VALENZANO CAPURSO – ORIA 3-0

1 giugno 2015

E' stato  bello

Sabato 30 maggio 2015 – ore 18.30

Avrei voluto scrivere di una favola dal lieto fine.

Avrei voluto raccontare il miracolo di una formazione che, contro ogni pronostico, rinnovava il mito di Davide che sconfigge Golia.

Purtroppo così non è stato.

Lo spareggio di Valenzano ci taglia le ali spalancandoci le porte della serie D, quelle stesse porte che già in un paio di occasioni sembravano essersi aperte e sono poi state richiuse dalla determinazione delle nostre ragazze.

C’è la speranza del ripescaggio; e comunque il verdetto maturato sul campo è ininfluente sul nostro giudizio. Lo avevamo detto più volte e lo confermiamo nel momento più doloroso della stagione: le giocatrici della New Volley meritano il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine.

Giorgia Mastria

E’ stato bello seguirle, è stato bello applaudirle, è stato bello vederle crescere, diventare sempre più brave e sempre più squadra.

Il risultato del campo è la retrocessione, ma nel nostro giudizio e soprattutto nel nostro cuore, il risultato è una brillante promozione.

Le ragazze hanno dato tutto e non resta alcun rimpianto.

Bene ha fatto il presidente Mino ad abbracciarle in un simbolico cerchio finale al termine della gara che ha segnato il nostro destino. Il suo abbraccio è quello di noi tutti. Siamo orgogliosi di voi.

Detto questo, tanti complimenti alla Cuti Volley: ha vinto con pieno merito e – proprio in ragione del valore espresso in questi play-out – aver dato filo da torcere ad una squadra così è un ulteriore motivo di orgoglio anche per noi.

Giada De Pascalis

In questa cronaca della partita leggerete di cartellini gialli e rossi (solo due, questa volta, ma congiunti), che si sommano a quelli di gara-2; leggerete di proteste eccessive, di qualche “forzatura” regolamentare e si avrà l’idea di una battaglia più che di una partita. Beh, certamente la tensione agonistica è stata molto alta, ma alla fine abbiamo lasciato Valenzano tra strette di mano e reciproche attestazioni di stima.

Abbiamo un po’ esagerato, ma dopo il fischio finale l’unico sentimento che resta è quello dell’amicizia.

Maria Difronzo

Adesso facciamo un passo indietro e raccontiamo la partita.

Per la verità, non è stata una gran partita: noi abbiamo giocato molto peggio rispetto a domenica ed anche la Cuti è sembrata accontentarsi limitandosi al minimo indispensabile (purtroppo per noi, il minimo indispensabile loro avrebbe potuto essere fronteggiato soltanto con una gara superlativa da parte nostra). La cronaca sarà, dunque, piuttosto sintetica.

Nulla doveva essere lasciato al caso sul piano scaramantico. Passando dal rondò di Massafra, abbiamo fatto quello che andava fatto. Passando da Mottola abbiamo onorato la figura di Gigi Mastrangelo. Abbiamo poi evitato l’autogrill che non aveva portato bene in gara-1 preferendo il bar-pasticceria “Ladisa” di fronte al palazzetto (all’inizio non ero molto favorevole, ma poi, una volta entrato, un paio di fattori mi hanno fatto cambiare idea). Ho indossato la stessa maglietta delle ultime due partite vittoriose.

Alessandra Loria

Ci sono, però, state anche delle violazioni. La macchina di Marcello era lavata, un’atleta si è depilata le cosce e Ivana (che accusa il sottoscritto di aver boicottato il tradizionale appuntamento all’”Akropolis” del venerdì) ha scelto il trancio di pizza ortolana bianca (?!).

Al palazzetto vengo reso edotto sul significato di Cuti. Prima ero convinto che fosse un acronimo. Chessò? Collettivo Universitario di Tiratrici Indipendenti. Combattiamo Unite i Tremòni Italiani. Qualcosa del genere.

Vengo, invece, a sapere che la Chiesa di Ognissanti di Cuti è un antichissimo esempio di architettura romanica pugliese situata in campagna, più o meno a metà strada tra Valenzano e Capurso. Dato che la società nasce dalla fusione tra l’Aspav di Valenzano e l’Orsa di Capurso, il richiamo ad una chiesa posta a metà strada accontenta tutti e non discrimina nessuno.

Chiesa di Ognissanti di Cuti

Le giocatrici baresi iniziano il riscaldamento.

Sono sbalordito: Rossella De Vivo riesce a fare per tre volte canestro da centrocampo con una percentuale vicina al 33,3% (uno ogni tre). Michael Jordan ha chiuso la carriera al 32,7% (dei tiri da tre, mica da centrocampo!). A fine partita vorrei intervistarla sull’argomento, ma la ragazza rifiuta e questo è il motivo per cui oggi ne scriverò male. Invece, Giacoma Gassi è fortissima, bellissima, intelligentissima e simpaticissima.

