Giulia, attacco di Ivana dopo un miracolo difensivo di Giorgia (bravissima anche lei stasera), attacco di Ida, altro punto di Ivana, errore ospite, ace di Annacarla e sigillo di Ida (15-12).

Giorgia Mastria

Annacarla, fresca di ace ed autrice di 6 servizi insidiosi, decide di effettuare una battuta creativa e tenta di mandare il pallone, lemme lemme, nel posto due avversario. Prende la rete. Tirando un po’ più forte avrebbe fatto una magia, tirando un po’ più piano avrebbe rischiato le “paste” rendendo felici tutte le compagne, che un bis di panzerottata lo avrebbero certamente gradito.

Piscopo e Zappa oppongono resistenza, ma i fuochi d’artificio oritani non sono finiti: sciabolate di Ida e colpi di fioretto di Leo, che piazza un pallone nell’angolino del posto uno (23-15).

Daniela Lo Noce

L’Oria è sempre più bello; nel Presicce si corre ai ripari con una girandola di sostituzioni.

Gli ultimi punti brindisini sono riservati a Daniela, autrice di due fast quasi consecutive (25-18).

Terzo set

Il passaggio dal sogno all’incubo può essere breve, purtroppo: Ida chiede il cambio perché avverte dolore in una parte della gamba molto a rischio. Entra Veronica, che attacca subito con successo (1-3), ma è impossibile nascondere un po’ di preoccupazione (per la salute di Ida innanzi tutto, e poi per l’andamento dell’incontro).

Ida infortunata

Nel Presicce inizia a macinare punti anche Armida (che fino adesso si è dedicata soprattutto – ed in modo egregio – alla fase difensiva) e per restare in partita dobbiamo ricorrere a qualche stratagemma, come il mani-fuori ottenuto da Annacarla con un attacco di pugno (6-7).

Show di Valentina Zappa: prima tira una bomba, poi un pallonetto che tocca il suolo poco prima dell’arrivo di una mano brindisina (7-11). L’arbitro fischia il punto ma Ivana e compagne continuano a giocare e a quel punto anche le ospiti continuano a giocare e poi di nuovo le oritane e poi si va avanti così per un’altra mezz’ora.

Valentina Zappa

Veronica mura un attacco leccese ma l’arbitro aveva appena fischiato una doppia a Romanelli (9-14). E’ sempre punto per l’Oria però sarebbe stato più bello il muro.

L’Ugento, ehm, volevo dire il Presicce dilaga: 2 fast di Frasca, un errore nostro, 2 attacchi di Vantaggiato ed anche un tiro da posto due di Romanelli (9-20). E’ lo stesso “raptus offensivo” che ogni tanto coglieva anche la nostra Stefania, non a caso presente in tribuna (contrariamente a Silvietta, che aveva detto che sarebbe venuta e invece n’ha fatt’ ‘u bidòne…).

Devo dire che Romanelli è una palleggiatrice che stilisticamente mi è sempre piaciuta e questi lampi da opposta rafforzano il mio giudizio positivo.

Roberta Romanelli

Zappa spedisce un pallone di rimbalzo sul volto di Piscopo, Leo e Ivana ottengono dei servizi vincenti, ma ormai il set è andato (19-25).

Quarto set

Nell’Oria c’è Sara al posto di Nocciolina. Sono proprio le centrali (Giulia e la stessa Sara) a siglare i primi punti per le padrone di casa, ma le nostre attaccanti stanno cominciando ad essere un po’ imprecise mentre Armida, Zappa e Vantaggiato incrementano le proprie percentuali di positività (2-7).

Grande Annacarla, a segno in bagher, ed ottima Leonessa in battuta con 2 ace consecutivi (5-7).

Simona fa punti anche con la pipe, ma il Presicce prende il largo con i muri di Frasca, gli attacchi di Zappa e i mani-fuori di Armida (8-16).

Stasera Leo è incontenibile sia quando attacca che quando parla; una discussione con l’arbitro rischia di degenerare e coinvolge anche alcuni tifosi ospiti. Nulla di grave, comunque.

Piuttosto, non so cosa abbiamo fatto di male a Valentina Zappa, che ogni volta che gioca contro di noi sembra strasformarsi in una Gamova che ha bevuto 35 caffè (7 punti in questo set, 22 in totale).

Se Zappa punisce sistematicamente la nostra difesa, Armida mortifica i nostri attacchi andando a raccogliere tutto quello che piove nella metà campo salentina (tranne la goccia d’acqua all’ingresso del campo).

Giulia Basile

Mura Sara (12-21), ma il fondamentale è ben sfruttato anche dal Presicce, che chiude il parziale con Zappa e Piscopo (12-25).

Tie-break

Il Presicce ha rimontato due set ed è dunque in una posizione psicologica più favorevole. Le furie rosse (con Daniela di nuovo in campo), però, sono brave a ritrovare se stesse nel momento più delicato. Il tie-break, infatti, comincia bene: ad Armida replicano Leo e Giulia (2-1), poi ancora Armida e mini-break delle brindisine (Veronica, Leo e ancora Veronica in battuta). Sul 5-2 coach Montanile ferma il gioco.

Il timeout è rigenerante per le ospiti: attacco Vantaggiato, ace di Frasca, muro di Romanelli e tiro fuori dell’Oria (5-6).

Simona Leone

Doppietta di una Simona stellare, top-scorer della serata con 22 punti al pari di Valentina Zappa.

Tocco di seconda di Romanelli e attacco vincente di Ivana: si va al cambio di campo da una posizione di vantaggio (8-7).

Zappa e Vantaggiato aprono e chiudono un break da 4 che costringe Marcello a chiamare il time-out (8-11).

Daniela prova a farsi carico della riscossa oritana: prima piazza una fast, poi mura un attacco di Zappa (10-11) dopo che Romanelli aveva urtato una compagna la cui identità mi è sfuggita ma la cui robustezza è stata indiscutibilmente confermata da un rumore sordo ed inquietante che si è sentito fino a Brindisi.

