SPONGANO-ORIA 3-0

31 Maggio 2017

 

Domenica 28 maggio 2017 – ore 18.30

Il sogno dell’Oria si interrompe a Spongano.

Dopo l’1-3 dell’andata sarebbe servita un’impresa epica per accedere alla finale play-off contro il Cerignola. Le ragazze sono state encomiabili sino all’ultimo, ci hanno provato, ma non ce l’hanno fatta.

Ha vinto chi ha giocato meglio, ha vinto la più forte, ha vinto la squadra che è arrivata a questi play-off nelle condizioni migliori.

Ma prima di fare i bilanci di questa stagione, raccontiamo questa partita perché è stata godibile e soprattutto ben giocata da entrambe le formazioni. Il meglio le due squadre l’hanno dato in quell’interminabile tie-break a Oria nella regular season, ma anche domenica lo spettacolo non è mancato.

Andiamo con ordine.

La preparazione è stata curata nei minimi dettagli, inclusa l’alimentazione. Miriam, in particolare, si è dedicata alle angurie che favoriscono in lei il metabolismo più adatto ad una partita di questi livelli.

Prima della gara Corrado mi informa che il golden set si giocherebbe anche in caso di vittoria della New Volley per 3-0. E la serata inizia ad incupirsi (anche se fino all’ultimo conservo il sospetto che mi stia prendendo per il culo per vendicare i miei aggiornamenti “creativi” durante Oria-Nardò).

Passiamo alla scaramanzia.

Purtroppo non riusciamo a ricomporre la vittoriosa tribuna di Enziteto; in compenso, Martina Bacca è pronta a replicare i rituali della gara d’andata di regular season. Il compito è gravoso, ma la ragazza farà il suo dovere con generosità, almeno fino al terzo set (quando per lei subentrerà qualche altro impegno).

Di fronte, però, abbiamo la coccinella di Roberta Renna, un talismano efficacissimo.

Durante il riscaldamento le nostre ragazze sono in controluce. Osservo allora le padrone di casa. Osservo Apa. Durante l’uno contro uno la fuoriclasse salentina preferisce snobbare la compagna per mirare al tubo di areazione sulla parete. Non è che sbaglia mira; lo colpisce proprio di proposito. C’è chi allenta la tensione ascoltando musica, chi maneggiando materiale antistress; Apa si prepara alla partita cercando di disintegrare il tubo di aerazione… Ognuno ha le sue abitudini.

Formazioni.

Pallavolo Spongano: Divina Felline in palleggio, Apa Greco opposta, Roberta Renna e Neide Pereira di banda, Serena Grassi Pirrone e Julia O’Brien centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Laura Lazzari, Giada Savoia, Elisa Marti, Francesca Morciano, Laura Muya ed Emma Coppola.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Mimma Ventruti centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

La novità, dunque, è l’inversione di ruolo tra Giada e Mimma.

Primo set

Muro di Pereira, muro di Grassi Pirrone; l’inizio non è molto incoraggiante (2-0).

Poi l’Oria inizia a macinare il bel gioco a cui siamo abituati.

I terminali d’attacco preferiti sono Amy, Monica e Giada. La Vichinga è attesa dall’ennesima serata di lavori straordinari; la Capitana dispensa le sue prime perle e Giada appare particolarmente ispirata nel suo rulo ritrovato.

A convincere di più, comunque, sono il livello di concentrazione mentale e l’ottima organizzazione. Ricezione fantastica e difese ammirevoli. In particolare, stiamo riuscendo nell’incredibile impresa di bloccare Apa, che realizzerà il suo primo punto soltanto dopo 31 scambi.

L’ultimo capolavoro di Ida.

Il problema è che Spongano, oltre a difendere bene come noi, utilizza soluzioni alternative, come le fast di O’Brien, gli efficaci secondi tocchi della Palleggiatrice Divina e un ace incredibile di Renna (la palla, già tesa, si abbassa all’improvviso come se fosse teleguidata).

Primo tempo e muro di Monica, secondo tocco di Miriam: Oria vola sul 10-13.

Il segnapunti ci farebbe volare anche sul 10-14, ma un’insurrezione popolare, come non si vedeva dal 1647, impone la correzione della svista.

Ace di Chiara e massimo vantaggio oritano (12-16)!

Pereira da posto due; Amy da posto quattro (13-17).

Ahimé, dopo aver ammaccato il condotto d’aerazione e le braccia dell’eroica Giorgia, Apa decide di cominciare a fare buchi sul parquet e tutto il nostro vantaggio si dissolve in pochi minuti (18-17).

Ma non è finita: Punti per Amy, Miriam (ace) e Giada; siamo di nuovo in vantaggio (19-20)!

Come all’andata, però, lo Spongano è più bravo a gestire i palloni caldi. A condizionare il break locale sono il talento di Pereira e le manone a muro di O’Brien, che chiude uno degli scambi più lunghi della partita (24-20).

Da non trascurare i meriti di Zacheo, addirittura più efficace rispetto alla già strepitosa gara d’andata.

Giada tiene viva la speranza (24-22), ma Pereira chiude il primo set (25-22).

Secondo set

Il duello riprende sul filo dell’equilibrio: ai punti di Renna replicano Monica e la solita Vichinga.

Doppietta di O’Brien, primo tempo di Monica e lungolinea di Chiara (7-10).

Intanto, Cristina si è posizionata sulla riga e Martina Bacca sta percorrendo chilometri tra la zona delle riserve e la panchina, abbeverandosi ogni volta. Non dobbiamo lasciare nulla d’intentato.

Muro di Monica (8-11)!

Lungo scambio in cui difendiamo una cannonata dopo l’altra e poi veniamo beffati da una palletta di Apa. E’ come eseguire alla perfezione un triplo salto carpiato da un trampolino olimpico e poi inciampare sul gradino del portone di casa.

A questo punto, purtroppo, la ricezione (che forse non era mai stata così efficiente) va improvvisamente in crisi. Non dura molto, ma il break da 5 cambia volto al set (13-11).

Fast di Monica con successivo sguardo da trance agonistica. Ne ha viste tante nella sua carriera, finanche in B1, ma per lei ogni scambio è quello della vita. Che giocatrice immensa.

Punti per O’Brien, ma anche per Amy e per Giada: siamo di nuovo in parità (16-16)!

Sul 18-18 la svolta definitiva: fast di Grassi Pirrone, mani-fuori di Pereira ed ace di Felline. Poi tiriamo fuori (22-18).

Un lungolinea di Apa e un bel primo tempo di Grassi Pirrone, unitamente ai salvataggi di Zacheo, regalano set e finale play-off allo Spongano (25-21).

Il palazzetto esplode di gioia, ma le ragazze festeggiano con compostezza. Forse è la consapevolezza che nessun obiettivo è ancora stato raggiunto e che ci sarà ancora da lottare. Già da mercoledì. Senza un attimo di tregua.

Le atlete locali restano a lungo strette in un abbraccio al centro del campo. Cosa staranno dicendosi in questo momento così solenne?

Forse: “Siamo una grande squadra e nulla ci potrà fermare”.

Oppure: “Stringiamoci a coorte; siam pronte alla morte”.

O magari: “Sventola ancora la nostra bandiera adorna di stelle sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi”.

O forse: “Ragà, ma chi cavolo ce l’ha fatta fare? Altre due settimane di allenamenti e di trasferte quando avremmo potuto andarcene subito al mare…”

Terzo set

La partita non conta più per il passaggio del turno. Spongano è in finale; noi abbiamo concluso il nostro cammino.

E così Ida decide di introdurre le belle piccine nostre. Si comincia con Martina Bacca e con Saretta; poi entreranno sul parquet anche Martina Medico, Cristina e Luana.

Monica, per un po’, resta in campo per dare l’esempio. E che esempio.

Spongano introduce Marti e Morciano, poi coach Quarta dà spazio a Lazzari e Coppola e fa riposare Apa (che, però, prima di congedarsi, deve romperci le palle per l’ultima volta con un muro).

Molto brava anche la giovane Morciano, che stasera si diletta soprattutto con gli ace (15-5).

Il set è un po’ vacanziero, ma le nostre ragazze sfruttano l’occasione per qualche bella giocata.

Martina Medico: belle alzate, una slash e un secondo tocco.

Martina Bacca: un attacco vincente e due ace consecutivi.

Saretta: un attacco vincente e tanta vivacità in prima linea.

Cristina: ace anche per lei e contributo muro-difesa.

Luana: interventi difensivi autorevoli.

A prescindere dalle giocate, comunque, sapevamo già di poter contare su una linea verde costituita da ragazze diligenti, corrette e appassionate. E con genitori straordinari, sempre vicini alla squadra, primi tifosi e primi collaboratori del coach.

Il set termina 25-17.

Avevamo avuto un po’ di fortuna durante la regular season affrontando, ad esempio, il Noci senza Ragone e il Tuglie senza Clementi. Abbiamo pagato tutto con gli interessi affrontando i play-off senza Dalhis e senza Luisa, realizzando la maledizione della spettatrice di Putignano (“Tanto perderete lo stesso”).

L’anno scorso perdemmo i play-out contro la Volley’s Eagles in cui militava Roberta Renna. Quest’anno perdiamo i play-off contro lo Spongano in cui milita Roberta Renna. Quello che è fatto, è fatto. Ma a questo punto reputo opportuno tutelarmi per il futuro cercando di assorbire l’energia positiva della sua coccinella tatuata sulla spalla destra.

A parte gli scherzi, complimenti a Spongano e in bocca al lupo!

Quest’anno ha giocato divinamente (non solo per via della palleggiatrice).

La piazza merita i campionati nazionali tanto è vero che c’è già un bel tricolore dipinto sullo psichedelico parquet locale. E’ un tricolore un po’ creativo; dipende da dove lo si guarda…

Forza Spongano! Tifiamo per voi.

Ma passiamo a noi.

E’ stata una grande stagione. Abbiamo ammirato un’ottima pallavolo e un gruppo di ragazze meravigliose.

L’amarezza di essere stati fermati al penultimo ostacolo non cancella, ovviamente, le tante gratificazioni di questo campionato e non attenua i meriti di una squadra che ha riportato a Oria una pallavolo di alto livello. Grazie, presidente.

