SPONGANO-ORIA 3-0

31 Maggio 2017

 

Domenica 28 maggio 2017 – ore 18.30

Il sogno dell’Oria si interrompe a Spongano.

Dopo l’1-3 dell’andata sarebbe servita un’impresa epica per accedere alla finale play-off contro il Cerignola. Le ragazze sono state encomiabili sino all’ultimo, ci hanno provato, ma non ce l’hanno fatta.

Ha vinto chi ha giocato meglio, ha vinto la più forte, ha vinto la squadra che è arrivata a questi play-off nelle condizioni migliori.

Ma prima di fare i bilanci di questa stagione, raccontiamo questa partita perché è stata godibile e soprattutto ben giocata da entrambe le formazioni. Il meglio le due squadre l’hanno dato in quell’interminabile tie-break a Oria nella regular season, ma anche domenica lo spettacolo non è mancato.

Andiamo con ordine.

La preparazione è stata curata nei minimi dettagli, inclusa l’alimentazione. Miriam, in particolare, si è dedicata alle angurie che favoriscono in lei il metabolismo più adatto ad una partita di questi livelli.

Prima della gara Corrado mi informa che il golden set si giocherebbe anche in caso di vittoria della New Volley per 3-0. E la serata inizia ad incupirsi (anche se fino all’ultimo conservo il sospetto che mi stia prendendo per il culo per vendicare i miei aggiornamenti “creativi” durante Oria-Nardò).

Passiamo alla scaramanzia.

Purtroppo non riusciamo a ricomporre la vittoriosa tribuna di Enziteto; in compenso, Martina Bacca è pronta a replicare i rituali della gara d’andata di regular season. Il compito è gravoso, ma la ragazza farà il suo dovere con generosità, almeno fino al terzo set (quando per lei subentrerà qualche altro impegno).

Di fronte, però, abbiamo la coccinella di Roberta Renna, un talismano efficacissimo.

Durante il riscaldamento le nostre ragazze sono in controluce. Osservo allora le padrone di casa. Osservo Apa. Durante l’uno contro uno la fuoriclasse salentina preferisce snobbare la compagna per mirare al tubo di areazione sulla parete. Non è che sbaglia mira; lo colpisce proprio di proposito. C’è chi allenta la tensione ascoltando musica, chi maneggiando materiale antistress; Apa si prepara alla partita cercando di disintegrare il tubo di aerazione… Ognuno ha le sue abitudini.

Formazioni.

Pallavolo Spongano: Divina Felline in palleggio, Apa Greco opposta, Roberta Renna e Neide Pereira di banda, Serena Grassi Pirrone e Julia O’Brien centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Laura Lazzari, Giada Savoia, Elisa Marti, Francesca Morciano, Laura Muya ed Emma Coppola.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Mimma Ventruti centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

La novità, dunque, è l’inversione di ruolo tra Giada e Mimma.

Primo set

Muro di Pereira, muro di Grassi Pirrone; l’inizio non è molto incoraggiante (2-0).

Poi l’Oria inizia a macinare il bel gioco a cui siamo abituati.

I terminali d’attacco preferiti sono Amy, Monica e Giada. La Vichinga è attesa dall’ennesima serata di lavori straordinari; la Capitana dispensa le sue prime perle e Giada appare particolarmente ispirata nel suo rulo ritrovato.

A convincere di più, comunque, sono il livello di concentrazione mentale e l’ottima organizzazione. Ricezione fantastica e difese ammirevoli. In particolare, stiamo riuscendo nell’incredibile impresa di bloccare Apa, che realizzerà il suo primo punto soltanto dopo 31 scambi.

L’ultimo capolavoro di Ida.

Il problema è che Spongano, oltre a difendere bene come noi, utilizza soluzioni alternative, come le fast di O’Brien, gli efficaci secondi tocchi della Palleggiatrice Divina e un ace incredibile di Renna (la palla, già tesa, si abbassa all’improvviso come se fosse teleguidata).

Primo tempo e muro di Monica, secondo tocco di Miriam: Oria vola sul 10-13.

Il segnapunti ci farebbe volare anche sul 10-14, ma un’insurrezione popolare, come non si vedeva dal 1647, impone la correzione della svista.

Ace di Chiara e massimo vantaggio oritano (12-16)!

Pereira da posto due; Amy da posto quattro (13-17).

Ahimé, dopo aver ammaccato il condotto d’aerazione e le braccia dell’eroica Giorgia, Apa decide di cominciare a fare buchi sul parquet e tutto il nostro vantaggio si dissolve in pochi minuti (18-17).

Ma non è finita: Punti per Amy, Miriam (ace) e Giada; siamo di nuovo in vantaggio (19-20)!

Come all’andata, però, lo Spongano è più bravo a gestire i palloni caldi. A condizionare il break locale sono il talento di Pereira e le manone a muro di O’Brien, che chiude uno degli scambi più lunghi della partita (24-20).

Da non trascurare i meriti di Zacheo, addirittura più efficace rispetto alla già strepitosa gara d’andata.

Giada tiene viva la speranza (24-22), ma Pereira chiude il primo set (25-22).

Secondo set

Il duello riprende sul filo dell’equilibrio: ai punti di Renna replicano Monica e la solita Vichinga.

Doppietta di O’Brien, primo tempo di Monica e lungolinea di Chiara (7-10).

Intanto, Cristina si è posizionata sulla riga e Martina Bacca sta percorrendo chilometri tra la zona delle riserve e la panchina, abbeverandosi ogni volta. Non dobbiamo lasciare nulla d’intentato.

Muro di Monica (8-11)!

Lungo scambio in cui difendiamo una cannonata dopo l’altra e poi veniamo beffati da una palletta di Apa. E’ come eseguire alla perfezione un triplo salto carpiato da un trampolino olimpico e poi inciampare sul gradino del portone di casa.

A questo punto, purtroppo, la ricezione (che forse non era mai stata così efficiente) va improvvisamente in crisi. Non dura molto, ma il break da 5 cambia volto al set (13-11).

Fast di Monica con successivo sguardo da trance agonistica. Ne ha viste tante nella sua carriera, finanche in B1, ma per lei ogni scambio è quello della vita. Che giocatrice immensa.

Punti per O’Brien, ma anche per Amy e per Giada: siamo di nuovo in parità (16-16)!

Sul 18-18 la svolta definitiva: fast di Grassi Pirrone, mani-fuori di Pereira ed ace di Felline. Poi tiriamo fuori (22-18).

Un lungolinea di Apa e un bel primo tempo di Grassi Pirrone, unitamente ai salvataggi di Zacheo, regalano set e finale play-off allo Spongano (25-21).

Il palazzetto esplode di gioia, ma le ragazze festeggiano con compostezza. Forse è la consapevolezza che nessun obiettivo è ancora stato raggiunto e che ci sarà ancora da lottare. Già da mercoledì. Senza un attimo di tregua.

Le atlete locali restano a lungo strette in un abbraccio al centro del campo. Cosa staranno dicendosi in questo momento così solenne?

Forse: “Siamo una grande squadra e nulla ci potrà fermare”.

Oppure: “Stringiamoci a coorte; siam pronte alla morte”.

O magari: “Sventola ancora la nostra bandiera adorna di stelle sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi”.

O forse: “Ragà, ma chi cavolo ce l’ha fatta fare? Altre due settimane di allenamenti e di trasferte quando avremmo potuto andarcene subito al mare…”

Terzo set

La partita non conta più per il passaggio del turno. Spongano è in finale; noi abbiamo concluso il nostro cammino.

E così Ida decide di introdurre le belle piccine nostre. Si comincia con Martina Bacca e con Saretta; poi entreranno sul parquet anche Martina Medico, Cristina e Luana.

Monica, per un po’, resta in campo per dare l’esempio. E che esempio.

Spongano introduce Marti e Morciano, poi coach Quarta dà spazio a Lazzari e Coppola e fa riposare Apa (che, però, prima di congedarsi, deve romperci le palle per l’ultima volta con un muro).

Molto brava anche la giovane Morciano, che stasera si diletta soprattutto con gli ace (15-5).

Il set è un po’ vacanziero, ma le nostre ragazze sfruttano l’occasione per qualche bella giocata.

Martina Medico: belle alzate, una slash e un secondo tocco.

Martina Bacca: un attacco vincente e due ace consecutivi.

Saretta: un attacco vincente e tanta vivacità in prima linea.

Cristina: ace anche per lei e contributo muro-difesa.

Luana: interventi difensivi autorevoli.

A prescindere dalle giocate, comunque, sapevamo già di poter contare su una linea verde costituita da ragazze diligenti, corrette e appassionate. E con genitori straordinari, sempre vicini alla squadra, primi tifosi e primi collaboratori del coach.

Il set termina 25-17.

Avevamo avuto un po’ di fortuna durante la regular season affrontando, ad esempio, il Noci senza Ragone e il Tuglie senza Clementi. Abbiamo pagato tutto con gli interessi affrontando i play-off senza Dalhis e senza Luisa, realizzando la maledizione della spettatrice di Putignano (“Tanto perderete lo stesso”).

L’anno scorso perdemmo i play-out contro la Volley’s Eagles in cui militava Roberta Renna. Quest’anno perdiamo i play-off contro lo Spongano in cui milita Roberta Renna. Quello che è fatto, è fatto. Ma a questo punto reputo opportuno tutelarmi per il futuro cercando di assorbire l’energia positiva della sua coccinella tatuata sulla spalla destra.

A parte gli scherzi, complimenti a Spongano e in bocca al lupo!

Quest’anno ha giocato divinamente (non solo per via della palleggiatrice).

La piazza merita i campionati nazionali tanto è vero che c’è già un bel tricolore dipinto sullo psichedelico parquet locale. E’ un tricolore un po’ creativo; dipende da dove lo si guarda…

Forza Spongano! Tifiamo per voi.

Ma passiamo a noi.

E’ stata una grande stagione. Abbiamo ammirato un’ottima pallavolo e un gruppo di ragazze meravigliose.

L’amarezza di essere stati fermati al penultimo ostacolo non cancella, ovviamente, le tante gratificazioni di questo campionato e non attenua i meriti di una squadra che ha riportato a Oria una pallavolo di alto livello. Grazie, presidente.

Quante belle partite in regular season e quante emozioni nei primi turni dei play-off. Basti pensare al doppio confronto con Bari.

E’ stato un campionato di svolta che ha visto nascere un gruppo capace di rappresentare la solida base per un progetto ambizioso. Giocatrici esperte si sono affiancate a giovani talenti formando una squadra valida sul piano tecnico, coesa e affiatata nello spogliatoio e sapientemente guidata da Ida Taurisano, stella del volley pugliese da giocatrice e adesso ammirata anche come allenatrice. Tra le tante note positive: uno staff completo e preparato, il ritorno al palazzetto di un tifo appassionato, l’interesse crescente degli sponsor, indispensabili sostenitori di questo progetto sportivo.

Ma quando inizia il campionato 2017-’18?

Tabellino: Spongano-Oria 3-0 (25-22, 25-21,   25-17)

Pallavolo Spongano: Greco 10, Renna 5, Pereira 11, Lazzari 0, Grassi Pirrone 5, Savoia NE, Felline 5, Marti 5, Morciano 4, O’Brien 8, Muya NE, Coppola 0, Zacheo (L) – All. Quarta.

Muri-punto 8, ace 11, errori in battuta 3.

New Volley Oria: Medico 1, Ventruti 1, Greco 3, Bacca 3, Casalino 10, Zanzarelli 1, Leone 8, De Pascalis 7, Limonta 3, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. 1, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 5, ace 5, errori in battuta 8.

Arianna ha preso 30 in sistemi di transizione verso Torre Quetta.

Arbitri: Cinquepalmi e Merico.


ORIA-SPONGANO 1-3

27 Maggio 2017

Mercoledì 24 maggio 2017 – ore 20.30

Gara 1 del terzo turno dei play-off: dopo i confronti con avversarie del girone barese, l’Oria ritrova una formazione del proprio girone. Bisogna dire che per il Salento il bilancio è notevole: Mesagne va in B2 la sera stessa, 3 squadre su 4 avevano superato il primo turno e l’unica superstite, l’Europa Bari, l’abbiamo eliminata noi sabato.

Bene anche i play-out: Nardò e Trepuzzi già salve (come dimostra la presenza in tribuna di un rilassato coach Dell’Anna); Cutrofiano e Ostuni ancora in corsa (in bocca al lupo).

Dunque continua il duello infinito con Spongano. Appaiate al secondo posto con gli stessi punti e addirittura con lo stesso quoziente-set, abbiamo ceduto il posto d’onore solo in ragione del quoziente punti (intesi come scambi). Bella partita all’andata della regular season, bellissima partita al ritorno con quel tie-break in equilibrio sino al 23-25.

Ahimé, da allora abbiamo perso pezzi pregiati per strada (Luisa e Dalhis), ma confidiamo in chi scenderà sul parquet.

E allora vediamo chi scende sul parquet.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Pallavolo Spongano: Divina Felline in palleggio, Apa Greco opposta, Roberta Renna e Neide Pereira di banda, Serena Grassi Pirrone e Julia O’Brien centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Laura Lazzari, Giada Savoia, Elisa Marti, Francesca Morciano, Laura Muya ed Emma Coppola.

Purtroppo anche per questo turno infrasettimanale non ho modo di dedicare il giusto tempo e devo limitarmi al comunicato “ufficiale” per la stampa (con qualche aggiunta).

Ottimo avvio delle padrone di casa, che hanno espresso una pallavolo molto efficace in ogni fase di gioco. In vantaggio per quasi tutta durata del set, le atlete oritane hanno subìto la rimonta finale delle avversarie, che hanno ribaltato il punteggio di 20-18 con una serie di attacchi convincenti e sfruttando l’unica esitazione in ricezione del parziale (21-25).

E dire che forse non avevamo mai ricevuto bene come stasera.

Momenti di angoscia sul 20-19, quando una cannonata di Neide Pereira ha permesso alla nostra Miriam di fregiarsi di un nuovo tatuaggio, questa volta sul volto.

Nel secondo parziale è proseguito il duello di cannonate tra Apa Greco ed Amy. Su un attacco della talentuosa opposta salentina Giada c’era arrivata, ma ha solo potuto toccare il pallone prima che uscisse fuori.

Allora la stella di San Pancrazio ha deciso di mangiarsi le mani (o almeno quella che aveva determinato il mani-fuori).

E adesso vediamo come cavolo fa Apa a cercare il mani-fuori…

Casalino e compagne non si son perse d’animo e hanno reagito rendendo pan per focaccia nel secondo set. La multinazionale salentina (che schiera la statunitense O’Brien e la brasiliana Pereira nelle proprie fila) era infatti in vantaggio per 18-21, ma il buon turno in battuta di Limonta e le giocate finali di Leone e Casalino hanno consentito alla New Volley Oria di riportare l’incontro in parità (25-23).

Il fallo di posizione sul 22-22 stava mandando tutto in malora. Ida ha reagito facendosi una passeggiata anti-stress nei pressi della panchina. Poi, per fortuna, abbiamo rimediato con un attacco della Vichinga e con ace di Monica (25-23).

Nel terzo set lo Spongano non si è concesso pause ed ha esibito una pallavolo molto efficace e ben organizzata. Ottima la prova collettiva che ha permesso a fuoriclasse come Greco di esprimere il proprio talento (24 punti finali). In casa oritana Amy Leone (ancora top-scorer con 27 punti) è stata chiamata a svolgere gli straordinari sia per scelta tattica che per la capacità di tenuta della difesa leccese, in particolare del libero Zacheo. Il set, però, è stato ben amministrato dalle ospiti (17-25).

E’ stato anche un festival di pallonetti: belli, in particolare, quello di Monica sull’8-12 e quello di Amy sull’11-12 (dopo un salvataggio di piede della Palleggiatrice Divina).

E’ andata male a Pereira (che, pallonetto a parte, ha disputato una prestazione eccellente con 16 punti personali) poco prima, sul 6-10. La fuoriclasse brasiliana si è un po’ rammaricata.

Mi sono sempre chiesto quale lingua scelgano per jastemàre le giocatrici bilingue. Sono convinto che le atlete balcaniche preferiscano jastemàre nella propria lingua d’origine (che ha tante soluzioni suggestive, u pičku materinu, jebi te sve po spisku, idi u kurac…), ma una brasiliana? Il portoghese suona così dolce e musicale; lo vedo poco adatto alle parolacce. Meglio l’italiano.

Mi riprometto di chiederglielo al ritorno.

Encomiabile la generosità delle atlete oritane nel parziale successivo: un testa a testa equilibrato ed appassionante dal primo all’ultimo scambio.

Di fronte al valore e alla continuità delle ospiti, la vena realizzativa di Leone ed i muri di Casalino non sono stati sufficienti. Ancora una volta, sul 21-19, lo Spongano ha gestito meglio i palloni decisivi ed ha concluso la gara vittoriosamente (22-25).

Determinanti, nel finale, per il raggiungimento del pareggio i colpi di O’Brien e di Pereira.

L’ultima nostra diagonale è stata un tentativo di gambizzazione dell’allenatore ospite, che, scampato, il pericolo, ha poi potuto festeggiare con le proprie valenti atlete.

Spongano si conferma squadra competitiva; l’Oria, comunque, ha già dimostrato, anche nel corso di questi play-off, di essere in grado di compiere qualunque impresa. L’incontro di domenica si preannuncia, dunque, come l’ennesimo ed ultimo capitolo di un duello sportivo che ha vivacizzato questa stagione.

Credo che alle nostre ragazze non si possa rimproverare nulla: brave comunque.

Spongano è fortissima e lo sapevamo. Ma abbiamo tanti motivi per essere fiduciosi. Intanto, questa stessa partita ci ha visti in vantaggio sul 20-18 nel primo set e sul 21-19 nel quarto. Abbiamo gestito male le fasi finali, il tetto non è venuto bene, ma il resto della costruzione era basato su fondamenta solide.

E poi negli incontri tra Oria e Spongano quest’anno il fattore-campo sembra essere ininfluente. Quindi…

Infine, bisogna sfruttare la scaramanzia e da questo punto di vista sarà determinante il ruolo di Martina Bacca.

Ma, soprattutto, per quest’Oria niente è impossibile. E’ una partita. E’ una storia a sé. Ci si gioca tutto in una sera. Facciamo in modo che il sogno continui.

Se non Oria, quando…?

Tabellino: Oria-Spongano 1-3 (21-25,  25-23,  17-25,  22-25)

New Volley Oria: Medico 0, Ventruti 0, Turchiarulo NE, Greco 2, Bacca NE, Casalino 15, Zanzarelli 0, Leone 27, De Pascalis 6, Limonta 3, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 5, errori in battuta 9.

Arianna ha preso 28 in Cardiologia.

Pallavolo Spongano: Greco 24, Renna 7, Pereira 16, Lazzari 0, Grassi Pirrone 7, Savoia NE, Felline 2, Marti 0, Morciano NE, O’Brien 10, Muya NE, Coppola NE, Zacheo (L) – All. Quarta.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 9.

Arbitri: Rossini e Annoscia.

Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 28 maggio, ore 18.30.


ORIA-SPONGANO 2-3

5 aprile 2017

Domenica 2 aprile 2017 – ore 18.30

E’ l’ora degli eroi.

Oria contro Spongano.

Due squadre dall’ottimo potenziale, due squadre ricche di talenti, due squadre in piena forma e lanciatissime.

Nella formazione di casa l’unica novità rispetto alla (indimenticabile) gara di andata e rispetto a sabato scorso è costituita dalla presenza di Luisa Chionna.

Tra le ospiti, invece, c’è stata una mezza rivoluzione dopo le festività natalizie: hanno ripreso a giocare Felline (la palleggiatrice Divina), ex Tricase, e due storiche colonne locali come Marti e Zacheo.

L’altra novità è Roberta Renna, che ricorderemo come valente schiacciatrice della Volley’s Eagles Bari, che ci fece retrocedere (sul campo) lo scorso anno. Nel frattempo si è laureata. Invece di mandare curricula in giro e di proporsi per colloqui di assunzione, come farebbe qualunque neolaureata, ha deciso che deve venire nuovamente a dare fastidio a noi.

Ma la novità che più incuriosisce è l’americana Julia O’Brien, altissima centrale proveniente dalla West Chester University.