Romanelli ko

C’è una brevissima sospensione durante la quale la palleggiatrice riesce a trovare le risposte ai quesiti fondamentali sul senso della vita e poi si riprende a giocare – ahimé – con una sola squadra in campo: Armida approfitta di una nostra indecisione difensiva, Frasca mura, Zappa piazza il pallonetto e poi replica senza pietà ad una nostra fast a uecchio (10-15).

Il Presicce corona così una rimonta costruita nella testa prima ancora che nelle braccia. L’Oria paga oltremisura l’infortunio di Ida. Nessuno può negare l’importanza che riveste una fuoriclasse del suo calibro però il tie-break ha dimostrato che qualcosa avremmo potuto osare anche senza l’opposta che il mondo ci invidia.

Per allietarci le feste ci sono due possibilità: o si replica la panzerottata (a cui, peraltro, sono stato colpevolmente assente) oppure rileggiamo la partita partendo dalla fine e lasciando così per ultimi due set magnifici, quelli vinti dall’Oria-che-vogliamo e che si è materializzato in tutto il suo splendore.

Buon Natale e buon anno a tutti.

Babbo Natale

Tabellino: Oria-Presicce 2-3 (25-19,  25-18,  19-25,  12-25,  10-15)

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 4, Gallo Ingrao 15, Giuffrè 2, Basile 3, Calderone NE, Taurisano 8, Deandri 7 (panzerotti, di cui 3 con la nutella), Leone 22, Bianco NE, Parisi 7, Lo Noce 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 11, errori in battuta 9.

Gap Volley Presicce: Vantaggiato 16, De Giorgi 0, Zappa 22, Negro 0, Buffelli 0, Romanelli 4, Piscopo 7, Frasca 10, Armida 12, Calò (L) – All. Montanile.

Muri-punto 9, ace 4, errori in battuta 4.

Arbitri: Danilo Arseni e Denise Mary Rose Bianchi.

Presicce

Altri risultati: Casarano-Assi Brindisi 0-3, Nardò-Ugento 0-3, Pallavolo 80 BR-Cutrofiano 0-3, San Cassiano-Collepasso 1-3, Taranto-Galatina 3-0, Spongano-Squinzano 3-1.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 27; Cutrofiano 26; Collepasso 25; Taranto 21; Spongano 17; Oria 13; Galatina e Presicce 12; San Cassiano e Pallavolo 80 BR 11; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.

Veronica Parisi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Entra in classifica lo Squinzano, che sconta con 52,00 euri il cambio del campo di gara.

Prossimo turno: Ugento-Oria (Coppa Puglia), sabato 29 dicembre 2013, ore 18.30 (avete conquistato il punto decisivo vincendo due set? E mo so’ ca##i vostri…).

Poi: Squinzano-Oria, sabato 5 gennaio 2013, ore 18.30.

NOTE

(1) Cfr. BORIONI, P. (a cura di), Welfare scandinavo, Carocci, Roma, 2003, pag. 57.


ORIA-PRESICCE 1-3

3 aprile 2012

Domenica 1^ aprile 2012 – ore 18.00

Gap Volley Presicce Acquarica.

Non so cosa indichi quel “Gap” presente nella denominazione della società di Presicce. Forse è il nome di uno sponsor. Forse è un acronimo (Giocatrici Acquarica Presicce, Gruppo Antagonista Proletario, Globalizzazione Applicata alla Pallavolo, ecc.). A me viene sempre più spesso da pensare al “gap” inteso come “divario, varco, lacuna”.

Mettiamo da parte il divario tecnico, che è indiscutibile (e aumenta i meriti delle nostre ragazze, che in due set, tra andata e ritorno, sono riuscite a colmarlo).

Il concetto di divario mi venne prepotentemente in mente all’andata associando la statura di Germana Fanelli a quella delle nostre atlete.

Oggi lo stesso concetto l’ho associato ad un’immagine, anzi ad una scena.

Mentre Germana Fanelli è già nel cortile del palazzetto di Oria e svetta nella sua imponenza, alcune atlete dell’Oria arrivano trafelate e strette a bordo di un’utilitaria. Ci hanno messo quattro minuti per disincastrarsi. Pubblicamente non posso dire quante ce ne fossero in quella macchina perché è un numero superiore a quello consentito dal codice della strada (e la macchina è mia…), ma già come presentazione appare subito evidente che tra le due formazioni c’è un certo divario, un gap.

Non credo, infatti, che Fanelli sia venuta a Oria schiacciata in un’utilitaria con almeno tre compagne ed altrettanti borsoni.

Ahimé, nel corso della gara ben altri saranno i gap tra Fanelli e la nostra pur generosa squadra di furie rosse, ma ci arriveremo con calma.

Per la cronaca, l’espressione “Mind the gap” in copertina è la scritta che si trova ai bordi delle piattaforme della metropolitana di Londra (“Attenzione allo spazio vuoto”, più o meno).

E’ inutile ripetere che la caratteristica più originale del Presicce è la sua composizione internazionale in virtù della presenza di un’atleta statunitense e di un’atleta canadese, entrambe molto simpatiche fra l’altro.

Ed anche molto corrette: mai una protesta, mai una lamentela, mai una parolaccia. Sono così perché le parolacce in italiano ancora non le sanno? Sono così per natura? Sono così per cultura sportiva?

Quando vivevo a Londra – scrive Beppe Severgnini – ero convinto che, se fossero state istituite le Olimpiadi della buona educazione, l’Inghilterra le avrebbe stravinte. Nessuna nazione al mondo, pensavo, è più cortese. (…) Poi, qui in America, ho capito che gli inglesi sono, in fondo, dei dilettanti”. (1)

Simona Leone si è data alle belle arti e con il Das ha realizzato una scultura in miniatura di coach Marcello in una sua tipica posizione: inginocchiato e urlante con le braccia alzate. Ricorda un po’ l’urlo di Munch. Congratulazioni.

Questa sera il palazzetto di Oria è più affollato della Sezione Politici del carcere di Bari: prima di noi gioca l’Oria maschile, dopo di noi giocherà la Iuvenilia femminile. Mentre scrivo dev’essere ancora in corso di svolgimento la partita della prima divisione giovani inizialmente programmata per le 3 della mattina di lunedì.

