COLLEPASSO-ORIA 3-0

30 gennaio 2012

Domenica 29 gennaio 2012 – ore 18.00

Il tensostatico di Tuglie.

Pochi luoghi sono in grado di suscitare ai reduci della Palafiom Taranto emozioni così intense. Il ricordo va ovviamente al 5 maggio 2007 e a quell’epica sfida conclusiva di campionato (ma non solo).

Sul parquet c’erano Marcello e Pamela Antonino, allora come oggi; in tribuna c’era anche Ivana. E poi c’era Luigi Mighali. Allora come oggi.

Soprattutto – ahimé – c’erano la Palafiom e il Tuglie.

Chiudo qui con i ricordi anche perché la cosa non riguarda Oria e Collepasso, ma soltanto alcuni dei loro componenti. Ogni tanto mi confondo.

Dopo la lacrimuccia di commozione del prepartita arriva lo spazio per le lacrimucce di dispiacere della partita: questa sera il tensostatico non sarà il teatro di una grande esibizione dell’Oria e il 3-0 finale dice tutto.

In via Palmieri le musiche prepartita sono scelte con una certa cura (particolarmente azzeccato Caparezza: “Vieni a ballare in Tuglie”); c’è lo starting-six e c’è soprattutto lo speaker che commenta tutti i punti dell’incontro (un buon ausilio per chi prende gli scout, una manna dal cielo per chi prende gli scout ed è miope di brutto come il sottoscritto).

C’eravamo lamentati del Palaghiaccio di Oria, ma pure il tensostatico non scherza.

Rispetto alla partita d’andata (molto bella, bisogna dire) c’è soltanto una novità nel Collepasso: il libero Annarita Tricarico.

Coach Vincenzo Barone propone dunque Loredana De Matteis in palleggio, Francesca Pica opposto, Francesca Leucci e Katia Bonatesta laterali, Pamela Antonino e Natalie De Benedittis centrali, Annarita Tricarico libero.

In panchina: Sara Fachechi, Elisa Ciccardi, Roberta Pisanello e Morgana Greco.

Parecchie le novità dell’Oria rispetto all’esordio stagionale: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Stefania Guacci e Simona Bianco.

Primo set

Francesca Leucci schiaccia il primo pallone dell’incontro ed è già la fotografia di quello che ci aspetta, soprattutto in questo set.

Replichiamo con Daniela, dopo aver buttato il veleno in uno scambio lunghissimo, e poi c’è una striscia di 5 punti consecutivi del Collepasso (6-1).

L’inizio è agghiacciante, ma ancora è niente.

Tiro a lato della Luna Blu (6-2) ed altro break con punti di Leucci, Pica ed un paio di nostre conclusioni fuori misura.

Se non altro, De Matteis ci sta risparmiando i tocchi di seconda a terremoto che avevano caratterizzato la partita di andata.

Perdiamo 10-2, Marcello chiama il timeout ed io non credo a quello che sto vedendo.

Indubbiamente Collepasso è entrato sul parquet con la giusta determinazione e sta facendo la sua partita, ma in questa fase vedo soprattutto un Oria molle, deconcentrato, passivo.

Il timeout sembra essere risultato utile: Leo mette palla a terra, le salentine commettono invasione, Ivana realizza il suo primo punto e c’è un’ulteriore imprecisione offensiva del Collepasso (10-6).

Bah, il punteggio si è fatto meno indecente.

Dopo che anche Nanna rompe il ghiaccio, però, si apre un’altra fase oscura della partita: per noi in senso metaforico, per tutti in senso proprio.

Punto di Bonatesta, efficace attacco di De Benedittis (15-8) e all’improvviso il buio. Buio totale. La luce abbandona il tensostatico e non si accendono neanche le lampade di emergenza. Solo nero. Le tenebre sono rotte soltanto dalle “decorazioni natalizie” della consolle e dalle timide luci dei telefonini, sia sugli spalti che in campo.

C’è da dire che tanto sugli spalti quanto in campo si vive l’imprevisto con un una divertita capacità di adattamento.

Ai Carabinieri, inoltre, non perviene alcuna denuncia di palpeggiamenti.

Il blackout non riguarda soltanto il tensostatico ma un’intera zona della città; la società locale non avrebbe alcuna responsabilità e in effetti, visto come si era messo l’incontro, è lei che rischia di essere danneggiata dall’interruzione. Ma io spero che il blackout non riguardi soltanto una zona di Tuglie, ma abbracci tutto il Salento, tutta la Puglia, tutta l’Italia e duri mezza giornata come il grande blackout del 2003. Così ce ne andiamo tutti a casa e ci aggiorniamo a dopo Pasqua per il recupero.

La luce purtroppo ritorna e si riprende esattamente da dove avevamo lasciato, ossia con un altro punto di De Benedittis.

Sul 18-8 si registra il ritorno del Koala, a segno poco dopo l’ingresso con una palla piazzata nell’angolino del posto uno.

Troppi errori in casa brindisina, in qualunque fase di gioco; il vantaggio del Collepasso ritorna a +11 e sul 22-12 c’è lo show conclusivo della mancina Francesca Leucci: due bombe da posto quattro alternate ad una palletta e ad un blocco su ricezione lunga. Fa tutto lei: 4 punti consecutivi (e sono 9 in totale nel set) e parziale dominato dal Collepasso con l’eloquente punteggio finale di 25-12.

Secondo set

L’Oria, in cui è rientrata Annacarla, affida la propria reazione a Giulia, che mura un attacco di Leucci e una fast di Antonino. Aiutata dal nastro, più tardi, realizzerà anche l’ace del 5-5.

Ci sono stati 4 errori-punto nostri. Insomma, con più precisione in attacco forse potremmo rientrare in partita.

Niente da fare: doppio muro di Antonino, primo tempo e fast di De Benedittis e muro anche di Leucci; Collepasso torna a condurre con una certa autorevolezza (14-9).

L’ace di Nanna ci permette di sfiorare il pareggio (14-13), ma le salentine non si lasciano risucchiare come il comandante Schettino.

Sì, l’Oria è meno inguardabile rispetto al primo set, ma Collepasso riprende a macinare gioco come un meccanismo perfetto. A fine partita “intercetterò” un confronto tra i due allenatori e in particolare l’ammirazione di Marcello per come le avversarie sono state in grado di servire in modo insidiosissimo per tutta la gara. Senza mai perdere il ritmo.

Ma tutto ha funzionato bene nel Collepasso: la regia di De Matteis, il muro-difesa, gli attacchi potenti e intelligenti e soprattutto una difesa incredibile. E poi non hanno sbagliato quasi nulla (media di 5,7 errori-punto a set).

Le salentine volano sul 18-13, incassano una diagonale di Leo e una palletta di Ivana (21-16), ma poi chiudono il secondo parziale con quattro punti di Pica (due dei quali direttamente in battuta).

Sul 24-16 vorrebbe entrare Sara Fachechi, poi torna in panchina forse perché si ricorda di aver lasciato il gas acceso.

Il punto finale è della capitana Bonatesta (25-17).

Terzo set

Leucci di potenza, Antonino di tecnica e Pica d’astuzia (bel pallonetto da posto due). L’avvio sembra la copia del primo set (6-2).