Non è la prima volta che giocatrici nordamericane vengono a giocare nel profondo Salento. Un bel ricordo l’hanno lasciato la californiana Alanna Rutan e la canadese Jamie Marie Voyvodic, che militarono nel Presicce 2012-’13. Che brave ragazze.

Grande coreografia al PalaCrocifisso, sempre più gialloazzurro.

I palloncini sono aumentati, il pubblico anche e si inaugura uno spettacolare starting-six: le atlete oritane stazionano oltre la porta d’ingresso ed entrano trionfalmente in campo quando vengono annunciate dallo speaker. Le atlete ospiti no perché l’americana è troppo alta e rischierebbe di tuzzare la capa.

Mancano soltanto i giochi di luce e le fiamme sparate dal parquet man mano che entrano le giocatrici. Il comandante dei Vigili del Fuoco si è opposto.

Tra il folto pubblico presente c’è anche il gradito ritorno a Oria di Ana Buccini, giunta a sostenere la propria connazionale Neide Pereira, priva delle cuffiette dell’iPod a causa della negligenza dei suoi dirigenti. Se la partita dovesse andare male, Aparecida saprebbe con chi prendersela.

Sugli spalti c’è mezzo Mesagne, inclusa Valeria Cristofaro in veste di baby-sitter. E se – d’accordo con Lulù – la denunciassimo per rapimento di bambini? Giusto il tempo di farla stare ai domiciliari fino a lunedì prossimo.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Luisa Chionna opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Giada De Pascalis, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Pallavolo Spongano: Divina Felline in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Roberta Renna e Neide Pereira di banda, Francesca Morciano e Julia O’Brien centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Laura Lazzari, Serena Grassi Pirrone, Elisa Marti, Giada Savoia ed Emma Coppola.

Ora si può cominciare. Ora si fa sul serio.

Primo set

Sin dall’avvio la partita conferma le migliori aspettative; il ritmo è alto e il gioco spettacolare.

Comincia Luisa con un mani-fuori; segue Dalhis con un ace.

Il servizio, però, è un fondamentale che in questa fase viene sfruttato meglio dallo Spongano: 2 ace di Morciano, uno (il primo di una lunga serie personale) di Apa Greco (3-5).

Muro oritano e bel duello punto a punto finché Luisa non firma il sorpasso attaccando da posto due (9-8).

Due ottime squadre, davvero: belle difese, muri molto presenti, ma anche coperture accorte sotto rete. Gli scambi si allungano e lo spettacolo cresce.

Muro di Dalhis e attacco di Renna (10-10).

All’andata Renna non c’era e abbiamo vinto; stasera perderemo. E la ragazza salentina ci aveva già battuto due volte ai play-out dell’anno scorso. Questa donna ci odia.

Per vendetta pubblicherò un primo piano del tatuaggio per dimostrare al mondo che non è una coccinella, ma un’anguria.

Break sponganese con due attacchi vincenti di O’Brien e due ace di Apa Greco (13-15).

L’opposta salentina forza nuovamente il servizio e la ricezione di Amy finisce direttamente nella metà campo ospite. A volte il destino nella pallavolo è strano: un puntonzo cambio volto al set. Ottenuto il cambio palla, infatti, l’Oria procederà come un treno fino al termine del parziale con un break di 12-2.

Ace di Chiara, che stasera sarà molto brava anche in attacco, fast di Monica, bomba di Amy (18-15).

Pereira trova la pipe, ma la corsa brindisina riprende con l’ennesimo attacco vincente di Lulù, con un magico secondo tocco di Miriam e soprattutto con una felice serie di battute della nostra palleggiatrice (25-17).

Fantastica Miriam. Ha disputato una partita meravigliosa dall’inizio alla fine. Anche dopo la fine. Che giocatrice generosa.

Secondo set

Amy martella, Giorgia difende, Dalhis attacca.

Ancora: diagonale di Lulù, murazzo di Monica, difesa con palmo della mano stesa a terra di Amy e punto di Chiara (7-2).

Abbiamo vinto un set dominando il finale e adesso stiamo già dilagando nel secondo. Sembra profilarsi un’altra serata di gloria. Come all’andata. Come a Tuglie. Voleremo verso la dodicesima vittoria consecutiva e domenica andremo a vincere pure a Mesagne…! Sì!!! Non ci fermiamo più! Fileremo dritti in serie A!!!

Spongano alza il muro con Felline e O’Brien; noi replichiamo con Monica ed Amy.

La Vichinga sta esaltandosi. Ogni pallone viene difeso con aggressività e poi servito con classe da Miriam; a quel punto Amy può riversare sul parquet il meglio del proprio repertorio, da destra e da sinistra.

Nel frattempo entra la centrale Grassi. Resterà sul parquet sino alla fine.

Muro di Dalhis (16-9)!

Sembra di vivere un sogno.

A risvegliarci è un mini-break firmato da Pereira e da Greco (17-13).

Dopo l’ennesimo attacco di Chiaretta, il vantaggio sembra ancora consistente, rassicurante (20-15).

Diagonale di Renna, slash di O’Brien e punto di Monica, che pesca l’angolino del posto 5. Siamo ancora a +3 (21-18), ma è evidente che ormai Spongano è tornato in partita.

Sul 22-19 la frittata oritana: Pereira scarica una diagonale, poi noi tiriamo fuori (22-21).

Show di pallonetti: prima Greco da destra, poi Pereira da sinistra (22-23). Gesti tecnici sublimi delle due attaccanti ospiti; Ida, però, rileva qualche responsabilità nel nostro sistema di copertura, che pure, sino a poco prima, funzionava come un meccanismo perfetto.

Dopo il time-out, la Vichinga ottiene il pareggio con una diagonale perentoria (23-23)!

Poco dopo abbiamo anche l’opportunità del contrattacco, ma a prevalere sono le solide mano a muro di Pereira (23-24).

Apa Greco chiude un set rocambolesco (23-25).

Abbiamo sprecato un vantaggio di 8 punti sul 17-9 ed è piuttosto palese che qualcosa non abbia funzionato alla perfezione. Preferisco, tuttavia, riconoscere alle ospiti il grande merito di non aver mollato costruendo una rimonta encomiabile.

Terzo set

Duello Chiara-Apa in avvio di parziale, muro di Grassi, fast di Monica e poi turno in battuta dell’opposta sponganese con due servizi che atterrano nel nostro parquet (6-7).

Le atlete del Mesagne prendono appunti per domenica.

Bisogna dire che gli ace di Apa non sono particolarmente imbarazzanti per chi li subisce: non schizzano dalle mani, non determinano incertezze di valutazioni, non vanno nelle zone di conflitto; cadono dritti a terra e basta.

Muro di Amy, ace di Monica (9-7).

Attacco dell’Apa regina da seconda linea e muro della centrale giunta dalla Pennsylvania (9-9).

L’Italia non è grande quanto gli Stati Uniti, ma siamo comunque ricchi di metropoli importanti e significative sul piano turistico. C’è Roma, c’è Milano, c’è Firenze, c’è Venezia, c’è Napoli… Proprio Spongano doveva venire questa qua, a complicarci il piazzamento play-off…

Break ospite con Pereira, Grassi e O’Brien (10-13).

Giada, subentrata in avvio di set, spezza l’assedio, ma l’opposta sponganese è ormai inarrestabile (12 punti solo in questo set, 29 in totale).

L’Oria è spaesato e non riesce a trovare contromisure adeguate; Apa prosegue nella sua opera di devastazione. Dopo l’ennesima schiacciata al fulmicotone l’opposta sponganese si accomoda in zona di battuta. Almeno ce la siamo tolta dalle palle della prima linea – penso molto sportivamente ed elegantemente.

Spero.

Mi illudo.

Purtroppo Apa ha in serbo un’altra batteria di servizi sconvolgenti con 3 ace quasi consecutivi (14-24). Forse era meglio quando stava in prima linea.

Bisogna dire che la ragazza è una fuoriclasse in tutto, nel bene e nel male. Al 99% lo è per le cose buone. Ma anche quell’1% di errori non sono errori qualunque. Se sbaglia, fa in grande anche lo sbaglio. E così, per festeggiare il record nazionale di battute vincenti, l’opposta sponganese decide di spedire in orbita un pallone celebrativo con il proprio autografo.

La chiusura del set, nel quale sono scese sul parquet anche Martina Medico, Saretta e Luana, è affidata a Roberta Renna (15-25).

Quarto set

Ho un brutto presentimento. Rivedo la partita d’andata a parti invertite (primo set vinto dalle padrone di case, secondo set vinto dalle ospiti in rimonta, terzo e quarto set con crollo psicologico delle padrone di casa).

La perfezione nel nostro mondo non esiste. Non era perfetta neanche Ida come giocatrice. Una volta ogni 10 anni incappava in un set giocato leggermente sotto tono. Però uno dei suoi grandi meriti, da atleta, era proprio la capacità di cancellare quel set e di rientrare in campo come se niente fosse successo pochi minuti prima, cioè con la solita tenacia, con la stessa scioltezza, con la stessa serenità mentale di sempre.

Chissà che da allenatrice non sia già riuscita a trasmettere queste doti da Fenice alla propria squadra: vedo, infatti, un’Oria lucido, concentrato, tosto, determinato. La crisi del set precedente è già dimenticata.

La Capitana suona la carica con un primo tempo; Chiara e Lulù seguono l’esempio (5-0).

Punto brasileiro, ma poi riprendiamo con Monica, Chiara ed Amy (9-1).

Che partita strana e bella al tempo stesso. Quante partite diverse in una stessa partita. Ora le brindisine sono una macchina da guerra inarrestabile e le nostre avversarie restano impelagate nelle proprie difficoltà.

I cambi di coach Quarta (Marti, la bravissima Savoia, Lazzari, Coppola) non bastano a dare una svolta. Neanche l’efficace transito in prima linea di O’Brien (11-6).

Il felice turno in battuta di Dalhis spiana la strada alla cavalcata trionfale delle all blacks: 9 punti consecutivi e tie-break all’orizzonte (21-7). Oltre alla Vichinga, si mettono in luce Miriam, Lulù e la mitica capitana, che realizza un altro punto in “disimpegno mirato” con conseguente sguardo furbetto e compiaciuto.

La difesa è eccelsa, in grado di difendere finanche i tentativi a sorpresa della specialista Felline.

Mani-fuori dell’interprete Savoia, giovane talento locale che rende onore tanto a chi le ha insegnato a giocare a pallavolo quanto a chi le ha insegnato l’inglese.

Il finale del set questa volta è solo una formalità (25-13).

Tie-break

Pensando alla classifica, il set appena vinto vale oro perché – male che vada – Spongano non potrà avvicinarsi più di tanto. A sorridere è soprattutto il Tuglie, rientrato in piena corsa per la seconda piazza.

Ma ora godiamoci il tie-break.

Daremo continuità al quarto set imponendoci sulle avversarie?

Ci sarà l’ennesima alternanza con lo Spongano nuovamente avanti?

No, ci sarà un equilibrio assoluto per un tie-break strepitoso, avvincente, infinito. In pratica sarà un quinto set integrale.

Si parte con sorpassi e controsorpassi, ma senza allunghi significativi.

Prima sono Apa e Pereira a lanciare la sfida (1-3).

Poi rimediamo con Dalhis (muro e primo tempo) ed Amy (5-3).

Poi break salentino con Apa efficace a muro e in attacco (5-7).

Ritorniamo avanti con Luisa, Dalhis e Monica (9-8), poi ammiriamo le consuete magie della Vichinga (12-10), ma è l’ultima volta che una squadra stacca l’altra di due punti. A parte l’ultimo scambio, ovviamente.

E’ un duello esaltante: a difesa risponde difesa, a cannonata risponde cannonata, a muro risponde muro.

Murano Greco e Grassi; mura anche Dalhis (14-13) procurando il primo degli 11 match-ball della serata (4 per l’Oria, 7 per lo Spongano).

Strepitosa la nostra Cubanita e non è la prima volta che i tie-break esaltano la giovane centrale brindisina.

Muro di O’Brien, sempre molto composta nelle sue esultanze (14-15).

Le altre 11 atlete in campo, dopo ogni punto, esultano assumendo espressioni da squilibrate che farebbero impallidire Hannibal Lecter.

Il primo match-ball ospite è annullato dal miscatigghije, ossia da un fantastico attacco di Dalhis da posto due.

Bolide di Apa; fast di Monica, che apre una serie di 3 set-point oritani (16-17). Tutti annullati, purtroppo.

Intanto il palazzetto è tornato ad essere una bolgia e la tensione in campo e a bordo campo determina l’estrazione di un cartellino giallo per squadra.

Anche questa sera Monica deve svolgere compiti di pubblica sicurezza. Su incarico del Dipartimento di Stato, O’Brien sta per chiederle di subentrare alle forze armate statunitensi in Afghanistan.

Amy attacca con successo da posto quattro; poi, però, Apa ribalta ancora la situazione (19-20).

Ancora emozioni, ancora palpitazioni. Adesso non è più la gioia che vorrebbe esplodere e viene repressa dai match-ball annullati dalle ospiti; adesso sono i brividi che si diffondono e vengono poi dissolti dai punti delle nostre beniamine.

Amy per il pareggio (20-20).

Attacco vincente di Pereira e muro di Dalhis col palazzetto che esplode di gioia (21-21).

L’esaltazione dura poco: muro dell’Apa regina e nuovi brividi lungo le nostre schiene (21-22).

Chiara riporta la temporanea serenità (22-22).

Lo scambio successivo durà un’infinità con salvataggi su entrambi i fronti.

 “Mena ca amma scè mmangià…!” – vorrebbe urlare il cozzaro tarantino che è in me.

La Protezione Civile inizia a organizzarsi per portare coperte e viveri agli spettatori che sembrano destinati a trascorrere una notte all’addiaccio nel palazzetto.

Il lungo scambio lo chiude Apa (22-23).

Grande Chiaretta, che annulla il 10^ match-ball di questo incontro incredibile (23-23).

Ahimé, alla fine i due punti consecutivi li realizza Spongano con la sua valorosa legione straniera: primo tempo di O’Brien e slash di Pereira (23-25).

Ma che bella partita è stata!

Un inno alla pallavolo eseguito da due gruppi di giocatrici che hanno duellato con grande tecnica e grande carattere per due ore e mezza.

Applausi per tutte: per chi ha vinto con merito, per chi ha perso con onore.

Non è una sconfitta di cui dolersi per tanti motivi. In classifica abbiamo limitato i danni cedendo un solo punto alle nostre ospiti. Soprattutto, però, abbiamo avuto l’ennesima conferma del grande valore delle nostre ragazze. Brave così. E’ stato un grande spettacolo sportivo.

Tabellino: Oria-Spongano 2-3 (25-17,  23-25,  15-25,  25-13,  23-25)

New Volley Oria: Medico 0, Chionna 12, Liguori 12, Greco 5, Bacca NE, Casalino 14, Zanzarelli 0, Leone 20, De Pascalis 2, Limonta 12, De Paola NE, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 12, ace 11, errori in battuta 13.

Arianna ha preso 25 in Neuroscienze.

Pallavolo Spongano: Greco 29, Renna 7, Pereira 16, Lazzari 0, Grassi Pirrone 4, Felline 1, Marti 1, Morciano 4, O’Brien 14, Savoia 1, Coppola 0, Zacheo (L) – All. Quarta.

Muri-punto 14, ace 13, errori in battuta 12.

Arbitri: Francavilla e Cinquepalmi.

Altri risultati: Castellaneta-Mesagne 1-3, Tuglie-Cutrofiano 3-0, Trepuzzi-Noci 0-3, Ostuni-Putignano 3-2, Nardò-Frascolla TA 0-3, Monteiasi-Casarano 3-0.

Classifica: Mesagne 66; Oria 56; Tuglie 54; Spongano 53; Noci 42; Putignano 40; Frascolla TA 37; Castellaneta 28; Cutrofiano 23; Nardò 18; Trepuzzi 17; Ostuni 15; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 9 aprile, ore 18.30.

 

Si ringrazia Nico Votano, senza il cui modem la pubblicazione del post non sarebbe stata possibile.


SPONGANO-ORIA 1-3

13 dicembre 2016

Knockin' on Heaven's Door

Domenica 11 dicembre 2016 – ore 18.30

Si va nel cuore del Salento per una partita che dovrebbe fornire indicazioni preziose sulle reali potenzialità della nostra squadra. La Pallavolo Spongano a cui andiamo a far visita è infatti la seconda forza del campionato con un cammino strepitoso: una sconfitta contro la corazzata Mesagne e poi 7 vittorie consecutive. Come noi. Però noi abbiamo perso col Castellaneta e abbiamo un tie-break in più e dunque un punto in meno.

Ma Spongano, oltre ai brividi da alta quota di classifica, suscita soprattutto tanti ricordi pittoreschi.

Penso alle caprette che di pomeriggio vengono a pascolare proprio accanto alla palestra.

Martina Medico

Penso al pacato dialogo di tre anni fa tra la nostra Simona Leone e la centrale Chiara Giancane e alla conseguente espulsione della nostra palleggiatrice (nonché alla santa pazienza del signor Claudio, che ne raccolse lo sfogo suo malgrado).

Penso soprattutto a Sara Giuffrè, che proprio qui, durante il riscaldamento, ci regalò una delle tante scene indimenticabili che caratterizzarono le sue due stagioni a Oria. Il 15 dicembre 2013, esattamente tre anni fa, la Contessa effettuò un riscaldamento-chic curando l’estetica oltre che la tecnica e lasciando impressa nel vetro di una porta l’immagine imperitura del suo fascino.

Mi inchino di fronte a quella porta, colmo di emozione e di devozione.

Specchio delle mie brame

E mi rivolgo spritualmente alla nostra ex-centrale perché dai parchi di Torino possa proteggere e orientare a distanza il nostro percorso sportivo.

O Sara Giuffré, solleva il tuo nobile mignolo di contessa e fa’ che altrettanto imperiose siano oggi le braccia a muro delle tue colleghe di ruolo. Pettina la strada che si apre di fronte a noi e rendila priva di ostacoli e liscia come il tuo augusto crine. Rivolgi alle nostre umili esistenze il tuo sguardo da selfie e illumina con esso il nostro destino perché possiamo essere vincenti e fashion allo stesso tempo.

Nell’attesa della partita leggo il giornalino della società locale e confronto le stature che ho fornito in fretta e furia (a intuito, per non dire altro) con le proiezioni fornite dai genitori. Beh, diciamo che alla fine c’è stata una buona approssimazione.

Partecipiamo alla lotteria. Si vince un gioco da tavolo di società.

Apa Greco

L’importante è che il premio non sia la cassa acustica perché credo che non terminerà integra la fase del riscaldamento. Apa Greco, infatti, la sta usando come bersaglio di prova per le sue schiacciate.

Comunque facciamo in tempo ad ascoltare “Knockin’ on Heaven’s Door”, l’immortale brano di Bob Dylan (in versione più moderna, mi pare). Ottima scelta.

Formazioni.

Pallavolo Spongano: Annalisa Palma in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Neide Pereira e Silvia Pedemonte di banda, Serena Grassi Pirrone e Francesca Morciano centrali, Laura Lazzari libero.

Pallavolo Spongano

A disposizione di coach Elio Quarta: Ludovica Bonatesta, Giada Savoia, Emma Coppola e Laura Muya.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli e Cristina De Paola.

In tribuna c’è anche Tia, che è un portafortuna (ma stasera in fatto di scaramanzia ne vedremo delle belle).

Foto di gruppo con quadrupede

Primo set

Bel murazzo di Monica, che subito dopo stoppa anche una ricezione lunga. Spongano tira fuori; Giada tira dentro.

Il punteggio è di 0-5 e direi che l’Oria non sta affatto mostrando timori reverenziali al cospetto di cotanta avversaria.

Il guaio è che cotanta avversaria non ha una fama costruita sulla fuffa ma è effettivamente uno squadrone e lo dimostra nel prosieguo del set.

Alcuni lungolinea di Pereira sono impressionanti: giro di polso e la palla supera la velocità della luce. La palla non si vede. Tutto quello che si riesce a vedere è il nuovo, originale colore usato dalla giocatrice brasiliana per i propri capelli.

Neide Pereira

Molto tesi sono anche i servizi su entrambi i fronti; sarà un bel duello di cannonate per tutta la gara.