Alcune mamme riescono a percepire nell’aria una differenza tra l’odore di una partita di pallavolo maschile e quello di una partita femminile. In questo caso non si tratta di un gap – intendiamoci; non si tratta, cioè, di odori più forti o più deboli, migliori o peggiori; si tratta di odori diversi. Questione di sfumature. Roba di ormoni, probabilmente.

Solo le mamme di giocatrici o di giocatori, secondo me, hanno nasi così raffinati (ed allenati).

Chissà se dopo la partita dei maschietti la rete è stata riposiziona a misura di campionato femminile o se è stata ulteriormente sollevata a misura di Fanelli.

Mentre il Presicce sembra al completo, l’Oria deve fare a meno di due palleggiatrici: Annacarla e Noemi. C’è sempre Stefania, è vero, ma lo spettacolo ne risente perché si torna ai ruoli tradizionali, che rimarranno fissi per tutta la partita (a parte la rotazione in cui Giulia fa l’opposta). Non siamo più abituati a tanta monotonia.

Formazioni.

New Volley Oria: Stefania Guacci in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Simona Minetti libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Desy Calderone, Federica Peluso, Giorgia Mastria e Simona Bianco, ossia le promettenti piccine della società, che nella foto sotto posano con il presidente. L’oro di Oria.

Valentina De Tommaso presente. Lucrezia Liace presente.

Gap Volley Presicce: Chiara Passaseo in palleggio, Alanna Rutan opposta, Jamie Marie Voyvodic e Simona Armida laterali, Germana Fanelli e Sonia Mazzotta centrali, Alessandra Calò libero.

A disposizione di coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Federica Coppola, Ilaria Negro, Valentina Ricchiuto, Chiara Greco e Angelica Rizzello.

Primo set

Servizio di Ivana: ace!

Altro servizio di Ivana: altro ace!

Se andiamo avanti così per altre 73 battute, possiamo vincere la partita.

Sul 3-0 le nostre aspettative vengono subito ridimensionate da tre micidiali attacchi da posto due di Alanna Rutan, da una fast e un muro di Fanelli e da un altro muro a due Fanelli-Passaseo (che, nel dubbio, attribuisco alla palleggiatrice perché è amica di Silvietta).

L’intesa tra la sequoia e la giovane alzatrice salentina è diventata perfetta, come attesta un passaggio magico della Passaseo che vale il 6-7.

Ma Ivana sta carica e con una doppietta firma il sorpasso: 9-8.

Rutan va a segno anche dalla seconda linea, poi passa in prima, mura con Mazzotta e attacca da posto quattro: 10-11.

L’opposta californiana sta giocando addirittura meglio che nella partita d’andata, quando già si era segnalata come una delle più forti nel suo ruolo, probabilmente la più forte (Taurisano permettendo). Non sono trascorsi neanche 10 minuti e i palloni messi a terra da Rutan sono già 6.

Primo tempo di Giulia e terzo ace di Ivana, che sfrutta un errore di valutazione della ricezione leccese: Oria assapora nuovamente il delizioso gusto del vantaggio (13-12).

Non sappiamo come finirà, ma è già certo che si tratta di un’altra squadra rispetto a quella vista a Trepuzzi: c’è determinazione e il gioco appare più efficace.

Pallonetto di Armida, muro di Fanelli e missile indifendibile di Rutan (13-15).

Le squadre, a questo punto, perdono un po’ di lucidità: a discapito del Presicce si registrano un bagher in rete ed una difesa di Leo che viene accompagnata con lo sguardo… dentro il campo leccese, ma a sbagliare di più, purtroppo, è l’Oria.

Ace di Rutan che vale il 14-19.

Incredibile questa ragazza: nel primo set realizzerà 9 punti, fra l’altro con un certo eclettismo: 4 attacchi da posto due, 2 attacchi da posto quattro, un muro, una pipe e un ace.

La sua impronta ha segnato indelebilmente questo parziale, oltre che la walk of fame a Hollywood.

L’Oria, comunque, non si arrende e rosicchia due punti. Sul 16-19 coach Montanile non vuole correre rischi e chiama il time-out.

Rientrate sul parquet, le due squadre si affrontano colpo a colpo: Leo, Ivana e ancora Leo per le furie rosse; Fanelli, Mazzotta (muro) e la solita Rutan per il Presicce.

Sul 19-23 incolpevole doppia per il Koala, che ha tentato di salvare una palla disperata, e attacco fuori misura delle padrone di casa (19-25).

Vince Presicce, ma l’Oria è presente. E lo spettacolo non manca.

Secondo set

Il rientro in campo è sfavillante: Giulia attacca efficacemente da opposto, Nanna va a segno da sinistra, Daniela mura un attacco ospite da posto due e Stefi ne mura un altro da posto quattro (4-0). Dopo aver subìto 5 muri-punto nel primo set, adesso siamo noi a bloccare il Presicce.

Nel frattempo Giorgia sta armeggiando in panchina con una tuta. Forse si è strappata e la sta rammendando; da lontano non è chiaro.

Quella di dominare uno squadrone come il Presicce è una bella sensazione, ma purtroppo dura poco.

Alanna Rutan piazza una diagonale (4-1), Nanna trova le mani del muro avversario (5-1), ma poi subiamo il ritorno delle salentine. In particolare, siamo in difficoltà con i primi tempi di Germana Fanelli (5-6).

A tal proposito sorge un conflitto di competenze tra Simona e Ivana.

Grande Daniela, nuovamente a muro con la collaborazione del Koala, fast e primo tempo di Fanelli, attacchi di Ivana e Leo, replica di Rutan (10-10).

La partita è intensa.

Allungo oritano con Giulia che inaugura la propria collezione di “sette” (mi hanno detto che i primi tempi staccati dalla palleggiatrice si chiamano così). Ne metterà a terra diversi nell’arco della gara. E per la seconda volta consecutiva la nostra centrale diciassettenne chiuderà in doppia cifra.

Rutan e Mazzotta accorciano lo svantaggio (14-12), Daniela tira una fast destinata al gentile pubblico ma fortunatamente toccata da un’atleta ospite (15-12).

Per l’ennesima volta è Alanna Rutan a guidare la riscossa del Presicce: dopo aver attaccato efficacemente, inaugura una serie di servizi che creano grosse difficoltà alla ricezione brindisina. Ne approfittano Armida e Fanelli (15-16).

