Sabato 12 aprile 2014 – ore 16.00
Quando alle 15, in piena controra e in piena digestione, in un’assolata giornata primaverile che è un’istigazione ad andare a oziare in qualche spiaggia, le due squadre si ritrovano di fronte, ho pensato che qualunque pretesto sarebbe stato lecito pur di non giocare. Una specie di presentimento.
Ce la saremmo potuta giocare alla play-station, ad esempio, o ai dadi. Avremmo potuto vendercela (ma c’è la crisi; ci è ca si la catta…?).
Perché siamo qui? Chi ce la fa fare?
L’indolenza di questo sabato pomeriggio e le tentazioni devianti vengono, però, accantonate da un richiamo nobile alla cultura della legalità: il tensostatico si trova proprio nella piazza dedicata a Renata Fonte, assassinata nel 1984 per non essersi piegata al malaffare e alle speculazioni. Il Cielo l’abbia sempre in gloria. E voglio approfittarne per ricordare che recentemente anche un libro a fumetti ha reso omaggio alla sua memoria (1).
Torniamo alla strana indolenza che aleggia nel tensostatico. Nardò e Oria, in verità, potrebbero dar vita ad una partita avvincente. Entrambe, infatti, avrebbero solide motivazioni: Oria impegnata in una difficilissima rincorsa alla salvezza, Nardò unica squadra del girone a poter ancora puntare ai play-off o a poter essere risucchiata nei play-out (primo obiettivo fattibile, seconda eventualità solo teorica). Entrambe, soprattutto il Nardò, vantano un ottimo potenziale tecnico. Oria è in un momento più favorevole, Nardò è leggermente in calo ma ha la possibilità di bilanciare il trend con il tradizionale cuore granata di atlete e tifosi.
Insomma, potrebbe essere una partita da fuochi d’artificio, ma così purtroppo non sarà perché soltanto il Nardò riuscirà a tradurre la propria motivazione in colpi efficaci.
L’Oria si concederà una pausa di riflessione dopo un’esaltante striscia di sei vittorie consecutive; il Nardò, pur giocando al di sotto delle proprie potenzialità, svolgerà diligentemente un compitino che si rivelerà più facile del previsto.
Torniamo, però, alla controra e ricominciamo dall’inizio.
Pur non giocando, Stefania Frasca ha fornito qualche spunto interessante grazie alla sua coscia fucsia che da lontano sembrava verniciata a mano. Invece era taping. La centrale non sarà della partita così come non sarà della partita la capitana ospite, Nocciolina, rimasta ad Oria.
Dream Volley Nardò: Simona Ancora in palleggio, Federica Buccarella opposta, Carmen Vantaggiato e Sonia Spano laterali, Veronica Chirivì e Serena Ciriani centrali, Demelza Sanasi libero.
A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Alessia Ciriani, Stefania Frasca, Silvia Tempesta e Martina Benassai.
New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa e Federica Muri.
Entrambe le videocamere sono piazzate davanti alle porte dei bagni (una delle quali è aperta). Se per effetto di una pallonata dovessero girarsi, non oso pensare al contenuto dei filmati…
Primo set
Sin dalle prime battute si osserva che qualcosa non quadra: l’Oria è molle in attacco e penetrabile in difesa; il Nardò fa quello che vuole ed esalta la vivacità offensiva di Carmen Vantaggiato (6-2).
E’ Veronica l’unica attaccante a mettere palla a terra su azione. E’ l’unica a non apparire “stitica” in senso realizzativo (del resto, con tutto quello che mangia…).
Sul 7-6, però, il Nardò riprende a macinare gioco e punti.
Dopo 4 sconfitte in 5 turni, la formazione locale ritrova fiducia, ritmo e serenità. Ecco, non è tanto rabbia agonistica o voglia di riscatto quanto esigenza di ritrovarsi. Lo stanno facendo nel modo giusto.
Sanasi è la consueta calamita, Ancora una regista autorevole e le tre attaccanti, Vantaggiato, Spano e Buccarella, garantiscono percentuali molto positive. Le centrali verranno fuori alla distanza.
Tra l’ace di Lucrezia del 7-6 e l’attacco della stessa Zia che vale il pareggio (14-14), a beneficio dell’Oria ci sono solo 7 errori-punto delle salentine. In particolare, sembra che le ragazze granata si siano messe d’accordo per regalarci un servizio a testa (tranne Buccarella), cortesia che ricambieremo con un lieve interesse nel terzo set.