In poco tempo lo Spongano ha recuperato lo svantaggio e sul 10-9 Ida è costretta a chiamare il primo time-out.

Giorgia sta compiendo salvataggi prodigiosi, ma i colpi di Pedemonte e soprattutto di Greco sono francamente troppo ben assestati per essere difesi. L’opposta salentina, in particolare, è uno spettacolo, un vero spreco per questa categoria.

Ace di Miriam e astuto pallonetto di Chiara (che poco dopo trova anche un mani-fuori). Non basta perché lo Spongano si porta sul 17-14.

Monica Casalino

Le nostre brave centrali (fast Monica e slash Dalhis) regalano l’ultimo brivido del set (20-19), poi le padrone di casa chiudono con una certa autorevolezza (25-21).

Un ottimo Oria, indubbiamente. Lo Spongano, però, sembra troppo forte e a questo punto della gara temo di dovermi preparare ad un articolo di circostanza: Oria dignitoso, ma Spongano di un altro pianeta; usciamo sconfitti ma a testa alta; saliamo al Quirinale senza rimorsi…

Miriam Greco

Secondo set

Partiamo bene anche questa volta (0-4), ma anche questa volta veniamo rimontati abbastanza celermente (4-4).

Aparecida Pereira si sta sbizzarrendo in attacco e, oltre ai lungolinea, pure le diagonali meritano una lode alla tecnica.

Se parliamo di tecnica, di attacchi e di lodi, osserviamo con piacere e con fiducia che la nostra Vichinga sta gradualmente entrando in partita e sono i suoi attacchi a riportarci avanti. Per la verità anche le sue difese, compresa quella che genera un puntonzo (7-9).

Neide Pereira

Le bocche di fuoco salentine (Pereira, Pedemonte e soprattutto Greco) continuano a martellare, ma noi ribattiamo colpo su colpo e davvero non so se ad essere più encomiabili siano gli attacchi di Chiara, Amy e Giada o le difese di tutte.

L’esuberante potenza dello Spongano è notevole; difendere certe bordate (e contenere certi servizi) è da medaglia. Fantastiche Giorgia e Chiara nelle retrovie, ma tutte stanno facendo gli straordinari.

Giada ottiene il punto (15-14), ma poi cede il posto a Saretta per servire e per presidiare la seconda linea.

Giada De Pascalis

Greco, Grassi Pirrone e Pedemonte incrementano il nostro svantaggio (19-16). Ma proprio nel momento più delicato emerge il grande cuore della New Volley. Il mignolo da contessa di Sara Giuffrè, impresso metafisicamente nel vetro della porta, sta per trasformarsi nel braccio saldo di Dalhis a muro.

Chiara difende, Miriam alza, Amy colpisce.

Muro di Dalhis ed è pareggio (19-19)!

Dopo una fast di Grassi Pirrone, la Cubanita prosegue lo show: fantastico primo tempo ed altro murazzo con cui saliamo a +2 (20-22).

Dalhis Liguori

Giorgia compie altri miracoli, ma nulla può opporre alla perentoria diagonale di Pereira. Magico pallonetto di Giada (21-23)!

Su un cambio palla Ida vorrebbe sostituire Giada con Saretta, ma non fa in tempo. Resta sul parquet la nostra opposta. Che deve battere sapendo che non sembra esserci proprio una fiducia illimitata sul suo fondamentale. Chissà cosa sta pensando Ida. Forse sta facendo un voto rivolta alla porta vetrata: se Giada dovesse fare un ace, non la sostituirebbe più.

Giada non fa l’ace, ma comunque serve con giudizio, poi difende e Miriam può offrire un bel pallone a Monica. Il primo tempo viene spizzato dal muro, ma la palla cade a terra (22-25); Oria esulta: partita in parità!

Esultanza oritana

Terzo set

La mia metà ottimista dice che stiamo per vivere una serata di gloria; la mia metà pessimista dice che adesso Greco e compagne torneranno sul parquet forti come sempre ma ancora più incavolate.

Cerco risposte nel vetro di Sara Giuffrè. Ma non le trovo. L’immagine riflessa di Sara si sta facendo un selfie girata dall’altra parte.

Ace di Amy, ace di Morciano.

Poi registriamo due muri in rapida successione di Monica e Chiara (4-4).

Abbiamo fatto un muro ad ogni morte di papa nelle prime otto giornate; stasera, contro queste attaccanti che hanno la dinamite nelle mani, ne faremo 9… Misteri del volley.

La partita prosegue tra miracoli difensivi dei due liberi, servizi alla Zaytsev e scambi spettacolari.

Apa Greco

Nonostante un’Amy stellare (9 punti nel parziale), siamo un po’ in difficoltà (12-8) e coach Ida decide di effettuare qualche cambio rigenerante (Martina Medico e la classica Saretta).

Uno dei meriti dell’Oria di questa sera è stata la capacità di superare i rari momenti di crisi con pazienza e lucidità. Nessun crollo, né tecnico né emotivo. I brevi indietreggiamenti si sono rivelati spinte propulsive per fare meglio dopo.

Sul 19-14, però, neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere quello che sarebbe successo.

Il capolavoro.

Amy Leone

Tutto nasce da un errore in battuta delle nostre avversarie. E questo spiega perché situazioni simili spesso scatenino istinti omicidi negli allenatori (è il caso anche di coach Quarta che non pronuncia parole propriamente romantiche alla propria atleta mentre questa si riaccomoda in panchina).

Amy piazza una palletta. Dopo un tiro fuori delle padrone di casa, Amy attacca e poi attacca ancora. Sempre con successo (19-19)!

Pereira va a segno, ma il grande muro dell’Oria si alza nuovamente: prima Amy, poi Dalhis (20-21)!

Amy con l’aiutino del nastro: culo e sentimento (21-22)!

Il finale oritano è travolgente.

Dalhis Liguori

Miriam serve a Dalhis un pallone che la Cubanita sfrutta a dovere: 22-23!

Su una ricezione lunga delle salentine, Monica non perdona e scarica a terra la slash: 22-24!

La Vichinga difende un’insidiosa palletta di Greco loro; Greco nostra ricostruisce e Giada, da posto quattro, piazza la diagonale che vale il terzo set (22-25)!

Abbiamo recuperato uno svantaggio di 5 punti sul 19-14. Anche se il meglio deve ancora venire, il mio commento voglio farlo qui perché qui c’è stato il capolavoro assoluto. Il quarto set sarà tecnica ed entusiasmo che si alimenteranno a vicenda e approfitteranno del black-out delle avversarie; ma questo terzo set è stato tutto: tecnica, entusiasmo, strategie sapientemente adottate da Miriam, carattere, lucidità, assistenza reciproca.

Ida Taurisano

Sì, vedo grinta, ma vedo anche una serenità di fondo: non ci si abbatte sul 19-14, non si trema sul 22-22, non ci illude sul 22-24. Vedo anche un gruppo in cui ci si vuole bene. Credo che Ida stia costruendo un gioiello di squadra.

Quarto set

Pallonetto di Greco per il 2-0, bombe di Amy per il 5-4.

Il quarto set è in equilibrio solo fino a questo punto, poi avviene l’inimmaginabile. Vincere a Spongano già sarebbe stata un’impresa di per sé; farlo con una cavalcata solitaria nel finale non avrebbe potuto preventivarlo nessuno.

Numeri da lasciare sbalorditi. Come il break da 16-2 per noi, in cui gli unici punti salentini sono due nostri errori in battuta.

Chiara Limonta

Indubbiamente quello che si vede in campo non è più il vero Spongano; è una squadra a cui si spegne la luce. Succede anche ai migliori. Successe anche alla Nazionale qualche olimpiade fa contro gli Stati Uniti.

Ma godiamoci il nostro Oria-champagne.

La fuga è lanciata da 3 attacchi consecutivi di Giada. Bravissima anche stasera. Non fa punti a valanga come Amy, ma fa punti pesanti. E si è anche fatta il mazzo in difesa.

Muro di Monica, braccio armato di Ida in campo.

Lo spettacolo continua con un muro-difesa insuperabile, con i tuffi di Giorgia (la migliore partita stagionale? Credo di sì, anche in considerazione di certe battute-tsunami che nelle mani della nostra palleggiatrice sono planate come venticelli primaverili), con la costanza di Miriam, praticamente perfetta.

Giorgia Mastria

Amy è incontenibile anche da seconda linea (2 pipe tra il 6-10 e il 6-16). Chiara è una calamita in seconda linea con lo sfizio di 2 ace consecutivi e – più in là – di un paio di pallette. Monica sfoggia il suo repertorio di muri e pallonetti. Dalhis va a schiacciare palloni prendendoli anche dal soffitto. E’ un Oria da favola.

Ma a questo punto scopro una cosa nuova. Scopro che anche le riserve stanno contribuendo in modo determinante alla vittoria. Forse più di Sara Giuffrè.

I lunghi break oritani comportano una certa ripetitività: noi battiamo e poi si gioca. Ecco, durante i nostri servizi osservo strani movimenti sullo sfondo. Movimenti ripetuti, identici, costanti.

Servizio con classe

Chi è miope e non è più giovane conosce probabilmente il fenomeno delle macchioline che sembrano muoversi nello spazio visivo, soprattutto quando si sposta improvvisamente lo sguardo verso il cielo o verso una superficie chiara.

Tutte le volte che batte una nostra giocatrice, mi sembra di vedere sullo sfondo una macchiolina nera che si sposta da destra verso sinistra a velocità costante. Sulle prime attribuivo il fenomeno ai miei disturbi visivi e mi ero già prefissato di prendere un appuntamento con l’oculista.

Poi scopro che quella macchiolina in realtà è Martina Bacca che, ad ogni nostro servizio, si congeda dalle altre riserve, cammina con andatura moderata verso la panchina, solleva una borraccia e la porta alla bocca.

Martina Bacca

Posso capire un po’ di sete, posso capire una sete un po’ insistente, ma quando l’operazione si ripete per 25 volte solo nel quarto set, qualcosa non quadra.

E in effetti si tratta di un rituale scaramantico, che è nato, si è evoluto e si è perfezionato nel corso della gara. E non riguarda soltanto Martina.

Per me la scaramanzia sportiva era limitata a gesti semplici come le corna sulla tetta sinistra di un libero dell’Assi oppure una fugace toccatina di noi tutti nei punti giusti, magari una grattatina, ma qui è stata elaborata una vera e propria scienza.

Mano destra su tetta sinistra

Provo a riassumerla.

Ad ogni fischio dell’arbitro Cristina sistema i piedi in modo da avere una linea del parquet come asse di simmetria, Saretta deve accosciarsi, Martina Medico deve toccare la ginocchiera sinistra di Cristina (ma questo me lo dicono a fine gara). Non è stato così dall’inizio; ripeto: la cosa si è evoluta.

Il compito più impegnativo – ed anche il più visibile – è per Martina Bacca, che con nonchalance si dirige ogni volta alle spalle della panchina, beve il suo sorso d’acqua e attende gli sviluppi degli eventi prima di tornare dalle compagne. A seconda degli sviluppi, poi, ci sono procedure distinte su cui non posso dilungarmi per ragioni di spazio.

Rituale

Certo è che Martina sta percorrendo chilometri. Altrettanto certo è che, in ragione di tutta l’acqua che ha dovuto bere a sostegno della causa, la piccina resterà nel bagno, per smaltire, dalla sera di domenica al pomeriggio di martedì.

Torniamo alla partita.

Punti dell’orgoglio sponganese con la solita Greco, con Savoia e con Pedemonte (13-21). Poi c’è il gran finale oritano: primo tempo di Dalhis, ultima cannonata di una fantastica Vichinga e spazio all’esplosione di gioia di squadra, dirigenti e tifosi, un attimo prima dell’esplosione della vescica di Martina (14-25).

Grande New Volley. Non c’è altro da dire.

Esultanza oritana

Domenica suggestivo appuntamento al Palazzetto di via Crocifisso: ospitiamo la capolista Mesagne.

La capolista non ha perso neanche un set. Ma non abbiamo paura. Con un Oria così non abbiamo paura.

Knockin’ on Heaven’s Door. Siamo consapevoli del valore delle nostre avversarie, ma – dopo Spongano – nessuno può impedirci di bussare alle porte del paradiso.

Sul parquet ci sarà spettacolo; facciamo che ci sia anche sulle tribune! Tutti al palazzetto! Forza Oria!

Chiara Limonta

Tabellino: Spongano-Oria 1-3 (25-21,  22-25,  22-25,  14-25)

Pallavolo Spongano: Greco A. 20, Pereira 14, Pedemonte 10, Grassi Pirrone 7, Bonatesta NE, Palma 0, Morciano 4, Savoia 1, Coppola NE, Lazzari (L), Muya (2L) – All. Quarta.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 14.

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 9, Greco M. 2, Bacca NE, Casalino 13, Zanzarelli 0, Leone 23, De Pascalis 10, Limonta 8, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 9, ace 5, errori in battuta 9.

Arianna non ha sostenuto esami, ma si è tolta il dente del giudizio. Il suddetto dente sarà il primo premio della lotteria che si terrà al palazzetto dello sport di Oria domenica prossima.

Arbitri: Scarciglia e Marsano.

Amy Leone

Altri risultati: Mesagne-Castellaneta 3-0, Cutrofiano-Tuglie 0-3, Putignano-Ostuni 3-0, Noci-Trepuzzi 3-0, Frascolla TA-Nardò 3-0, Casarano-Monteiasi 0-3.

Classifica: Mesagne 27; Tuglie 23; Oria 22; Spongano 21; Putignano 18; Noci 17; Castellaneta 14; Frascolla TA 13; Trepuzzi e Cutrofiano 10; Monteiasi 6; Ostuni 5; Nardò 4; Casarano 0.

Silvia Pedemonte

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Turno senza sanzioni.

Prossimo turno: Oria-Mesagne, domenica 18 dicembre 2016, ore 18.30.


ORIA-SPONGANO 1-3

24 dicembre 2014

Il bagher dell'anno

Domenica 21 dicembre 2014 – ore 18.30

Apparentemente è stato un banalissimo bagher ad aver decretato la nostra condanna. Un semplice, beffardo, fottutissimo bagher (e termino gli aggettivi soltanto perché gli altri che ho in mente mal si conciliano con lo spirito natalizio).

Dietro le apparenze, però, c’è altro: c’è un po’ di ingenuità da parte nostra e c’è tanto mestiere da parte delle nostre avversarie, dove per “mestiere” s’intende quell’esperienza che infonde coraggio e intelligenza rapida, capacità di improvvisare e di rischiare. E qui c’è anche, probabilmente, la differenza principale tra l’Oria e lo Spongano di questa sera.

In conclusione e dietro le apparenze, quindi, quel bagher è stato tutt’altro che banale.

Claudia Trovè

L’amarezza per il risultato, però, non deve occultare la bella prova offerta da Ivana e compagne ed i progressi costanti di una squadra sempre più interessante. La partita è stata intensa, ricca di emozioni e molto ben giocata.

Ma il racconto deve partire dall’inizio.

Avevo un brutto presentimento: da qualche anno a questa parte, per ragioni misteriose, le partite prenatalizie tendono ad essere le più nervose. Proprio a Spongano, il 16 dicembre dello scorso anno, i cartellini estratti dal direttore di gara furono più numerosi dei botti di Capodanno e poco mancò che tra la nostra Leonessa e una centrale avversaria terminasse in rissa. Fu solo la tensione del momento perché poi, a fine gara, ci si salutò da buoni amici.

Cartellini

Due anni prima, sempre a dicembre, ci fu una partita particolarmente tesa con la Tempesta Taranto.

Questa volta, per fortuna, le tradizioni prenatalizie non sono state rispettate e tutto è filato liscio come l’olio dall’inizio alla fine, anche per merito di un arbitraggio che ha stemperato sul nascere ogni accenno di polemica con una gestione di gara basata sul sorriso e sulla distensione.

A quanto pare sono cambiate le prassi “ispettive” della Federazione, che, invece  di inviare gli osservatori all’interno dei palazzetti, adesso per i controlli delega i Carabinieri all’esterno. Gli unici a incappare nel posto di blocco in via Crocifisso sono stati proprio gli arbitri e sarebbe stato paradossale se a non essere in regola fossero stati i loro documenti…

Esultanza oritana

Ivana ha cambiato pettinatura, Federica ha cambiato custodia del telefonino, Morgana ha cambiato cognome ed è cambiato anche il cd utilizzato durante il riscaldamento. Una giocatrice avversaria mi ha fatto presente con molto garbo che le canzoni non erano particolarmente dinamiche e coinvolgenti. Io ho mentalmente tradotto che i brani musicali facevano un po’ cacare per quant’erano loffi e devo dire che, a fine partita, ho riscontrato pareri concordi anche tra le nostre ragazze.

A parte il grande ritorno di Sara Giuffrè, comunque, le grandi novità sono la slitta di Babbo Natale parcheggiata davanti al gabinetto e il nuovo distributore di merendine e di bevande calde.

Silvia Parisi

Per quanto riguarda il vettore adoperato da Santa Klaus, ormai non mi sorprendo più di nulla. Al Palafiom di Taranto come al Palazzetto di Oria già avevamo notato strani movimenti di automobili nelle ore notturne (ci piace pensare che la futura fuoriclasse della New Volley possa essere concepita proprio in siffatto contesto…); che Babbo Natale decida di parcheggiare la slitta proprio all’interno dell’impianto è comprensibile. Con quello che costano le strisce blu.

Il distributore automatico è stato inaugurato dal presidente con una toccante cerimonia; si tratta della prima macchinetta dedicata ad una giocatrice: Veronica Parisi, colei che dà lustro alla nostra società attraverso le sue imprese sportive in serie B1.

Distributore

A breve sul distributore, in corrispondenza della patatine Highlander Caledonian Tomato (da lei tanto amate), sarà collocato anche un busto in bronzo dell’atleta brindisina.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Morgana Tenore e Federica Peluso (l’unica giocatrice della storia a cui è stato diagnosticato un infortunio da ridarella).

Giusy Rollo

Pallavolo Spongano: Ilaria Armida in palleggio, Claudia Trovè opposta, Tiziana De Monte ed Elisa Marti di banda, Pamela Antonino e Stefania Padula centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Fabrizio Gloria: Benedetta Borlizzi, Cristiana Monti, Silvia Parisi, Valeria Stapane e Valentina Petracca.

Primo set

Ripensandoci adesso, mi fa un certo effetto ricordare il primo punto della partita: un disimpegno in palleggio di Giulia che atterra beffardo nel campo ospite. L’incontro terminerà con un altro colpo beffardo (ma un conto, ahimé, è subirlo sullo 0-0 del primo set; un altro conto è subirlo sul 25-26 del quarto…).

L’iniziale disattenzione della difesa salentina dev’essere stata frutto del cd cloroformizzante ascoltato durante il riscaldamento.

Brava, Moretto

Comunque sia, la nostra Moretto entra subito in partita con determinazione: prima il punto in palleggio, poi la diagonale, poi il lungolinea (3-3). In 6 scambi ha realizzato tanti punti quanti ne aveva realizzati in tutto l’incontro di Tuglie. Il martello oritano, in effetti, sta per disputare un’ottima prestazione, la migliore da quando riveste questo nuovo ruolo.

Lo Spongano va in fuga con un break di 5 punti, ma l’Oria riduce le distanze con Ivana e con Giada (7-9).

E’ impressionante l’altezza da cui Padula attacca le fast e i primi tempi. Per la verità, è impressionante anche l’altezza della stessa Padula. Peccato che in serie C non ci siano gli almanacchi con le stature delle atlete, ma, così, a occhio, sono sicuro che la ragazza sia almeno in zona podio.

Stefania Padula

Le nostre centrali non stanno certo a guardare e iniziano a movimentare il punteggio con Federica, ottima sfruttatrice di palloni vaganti al centro della rete.

Il pallonetto di Giada (10-15) è l’ulteriore conferma che stasera le attaccanti sono efficaci e creative. In mezzo set abbiamo già visto di tutto (pallonetti, lungolinea, diagonali, “attacchi palleggiati”): mancano solo punti realizzati con il gomito, con lo sputo e con la telecinesi.

Purtroppo, però, lo Spongano conserva un vantaggio di almeno 3 punti e agli attacchi di Ingrao Meravigliao replica una Trovè incontenibile.