Ancora pallonetti (Pica e De Benedettis) e lo speaker locale sottolinea la perfetta intesa tra De Matteis e le centrali leccesi.

Quando un punto è dubbio, lo speaker parla diplomaticamente di punto “assegnato” all’Oria: non è convinto, ma non vuole neanche fare polemiche.

Del resto c’è poco da polemizzare. L’Oria adesso si sta impegnando, ma permane una sensazione di impotenza: non si sa proprio come far cadere il pallone nella metà campo avversaria. La ricezione continua a ballare e costringe le palleggiatrici (prima Annacarla e poi Stefania) a imitare Usain Bolt per raggiungere il pallone; in siffatte condizioni la precisione non può essere ottimale e le attaccanti non hanno un lavoro facile.

Eppure ci si prova e la generosità delle ragazze oritane è attestata dalla lunghezza di alcuni scambi. Ma perché il pallone cada a terra sembra necessario uno sforzo triplo rispetto alle partite normali.

Ci sono gli ace di Annacarla e Pocahontas, c’è il pallonetto di Leo e ci sono soprattutto tre attacchi consecutivi di Ivana: pareggio (14-14).

Sulla rete il tiro delle padrone di casa (14-15): siamo per la prima volta in vantaggio, ma non ci resteremo per molto. E francamente, per come sta giocando Collepasso, anche sul 15-16 la sensazione è che si tratti di una circostanza quasi casuale.

Break da 4 di Antonino e compagne (19-16) e sorprendere la difesa locale è tornata ad essere un’impresa titanica. Ci riesce Nanna dopo uno scambio spettacolare, lunghissimo, infinito. Dal pubblico del tensostatico si leva un applauso tanto sportivo quanto meritato per entrambe le formazioni. Lo scambio più lungo della stagione; solo per ammirarlo è valsa la pena di sorbirci una sconfitta così.

L’Oria sfiora nuovamente il pareggio sul 21-20, ma poi commette due invasioni consecutive e subisce la palletta malefica di Leucci ed uno spettacolare primo tempo a pallonetto di Antonino.

Finisce così (25-20).

Non poteva non finire così visti i tanti meriti del Collepasso e qualche demerito dell’Oria.

La formazione locale si mette in posa per una foto.

A ret’?! Se l’erano già fatta al termine della partita di andata… Si fanno la foto ricordo tutte le volte che giocano o tutte le volte che giocano con noi…?

Per concludere, ringraziamo la signora Pocahontas per le chiacchiere e Pocahontas per la lettura delle poesie. Entrambe hanno allietato il nostro viaggio di andata.

Tabellino: Collepasso-Oria 3-0 (25-12,  25-17,  25-20)

Luna Blu Collepasso: Fachechi NE, Ciccardi NE, Pisanello NE, De Benedettis 7, Bonatesta 7, Leucci 16, Greco NE, De Matteis 0, Antonino 6, Pica 11, Tricarico (L) – All. Barone.

Muri-punto 5, ace 3, errori in battuta 5.

Punti-fatti: 47 (media set: 15,7), errori-punto 17 (media-set: 5,7).

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Guacci 1, Basile 4, Nannavecchia 9, Leone 6, Bianco NE, Lo Noce 2, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 4, errori in battuta 8.

Punti fatti 32 (media-set: 10,7) errori-punto 28 (media-set: 9,3).

 “Fette di torta” su 124 scambi: PF Collepasso 37,9%, PF Oria 25,8%, EP Oria 22,6%, EP Collepasso 13,7%.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Stefano Chiriatti.

Altri risultati: Trepuzzi-Mesagne 2-3, Ugento-Nardò 3-0, Casarano-Presicce 2-3, Cutrofiano-San Giorgio 2-3, Brindisi-Galatina 1-3, Tempesta TA-Spongano 3-0.

Classifica: Mesagne 33; Ugento 32; Presicce 30; Galatina 27; Cutrofiano 26; Tempesta TA 24; Collepasso 22; San Giorgio 20; Nardò e Trepuzzi 19; Spongano 13; Casarano 12; Oria 10; Brindisi 7.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 276,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.

Nella scorsa giornata soltanto un’ammonizione ininfluente sulle sanzioni pecuniarie. Presumiamo che grazie alle nuove misure in materia di semplificazione amministrativa, i documenti di Giannaccari siano stati messi in regola.

Prossimo turno: Oria-Ugento, sabato 4 febbraio, ore 18.30 (dunque di sabato e alle 18.30!)


CASARANO-ORIA 3-2

24 gennaio 2012

Domenica 22 gennaio 2012 – ore 18.00

Niente triplete per l’Oria; la risalita in classifica si ferma a Casarano. Eppure la lunga marcia sembrava destinata a continuare dopo che le furie rosse si erano aggiudicate i primi due set. E c’è stato anche un match-ball nel terzo. L’andamento della partita lascia, dunque, una comprensibile amarezza come tutte le volte che si viene rimontati, ma la prestazione delle ragazze di coach Marcello è stata brillante. Da applausi.

Naturalmente è stata da applausi anche la prova del Casarano: ha giocato altrettanto bene e in più ha avuto il merito di non mollare quando le cose si mettevano male. Arlotta ha sfiorato la soglia dei 30 punti, ma parlare dei singoli sarebbe un torto ad un collettivo encomiabile.

Insomma, se non si è capito, è stata una delle più belle partite dell’anno: grande ritmo, risultato sempre in bilico, tante emozioni, buona tecnica. Peccato che a un certo punto sia finita perché una partita così si gusterebbe per 24 ore di seguito. E peccato che sia mancata la vittoria ad onorare la trasferta dei tifosi oritani.

I numeri dicono addirittura: 79 punti dell’Oria e 70 del Casarano. Ma dicono anche 43 errori-punti dell’Oria e appena 27 del Casarano, una formazione che a quanto pare non conosce la parola “spreco”. E’ stato questo a fare la differenza? Forse. E’ una chiave di lettura basata sull’arida matematica.

In un mondo come quello dello sport, che alla matematica preferisce la scaramanzia, ci sono altre spiegazioni.

1) I pronostici porta-sgubbio (cioè a nostro favore) che hanno prodotto un’impennata nelle vendite di pomate contro le irritazioni da grattamento testicolare.

2) La condotta dissennata di alcune atlete che non hanno ancora capito come si comportano le vere professioniste alla vigilia di una partita…

3) Infine c’è stato l’ovetto Kinder di Pocahontas trasformato in chiave interpretativa della partita:

“La sorpresa rappresenterà l’esito dell’incontro”.

Dall’ovetto è uscita una Winx. Il suo braccio sollevato sembrava un buon auspicio, come del resto il nome, Winx: stessa radice di win, vittoria.

Guardando i particolari, però, avremmo dovuto notare il sorriso un po’ tirato. E poi quelle ali che a un certo punto sono cadute nel passaggio di mano in mano: un volo spezzato; questa è stata Casarano-Oria.

Adesso la Winx giace in fondo a un cassonetto sulla Nardò-Avetrana e ci auguriamo che in discarica possa ritrovarsi insieme alla spazzatura di Misseri (così impara), ma ormai è troppo tardi e la partita è persa.

Dopo il ripasso di leggende oritane grazie alla sapiente consulenza di Annacarla, può iniziare il riscaldamento.

