Domenica 29 gennaio 2012 – ore 18.00
Il tensostatico di Tuglie.
Pochi luoghi sono in grado di suscitare ai reduci della Palafiom Taranto emozioni così intense. Il ricordo va ovviamente al 5 maggio 2007 e a quell’epica sfida conclusiva di campionato (ma non solo).
Sul parquet c’erano Marcello e Pamela Antonino, allora come oggi; in tribuna c’era anche Ivana. E poi c’era Luigi Mighali. Allora come oggi.
Soprattutto – ahimé – c’erano la Palafiom e il Tuglie.
Chiudo qui con i ricordi anche perché la cosa non riguarda Oria e Collepasso, ma soltanto alcuni dei loro componenti. Ogni tanto mi confondo.
Dopo la lacrimuccia di commozione del prepartita arriva lo spazio per le lacrimucce di dispiacere della partita: questa sera il tensostatico non sarà il teatro di una grande esibizione dell’Oria e il 3-0 finale dice tutto.
In via Palmieri le musiche prepartita sono scelte con una certa cura (particolarmente azzeccato Caparezza: “Vieni a ballare in Tuglie”); c’è lo starting-six e c’è soprattutto lo speaker che commenta tutti i punti dell’incontro (un buon ausilio per chi prende gli scout, una manna dal cielo per chi prende gli scout ed è miope di brutto come il sottoscritto).
C’eravamo lamentati del Palaghiaccio di Oria, ma pure il tensostatico non scherza.
Rispetto alla partita d’andata (molto bella, bisogna dire) c’è soltanto una novità nel Collepasso: il libero Annarita Tricarico.
Coach Vincenzo Barone propone dunque Loredana De Matteis in palleggio, Francesca Pica opposto, Francesca Leucci e Katia Bonatesta laterali, Pamela Antonino e Natalie De Benedittis centrali, Annarita Tricarico libero.
In panchina: Sara Fachechi, Elisa Ciccardi, Roberta Pisanello e Morgana Greco.
Parecchie le novità dell’Oria rispetto all’esordio stagionale: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Stefania Guacci e Simona Bianco.
Primo set
Francesca Leucci schiaccia il primo pallone dell’incontro ed è già la fotografia di quello che ci aspetta, soprattutto in questo set.
Replichiamo con Daniela, dopo aver buttato il veleno in uno scambio lunghissimo, e poi c’è una striscia di 5 punti consecutivi del Collepasso (6-1).
L’inizio è agghiacciante, ma ancora è niente.
Tiro a lato della Luna Blu (6-2) ed altro break con punti di Leucci, Pica ed un paio di nostre conclusioni fuori misura.
Se non altro, De Matteis ci sta risparmiando i tocchi di seconda a terremoto che avevano caratterizzato la partita di andata.
Perdiamo 10-2, Marcello chiama il timeout ed io non credo a quello che sto vedendo.
Indubbiamente Collepasso è entrato sul parquet con la giusta determinazione e sta facendo la sua partita, ma in questa fase vedo soprattutto un Oria molle, deconcentrato, passivo.
Il timeout sembra essere risultato utile: Leo mette palla a terra, le salentine commettono invasione, Ivana realizza il suo primo punto e c’è un’ulteriore imprecisione offensiva del Collepasso (10-6).
Bah, il punteggio si è fatto meno indecente.
Dopo che anche Nanna rompe il ghiaccio, però, si apre un’altra fase oscura della partita: per noi in senso metaforico, per tutti in senso proprio.
Punto di Bonatesta, efficace attacco di De Benedittis (15-8) e all’improvviso il buio. Buio totale. La luce abbandona il tensostatico e non si accendono neanche le lampade di emergenza. Solo nero. Le tenebre sono rotte soltanto dalle “decorazioni natalizie” della consolle e dalle timide luci dei telefonini, sia sugli spalti che in campo.
C’è da dire che tanto sugli spalti quanto in campo si vive l’imprevisto con un una divertita capacità di adattamento.
