Domenica 30 ottobre 2016 – ore 18.30
Il primo derby stagionale è contro la Città Bianca Ostuni.
Ed è un derby tra due delle più belle città della Puglia, come si può intuire anche dalle suggestioni suscitate dal nome delle nostre avversarie. Città bianca, appunto.
La società ospite è stata ripescata dalla serie D poche settimane prima dell’inizio del campionato e ha dovuto attrezzarsi all’ultimo momento per la categoria. La formazione del professor Semeraro ruota attorno all’esperienza, alla bravura, alla grinta e – soprattutto – alla voce di Simona Minetti (che a Oria, alcuni anni fa, ha fatto libero, banda e opposta, anche nella stessa stagione, se non proprio nella stessa partita…). L’altra ex è Eleonora Calamo, mancina dal servizio al fulmicotone e titolare nell’Oria 2015-‘16.
Per il resto, mi sembra un roster piuttosto giovane, che comunque ha diverse risorse a disposizione e stasera – per buona parte della gara – saprà valorizzarle adeguatamente.
L’Oria è a ranghi ridotti: rispetto alla formazione di una settimana fa, mancano Aurora, Cristina e soprattutto Dalhis.
L’autunno è arrivato in modo abbastanza brusco e il pubblico al palazzetto è un po’ diminuito rispetto all’esordio con il Castellaneta. Meh? Qual è il problema? Vi siete mica demoralizzati per una sconfitta? Tornate, o popolo di Oria!
Formazioni.
New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Sara Zanzarelli opposta, Amy Leone e Chiara Limonta schiacciatrici, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca e Luana Turchiarulo.
Città Bianca Ostuni: Debora Zaccaria in palleggio, Eleonora Calamo opposta, Chiara Errico e Italia Sternatia schiacciatrici, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero.
A disposizione di coach Enrico Semeraro: Mariacarmen Nigro, Valeria Zurlo, Tania Semeraro, Ilaria Iaia e Graziana Bellanova.
Primo set
Due splendidi primi tempi di Monica, per cominciare, ma anche 3 errori punto e un muro subìto (2-4).
C’è qualcosa che non va. Troppa precipitazione? Difficoltà a entrare in partita? Problemi di adattamento ai nuovi ruoli imposti dall’assenza di Dalhis?
Intanto, bisogna dire che c’è un Ostuni capace di interpretare perfettamente la gara: servizi tesi, difesa molto reattiva grazie soprattutto al dinamismo di Simona Minetti, attaccanti che fanno bene il proprio lavoro ed un’Eleonora Calamo spettacolare. Il suo punto più bello è un pallonetto da seconda linea.
Sulla carta non ci dovrebbe essere confronto, ma tutti sappiamo che le partite bisogna vincerle sul campo e proprio sul campo le nostre ospiti non hanno assolutamente nulla da rimproverarsi (6-10).
Noi mandiamo a segno Amy e Chiara, ma probabilmente è l’approccio mentale alla gara ad essere troppo poco determinato. E la caterva di servizi sbagliati (6 in questo parziale) conferma la teoria di Verdone: non ce stiamo ca ‘a testa…
Muro di Liuzzi ed ace di Eleonora; la situazione si complica (9-16).
Ma qui viene fuori il carattere delle nostre ragazze. Invece di dare per perso il set preparandosi a quello successivo, le atlete di Ida iniziano a lottare come vere guerriere.
Giorgia e Chiara difendono il territorio, Miriam orchestra il gioco con sapienza e la Vichinga conquista i punti necessari ad avviare la rimonta (16-18).
Nel frattempo ha fatto il proprio esordio in serie C Martina Bacca. Quattordici anni e mezzo, cresciuta nell’Eurovolley Sant’Elia e giunta a Oria grazie alla sinergia con la Brindisi Volley, la piccina non manifesta imbarazzo né emozioni. E non è scesa in campo per fare da semplice comparsa.
Anzi, è proprio il suo servizio a permettere all’Oria il coronamento della vittoria: due ace e il punteggio adesso sorride alle padrone di casa: 23-20.
Punto di Lolli e parziale messo al sicuro da una pipe di Amy e da un magistrale colpo di reni di Miriam, che permette alla Vichinga di schiacciare una diagonale da posto quattro (25-21).
Sino adesso il martello oritano ha già siglato la bellezza di 10 punti.
Secondo set
Lo spavento dell’avvio del set precedente ha reso le nostre ragazze più concentrate. Migliorano anche l’organizzazione e la fluidità del gioco, il muro-difesa. Tutto, insomma.
Dovrei parlare dei servizi di Chiara, delle scelte tattiche di Miriam, dell’ottimo lavoro delle centrali, ma quando una giocatrice mette a terra 12 palloni in un solo set, credo che resti poco da dire.
Amy Leone.
Facciamo una copia del video di questo secondo set e spediamolo al ct della Nazionale. E la Vichinga non prendesse impegni tra il 30 settembre e il 21 ottobre 2018 perché ci saranno i Mondiali in Giappone.
Ricordati degli amici quando sarai lì… Facci entrare a sgamo al Palazzetto di Tokyo…
Cosa dobbiamo dire di Amy? Suo il bolide d’apertura del set, sue due pipe, sua una diagonale piazzata senza saltare, suoi 4 ace, suoi 6 punti in 6 scambi consecutivi tra il 17-14 e il 23-14.