Se valessero le “paste” anche per i servizi effettuati nel pre-partita, avremmo tutti livelli di glicemia alle stelle.

Formazioni.

Club Volley Olimpius Casarano: Roberta Stefanizzi in palleggio, Zelda Arlotta opposta, Barbara Giaffreda ed Elisa Giaffreda laterali, Katia Anastasia e Clelia Scalese centrali, Giulia Panico libero.

In panchina con coach Giuseppe Giaffreda: Gabriella Schirosi, Livia Giaffreda e Paola Memmi.

Fanno 4 Giaffreda su 11 (36,4%). Ho un’atleta da suggerire per la prossima campagna acquisti: Fiorella Giaffreda.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Simona Leone opposta, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

Primo set

A Spongano Annacarla iniziò con un ace, qui con un servizio sbagliato. In compenso la nostra alzatrice offre alla concittadina Daniela palloni d’oro che vengono ben valorizzati dalla capitana (3-3).

La prima svolta della partita è sul 6-4: l’Oria trova un break da 6 in cui la grande protagonista è Ivana Gallo Ingrao (4 punti). E’ il primo acuto di un incontro imponente; forse la sua più bella partita da quando la conosco (solo in lievissima parte macchiata da un finale un po’ calante).

Barbara Giaffreda interrompe la striscia brindisina, ma Ivana ha ancora un’altra freccia con cui centrare il bersaglio della metà campo avversaria (7-11).

Il vantaggio è quasi annullato (11-12) quando si apre una delle rare fasi di gioco connotate da errori su entrambi i fronti (15-17). Per il resto la partita è godibile, pur riservandosi il meglio nel secondo e nel terzo set.

Le squadre procedono punto a punto: alle tre bocche di fuoco dell’Oria replica Katia Anastasia (18-21).

Lungolinea di Nanna e rimonta sfiorata dal Casarano con tre punti consecutivi (21-22). Marcello chiama il time-out.

Primo tempo perfetto di Daniela (21-23), attacco sulla rete di Ivana (22-23) che si riscatta subito dopo (22-24) e due palle-set a disposizione delle ospiti.

La prima l’annulla Arlotta con un mani-fuori; la successiva è un primo tempo tostissimo di Giulia!

Primo set ad un Oria splendido (23-25).

Secondo set

L’avvio della seconda frazione sembra una partita di serie A con una perfetta alternanza di punti per 11 scambi consecutivi, l’ultimo dei quali è un attacco da opposta di Pocahontas. La “fast alternativa” rimane un segreto per il cui svelamento i tempi non sono ancora maturi.

Pipe di Ivana e stiamo giocando benissimo, con un ottimo muro-difesa (5-7).

Casarano pareggia con Elisa Giaffreda e poco dopo effettua il sorpasso con un ace della palleggiatrice Stefanizzi (10-9). Che oggi compie gli anni; tanti auguri.

La reazione dell’Oria è immediata: break da 5 con un’Ivana immensa (10-14)!

Il turno in battuta di Elisa Giaffreda costituisce un momento critico per la nostra ricezione. Anche il suo passaggio in prima linea, a dire la verità. Non è altissima la ragazza, ma ha un’elevazione impressionante. I suoi servizi, ben valorizzati dalle compagne, riportano avanti la formazione salentina (15-14).

Doppietta di Ivana (15-16)!

Nuovo vantaggio leccese con Arlotta e Barbara Giaffreda (17-16).

Sorpasso oritano con Giulia: primo tempo e muro (17-18)!

Pareggio di Anastasia ed ennesimo colpo vincente di Giulia (18-19). Coach Giaffreda chiama il time-out.

E’ abbastanza inconsueto che un coach chiami il time-out prima che la propria squadra subisca almeno 3-4 punti consecutivi. Il tecnico del Gallipoli lo fa spesso: prevenire è meglio che curare – dev’essere il suo motto. E intanto il vice fa i massaggini alle spalle delle centrali che sostano in panchina durante l’ingresso del libero.

A proposito di liberi, grande conferma di Simona, tenace come sempre, e ottima prestazione anche di Giulia Panico.

Soprattutto nella seconda metà della gara per mettere un pallone a terra bisognerà sudare sette camicie.

Dopo un pallonetto di Anastasia ed un nostro attacco fuori, Casarano conduce per 20-19, ma l’Oria piazza una fast con Daniela, un ace con Annacarla e una diagonale con la Leonessa (20-22)!

Mani-fuori di Elisa e punto di Nanna, un po’ in ombra per il momento, ma verrà fuori nei prossimi parziali (21-23).

Attacco vincente di Elisa Giaffreda e regalino del Casarano, che prima difende un tiro che sembrava destinato ad uscire e poi attacca sulla rete (22-24).

Muro di Arlotta e prima palla-set annullata.

Nello scambio successivo Ivana realizza il suo 14^ punto andando a piazzare il pallone nell’angolino del posto cinque leccese: Oria in vantaggio per due set a zero (23-25)!

Terzo set

Probabilmente il set più bello di tutti, certamente il più emozionante. Un dato eloquente: soltanto in due occasioni, sul 14-11 e sul 19-16, una delle due squadre riuscirà ad assicurarsi un vantaggio superiore ai due punti; per il resto è stato un duello in perfetto equilibrio, tirato fino alla fine.

Purtroppo per noi, la difesa locale diventa sempre più efficiente e Ivana deve compiere quattro tentativi prima di schiacciare il pallone dell’1-2.

Ace di Arlotta e punto di Elisa, ma Ivana lascerà il segno in tutti i suoi spostamenti in prima linea (5-4).

Schirosi rileva Barbara Giaffreda e marca subito il cartellino con due punti consecutivi.

Lampi di Nanna, un pochino distratta in difesa ma sempre più pungente in attacco (10-10).

Tocca inseguire: allungo salentino con Arlotta (mani-fuori) e Anastasia (muro) ed immediata replica di Ivana e di Nanna, che fa punto tuffandosi a difendere in bagher una palletta avversaria (14-14).

So’ soddisfazioni.

Continuiamo a inseguire, senza sorpassi e senza, comunque, permettere al Casarano di prendere il largo.

L’equilibrio sembra spezzarsi fatalmente sul 22-22: un nostro attacco va fuori e un altro piega l’asticella (24-22). Questa volta le due palle-set sono per la Giaffreda Volley.

Leo annulla la prima con un pizzico di fortuna; la seconda è un tiro leccese che termina in rete (24-24).

Attacco di Ivana contestato vivacemente dalle padrone di casa (24-25): il tiro terminato fuori è stato toccato o non è stato toccato?

Dalla mia posizione è difficile giudicare; in ogni caso adesso è l’Oria a servire per il set e soprattutto per la partita.

Sarebbe la terza vittoria consecutiva. Significherebbe scavalcare proprio il Casarano in classifica. Significherebbe l’avvicinamento allo Spongano, ma anche al San Giorgio e un domani, forse, chissà, allo stesso Mesagne. Una palla a terra e getteremmo nel panico l’intero girone e poi torneremmo in B2, ma a quel punto non ci fermeremmo più spinti dall’onda dell’entusiasmo e dalla percezione di imbattibilità. Andremmo in A1. Sì, sarà così! Basta mettere a terra quella dannata palla…

La palla va a terra, in effetti, ma nel campo sbagliato e a farla cadere è stata Katia Anastasia (25-25).