Poi, proprio quando sembrava risorta la mitica difesa oritana, il Nardò riprende a fare sul serio e ottiene quattro punti consecutivi (19-15).
Ivana va a segno (19-17), Dell’Anna entra per servire e a questo punto ci impantaniamo in una caterva di errori-punto: fallo di posizione, tiri fuori, un’invasione ed una battuta sbagliata. Finisce 25-18 e non è stato un bello spettacolo. Non per noi, almeno.
Secondo set
Non siamo ai livelli delle ultime splendide prestazioni, ma l’Oria del secondo set è certamente più reattivo ed efficace.
Dopo uno scambio di muri per le centrali (Chirivì e Sara), ci portiamo avanti con una palletta di Leo ed un attacco di Ivana (2-4).
In campo ci sono due palleggiatrici che normalmente non disdegnano i secondi tocchi, ma questa sera Ancora preferisce concentrare il proprio talento nelle alzate per le compagne mentre la Leonessa riversa aggressività e fantasia nel pugilato e nell’odontoiatria tirando un pugno a Ivana ed aggiustando l’apparecchio ad una compagna. Sono tentato di scendere in campo per farmi curare una carie.
Contavo di arricchire la mia collezione di secondi tocchi, ma non ho avuto manco questa consolazione. Solo Veronica non mi delude mai con i suoi salvataggi mano a terra. E so quanto le costano…
Sanasi difende anche l’indifendibile ed impedisce alle nostre bande di confermare le eccellenti medie degli ultimi due mesi; fortunatamente c’è Sara che riesce a passare spesso e volentieri risultando a fine partita la miglior realizzatrice dell’Oria insieme a Veronica.
In battuta si presenta Serena Ciriani. Mi fa una certa impressione quando si piega all’indietro per colpire la palla sia quando serve che quando attacca: si tende come un arco ed il suo turno di battuta permette al Nardò di andare in fuga (10-7).
Grande difesa locale ed ottimi attacchi di Spano; la faccenda si complica ulteriormente (15-10).
Oria reagisce e va a segno con Sara, Ivana e Veronica (18-15).
La particolare ispirazione delle nostre centrali (muro di Sara e pallonetto di Giada) ci consente di sfiorare il pareggio, ma Demelza Sanasi si conferma un mito non soltanto per come difende ma anche per come riceve: facendo punto (20-17).
E’ la fase più intensa della partita, l’unica in cui si rileva un certo equilibrio, nonché quella con meno errori-punto su entrambi i fronti (appena 11 a fronte dei 24 nel set precedente e dei 21 in quello successivo, soprattutto nostri purtroppo).
Dopo gli attacchi di Lucrezia e di Ivana (21-20), coach Dell’Anna chiama il suo primo time-out della serata.
Sul 23-22 il Nardò riceve in modo critico e in panchina Alessandra dell’Anna, mettendosi le mani nei capelli, non appare molto fiduciosa sul buon esito dell’azione; il contrattacco dell’Oria, però, si schianta contro il muro di Ciriani e nell’azione successiva è Buccarella a scaricare a terra il pallone del set (25-22).
La prestazione dell’opposta neretina è favolosa.
Terzo set
Dopo l’attacco di Buccarella, l’avvio del terzo set è uno strazio: 11 errori-punto in 12 scambi. Noi sbagliamo di più e sino al 10-6 qualunque oritana si presenti in battuta sbaglia (tranne Lucrezia, che rimanderà l’errore a una fase successiva).
Si batte egregiamente soltanto Giorgia, che sta raccogliendo numerosi palloni difficili, al pari di Sanasi che chiude lo scambio dell’8-4 con una settantina di difese consecutive. Più o meno.
Pezza rileva Ivana, ma, conclusa la fase di volley da controra, è soltanto il Nardò a riprendere a giocare una pallavolo dignitosa. L’Oria appare fiacco, spento, incapace di rientrare in partita.
Vantaggiato, Buccarella e Chirivì trafiggono più volte la nostra difesa ed ipotecano il parziale con discreto anticipo (19-10).
Un break da 1-5 (Veronica, Lucrezia, ace di Sara e pipe di Pezza) tiene viva la speranza, ma ormai è troppo tardi (20-15). Anzi, è troppo presto perché sono ancora le 17 e forse si farebbe in tempo a raggiungere il Palazumbo per il big match di B2 Brindisi-Cutrofiano.