Claudia Trovè

Dobbiamo dire che l’organizzazione ospite è ottima in tutte le fasi di gioco e che Armida ha solo l’imbarazzo della scelta, ma la prestazione di Trovè è strepitosa per quantità, qualità e costanza. L’opposta leccese chiuderà a quota 26 e non scenderà sotto i 6 punti a set (l’esatta sequenza nei set, per la cronaca, è 7-6-6-7). Cosa ci fa in serie C?

I primi muri-punto della gara sono delle opposte: Trovè e poi Giada. Il set, però, resta sotto il controllo ospite sino al termine (19-25).

Esultanza sponganese

Tenuto anche conto del valore dell’avversario, non ci possiamo lamentare: Alessandra è lucida e generosa, le attaccanti stasera sono fulmini di guerra e finalmente nessuna conosce pause, le centrali fanno il proprio dovere e Giorgia ha già compiuto i primi prodigiosi salvataggi. Bene la difesa e persino in ricezione qualcosa sta cambiando in meglio. Il gioco è fluido e le ragazze si muovono con più ordine. Quello che piace è anche l’approccio mentale alla partita con la giusta concentrazione.

Aggiungiamo che abbiamo di fronte una squadra che non ci sta regalando nulla: appena 3 errori-punto (2 servizi e un tocco irregolare)!

Ingrao Meravigliao

Secondo set

La prima fase del parziale è probabilmente quella più scialba e spezzettata della serata con qualche cacatina equamente distribuita sui due fronti.

Dal 6-6 si inizia a fare sul serio.

Nonostante il muro e l’ace di Giusy, lo Spongano sembra in grado di allungare come nel set precedente e manda a segno tutte le proprie atlete, inclusa Armida con il suo servizio insidioso. Sul 9-14 Marcello ha già esaurito i time-out. La squadra, però, non dispiace: stiamo soffrendo, sì, ma senza crollare.

Tiziana De Monte

E con un po’ di pazienza arrivano anche i risultati: Federica stoppa una difesa lunga, Moretto mura e poi sfrutta il mani-fuori (14-15).

Dopo un attacco ed un muro di Marti, è ancora Moretto ad andare a segno con due azioni vincenti consecutive ed è pareggio (18-18)! Brava Moretto e brava anche Alessandra ad averle dato la necessaria fiducia.

Trovè è la solita macchina da punti, ma può soltanto ritardare di poco il sorpasso, firmato da un assalto congiunto Ale-Giusy (20-19).

Morgana Gallo

Mister Gloria introduce Parisi, Marcello blinda il servizio con una Morgana impeccabile.

I miracoli difensivi di Giada e di Giorgia consentono a Ivana di scaricare un bolide nel campo avversario.

I due scambi successivi si concludono con lo stesso esito: punto di Ivana (24-20) ed esultanza da trance agonistica (per non dire altro).

La grinta di Ivana

Morgana tenta invano di difendere una fast di Padula stendendo la mano a terra e ricevendo il plauso delle patatine Highlander Caledonian Tomato del distributore, che per un istante hanno l’illusione di rivedere la propria beniamina.

Trovè annulla la seconda palla-set, poi Ivana riceve e va a concludere lo scambio con un’imperiosa diagonale (25-22)!

Il set è dell’Oria e l’incontro è ancora aperto.

Terzo set

Nei primi 22 scambi conto soltanto 2 errori-punto (due servizi), segno che le squadre sono concentrate e determinate.

Questa volta è l’Oria a spezzare l’equilibrio e a portarsi sul 7-4 grazie al contributo delle proprie bocche da fuoco e agli ace di Giusy.

Giusy Rollo

Federica continua a mettere palloni a terra quando transita in prima linea, poi si apre una lunga fase di equilibrio perfetto con 11 cambi-palla consecutivi: punti per Padula, Trovè e Antonino da un lato; Giada e Moretto dall’altro. Una delle armi più efficaci dell’Oria sembrano essere i lungolinea, su cui neanche una positiva Zacheo può arrivare.

L’equilibrio perfetto si spezza dopo uno scambio lungo e spettacolare: la doppia fischiata ad Alessandra ha l’unico torto di interrompere un’emozione, ma oggettivamente c’era (14-12). Bisogna dire che la nostra palleggiatrice lamenta un dolore alla gamba e ad ogni sosta in panchina consuma tre bombolette di spray.

Spray

Eroicamente, però, rimane in campo. Del resto, Pel è bloccata dalla ridarella muscolare; se Ale gettasse la spugna, la palleggiatrice dovremmo selezionarla tra le clienti del bar “Piacere”.

Un’indifendibile Trovè riporta lo Spongano in parità (16-16); poi Giada e Ivana ricostruiscono un vantaggio significativo (20-17).

Qui avviene la svolta del set.

Ivana difende un primo tempo, ma il contrattacco non si perfeziona a causa di un impatto tra due giocatrici. Marcello non la prende bene e urla frasi poco natalizie: sa che abbiamo buttato nel gabinetto una grande opportunità e forse ha anche un brutto presentimento. Dopo la fast di un’Antonino sempre più prolifica (anche in campo), il tecnico oritano chiama il time-out (20-19).

Pamela Antonino

Alla ripresa del gioco commettiamo 3 errori-punto consecutivi (uno dei quali dopo un miracolo difensivo di Zacheo), poi riceviamo a uecchio e subiamo la fast di Antonino (20-23). E’ come se non ci fosse stata alcuna gravidanza; questa protagonista di mille battaglie è tornata persino più forte di prima.

Viene fischiato un tocco irregolare, ma ormai Marcello non reagisce più. E’ una statua di sale. Sa già che abbiamo perso il set e attende con rassegnazione l’ennesima ricezione precaria e l’ennesima fast di Antonino (20-25).

E’ terribile. Ci siamo impantanati sul 20-17 subendo una striscia di 8 punti consecutivi. E’ il nostro regalo di Natale. E’ come se virtualmente Marcello avesse preso la slitta per distribuire doni in campo. In effetti, a fine partita, si è passati dal virtuale al reale…

Babbo Natale

Per 8 scambi, dunque, è tornata in campo la squadra di inizio stagione con tutti i difetti della fase di rodaggio e senza le virtù dell’odierna New Volley.

Il nostro improvviso black-out non deve però ridimensionare i meriti di uno Spongano che, nonostante la pressione di un risultato sfavorevole, ha saputo rimontare senza concedersi – per 8 scambi consecutivi – una sola sbavatura in difesa, in battuta e in attacco.

Quarto set

Se l’Oria non si demoralizza, comunque, la partita è ancora aperta ed effettivamente il quarto parziale sarà ancora più equilibrato e ricco di incertezze e di emozioni.

Giada De Pascalis

Giada è una sicurezza e il suo duello a distanza con Trovè risulta spettacolare. Posti-due esplosivi questa sera.

De Monte graffia la nostra ricezione e garantisce il consueto contributo di punti e di grinta, ma il turno in battuta di Ivana si rivela devastante: 3 ace consecutivi e le padrone di casa volano sul 13-9.

Marti (appena rientrata in campo) e la solito Trovè ci riportano a terra (13-12), ma, nonostante il recupero ospite, riusciamo ad impedire il sorpasso.

Un bel murazzo di Federica, anzi, sembra il preludio ad una nuova fuga (18-16).

Federica Imperatore

Andiamo sotto a causa di un paio di errorini (18-19), ma siamo bravi a rimediare con Ivana e con Giada (20-19). E’ impossibile intuire la direzione che prenderà questo set.

Giada scarica una diagonale nei tre metri e la situazione resta in perfetto equilibrio: 22-22.

Attacco di Trovè e muro di Antonino: Spongano conquista 2 palle-match (22-24).

All’esperienza delle vecchie volpi salentine replica l’esuberanza delle giovani oritane: diagonale di Moretto e punto di Alessandra dopo uno splendido salvataggio di Giorgia: è di nuovo parità (24-24)!

Giorgia Mastria

Il servizio teso di Giada mette in difficoltà la ricezione ospite; Moretto piazza in campo il contrattacco e così adesso è l’Oria a servire per il set (25-24)!

Non c’è stato un tocco di seconda in tutto l’incontro; improvvisamente le palleggiatrici (entrambe le palleggiatrici!) decidono che questo è lo scambio giusto per provarci. Il tentativo di Alessandra si trasforma quasi in un mani-fuori; quello di Armida tocca il nastro, inganna la nostra prima linea (che lo tocca) e poi finisce fuori (25-25).

Alessandra Loria

Deve servire Spongano e Federica, dalla panchina, invia il pallone verso l’altro campo con la stessa delicatezza di un commando di Al Qaeda. Meno male che nel frattempo i Carabinieri si sono allontanati…

Anche lo scambio successivo è questione di dettagli: riceviamo bene e tentiamo l’ennesimo lungolinea, che supera il muro ospite ma purtroppo termina a lato d’un soffio (25-26).

L’incontro si chiude con il colpo di genio di Antonino, che va incontro ad un nostro disimpegno senza pretese in bagher e con lo stesso gesto tecnico spedisce la palla nell’angolino del posto uno prendendo in contropiede il nostro sestetto. Forse è dentro, forse è fuori; al 99% è dentro, ma in ogni caso la difesa è spiazzata e il disperato tentativo di salvataggio fallisce (25-27).

Ha vinto Spongano.

Punto della vittoria

Giocare bene e restare senza punti è doloroso, nonostante le gradite parole di stima a fine gara del buon Fabrizio Gloria. Ma se vogliamo restare fedeli al proposito di non guardare alla classifica prima del girone di ritorno, allora possiamo essere soddisfatti della prestazione della squadra. Brave tutte, brave in tutto. Si è giocato con grande intensità ed anche con una certa disciplina tattica, con il cuore e con il cervello.

Sul fronte opposto hanno fatto lo stesso e probabilmente paghiamo dazio all’inesperienza e alla conseguente incapacità di gestire palloni scottanti nei momenti scottanti (eppure avevamo ribaltato un 22-24 nel quarto set, segno che anche da questo punto di vista stiamo crescendo).

Giada De Pascalis

L’Oria più bello della stagione merita solo applausi; adesso abbiamo ancora più fiducia.

Del resto, come sostiene il nostro ultimo presidente della Repubblica (non quello che approvò la repressione della primavera ungherese nel 1956 e che non voleva essere ascoltato come testimone nel processo sulla trattativa con la mafia, quello di prima), Carlo Azeglio Ciampi: “La fiducia è la forza che ci muove, che ci permette di costruire il futuro”. (1)

Lo stiamo facendo nel modo giusto.

Buone feste a tutti.

L'ultimo presidente

Tabellino: Oria-Spongano 1-3  (19-25,  25-22,  20-25,  25-27)

New Volley Oria: Gallo 0, De Pascalis 15, Gallo Ingrao 20, Peluso NE, Loria 2, Rollo 8, Moretto 12, Imperatore 9, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 7.

Pallavolo Spongano: Armida 2, Trovè 26, Borlizzi NE, Monti 0, Antonino 12, Parisi 1, De monte 8, Stapane NE, Petracca NE, Marti 8, Padula 8, Zacheo (L) – All. Gloria.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 9.

Arbitri: Roberta De Santis e Gianfranco Merico.

Top-scorer

Altri risultati:  Galatina-Nardò 3-2, Pallavolo 80 BR-San Cassiano 3-2, Tricase-Assi Brindisi 3-0, Caprarica-Tuglie 0-3, Mesagne-Castellaneta 3-2, Ostuni-Nike Lecce 3-2.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 26; Tricase 23; Tuglie 22; Nardò 19; San Cassiano 17; Spongano 16; Assi Brindisi 15; Mesagne 14; Caprarica 12; Castellaneta 11; Ostuni 5; Oria 3; Nike Lecce 1.

Alessandra Loria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni e con le divise in regola.

Prossimo turno: Nike Lecce-Oria, sabato 10 gennaio alla controra.

 

NOTE:

(1) PELUFFO, P., Carlo Azeglio Ciampi. L’uomo e il presidente, Rizzoli, Milano, 2007, pagg. 69-70.


ORIA-SPONGANO 3-2

8 aprile 2014

Formidabile

Domenica 6 aprile 2014 – ore 18.30

Due squadre in forma, due squadre grintose, due squadre in lotta per raggiungere i propri obiettivi (che peraltro coincidono), due squadre con interessantissime individualità, due squadre reduci da una partita d’andata particolarmente vivace. Anche troppo vivace – bisogna ammettere per quello che ci riguarda.

Cosa può venir fuori da un confronto del genere?

Quello che effettivamente è venuto fuori: un incontro equilibrato, incerto, spettacolare e stracarico di agonismo. Col senno di poi la conclusione al tie-break appare piuttosto scontata, ma tutto sarebbe stato possibile. Qualunque particolare avrebbe potuto fare la differenza: una giocatrice in crisi, uno scatto di nervi, un episodio, un errore o una giocata straordinaria.

Tiziana De Monte

Ma al di là dei singoli episodi o delle singole giocatrici, credo che Oria e Spongano abbiano dato vita a una splendida partita, intensa dall’inizio alla fine, e credo che tutte le giocatrici siano uscite dal palazzetto a testa alta.

Oria, però, ha vinto ed il successo contro cotanta avversaria, per quanto sofferto, per quanto rocambolesco negli ultimi scambi del tie-break (da 11-13 a 15-13), è una medaglia al valore per le nostre ragazze e per il nostro coach, che hanno interpretato alla perfezione una partita molto difficile e delicata.

Oria

Ehm, non vorrei rievocare le tensioni e i cartellini gialli e rossi dell’andata, ma quando, durante il riscaldamento, vedo la piccola Greta “invadere” il campo delle ospiti, inizio a sudare freddo. La piccina, fortunatamente, suscita amorevoli sorrisi da parte delle nostre ospiti. A quanto pare, sono soltanto le incursioni pedestri di Simona a non essere altrettanto gradite…

La nostra palleggiatrice, in ogni caso, regala il consueto minuto e mezzo di felicità alla commarella Ivana con il massaggio (gratuito) in auto. Più che le spalle, oggi a preoccupare il martello oritano è il mignolino destro, trasformatosi nel corso di un allenamento in un pollice aggiunto. Di colore nero, peraltro. Meno male che non giochiamo nel palazzetto di una regione confinante.

Ivana Gallo Ingrao

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri e Daniela Lo Noce.

Pallavolo Spongano: Enrica Strambaci in palleggio, Tiziana De Monte opposta, Claudia Trovè ed Elisa Marti laterali, Debora Salvatore e Chiara Giancane centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Laura Pendenza: Elena Contaldo, Sarah Mauro, la dottoressa Silvia Parisi, E. Corvaglia e Valentina Petracca.

Enrica Strambaci

Primo set

Subito un paio di bordate di Lucrezia ed un miracoloso salvataggio difensivo dell’atleta francavillese, che valgono come conferma di uno stato di forma strepitoso.

Sull’altro fronte ci sono i primi punti per un’altra atleta in condizioni eccellenti, Claudia Trovè, ed un inquietante muro di Giancane (7-9). Il muro di per sé non è inquietante, anzi è un bel gesto tecnico; ad inquietare è la possibilità che questa fortissima centrale possa subito imporsi come protagonista della partita. Come all’andata. Un suo primo tempo furbetto, spiazzante, è un ulteriore segnale di pericolo, ma bisogna dire che nei due set successivi le nostre ragazze saranno brave a trovare le contromisure ricorrendo anche al muro a tre.

Chiara Giancane

Dopo l’ace di Marti (8-12) Marcello chiama il primo time-out. Temo che all’ordine del giorno ci sia qualche incertezza in ricezione e quelche imprecisione in battuta. E temo che il coach non si sia espresso come un amministratore di condominio.

Le brindisine reagiscono: Lucrezia di forza, Giada con l’aiutino del nastro e Veronica direttamente in battuta (12-14).

Trovè mette a sua volta sotto pressione la ricezione locale, Salvatore piazza un muro e Marti fa dolcemente atterrare un bagher tra due oritane che si scambiano convenevoli (12-17).

Sì, c’è qualche errorino, ma nel complesso stiamo giocando molto bene, con tecnica e cuore.

Sara Giuffrè

Ivana ottiene due mani-fuori, Veronica salva un pallone stendendo la mano sul parquet prima di attaccare con successo da posto due, Giada scarica un primo tempo da manuale.

Sono cose belle, ma vengono purtroppo annullate dai punti di Giancane e da due errori in battuta che non giovano al buonumore di Marcello (20-22).

Trovè e De Monte chiudono i conti del primo parziale (21-25).

Secondo set

Oria travolgente e bellissimo dopo l’intervallo: Sara mura, Lucrezia ottiene 3 punti in 4 scambi e Ivana realizza 2 magie: un salvataggio difensivo che diventa punto e una pipe delle sue (6-1).

Difesa-punto di Ivana

Non è finita.

Due ace consecutivi per Sara e un ulteriore attacco vincente di Lucrezia (9-1).

Praticamente soltanto Claudia Trovè continua a mettere palloni a terra per Spongano; gli sforzi della talentuosa giocatrice salentina vengono comunque bilanciati da una Zia incontenibile e da un’Ivana ispirata. Sembrano il poliziotto cattivo e quello buono dei telefilm… Lucrezia picchia di brutto, poi arriva Ivana che gioca d’astuzia o con pallonetti dolci come carezze. Il risultato, in questo modo, continua a premiarci (16-8).

Lucrezia Liace

Ma tutta la squadra appare come un meccanismo perfetto: ottima Giorgia in difesa (un po’ meno in ricezione, rispetto alle ultime brillanti prestazioni), pronte ed efficaci le centrali, preziosa Veronica in ogni fase di gioco ed impeccabile la regia della Leonessa.

In tutto questo il più spettacolare è Marcello, le cui incazzature aumentano in proporzione all’aumentare del vantaggio. Al time-out chiesto dalla collega dopo una doppietta di Lucrezia (19-9), il tecnico oritano sbraita come Vittorio Sgarbi di fronte a un magistrato antimafia.

E stamu sobbra di teci punti…! Figurati ci sta pirdiumu…

Incontentabile

Veronica realizza un ace con un servizio lungo e anche in questa occasione Marcello s’inalbera: “Meno male che l’ha presa!” – urla riferendosi all’atleta ospite in ricezione.

Stai all’ombra e ti manca lu sole; stai allu sole e ti manca l’ombra…

Sbagliano la battuta e s’incazza; fanno ace e s’incazza…

Lucrezia e la stessa Veronica ottengono il massimo vantaggio (24-10) ma Marcello ha ancora qualche osservazione critica da esternare.

Dopo un attacco vincente di Trovè, è Ivana a chiudere il set con una bella pipe (25-11).

Ivana Gallo Ingrao

Terzo set

Trovè viene dirottata in posto due. L’ottimo rendimento dell’atleta sponganese non cambia, ma non cambia neanche l’ottimo rendimento complessivo dell’Oria, subito in vantaggio grazie all’opera lodevole delle centrali Sara e Giada (4-2).

Trovè corregge miracolosamente la ricezione suicida di una compagna, poi raccoglie un pallonetto, ma anche Giorgia difende l’impossibile e permette a Ivana di conquistare un mani-fuori (6-3). Che spettacolo!

Scontro Trovè-Strambaci. L’attaccante sponganese prosegue come se niente fosse, salvo poi assistere con sgomento ai soccorsi garantiti alla compagna.

Preoccupazione

Nulla di grave, per fortuna.

Alla ripresa del gioco, Oria riprende a martellare con Ivana, Veronica e Giada (14-11).

Sul più bello una nostra atleta sbaglia il nono servizio della serata (uno degli ultimi errori) e Marcello cerca di procurarsi gli oggetti adatti per consumare il primo omicidio volontario su un campo di pallavolo.

Sul 17-15 il cambio Salvatore-Contaldo coincide con una striscia positiva per le ospiti: tre errori-punto oritani e l’ennesimo attacco vincente di Trovè (17-19).

Claudia Trovè

E’ il muro a salvarci. Prima c’è uno degli scambi migliori nella carriera di Veronica: difende un pallonetto (senza stendere la mano sul parquet…), poi recupera una palla maligna smorzata dal nastro e infine blocca a muro una sua ex-compagna. Peccato che non abbia anche preparato un tiramisù; con quello avrebbe raggiunto la perfezione.