Poi tiriamo sulla rete e infine subiamo la palletta di Barbara Giaffreda (25-27). L’A1 per il momento può attendere.

Quarto set

Nel momento del bisogno arriva Supernanna. Non è stata la sua migliore partita, ma il bottino di punti personale è in crescendo (3-3-4-5-5). E se anche giocando meno bene del solito la creatura realizza 20 punti, prendiamolo come un indicatore rassicurante.

Dall’altra parte della rete, però, c’è una giocatrice destinata a marcare indelebilmente questo incontro: Zelda Arlotta (9 punti solo in questo parziale, 28 nell’intera partita), a segno praticamente in tutti i modi (2 ace, un muro, posto due, posto quattro, prima linea, seconda linea, terza linea…).

Il vantaggio locale di 8-6 è recuperato grazie alle commoventi difese delle furie rosse e agli attacchi di Giulia e di Nanna (11-11).

E’ strepitosa anche la difesa leccese e per fare punti dobbiamo lavorare sullo sfinimento delle attaccanti locali al termine di scambi infiniti (12-13).

Anche le attaccanti, però, sapranno limitare i regali e il Casarano si rivelerà la squadra meno incline a commettere errori-punto tra tutte quelle che abbiamo affrontato (5,7 di media al set, come il Presicce).

Muro di Anastasia e l’Olimpius sale a +2 (16-14).

Fischiato fuori un tiro di Nanna che sembrava dentro (nel tie-break ci sarà compensazione con un tiro di Elisa Giaffreda sulla linea giudicato out).

Ivana, Giulia e Daniela resistono, ma le padrone di casa impongono un 6-1 condito da ben 4 punti di Arlotta e chiuso da un ace della nuova entrata Memmi (23-17).

Leo va a punti con un attacco ed un appoggio in bagher difeso male (23-19), ma è troppo tardi per la rimonta: Elisa Giaffreda chiude il set che vale il pareggio e adesso l’ipoteca emotiva sull’incontro è nelle mani delle salentine.

Tie-break

Infatti.

Mani-soffitto di Elisa Giaffreda, duplice attacco di Arlotta e qualche errore di troppo delle bocche di fuoco brindisine. Partire da 6-1 non giova all’ottimismo.

Ivana appare un po’ appannata (ma chiuderà con 23 punti totali) e la difesa del Casarano è impressionante. Mi era sfuggito il tappo della penna; una giocatrice ha impedito che cadesse a terra salvandolo in bagher…

8-3.

Le furie rosse, comunque, non si arrendono mai.

La premiata ditta Under18 Nanna-Giulia rimette in discussione un finale che sembrava segnato: 9-7.

Muro di Daniela!

Le ragazze esultano girandosi verso i tifosi, ma i tifosi sono usciti a fumare una sigaretta.

Allungo di Arlotta e doppietta di Nanna: mani-fuori e lungolinea (11-10)!

Punto un po’ dubbio, ma è pareggio (12-12)! Grande Oria! Che squadra! E che partita! Emozioni dal primo all’ultimo scambio.

Gli ultimi scambi, però, sono un saggio di bravura delle padrone di casa: mani-fuori di Arlotta, muro di Anastasia e lungolinea di Elisa Giaffreda (15-12).

Abbiamo perso, e vabbè, ma è stato un inno alla pallavolo: complimenti a tutte.

E con un po’ di ritardo: tanti auguri a Lucrezia e a Carmine per la nascita della piccola Greta!

Lucrezia è attesa a Collepasso domenica, Greta è attesa a San Vito lunedì, Carmine può scegliere di andare dove vuole.

Tabellino: Casarano-Oria 3-2 (23-25,  23-25,  27-25,  25-19,  15-12)

Giaffreda Volley: Giaffreda B. 4, Anastasia 13, Schirosi 4, Giaffreda E. 16, Giaffreda L. NE, Stefanizzi 1, Arlotta 28, Memmi 1, Scalese 2, Panico (L) – All. Giaffreda.

Muri-punto 8, Aces 4, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 70 (media set: 15,2*), errori-punto 27 (media-set: 5,7*).

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 23, Peluso NE, Basile 12, Nannavecchia 20, Leone 13, Bianco NE, Lo Noce 9, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 6, errori in battuta 6.

Punti fatti 79 (media-set: 17,1*) errori-punto 43 (media-set: 9,4*).

 “Fette di torta” su 219 scambi: PF Oria 36,1%, PF Casarano 32%, EP Oria 19,6%, EP Casarano 12,3%.

Arbitri: Donato Giuseppe Rizzello e Alberto Cataldi.

Altri risultati: Mesagne-Spongano 3-0, Brindisi-Ugento 0-3, Cutrofiano-Presicce 1-3, Collepasso-Galatina 1-3, Tempesta TA-San Giorgio 3-1, Trepuzzi-Nardò 1-3.

Classifica: Mesagne 31; Ugento 29; Presicce 28; Cutrofiano 25; Galatina 24; Tempesta TA 21; Collepasso e Nardò 19; Trepuzzi e San Giorgio 18; Spongano 13; Casarano 11, Oria 10; Brindisi 7.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 276,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.

Per la terza settimana consecutiva Nardò ottiene una sanzione di 10 euro per la mancata rettifica dei dati anagrafici di un’atleta, sempre la stessa. A questo punto si fa prima a cambiare nome al Comune piuttosto che a rettificare i dati per la Federazione. In ogni caso, il vantaggio delle neretine sulle inseguitrici sale a +26 euri.

Prossimo turno: Collepasso-Oria, domenica 29 gennaio, ore 18.00, benzina permettendo.

 

NOTE:

(*) La media di punti al tie-break è aumentata del 40% per renderla omogenea a quella dei set da 25.


ORIA-BRINDISI 3-1

17 gennaio 2012

Domenica 15 gennaio 2012 – ore 18.00

I Maya iniziano a starci simpatici e questo 2012 ci ispira decisamente fiducia. Il 21 dicembre tireremo le somme e attenderemo qualche giorno prima di pagare l’ICI; per il momento, comunque, gli sconvolgimenti del nuovo anno sono tutti a nostro favore: due vittorie piene in due partite e abbiamo finalmente staccato i piedi dall’ultimo gradino della classifica.

Alla faccia dei siti che continuano a pronosticare vittorie per le nostre avversarie approfittando dell’”ottima occasione” di giocare contro di noi.

C’è anche un altro sconvolgimento in questo 2012: Annacarla è passata dal salato (dei panzerotti) al dolce (della torta Paradiso).

E Giulia ha preannunciato “fast alternative”, ma per ora non le ha ancora messe in atto. Non dormo la notte per la curiosità.

Sconvolgente è anche il nuovo tormentone musicale imposto da Pocahontas; finché vinciamo, però, non posso dire niente.

E non dimentichiamo il buon principio d’anno dell’Under18: doppia vittoria sui casalesi e accesso alle semifinali.

Al Palaghiaccio di Oria disputiamo il nostro secondo derby stagionale dopo quello perso mestamente a Mesagne. Con l’Assi Brindisi è uno scontro diretto al vertice della classifica (al vertice basso, purtroppo), una partita che risulterà intensa, palpitante ed anche ben giocata, a dispetto della graduatoria.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Simona Bianco e Giostra Mastria.