Ai Carabinieri, inoltre, non perviene alcuna denuncia di palpeggiamenti.
Il blackout non riguarda soltanto il tensostatico ma un’intera zona della città; la società locale non avrebbe alcuna responsabilità e in effetti, visto come si era messo l’incontro, è lei che rischia di essere danneggiata dall’interruzione. Ma io spero che il blackout non riguardi soltanto una zona di Tuglie, ma abbracci tutto il Salento, tutta la Puglia, tutta l’Italia e duri mezza giornata come il grande blackout del 2003. Così ce ne andiamo tutti a casa e ci aggiorniamo a dopo Pasqua per il recupero.
La luce purtroppo ritorna e si riprende esattamente da dove avevamo lasciato, ossia con un altro punto di De Benedittis.
Sul 18-8 si registra il ritorno del Koala, a segno poco dopo l’ingresso con una palla piazzata nell’angolino del posto uno.
Troppi errori in casa brindisina, in qualunque fase di gioco; il vantaggio del Collepasso ritorna a +11 e sul 22-12 c’è lo show conclusivo della mancina Francesca Leucci: due bombe da posto quattro alternate ad una palletta e ad un blocco su ricezione lunga. Fa tutto lei: 4 punti consecutivi (e sono 9 in totale nel set) e parziale dominato dal Collepasso con l’eloquente punteggio finale di 25-12.
Secondo set
L’Oria, in cui è rientrata Annacarla, affida la propria reazione a Giulia, che mura un attacco di Leucci e una fast di Antonino. Aiutata dal nastro, più tardi, realizzerà anche l’ace del 5-5.
Ci sono stati 4 errori-punto nostri. Insomma, con più precisione in attacco forse potremmo rientrare in partita.
Niente da fare: doppio muro di Antonino, primo tempo e fast di De Benedittis e muro anche di Leucci; Collepasso torna a condurre con una certa autorevolezza (14-9).
L’ace di Nanna ci permette di sfiorare il pareggio (14-13), ma le salentine non si lasciano risucchiare come il comandante Schettino.
Sì, l’Oria è meno inguardabile rispetto al primo set, ma Collepasso riprende a macinare gioco come un meccanismo perfetto. A fine partita “intercetterò” un confronto tra i due allenatori e in particolare l’ammirazione di Marcello per come le avversarie sono state in grado di servire in modo insidiosissimo per tutta la gara. Senza mai perdere il ritmo.
Ma tutto ha funzionato bene nel Collepasso: la regia di De Matteis, il muro-difesa, gli attacchi potenti e intelligenti e soprattutto una difesa incredibile. E poi non hanno sbagliato quasi nulla (media di 5,7 errori-punto a set).
Le salentine volano sul 18-13, incassano una diagonale di Leo e una palletta di Ivana (21-16), ma poi chiudono il secondo parziale con quattro punti di Pica (due dei quali direttamente in battuta).
Sul 24-16 vorrebbe entrare Sara Fachechi, poi torna in panchina forse perché si ricorda di aver lasciato il gas acceso.
Il punto finale è della capitana Bonatesta (25-17).
Terzo set
Leucci di potenza, Antonino di tecnica e Pica d’astuzia (bel pallonetto da posto due). L’avvio sembra la copia del primo set (6-2).
Ancora pallonetti (Pica e De Benedettis) e lo speaker locale sottolinea la perfetta intesa tra De Matteis e le centrali leccesi.
Quando un punto è dubbio, lo speaker parla diplomaticamente di punto “assegnato” all’Oria: non è convinto, ma non vuole neanche fare polemiche.
Del resto c’è poco da polemizzare. L’Oria adesso si sta impegnando, ma permane una sensazione di impotenza: non si sa proprio come far cadere il pallone nella metà campo avversaria. La ricezione continua a ballare e costringe le palleggiatrici (prima Annacarla e poi Stefania) a imitare Usain Bolt per raggiungere il pallone; in siffatte condizioni la precisione non può essere ottimale e le attaccanti non hanno un lavoro facile.