Il muro successivo è della coppia Giada-Lucrezia e quest’ultima completa la rimonta con un mani-fuori preceduto da un salvataggio di Ivana (22-19). Tutte abbracciano la Zia tranne Ivana che festeggia da sola dirigendosi verso Carosino.

Lucrezia Liace

Mani-fuori di Trovè e mani-fuori di Veronica con la palla che finisce oltre la linea di fondo (23-20).

Va a servire Sara. Avrebbe già sbagliato 4 battute, ma ormai sappiamo che nelle fasi più delicate della gara la nostra centrale diventa infallibile. Gli errori precedenti erano tutta pretattica per confondere le avversarie. Nel momento topico del set la Contessa tira fuori dal cilindro il colpo vincente, l’ace che regala all’Oria 4 palle-set.

La prima l’annulla la solita Trovè, la seconda è un pallonetto di Giada: 25-21!

Simona Leone

Quarto set

La Contessa fa un movimento infelice col piede ed è costretta ad abbandonare il campo per una decina di scambi, sostituita dalla capitana Nocciolina, sempre pronta nel momento del bisogno.

Veramente non so se sia stato un movimento infelice a provocare il temporaneo infortunio oppure le saette con cui il coach ha voluto punire il trasporto del borsello a fine-set. Con la scaramanzia non si scherza.

Nonostante la buona prova della nostra difesa e la costanza delle nostre bocche da fuoco, Spongano va in fuga. Trovè non si ferma mai e in più si registra un significativo contributo di punti di De Monte (6-10).

Esultanza sponganese

Dopo l’ace dell’opposta sponganese, Lucrezia infila tre punti consecutivi. E’ impressionante la potenza riversata sul parquet da questa ragazzina presa in prestito dalle giovanili…

Sull’11-14 c’è la terza interruzione per infortunio. E’ la Leonessa ad allarmare gli arbitri con un grido di dolore lancinante. Fermato il gioco, la palleggiatrice oritana protesta per l’interruzione perché avrebbe voluto continuare l’azione. Non solo i cristiani hanno avuto la premura di tutelarla; pure da sopra…

Aumenta la tensione agonistica. Marcello prescrive un po’ di ghiaccio alla propria palleggiatrice; il secondo arbitro prescrive un po’ di calmante al tecnico oritano.

Giorgia Mastria

Si apre una fase molto equilibrata in cui si lotta punto a punto. Le due difese sono eccezionali, ma meritano un plauso anche gli attacchi che riescono a scardinarle. Oria punta sulla potenza di Lucrezia e di Ivana e sulla fantasia della Leonessa (secondo tocco); Spongano riapre qualche varco dal centro con Giancane ed anche con Salvatore (16-17).

Trovè inaugura un break da 5 che purtroppo risulta decisivo per il parziale (16-22).

Ivana mette a terra una palletta e Sara piazza un muro, ma i punti di Trovè (ovviamente), Salvatore (ace) e Giancane chiudono il parziale imponendo il tie-break (18-25).

Muro a tre

Tie-break

Troppi errori per l’Oria in avvio e Spongano parte da una posizione di vantaggio (1-4).

Veronica si mette in luce con pallette e attacchi da seconda linea; Ivana completa il sorpasso con tre attacchi consecutivi (7-5).

Al cambio-campo, però, si arriva con le ospiti in vantaggio: l’ottima difesa dello Spongano induce all’errore le nostre attaccanti e Giancane sigla il 7-8.

Primo tempo di Giada, attacco di De Monte (8-9), attacchi di Ivana e ancora di De Monte (9-10), primo tempo di Sara e lungolinea di Trovè (10-11).

E’ Salvatore a spezzare l’equilibrio con un muro pesantissimo (10-12).

Fase di gioco

Si parlava in apertura di singoli episodi, di particolari che avrebbero potuto fare la differenza. Ebbene, uno scambio lunghissimo si spegne clamorosamente tra le mani di un’atleta ospite, una delle più brillanti, insolitamente maldestra nell’occasione (11-12).

Ma il destino non vuole che a decidere una partita così spettacolare siano gli errori e bilancia la gaffe precedente con una cacatina quasi analoga: uno scontro tra due giocatrici oritane e una vistosa doppia di un’atleta che di mestiere non fa la palleggiatrice (11-13).

Giada va a segno con un primo tempo tosto e spiazzante e a quel punto si presenta in zona di battuta Veronica.

Giada De Pascalis

Marcello guarda negli occhi l’opposta oritana con uno sguardo che in confronto Hannibal Lecter sembra Madre Teresa di Calcutta. Temendo l’inenarrabile, il tecnico afferra ogni oggetto contundente alla propria portata e osserva con malcelata ansia l’evolversi della situazione.

Ma la situazione si evolve molto, molto, molto positivamente.

Veronica serve in modo perfetto, Ivana riesce nell’impresa di difendere Trovè e possiamo contrattaccare con Lucrezia: 13-13!

Nello scambio successivo, perfetto muro-difesa brindisino e palla rigiocata con ordine impeccabile da Giorgia, Simona e Lucrezia: 14-13!

Servizio di Veronica

Veronica, infine, sorprende la ricezione leccese con un insolito servizio tra posto uno e posto due: il libero tocca ma il pallone schizza a lato. E’ un ace (15-13)! Ed è festa grande per l’Oria!

La pratica-salvezza è ancora aperta, ma, al di là dei calcoli, soddisfa questa ennesima prestazione gagliarda di Lucrezia e compagne. E’ la sesta vittoria consecutiva ed è la vittoria più sofferta e più gratificante perché ottenuta contro una formazione che, pur con qualche pausa nel secondo set, ha giocato veramente molto bene per tutto l’incontro.

Andiamo avanti! Rispetto per tutti, paura di nessuno.

Grinta oritana

Tabellino: Oria-Spongano 3-2 (21-25, 25-11, 25-21, 18-25, 15-13)

New Volley Oria: Parisi V. 14, De Padova NE, Pezzarossa 0, De Pascalis 9, Gallo Ingrao 19, Giuffrè 9, Muri NE, Leone 2, Liace 25, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 9, errori in battuta 11.

Pallavolo Spongano: Salvatore 5, Contaldo 2, Strambaci 1, Trovè 22, Mauro NE, Parisi S. NE, De Monte 8, Corvaglia NE, Marti 6, Giancane 12, Petracca NE, Zacheo (L) – All. Pendenza.

Muri-punto 5, ace 5, errori in battuta 8.

Arbitri: Massimiliano Capozzo e Cosimo Zizza.

Claudia Trovè

Altri risultati: San Cassiano-Ugento Jr. 3-0, Galatina-Tempesta TA 0-3, Pallavolo 80 BR-Nike Lecce 3-0, Castellana Grotte-Nardò 3-1, Azzurra Lecce-Gioia del Colle 0-3.

Riposa: Ostuni.

Classifica: San Cassiano e Tempesta TA* 55; Pallavolo 80 BR 47; Nardò 41; Gioia del Colle* 35; Spongano* 33; Galatina 32; Castellana Grotte 29; Oria 28; Nike Lecce 17; Ostuni 13; Ugento Jr.* 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.

(*) Con l’asterisco le squadre che devono ancora effettuare un turno di riposo.

Lucrezia Liace

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Nardò 65,00; Ostuni 60,00; Castellana Grotte 30,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Nardò-Oria, sabato 12 aprile 2014, ore 16.00.


SPONGANO-ORIA 3-1

16 dicembre 2013

La ragazza di fuoco

Domenica 15 dicembre 2013 – ore 18.30

Il palazzetto dello sport di Spongano non è ancora pronto e così si torna nella palestra campestre di Surano, a cui sono molto affezionato. Purtroppo è tardi e le caprette hanno già mangiato quello che dovevano mangiare e probabilmente hanno anche espulso quello che dovevano espellere. In compenso, vedremo altri tipi di espulsioni stasera.

A parte le caprette dei dintorni, l’altro elemento di fascino della palestra di via Galilei è il parquet psichedelico.

Duole, invece, prendere atto dell’assenza delle mie beniamine locali, trasferitesi in altri lidi: Federica Cutaia e Francesca Piccin(i)ni. In bocca al lupo a entrambe.

Tiziana De Monte

La squadra locale ha apportato diverse modifiche al roster: al centro è arrivata Chiara Giancane, in posto quattro l’ex-bandiera del Nardò, Tiziana De Monte, e in posto due Claudia Trovè, reduce da una brillantissima stagione a Cutrofiano. C’è anche Sarah Mauro, che mi fu indicata come attentatrice in quel di Cutrofiano (oggi mi sono tutelato con un giubbotto antiproiettile).

Novità anche in panchina: il posto di Marcella Cancelli è stato rilevato da Laura Pendenza. Urgono norme a tutela delle quote azzurre visto che qui il potere è donna.

Appurato che le lenti a contatto delle giocatrici sono al posto giusto, direi di entrare subito nel vivo della gara perché le cose da raccontare non mancano.

Giulia Moretto

Formazioni.

Edilcostruzioni Spongano: Enrica Strambaci in palleggio, Claudia Trovè opposta, Tiziana De Monte ed Elisa Marti laterali, Elena Contaldo e Chiara Giancane centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Laura Pendenza: Debora Salvatore, Sarah Mauro, Silvia Parisi e Valentina Petracca.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

Servizio Leo

La tribunetta è stracolma e gli spettatori circondano il campo anche in piedi: le siderali distanze tra Surano e Spongano evidentemente non hanno scoraggiato i tifosi rossoblu.

Primo set

Qualche errore-punto di troppo su entrambi i fronti, ma l’avvio di partita è subito molto intenso e le due squadre sembrano concentrate e determinate. Molto bene soprattutto la fase difensiva.

Gli scambi sono lunghi e l’Oria appare molto grintoso e tatticamente ordinato. C’è voglia di mettersi alle spalle la prova un po’ opaca con il Gioia. C’è voglia, soprattutto, di prendere qualche punto con un’avversaria competitiva, dopo aver dilapidato un po’ troppo nei primi due mesi (gridano vendetta le rimonte subìte in un paio di set a Galatina e a Montescaglioso).

Giada De Pascalis

C’è un muro di Giada, c’è il lavoro instancabile di Lucrezia e ci sono i punti di Ivana, che mai come questa sera sarà Ingrao Meravigliao: mani-fuori, pallette, pallonetti; insomma, il meglio del repertorio (6-9).

Il punto del 9-11 è una magia della Leonessa e l’unica pecca sino a questo momento sono i 6 errori-punto concessi alle padrone di casa. Impeccabile anche la ricezione con Giorgia particolarmente positiva.

Rimonta locale: attacchi vincenti delle bande Marti e De Monte e presentazione di Chiara Giancane con fast e primo tempo perfetti (14-12). La centrale sponganese sarà una delle atlete più brillanti della serata.

Claudia Trovè

Trovè “offre” alla difesa brindisina una specialità della casa, l’attacco da seconda linea, e poi incrementa il vantaggio con una perentoria diagonale (17-14), ma l’Oria non si abbatte e reagisce con un micidiale break da quattro: Veronica, Lucrezia, muro di Sara e poi ancora un attacco della Zia (17-18).

Il primo time-out della serata viene chiamato soltanto adesso, segno che fino a questo punto le due squadre hanno dato soddisfazione ai rispettivi allenatori.

Lucrezia Liace

Sul 19-19 (bordata di Lucrezia) ricompare il nostro male di stagione: “la crisi dei 20” (punti). Nelle fasi finali dei set perdiamo lucidità e permettiamo alle nostre avversarie di fare il bello e il cattivo tempo. Brava Trovè a siglare il 21-19, ma poi siamo noi a tirare due volte sulla rete con intermezzo di una doppia (24-19).

L’ultimo scambio è significativo: ci facciamo un mazzo così in difesa (tre attacchi respinti) e poi rimandiamo i palloni oltre la rete con timidi bagher finché Giancane con scaraventa a terra un pallone-saetta (25-19).

Chiara Giancane

Secondo set

L’Oria non riesce a riprendersi dallo shock e questa volta il time-out viene chiamato fin troppo presto, sul 4-0, e sembra anche inutile alla luce della successiva cacatina (bagher appoggiato in rete).

C’è un po’ di demoralizzazione ed è un peccato perché stavamo giocando davvero molto bene.

Le bocche da fuoco vanno tutte a segno (Veronica di forza, Lucrezia con un muro e Ivana con un pallonetto), ma lo Spongano ci sta creando problemi in ricezione con i suoi servizi lunghi. E gli attacchi continuano a fare male (14-5).

Veronica Parisi

In più ci si mette pure il nastro, che deve nutrire una particolare simpatia per l’opposta locale: i nostri palloni li arresta, i suoi li smorza facendoli atterrare beffardamente nella nostra metà campo (15-6). Penserei che Claudia, oltre che brava, sia anche fortunata, se non assistessi, subito dopo, a un servizio che la colpisce a tradimento sulla nuca. Non so se sia tradizione portare le paste anche in questi casi.

Quando tutto sembra perduto, è Veronica a suonare la carica con attacchi a ripetizione e con un bel murazzo.

Sul 17-10 entrano in campo la mia attentatrice e la Parisi locale in concomitanza con l’ingresso di Nocciolina.

Simona sta per diventare la protagonista indiscussa del set. Nel bene e nel male.

Prima mura magnificamente un attacco dal posto quattro leccese; poi, nello scambio successivo, atterra su un piede di Giancane.

L'impatto

La centrale sponganese esprime un certo disappunto e la nostra palleggiatrice replica con un disappunto doppio (quello per l’infrazione fischiata e quello in reazione al disappunto dell’avversaria).

La sensibilità uditiva dell’arbitro non appare perfettamente simmetrica perché le jastème provenienti da destra (Leo) vengono ascoltate e sanzionate, quelle provenienti da sinistra (Giancane) no. L’auspicio è che non vengano ascoltate, più tardi, altre jastème provenienti da sinistra, dall’estrema sinistra, dal fondo della palestra, dal punto in cui il nostro presidente riesce nell’impresa di far ammutolire un pubblico che pure è uno dei più calorosi del girone e non dovrebbe impressionarsi di fronte a un po’ di… ehm… di vivacità verbale.

Disappunto

L’occasione, comunque, è propizia per imparare qualcosa sul nuovo sistema dei cartellini. In questo caso c’è solo il rosso e dunque viene irrogata una penalità alla squadra, ma la giocatrice può restare in campo. Per la teoria dei riflessi condizionati di Pavlov, però, di fronte al cartellino rosso, Simona si dirige verso la panchina (primo riflesso condizionato) e di fronte a Simona che si dirige verso la panchina, Federica si toglie velocemente la tuta (secondo riflesso condizionato).

Con la Leonessa regolarmente sul parquet, si riprende dal critico punteggio di 20-13.

Ingrao Meravigliao

Qui avviene una svolta. Sarà a causa della rabbia agonistica per il cartellino, ma le ragazze di Marcello diventano delle furie e questa volta l’aggressività non si esprime col linguaggio ma – più opportunamente – con un gioco straordinariamente determinato.

Break di 0-8 con attacco di Ivana, muro di Sara, altri due attacchi di Ivana, altro muro di Sara, ace di Daniela, infrazione locale e ulteriore attacco di Ingrao Meravigliao. In tutto questo, ci sono due time-out dello Spongano e il ritorno sul parquet di Trovè e Strambaci.

Conduciamo 20-21.

Sara Giuffrè

Qui lo dico e qui lo nego: se il cartellino rosso produce sulle nostre ragazze lo stesso effetto prodotto sui tori dai drappi del torero, da domenica prossima mi porto un cartoncino rosso fatto in casa e lo sventolo sulle nostre giocatrici ogni volta che andiamo in svantaggio…

Primo tempo di Contaldo e servizio sbagliato dalle padrone di casa (21-22).

Poi c’è uno scambio in cui una palla difesa dall’Oria finisce sulla testa di Leo, preceduta nel suo intervento da un rapido tiro risolutivo di Contaldo. Spongano esulta e Leo, riprendendo posto, fa il segno dell’invasione. L’arbitro non gradisce e questa volta i cartellini sono due: uno giallo e uno rosso.

Cartellini

Non c’è il punto contro la squadra, ma c’è l’effettiva espulsione della giocatrice. Simona protesta, Marcello protesta, Mino jastèma, il pubblico – come già accennato – mostra un contegno encomiabile, nonostante circostanze che normalmente inducono le folle a scaldarsi.

La regola del doppio cartellino è nuova e – lo apprendo oggi con l’esperienza – prevede che l’espulsione si applichi solo al set in corso, ma forse Simona pensa di essere stata condannata al confino perché abbandona platealmente il campo dirigendosi verso gli spogliatoi e sfogandosi con tutte le persone che incontra e che l’assecondano solo per educazione.

Espulsione

Questa partita mi offre un ulteriore spunto di riflessione. Normalmente a Natale si diventa sempre più buoni, ma sembra che questa regola non valga nel mondo della pallavolo: qui più si avvicina il Natale e più si sclera. Anche quando successe il finimondo nell’incontro Oria-Tempesta un paio di anni fa (insulti dei tifosi e gesti poco eleganti delle giocatrici) era il 18 dicembre e in quel caso si trattava dell’ultima partita pre-natalizia. Bisognerebbe commissionare uno studio scientifico sull’argomento.

Torniamo a Spongano-Oria.

Nel casino generale, Federica è brava ad entrare in campo con la consueta lucidità, ma purtroppo l’Oria incorre in un paio di errori gravi (uno in attacco e uno in difesa) che compromettono il parziale.

I punti decisivi sono firmati da Claudia Trovè (25-23).

Claudia Trovè

Terzo set

L’avvio del terzo parziale ricorda l’avvio del secondo sia per il punteggio (8-2) che per le difficoltà riscontrate in ricezione (ne approfitta Trovè con due ace consecutivi).

Aumenta il bottino personale di punti di Giancane, autrice di un muro e di un pallonetto.

Marcello reintroduce Daniela (subito a muro) e Giulia, ma i punti della rimonta sono opera di Ivana (lungolinea, mani-fuori e nastro-culo).

Se non fosse stato per un pallonetto creativo (dedicato virtualmente a Ida), saremmo in parità. Restano ignoti i motivi per cui Ivana, dopo il pallonetto, senta il bisogno di tampinare il coach con una serie di spiegazioni non richieste (e non gradite) sull’argomento.

Ivana Gallo Ingrao

Sul 10-8 il sorpasso brindisino con un altro perentorio break da 0-8.

E’ una fase in cui l’Oria gioca splendidamente: la difesa è ai livelli dell’anno scorso e per terra non cadono neanche i bigliettini della lotteria; la costruzione del gioco è lodevole per effetto del giusto dosaggio di Valium assunto dalla nostra palleggiatrice e gli attacchi non perdonano: due primi tempi di Sara, due errori leccesi, un lungolinea di Ivana, un ace della Leonessa e due splendidi attacchi di Giulia (10-16).

Pochi punti ma ottime difese per Lucrezia. Giorgia magnifica.

Giorgia Mastria

Attraversiamo un momento critico quando gli attacchi e i muri di Trovè e Giancane avvicinano pericolosamente le padrone di casa (18-20); i miracoli difensivi di Giorgia e i colpi di Ingrao Meravigliao, miglior realizzatrice della serata con 23 punti, mettono comunque in cassaforte il parziale.

Resta solo il tempo per un’ultima riflessione.

Sul 18-22 c’è un fantastico tocco di seconda di Simona; subito dopo, nello scambio successivo, ce n’è uno di Strambaci (19-23). Entrambi ben fatti, entrambi efficaci. Quello che mi sorprende è che non ce n’era stato neanche uno in tutto il set; perché appena lo realizza una palleggiatrice, deve subito replicare anche l’altra?

Non è la prima volta che si verifica questo fenomeno e mi sono dato varie spiegazioni possibili.

Secondo tocco

La prima ricondurrebbe il fenomeno ad una specie di gelosia competitiva: ti credi un genio perché hai fatto un secondo tocco? E ora ti faccio vedere che lo so fare pure io.

La seconda spiegazione è di natura faunistica e contemplerebbe il concetto di territorio da marcare: come i cani marcano il territorio pisciandoci sopra, così le palleggiatrici lo fanno piazzando un secondo tocco (questa spiegazione, però, è valida solo quando il primo gesto tecnico è della palleggiatrice ospite e il secondo di quella locale).