C’è anche Noemi Sconsolata Votano, ma, di fatto, non è molto a disposizione.

Assi Brindisi: Raffaella Pastore opposta alla figlia Miriam Greco (anche a casa, a tavola, si dispongono in diagonale…), Luisa Chionna e Viridiana Rado laterali, Monica Casalino e Alessandra Iacca centrali, Francesca Parentela libero.

In panchina con coach Massimo Parentela: Rebecca My, G. Palazzo e M.C. Laudato, Elisa Sirena, Rossella Armentani e Federica De Leo.

La Gazzetta del Mezzogiorno un mese fa aveva unificato le straniere del Presicce inventandosi una misteriosa Rutanuoyvodic. La My, invece, ha subito un trattamento contrario: si è sdoppiata in Mijai (diventando cinese…) e in Rebecca.

Il libero, invece, ha lo stesso cognome del coach; ci dev’essere una… parentela.

Dopo questa freddura dovuta alla refrigerazione del palazzetto, passiamo alla partita, che è bellissima.

Primo set

Minuto di silenzio con servizio per le ospiti. Speriamo che Leo non ripeta la figuraccia di due anni fa quando si avventò urlando sul pallone a gioco fermo.

Il primo parziale procederà a scatti, ad eccezione di una breve fase, tra il 5-7 e il 9-10, caratterizzata da alternanza nei cambi palla.

Comincia bene l’Oria: Daniela respinge a terra una ricezione lunga e piazza un grazioso pallonetto; Nanna si è ricordata di essere la Brakocevic e crede di disputare la finale degli europei. Forse Marcello sta esagerando con l’ipnosi; fatto sta che Nanna giocherà un’altra partita brillante con un primo set caratterizzato da ben sette punti: per iniziare uno da sinistra, uno da destra e uno dalla zona di battuta (5-2).

Adesso tocca al Brindisi: Pastore realizza due ace e il resto lo fa una giocatrice la cui presenza in serie C dovrebbe essere dichiarata incostituzionale: Luisa Chionna.

Che schiacciatrice immensa (5-7).

Sfruttando il talento della fuoriclasse brindisina, Greco ricorre spesso e volentieri alla pipe da posto uno, ma l’Oria saprà contenere questo tipo di attacchi. Non subito però.

Sul 10-10 è nuovamente il momento delle padrone di casa, trainate da un’Annacarla encomiabile in difesa e audace in fase di conclusione: suo il tocco di seconda che inaugura un break da 5; seguono un muro della capitana e tre attacchi consecutivi di Supernanna (14-10).

E’ un Oria bellissimo, con una Minetti fantastica in difesa, reparto in cui è ben affiancata dalla Leonessa e da Ivana.

Sul 16-13 le ospiti impongono un parziale di 0-6 con 3 punti di Casalino e 2 di Chionna. Entrambe hanno giocato a Oria, come del resto mister Parentela.

Ma sul 17-20 lo scatto è delle furie rosse e sarà lo scatto decisivo del set.

Prima, però, c’è il nostro terzo errore in battuta, che induce Marcello a pronunciare considerazioni che inducono i padri e le madri di famiglia ad allontanare i bambini dal palazzetto.

Bell’attacco della Leonessa da posto due (18-20) ed è proprio l’opposta che va a servire. Due ace consecutivi (20-20) e i bambini possono fare ritorno nel palazzetto perché dalla bocca di Marcello adesso escono petali di rose. Anche se fuori faceva più caldo.

Muro di Casalino, ma c’è l’immediata replica di Ivana: diagonale e poi ace (22-21)!

Poi Ivana sbaglia, ma sbagliano anche le azzurre (23-22).

Bell’attacco di Nanna da posto quattro ed invasione delle ospiti: il primo set è dell’Oria (25-22)!

Bisogna dire che non sembra affatto l’incontro tra le squadre che occupano gli ultimi due posti della classifica.

Secondo set

Frizzante avvio dell’Oria in un palazzetto che sta diventando una bolgia grazie al sostegno degli appassionati tifosi. Nanna attacca e poi realizza un ace, ma nel parziale di 5-1 pesa qualche imbarazzo della ricezione azzurra.

Si attende la reazione della coppia di fuoriclasse Chionna-Casalino e invece è Rado ad accollarsi l’onere della rimonta con un muro e due attacchi vincenti (7-8).

Ivana, Nanna e soprattutto Giulia (primo tempo ed ace) tentano di bloccare la fuga delle ragazze di Parentela; mettere palloni a terra, però, sta diventano impresa ardua perché Chionna e compagne stanno difendendo molto bene.

Le ospiti si portano sul 12-17, incassano un attacco di Nanna e poi dilagano inesorabilmente grazie ai palloni messi a terra dalle atlete più esperte (13-21).

I time-out di Marcello e i miracoli difensivi non bastano a rimontare.

Iacca procura al Brindisi ben 7 palle-set (17-24). Giulia, che stasera sta servendo in modo divino, ne annullerà due ed altrettanti saranno i palloni sprecati dalle ospiti (21-24); non basta a salvare il parziale (21-25), ma ritroviamo la grinta utile ad affrontare il terzo set.

Terzo set

Scatta il Brindisi con i punti di Chionna, ma l’Oria c’è e freme dalla voglia di aggiudicarsi questa delicata partita. Un pallone vagante vola dalle parti di Leo, che decide di schiacciarlo di prima intenzione: buona idea, ma conclusione imprecisa (3-5).

Riesce, invece, il disimpegno di Annacarla nell’angolino incustodito del posto uno avversario e subito dopo la Leonessa valorizza un salvataggio di Daniela su un bolide di Chionna (6-5).

Pallonetto di Ivana ed è volley-champagne (7-5)!

Le padrone di casa conquistano il massimo vantaggio (che in un set tirato come questo è di appena 3 punti) con un’altra magia di Annacarla (12-9), ma l’Assi ci mette poco a recuperare, sfruttando anche un errore di calcolo balistico della nostra ricezione su un servizio di Iacca.

Il parziale è intenso, emozionante, sempre in bilico.

Qualche punto si risolve in modo fortunoso e rocambolesco; la partita non sarà un’antologia della tecnica pallavolista, ma le emozioni e lo spettacolo sono assicurati.

Sul 14-13 Greco corregge una ricezione scomposta delle compagne e fa punto quasi senza volerlo; stesso destino per il pallone che Simona appoggia in bagher rovesciato subito dopo.

Quando, invece, il nostro libero compie un vero e proprio miracolo, che da solo avrebbe meritato un punto ad honorem, sprechiamo tirando sulla rete.

Sorpasso Brindisi (15-16) e controsorpasso Oria con Giulia che prima piazza un primo tempo e poi, in bagher, manda a segno Nanna (17-16).

Il set è ancora in bilico quando Ivana scarica un attacco da posto quattro (22-21) e Pastore tira leggermente fuori misura dopo che Chionna era stata contenuta per due volte (23-21).

“E’ buonissima!” – osserva Casalino indicando il punto in cui la lastra di ghiaccio su cui si sta giocando appare scheggiata.

Dopo il time-out, la centrale brindisina si fa giustizia da sola murando un attacco delle furie rosse (23-22).