Improvvisamente si alza il coro “Trombetta, uno di noi”, un tributo che non avevo mai ricevuto in alcun palazzetto. Sono commosso. Altro che intimidazioni e minacce…
Oltre a Sanasi, anche Dell’Anna e Buccarella offrono un contributo significativo in difesa finché Ancora non ci punisce direttamente in battuta (24-16). L’arbitra richiama la giocatrice salentina, probabilmente perché deve avere maggiore compassione per i vinti.
Rileviamo due inediti errori consecutivi in attacco per Buccarella, migliore in campo questa sera insieme al libero Sanasi. Forse, in vista della partita successiva, voleva provare l’elasticità della rete da posto due e da posto quattro.
Una palletta di Flexi-Ciriani regala al Nardò la salvezza matematica (25-18).
Beh, in realtà, Nardò può ancora ambire ai play-off, ma in ogni caso l’obiettivo di inizio stagione è stato centrato brillantemente.
Per l’Oria una battuta d’arresto fisiologica che non svilisce lo straordinario girone di ritorno di Lucrezia & compagne. Qualche dato statistico: non perdevamo dal 16 febbraio (Oria-Galatina 2-3), non restavamo a secco di set dal 22 dicembre (Oria-Nardò 0-3). Una giornata storta può capitare e può anche capitare che i disagi proseguano oltre il fischio finale visto che pure il Tom Tom non dà soddisfazione a Marcello: “Da qui non si possono dare consigli di marcia” – avverte il navigatore con tono scostante all’altezza della frazione Boncore.
Tabellino: Nardò-Oria 3-0 (25-18, 25-22, 25-18)
Dream Volley Nardò: Vantaggiato 12, Dell’Anna 0, Chirivì 7, Ciriani A. NE, Buccarella 13, Frasca 5 – anche se non ha giocato – quale riconoscimento per il talento artistico espresso con la gamba fucsia, Ciriani S. 4, Tempesta NE, Benassai NE, Spano 5, Ancora 1, Sanasi 1 (L) – All. Dell’Anna.
Muri-punto 4, ace 4, errori in battuta 12.
New Volley Oria: Parisi 8, De Padova NE, Pezzarossa 1, De Pascalis 2, Gallo Ingrao 7, Giuffrè 8, Muri NE, Leone 1, Liace 7, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 12.
Arbitri: Caterina Vanessa Malerba e Federica Cataldo.
Altri risultati: San Cassiano Galatina 0-3, Tempesta TA-Azzurra Lecce 3-0, Spongano-Pallavolo 80 Brindisi 2-3, Gioia del Colle-Castellana Grotte 0-3, Ostuni-Nike Lecce 3-2.
Riposa: Ugento Jr.
Classifica: Tempesta TA* 58; San Cassiano 55; Pallavolo 80 BR 49; Nardò 44; Galatina e Gioia del Colle* 35; Spongano* 34; Castellana Grotte 32; Oria 28; Nike Lecce 18; Ostuni 15; Ugento Jr. 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.
(*) Con l’asterisco le squadre che devono ancora effettuare un turno di riposo.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 470,00; Tempesta TA 127,00; Castellana Grotte 100,00; Nardò 95,00; Ostuni 60,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.
Giornata salatissima! Con una multa di 270 euri il San Cassiano tenta una disperata rimonta nei confronti del Montescaglioso (ma mancano 430 euri e soltanto 4 giornate). Motivo della sanzione: l’utilizzo di un segnapunti non qualificato.
Con 70 euri di multa il Castellana Grotte guadagna due posizioni (un gruppo di tifosi ha insultato arbitri e dirigente accompagnatore della squadra avversaria) ma va dato atto alla società di aver preso le distanze in modo netto e convincente da questi comportamenti.
Il quarto posto, però, è insidiato dal Nardò, ad appena 5 euri di distacco (30 euri di multa per aver messo in dubbio l’imparzialità degli arbitri).
Prossimo turno: Oria-Ugento Jr., domenica 27 aprile, ore 18.30.
NOTE:
(1) FERRAMOSCA, I., DE FRANCISCO, G.M., Nostra madre Renata Fonte, 001 Edizioni, Torino, 2012.