La terza spiegazione, invece, è di tipo solidaristico e presupporrebbe una specie di sostegno reciproco tra colleghe di ruolo: il secondo tocco riuscito ad una palleggiatrice rassicurerebbe anche l’altra e le darebbe il coraggio di provarci a sua volta.

Il set finisce 19-25.

Esultanza oritana

Quarto set

Magico pallonetto di Sara e attacco vincente di Giulia, la cui ispirazione offensiva, però, questa sera cessa prematuramente.

Sull’altro fronte, punti per Trovè, De Monte e Giancane, servita da una magia acrobatica di Strambaci.

Partiamo da 9-3, ma ormai ci abbiamo fatto il callo.

Effettivamente anche in questo parziale riusciamo a recuperare portandoci sul 13-11, ma il sorpasso resterà un proposito irrealizzato.

Marcello completa il turn-over di centrali dando spazio anche a Carmen, che ripagherà il coach con un bel muro-punto ed una serie di tocchi utili a smorzare gli attacchi avversari.

Il muro di Carmen

Il duello a suon di punti tra Trovè e Ivana continua a risultare stimolante ma non cambia i destini del parziale.

L’opposta leccese, superati due minuti di black-out, trascina le compagne verso il 20-13 e poi lascia che siano Giancane, De Monte e Contaldo a firmare gli ultimi assalti compensando i punti di Veronica (rientrata in campo) e di Lucrezia.

Si ripete, a parti invertite, il tocco di seconda speculare: questa volta è Leo a imitare Strambaci.

Sul 24-17 Ivana trattiene gli spettatori che si erano già alzati per riscuotere i premi della lotteria, ma il miracolo non riesce e Contaldo sigla l’ultimo punto (25-18).

Esultanza sponganese

E’ stata una bella partita, macchiata soltanto dagli eccessi di nervosismo, sempre censurabili.

Spongano conferma di poter nutrire ambizioni che vanno ben al di là dell’attuale posizione di classifica, grazie soprattutto allo stato di forma eccellente delle sue punte di diamante, Claudia Trovè e Chiara Giancane.

Si è visto, a mio avviso, l’Oria migliore della stagione, soprattutto in quel terzo set da incorniciare, con un meccanismo muro-difesa praticamente perfetto.

A fine gara, Carmen offre caramelle (in apparenza, almeno, sono caramelle). Rifiuto. Non per qualcosa, ma siccome in campo, nel nostro campo, si è sentita la testuale frase “Attacca! Se non fai punto, ti faccio a pezzettini e ti mangio stasera!”, preferirei evitare il rischio di diventare cannibale mio malgrado.

Veronica Parisi

Tabellino: Spongano-Oria 3-1 (25-19,  25-23,  19-25,  25-18)

Edilcostruzioni Spongano: Salvatore NE, Contaldo 6, Strambaci 2, Trovè 20, Mauro 0, Parisi S. 0, De Monte 7, Marti 6, Giancane 17, Petracca NE, Zacheo (L) – All. Pendenza.

Muri-punto 6, ace 2, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Parisi V. 7, De Padova 1, Pezzarossa NE, De Pascalis 1, Gallo Ingrao 23, Giuffrè 7, Muri 0, Moretto 3, Leone 5, Liace 10, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, ace 3, errori in battuta 4.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Vanessa Malerba.

Chiara Giancane

Altri risultati: Ugento Jr.-San Cassiano 0-3, Tempesta TA-Galatina 3-1, Ostuni-Montescaglioso 1-3, Nardò-Castellana Grotte 3-0, Nike Lecce-Pallavolo 80 BR 0-3, Gioia del Colle-Azzurra Lecce 3-0.

Recupero: Montescaglioso-Castellana Grotte 3-1

Classifica: San Cassiano 24; Tempesta TA e Montescaglioso 23; Pallavolo 80 BR 20; Nardò 17; Galatina 16; Gioia del Colle e Spongano 15; Castellana Grotte 11; Oria 9; Nike Lecce 7; Ugento Jr. 5; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.

Daniela Lo Noce

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 70,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; tutte le altre 0,00.

San Cassiano leader in tutte le classifiche: i 70 euri con cui balza al comando anche del trofeo Memorial Bin Laden sono frutto delle frasi offensive rivolte agli arbitri dai tifosi e di alcune osservazioni critiche espresse a fine gara dal presidente.

Qualcosa mi dice che la settimana prossima in questa classifica ci saremo anche noi…

Prossimo turno: Oria-Nardò, domenica 22 dicembre ore 18.30.


ORIA-SPONGANO 3-0

6 marzo 2013

Volare

Domenica 3 marzo 2013 – ore 18.30

Vola, Oria, vola!

Con la quinta vittoria consecutiva la squadra del presidente Mino conferma il proprio momento di grazia. E’ vero, il calendario le ha dato una mano concentrando in una fase successiva tutte le partite più o meno impossibili (Assi, Cutrofiano, Ugento e Collepasso), ma le furie rosse hanno interpretato come meglio non avrebbero potuto la logica dell’astìp’ ca trov’ (accumula punti per quando arriverà la carestia). E finalmente hanno imparato a vincere anche gli scontri diretti.

Ivana Gallo Ingrao

Il merito è ancora maggiore se si considera che coach Marcello ha dovuto rivoluzionare la squadra, priva di Annacarla e con l’incombente minaccia dell’influenza, che si è già presentata quale ospite poco gradita a casa del reparto centrali.

Il tecnico oritano ha rispolverato per Simona Leone il ruolo di palleggiatrice e ha preferito rinunciare a Pocahontas, venuta al palazzetto solo per diffondere germi. E per portare la crostata alla ricotta della mamma, il cui ricordo renderà meno triste il decorso dell’influenza.

Francesca Piccinni

Problemi anche sull’altro fronte: non c’è Pendenza e Marti è costretta a iniziare dalla panchina finché dirigenti premurosi non le porteranno le lenti a contatto. Sembra uno di quei film catastrofici in cui i militari corrono verso la base missilistica con i codici delle armi nucleari senza i quali i missili non possono essere lanciati.

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi laterali, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Giulia Basile, Désirée Calderone, Noemi Votano e Simona Bianco.

Giulia col plaid

Edilcostruzioni Spongano: Enrica Strambaci palleggiatrice, Silvia Parisi opposta, Carmen Greco e Francesca Piccinni laterali, Federica Cutaia e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcella Cancelli: Maria Laura Carlino, Maria Francesca Rizzello, Valentina Petracca ed Elisa Marti.

Se non altro, ho l’occasione di veder giocare il mio idolo: Francesca Piccinini-senza-una-i.

Osservo gli arbitri, due colossi, e prevedo che questa sera le giocatrici e i tifosi non protesteranno molto. Nell’interesse della loro stessa incolumità.

Silvia Parisi

Primo set

Avvio frizzante di Silvia Parisi, autrice dei primi punti salentini, ma ad andare in fuga è l’Oria, grazie alle felici conclusioni di Sara: primo tempo e fast (6-2).

Federica Cutaia arriva in prima linea e mette a terra il suo primo pallone.

Mino la conosce e l’apprezza da quando aveva 14 anni; Marcello la conosce e l’apprezza da quando aveva 14 anni; io la conosco e l’apprezzo da quando aveva 17 anni. Vorrei afferrare il microfono e lanciarle un appello: risparmiaci ulteriori dimostrazioni del tuo immenso talento. Concediti, per una volta, una partita loffia. Non intaccherà la nostra stima nei tuoi riguardi. E non diremo niente a nessuno.

Federica Cutaia

Macché.

Cuti piazza altri due primi tempi e poi trova anche l’ace che avvicina pericolosamente lo Spongano (10-8).

Piccinni carica troppo il braccio e dagli spalti arriva un suggerimento tecnico: “Francesca, mittiti chiù reta!”.

Quando, invece, l’arbitro fischia una doppia a Strambaci, il nostro presidente osserva che la scarsa tolleranza del direttore di gara in materia potrebbe causare effetti devastanti sulla nostra squadra… Indubbiamente c’è grande fiducia per la pulizia del tocco di Simona…

Simona Leone

Ma per adesso la Leonessa sta interpretando alla grande il ruolo che rivestì in passato: ginocchio in avanti, elegante volteggio e l’Oria vola sul 14-8.

Stiamo servendo benissimo e difendiamo con grinta.

Altrettanto efficace, però, è il turno in battuta di Silvia Parisi: un ace, il primo muro della gara (Greco) e un break da 7 che comporta il sorpasso da parte delle ospiti (14-15).

Rimedia Veronica, che da posto quattro scarica palloni come se fossero M&m’s (19-15).

Veronica Parisi

Elisa Marti può entrare sul parquet, ma le furie rosse conservano il vantaggio con una palletta di Ida e poi dilagano con Ivana e Sara (ace).

Un’indecisione ospite permette all’Oria di conquistare il primo set (25-19).

Secondo set

Ida inventa una palletta tesa come una cannonata e il secondo parziale comincia nel modo migliore (6-1).

Da segnalare un punto ottenuto da Nocciolina respingendo un pallone in difesa.

Punto-culo Nocciolina

Dopo l’immancabile punto di Cutaia, registriamo un perentorio break da 6-1 delle furie rosse (con due ace consecutivi di Sara).

Ottima anche questa sera la prova di Giorgia.

Nello Spongano entra Rizzello per Greco e la formazione salentina riesce a rosicchiare un paio di punti.

Il secondo arbitro insegna il galateo alle nostre riserve: non si può stare col culo appoggiato alla recinzione. Per fortuna, nulla osserva sul plaid nel quale si avvolge Giulia come se fosse una profuga appena sbarcata a Lampedusa.

Se le regole sono queste, gli arbitri fanno bene ad applicarle. Del resto non mi permetterei mai di criticare questi arbitri… Mi chiedo, però: cosa cambia nell’economia di una partita e nell’entropia dell’universo quel passetto avanti fatto dalle riserve? Cosa ha pensato “il legislatore” quando ha varato questa regola? Qual è la ratio?

A debita distanza

Splendida Ivana, autrice di tre attacchi vincenti consecutivi, e altrettanto splendida Daniela, che chiude con successo uno scambio interminabile (23-15).

Il risultato non inganni: Spongano non è affatto in crisi e sta giocando la propria partita. Neanche il set è finito, nonostante le apparenze. Le ragazze di Cancelli non sbagliano più nulla in attacco e recuperano quasi tutto lo svantaggio portandosi prima sul 23-18 e poi sul 24-22.

Marcello è costretto a chiamare un timeout per restituire lucidità alle proprie atlete. Al rientro in campo si punta sulla soluzione più sicura: Ivana riceve, la Leonessa volteggia all’indietro e l’attacco di Ida non lascia scampo alla difesa delle nostre ospiti (25-22).

Ida Taurisano

Terzo set

Strambaci inaugura le segnature del terzo parziale, ma le furie rosse non hanno perso determinazione e rimediano con Ida e con le centrali (5-2).

Fantastico l’ace della nostra opposta: la traiettoria della palla si abbassa all’improvviso e il servizio diventa imprendibile (7-3).

Sarà il set più prolifico per Ida, miglior realizzatrice della partita con 19 punti (in crescendo: 3-6-10).

Notevoli anche i 16 punti di Federica Cutaia, a cui lo Spongano si affida per recuperare il lieve distacco; la centrale salentina piazza due primi tempi: uno con inciampo e l’altro senza inciampo.

Federica Cutaia

Dopo uno scambio in cui le difese di Ida, Leo e Sara risultano determinanti, si apre una breve fase di riflusso caratterizzata da qualche errore-punto di troppo.

Poi Spongano si avvicina grazie ai muri (Cutaia e Strambaci), l’unica nota dolente per l’Oria, a secco con questo fondamentale (in compenso, le brindisine sono state particolarmente diligenti in battuta regalando appena due errori).

Ida incrementa il proprio bottino di punti, ma altrettanto fa Cutaia e in più entra in partita anche Greco, protagonista della fase finale dell’incontro.

Parisi contro

Spongano è a ridosso dell’Oria (19-18), ma una doppietta di Ida ci riporta avanti (21-18).

Il pareggio, purtroppo, si concretizza con un ace di Greco (21-21) e viene confermato da un pallonetto di Cutaia (24-24).

Leo difende un attacco ospite e quindi non può palleggiare; tocca a Sara, che, fedele alla teoria secondo cui non si cambia sciuecu, alza un pallone che Ida scaglia con veemenza nella metà campo salentina (25-24).

La successiva ricezione lunga dello Spongano viene dirottata dalla Leonessa nel posto due avversario (26-24). E’ il punto della vittoria e le ragazze possono festeggiare, ad eccezione di Sara che è troppo impegnata a fare esercizi di equilibrismo con la bottiglia sulla testa.

Equilibrismo

Oria allunga così la serie positiva prevalendo su uno Spongano che si è confermato squadra ostica, con l’unica colpa, probabilmente, di aver concesso nei tre set un vantaggio iniziale alle furie rosse che poi non è stato possibile colmare.

Per le ragazze di Marcello si è trattato di una prova grintosa e diligente.

Il calendario propone adesso un ulteriore scontro diretto dall’importanza vitale, un derby: Pallavolo 80 Brindisi-Oria.

Giorgia Mastria

Tabellino: Oria-Spongano 3-0 (25-19, 25-22, 26-24)

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Giuffrè 7, Basile NE, Calderone NE, Taurisano 19, Votano NE, Deandri 8 (in inglese), Leone 3, Bianco NE, Parisi 6, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 6, errori in battuta 2.

Edilcostruzioni Spongano: Stambaci 3, Carlino NE, Greco 8, Rizzello 1, Parisi 5, Cutaia 16, Piccinni 1, Petracca NE, Marti 3, Maggiore 5, Zacheo (L) – All. Cancelli.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 8.

Arbitri: Cosimo Zizza e Gianfranco Merico.

Fast

Altri risultati: Assi Brindisi-Cutrofiano 3-1, Casarano-Ugento 0-3, Squinzano-Collepasso 0-3, San Cassiano-Taranto 2-3, Presicce-Galatina 2-3, Nardò-Pallavolo 80 BR 3-0.

Classifica: Assi Brindisi 50; Cutrofiano 47; Ugento 46; Collepasso 40; Taranto 34; Oria 30; Galatina 26; Spongano 24; San Cassiano 23; Presicce 20; Pallavolo 80 BR e Nardò 15; Casarano 5; Squinzano 3.

Tifosi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Collepasso 132,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

Nessuna sanzione.

Prossimo turno: Pallavolo 80 Brindisi-Oria, domenica 10 marzo, ore 18.30.


SPONGANO-ORIA 3-1

11 novembre 2012

Sabato 10 novembre 2012 – ore 18.30

Chissà, forse dopo la vittoria sulla Tempesta, l’Oria ha avuto un problema di vertigine dall’alto del terzo posto in classifica (per quello che possa valere una classifica dopo appena 4 turni di campionato).

Spongano ci riporta bruscamente sulla terra con la stessa velocità di Felix Baumgartner.

Il tonfo è pesante anche se non si è trattato di una sconfitta disastrosa sul piano tecnico. Anzi. L’incontro, a lunghi tratti, è stato piuttosto equilibrato e qualcosa di buono si è visto anche nella nostra metà campo. Ma il risultato, come sempre, è giusto e premia la squadra più continua, più equilibrata nei suoi reparti e – naturalmente – meno distratta.

Dopo Casarano e San Cassiano, ci togliamo un’altra trasferta impegnativa sul piano chilometrico. Del resto San Cassiano e Surano sono a due passi (3,5 km) e quando c’è stato lo scontro diretto tra le due squadre non è escluso che qualche giocatrice abbia fatto la trasferta a piedi…

In effetti, mentre noi, ogni volta che scendiamo nel profondo Salento, stacchiamo luce e gas promettendo l’invio di cartoline ai parenti e agli amici, per molte squadre del girone “trasferta” è una parola grossa. Pensiamo a Ugento-Presicce o a Cutrofiano-Collepasso o alla citata Spongano-San Cassiano.

Beate queste squadre; per noi la trasferta più vicina è a 33 chilometri.

Il viaggio, comunque, offre l’occasione per discutere di ambiente, di energie alternative e in particolare di biogas. Ma la rinnovata coscienza ecologica della squadra non basterà a salvarci dalla sconfitta, purtroppo.

Durante il riscaldamento, una pallonata mi schiaccia la macchina fotografica sul naso. Succede ogni volta che ci sono in giro amiche di Silvia De Paolis, ma in questo caso non c’è la spia del KGB di Galatina ad additarmi i colpevoli.

Formazioni.

Spongano schiera Enrica Strambaci in palleggio, Carmen Greco opposta, Laura Pendenza ed Elisa Marti schiacciatrici, Federica Cutaia e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcella Cancelli: Eleonora Vergari, Maria Laura Carlino, Silvia Parisi, Francesca Piccinni e Valentina Petracca.

E c’è anche la figlia segreta del presidente del Consiglio: Cristiana Monti.

L’Oria scende sul parquet con Noemi Votano in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Désirée Calderone e Simona Bianco.

A Spongano c’è lo starting six.

Primo set

Il primo punto è di Pendenza, ma la Leonessa è scatenata e grazie a due attacchi vincenti del martello sangiorgese passiamo a condurre per 2-4.

Il suo ace, però, è illusorio sia perché subiamo il sorpasso delle padrone di casa e sia perché, come squadra, di ace stasera ne faremo soltanto due in tutto l’incontro.

Marti, Greco e Maggiore sono le protagoniste del parziale di 7-2 con cui lo Spongano tenta di distanziare le atlete brindisine (9-6).

Cambio nell’Oria: Annacarla rileva Noemi.

Si apre una fase di gioco molto gradevole e molto equilibrata.

Si comportano bene le difese, ma si comportano ancor meglio gli attacchi; il merito delle due formazioni è soprattutto quello di non sprecare niente. Quattordici scambi senza errori-punto.

Forse è la presenza in panchina della figlia di Monti a dissuadere gli sprechi (gli sprechi dei comuni mortali, s’intende, perché poi altri sprechi non vengono neanche presi in considerazione dai bocconiani di governo chiamati a fare il lavoro sporco per conto della casta).

Per Spongano: due fast di Maggiore, un attacco di Pendenza ed uno di Greco.

Per Oria: un punto di Ivana, due di Ida e tre di una Leonessa particolarmente brillante. Il punto che vale il pareggio (13-13) è propiziato da due miracoli difensivi di Ida.

Proprio quando sembriamo in grado di dare una svolta al set, falliamo due primi tempi consecutivi mentre l’opposta leccese, Carmen Greco, non mostra alcuna misericordia e affonda due attacchi vincenti (15-13). E’ sempre lei a chiudere con successo uno scambio infinito e spettacolare (17-13).

Ida salva di piede, ma paradossalmente è proprio la nostra calciatrice professionista, Annacarla, ad incorrere in una doppia fischiata forse un po’ troppo severamente (17-13). Questo le costerà la convocazione in Europa League per la partita con il Rubin Kazan.

L’Oria non si arrende: attacca con Ivana e riceve un aiutino dall’insolita imprecisione delle bocche di fuoco salentine (19-18).

L’allenatrice Cancelli chiama il time-out e poi introduce l’atleta più prestigiosa della pallavolo italiana: Francesca Piccinini (senza una i). Avrei voluto farmi la foto-ricordo con lei e mi ero portato pure la vocale mancante da casa, ma purtroppo sulle maglie ci sono i nomi e non i cognomi.

La semplice presenza di Francesca Piccin(i)ni sul parquet basta a dare sicurezza e a galvanizzare le compagne in questo rush finale del set.

A parte l’ingresso della fuoriclasse della nazionale e i due ace di Maggiore, però, è un’altra giocatrice dello Spongano a risultare decisiva: Federica Cutaia. Sul 22-19 la centrale cresciuta nell’Azzurra Lecce decide di mettere la propria tecnica a disposizione delle videocamere per un documentario didattico da distribuire nelle scuole di volley: “Come attacca una centrale”.

Primo tempo di potenza (23-19), primo tempo con pallonetto (24-19) e murazzo (25-19).

La videocamera della società locale si spegne per l’emozione.

Secondo set

Si riprende a giocare con le formazioni iniziali.

Pipe di Ivana favorita dal nastro: un poco di fortuna non ci dispiacerebbe (0-1).

Muro di Daniela: un poco di muri, ogni tanto, non ci dispiacerebbero (1-2).