Nel finale succede qualcosa che a noi non capita frequentemente: le nostre avversarie si fanno male da sole. Di solito è un ruolo che ricopriamo noi; si vede proprio che il 2012 è un anno di rivolgimenti epocali.

Una palla vaga in direzione del centro della rete; mi aspetto che Giulia molli un mappino alla palleggiatrice avversaria o che, quanto meno, faccia invasione perché in questi casi la tentazione è grande e invece sono le ospiti a macchiarsi di un’infrazione (24-22).

E la fast successiva finisce sulla rete (25-22).

Quarto set

Durante l’intervallo, il tecnico ospite sollecita maggiore impegno per ottimizzare una ricezione non esemplare. Lui ha usato un’altra espressione ma qui non è il caso di ripeterla.

Gli spunti motivazionali del mister ottengono comunque i riscontri sperati perché Brindisi parte da 0-4 e poi allunga sino al 2-7, ossia sino al time-out chiamato da Marcello. Neanche l’allenatore dell’Oria, a questo punto, è soddisfatto dell’andamento del set.

E’ questione di un paio di minuti e le furie rosse regaleranno a lui ed ai tifosi una cavalcata trionfale.

Rado piazza un lungolinea (4-9); Giulia replica con due primi tempi intervallati da un ace di Ivana (7-9).

Nei rimi tre set abbiamo realizzato 7 ace e abbiamo sbagliato 10 servizi; nel quarto registreremo 6 ace e nessun errore, assicurandoci il pareggio di bilancio e facendo contento il bocconiano di Palazzo Chigi.

Muro di Iacca (7-10).

Attacco di Nanna e Pocahontas si presenta al turno di battuta. Sarà un turno particolarmente felice.

Il pareggio è un mani-fuori di Nanna; il sorpasso un muro di Daniela (11-10).

Ace di Giulia, che replica subito dopo con l’aiuto del nastro (13-10)!

Altro splendido servizio della nostra centrale e la ricezione lunga viene stoppata da Supernanna (14-10).

Il break da otto si interrompe sul 15-11.

Accenno di rimonta del Brindisi, ma sono soprattutto nostre imprecisioni offensive; quando riaggiustiamo la mira il vantaggio torna a +5 (20-15).

Punto di Casalino e show di Ivana con tre attacchi consecutivi, due dei quali dal posto due (23-16). L’Oria è inarrestabile!

Il punto finale è un ace della Leonessa (25-16) e – dopo i tifosi – il più contento è il secondo arbitro che si salva così da un principio di assideramento.

Nessuna illusione: è un campionato in cui chiunque può battere chiunque; ci aspettano 14 finali e saranno tutte durissime. Aver finalmente lasciato l’ultimo posto, comunque, è una bella soddisfazione. Stiamo crescendo e questa sera tutte le ragazze sono state encomiabili: Annacarla perfetta (non solo in cucina…), Ivana irresistibile, Leo si è calata nel ruolo di opposta con una naturalezza impressionante, Nanna è convinta di essere Brakocevic e adesso ne sono convinto anch’io pur senza aver preso la botta, Daniela e Giulia sembrano al top della forma e Simona è stata probabilmente la migliore in campo.

Se Standard & Poor’s non rivaluta la New Volley, è veramente una cricca di stronzi.

Tabellino: Oria-Brindisi 3-1 (25-22,  21-25,  25-22,  25-16)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Basile 9, Nannavecchia 19, Leone 12, Bianco NE, Lo Noce 6, Mastria NE, Minetti 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 13, errori in battuta 10.

Punti fatti 64 (media-set: 16) errori-punto 30 (media-set: 7,5).

Assi Brindisi: My NE, Palazzo NE, Laudato NE, Greco 3, Casalino 13, Iacca 6, Pastore 10, Rado 6, Chionna 17, Sirena NE, Armentani NE, De Leo NE, Parentela (L) – All. Parentela.

Muri-punto 10, Aces 5, errori in battuta 11.

Punti-fatti: 55 (media set: 13,7), errori-punto 32 (media-set: 8).

“Fette di torta” su 181 scambi: PF Oria 35,3%, PF Brindisi 30,4%, EP Brindisi 17,7%, EP Oria 16,6%.

Arbitri: Vito Caragnano e Vladimiro Argese.

Altri risultati: San Giorgio-Mesagne 0-3, Ugento-Casarano 3-0, Galatina-Cutrofiano 1-3, Presicce-Tempesta TA 3-1, Nardò-Collepasso 0-3, Spongano-Trepuzzi 2-3.

Classifica: Mesagne 28; Ugento 26; Presicce e Cutrofiano 25; Galatina 21; Collepasso 19; Tempesta TA, Trepuzzi e San Giorgio 18; Nardò 16; Spongano 13; Casarano e Oria 9; Brindisi 7.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 266,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.

E no! Il Nardò sta barando. Con 10 euri a settimana (sempre per lo stesso motivo: la mancata rettifica dei dati di Celeste Irene Giannaccari) la squadra granata si sta garantendo un vitalizio per il trofeo Memorial Bin Laden… Adesso il distacco sul Presicce è di 16 euri.

In settimana si sono registrate altre due sanzioni (Spongano e Ugento) per lo stesso motivo, ossia “per aver i propri tifosi rivolto frasi offensive nei confronti degli arbitri”.

Nel caso dello Spongano “per tutta la gara”, nel caso dell’Ugento non si sa per quanto tempo e forse questo giustifica la differenza tra le due multe (45 euri allo Spongano, 35 all’Ugento). Almeno credo. L’unica altra giustificazione a questo trattamento differenziato sarebbe da ricercarsi nella “qualità” degli insulti. Chissà, forse esistono tabelle con il tariffario di ogni parolaccia.

Prossimo turno: Casarano-Oria, domenica 22 gennaio, ore 18.00.


SPONGANO-ORIA 1-3

10 gennaio 2012

Domenica 8 gennaio 2012 – ore 18.00

E che cavolo!

Il sapore della vittoria l’avevamo quasi dimenticato; l’ultimo successo dell’Oria, infatti, risaliva alla stagione scorsa e più precisamente al lontano 3 maggio 2011 (Oria-ASCI Potenza 3-1). Otto mesi. Trentacinque settimane e qualcosa. Duecentocinquanta giorni tondi tondi. Seimila ore precise.

E il sapore della vittoria non l’avevamo mai assaggiato in questo campionato. Annusato sì, in occasione della partita con il Nardò, ma poi Sonia Spano ci tolse il dolcetto dalla bocca.

E dire che quella di Surano non è stata neanche la migliore partita per le brindisine. Ma adesso non stiamo certo a fare gli schizzinosi: questa vittoria sudata e meritata la accogliamo a braccia aperte; è il premio (tardivo) ad una squadra vitale nonché una botta di fiducia in più.

C’era qualcosa di mistico nell’aria domenica. Nel cielo. Mentre scendevamo nel tacco d’Italia, lasciandoci a sinistra la Grecìa Salentina e fermandoci non molto lontano dalla Depressa di Edoardo Winspeare e dalla Alessano di don Tonino Bello, il cielo era tetro e minaccioso. Ma soltanto ai nostri lati. Come l’acqua che si ritirò dal Mar Rosso per far passare Mosè e il suo popolo, le nuvole nere si scostavano al nostro passaggio sulla superstrada Lecce-Leuca.