Quante belle partite in regular season e quante emozioni nei primi turni dei play-off. Basti pensare al doppio confronto con Bari.

E’ stato un campionato di svolta che ha visto nascere un gruppo capace di rappresentare la solida base per un progetto ambizioso. Giocatrici esperte si sono affiancate a giovani talenti formando una squadra valida sul piano tecnico, coesa e affiatata nello spogliatoio e sapientemente guidata da Ida Taurisano, stella del volley pugliese da giocatrice e adesso ammirata anche come allenatrice. Tra le tante note positive: uno staff completo e preparato, il ritorno al palazzetto di un tifo appassionato, l’interesse crescente degli sponsor, indispensabili sostenitori di questo progetto sportivo.

Ma quando inizia il campionato 2017-’18?

Tabellino: Spongano-Oria 3-0 (25-22, 25-21,   25-17)

Pallavolo Spongano: Greco 10, Renna 5, Pereira 11, Lazzari 0, Grassi Pirrone 5, Savoia NE, Felline 5, Marti 5, Morciano 4, O’Brien 8, Muya NE, Coppola 0, Zacheo (L) – All. Quarta.

Muri-punto 8, ace 11, errori in battuta 3.

New Volley Oria: Medico 1, Ventruti 1, Greco 3, Bacca 3, Casalino 10, Zanzarelli 1, Leone 8, De Pascalis 7, Limonta 3, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. 1, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 5, ace 5, errori in battuta 8.

Arianna ha preso 30 in sistemi di transizione verso Torre Quetta.

Arbitri: Cinquepalmi e Merico.


ORIA-SPONGANO 1-3

27 Maggio 2017

Mercoledì 24 maggio 2017 – ore 20.30

Gara 1 del terzo turno dei play-off: dopo i confronti con avversarie del girone barese, l’Oria ritrova una formazione del proprio girone. Bisogna dire che per il Salento il bilancio è notevole: Mesagne va in B2 la sera stessa, 3 squadre su 4 avevano superato il primo turno e l’unica superstite, l’Europa Bari, l’abbiamo eliminata noi sabato.

Bene anche i play-out: Nardò e Trepuzzi già salve (come dimostra la presenza in tribuna di un rilassato coach Dell’Anna); Cutrofiano e Ostuni ancora in corsa (in bocca al lupo).

Dunque continua il duello infinito con Spongano. Appaiate al secondo posto con gli stessi punti e addirittura con lo stesso quoziente-set, abbiamo ceduto il posto d’onore solo in ragione del quoziente punti (intesi come scambi). Bella partita all’andata della regular season, bellissima partita al ritorno con quel tie-break in equilibrio sino al 23-25.

Ahimé, da allora abbiamo perso pezzi pregiati per strada (Luisa e Dalhis), ma confidiamo in chi scenderà sul parquet.

E allora vediamo chi scende sul parquet.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Pallavolo Spongano: Divina Felline in palleggio, Apa Greco opposta, Roberta Renna e Neide Pereira di banda, Serena Grassi Pirrone e Julia O’Brien centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Laura Lazzari, Giada Savoia, Elisa Marti, Francesca Morciano, Laura Muya ed Emma Coppola.

Purtroppo anche per questo turno infrasettimanale non ho modo di dedicare il giusto tempo e devo limitarmi al comunicato “ufficiale” per la stampa (con qualche aggiunta).

Ottimo avvio delle padrone di casa, che hanno espresso una pallavolo molto efficace in ogni fase di gioco. In vantaggio per quasi tutta durata del set, le atlete oritane hanno subìto la rimonta finale delle avversarie, che hanno ribaltato il punteggio di 20-18 con una serie di attacchi convincenti e sfruttando l’unica esitazione in ricezione del parziale (21-25).

E dire che forse non avevamo mai ricevuto bene come stasera.

Momenti di angoscia sul 20-19, quando una cannonata di Neide Pereira ha permesso alla nostra Miriam di fregiarsi di un nuovo tatuaggio, questa volta sul volto.

Nel secondo parziale è proseguito il duello di cannonate tra Apa Greco ed Amy. Su un attacco della talentuosa opposta salentina Giada c’era arrivata, ma ha solo potuto toccare il pallone prima che uscisse fuori.

Allora la stella di San Pancrazio ha deciso di mangiarsi le mani (o almeno quella che aveva determinato il mani-fuori).

E adesso vediamo come cavolo fa Apa a cercare il mani-fuori…

Casalino e compagne non si son perse d’animo e hanno reagito rendendo pan per focaccia nel secondo set. La multinazionale salentina (che schiera la statunitense O’Brien e la brasiliana Pereira nelle proprie fila) era infatti in vantaggio per 18-21, ma il buon turno in battuta di Limonta e le giocate finali di Leone e Casalino hanno consentito alla New Volley Oria di riportare l’incontro in parità (25-23).

Il fallo di posizione sul 22-22 stava mandando tutto in malora. Ida ha reagito facendosi una passeggiata anti-stress nei pressi della panchina. Poi, per fortuna, abbiamo rimediato con un attacco della Vichinga e con ace di Monica (25-23).

Nel terzo set lo Spongano non si è concesso pause ed ha esibito una pallavolo molto efficace e ben organizzata. Ottima la prova collettiva che ha permesso a fuoriclasse come Greco di esprimere il proprio talento (24 punti finali). In casa oritana Amy Leone (ancora top-scorer con 27 punti) è stata chiamata a svolgere gli straordinari sia per scelta tattica che per la capacità di tenuta della difesa leccese, in particolare del libero Zacheo. Il set, però, è stato ben amministrato dalle ospiti (17-25).

E’ stato anche un festival di pallonetti: belli, in particolare, quello di Monica sull’8-12 e quello di Amy sull’11-12 (dopo un salvataggio di piede della Palleggiatrice Divina).

E’ andata male a Pereira (che, pallonetto a parte, ha disputato una prestazione eccellente con 16 punti personali) poco prima, sul 6-10. La fuoriclasse brasiliana si è un po’ rammaricata.

Mi sono sempre chiesto quale lingua scelgano per jastemàre le giocatrici bilingue. Sono convinto che le atlete balcaniche preferiscano jastemàre nella propria lingua d’origine (che ha tante soluzioni suggestive, u pičku materinu, jebi te sve po spisku, idi u kurac…), ma una brasiliana? Il portoghese suona così dolce e musicale; lo vedo poco adatto alle parolacce. Meglio l’italiano.

Mi riprometto di chiederglielo al ritorno.

Encomiabile la generosità delle atlete oritane nel parziale successivo: un testa a testa equilibrato ed appassionante dal primo all’ultimo scambio.

Di fronte al valore e alla continuità delle ospiti, la vena realizzativa di Leone ed i muri di Casalino non sono stati sufficienti. Ancora una volta, sul 21-19, lo Spongano ha gestito meglio i palloni decisivi ed ha concluso la gara vittoriosamente (22-25).

Determinanti, nel finale, per il raggiungimento del pareggio i colpi di O’Brien e di Pereira.

L’ultima nostra diagonale è stata un tentativo di gambizzazione dell’allenatore ospite, che, scampato, il pericolo, ha poi potuto festeggiare con le proprie valenti atlete.

Spongano si conferma squadra competitiva; l’Oria, comunque, ha già dimostrato, anche nel corso di questi play-off, di essere in grado di compiere qualunque impresa. L’incontro di domenica si preannuncia, dunque, come l’ennesimo ed ultimo capitolo di un duello sportivo che ha vivacizzato questa stagione.

Credo che alle nostre ragazze non si possa rimproverare nulla: brave comunque.

Spongano è fortissima e lo sapevamo. Ma abbiamo tanti motivi per essere fiduciosi. Intanto, questa stessa partita ci ha visti in vantaggio sul 20-18 nel primo set e sul 21-19 nel quarto. Abbiamo gestito male le fasi finali, il tetto non è venuto bene, ma il resto della costruzione era basato su fondamenta solide.

E poi negli incontri tra Oria e Spongano quest’anno il fattore-campo sembra essere ininfluente. Quindi…

Infine, bisogna sfruttare la scaramanzia e da questo punto di vista sarà determinante il ruolo di Martina Bacca.

Ma, soprattutto, per quest’Oria niente è impossibile. E’ una partita. E’ una storia a sé. Ci si gioca tutto in una sera. Facciamo in modo che il sogno continui.

Se non Oria, quando…?

Tabellino: Oria-Spongano 1-3 (21-25,  25-23,  17-25,  22-25)

New Volley Oria: Medico 0, Ventruti 0, Turchiarulo NE, Greco 2, Bacca NE, Casalino 15, Zanzarelli 0, Leone 27, De Pascalis 6, Limonta 3, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 5, errori in battuta 9.

Arianna ha preso 28 in Cardiologia.

Pallavolo Spongano: Greco 24, Renna 7, Pereira 16, Lazzari 0, Grassi Pirrone 7, Savoia NE, Felline 2, Marti 0, Morciano NE, O’Brien 10, Muya NE, Coppola NE, Zacheo (L) – All. Quarta.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 9.

Arbitri: Rossini e Annoscia.

Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 28 maggio, ore 18.30.


EUROPA BARI-ORIA 2-3

22 Maggio 2017

Sabato 20 maggio 2017 – ore 20.00

Enziteto, Bari.

L’Oria affronta gara 2, partita aperta ad ogni pronostico. Noi abbiamo il vantaggio della vittoria in gara 1, ma si tratta di un vantaggio esiguo. Più rassicurante, semmai, è il ricordo della prestazione: gagliarda, convincente, rovinata soltanto dalle fasi di distrazione con cui abbiamo compromesso un risultato che avrebbe potuto essere più interessante.

Ma la Primadonna ha anche dimostrato di essere squadra tosta, completa, equilibrata. Senza dimenticare che è la più forte del girone A (Cerignola a parte).

Insomma, stasera può succedere di tutto. E probabilmente – penso – saranno i nervi saldi a fare la differenza (in realtà, non sarà proprio così perché vinceremo proprio dopo aver superato una specie di “crisi di nervi”).