Purtroppo, però, lo Spongano ci tiene a restare padrone dell’incontro: Marti, Strambaci, Greco (ace) e Pendenza riportano le leccesi avanti (7-5).

Si procede per scatti: prima l’Oria con due attacchi di Ivana (8-9), poi lo Spongano con un ulteriore transito letale di Cutaia dalla prima linea (12-10).

Gli scambi sono lunghi e parte del merito sta nell’ottimo lavoro delle due difese.

Molto buona la partita di Giorgia, pur con qualche pausa di riflessione; ottima quella di Antonella Zacheo, probabilmente il miglior libero visto sino a questo momento.

Il suo unico difetto è il numero color argento su fondo bianco; tanto valeva non metterlo proprio… Meno male che il libero si distingue a prescindere.

Ida e Daniela ci riportano in parità (12-12), poi c’è un ace di Pendenza (14-12) ed un ulteriore recupero oritano grazie agli attacchi di Ida e di Simona (14-14).

E’ proprio la Leonessa a suonare la carica per le brindisine, protagoniste di un esaltante break di 6 punti: Leo, due errori leccesi, ancora Leo, ace e attacco di Ida (15-20).

Coach Cancelli introduce Parisi per Marti.

Essendo un’amica di Silvia De Paolis, reputo prudente indossare un casco e un giubbotto antiproiettile.

Alla fast di Maggiore replica il mani-fuori di Ivana (17-22).

Rischiamo di compromettere un set quasi vinto con uno di quegli errori in battuta che fanno infuriare Marcello e con una doppia fischiata a Noemi (19-23).

Per fortuna Spongano tira fuori e nello scambio successivo Ivana, da terra, riesce a servire Ida, che piazza la botta (19-25).

Terzo set

Qualcosa cambia nell’intervallo. Lo Spongano rientra sul parquet particolarmente concentrato e determinato; noi siamo in difficoltà.

Riceviamo malissimo un po’ per merito dei servizi insidiosi di Pendenza ma soprattutto per un apparente difetto di concentrazione; in questo modo le padrone di casa riescono ad imporre un parziale terrificante: 7-1 (con Federica Cutaia sempre in evidenza).

I pallonetti della centrale sponganese cominciano a diventare un incubo; gli attacchi di Marti e qualche nostra imprecisione offensiva complicano ulteriormente la situazione (11-2).

Prende a serpeggiare anche un po’ di nervosismo e l’arbitro è costretto a richiamare più volte le nostre ragazze (e per loro tramite il nostro tecnico).

Staffetta Noemi-Annacarla.

Leo arresta l’emorragia di punti, ma la situazione è drammatica (12-3) ed un’invasione fischiata a Sara scatena ulteriori proteste.

Dopo due attacchi di Ivana (14-5) ed altrettanti di Ida (15-7), la signora Cancelli decide di far riafiatare altre due giocatrici, Strambaci e Greco. La figlia segreta di Monti, però, impedisce le sostituzioni: secondo lei, nessuna giocatrice può entrare in campo al posto di quelle che escono. Si deve restare in quattro per risparmiare in ossequio alla spending-review. Dopo una lunga trattativa si decide di prorogare l’avvio della spending review e possono così entrare sul parquet Piccin(i)ni e Vergari.

L’Oria, comunque, sta rientrando in partita e recupera altri 4 punti grazie alle difese strepitose di Giorgia e al grande cuore della Leonessa (15-11).

Punto di Piccin(i)ni, che esce subito dopo (non si interrompe così un’emozione) e nuovo guizzo delle furie rosse con Leo e Ida (16-14).

A un passo dal pareggio, Nocciolina sbaglia la battuta. Qui la cartella sarebbe stata utile perché Marcello avrebbe avuto qualcosa da scagliare per terra invece di abbandonarsi ad un rabbioso spontaneismo ipercinetico.

Muro di Cutaia, lungolinea di Leo e muro di Greco (19-15).

Sul 19-16 anche Simona sbaglia il servizio e Marcello prende la motosega dal bagagliaio. Sette battute sbagliate in quattro set non sono tantissime, invero; diciamo che anche questa volta è la scelta dei tempi a non essere risultata gradita al coach.

Un plauso, invece, alle precisissime battitrici dello Spongano che di battute ne hanno sbagliate solo tre in tutta la partita.

Un po’ meno precise sono le attaccanti salentine in questa fase del terzo set: grazie ai loro errori (o al “disallineamento delle loro performance” – direbbe la figlia di Monti) l’Oria torna a ridosso della formazione locale (20-19).

Greco attacca da seconda linea, noi tiriamo fuori e Maggiore spinge a terra una nostra ricezione lunga (23-19).

Dopo il time-out, Daniela piazza il primo tempo, Ida va a segno da posto due e la fast leccese termina a lato (23-22).

Il set è riaperto e con esso la partita, ma quando abbiamo la possibilità di difendere una palla innocua ed eventualmente di contrattaccare, un’indecisione tra due nostre giocatrici provoca il placido atterraggio del pallone nel nostro campo: il possibile pareggio diventa così il primo set-point per lo Spongano (24-22).

Ida lo annulla, ma Federica Cutaia vuole mettere la firma anche su questo parziale e ci riesce con un primo tempo perfetto mentre in casa brindisina ci si mangiano le mani (25-23).

Quarto set

Il duello a suon di punti tra Ida e Cuti continua anche nel quarto set (3-2). A fine partita Ida sarà per la quinta volta consecutiva la top-scorer dell’incontro con 21 punti, ma anche i 16 punti della centrale salentina faranno la loro bella figura.

Buon momento per l’Oria: Sara e Ivana stoppano due ricezioni lunghe delle avversarie mentre Ida continua a scagliare bolidi (4-8).

L’ace di Marti riduce le distanze; la diagonale di Ivana le ripristina (7-10).

Poi l’intensità del gioco oritano subisce un altro calo e Spongano ne approfitta. Oltretutto, se nel firmamento sponganese continua a brillare la stella di Cutaia, un’altra luce illumina il gioco (e in particolare la fase conclusiva delle azioni) in questo parziale per la squadra leccese: Laura Pendenza. Per il martello rossoblu 9 punti solo in questo set (12-10).

Reagiamo con un attacco di Ivana ed un muro di Ida (13-12), poi Strambaci riesce a fare punto da terra aiutata dal nastro. Un po’ di culo in questo caso – è vero – ma soprattutto tanto carattere in uno scambio giocato col coltello fra i denti. E la tenacia viene premiata.

Il set attraversa così una fase di equilibrio che dura sino al 16-14, quando le padrone di casa ci offrono il sorpasso su un piatto d’argento con 3 errori-punto consecutivi (16-17).

Non sappiamo approfittarne.

Doppia oritana, primo tempo di Maggiore, attacco di Ivana, mani-fuori di Pendenza e primo tempo di Cutaia (20-18).

Ida ci tiene in corsa con l’ultimo attacco vincente da posto due (20-19), poi evaporiamo come biogas permettendo a Pendenza di completare la sua performance con quattro punti quasi consecutivi. Emblematico quello che vale il primo match-point: la schiacciatrice sponganese prima riesce nell’impresa di difendere Ida e poi va a concludere.

Il set lo vince Spongano 25-19; la partita la vince Spongano 3-1.

Certo, a noi resta il rammarico di avere avuto, più volte, le opportunità per cambiare le sorti della partita e di averle sprecate. Di averle sprecate malamente e goffamente; questo dispiace.

Resta una partita giocata discretamente, a volte ottimamente sul piano tecnico, ma un po’ superficiale come approccio mentale.

Spongano, invece, è stato bravo da entrambi i punti di vista e si è preso – meritatamente – tutta la posta.

In effetti, come dicono gli Abba (ascoltati nel viaggio d’andata):

Nothing more to say,

no more ace to play.

The winner takes it all,

the loser standing small” (1)

Una considerazione autoreferenziale: in questa palestra sono andato in bagno due volte: appena arrivato, per scaricare l’accumulo, e subito prima di partire, a scopo preventivo. In entrambi i casi ho incontrato sulla soglia gli ospitali dirigenti della società locale. Penseranno che abbia seguito tutta la partita dal gabinetto o che abbia già problemi di prostata…

Tabellino: Spongano-Oria 3-1 (25-19,  19-25,  25-23,  25-19)

Edilcostruzioni Spongano: Strambaci 2, Vergari 0, Carlino NE, Greco 12, Pendenza 14, Monti NE, Parisi 0, Cutaia 16, Piccinni 1, Petracca NE, Marti 9, Maggiore 8, Zacheo (L) – All. Cancelli.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 3.

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Giuffrè 3, Calderone NE, Taurisano 21, Votano 0, Leone 17, Bianco NE, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 7.

Arbitri: Massimo Scarciglia e Marta Cavalera.

Altri risultati: Cutrofiano-Assi Brindisi 3-2, Collepasso-Squinzano 3-0, Taranto-San Cassiano 3-0, Ugento-Casarano 3-0, Pallavolo 80 Brindisi-Nardò 3-2, Galatina-Presicce 3-2.

Classifica: Collepasso 13, Assi Brindisi, Taranto e Ugento 12; Cutrofiano 11; Pallavolo 80 Brindisi, Oria e Spongano 9; Galatina 6; San Cassiano 5; Nardò e Presicce 3; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270; Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; Nardò 55,00; Spongano 40,00; tutte le altre 0,00.

Tante novità nel turno precedente: i tifosi di Spongano e di Nardò insultano gli arbitri e le due società sono multate rispettivamente di euri 40 ed euri 55 (evidentemente le parolacce dei tifosi neretini erano più pesanti…).

Ma come succede anche nel “paese reale”, i reati contro la persona sono sanzionati in misura minore rispetto ad altre infrazioni di legge: Presicce, infatti, balza in testa alla classifica grazie ad una multa di 270 euri per l’assenza di un segnapunti tesserato.

Noi non abbiamo di questi problemi: il nostro è qualificato. Ha vinto pure la gara del ponte al torneo storico. Più volte.

Prossimo turno: Oria-Pallavolo 80 Brindisi, domenica 18 novembre, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) Abba, The winner takes it all, 1980.


ORIA-SPONGANO 3-1

24 aprile 2012

Domenica 22 aprile 2012 – ore 18.00

Vittoria inattesa ma sudata, voluta e meritata per le ragazze di Mino Delli Santi.

Dopo 96 giorni di astinenza (89 giorni senza punti) l’Oria riassapora il gusto della vittoria e lo fa in una data speciale: il 22 aprile è il compleanno del coach e di Nanna. Quest’ultima diventa maggiorenne; Marcello lo è già da un paio d’anni.

Se i compleanni portano bene, vorrà dire che per domenica prossima e soprattutto per i play-out ci si attrezzerà. In settimana partiranno le rettifiche da comunicare agli Uffici Anagrafe competenti: il 29 aprile sarà la data di nascita di Mino, Angela e Noemi; il 6 maggio quella di Desy e Ivana; il 13 maggio festeggeranno Federica e Giulia; il 20 maggio sarà il compleanno di Simona e Giorgia; il 27 maggio sarà il genetliaco di Leo, Simonina e Daniela.

Non bisogna lasciare nulla di intentato.

Perché l’Oria vuole salvarsi.

E proprio la motivazione manifestata in campo dalle ragazze è il segnale più bello di questa serata. La partita non è stata perfetta sul piano tecnico (e come avrebbe potuto esserlo in condizioni di emergenza come quelle in cui versano le furie rosse?), ma la voglia c’è. Adesso l’obiettivo è consolidare il penultimo posto e poi cerchiamo di giocarci un’intera stagione ai play-out. Si può fare.

In questa domenica avrei voluto aggiungere un’altra tappa nel mio percorso di conoscenza di Oria ritornando al santuario di San Cosimo. C’ero stato l’ultima volta, in tenda, nel dicembre del 1996. Purtroppo, però, devo rinunciare al mio proposito perché la zona sembra più affollata del concerto del 1^ maggio. Non immaginavo che gli oritani fossero devoti al punto da recarsi in pellegrinaggio al santuario ogni domenica pomeriggio…

In realtà, mi spiegherà il presidente che l’affollamento è dovuto soprattutto alla Fiera.

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Simona Minetti opposta, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Desy Calderone, Federica Peluso e Simona Bianco.

La perdurante (e giustificata) assenza di Stefania Guacci e Annacarla Cozzetto, dunque, costringe il ventenne allenatore oritano a riproporre la stessa formazione d’emergenza del Maria Pia.

Problemi anche in casa Spongano: Alessandra Stefanelli non fa il riscaldamento e Federica Cutaia non c’è (la qual cosa mi dispiace sul piano personale ma rappresenta un danno per la formazione ospite vista la brillante prestazione della centrale nell’incontro di andata).

Lo Spongano schiera dunque Enrica Strambaci in palleggio, Fiorella Giaffreda opposta, Francesca Piccinini-senza-una-i ed Elisa Marti schiacciatrici, Elena Contaldo e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcello De Carlo: Alessandra Stefanelli, Fabiana Montagna, Francesca Marti e Fiorella Rizzello.

Le squadre si schierano sul parquet per salutare il gentile pubblico. Osservo che sulla maglia di Francesca Marti, soltanto sulla sua, manca il logo dello sponsor (pavimenti Marti).

Perché? – mi chiedo.

Nonostante l’omonimia, per il pavimento di casa la giocatrice preferisce forse rivolgersi alla concorrenza (magari alla ditta Pavarredo…)?

La maglia è stata lavata con il candeggio sbagliato?

Primo set

Uno scambio che è già un’anticipazione della partita: muro di Leo ed è 1-0 per l’Oria. Non ci saranno molti muri e Simona non ne farà altri; il punto non è questo. Il punto è la capacità di adattamento di Leo: non si mette in gioco soltanto come palleggiatrice, ma butterà il veleno su ogni pallone cercando di trarne il meglio. Vedremo anche ace ingegnosi, difese, qualche attacco, secondi tocchi.

Leonessa di cognome, più o meno, e soprattutto di fatto.

Un nostro errore in battuta e poi la sette di Giulia (2-1).

Un altro errore in battuta e poi l’attacco di Nanna (3-2).

Insomma, ci facciamo il mazzo per costruire e completare azioni con successo e poi serviamo fuori o sulla rete. Se adesso sbagliamo il terzo servizio consecutivo, sento che Marcello festeggerà il compleanno mandando la squadra affanculo…

No, non sbagliamo. Anzi, allunghiamo sul 5-2 e poi ci facciamo rimontare (5-6).

Ma ci son voluti 9 scambi prima che una giocatrice ospite mettesse a terra il primo pallone (il 5-4 di Giaffreda); grande difesa delle brindisine.

E questa sera, inoltre, l’Oria ha due killer spietati. Non implacabili (perché avranno entrambi qualche momento di pausa nel secondo set) ma determinati, precisi e in grado di alternarsi. I killer sono Ivana e Nanna.

Prima Ivana: bomba in lungolinea, diagonale millimetrica e astuto pallonetto. Oria conduce per 9-7 e sul terzo errore in battuta adesso si può anche chiudere un occhio.

Fast di Daniela, agile e leggiadra come la farfalla tatuata di Belen (10-8).

La capitana confermerà la bella prestazione di Taranto, sfiorando la doppia cifra.

Splendido attacco di Nanna dopo una magia di Leo (una difesa che è allo stesso tempo passaggio) e “sette” di Giulia (12-10).

De Carlo scuote la propria squadra con una sostituzione: esce Francesca Piccinini-senza-una-i ed entra Fabiana Montagna, una delle rare atlete che non si lega i capelli. Il suo taglio trendy glielo consente.

Dopo il pareggio della nuova entrata (12-12), l’Oria effettua lo scatto decisivo: errore in battuta ospite, ace di Leo (che piazza la palla sul lato destro della difesa salentina), attacco di Nanna ed ulteriore servizio vincente di Simona (16-12).

Ivana incrementa il vantaggio e poi replica colpo su colpo alle azioni di Maggiore (20-15).

Dopo un attacco di Marti (Elisa), Ivana replica l’ace di Leo ed è proprio quest’ultima a chiudere il parziale con un tocco di seconda ardito e spettacolare (25-16).

Secondo set

Spongano ha ottenuto 5 vittorie nelle ultime 8 partite conquistando ben 15 punti. E’ una media play-off, non play-out. Un set vinto non dovrebbe indurre alla tranquillità di fronte a simili cifre.

E in effetti nel secondo parziale la musica cambia.

A guidare la riscossa leccese è il talento di Fiorella Giaffreda, coadiuvata dai colpi di Maggiore (le due giocatrici rossoblu piazzano i primi muri ospiti).

Sul 2-8 Marcello chiama il time-out ma la sua squadra continua a tentennare: maluccio la ricezione, distratta la difesa, spuntati gli attacchi (è l’unica fase in cui Nanna e Ivana faticano a passare) e confusa la costruzione del gioco.

Simona Minetti prova a tenere in piedi la baracca, ma il vantaggio ospite continua ad aumentare (4-12).

Un muro di Giulia ed un attacco di Nanna da posto due tengono viva la speranza (13-17) finché la palleggiatrice ospite, Enrica Strambaci non si impone come viceprotagonista del parziale: secondo tocco in rovesciata che atterra nel nostro posto quattro ed ace che fulmina la nostra ricezione (14-20).

Giaffreda è incontenibile: mani-fuori da destra e saetta da sinistra (15-22).

Nanna prova a resistere (17-22), ma il set lo chiude una doppietta di Montagna (17-25).

Terzo set

L’Oria concentra nei primi tre scambi del terzo set le sue peggiori cacate in ricezione e in attacco (0-3). Da adesso in poi le atlete di Marcello saranno meravigliose. Senza contare l’arrivo di Supernanna!

La neomaggiorenne piazza un lungolinea esemplare e mura un attacco ospite. Brava Nanna! Ma pure da minorenne putèv’ murà ogni tanto…

Ace di Daniela, attacco ospite sulla rete e doppietta della cegliese magica!

Dopo un altro ace di Daniela coach De Carlo chiama il time-out, ma la striscia positiva della New Volley non è terminata: muro di Giulia e voliamo a +6 (9-3)!

Elisa Marti sorprende la nostra ricezione con un servizio vincente, ma le furie rosse replicano con la stessa arma: 11-5.

A questo punto si apre una fase della gara caratterizzata da una lunga alternanza di punti: Contaldo/Nanna, Giaffreda/Pocahontas, Montagna/Simona, tiro nostro in rete/Daniela (15-9).

La capitana coraggiosa piazza un’altra fast ma sull’altro fronte Giaffreda riduce lo svantaggio (16-13).

Dopo tre nostri errori consecutivi, l’opposta salentina completa la rimonta (17-17).

Punto limpido di Nanna e punto contestato di Simona. L’Oria è avanti (19-17), ma viene nuovamente ripreso a causa di due muri consecutivi (Marti e Strambaci): 20-20.

La consuetudine secondo cui nei momenti delicati ci squagliamo questa volta viene finalmente ribaltata e speriamo che sia una svolta definitiva: tiro ospite fuori d’un soffio, bomba di Ivana ed errore in battuta brindisino (22-21).

Ivana strepitosa: mette a terra una diagonale, poi va a servire e realizza un ace (24-21)!

Abbiamo 3 palle-set a disposizione, ma una è sufficiente visto che Supernanna ottiene un mani-fuori che a giudicare dal rumore non dev’essere stato indolore (25-21).

Il set è dell’Oria e si tratta anche del primo punto conquistato in questo disgraziato girano di ritorno. Non è mai troppo tardi.

Quarto set

Primo tempo di Giulia, ace di Giaffreda, mani-fuori di Nanna e mani-fuori di Simona (4-3).

Cerchiamo di andare fino in fondo! Cerchiamo di vincere la partita!

Brava Ivana, ma Marti tiene Spongano agganciato (6-6).

Guizzo di Montagna (8-10) e repentino recupero delle furie rosse: Nanna, Leo (quarto ace personale) e muro di Giulia (11-10).

Una caratteristica di Fabiana Montagna è il sorriso istantaneo che segue il punto. Di solito le autrici di un punto attraversano prima la fase del raptus agonistico e urlano con la stessa espressione amichevole di Godzilla; soltanto quando vengono abbracciate dalle compagne si concedono sorrisi e distendono i lineamenti del volto. Montagna, invece, sorride appena la sfera tocca il terreno.

