Siamo portati a pensare alla dieta dello sportivo come ad un programma nutrizionale volto a garantire agli atleti la piena efficienza fisica, con un occhio particolare al peso-forma.
Ancora più rigorosa dev’essere l’assunzione di liquidi o di cibi nell’imminenza o nel corso di una partita.
Ai tempi dell’Alfieri ricordo di essere andato un paio di volte al bar di fronte per prendere un po’ di zucchero da sciogliere nell’acqua.
Spesso si utilizzano bevande specifiche, come gli integratori.
In Svezia ho notato e fotografato un’atleta della seconda serie nazionale che mangiava una banana durante un time-out, gesto un po’ anomalo ma certamente congruo dato che le banane contengono potassio.
Sulla panchina del Sarno, invece, ho notato ben altro a fine partita: una scatoletta di barrette Kinder…
Beh, Sarno-Taranto non era certamente una partita ordinaria; c’era più spumante che Gatorade nelle bottiglie delle padrone di casa e quindi non mi sorprende che ci sia stata qualche digressione in materia nutrizionale.
Ma indubbiamente l’immagine di giocatrici che scartano e divorano le barrette Kinder durante l’incontro ha il suo fascino.
Coach Loparco ne era al corrente o le barrette Kinder (confezione da 16) sono proprio sue…?