Nessuna novità nel Bari; ritorna Martina Bacca nell’Oria. Sembrerebbe un ritorno pro forma, in verità, perché la piccina non fa il riscaldamento e stasera ha un look più intellettuale che sportivo. Pur non giocando, darà comunque un contributo scaramantico su cui non mi dilungo perché già quest’anno ho visto più cose che in tutta la mia “carriera” di tifoso dell’Oria.

In tema di look, l’altra grande novità sono i capelli biondo platino della Vichinga, la schiacciatrice che ha fatto 48 punti mercoledì scorso. Non capita spesso che una giocatrice realizzi 48 punti nella pallavolo (ma neanche nella pallacanestro…); fa piacere ricordarlo di tanto in tanto.

Ida Gabriele entra nel palazzetto e poi ne esce portando con sé un bel cagnolino bianco. Dove l’avrà portato? Formulo due ipotesi: o – secondo l’ipotesi più scontata – l’ha portato fuori a fare i bisognini oppure – secondo l’ipotesi più suggestiva – si tratta di un cane appassionato di pallavolo a tal punto da voler ascoltare il briefing pre-partita insieme alle giocatrici locali.

Formazioni.

Europa Bari: Nicla Marzano in palleggio, Isabel Panza opposta, Angelica Tritto e Simona Marasco di banda, Ida Gabriele ed Ester Genovesi centrali, Simona Emilio libero.

A disposizione di coach Michele Ironico: Alessio Paradiso, Naila Di Donato, Vanessa Marino e Rosalba Catalano.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

Si inizia con un muretto di Monica e la cosa ci fa piacere.

Poi osserviamo un pallonetto di Giada, un attacco vincente di Tritto, una fast di Monica e un ace di Chiaretta (2-6).

Entrambe le squadre stanno giocando bene. L’Oria è nella sua versione da big-match: concentrato, determinato, preciso, diligente. Il Bari, però, non sta a guardare. Pur in svantaggio, la formazione locale sta muovendosi molto bene sul parquet: difende, costruisce, attacca.

Sul 5-11 break con muro e diagonale di Panza, mani-fuori di Marasco ed ace di Tritto (9-11).

Gli scambi si allungano; lo spettacolo è all’altezza delle migliori aspettative.

Muro di Giada, diagonale di Marasco (10-13).

Il pareggio arriva con un altro break barese, favorito dal temibile turno in battuta di Panza (2 ace) e dalla vivacità in prima linea di capitan Genovesi (15-15).

Che grande giocatrice, Ester Genovesi. Tecnicamente efficace ed elegante, correttissima con gli avversari (come dimostrerà il suo bel sorriso anche dopo la sconfitta) e punto di riferimento anche emozionale per le compagne. Alle consuete pacche sul culo (che dovrebbero essere adottate come logo universale della pallavolo femminile), stasera si sommano certi bacioni stampati sulle guance che non si vedono più neanche negli asili nido.

Come disse Earvin N’gapeth, il bacio è un apostrofo rosa tra un’alzata e una diagonale.

Il set entra nel vivo: pipe di Amy e muro di Monica; fast di Genovesi e attacco di Tritto (17-17).

Ace di Monica e attacco di Tritto (19-19).

A questo punto ecco l’Oria delle migliori occasioni: difese perfette, saggia costruzione del gioco da parte di Miriam e attacchi al fulmicotone: 3 palloni messi a terra dalla Vichinga, uno da Mimma, un ace per Miriam e slash finale di Giada (19-25).

Partiamo decisamente col piede giusto.

Un dato che mi colpisce è la precisione offensiva: un solo errore in attacco (a parte le murate subìte, ovviamente). Quando non mettiamo il pallone a terra è solo per merito della difesa barese.

Secondo set

Con le belle premesse del primo set chi avrebbe mai potuto immaginare l’andamento del secondo?

Iniziamo anche bene: pipe di Amy e primo tempo dietro di Monica (1-2); poi Genovesi ottiene il cambio palla e al servizio va Panza. Non so se soffriamo più il servizio dell’opposta barese (2 ace in questa fase) o la rotazione; fatto sta che subiamo un passivo di 7-0.

Riprendiamo a macinare punti con Amy, ma la Primadonna continua la sua corsa facendo pagare un conto salato alla nostra ricezione (14-6).

Panza è l’attaccante più in forma (passa anche da seconda linea); la Primadonna è in crescita, ma il vero problema siamo noi. Ci impalliamo completamente: riceviamo maluccio, facciamo punti col contagocce e proprio non riusciamo a trovare una strategia anticrisi.

Sul 18-8 Ida introduce Saretta, Martina Medico e Luana per far rifiatare un po’ le titolari in difficoltà.

Bella un’alzata di Martina, diretta ispiratrice di un attacco vincente, ma l’ace conclusivo di Di Donato chiude il set con un punteggio un po’ imbarazzante (25-9).

Terzo set

Beh, un set in malo modo lo perse anche il Bari all’andata; oggi è successo a noi. Sono cose che capitano; l’importante adesso è reagire.

Si ricorre insistentemente alla Vichinga e all’inizio la stretegia dà buoni frutti (4-6), ma è solo un’illusione. Basta un’altra rotazione spiacevole per farci ripiombare nella crisi (10-6).

E la crisi è nerissima.

Possiamo permetterci di mandare in fumo un set dopo aver vinto il primo, ma non due. Si nota che il disagio non è più soltanto tecnico ma anche, soprattutto, emotivo. E questo è un guaio serio.

Lo sconforto alimenta il nervosismo, il nervosismo danneggia la coesione: la squadra è disunita, sconsolata.

Sia chiaro: di fronte abbiamo una squadra fortissima che sta interpretando la partita in modo perfetto e che regala anche spettacolo: una palleggiatrice esperta, un libero agile, due centrali alte e capaci, tre attaccanti diverse tra loro ma ciascuna in grado di assumersi in ogni momento il ruolo di mattatrice e di bilanciare eventuali (rari) cali delle colleghe. Se proprio bisogna cercare il pelo nell’uovo, forse non c’è stata grande continuità in ricezione.

Ahimé, sul 20-10 la sensazione è che stiamo tristemente chiudendo la nostra stagione. E’ stata bella comunque, ma è un peccato terminare così.

Mi guardo intorno per distrarmi e vedo volti amici, che purtroppo, frequentando l’altro girone, non si incontrano spesso. In particolare, saluto mister Francklin e scorgo in tribuna alcune giocatrici dell’Adriatica e delle Volley Eagles dell’anno scorso (oltre a quella attualmente sul parquet).

Attacco di Amy, attacco di Mimma, primo tempo di Giada; tre punti consecutivi e abbiamo pure ripreso a difendere (22-14). Ma come si fanno a recuperare 8 punti di distacco quando al Bari ne bastano appena 3?

Coach Ironico chiama il tipico time-out che sembra fatto apposta per ritrovare un minimo di concentrazione e poi riprendere il massacro. Una specie di formalità.

Gabriele mura, ma poi il Bari si scontra con una difesa tornata ad essere nuovamente e finalmente ostica ed è costretto a sbagliare qualcosa (23-17).

Primo tempo di Monica, attacco della Vichinga biondo platino (23-19).

E se non fosse troppo tardi?

Ace-culo di Giada, favorito dal nastro (23-20). E se anche la fortuna ci desse una mano?

Ricominciamo a crederci.

Un bolide di Tritto termina vicino alla riga: dentro secondo l’arbitro, fuori secondo le nostre ragazze, che protestano con veemenza (24-20). Francamente una palla così veloce non è facile da giudicare.

Bari sbaglia un servizio, Monica piazza il primo tempo ed Amy passa da seconda linea: 3 palle-set annullate e adesso siamo a un passo da un pareggio clamoroso (24-23)!

Purtroppo Bari si affida alla propria attaccante più in forma e Panza non sbaglia (25-23).

Il set è perduto ma l’Oria è di nuovo una squadra.

Quarto set

Com’è strano questo sport. Quant’è bello.

Eravamo sull’orlo del baratro e adesso, invece, stiamo per scrivere una pagina epica. E’ un’altra squadra in campo. E’ il vero Oria!

Tripletta di Monica (0-3).

Giorgia e Chiara (e chiunque si trovi) difendono magnificamente ed Amy continua il proprio show personale (3-7).

Ace di Monica, muro di Giada (3-9)!

Simona Emilio si concede una seduta di pranoterapia. L’immagine è piuttosto inquietante; spero che non ci siano problemi e che si tratti solo di un modo per ottimizzare la (già encomiabile) prestazione.

Adesso il martello più efficace tra le padrone di casa è Angelica Tritto (5 punti nel suo transito in prima linea) e poco dopo subiamo il “solito” ace di Panza (11-15); poi riprendiamo la corsa verso la gloria con le difese favolose di Giorgia e gli attacchi spietati di Amy.

Tutto funziona: servizi più insidiosi, grandi difese, grande muro-difesa.

Ida ha realizzato un altro capolavoro restituendo motivazione e concentrazione a una squadra che a metà del set precedente sembrava cotta.

La Vichinga passa anche dal centro e poi un muro di Giada ci porta al tie-break (16-25)!

Il quadro psicologico si è ribaltato; adesso siamo pronti a scrivere la storia!

Tie-break

Era destino che la doppia sfida tra queste due belle squadre dovesse durare almeno 10 set. E – facendo le dovute grattate – ci auguriamo che non ne servano addirittura 11…

Il tie-break è pallavolo-champagne. L’Oria non arretra; il Bari risolve i problemi palesati nel quarto set. E’ inutile soffermarsi sui singoli scambi (che spesso sono lunghi e spettacolari): sono due squadre che adesso giocano bene, che vogliono vincere a tutti i costi e che mantengono la sfida in equilibrio.

La svolta decisiva è sul 9-10: fast di Monica, ace di Chiara, tiro fuori del Bari, muro di Monica e palletta finale di Amy (9-15)!

La squadra viene abbracciata sul parquet dai numerosi sostenitori giunti nel capoluogo e poi va a raccogliere anche il tributo dello sportivo pubblico locale.

Il più felice è Maurizio, che, incurante della storta, saltella di gioia come un grillo. Per guarire dalle conseguenze di cotanta felicità dovrà applicarsi l’Antartide, nella sua interezza, sulla caviglia.