Grazie agli attacchi di Ivana e ai pallonetti di Maggiore, il set resta in equilibrio (14-14).

De Carlo reintroduce Francesca Piccin(i)ni (al posto di Marti), ma è l’Oria a tentare la fuga con un secondo tocco della Leonessa ed un mani-fuori di Supernanna (16-14).

Non capita tutti i giorni di veder giocare una Francesca Piccin(i)ni. Non so se l’atleta salentina abbia deciso di giocare a pallavolo in funzione del nome oppure se abbia cambiato nome in relazione all’attività agonistica… Sono tentato di chiederle una foto a fine partita, ma poi rinuncio perché sono timido.

Una difesa dello Spongano viene fatta astutamente passare da Strambaci ed atterra docilmente nella metà campo oritana. Non sono sicurissimo dell’identità dell’autrice del punto, ma potrebbe essere stato proprio il libero Zacheo.

Poco male; Nanna sistema tutto e ci riporta avanti (20-16).

Vorrei trasferirmi sul lato dell’Oria per poter fotografare l’eventuale esultanza finale, ma dato che la mia posizione fino adesso ha portato bene, il “signor Minetti” e il signor Votano me lo impediscono.

Equilibrio: primo tempo Maggiore e primo tempo Giulia (21-17), fast Maggiore e attacco Ivana (22-18), punto Giaffreda (da ferma) e mani-fuori Ivana (23-19).

Fast di Daniela (24-19)!

Approfittando di una distrazione, mi precipito sul lato del campo oritano.

Lungolinea di Piccinini-senza-una-i e tiro a lato delle brindisine (24-21). Forse è il caso che torni dov’ero.

No, non serve: sbaglia anche Spongano e la terza palla-match è quella buona (25-21)!

Abbiamo vinto! Siamo penultimi! So’ soddisfazioni…

I tifosi festeggiano la squadra e in particolare il coach nel giorno del suo compleanno.

Per restare in tema di scaramanzia, Giulia fa un’osservazione interessante: dovrebbe tornare in gita scolastica e non allenarsi anche nelle prossime settimane. L’allenatore ha espresso parere negativo; attendiamo quello degli esercenti la potestà genitoriale.

Non so cosa penseranno di noi a Spongano. Forse condivideranno la mia teoria delle compatibilità (alcune squadre sembrano adatte a giocare con altre, a prescindere dal gap tecnico) e ci eleggeranno a bestia nera stagionale.

Noi siamo entrati nel clima play-out. E domenica grande scontro al vertice (basso) della classifica: Brindisi-Oria.

Tabellino: Oria-Spongano 3-1 (25-16, 17-25, 25-21, 25-21)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Calderone NE, Gallo Ingrao 16, Peluso NE, Basile 9, Minetti 6, Nannavecchia 18, Leone 7, Bianco NE, Lo Noce 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 8, errori in battuta 9.

Punti fatti 63 (media-set: 15,7), errori-punto 31 (media-set: 7,7).

Spongano: Contaldo 2, Strambaci 6, Giaffreda 16, Stefanelli NE, Montagna 6, Marti F. NE, Piccinni 1, Marti E. 10, Maggiore 10, Rizzello NE, Zacheo 1 (L) – All. De Carlo.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 52 (media set: 13), errori-punto 29 (media-set: 7,2).

Fette di torta” su 175 scambi: PF Oria 36%, PF Spongano 29,7%, EP Oria 17,7%, EP Spongano 16,6%.

Arbitri: Francesco Di Maria e Vito Caragnano..

Altri risultati: Presicce-Mesagne 3-1, Ugento-Collepasso 3-0, Galatina-Tempesta TA 3-1, Brindisi-Cutrofiano 0-3, San Giorgio-Trepuzzi 3-0, Nardò-Casarano 3-1.

Classifica: Mesagne 58; Ugento 53; Presicce 52; Galatina 49; Cutrofiano 48; Tempesta TA 46; San Giorgio 38; Collepasso 33; Trepuzzi e Spongano 28; Nardò 27; Casarano 20; Oria 13; Brindisi 11.

Verdetti: Per l’accesso ai play-off restano 4 squadre in lizza per 2 posti: Ugento, Presicce, Galatina e Cutrofiano.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 432,00; Nardò 337,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano e Galatina 25,00, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

Colpaccio dello Spongano: 302 euri in un colpo solo e la squadra salentina conquista il vertice della classifica a sole tre giornate dal termine!

Due multe in una partita sola: 250 euri “per aver i propri tifosi, a fine gara, circondato gli arbitri strattonandoli e spingendoli tanto da richiedere l’intervento della Forza Pubblica”. E poi altri 52 euri per la sospensione di due dirigenti.

Prossimo turno: Brindisi-Oria, domenica 29 aprile, ore 18.00.


SPONGANO-ORIA 1-3

10 gennaio 2012

Domenica 8 gennaio 2012 – ore 18.00

E che cavolo!

Il sapore della vittoria l’avevamo quasi dimenticato; l’ultimo successo dell’Oria, infatti, risaliva alla stagione scorsa e più precisamente al lontano 3 maggio 2011 (Oria-ASCI Potenza 3-1). Otto mesi. Trentacinque settimane e qualcosa. Duecentocinquanta giorni tondi tondi. Seimila ore precise.

E il sapore della vittoria non l’avevamo mai assaggiato in questo campionato. Annusato sì, in occasione della partita con il Nardò, ma poi Sonia Spano ci tolse il dolcetto dalla bocca.

E dire che quella di Surano non è stata neanche la migliore partita per le brindisine. Ma adesso non stiamo certo a fare gli schizzinosi: questa vittoria sudata e meritata la accogliamo a braccia aperte; è il premio (tardivo) ad una squadra vitale nonché una botta di fiducia in più.

C’era qualcosa di mistico nell’aria domenica. Nel cielo. Mentre scendevamo nel tacco d’Italia, lasciandoci a sinistra la Grecìa Salentina e fermandoci non molto lontano dalla Depressa di Edoardo Winspeare e dalla Alessano di don Tonino Bello, il cielo era tetro e minaccioso. Ma soltanto ai nostri lati. Come l’acqua che si ritirò dal Mar Rosso per far passare Mosè e il suo popolo, le nuvole nere si scostavano al nostro passaggio sulla superstrada Lecce-Leuca.

Ancora più particolare il cielo sopra Surano con l’imminente tramonto che iniziava a macchiare i nuvoloni scuri.

Ma gli occhi delle atlete guardavano soprattutto verso l’erba del prato accanto alla palestra, dove alcune caprette stavano facendo la merenda (una, in verità, stava già completando il ciclo della digestione…).

Scene di sport e di pastorizia.

Formazioni.

Lo Spongano schiera Enrica Strambaci in palleggio, Fiorella Giaffreda opposto, Alessandra Stefanelli ed Elisa Marti laterali, Elena Contaldo e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcello De Carlo: Sarah Rizzo, Fabiana Montagna, Francesca Marti, Federica Cutaia e Francesca Piccinni.

C’è una novità nell’Oria: opposta alla palleggiatrice Annacarla Cozzetto, fa il suo esordio una ragazzina dell’Under 16, Simona Leone. Completano la formazione le bande Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia, le centrali Daniela Lo (staccato) Noce e Giulia Basile e il libero Simona Minetti.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Stefania Guacci, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

Altre persone effettuano il riscaldamento con le furie rosse, ma hanno caratteristiche ed attributi diversi da quelli imposti dal regolamento.

Primo set

Bello cominciare con un ace (Annacarla).

Le palleggiatrici di questa sera tenderanno a giocare una gara speculare, tanto nei punti quanto nelle infrazioni: si comincia con la replica del servizio vincente da parte di Strambaci (2-2).

La piccola Simona Leone (che ora va distinta dalle omonime Minetti e Bianco) mette a terra il primo pallone della carriera: un delizioso pallonetto da posto quattro, imitata poco dopo da Ivana (pallonetto e poi schiacciata tosta).

Il festival dei pallonetti si conclude con la fast di Maggiore, poi inizia quello delle doppie.

Ace in lungolinea di Stefanelli e punteggio che resta in sostanziale equilibrio grazie ai colpi di Nanna (attacco e muro) e Daniela (fast).

E’ il compleanno della nostra capitana e saprà festeggiarlo nel migliore dei modi.

La difesa leccese e in particolare il libero Zacheo stanno disputando una gara gagliarda; questo aumenta i meriti delle nostre attaccanti.

Sul 12-12 il muro-difesa dell’Oria rasenta la perfezione e le bocche di fuoco locali sono costrette a tirare fuori misura per scavalcarlo. Break da 5 per le ospiti (12-17).

Ivana e Leo conservano il vantaggio, ma le insidiose fast di Maggiore ed un muro che lo speaker attribuisce a Strambaci annullano subito il gap (18-18).

Errore in battuta locale, terza doppia di Strambaci e tiro fuori di Stefanelli: Oria a +3 e coach De Carlo chiama il timeout.

Ma il buon momento delle furie rosse non è terminato: splendido muro di Giulia, efficace attacco di Nanna e dodicesimo errore-punto delle salentine (18-24): Oria ha a disposizione 6 palle-set.

La prima sfuma per un errore in battuta che induce Marcello a pronunciare parole che scandalizzano persino le capre nel prato; la seconda è la terza doppia a carico di Annacarla (20-24). Io sono per la legalizzazione delle doppie e quindi l’obiettività sull’argomento mi fa difetto; indubbiamente gli arbitri di questa sera sono stati molto esigenti in fatto di purezza del tocco, ma, se non altro, lo sono stati senza doppiopesismo.

Il pallone del set, comunque, lo mette a terra Maria Nannavecchia (20-25)!

Secondo set

Venendo a Spongano erano due gli interrogativi esistenziali più profondi.

1) A distanza di cinque anni dall’epica “finale” Tuglie-Palafiom, quanto avrà inciso il tempo sulla bellezza di Fiorella Giaffreda?

2) Dopo l’incidente stradale prenatalizio, cosa ricorderà Maria Nannavecchia?

La risposta al primo quesito è: no, il tempo non ha inciso proprio un tubo.

La risposta al secondo quesito è un po’ più complessa. Applicando alla propria schiacciatrice la teoria secondo cui il male può essere il punto d’appoggio per il bene (1), Marcello ha tentato di usare il sinistro stradale a proprio favore: se Nanna ha perso la memoria, pilotiamo il suo graduale recupero dei ricordi in modo tale da rafforzarne ulteriormente l’autostima.

“Tu non sei mai stata centrale – le ha sussurrato il coach in allenamento – hai sempre giocato da schiacciatrice… Sempre… Ti ricordi? Il ruolo non ha segreti per te… Quest’anno hai viaggiato su medie da 7 punti a set… Non puoi non ricordarlo… E ricordandolo ti convincerai di poter ripetere queste prestazioni… Anzi, di doverle ripetere…”

E Nanna, pur attaccando fuori misura qualche pallone di troppo, ha disputato una partita estremamente positiva: 21 punti (miglior realizzatrice), nessuna pausa (4-5-4-7 la distribuzione nei set), record stagionale di punti per set (5,25 di media), finale in crescendo ed anche due muri e un ace a impreziosire la serata.

Prima dell’ace, sull’1-4, mister De Carlo introduce Federica Cutaia, talentuosa centrale cresciuta nell’Azzurra Lecce. Una mossa felice perché Cuti risulterà una spina nel fianco per l’Oria, la migliore dello Spongano ed anche la più prolifica realizzatrice leccese (11 punti).

Ma le attaccanti brindisine stanno dando spettacolo e la difesa è quasi insuperabile con una Minetti strepitosa.

Conduciamo per 13-16 quando allo Spongano vengono fischiati due falli di posizione consecutivi (13-18). Il pubblico si scalda e coach De Carlo ferma il tempo per restituire lucidità alle proprie atlete.

Sul 14-19 è l’Oria a sbagliare lo sbagliabile in fase offensiva, mentre Marti e Cutaia centrano la nostra metà campo: break da 6 e partita riaperta (20-19).

Le brindisine recuperano e tornano addirittura in vantaggio (22-23), ma l’esperienza di Giaffreda e due attacchi consecutivi di Maggiore consegnano il set allo Spongano (25-23).

Terzo set

Cuti scatenata in avvio di parziale e primi tempi che cadono sul lato destro e su quello sinistro della nostra difesa (4-2), ma la giovane Leonessa tiene in corsa le ospiti ed il turno in battuta di Ivana si rivela determinante. Doppio ace del nostro martello e bel primo tempo di Pocahontas a sigillare il break da 6 (5-10).

Mura due volte Spongano, ma mura anche la nostra Daniela e dall’8-12 al 14-18 è una perfetta alternanza di cambi-palla.

A dir la verità, eccezion fatta per le magie di Federica e per la grinta di Leo (che mette a terra un pallone due secondi dopo averlo difeso), la fase di gioco è spezzettata da errori in battuta ed invasioni.

Leo va in zona di battuta, ma la palla rimane in campo senza che nessuna compagna la localizzi per poi consegnarla alla battitrice.

“Ouh!” è l’urlo cavernoso che risuona nella palestra ed anche fuori, provocando un addrizzamento delle corna delle caprette. Non eravamo più abituati a queste espressioni soavi…

Sul 15-19 scocca l’ora di Supernanna, che ricorda di essere una specialista di muri, oltre che di mani-fuori (15-21). La pipe leccese finisce fuori e il primo tempo a pallonetto si scontra sulle mani di Daniela (15-23).

Il set sarebbe virtualmente concluso, ma decidiamo di offrire qualche altra emozione al pubblico della palestra: quattro errori consecutivi e sul 19-23 Marcello deve chiamare il time-out per un ripasso dell’ipnosi su Nanna (“Tu non tiri mai a lato… Tu non tiri mai fuori, ti ricordi…?)

In materia di errori in battuta nei momenti delicati abbiamo fatto proseliti e così lo Spongano ci offre un regalo di valore togliendoci dall’impasse in cui ci eravamo ficcati (19-24).

Pallonetto di Cutaia e palla-set annullata; poi c’è un’infrazione locale e l’Oria si aggiudica il parziale (20-25).

Quarto set

Le furie rosse sembrano appannate mentre lo Spongano schiuma rabbia. Cutaia è inarrestabile e il libero Zacheo riesce a salvare un’azione stendendo la mano sul parquet. Tecnica e grinta per le padrone di casa in un set che sembra morto prima ancora di nascere (7-1 e poi 12-3).

Di buono c’è soltanto un pallone spedito da Annacarla al limite della metà campo leccese.

Ma l’Oria ha in serbo qualche sorpresa e la fame di vittoria si fa sentire.

Dopo un errore offensivo ospite va in battuta la capitana.

Ivana mura e poi scaglia una diagonale delle sue (12-6). Molto brava anche Yoghina stasera: attenta in difesa e aggressiva in attacco. E sono due partite consecutive senza neanche un errore-punto in attacco.

Miracolo difensivo di Annacarla e punto di Leo (12-7).

Siamo ancora sotto di cinque punti, ma la grinta è ritornata.

Zacheo replica il salvataggio con mano a terra, ma questa volta non basta: contrattacco di Ivana e poi c’è anche l’ace di Daniela!

Il set è già riaperto (12-9)!

Concediamo un’invasione e poi riprendiamo a macinare punti: pallonetto di Leo, primo tempo di Giulia e attacco di Ivana che centra l’angolino del posto cinque leccese: siamo a un passo dal pareggio (13-12).

Giaffreda riallunga le distanze, ma poi il pareggio si materializza davvero. Mani-fuori di Ivana dopo uno scambio intenso e diagonale stretta di Nanna (14-14).

Secondo tocco di Strambaci e doppietta di Marti con in mezzo un tiro sull’asticella di Maria. Proprio quando il vento sembrava essere cambiato in nostro favore, lo Spongano allunga le mani sul parziale (18-14).

Il servizio di Pocahontas crea qualche grattacapo alla ricezione locale; Nanna ne approfitta per mettere a terra quattro palloni in cinque scambi e l’Oria completa l’operazione sorpasso (18-19)!

Un plauso alla nostra difesa rocciosa, esaltata da una Minetti magnifica e ben supportata dalla giovane Leo. Nonostante l’inesperienza…

Cuti è in seconda linea ed ha ceduto il posto al libero; approfittiamone!

Dopo cinque attacchi difesi dallo Spongono, però, Stefanelli piazza la pipe riprendendo a macinare punti dopo una lunga pausa (19-19).

Il primo tempo di Daniela viene difeso male, quello leccese termina a lato e Nanna realizza il suo 21^ punto personale (19-22).

C’è un cambio nello Spongano: esce Elisa Marti ed entra Francesca Piccinni. Un nome suggestivo. Un’altra vocale e avremmo potuto dire di aver giocato contro la più famosa pallavolista italiana…

Marti rientra per servire e svolge il proprio compito egregiamente: il vantaggio oritano è annullato dagli attacchi di Cutaia e Stefanelli (23-23).

Ancora Cuti protagonista: prima tira a lato (23-24) e poi rimedia annullando la prima palla-match (24-24).

I palloni scottanti incoronano un’altra protagonista, quella finale, determinante, decisiva: Ivana Gallo Ingrao.

Prima più culo che sentimento con un attacco smorzato dal nastro che beffa la prima linea salentina (24-25).

Poi tutta la grinta e la classe del nostro martello (e della nostra difesa che contiene un tiro di Stefanelli): mani-fuori e punto della vittoria (24-26)!

C’è un dato statistico che mi lascia perplesso: non abbiamo mai commesso tanti errori-punto come in questa partita: 10,2 a set (il precedente record negativo era 10, contro Ugento e San Giorgio). Eppure abbiamo vinto.

Certo, non abbiamo neanche mai affrontato una squadra che contro di noi ha sbagliato così tanto (9,7 contro il precedente 9,4 del Cutrofiano) e forse, chissà, l’induzione all’errore altrui è un segnale di crescita.

Ma le stastiche vadano a farsi fottere perché l’Oria è piaciuto in tutte le fasi di gioco, in quasi tutti i fondamentali e in tutte le individualità. E soprattutto è piaciuto nel carattere, che gli ha permesso di rimontare un set compromesso e di tornare a vincere dopo 6.000 ore.

Tabellino: Spongano-Oria 1-3 (20-25,  25-23,  20-25,  24-26)

Pallavolo Spongano: Contaldo 0, Strambaci 6, Giaffreda 7, Rizzo NE, Stefanelli 7, Montagna NE, Marti F. 11, Cutaia 11, Piccinni 0, Marti E. 10, Maggiore 6, Zacheo (L) – All. De Carlo.

Muri-punto 3, Aces 4, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 48 (media set: 12), errori-punto 39 (media-set: 9,7).

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 17, Peluso NE, Guacci NE, Basile 3, Nannavecchia 21, Leone 12, Bianco NE, Lo Noce 5, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 6, errori in battuta 10.

Punti fatti 60 (media-set: 15) errori-punto 41 (media-set: 10,2).

 “Fette di torta” su 188 scambi: PF Oria 31,9%, PF Spongano 25,5%, EP Oria 21,8%, EP Spongano 20,8%.

Arbitri: Francesco Scarcella e Francesco Adamo.

Altri risultati: Mesagne-Presicce 3-2, Collepasso-Ugento 3-0, Tempesta TA-Galatina 3-0, Cutrofiano-Brindisi 3-1, Trepuzzi-San Giorgio 3-0, Casarano-Nardò 2-3.

Classifica: Mesagne 25; Ugento 23; Presicce e Cutrofiano 23; Galatina 21; San Giorgio e Tempesta TA 18; Nardò, Collepasso e Trepuzzi 16; Spongano 12; Casarano 10; Brindisi 7; Oria 6.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 256,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne 45,00; tutte le altre 0,00.

Clamoroso: multarella di 10 euri al Nardò per la mancata rettifica dei dati anagrafici di Celeste Irene Giannaccari. E’ un’inezia, ma è sufficiente per tornare in vetta scavalcando il Presicce di appena 6 euri.

Entra in graduatoria anche il Trepuzzi: 65 euri per avere un proprio tifoso lanciato il pallone di gara contro l’arbitro senza colpirlo e per averle rivolto frasi offensive.

Prossimo turno: Oria-Brindisi, domenica 16 gennaio, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) LIFSCHITZ, D., La saggezza dei Chassidim, Piemme, Casale Monferrato (AL), 1995, pag. 94.