Col risultato in equilibrio si registrano dei cambi. Entrambi i tecnici decidono di alzare il muro: Marcello sostituisce Nanna con Giorgia, Montanile introduce Coppola per la palleggiatrice Passaseo.

Mentre Giorgia completa tutta la rotazione in prima linea per intimidire Fanelli, Coppola resta sul parquet soltanto per uno scambio.

Poi succede qualcosa di strano.

Ad Acquarica ero rimasto colpito dal limitato numero di errori-punto delle ragazze di Montanile, oltre che da un gioco particolarmente gradevole a vedersi. Gradevole, il gioco, resta gradevole, ma il Presicce adesso si macchia di 6 errori-punto in 9 scambi. Un po’ è merito della difesa locale, che oppone resistenza e induce le attaccanti leccesi a cercare soluzioni ardite, ma questo break di 8-2 è uno sviluppo inatteso e spalanca scenari da sogno per Daniela & compagne (22-18).

Dentro Negro per Voyvodic e – se la vista non mi inganna – è proprio la nuova entrata a beffare la difesa brindisina con un intelligente appoggio al termine di un lunghissimo scambio (22-19).

Il “noooo!” di Marcello si esaurirà soltanto a metà del quarto set.

I brutti presentimenti del nostro coach, per fortuna, vengono spazzati via dalla grinta delle furie rosse e in particolare da una Giulia superlativa: mani-fuori con un primo tempo e attacco da opposta in replica ad un’efficace azione della Rutan (24-20).

E’ un errore del Presicce in fase di costruzione a permettere all’Oria di pareggiare il conto dei set (25-20).

Terzo set

L’Oria sa già di essere costretto ai play-out (lo sappiamo da novembre…), ma sa anche che una posizione in classifica migliore potrebbe permettergli confronti meno impegnativi con le avversarie del girone A.

Per Presicce la posta in gioco è ancora più alta. I play-off, che questa squadra meriterebbe per la qualità e la spettacolarità del suo gioco, vanno difesi con le unghie da inseguitrici temibili.

La partita, insomma, promette emozioni.

Rutan attacca, Nanna risponde.

Dopo l’opposta statunitense, sale alla ribalta un’altra grande protagonista della partita: Germana Fanelli. Tra fast, muri e primi tempi, è già arrivata a quota 15 punti (ed è ancora a metà del cammino, più o meno).

Perché si trova qui? Non si vergogna? E’ come se Miljkovic partecipasse a un torneo rionale di scuole elementari. Impegnandosi, per giunta! E’ questo impegno che mi fa rabbia. Vuoi giocare in serie C? Vabbè, sono fatti tuoi. Ma non impegnarti, almeno. Fai finta… Gioca in un altro ruolo (libero, per esempio)… Gioca con una benda sugli occhi… Gioca saltellando su una gamba sola… Gioca sui roller…

La prova di forza della Fanelli (che chiuderà a 28 punti) spiega la reazione di Leo quando, sul 2-5, la nostra giocatrice riesce a murare la sequoia salentina al termine di uno scambio infinito: mentre le compagne esultano come se avessero vinto lo scudetto, la Leonessa urla la propria soddisfazione correndo lungo tutto il perimetro del campo.

Poi esce dal palazzetto, sempre circondata da urla di giubilo e dal lancio di coriandoli dai balconi, e tenta di dirigersi verso il santuario di San Cosimo dopo aver commissionato l’accensione di fuochi d’artificio dal Castello.

Il presidente Mino la blocca a fatica. In fondo, stiamo perdendo e siamo ultimi in classifica.

La centrale del Presicce non ci mette molto a riprendersi: il suo primo tempo scheggia il parquet (3-6) e Marcello chiama un time-out monotematico: “Germana Fanelli, un dramma sociale per l’Oria. Ipotesi di riduzioni del danno”.

Attacco di Ivana e fast di Mazzotta. Mandi una centrale in seconda linea e spunta l’altra… E’ come spalare l’oceano con una forchetta.

Dopo l’immancabile attacco di Rutan (5-9), comunque, l’Oria pareggia con un muro di Pocahontas e un ace-culo di Ivana (9-9): servizio sul nastro e pallone che cade giù a piombo, impossibile da recuperare. Non ci sono posizioni o riflessi che tengano.

La leggenda racconta che il mago Di Pinto allenasse i propri giocatori a mirare sul nastro per favorire questa situazione, ma è una voce che resta in attesa di conferme.

Purtroppo le nostre ragazze appaiono stanche, stremate. I miracoli difensivi non mancano (le due Simone e Ivana), ma il Presicce accelera bruscamente con Mazzotta, Fanelli e Rutan (9-14).

Sorge il sospetto che tra il San Vito dei Normanni e il Presicce ci sia stata un po’ di confusione l’estate scorsa: forse le americane destinate all’A2 erano Rutan e Voyvodic.

Giulia interrompe il break, ma la necessità di coprire i colpi provenienti dal centro provoca un po’ di confusione nella nostra pur generosa difesa. Che a volte sembra un autoscontro.

Sei errori-punto consecutivi sull’11-17 sono il sintomo più evidente di una fase di crisi, fisica oltre che mentale. Marcello concede una pausa alla Leonessa, sostituita da Desy.

Punto di Voyvodic, poco prolifica in attacco questa sera, ma assai convincente in fase di copertura, e il Presicce dispone di 13 palle-set. Spreca la prima, ma offre a Fanelli la seconda. E Fanelli non spreca (12-25).

Quarto set

Dubbi dell’intervallo: l’Oria ha dato tutto e sta per crollare oppure rientreremo in partita?

Considerazioni sul Presicce: a me è piaciuto di più all’andata. Era come se praticasse un esercizio di bel gioco con tanta varietà di azioni in una compiaciuta consapevolezza della propria armonia. Questa sera è più cinico: prova le tante alternative a propria disposizione ma se qualcosa non funziona si concentra sulle opzioni più efficaci, a costo di ripeterle fino all’esasperazione.

Rutan ha già il braccio caldo? Si punta su Rutan per tutto il primo set.