Ma non c’è tempo per festeggiare perché mercoledì è in programma il turno successivo dei play-off contro un’avversaria di cui conosciamo bene il valore: Spongano.

L’appuntamento per il gentile pubblico ed i gentili ospiti è mercoledì alle 21.

Tabellino: Bari-Oria 2-3 (19-25,  25-9,  25-23,  16-25,  9-15)

ASD Europa Bari: Paradiso 0, Gabriele 5, Di Donato 1, Tritto 16, Genovesi 13, Marasco 12, Catalano NE, Marzano 1, Marino NE, Panza 20, Emilio (L) – All. Ironico.

Muri-punto 8, ace 15, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Medico 0, Ventruti 5, Greco 1, Bacca NE, Casalino 18, Zanzarelli 0, Leone 29, De Pascalis 13, Limonta 2, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE, Mastria (L) Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 7, errori in battuta 5.

Arbitri: Cosi e Scarciglia.

Prossimo turno: Oria-Spongano, mercoledì 24 maggio, ore 21.00.


ORIA-EUROPA BARI 3-2

20 Maggio 2017

Mercoledì 17 maggio 2017 – ore 19.30

Cari lettori, purtroppo due partite alla settimana sono troppe e non ho il tempo di scrivere il post nel mio stile. Vi tocca il comunicato “ufficiale” con qualche ritocco.

Al palazzetto di via Crocifisso si è giocato un incontro ricco di emozioni e di capovolgimenti di fronte: le padrone di casa sorridono per la vittoria, ma, allo stesso tempo, si rammaricano per aver sciupato alcune opportunità (nel primo e nel quarto set) per conseguire un risultato più rotondo. Certo è che l’avversaria si è dimostrata formazione competitiva e lo spettacolo non è mancato.

Grande protagonista dell’incontro è risultata la schiacciatrice oritana Amy Leone, che ha messo a terra ben 48 palloni, una cifra straordinaria.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Aurora è in tribuna, pronta a riappriopriarsi della maglia n. 17.

Eurpa Bari: Nicla Marzano in palleggio, Isabel Panza opposta, Angelica Tritto e Simona Marasco di banda, Ida Gabriele ed Ester Genovesi centrali, Simona Emilio libero.

A disposizione di coach Michele Ironico: Alessio Paradiso, Naila Di Donato, Vanessa Marino e Rosalba Catalano.

Molti volti celebri tra le ospiti, in particolare quello della gloriosa capitana Ester Genovesi. L’ultima volta l’avevo vista giocare in un’altra partita di play-off: Gioia del Colle-Cutrofiano. Non è cambiata; forse è addirittura più forte di allora.

Sulla carta, però, quella che mi sta più simpatica è Panza. Con un cognome così, la sento molto vicina. La sento come se fosse una parente. Che poi lei non abbia neanche una cellula di panza è un altro discorso.

E’ stato subito bel gioco sin dalle prime battute. Entrambe le squadre hanno sbagliato pochissimo e si sono affrontate con determinazione e senza risparmio.

L’equilibrio di questa godibile partita lo ha spezzato l’Oria, che è riuscita ad accumulare un vantaggio di 5 punti (19-14). Spinte dalla trascinatrice Genovese, le ospiti hanno ribaltato la situazione portandosi sul 21-24, salvo poi sprecare 3 palle-set e subire la reazione brindisina (25-24). In questo turbinio di emozioni, alla fine hanno prevalso le atlete baresi (25-27).

Nell’intervallo le gentili ospiti si inginocchiano in preghiera attorno alla panchina e ascoltano con attenzione l’omelia di don Michele.

Grande equlibrio anche nel set successivo. Ancora una volta sono state le atlete di coach Taurisano a guadagnare qualche punto di vantaggio; contrariamente al primo set, però, questa volta Casalino e compagne hanno amministrato il tesoretto di punti con autorevolezza, chiudendo sul 25-22. Praticamente la metà dei punti locali (12) è stata “vidimata” da Leone.

Da sottolineare il bel servizio di Marasco, che non si era accorta del timeout chiamato da Ida sul 22-20.

Da sottolineare anche il secondo tocco con cui Miriam ha chiuso il set. So’ cose belle.

Diverso l’andamento del set successivo, dominato dalla New Volley sin dall’avvio e chiuso con l’eloquente punteggio di 25-10.

Dopo l’intervallo osservo che dev’esserci un rituale particolare per il ritorno in campo e presumo che Giorgia debba tuzzare le manine contro quelle delle compagne secondo un ordine preciso e rigoroso. Non trovando in giro la compagna con cui iniziare, il volto del nostro libero esprime un certo smarrimento…

Superato il momento di crisi, la Primadonna Bari ha ripreso ad esprimere una buona pallavolo, ma l’entusiasmo ha trascinato le padrone di casa verso quella che iniziava a delinearsi come una marcia trionfale (16-9). A quel punto la squadra barese ha avuto il merito di non arrendersi e di rimontare (20-21).

L’Oria è comunque riuscita a creare le condizioni per sferrare il colpo di grazia (23-22), ma ha sprecato la grande opportunità subendo il sorpasso sul filo di lana delle ospiti (23-25). Cacchio!

(“Cacchio” non l’ho scritto nel comunicato ufficiale).

Capovolgimenti di fronte anche nell’emozionante tie-break: brindisine in fuga (6-1) grazie alle difese di Giorgia, alle fast di Monica e ad un ace di Chiara e baresi in rimonta (11-12) con un palletta beffarda di Genovesi, con le difese di Emilio e soprattutto con due muri di Gabriele seguiti da balletto.

Preciso che Emilio e Gabriele sono due cognomi; non sono due giocatori maschi infiltrati.

Un salvataggio nel campo avversario di Chiara non è stato ritenuto regolare. Però è stato bello lo stesso. Magari la prossima volta si potrebbe rendere ancora più spettacolare con una gimkana: un bel giro attorno al rondò di via Epitaffio, un’arrampicata sulla colonna del monumento di San Barsanofio e poi di corsa nel campo avversario a recuperare il pallone…

La vocazione mistica delle nostre avversarie continua: dopo l’omelia di don Michele, ecco Vanessa Marino adempiere a un voto: in caso di passaggio del turno si farà monaca. Nel frattempo inizia già ad esercitarsi per l’abbigliamento.

Nel finale la New Volley ha mantenuto i nervi saldi affidandosi ossessivamente alla giocatrice più in forma: Amy Leone. Pur “marcata” dalle avversarie, Leone ha attaccato da tutte le posizioni trascinando la squadra del presidente Dellisanti verso un’importante ed emozionante vittoria (19-17).

Bello il puntonzo del 14-13: praticamente una pipe a palletta, con il nastro che ci ha dato una mano.

Che “la Vichinga” risulti top-scorer di una partita non è una novità; anzi, è la prassi. Ma la cifra di 48 punti è effettivamente straordinaria e rivela uno stato di forma ed una continuità impressionanti. Leone ha realizzato 9 punti nel primo set, 12 nel secondo, 11 nel terzo, 8 nel quarto, 8 al tie-break. Tra i 48 punti: un muro, 3 ace, 12 attacchi vincenti da seconda linea.

Nulla è impossibile con numeri del genere. Bari resta favorita, ma la New Volley farà di tutto per continuare a coltivare il sogno della B2.

Tabellino: Oria-Bari 3-2 (25-27,  25-22,  25-10,  23-25,  19-17)

New Volley Oria: Medico NE, Ventruti 8, Turchiarulo NE, Greco 6, Casalino 11, Zanzarelli 0, Leone 48*, De Pascalis 11, Limonta 6, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

(*) Non è uno scherzo: veramente 48 punti ha fatto. Abbiamo le prove.

Muri-punto 5, ace 10, errori in battuta 10.

Arianna ha preso 30 in Flysunfooddrinkologia applicata.

ASD Europa Bari: Paradiso 3, Gabriele 10, Di Donato 0, Tritto 18, Genovesi 17, Marasco 14, Catalano NE, Marzano 0, Marino 0, Panza 16, Emilio (L) – All. Ironico.

Muri-punto 7, ace 7, errori in battuta 9.

Arbitri: Merico e Pascale.

Prossimo turno: Europa Bari-Oria, sabato 20 maggio, ore 20.00.


ORIA-ADRIATICA TRANI 3-1

15 Maggio 2017

Domenica 14 maggio 2017 – ore 18.30

Primo turno di play-off: New Volley Oria-Adriatica Trani.

La partita unica ha un certo fascino, ma mette anche un po’ d’angoscia.

Il fascino è quello della sfida senza appelli, senza possibilità di rivincite. Bisogna dare tutto. Bisogna essere pronti mentalmente, fisicamente, tecnicamente. Non c’è una rete di salvataggio. Entro un paio d’ore circa ci saranno soltanto un vincitore e un vinto.

Ma in questa peculiarità c’è anche l’angoscia: una sola partita determina il destino di una squadra. Tanto impegno e tanti sacrifici possono andarsene in fumo in una giornata storta.

L’Adriatica ha un problema: Raffaella Ayroldi si è infortunata giovedì: è al PalaCrocifisso, ma cammina con una stampella. E temo che con la stampella non si possa giocare. Che sfortuna farsi male proprio alla vigilia della partita che vale una stagione.

Problemi anche in casa oritana: mancano Luisa (per infortunio) e Dalhis (per globalizzazione).

In bocca al lupo per entrambe.

In compenso c’è un nuovo arrivo: Mimma Ventruti, già opposta della Tampesta Taranto e non nuova da queste parti.

Tra le ospiti ho visto giocare Liviana Milillo ai tempi d’oro del Valenzano e dell’Aquila Azzurra Trani e – più recentemente – Nadia Volpe in occasione dei play-out contro il Bisceglie nel 2014.

E poi c’è Valeria Brattoli, un investimento di Anna Grazia Materia ai tempi dell’Azzurra Molfetta. Era alta, era bella, era giovane, era promettente. E’ ancora alta, è ancora bella, tutto sommato è ancora giovane; ora bisogna solo vedere se le promesse di allora sono state mantenute (risposta di fine partita: sì, nda).

Ma entriamo in clima partita.