Lungolinea, diagonali, pallonetti… La ragazza è educata e non ne fa, ma persino con un ruttino, ossia con la sola forza dell’alito avrebbe messo la palla a terra. Piazzandola con precisione. Magari da seconda linea.
Nel palazzetto stiamo godendo. Soltanto il fidanzato Francesco passeggia nervosamente, livido in volto, perché pare che sui 30 punti finali della compagna abbia scommesso una cifra che lo indebiterebbe fino alla settima generazione.
La storia del set è un vantaggio iniziale di 3-0, ampliato sino all’8-3 e al 15-9 e poi difeso sino al 17-14 e alla sequenza di meraviglie della Vichinga.
Nel finale c’è gloria anche per Martina Medico, che avrà modo di effettuare un paio di alzate e di sperimentare quanto sia rocciosa la spalla sinistra della nostra capitana, contro cui va a tuzzare in un generoso tentativo di difesa.
Finisce 25-17.
Terzo set
Buon avvio oritano anche nel terzo parziale (7-4), in cui Giorgia e Simona Minetti esalteranno le proprie abilità acrobatiche in difesa.
Buona prova anche della nostra ricezione (Saretta in particolare), testimoniata dalla facilità con cui Miriam manderà a punti le nostre centrali.
Per la verità non so se la caterva di primi tempi e fast sia stata una felice “politica” della nostra palleggiatrice, una stretegia dettata da Ida o – più probabilmente – un’implorazione di Francesco, rivolta in segreto a Miriam durante l’intervallo, per arrestare la produzione di punti di Amy (10 nel primo set, 12 nel secondo, stranamente soltanto 4 nel terzo…) e scongiurare così il proprio tracollo economico.
Fatto sta che Monica ci delizia con le sue giocate da fuoriclasse e Giada sembra aver riscoperto il ruolo della propria gioventù alternando deliziosi pallonetti e devastanti cannonate.
Guai, però, a pensare che il terzo set sia stata una passeggiata (non lo è stato nessun set, in verità). L’Ostuni è stato bravo a incassare tenendo sempre alta la guardia; al minimo allentamento della pressione oritana, Eleonora e compagne si sono fatte trovare preparate.
Grazie a Lolli e a Liuzzi, ma in particolare ad una Errico che ha chiuso in crescendo, la Città Bianca ha assaporato anche il gusto del vantaggio sull’ 11-12, prima di essere ripresa dai colpi di Monica, Giada ed Amy (15-12).
Tornando alle statistiche e alle nostre centrali: 7 punti per Monica in questo set e 5 per Giada, tutti di ottima fattura oltretutto.
Dal 19-14 l’Oria ha amministrato bene l’incontro, che si è concluso sul 25-20.
Una buona prova, indubbiamente. L’avvio è stato un po’ faticoso, gli errori in battuta continuano ad essere un cruccio e probabilmente la tensione agonistica non è stata alta per tutta la gara. Ma i meriti sono nettamente prevalenti: bene il muro-difesa, bene la fluidità del gioco, ottime (presumo) le percentuali d’attacco e la capacità di adattamento per supplire all’assenza di Dalhis. E poi la ciliegina del positivo esordio di Martina Bacca.
La perfezione non esiste; saper rimediare alle imperfezioni (iniziali, nel caso di stasera) è una bella qualità di questa New Volley.
L’Ostuni esce dal parquet con la coscienza a posto, con la consapevolezza di avere un gruppo di ragazze molto interessanti e soprattutto con il carattere giusto per sentirsi a casa in serie C nonostante i programmi estivi rivoluzionati all’ultimo momento.
Tabellino: Oria-Ostuni 3-0 (25-21, 25-17, 25-20)
New Volley Oria: Medico 0, Turchiarulo NE, Greco M. 3, Bacca 2, Casalino 13, Zanzarelli 1, Leone 26, De Pascalis 7, Limonta 3, Mastria (L) – All. Taurisano.
Muri-punto 2, ace 10, errori in battuta 13.
Arianna ha preso 28 a Psicologia clinica.
Città Bianca Ostuni: Nigro 0, Zaccaria 1, Errico 7, Sternatia 5, Lolli 5, Liuzzi 4, Calamo 9, Zurlo 0, Semeraro NE, Iaia 0, Bellanova NE, Minetti (L) – All. Semeraro.
Muri-punto 5, ace 1, errori in battuta 12.
Arbitri: Renna e Di Maria.
Altri risultati: Tuglie-Castellaneta 3-0, Casarano-Mesagne 0-3, Spongano-Putignano 3-0, Noci-Nardò 3-1, Cutrofiano-Frascolla TA 0-3, Trepuzzi-Monteiasi 3-1.
Classifica: Mesagne e Trepuzzi 9; Tuglie 7; Spongano, Castellaneta, Noci e Oria 6; Putignano 4; Frascolla TA, Monteiasi e Cutrofiano 3; Nardò 1; Casarano e Ostuni 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 52,00; tutte le altre 0,00.
Il primo portafogli ad aprirsi quest’anno è quello del Casarano: 52 euri perché la partita si è disputata su un campo diverso da quello previsto.
Prossimo turno: Monteiasi-Oria, domenica 6 novembre, ore 18.30.