Fanelli mette ripetutamente palla a terra? Vai con Fanelli.

A breve Mazzotta passerà dal centro? Allora Mazzotta riceverà palloni a bizzeffe.

Meno spettacolo, tanto risultato.

Il punto di Rutan non può mancare, poi esce fuori Supernanna con 3 mani-fuori in 5 scambi (3-4). E’ lei la nostra speranza. E’ lei che può farci fare il salto di qualità perché per il resto le ragazze stanno già facendo quello che possono. Encomiabili.

Purtroppo, però, ci scontriamo con una marziana, Germana Fanelli: due primi tempi, una fast e un muro sono il conto salato del suo passaggio in prima linea (4-7).

Sugli spalti sono da tempo presenti le atlete della Iuvenilia Oria e della Nike Volley Lecce, in attesa di giocare la propria partita. Siamo al quarto set e il risultato è relativamente incerto.

Magica “sette” di Giulia ed immediata replica di Mazzotta (6-11). Molto brava anche questa giocatrice. Non molti punti fino a questo momento, ma, adesso che sta sbloccandosi, la seconda centrale riceverà ampia fiducia da Passaseo, particolarmente oculata nelle sue scelte tattiche. La palleggiatrice leccese ha un’altra caratteristica peculiare: l’espressione del volto di chi ti sta prendendo per i fondelli. O prende davvero sempre per i fondelli oppure è proprio l’espressione naturale e la creatura è innocente. Chiederemo a Silvietta.

Ancora Mazzotta e ancora Rutan (7-14).

Le atlete della Nike Volley lasciano gli spalti e si dirigono verso gli spogliatoi. Ecco, lo sapevo! Siamo sotto di sette punti e ci trattano come se fossimo la Grecia di fronte alla crisi economica. Danno per scontato che siamo già spacciati. Grazie per la fiducia…

Doppio muro dell’Oria: prima Giulia, poi Nanna (9-14)!

Primo tempo di Mazzotta, attacco di Stefania (non so come, ma si è trovata a giocare da opposta), errore ospite e punto di Nanna (12-15)!

Grande cuore oritano. E grandi difese, soprattutto.

Invece di contribuire allo spettacolo, mantenendo la partita nell’incertezza, Passaseo decide di puntare ancora su Fanelli: due punti e Presicce va sul 12-17, altri due punti della centrale (dopo un attacco di Leo) e il disavanzo aumenta ulteriormente (13-19). E sì, così siamo buoni tutti… Perché non provi a fare punto con i bagher del libero da seconda linea…?

Marcello ripropone, con buoni risultati, il temporaneo cambio Giorgia-Nanna (con Giorgia che ormai serve in modo perfetto), subiamo l’ennesimo attacco di Fanelli e poi andiamo a segno con un’altra magia della coppia Koala-Pocahontas (17-21). C’è ancora speranza.

Fast Mazzotta e bel pallonetto di Ivana (18-22). C’è sempre speranza, ma un poco di meno.

Presicce si conferma squadra matura e con i nervi saldi: nessun tentennamento nel momento finale e le ultime zampate recano le firme di Mazzotta, Armida e Rutan, che chiude in bellezza esattamente come aveva cominciato (18-25).

Dopo la foto con le americane del Presicce, trascorro la serata a contare i punti realizzati da Germana Fanelli.

Intanto sul parquet sono scese le ragazze di coach Laudisa, nota produttrice di talenti. Tutte altine le creature. Saranno le Antonaci del futuro. Saranno le Fanelli del futuro. Dovremmo cogliere l’occasione per opzionarle in blocco o – in subordine – per sottoscrivere un trattato di non belligeranza ventennale.

Conclusioni: un ottimo Presicce che si conferma squadra completa e ricca di individualità notevoli: brillano Passaseo, Fanelli e Rutan, ma tutte hanno giocato molto bene.

All’Oria non si può rimproverare nulla. Le ragazze hanno cancellato la brutta esibizione di Trepuzzi con una gara combattiva e ben giocata.

In appendice a questo articolo invio un caloroso saluto ad Annacarla.

Tabellino: Oria-Presicce 1-3 (19-25, 25-20, 12-25, 18-25)

New Volley Oria: Carone NE, Calderone 0, Gallo Ingrao 11, Peluso NE, Guacci 2, Basile 10, Mastria 0, Nannavecchia 9, Leone 7, Bianco NE, Lo Noce 3, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 5, errori in battuta 6.

Punti fatti 42 (media-set: 10,5), errori-punto 26 (media-set: 6,5).

Gap Volley Presicce: De Giorgi NE, Coppola 0, Negro 1, Ricchiuto NE, Fanelli 28, Voyvodic 3, Greco NE, Armida 7, Mazzotta 9, Passaseo 1, Rutan 21, Rizzello NE, Calò (L) – All. Montanile.

Muri-punto 9, ace 2, errori in battuta 9.

Punti-fatti: 69 (media set: 17,2), errori-punto 32 (media-set: 8).

Fette di torta” su 169 scambi: PF Presicce 40,8%, PF Oria 24,9%, EP Presicce 18,9%, EP Oria 15,4%.

Arbitri: Dario Murra e Giuseppe Valente.

Altri risultati: Galatina-Mesagne 2-3, Ugento-Cutrofiano 3-1, Nardò-Tempesta TA 1-3, San Giorgio-Spongano 3-1, Collepasso-Casarano 3-0, Brindisi-Trepuzzi 1-3.

Classifica: Mesagne 55; Ugento 50; Presicce 47; Tempesta TA e Galatina 43; Cutrofiano 42; San Giorgio 35; Collepasso 30; Trepuzzi 28; Spongano 27; Nardò 24; Casarano 17; Brindisi 11; Oria 10.

Verdetti: Mesagne matematicamente ai play-off; Ugento matematicamente… salvo; Collepasso, Trepuzzi e Spongano matematicamente ai play-out.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 337,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano 25,00, Galatina, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

Nessuna sanzione.

Prossimo turno: Tempesta Taranto-Oria, sabato 14 aprile, ore 18.30.

NOTE:

(1) SEVERGNINI, B., Italiani con valigia, Rizzoli, Milano, 1993, pag. 197.