Grande atmosfera, belle coreografie e buona risposta di pubblico (colorato e caloroso). Nutrita anche la rappresentanza di tifosi ospiti. Adrenalina a mille.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Giada De Pascalis e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Adriatica Trani: Serena Abbattista in palleggio, Liviana Milillo opposta, Nadia Volpe e Valeria Brattoli di banda, Valeria Gorgoglione e Raffaella Papagno centrali, Simona Sollecito libero.

A disposizione di coach Mauro Mazzola: Claudia D’Aniello, Serena Lamanuzzi, Chiara Galentino, Miriana Pasculli, Raffaella Ayroldi e Anna Cosentino.

In realtà, non ho visto il Camp3 e potrebbe esserci qualche altra giocatrice che non conosco; eventualmente me ne scuso con le interessate.

Primo set

Ace di Abbattista, attacco di Milillo, muro e attacco di Gorgoglione (0-4).

Peggio di così non avremmo potuto iniziare. Sembriamo un po’ incartati. Che sia un problema di vertigini da play-off? Eppure partite importanti ne abbiamo già affrontate quest’anno e abbiamo sempre fatto bella figura.

Il nostro primo punto lo realizza l’ultima arrivata, Mimma, ed è cosa buona e giusta così la ragazza rompe subito il ghiaccio, ma l’alta centrale ospite Gorgoglione piazza un altro muro ed un ace, due fondamentali che esaltano chi li realizza e demoralizzano chi li subisce (2-7).

Finalmente entriamo in partita con la Vichinga, ma l’Adriatica è davvero una squadra tosta e mantiene il vantaggio sino al 6-10.

Break oritano con Chiaretta, Mimma e Giada ed è il sorpasso (13-10)!

Su un bagher di Giorgia c’è un velo di Miriam che inganna la difesa ospite (16-14). Se c’è stato un tocco della nostra palleggiatrice, è stato impercettibile. Nel dubbio, assegno il punto a Giorgina, che ha meno occasioni…

Miriam difende, Mimma attacca (ed è già al quinto punto personale): 18-14.

La partita diventa sempre più intensa. L’Adriatica Trani gioca molto bene: grande organizzazione, palleggiatrice bravissima e generosa, libero spettacolare. Nell’Oria non tutto sembra girare per il verso giusto: potrebbe essere un problema di “assestamento” legato alle assenze di Dalhis e di Luisa; in ogni caso, siamo avanti nel punteggio e va bene così.

Oltretutto, in fatto di difese, anche noi stiamo contribuendo ad allungare gli scambi e Giorgia conferma lo stato di forma eccellente.

Volpe riduce lo svantaggio con 3 attacchi quasi consecutivi (19-17).

Secondo tocco di Miriam e secondo tocco di Abbattista in rapida successione (20-18).

Bah. In questo set si giocheranno 62 scambi e soltanto 2 di essi si chiuderanno con un secondo tocco. Può essere una coincidenza che questi due secondi tocchi siano consecutivi? E qui devo rispolverare la mia teoria del territorio da marcare: quando fa il secondo tocco una palleggiatrice, sente il dovere di farlo anche la collega avversaria. Per marcare il territorio. O magari perché si sente stimolata e incoraggiata a farlo dal buon esempio della collega avversaria. Chissà.

Punto per Brattoli, fast di Monica e doppia pipe di Amy (24-20).

Quattro palle-set a nostra disposizione.

E qui avviene il patatrac: prima subiamo l’attacco di Milillo, poi tiriamo fuori un pallone improbabile, poi tiriamo di nuovo fuori e infine subiamo un ace con due giocatrici che cozzano al primo tocco e due giocatrici che cozzano al terzo tocco, quello con cui avremmo dovuto semplicemente rimettere la palla nell’altro campo (24-24).

I pensieri che scorrono nella testa di Ida non devono essere propriamente poesie romantiche.

Un bolide di Milillo ribalta addirittura la situazione a vantaggio delle nostre coriacee ospiti (25-26).

Contrattacchiamo ripetutamente, ma l’Adriatica difende tutto finché Amy non piazza la botta vincente (26-26). Botta è il termine appropriato perché il pallone transita dolorosamente dal volto di Volpe prima di cadere a terra.

Pur mezza intontita, la schiacciatrice tranese riesce, subito dopo, a regalare un nuovo set-point alla propria squadra.

Primo tempo vincente di Monica (27-27), grande difesa di Giorgia e attacco efficace di Amy: sorpasso oritano (28-27)!

Infrazione tranese e nuova opportunità grazie ad una fast di Monica (29-28).

Purtroppo concentriamo nel finale molti errori in battuta e l’Adriatica ne approfitta con un attacco di Brattoli (29-30).

Ancora una fast di Monica; ancora parità (30-30)!

Quante emozioni!

Il finale, ahimé, non è degno dello spettacolo ammirato sino adesso: sbagliamo un servizio e incorriamo in un’infrazione. Il primo set, dunque, è del Trani (30-32).

Sì, la partita è bellissima, ma adesso l’adrenalina si sta trasformando in cacarella (e non me la posso permettere se a fine partita voglio gustare quello che c’è da gustare).

Secondo set

Grandissimo equilibrio anche nel secondo parziale; rileviamo un cambio palla dopo l’altro: per Trani vanno a segno praticamente tutte; per noi Mimma e soprattutto Amy (7-7).

La Vichinga sta per disputare un parziale stratosferico con la bellezza di 12 punti personali (sui suoi 33 finali).

Miriam prova ad attaccare di piede; Amy utilizza strumenti più tradizionali sebbene con ampia gamma di traiettorie (10-8).

Le fughe in questo set non sono concesse: l’Adriatica pareggia, sorpassa di nuovo, viene raggiunta e poi è ancora parità. Mai più di due punti di distacco. Niente fughe, dunque, ma tanto spettacolo e tanti scambi tenuti in vita da salvataggi strepitosi. I due liberi meriterebbero una statua ciascuna davanti all’ingresso dei rispettivi spogliatoi, ma non c’è una sola atleta che oggi si stia risparmiando in difesa.

La Vichinga attacca anche dal centro; Brattoli replica con un pallonetto e poi riusciamo finalmente a prenderci 3 punti di distacco con Amy e con Chiaretta, che attacca da opposta (21-18). Non ci sto capendo più niente: Chiara fa l’opposta, Amy fa la centrale, Giorgia fa i punti…

Si ripete il copione del terzo set: abbiamo un tesoro in cassaforte (3 punti di vantaggio) e lo buttiamo nel gabinetto concentrando in 4 scambi altrettante studicarìe: errore in battuta che fa diventare il volto di Ida di colore verde Hulk, ace di Cosentino (saggiamente introdotta un attimo prima), tiro fuori misura ed infrazione in fase di costruzione del gioco. Da 21-18 a 21-22.

In confronto a noi, Timone d’Atene è un risparmiatore accorto.

Sbaglia anche il Trani (23-22).

Palletta di Papagno dopo l’ennesimo miracolo di Sollecito (23-23).

Mi sento male. E non è per la glicemia. Quella verrà più tardi.

Quando il gioco si fa duro, i duri entrano in campo: ricezione perfetta di Amy, alzata magistrale di Miriam e fast alla dinamite di Monica Casalino, leggenda vivente del volley pugliese.

Non è finita. Ricezione incerta delle ospiti con palla che vaga verso il centro della rete e Monica anticipa la palleggiatrice ospite spingendo la palla a terra. Senza indugi e senza irregolarità.

25-23.

La paura è passata, ma quanta sofferenza.

Terzo set

Nell’intervallo Ida non si limita a parlare alle proprie atlete; le avvolge in un abbraccio ricco di empatia e di rassicurazione.

Vediamo cosa succede nell’altra panchina. Nel momento in cui io sento il bisogno di una camomilla, se non proprio di un defibrillatore, l’allenatore ospite decide di prendere un caffè, conferendo poi il bicchiere di carta nel cestino, con senso civico.

A giudicare da quello che abitualmente si trova nei pressi delle panchine alla fine di ogni partita (bottiglie rovesciate, buste di merendine, fazzolettini di carta, assorbenti, ecc.), mi ero fatto la convinzione che sul parquet la raccolta dei rifiuti fosse un concetto astratto. Mister Mazzola è l’unico presidio di civiltà. Nell’aspetto mi ricorda vagamente l’allenatore serbo Zoran Terzic.

Degno della nazionale serba è anche l’avvio del terzo set della sua squadra: muro di Gorgoglione, attacchi di Milillo e di Volpe (5-7).

Due set sono sufficienti a dare consapevolezza ad entrambe le squadre che la partita sarà dura sino alla fine e sarà necessario dare il massimo.

Sale la tensione agonistica, nascono alcune discussioni, restano elevate l’intensità e la bellezza del gioco.

E’ naturale che alcune espressioni di esultanza, nostre e loro, risultino molto particolari.

Noto qualche progresso nell’Oria: giochiamo con più determinazione, sbagliamo di meno e miglioriamo in alcuni fondamentali (i servizi adesso sono più insidiosi).

Uno dei volti di questa vittoria è quello di Giada. Lei sa fare di meglio e stasera non ha iniziato bene, ma adesso viene fuori il suo talento. E sapersi rialzare è forse il più grande merito che possa avere un giocatore.

Dopo un lungolinea del gioiello di San Pancrazio, Monica piazza una fast millimetrica e un muro.

Mani-fuori di Brattoli e slash di Monica che sposta la palla di lato e poi indica imperiosamente col dito, a scanso di contestazioni, che il suo tocco è finito dentro.

Quando fa così, mi mette un po’ di paura…

Chiara difende, Amy martella, ma Brattoli tiene il Trani agganciato (12-11).

Giorgia compie un salvataggio in scivolata e le avversarie non riescono a ricostruire; sarei tentato di assegnare al nostro fantastico libero anche questo punto, ma risulterebbe una forzatura visto che il pallone è stato rigiocato.

Tris vichingo in 4 scambi e voliamo sul 16-11.

Volpe si toglie lo sfizio di un muro (16-13).

L’Oria sancì la retrocessione del suo Bisceglie tre anni fa; l’Oria sta per fermare la corsa del suo Trani oggi. Secondo me, ogni volta che sente nominare Oria, la ragazza compie qualche gesto scaramantico qui irriferibile.

Primo tempo cazzuto di Giada e attacco vincente di Chiara dopo l’ennesimo salvataggio di Giorgia (19-14).