Ancora più particolare il cielo sopra Surano con l’imminente tramonto che iniziava a macchiare i nuvoloni scuri.

Ma gli occhi delle atlete guardavano soprattutto verso l’erba del prato accanto alla palestra, dove alcune caprette stavano facendo la merenda (una, in verità, stava già completando il ciclo della digestione…).

Scene di sport e di pastorizia.

Formazioni.

Lo Spongano schiera Enrica Strambaci in palleggio, Fiorella Giaffreda opposto, Alessandra Stefanelli ed Elisa Marti laterali, Elena Contaldo e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcello De Carlo: Sarah Rizzo, Fabiana Montagna, Francesca Marti, Federica Cutaia e Francesca Piccinni.

C’è una novità nell’Oria: opposta alla palleggiatrice Annacarla Cozzetto, fa il suo esordio una ragazzina dell’Under 16, Simona Leone. Completano la formazione le bande Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia, le centrali Daniela Lo (staccato) Noce e Giulia Basile e il libero Simona Minetti.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Stefania Guacci, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

Altre persone effettuano il riscaldamento con le furie rosse, ma hanno caratteristiche ed attributi diversi da quelli imposti dal regolamento.

Primo set

Bello cominciare con un ace (Annacarla).

Le palleggiatrici di questa sera tenderanno a giocare una gara speculare, tanto nei punti quanto nelle infrazioni: si comincia con la replica del servizio vincente da parte di Strambaci (2-2).

La piccola Simona Leone (che ora va distinta dalle omonime Minetti e Bianco) mette a terra il primo pallone della carriera: un delizioso pallonetto da posto quattro, imitata poco dopo da Ivana (pallonetto e poi schiacciata tosta).

Il festival dei pallonetti si conclude con la fast di Maggiore, poi inizia quello delle doppie.

Ace in lungolinea di Stefanelli e punteggio che resta in sostanziale equilibrio grazie ai colpi di Nanna (attacco e muro) e Daniela (fast).

E’ il compleanno della nostra capitana e saprà festeggiarlo nel migliore dei modi.

La difesa leccese e in particolare il libero Zacheo stanno disputando una gara gagliarda; questo aumenta i meriti delle nostre attaccanti.

Sul 12-12 il muro-difesa dell’Oria rasenta la perfezione e le bocche di fuoco locali sono costrette a tirare fuori misura per scavalcarlo. Break da 5 per le ospiti (12-17).

Ivana e Leo conservano il vantaggio, ma le insidiose fast di Maggiore ed un muro che lo speaker attribuisce a Strambaci annullano subito il gap (18-18).

Errore in battuta locale, terza doppia di Strambaci e tiro fuori di Stefanelli: Oria a +3 e coach De Carlo chiama il timeout.

Ma il buon momento delle furie rosse non è terminato: splendido muro di Giulia, efficace attacco di Nanna e dodicesimo errore-punto delle salentine (18-24): Oria ha a disposizione 6 palle-set.

La prima sfuma per un errore in battuta che induce Marcello a pronunciare parole che scandalizzano persino le capre nel prato; la seconda è la terza doppia a carico di Annacarla (20-24). Io sono per la legalizzazione delle doppie e quindi l’obiettività sull’argomento mi fa difetto; indubbiamente gli arbitri di questa sera sono stati molto esigenti in fatto di purezza del tocco, ma, se non altro, lo sono stati senza doppiopesismo.

Il pallone del set, comunque, lo mette a terra Maria Nannavecchia (20-25)!

Secondo set

Venendo a Spongano erano due gli interrogativi esistenziali più profondi.

1) A distanza di cinque anni dall’epica “finale” Tuglie-Palafiom, quanto avrà inciso il tempo sulla bellezza di Fiorella Giaffreda?

2) Dopo l’incidente stradale prenatalizio, cosa ricorderà Maria Nannavecchia?

La risposta al primo quesito è: no, il tempo non ha inciso proprio un tubo.

La risposta al secondo quesito è un po’ più complessa. Applicando alla propria schiacciatrice la teoria secondo cui il male può essere il punto d’appoggio per il bene (1), Marcello ha tentato di usare il sinistro stradale a proprio favore: se Nanna ha perso la memoria, pilotiamo il suo graduale recupero dei ricordi in modo tale da rafforzarne ulteriormente l’autostima.

“Tu non sei mai stata centrale – le ha sussurrato il coach in allenamento – hai sempre giocato da schiacciatrice… Sempre… Ti ricordi? Il ruolo non ha segreti per te… Quest’anno hai viaggiato su medie da 7 punti a set… Non puoi non ricordarlo… E ricordandolo ti convincerai di poter ripetere queste prestazioni… Anzi, di doverle ripetere…”

E Nanna, pur attaccando fuori misura qualche pallone di troppo, ha disputato una partita estremamente positiva: 21 punti (miglior realizzatrice), nessuna pausa (4-5-4-7 la distribuzione nei set), record stagionale di punti per set (5,25 di media), finale in crescendo ed anche due muri e un ace a impreziosire la serata.

Prima dell’ace, sull’1-4, mister De Carlo introduce Federica Cutaia, talentuosa centrale cresciuta nell’Azzurra Lecce. Una mossa felice perché Cuti risulterà una spina nel fianco per l’Oria, la migliore dello Spongano ed anche la più prolifica realizzatrice leccese (11 punti).

Ma le attaccanti brindisine stanno dando spettacolo e la difesa è quasi insuperabile con una Minetti strepitosa.

Conduciamo per 13-16 quando allo Spongano vengono fischiati due falli di posizione consecutivi (13-18). Il pubblico si scalda e coach De Carlo ferma il tempo per restituire lucidità alle proprie atlete.

Sul 14-19 è l’Oria a sbagliare lo sbagliabile in fase offensiva, mentre Marti e Cutaia centrano la nostra metà campo: break da 6 e partita riaperta (20-19).

Le brindisine recuperano e tornano addirittura in vantaggio (22-23), ma l’esperienza di Giaffreda e due attacchi consecutivi di Maggiore consegnano il set allo Spongano (25-23).

Terzo set

Cuti scatenata in avvio di parziale e primi tempi che cadono sul lato destro e su quello sinistro della nostra difesa (4-2), ma la giovane Leonessa tiene in corsa le ospiti ed il turno in battuta di Ivana si rivela determinante. Doppio ace del nostro martello e bel primo tempo di Pocahontas a sigillare il break da 6 (5-10).

Mura due volte Spongano, ma mura anche la nostra Daniela e dall’8-12 al 14-18 è una perfetta alternanza di cambi-palla.

A dir la verità, eccezion fatta per le magie di Federica e per la grinta di Leo (che mette a terra un pallone due secondi dopo averlo difeso), la fase di gioco è spezzettata da errori in battuta ed invasioni.

Leo va in zona di battuta, ma la palla rimane in campo senza che nessuna compagna la localizzi per poi consegnarla alla battitrice.

“Ouh!” è l’urlo cavernoso che risuona nella palestra ed anche fuori, provocando un addrizzamento delle corna delle caprette. Non eravamo più abituati a queste espressioni soavi…

Sul 15-19 scocca l’ora di Supernanna, che ricorda di essere una specialista di muri, oltre che di mani-fuori (15-21). La pipe leccese finisce fuori e il primo tempo a pallonetto si scontra sulle mani di Daniela (15-23).