Eppure ci si prova e la generosità delle ragazze oritane è attestata dalla lunghezza di alcuni scambi. Ma perché il pallone cada a terra sembra necessario uno sforzo triplo rispetto alle partite normali.
Ci sono gli ace di Annacarla e Pocahontas, c’è il pallonetto di Leo e ci sono soprattutto tre attacchi consecutivi di Ivana: pareggio (14-14).
Sulla rete il tiro delle padrone di casa (14-15): siamo per la prima volta in vantaggio, ma non ci resteremo per molto. E francamente, per come sta giocando Collepasso, anche sul 15-16 la sensazione è che si tratti di una circostanza quasi casuale.
Break da 4 di Antonino e compagne (19-16) e sorprendere la difesa locale è tornata ad essere un’impresa titanica. Ci riesce Nanna dopo uno scambio spettacolare, lunghissimo, infinito. Dal pubblico del tensostatico si leva un applauso tanto sportivo quanto meritato per entrambe le formazioni. Lo scambio più lungo della stagione; solo per ammirarlo è valsa la pena di sorbirci una sconfitta così.
L’Oria sfiora nuovamente il pareggio sul 21-20, ma poi commette due invasioni consecutive e subisce la palletta malefica di Leucci ed uno spettacolare primo tempo a pallonetto di Antonino.
Finisce così (25-20).
Non poteva non finire così visti i tanti meriti del Collepasso e qualche demerito dell’Oria.
La formazione locale si mette in posa per una foto.
A ret’?! Se l’erano già fatta al termine della partita di andata… Si fanno la foto ricordo tutte le volte che giocano o tutte le volte che giocano con noi…?
Per concludere, ringraziamo la signora Pocahontas per le chiacchiere e Pocahontas per la lettura delle poesie. Entrambe hanno allietato il nostro viaggio di andata.
Tabellino: Collepasso-Oria 3-0 (25-12, 25-17, 25-20)
Luna Blu Collepasso: Fachechi NE, Ciccardi NE, Pisanello NE, De Benedettis 7, Bonatesta 7, Leucci 16, Greco NE, De Matteis 0, Antonino 6, Pica 11, Tricarico (L) – All. Barone.
Muri-punto 5, ace 3, errori in battuta 5.
Punti-fatti: 47 (media set: 15,7), errori-punto 17 (media-set: 5,7).
New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Guacci 1, Basile 4, Nannavecchia 9, Leone 6, Bianco NE, Lo Noce 2, Minetti (L) – All. Presta.
Muri-punto 2, ace 4, errori in battuta 8.
Punti fatti 32 (media-set: 10,7) errori-punto 28 (media-set: 9,3).
“Fette di torta” su 124 scambi: PF Collepasso 37,9%, PF Oria 25,8%, EP Oria 22,6%, EP Collepasso 13,7%.
Arbitri: Giuseppe Pellè e Stefano Chiriatti.
Altri risultati: Trepuzzi-Mesagne 2-3, Ugento-Nardò 3-0, Casarano-Presicce 2-3, Cutrofiano-San Giorgio 2-3, Brindisi-Galatina 1-3, Tempesta TA-Spongano 3-0.
Classifica: Mesagne 33; Ugento 32; Presicce 30; Galatina 27; Cutrofiano 26; Tempesta TA 24; Collepasso 22; San Giorgio 20; Nardò e Trepuzzi 19; Spongano 13; Casarano 12; Oria 10; Brindisi 7.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 276,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.
Nella scorsa giornata soltanto un’ammonizione ininfluente sulle sanzioni pecuniarie. Presumiamo che grazie alle nuove misure in materia di semplificazione amministrativa, i documenti di Giannaccari siano stati messi in regola.
Prossimo turno: Oria-Ugento, sabato 4 febbraio, ore 18.30 (dunque di sabato e alle 18.30!)