Sollecito difende, Volpe attacca (19-17).

Dopo la palletta di Giada, Ida introduce Saretta per servire. Visto l’andamento dei primi due set, non c’è da stare tranquilli anche se abbiamo un lieve vantaggio. Ma la mano di Saretta non trema. Anzi, la creatura effettuerà una serie di battute perfette su cui costruiremo il rush finale.

Break di 6-0 con punti per Monica, Amy e Mimma. E ciliegina finale con l’ace di Sara che sigilla il parziale (25-17)!

Felicità nella nostra metà campo; un po’ di spavento tra le ospiti dato che Sollecito resta carponi sul parquet. Nulla di grave, per fortuna. La ragazza continuerà a difendere egregiamente anche nel parziale successivo.

Quarto set

Fast di Papagno, secondo tocco di Miriam, ace di Abbattista e un paio di cacatine nostre (2-5).

Ida ferma il gioco e le sue urla si sentono fino in Albania.

Recuperiamo grazie a un felice turno in battuta di Amy: due ace per lei e punteggio sul 7-6.

Butto l’occhio sulla panchina. In assenza di Martina Bacca, chi ha il compito di organizzare i talk-show? Saretta, si direbbe.

E perché le sorelle De Paola sono accosciate? E’ un rito scaramantico come quelli di Spongano?

Esiste poi una giocatrice pugliese che non abbia ancora indossato la maglia di Aurora Capone? Una settimana fa ce l’aveva Noemi; oggi la indossa Claudia. Direi che mercoledì possiamo farla provare anche a un’avversaria o magari all’arbitro o al segnapunti. Giusto per variare ancora.

Ma torniamo alla partita perché c’è ancora equilibrio e c’è ancora da lottare.

Ace volpino per l’11-12, ma si tratta dell’ultimo vantaggio ospite. Da adesso in poi l’Oria girerà come un meccanismo perfetto.

Doppietta di Amy e punto per Brattoli (14-13).

Alzata “creativa” di Miriam e perentorio attacco della Vichinga; segue mani-fuori di Chiara, che ormai vola da una parte all’altra del campo come un aereo della Ryan Air (16-13).

Monica vede la difesa ospite spiazzata e la infilza con un millimetrico disimpegno di prima battuta che termina nell’angolino del posto 5 (19-14).

L’Adriatica sta perdendo un po’ di lucidità e mister Mazzola tenta di rimediare con un paio di sostituzioni.

Ormai siamo in dirittura d’arrivo. Concediamo un errore in battuta e voliamo verso la vittoria con una striscia finale di 5 punti consecutivi: pallonetto di Monica, murazzo di Monica, ace di Mimma, invasione ospite e puntonzo finale di Miriam, anche lei brillante protagonista di questa magnifica gara (25-15).

Vinciamo 3-1 e accediamo alla fase successiva dei play-off.

Il parquet si allega di lacrime: lacrime di gioia, lacrime di tensione da scaricare, lacrime di chi conclude qui la stagione ma lo fa con la consapevolezza di aver giocato magnificamente lottando sino alla fine.

Gli applausi, invece, si somigliano. Dai tifosi oritani e dai tifosi tranesi gli applausi sono il comune tributo alla generosità e alla bravura delle rispettive squadre.

Poi c’è la scena più bella della serata. E’ stata una partita agonisticamente tirata, ma adesso le due squadre decidono spontaneamente di condividere sia le lacrime che gli applausi. Le atlete si abbracciano, si consolano, si congratulano, si uniscono in cerchio e vanno a prendersi gli applausi di quello che ormai è un solo pubblico. E così piange anche chi ha vinto e sorride anche chi ha perso.

Queste sono le giocatrici delle nostre squadre; questo è il nostro sport. E noi ne siamo orgogliosi.

Tabellino: Oria-Adriatica Trani 3-1 (30-32,  25-23,  25-17,  25-15)

New Volley Oria: Medico NE, Ventruti 8, Turchiarulo NE, Greco 3, Casalino 20, Zanzarelli 1, Leone 33, De Pascalis 4, Limonta 7, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE, Mastria (L) 1 – All. Taurisano.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 14.

Arianna ha preso 30 in composizioni artistiche di frutta.

Adriatica Trani: Gorgoglione 8, Volpe 14, Milillo 11, Brattoli 12, Papagno 4, Abbattista 4, D’Aniello 0, Lamanuzzi NE, Galentino NE, Pasculli NE, Ayroldi NE, Cosentino 1, Sollecito (L) – All. Mazzola.

Muri-punto 5, ace 7, errori in battuta 9.

Arbitri: Cosi e Resta.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Nardò 45,00; Monteiasi e Trepuzzi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 20,00; Cutrofiano 20,00; tutte le altre (Putignano, Frascolla TA, Mesagne, Tuglie e Spongano) 0,00.

Nessun provvedimento nell’ultima giornata; quella che vedete, dunque, è la classifica definitiva. Vince Casarano al termine di una stagione correttissima. Il totale delle multe è di appena 337 euro, un record (lo scorso anno erano state 1075 e poi, andando a ritroso, 1160, 1614, 1728 e 944).

Oria chiude al 7^ posto con 25 euri.

Ben 5 squadre non hanno subìto sanzioni economiche e 3 (Mesagne, Tuglie e Spongano) neanche un provvedimento disciplinare grave (squalifiche, sospensioni, ecc.).

Prossimo turno: Oria-Primadonna Bari, mercoledì o giovedì ad una certa ora. La finale di Coppa dei Campioni sarà una partita loffia che finirà 0-0 dopo i tempi supplementari senza neanche un tiro in porta. Venite a Oria tanto i rigori li tireranno dopo le 23.


ORIA-NARDO’ 3-0

9 Maggio 2017

Domenica 7 maggio 2017 – ore 18.30

Ultimo impegno di regular season a giochi praticamente fatti per tutti, inclusi noi e le nostre odierne avversarie. Oria e Nardò, con gli ultimi punti in palio, potrebbero soltanto guadagnare una posizione in classifica, ma i play-off per le brindisine e i play-out per le leccesi sono già sicuri.

Per la verità, l’opportunità di raggiungere la seconda piazza per l’Oria è puramente teorica. Spongano ha giocato sabato, vincendo 3-0, e ad essere determinante (in caso di vittoria anche dell’Oria per 3-0 e quindi a parità di quoziente set) sarebbe il quoziente punti. Cioè i singoli scambi.

Facendo un po’ di calcoli, l’Oria può concedere al Nardò soltanto 21 scambi. In pratica dovrebbe vincere ogni set con un punteggio medio di 25-7. Ora, è vero che sulla carta siamo più competitivi del Nardò, ma la formazione granata, pur con tutte le sue difficoltà (Spano e Lerna infortunate, rosa striminzita), ha comunque atlete che sanno difendere, sanno palleggiare e sanno mettere il pallone a terra.

L’impresa è francamente impossibile.

In mattinata, comunque, se n’era parlato e le giocatrici avevano proceduto alla lottizzazione dei pochi errori a disposizione: 2 errori in battuta io, 2 tiri fuori tu, 2 murate lei, ecc.

L’occasione è comunque propizia per fare uno scherzo agli amici di Spongano: mi impegno ad aggiornarli in tempo reale, ma decido di fornire punteggi sbagliati e tali da far credere che l’Oria stia riuscendo nell’impresa impossibile.

Guardiamoci intorno.

Nell’Oria c’è un originale e pittoresco taping sulla caviglia di Amy e c’è anche un’esordiente: Noemi Albanese, classe 2003.

C’è la mamma di Martina, ma non c’è la torta preparata dalla mamma di Martina. E non c’è il papà di Martina. E presumo che l’assenza della torta e l’assenza del papà siano correlate; nel senso che mentre Martina gioca e la mamma assiste, il papà è a casa a mangiarsi la torta.

In tribuna è assiso l’orsacchiotto di peluche che, per tradizione ormai decennale, viene scagliato addosso alla nostra palleggiatrice titolare nel corso dell’ultima partita.

Il Nardò ha una giocatrice in meno rispetto alla partita d’andata, quando già non è che vi fosse tanta abbondanza. E’ stata una stagione difficile per le nostre ospiti, ma i play-out sono una storia a sé e il proverbiale cuore granata può diventare l’arma con cui bilanciare tutti i disagi patiti quest’anno.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Noemi Albanese e Luana Turchiarulo.

Dream Volley Nardò: Roberta Stefanizzi in palleggio, Federica Buccarella opposta, Veronica Anchora e Giada Olivieri di banda, Veronica Chirivì e Clelia Scalese centrali, Alessandra Dell’Anna libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Francesca Margarito.

L’arbitro mi sembra nuovo al PalaCrocifisso; direi che si tratterà di un esordio molto positivo.

Primo set

Il primo scambio è lunghissimo ed istruttivo: lo chiude con successo Amy, ma penetrare la difesa leccese non è stato affatto facile e il libero Dell’Anna si mette subito in evidenza per alcuni salvataggi spettacolari. La ragazza disputerà una partita strepitosa. Demelza Sanasi ha trovato la propria erede.

Difende bene anche Chiara – ed è una bella conferma anche questa – permettendo alla Vichinga di realizzare il secondo punto (2-0).

Beh, ce ne mancano solo 73 e abbiamo ancora l’intero bonus di 21 punti da poter subire…

Purtroppo, però, Buccarella dimostra che quei calcoli sono fantascienza e che contro il Nardò il tiro a segno ce lo possiamo scordare (4-3).

Belle difese su entrambi i fronti e show di Giada, che piazza due attacchi ed un ace (11-5).

E’ arrivato il momento di inviare il primo messaggio a Spongano: vinciamo 7-1…

La Vichinga, con Giorgia e Chiara, adesso si dedica alle difese e i compiti di sfondamento in attacco vengono affidati alle centrali: Monica si conferma macchina da punti, Dalhis si esalta con alcune conclusioni spettacolari (e un paio di muri).

Sul 17-10 il Nardò tenta la rimonta e si porta a –3 (18-15), ma a Spongano faccio credere che il punteggio sia 20-5.

Gioco di prestigio di Amy con un attacco che il nostro presidente giudica “da 3 punti” e che ottiene anche il plauso dell’allenatore ospite, sempre molto sportivo.