PRESICCE-ORIA 3-1

11 dicembre 2011

Sabato 10 dicembre 2011 – ore 18.30

Niente da fare: anche questa volta il tacco d’Italia non ci lascia punti. Dopo la trasferta di Ugento, anche quella di Presicce-Acquarica risulta infruttuosa per la New Volley Oria e si torna dal Capo a mani vuote.

Ci resta il ricordo di un suggestivo tramonto su Gallipoli, ma ci resta, soprattutto, una prestazione incoraggiante che lascia ben sperare per il futuro. Purché il futuro non venga troppo procrastinato nel tempo dato che il girone di ritorno sta per finire e siamo sempre in fondo alla classifica.

Ma l’incontro di Presicce è un passo avanti.

Un set vinto, uno conteso per tre quarti ad una delle formazioni più ambiziose del girone, molte conferme positive (Supernanna può essere una grande banda, il cuore delle furie rosse ha ripreso a battere forte, il gioco è stato efficace dal secondo set in poi) e la miglior Minetti della stagione.

Ahimé, alcuni nodi al pettine non si riescono a sciogliere e quando le avversarie forzano il servizio la nostra ricezione continua ad andare in sofferenza compromettendo il lavoro della nostra Annacarla.

Senza contare che il servizio l’anno scorso era una nostra arma micidiciale mentre quest’anno sembra che abbiamo firmato una moratoria di disarmo unilaterale (3 ace e 11 errori).

Ma, tutto sommato, contro un’avversaria così tosta possiamo accontentarci dei progressi tecnici e caratteriali.

I momenti più difficili li abbiamo trascorsi nel primo set e tutte le volte che andavano a servire Voyvodic e Passaseo.

Ed anche quando la squadra, giunta in via Kennedy, ha mollato tutti i borsoni davanti al palazzetto per andare a prendersi un caffé.

Marcello è rimasto di guardia. Il tempo passava e il sospetto che il caffé si fosse trasformato in una pizza anticipata ha iniziato ad urtare gli zebedei del nostro coach. Che non poteva neanche chiamare il Telefono Azzurro vista l’assenza di molte creature dell’Under, presumibilmente già in sciopero contro i tagli al welfare.

Le atlete, nel frattempo (e sempre in conseguenza della manovra economica), stavano affidando il proprio futuro al Gratta e Vinci. Invece di ritornare milionarie, però, sono tornate dal bar con un’eloquente foglia di fico. Letteralmente.

All’ingresso del palazzetto c’è un grazioso albero di Natale su cui i bambini hanno appeso richieste e desideri. Non soltanto i bambini.

Nel palazzetto c’è anche Jamie Marie Voyvodic che, sola soletta sul parquet, dalle 9 di questa mattina sta allenandosi al servizio.

Finalmente possiamo toglierci la curiosità di conoscere queste fantomatiche “americane” giunte nel Salento a moltiplicare il potenziale del Presicce. Se ne sente parlare da due mesi e naturalmente il loro arrivo ha destato una certa sorpresa nell’ambiente.

In realtà, scoprirò a fine partita che la Voyvodic non è statunitense ma canadese.

La Gazzetta del Mezzogiorno, in occasione della precedente partita a San Giorgio, aveva addirittura “unificato” le due straniere del Presicce indicando nel tabellino una misteriosa Rutanuoyvodic…

Meno male che non erano annotati i punti individuali; li avrebbero sommati…?

Quando incontro argentini, statunitensi, australiani, ecc. con cognomi strani sono sempre molto incuriosito dalle loro saghe familiari.

Jamie Marie, oltretutto, ha un cognome caratteristico della ex-Jugoslavia ed è un cognome anche piuttosto significativo: il voivoda era un governatore provinciale ed è diventato anche il nome di una regione della Serbia, la Vojvodina. Una regione bellissima, fra l’altro: incrocio tra la cultura slava, quella ungherese e quella romena.

A fine partita, la schiacciatrice mi spiegherà che le sue origini, in effetti, sono croate. Ma anche irlandesi! – ci terrà a precisare con maggiore orgoglio.

Chissà qual è stato il percorso dei suoi antenati.

Chissà se i suoi antenati hanno incontrato mio nonno in Nordamerica. Il Paese è piccolo e ci si conosce tutti…

Chissà se conosce le parolacce in croato.

Chissà se prima del loro arrivo via John F. Kennedy (altro nordamericano di origine irlandese) si chiamava così o non, magari, via de lu pollu cusutu ‘nculu.

E soprattutto mi chiedo: cosa cavolo ci fanno una canadese ed un’americana ad Acquarica del Capo…?!

In ogni caso, se Voyvodic rappresenta il ritorno dei canadesi in Puglia dopo la positiva esperienza del centrale Jason Haldane nella squadra maschile del Taranto, Alanna Marie Rutan dovrebbe essere proprio americana, nel senso nazionale non soltanto continentale.

Dicevamo del Presicce squadra tosta.

C’è un momento, in avvio del riscaldamento, in cui tra due squadre di pallavolo avviene un confronto fisico “brutale”, simile a quello di due animali selvatici che si avvicinano e studiano i propri rapporti di forza (esclusivamente fisica nel loro caso). E’ quando si simulano i muri lungo i due lati della rete con due file di giocatrici (una per squadra) che saltano parallelamente una di fronte all’altra.

Vedo Germana Fanelli (l’anno scorso in A2 con il San Vito dei Normanni) saltare in corrispondenza della nostra Giulia (che non è certo una nanetta) e sovrastarla con la lunghezza delle sue braccia. L’ascella di Fanelli arriva all’attaccatura dei capelli di Giulia. E allora penso: ma perché la pallavolo non imita il pugilato prevedendo categorie diverse?

Così come lì ci sono le categorie piuma, welters, massimi, ecc., a seconda del peso, qui si dovrebbero istituire almeno tre categorie a seconda della statura. Chessò? Campionati “bonsai” per atlete fino a 1,65 m., campionati “ulivi” per atlete fino a 1,80 m. e campionati “sequoie” per atlete oltre 1,80 m.

Così Fanelli potrà giocare con quelle della sua “razza” senza umiliare il prossimo…

Formazioni.