Il set sarebbe virtualmente concluso, ma decidiamo di offrire qualche altra emozione al pubblico della palestra: quattro errori consecutivi e sul 19-23 Marcello deve chiamare il time-out per un ripasso dell’ipnosi su Nanna (“Tu non tiri mai a lato… Tu non tiri mai fuori, ti ricordi…?)

In materia di errori in battuta nei momenti delicati abbiamo fatto proseliti e così lo Spongano ci offre un regalo di valore togliendoci dall’impasse in cui ci eravamo ficcati (19-24).

Pallonetto di Cutaia e palla-set annullata; poi c’è un’infrazione locale e l’Oria si aggiudica il parziale (20-25).

Quarto set

Le furie rosse sembrano appannate mentre lo Spongano schiuma rabbia. Cutaia è inarrestabile e il libero Zacheo riesce a salvare un’azione stendendo la mano sul parquet. Tecnica e grinta per le padrone di casa in un set che sembra morto prima ancora di nascere (7-1 e poi 12-3).

Di buono c’è soltanto un pallone spedito da Annacarla al limite della metà campo leccese.

Ma l’Oria ha in serbo qualche sorpresa e la fame di vittoria si fa sentire.

Dopo un errore offensivo ospite va in battuta la capitana.

Ivana mura e poi scaglia una diagonale delle sue (12-6). Molto brava anche Yoghina stasera: attenta in difesa e aggressiva in attacco. E sono due partite consecutive senza neanche un errore-punto in attacco.

Miracolo difensivo di Annacarla e punto di Leo (12-7).

Siamo ancora sotto di cinque punti, ma la grinta è ritornata.

Zacheo replica il salvataggio con mano a terra, ma questa volta non basta: contrattacco di Ivana e poi c’è anche l’ace di Daniela!

Il set è già riaperto (12-9)!

Concediamo un’invasione e poi riprendiamo a macinare punti: pallonetto di Leo, primo tempo di Giulia e attacco di Ivana che centra l’angolino del posto cinque leccese: siamo a un passo dal pareggio (13-12).

Giaffreda riallunga le distanze, ma poi il pareggio si materializza davvero. Mani-fuori di Ivana dopo uno scambio intenso e diagonale stretta di Nanna (14-14).

Secondo tocco di Strambaci e doppietta di Marti con in mezzo un tiro sull’asticella di Maria. Proprio quando il vento sembrava essere cambiato in nostro favore, lo Spongano allunga le mani sul parziale (18-14).

Il servizio di Pocahontas crea qualche grattacapo alla ricezione locale; Nanna ne approfitta per mettere a terra quattro palloni in cinque scambi e l’Oria completa l’operazione sorpasso (18-19)!

Un plauso alla nostra difesa rocciosa, esaltata da una Minetti magnifica e ben supportata dalla giovane Leo. Nonostante l’inesperienza…

Cuti è in seconda linea ed ha ceduto il posto al libero; approfittiamone!

Dopo cinque attacchi difesi dallo Spongono, però, Stefanelli piazza la pipe riprendendo a macinare punti dopo una lunga pausa (19-19).

Il primo tempo di Daniela viene difeso male, quello leccese termina a lato e Nanna realizza il suo 21^ punto personale (19-22).

C’è un cambio nello Spongano: esce Elisa Marti ed entra Francesca Piccinni. Un nome suggestivo. Un’altra vocale e avremmo potuto dire di aver giocato contro la più famosa pallavolista italiana…

Marti rientra per servire e svolge il proprio compito egregiamente: il vantaggio oritano è annullato dagli attacchi di Cutaia e Stefanelli (23-23).

Ancora Cuti protagonista: prima tira a lato (23-24) e poi rimedia annullando la prima palla-match (24-24).

I palloni scottanti incoronano un’altra protagonista, quella finale, determinante, decisiva: Ivana Gallo Ingrao.

Prima più culo che sentimento con un attacco smorzato dal nastro che beffa la prima linea salentina (24-25).

Poi tutta la grinta e la classe del nostro martello (e della nostra difesa che contiene un tiro di Stefanelli): mani-fuori e punto della vittoria (24-26)!

C’è un dato statistico che mi lascia perplesso: non abbiamo mai commesso tanti errori-punto come in questa partita: 10,2 a set (il precedente record negativo era 10, contro Ugento e San Giorgio). Eppure abbiamo vinto.

Certo, non abbiamo neanche mai affrontato una squadra che contro di noi ha sbagliato così tanto (9,7 contro il precedente 9,4 del Cutrofiano) e forse, chissà, l’induzione all’errore altrui è un segnale di crescita.

Ma le stastiche vadano a farsi fottere perché l’Oria è piaciuto in tutte le fasi di gioco, in quasi tutti i fondamentali e in tutte le individualità. E soprattutto è piaciuto nel carattere, che gli ha permesso di rimontare un set compromesso e di tornare a vincere dopo 6.000 ore.

Tabellino: Spongano-Oria 1-3 (20-25,  25-23,  20-25,  24-26)

Pallavolo Spongano: Contaldo 0, Strambaci 6, Giaffreda 7, Rizzo NE, Stefanelli 7, Montagna NE, Marti F. 11, Cutaia 11, Piccinni 0, Marti E. 10, Maggiore 6, Zacheo (L) – All. De Carlo.

Muri-punto 3, Aces 4, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 48 (media set: 12), errori-punto 39 (media-set: 9,7).

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 17, Peluso NE, Guacci NE, Basile 3, Nannavecchia 21, Leone 12, Bianco NE, Lo Noce 5, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 6, errori in battuta 10.

Punti fatti 60 (media-set: 15) errori-punto 41 (media-set: 10,2).

 “Fette di torta” su 188 scambi: PF Oria 31,9%, PF Spongano 25,5%, EP Oria 21,8%, EP Spongano 20,8%.

Arbitri: Francesco Scarcella e Francesco Adamo.

Altri risultati: Mesagne-Presicce 3-2, Collepasso-Ugento 3-0, Tempesta TA-Galatina 3-0, Cutrofiano-Brindisi 3-1, Trepuzzi-San Giorgio 3-0, Casarano-Nardò 2-3.

Classifica: Mesagne 25; Ugento 23; Presicce e Cutrofiano 23; Galatina 21; San Giorgio e Tempesta TA 18; Nardò, Collepasso e Trepuzzi 16; Spongano 12; Casarano 10; Brindisi 7; Oria 6.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 256,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne 45,00; tutte le altre 0,00.

Clamoroso: multarella di 10 euri al Nardò per la mancata rettifica dei dati anagrafici di Celeste Irene Giannaccari. E’ un’inezia, ma è sufficiente per tornare in vetta scavalcando il Presicce di appena 6 euri.

Entra in graduatoria anche il Trepuzzi: 65 euri per avere un proprio tifoso lanciato il pallone di gara contro l’arbitro senza colpirlo e per averle rivolto frasi offensive.

Prossimo turno: Oria-Brindisi, domenica 16 gennaio, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) LIFSCHITZ, D., La saggezza dei Chassidim, Piemme, Casale Monferrato (AL), 1995, pag. 94.