La nostra mitica Capitana ripristina le distanze, Chiara pesca un ace, ma poi subiamo il punto del libero Dell’Anna, che vale come premio per una regular season giocata ad ottimi livelli (22-17).

Finisce 25-19, ma un mero errore di digitazione mi induce a scrivere 25-8 nel messaggio destinato agli amici di Spongano…

Secondo set

Ace di Stefanizzi, doppietta di Amy, diagonale di Buccarella, ace di Anchora (2-4). E’ il ventunesimo punto del Nardò e mi pare che abbiamo esaurito il bonus. Un altro punto e il nostro terzo posto sarà matematico.

Nel messaggino scrivo che siamo sul 9-2 e inizio a pormi un problema etico: continuo a tenere sulla graticola i dirigenti di Spongano sino alla fine della partita (come mi ero ripromesso) o li informo al raggiungimento della soglia fatidica (come avevo promesso)?

Beh, credo che lo scherzo sia stato sufficiente e interrompendolo adesso concilierei un po’ di sana goliardia con la correttezza dell’impegno assunto.

Tuttavia, è proprio adesso che l’Oria infila una striscia impressionante: una pipe e 2 ace per Amy, un muro e un primo tempo per Giada, un attacco per Chiara e un paio di errori ospiti.

Siamo 10-4 e – continuando così per altri 40 scambi – forse possiamo ancora farcela ad essere secondi… Il primo messaggio onesto a Spongano può aspettare.

Il punto che ci condanna al terzo posto lo realizza Buccarella dopo un’ulteriore serie di difese di Dell’Anna (10-5). Comunico la lieta (per loro) novella ai miei interlocutori sponganesi. Poco dopo iniziano a fischiarmi un po’ le orecchie.

Ci consoliamo con un po’ di bella pallavolo: difese attente, costruzione di gioco ricca di fosforo e attacchi spettacolari. E’ l’Oria che conosciamo. C’è anche qualche sperimentazione tattica perché vedo attaccare dal centro chi di solito si trova a ‘na costa e viceversa.

Sul 19-10 entra Martina per Miriam. Anche la piccina è molto cresciuta rispetto agli esordi: alzate pulite, movimenti corretti, presenza sempre più autorevole.

E nel finale registriamo l’esordio in serie C di Noemi Albanese, che entra per servire. I capelli lunghi, tuttavia, coprono il nome e il numero sulla maglia ed è Giada che deve sollevare la chioma della compagna per consentire al signor Zizza di annotare il numero.

La scritta sarebbe stato meglio tenerla coperta perché sulla maglia c’è scritto “Capone”, che non mi sembra proprio corrispondente al cognome della ragazza…

Quello che conta è che la creatura piazza un servizio con i fiocchi anche se poi Buccarella attacca con efficacia (24-12).

L’ultimo punto è una magia di Monica: un bel pallonetto piazzato alla propria sinistra (25-12).

Terzo set

Mister Dell’Anna schiera Margarito in posto quattro.

Anche in questo parziale l’Oria piazza subito un break che offre poche opportunità di reazione alle nostre gentili ospiti: slash di Giada, doppio ace di Amy, attacco di Dalhis, che poco dopo si esibirà in un’alzata degna della Lobianco (7-2).

Sbagliamo anche tanto, sia noi che il Nardò, ma i richiami di Ida consentono di conservare un’adeguata concentrazione e la giusta intensità.

Nardò è un po’ in difficoltà, ma qualche giocata è degna della sua tradizione. Del resto, Buccarella è una giocatrice che possiede sempre la dinamite nelle braccia, Stefanizzi ha mani precise e sapienti e Dell’Anna raccoglie di tutto e di più. Forse serve solo un pizzico di continuità in più per le prossime due settimane. Unitamente a un po’ di culo, che invero servirebbe a tutti quanti.

Vichinga stellare (18 punti in totale) e Chiara solida certezza: il traguardo si avvicina.

Giorgia sta confermando la tradizione di chiudere le sue stagioni in crescendo.

E a proposito di tradizioni, si avvicina il momento del lancio del pupazzo. Il momento più opportuno è l’avvicendamento Miriam-Martina. Per poter riprendere la scena, delego l’incarico alla sorella, che tuttavia è un po’ troppo educata. Selene, infatti, interpreta la tradizione come se fosse una garbata cerimonia di premiazione e porge l’orsacchiotto con delicatezza; in realtà il pupazzo andrebbe scagliato addosso alla palleggiatrice come se fosse una bomba a mano.

In tribuna c’è una storica palleggiatrice dell’Oria, che ha già beneficiato della tradizione. Forse si potrebbe modificare il rituale scagliando dagli spalti non già il pupazzo ma proprio la palleggiatrice dell’anno precedente. Ci penseremo per il futuro.

Torniamo alla partita.

Chirivì realizza i punti neretini della bandiera e l’ultimo scambio della regular season lo chiude la nostra bomber Amy (25-16).

Il primo turno dei play-off è una partita secca: domenica prossima affronteremo in casa l’Adriatica Trani. Serve tutto il calore del PalaCrocifisso!

In bocca al lupo a tutte le nostre compagne di viaggio impegnate nei play-off e nei play-out e soprattutto forza Oria!!!

Tabellino: Oria-Nardò 3-0  (25-19,  25-12,  25-16)

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 8, Turchiarulo NE, Greco 1, Bacca NE, Casalino 11, Zanzarelli NE, Leone 18, De Pascalis 8, Limonta 4, Albanese 0, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 10.

Arianna ha preso 30 in freccetricolorogia.

Dream Volley Nardò: Chirivì 6, Anchora 6, Buccarella 6, Olivieri 3, Stefanizzi 1, Margarito 1, Scalese 2, Dell’Anna (L) 1 – All. Dell’Anna.

Muri-punto 0, ace 4, errori in battuta 11.

Arbitri: Sumeraro e Zizza.

Altri risultati: Monteiasi-Mesagne 0-3, Cutrofiano-Spongano 0-3, Tuglie-Casarano 3-0, Noci-Putignano 3-0, Trepuzzi-Frascolla TA 2-3, Ostuni-Castellaneta 0-3

Classifica: Mesagne 78; Spongano e Oria 65; Tuglie 60; Noci 51; Putignano e Frascolla TA 45; Castellaneta 37; Trepuzzi 25; Cutrofiano 23; Nardò 22; Ostuni 17; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Nardò 45,00; Monteiasi e Trepuzzi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 20,00; Cutrofiano 20,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni nel penultimo turno. Ricordiamo che ai fini del trofeo vale soltanto la regular season.

Prossimo turno: Oria-Adriatica Trani, domenica 14 maggio, ore 18.30.


PUTIGNANO-ORIA 0-3

1 Maggio 2017

Sabato 29 aprile 2017 – ore 18.30

Eccoci ad un altro snodo fondamentale di questa stagione: Putignano-Oria.

Situazione: Mesagne 72, Spongano e Oria 59 (Spongano con miglior quoziente punti), Tuglie 57, Noci e Putignano 45 (Noci con miglior quoziente set).

Motivazioni: per noi la motivazione è arrivare il più alto possibile (terzi o magari secondi) sfruttando lo scontro diretto Spongano-Tuglie ed affrontare i play-off con qualche agevolazione (più partite in casa, ad esempio); per il Putignano è raggiungere i play-off e quindi arrivare nelle condizioni di scavalcare il Noci vincendo lo scontro diretto della settimana successiva (ma serve almeno un altro punto in classifica perché prevedibilmente il Noci oggi ne porterà a casa 3).

Condizioni: Amy si è fatta male in allenamento e presumibilmente non potrà essere schierata nel sestetto titolare. La Vichinga c’è, ma è in tenuta vacanziera: capelli sciolti e borsa del ghiaccio al posto delle ginocchiere.

Abbiamo un bruttissimo precedente di partite giocate senza di lei: Oria-Castellaneta 0-3. La grattatina è d’obbligo (ma non sarà l’unica della serata; anche una previsione sui play-off determinerà il ricorso al gesto scaramatico).

Nel palazzetto osservo due poster molto suggestivi: si tratta di fotomontaggi in cui sono stati messi in colonna gli occhi delle giocatrici locali. E’ proprio un lavoro ben fatto, sia per merito della bravura del fotografo e del grafico che – ovviamente – per merito delle proprietarie di quegli occhi.

Sotto certi aspetti, però, i due poster agganciati ai canestri hanno anche qualcosa di inquietante, qualcosa che si richiama al Grande Fratello di George Orwell (“1984”). Temo che in campo ci si possa sentire un po’ osservati da tutti questi occhioni puntati addosso…

Formazioni.

Pallavolo UISP 80 Putignano: Giorgia Giannini in palleggio, Asia Sozio opposta, Simona Serio e Mariangela Sibilia di banda, Federica Turi e Roberta Sportelli centrali, Iolanda Romanazzi libero.

A disposizione di coach Giuseppe Fanelli: Domiziana Calisi, Tatiana Palummieri, Erika Vitto, Margherita Losavio, Federica Tassi e Sabrina Schena.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Luisa Chionna e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Amy Leone, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Dunque, Giada ritorna in posto due e la cosa non preoccupa perché la ragazza ha dimestichezza; Luisa va in posto quattro e questa è una situazione inedita, almeno quest’anno, ma neanche questo preoccupa perché conosciamo l’immenso valore di questa giocatrice.

Primo set

Giorgia difende e Giada attacca; partiamo bene.

Sozio addomestica un pallone difficile e lo scaraventa a terra.

Giada sta carica e poi Monica apre la lunga serie di fast destinate ad essere risolutive (3-6).

Sibilia e Serio vanno a segno, ma anche Chiara rompe il ghiaccio e la capitana continua a scaricare palloni sul parquet (8-12).

La partita è bella e il ritmo è alto. Il Putignano si conferma squadra molto valida con tante atlete giovani e più che promettenti; l’Oria sta interpretando la gara come meglio non avrebbe potuto. Le nostre ragazze sono concentrate, ordinate, reattive e molto efficaci in ogni fondamentale. E sembrano anche serene. Psicologicamente si è lavorato bene: Amy è Amy, una fabbrica di punti, ma la sua assenza non diventa un potenziale alibi né un motivo di angoscia: chi è in campo fa quello che deve fare. Ottimamente.