GAP Volley Presicce-Acquarica: Chiara Passaseo in palleggio, Alanna Marie Rutan opposto, Jamie Marie Voyvodic e Simona Armida laterali, Germana Fanelli e Sonia Mazzotta centrali, Alessandra Calò libero.

In panchina con coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Ilaria Negro, Valentina Ricchiuto, Chiara Greco e Angelica Rizzello.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Giulia Basile e Daniela Lonoce centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Noemi Votano e Federica Peluso.

Primo set

Fino adesso mi pare decisamente che il Presicce sia la squadra migliore del campionato. Lo dico prima dell’inizio della partita perché per ora non è una considerazione tecnica…

L’avvio, comunque, tende a confermare le buone impressioni. Per i primi 12 scambi – a parte un errore in battuta di Pocahontas (dev’essere bello iniziare una partita così…), un lungolinea di Maria e un pregevole intervento di piede in scivolata di Annacarla – c’è soltanto Presicce: Mazzotta punge dal centro e dalla zona di battuta, Rutan martella da destra e Armida da sinistra (9-3).

Il tifo organizzato ad Acquarica è un tifo giovane, mediamente intorno ai 6/7 anni di età. Due bambini si occupano del tamburo ed un altro della trombetta.

Forse alternano gli studi a questo secondo lavoro nel week-end per iniziare a costruirsi una base pensionistica contributiva visto che con Monti rischiano altrimenti di andare in pensione a 95 anni.

Il più piccolo, a un certo punto, ritiene che la trombetta non sia più sufficiente per esprimere il proprio affetto alla squadra e decide di invadere il parquet. Dato il livello estetico delle sue beniamine, posso ben capirlo.

Dopo la simpatica parentesi dell’invasione nonviolenta, è Fanelli ad andare a punti con le sue fast (11-5).

L’Oria ha superato il bruttissimo impatto con la partita e reagisce agli attacchi delle padrone di casa. E’ Ivana, in particolare, a mettere in atto un duello con la sua amica Armida (19-12).

Molto brava, Ivana, anche questa sera. Giocherà con grinta ed andrà a segno con una certa continuità e senza trascurare gli impegni ricettivi.

Al Presicce, però, basta un altro allungo per arrivare a +10 (22-12) e per poi amministrare senza patemi il parziale. Guidate da una brillante Passaseo, mettono palla a terra prima le due centrali e poi la Voyvodic.

Un ace della canadese chiude il set (25-14).

Secondo set

L’Oria appare più determinato alla ripresa del gioco e parte con un incoraggiante 0-4, inaugurato da un mani-fuori di Nanna e chiuso da un primo tempo di Daniela.

Dopo il timeout, va a segno Rutan e subito dopo Voyvodic dimostra che il suo allenamento solitario in servizio non è stato vano: un punto diretto e tanta sofferenza per la nostra ricezione. Il vantaggio è subito annullato (4-4).

Poi, però, Voyvodic attenta all’incolumità della testa di Mazzotta (questo è lo svantaggio di essere alte…) e l’Oria ottiene il cambio palla.

Non è soltanto un cambio palla; è anche un cambio di temperamento e di efficienza per noi.

Simona è una tigre e il gioco delle brindisine diventa fluido: Ivana ci riporta avanti e Annacarla pesca dal cilindro la consueta magia del secondo tocco (6-9).

C’è un bel muro di Giulia, ma ci sono anche il nostro ennesimo errore in battuta ed un’invasione da seconda linea, nonché un muro di Passaseo-Voydovic (11-10).

Dopo il tocco di seconda della palleggiatrice leccese, Stefania va a segno da posto quattro e poi replica ad un attacco di Rutan (13-15).

Un miracoloso salvataggio di Annacarla diventa motivo d’impaccio per la difesa locale e si trasforma in punto (13-16)! Un punto emblematico: arrendersi mai, i risultati arrivano!

Ahimé, dopo il timeout di Montanile, arriva il momento degli errori in attacco ed anche in ricezione (ace di Rutan) e così il Presicce ritorna in vantaggio (18-17).

Sembra l’inizio della fine, ma il grande cuore delle furie rosse non ha smesso di battere: attacco di Ivana, tiro fuori delle salentine e splendido muro di Giulia (18-20)!

Dopo un nostro errore in battuta, un mani-fuori di Nanna ed un punto di Voyvodic, sul 20-21 scocca l’ora della creatività. A questo punto, di solito, o facciamo una fast a uecchio oppure un secondo tocco magico. Annacarla opta per la seconda che ho detto: 20-22!

La nostra palleggiatrice non ha terminato lo show personale: dopo un fallo di posizione ed un tiro fuori del Presicce, Annacarla piazza l’ace che vale il pareggio dei set (20-25)!

Un grande Oria!

Terzo set

L’intervallo è sufficiente alle leccesi per superare il momento di sbandamento; adesso è Presicce a regalare subito volley-champagne ai propri sostenitori: pallonetto di Armida, attacco di Voyvodic e muro della sequoia (3-0).

Recuperiamo con Stefania e il pallone termina dalle parti di Marcello, che lo spedisce erroneamente in direzione della zona di battuta del Presicce (quando, invece, dobbiamo battere noi). Poi si scusa per l’errore e sorride.

Sorrideremo tutti di meno quando sul 5-3 andrà a servire l’alzatrice salentina.

Leggendo il roster del Presicce, quando sono arrivato al nome di Passaseo ho pensato: bah, che senso ha una ragazzina al timone di cotanta corazzata? E ho ripensato al Taranto dei mostri sacri Cantagalli e Cuminetti orchestrati da un palleggiatore acerbo come Pinheiro.

Guardando la partita di stasera, non dico che mi sono posto la domanda contraria (ma non è sprecata qui una come Passaseo…?) perché sarebbe irrispettosa nei confronti di una formazione fortissima, ma indubbiamente mi sono ricreduto.

Chiara Passaseo, cresciuta nella generazione di fenomeni del Brindisi campione regionale Under18, nonché compagna di beach-volley della nostra Silvietta (e questo nel curriculum conta quanto tre scudetti vinti), è già una delle migliori palleggiatrici della categoria. Grande talento, ma anche grande personalità.