Serio e Turi ottengono il pareggio (13-13), ma è solo un momento: invasione locale e bolide di Giada (13-15). Non saremo più ripresi sebbene il Putignano resterà a soffiarci il fiato sul collo fin quasi alla fine del set.

Dopo un bel pallonetto di Sportelli, show oritano con Lulù che ottiene un mani-fuori, con Monica che riesce a piazzare una fast atipica e con Giada che scavalca il muro con un pallonetto meritandosi gli applausi di Ida (16-20).

Dev’essere una di quelle serate in cui l’allenatrice può compiacersi del proprio lavoro: la squadra sta dando soddisfazione da tutti i punti di vista. Il valore tecnico non è una sorpresa, ma quello che piace di più è l’atteggiamento mentale.

La perfezione, però, non esiste e se ne accorge Monica quando un nostro servizio la colpisce in pieno sulla schiena. Dopo quello di Ostuni, è il secondo attacco da fuoco amico che subisce la nostra capitana in meno di tre mesi.

Chiusa questa piccola parentesi, si riprende a macinare punti: attacco di Luisa, attacco di Chiara, fast di Monica (17-23). E tutte stanno difendendo alla grande con un encomio particolare a Giorgia, davvero fantastica. Forse è la sua migliore prestazione stagionale.

Primo tempo di Turi, attacco di Serio (19-23).

Poi c’è un pallone salvato in tuffo da Giorgia, alzato all’indietro “alla cecata” da Miriam e splendidamente sfruttato da Chiara, che, da posizione precaria e accentrata, lo spedisce alla propria sinistra spiazzando la difesa barese (19-24).

Serio difende, Turi mura (20-24).

Serio effettua un servizio tesissimo e pericoloso, ma per nostra fortuna termina poco oltre la linea (20-25).

Il primo set è nostro, ma partita e avanzamento (o consolidamento) in classifica sono ancora tutti da sudare.

Secondo set

L’elemento di maggior esperienza del Putignano, Mariangela Sibilia, suona la carica e realizza i primi punti locali, valorizzando anche un paio di belle difese di Sozio.

Ma qualcosa non gira per il verso giusto tra le nostre avversarie, che alternano giocate spettacolari a errori-punto frequenti. Un po’ è merito della nostra difesa, ma sino al 5-9 noi registriamo solo 2 ace all’attivo (Giada e Miriam); il resto sono errori baresi.

Palle dentro, palle fuori; palle toccate, palle non toccate. Aumentano le recriminazioni e l’arbitra decide di porre un freno alle discussioni ammonendo la nostra capitana.

Solite grandi difese di Giorgia e così Giannini deve escogitare un bel secondo tocco per rimettere in carreggiata la propria squadra.

Sul 9-9, però, l’Oria impone un decisivo break di 1-8 con 3 punti per Luisa e 2 per Dalhis. Splendido il pallonetto di Lulù che vale il 10-17.

Mister Fanelli effettua alcuni cambi: Losavio, Calisi, Schena, Vitto.

Proprio Vitto interrompe la striscia brindisina con un primo tempo (11-17).

Monica ottiene il campio palla e poi va a noleggiare un’armatura per proteggersi dal turno in battuta di Giada. Ma la nostra opposta non soltanto non sbaglia ma addirittura trova l’ace che vale l’11-20.

E Monica può poi chiudere un lungo scambio con un grazioso pallonetto.

Chi lu cutursu colpisce, di cutursu perisce. Un attacco di Sportelli viene difeso un po’ goffamente e il pallone carambola sulla schiena della nostra povera opposta. E’ l’unica volta, questa sera, che vedo Ida un po’ contrariata.

Ma il vantaggio è abissale: subìto un muro da Sportelli, attacchiamo con Monica e chiudiamo il set con un puntonzo di Chiara, comunque molto brava ad improvvisare (13-25).

Il bel Putignano del primo parziale si è un po’ perso per strada e 13 errori-punto sono un po’ troppi. Proprio gli errori-punto costituiscono un ulteriore indicatore della nostra odierna cazzimma: 7 nel primo set, 5 nel secondo, appena 4 nel terzo. Pochi e pure in progressiva diminuzione.

Terzo set

Ace di Miriam e muro di Giada per iniziare bene anche il terzo parziale (1-5).

Sibilia non molla mai; Oria replica con Chiara, Luisa e Giada (4-11).

Giada ha disputato un bellissima partita variando i colpi e dando pure una bella mano in difesa. Luisa ha saputo adattarsi alle necessità. E lo ha fatto nel modo giusto contribuendo in ogni fase di gioco e dispensando magie in attacco. Sempre con determinazione ma anche con un bel sorriso rassicurante. Di Chiara parleremo fra poco.

Secondo tocco di Miriam, mancato in video ma immortalato in fotografia.

E vogliamo parlare di Miriam?

Non potendo contare sul suo terminale d’attacco preferito (Amy), che spesso ha rappresentato anche la soluzione d’emergenza nei momenti complicati, Miriam ha saputo gestire la distribuzione dei palloni in modo eccellente. Perfetta anche lei questa sera. Aveva responsabilità delicate, ma ha sempre fatto le scelte più opportune.

E’ dire che vedendola rossa in faccia come un peperone, frutto delle prime gite in spiaggia stagionali, non sarei stato così sicuro della sua lucidità… Temevo un collasso sul parquet per colpo di sole differito…

Ace di Sozio e palletta di Chiara, con la sfera che percorre qualche centimetro sul nastro e poi cade nella metà campo ospite.

“Hanno pure culo…” – commenta una signora in tribuna, che in questo caso ha perfettamente ragione.

Putignano non si arrende: Sozio, Calisi e Sibilia riducono le distanze (10-16).

Scambio lungo e spettacolare chiuso con successo dall’ottima Sibilia.

Contro di noi il Putignano non si è espresso al massimo, né all’andata né al ritorno. Quando gioca bene, però, è veramente uno spettacolo di squadra.

Giada trova un mani-fuori che suscita qualche protesta.

Poi Dalhis piazza due palloni consecutivi che ci proiettano verso il traguardo (12-21).

Brava anche la Cubanita: non tanti punti, ma tutti pesanti, senza contare il gran lavoro a muro. Determinante anche lei.

Punto di Vitti, appena rientrata, che poi richiama… con delicatezza l’attenzione della propria palleggiatrice.

Ed ecco una delle scene madri di questa partita.

Sibilia attacca, il nostro muro smorza la palla ma depista Giorgia. Che però si tuffa e ci arriva lo stesso. Miriam, con una mano, tiene viva la palla, che tuttavia vola all’indietro verso il lato sinistro del campo. Sembra perduta, ma Chiara compie il gesto tecnico più spettacolare di questa partita: si tuffa all’indietro e difende riuscendo pure a scagliare il pallone nel cuore delle retrovie locali. Il successivo contrattacco putignanese termina fuori (13-22).

Il punto della determinazione, della reattività, dell’agilità e della generosità. Questa è Chiara Limonta.

Per sopperire all’assenza di Amy, è così che tutte hanno moltiplicato le proprie forze.

E la Vichinga? Come starà vivendo questa partita dalla graticola della panchina? Vista da fuori, la nostra bomber sembra un leone in gabbia, anzi una Leone in gabbia. Osserva, palpita, incoraggia.

E si distrae soltanto quando prende atto con stupore della quantità infinita di caramelle che assume Dalhis nel corso di ogni partita.

Sibilia a segno da destra e da seconda linea, poi c’è un punto anche per Calisi (17-22); Ida deve chiamare un time-out.

Quando la situazione potrebbe diventare critica, viene fuori la classe, la tecnica e l’esperienza della nostra capitana. In realtà, sono già venute fuori sin dal primo scambio, ma la sequenza finale è impressionante: primo tempo, slash e fast (17-25).

Monica chiude con la considerevole quota di 15 punti personali. E soprattutto vinciamo 3-0 su un parquet difficile, dove persino il Mesagne aveva ceduto un set.

A questo punto, visti gli altri risultati, non possiamo più essere raggiunti dal Tuglie, ma difficilmente potremo superare lo Spongano nel quoziente punti (ce ne sarebbero 20 da recuperare). Intanto bisogna battere il Nardò e non sarà una passeggiata.

In conclusione, un Oria bellissimo sia sul piano tecnico che sul piano caratteriale. Tutte eccellenti individualmente, come abbiamo visto, ma è stata soprattutto la vittoria del collettivo e della coesione.

Tabellino: Putignano-Oria 0-3 (20-25,  13-25,  17-25)

UISP Putignano: Serio 4, Sibilia 11, Calisi 2, Palummieri NE, Vitto 2, Losavio 0, Giannini 1, Sozio 5, Turi 4, Tassi 0, Sportelli 5, Romanazzi (L), Schena (2L) – All. Fanelli.

Muri-punto 3, ace 4, errori in battuta 9.

New Volley Oria: Medico NE, Chionna 7, Liguori 5, Turchiarulo NE, Greco 3, Bacca NE, Casalino 15, Zanzarelli NE, Leone NE, De Pascalis 11, Limonta 8, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 1, ace 7, errori in battuta 7.

Arianna ha preso 30 in tecniche avanzate di fotografia con particolare riferimento all’effetto dito.

Arbitri: Annoscia e Panzarino.

Altri risultati: Mesagne-Cutrofiano 3-0, Spongano-Tuglie 3-0, Casarano-Noci 0-3, Frascolla TA-Ostuni 3-0, Castellaneta-Trepuzzi 3-2, Nardò-Monteiasi 3-0.

Classifica: Mesagne 75; Spongano e Oria 62; Tuglie 57; Noci 48; Putignano 45; Frascolla TA 43; Castellaneta 34; Trepuzzi 24; Cutrofiano 23; Nardò 22; Ostuni 17; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Nardò 45,00; Monteiasi e Trepuzzi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 20,00; Cutrofiano 20,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica il Trepuzzi: 35 euri per avere alcuni sostenitori rivolto frasi offensive all’arbitro e all’allenatore avversario.

Prossimo turno: Oria-Nardò, domenica 7 maggio, ore 18.30.