Anche una bella parlantina sciolta ed impeccabile dal punto di vista grammaticale; si vede proprio che è stata compagna di beach-volley di Silvietta.

E non escludo che la nostra ex-opposta deve averle fornito anche il buon esempio e qualche consiglio in materia di servizi visti i due ace (quasi) consecutivi che mandano in tilt la nostra ricezione (8-3).

Seguono tre primi tempi di Mazzotta, molto apprezzabili sul piano estetico, un ace di Voyvodic, uno ancora di Mazzotta e una palletta di Armida.

I primi tempi di Mazzotta sono particolari, “dinamici”; la centrale attacca spostandosi anche in orizzontale. Non so come spiegare.

Perdiamo terreno, ma il nostro gioco è ancora vivace e grintoso.

Sul 14-5, infatti, non c’è la deriva, ma una buona reazione: un attacco di Ivana e due di Nanna inducono coach Montanile a chiamare il timeout (14-8).

Sul 17-9, però, c’è lo scatto tombale: la nostra capitana coraggiosa spedisce una fast a Santa Maria di Leuca, la ricezione lascia cadere a terra un servizio di Armida e Fanelli completa il mini-break (20-9).

Nanna e il Koala mettono palloni a terra, ma altrettanto fanno Passaseo e Rutan e la progressione punto a punto va bene al Presicce, che in questo modo si avvicina al traguardo (23-12).

Ilaria Negro rileva Voyvodic; Giulia e Fanelli piazzano un muro a testa e il set finisce 25-13.

Quarto set

Osservo il seggiolone dell’arbitro. Due settimane fa il Presicce è stato multato perché alcuni spettatori lo avevano colpito (il seggiolone, non l’arbitro). In effetti, lo spazio tra il campo e il settore del pubblico è talmente esiguo che persino il seggiolone tende ad essere risucchiato nella gradinata. Cioè nel gradino, visto che lateralmente ce n’è solo uno. Ma con i posti numerati.

Dopo il pacco-bomba alla Deutsche Bank e quello a Equitalia (bersaglio giusto, metodo sbagliato), ci si chiede dove possa essere finito il terzo ordigno rivendicato dagli anarchici.

La risposta in avvio di quarto set: l’esplosivo è nelle mani dell’inarrestabile Ivana, che lo spinge contro il muro salentino. Segue un ace-culo del nostro martello ed un mani-fuori di Nanna (0-3).

Fanelli raggiunge la doppia cifra (2-4), ma Maria indossa i panni di Supernanna e da posto quattro riesce a spedire a terra tutti i palloni che le arrivano a tiro.

Non solo da posto quattro, anche dal corridoio dello spogliatoio. Sarà la miglior realizzatrice dell’incontro con 15 punti.

Magia di Passaseo, che ottiene un rocambolesco mani-fuori con una specie di secondo tocco in rovesciata (4-7).

Grande Koala: tre attacchi, un muro, un lungolinea e un ace (6 punti personali in 12 scambi)! L’Oria conduce per 9-12 e chissà che non venga fuori un altro scherzetto, dopo Galatina e Cutrofiano.

Sull’11-13 il Presicce (in cui è rientrata Voyvodic) raffredda le nostre speranze piazzando un break da 5 con Fanelli e Rutan in evidenza (16-13).

Le padrone di casa, comunque, non stanno passeggiando su un tappeto rosso e i punti glieli stiamo facendo sudare.

Bene Stefi da seconda linea e doppietta di Supernanna. “Yes we can!” – diremmo noi, Barack Obama e forse anche l’americana (se non è repubblicana).

Invece we cannot. In dirittura d’arrivo l’Oria si spegne: subiamo 3 punti consecutivi, incassiamo un servizio sbagliato dalle salentine (21-17), ammiriamo l’ultimo primo tempo perfetto di Mazzotta e lasciamo che sia Jamie Marie Voyvodic a chiudere l’incontro con un attacco ed un muro (25-17).

In tribuna c’era anche la brasiliana dell’Ugento, Buccini; all’uscita del palazzetto non è l’italiano la lingua prevalente. Il mondo concentrato in via Kennedy.

Per noi va bene così. Dopo due battute a vuoto, abbiamo perso per la nona volta consecutiva, ma almeno abbiamo ripreso a parlare la lingua di un volley ammirevole. E l’abbiamo parlata col cuore.

Tabellino: Presicce-Oria 3-1 (25-14,  20-25,  25-13,  25-17)

GAP Volley Presicce: De Giorgi NE, Negro 0, Ricchiuto NE, Fanelli 14, Voyvodic 10, Greco 0, Armida 12, Mazzotta 11, Passaseo 7, Rutan 13, Rizzello NE, Calò (L) – All. Montanile.

Muri-punto 7, Aces 12, errori in battuta 9.

Punti-fatti: 67 (media set: 16,7), errori-punto 23 (media-set: 5,7).

New Volley Oria: Votano NE, Cozzetto 4, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Guacci 12, Basile 3, Nannavecchia 15, Lonoce 2, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 3, errori in battuta 11.

Punti fatti 46 (media-set: 11,5) errori-punto 28 (media-set: 7).

 “Fette di torta” su 164 scambi: PF Presicce 40,9%, PF Oria 28%, EP Oria 17,1%, EP Presicce 14%.

Arbitri: Marta Cavalera e Giuseppe Pellè.

Altri risultati: Mesagne-Galatina 3-0, Cutrofiano-Ugento 1-3, Spongano-San Giorgio 2-3, Tempesta TA-Nardò 3-0 Casarano-Collepasso 0-3, Trepuzzi-Brindisi 3-1.

Classifica: Mesagne 22; Ugento 21; Cutrofiano 19; Galatina e Presicce 18; San Giorgio 15; Collepasso e Trepouzzi 13; Tempesta TA e Spongano 12; Nardò 11; Casarano 8; Brindisi 4; Oria 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 250,00; Nardò 246,00; Mesagne 45,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica anche il Mesagne: multa di 45 euri per avere i propri tifosi tenuto un comportamento offensivo nei confronti degli arbitri per tutta la durata della gara.

Prossimo turno: Oria-Tempesta TA, domenica 18 dicembre, ore 18.00.