Giocare tre partite in 15 giorni contro la stessa squadra provoca strani effetti. In queste due settimane rivedi le tue avversarie continuamente, sia nel sogno che nella veglia. Vai dal fruttivendolo ed hai la sensazione che sia Ranieri a pesare le ciliegie, vai all’edicola e ti sembra che sia Costantini a darti il resto, vai all’Università e l’assistente del professore ti ricorda vagamente Ancona (e non sai se rispondere alla sua domanda o se provare a murarla quando solleva la penna).

Annalisa Costantini

Formazioni.

Cuti Volley: una che non mi ricordo come si chiama in palleggio, Isabella Ancona opposta, Mariantonietta Miale e Giacoma Gassi di banda, Annalisa Costantini e Claudia Romina Ranieri centrali, Maria Difronzo libero.

Quest’ultima è candidata alle Comunali di Capurso. Costringendola a gara-3, dunque, le abbiamo rovinato l’ultima settimana di campagna elettorale. Ecco perché ha giocato così brillantemente ad Oria; era la più motivata a chiudere subito il discorso. Chissà quanto ci avrà jastemàto alla fine della partita…

Saluto

In panchina: Antonella Triggiani, Luana Amoroso, Marianna Madio, Valentina Casulli, Alessia Marchionna e Dalila Ciciriello.

Coach Michele Milella è squalificato e può solo collegarsi spiritualmente alle proprie atlete; in panchina siede Luigia Cassano.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Simona Bianco opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giada De Pascalis e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Sara Zanzarelli e Morgana Gallo.

Simona Bianco

Primo set

Nel primo scambio c’è già tutta la partita: Giorgia corre a prendere palloni da una parte all’altra, Difronzo pure le prende tutte, noi attacchiamo con un po’ di timidezza e alla fine la Cuti trova il modo per mettere palla a terra, magari con un pallonetto.

Ranieri si pone subito in evidenza, sfruttando anche qualche nostra indecisione difensiva; Moretto è molto efficace in attacco e le padrone di casa allungano con Gassi, con Ancona e con un bel secondo tocco della collega di ruolo di Ciciriello (9-4).

Pur senza il vigore tecnico-agonistico di gara-2, riusciamo a recuperare sfruttando la vivacità in attacco di Moretto e i blocchi di Simonina (13-13).

Giulia Moretto

Giada ci regala finanche la soddisfazione del vantaggio (15-16)!

Due strepitose difese di Miale vengono vanificate da infrazioni delle compagne.

La Cuti si scuote e con un parziale di 6-1 sembra ipotecare il primo set (determinanti Costantini e soprattutto Gassi, ben servite da cosa).

Sul 23-19, comunque, riusciamo a rimettere tutto in discussione: Simonina mura da posto quattro e Moretto trova il mani-fuori da posto due (23-21).

Nello scambio decisivo abbiamo l’opportunità del contrattacco ma purtroppo la slash termina a lato: le nostre ragazze protestano, ma è lo stesso Marcello a riconoscere che il pallone è effettivamente terminato fuori.

L'onestà del coach

Valga come attenuante quando sarà giudicato per tentata strage di arbitri nel terzo set…

Anche l’attacco successivo finisce fuori misura (25-21).

Non abbiamo giocato benissimo, ma abbiamo comunque avuto due opportunità per riaprire il set e le abbiamo sprecate. Peccato.

Secondo set

Dopo il consueto “sfogo” di Ranieri (3 punti nei primi 4 scambi), riusciamo a passare in vantaggio con Federica (primo tempo), Ivana (pipe), Giada (primo tempo) e Moretto (ace), ma sul 4-6 ci impantaniamo.

Difronzo è un baluardo insuperabile e poi loro tirano dentro mentre noi stasera facciamo molta fatica a mettere il pallone a terra (11-6).

Gassi ci trafigge con una coraggiosa pipe a pallonetto. Anche questa sera la capitana è stata superlativa.

Per un attimo ritorna la violenza politica degli anni di piombo: a gioco fermo, Gassi e Ranieri “si imbranano” nel consegnarsi il pallone e quest’ultimo termina sulla testa di Difronzo.

Colpo di testa

Peccato che alle giocatrici baresi la palla non scivoli mai di mano quando si gioca.

Dentro Morgana per Moretto per garantirci maggiore copertura.

Sul 14-7, se la Cuti avesse continuato a giocare con la stessa intensità mostrata ad Oria, il set sarebbe virtualmente concluso. Invece, abbiamo ancora una possibilità per rientrare in partita grazie a un break da 5 caratterizzato da un mani-fuori di Simonina, due punti di Federica e due punti di Ivana, il secondo dei quali seguito da un monologo sviluppato girando intorno alla panchina (14-12).

Sempre molto valida la prova di Giorgia.

La Cuti elimina gli inestetismi tecnici e ristabilisce le differenze di valori in campo. Per annullare il gap dovremmo giocare al 200%, come la settimana prima, ma purtroppo stasera non è cosa.

Giacoma Gassi

Gradualmente le padrone di casa riguadagnano terreno: i punti delle nostre centrali sono annullati da una Gassi indifendibile e da qualche attacco atipico di Miale, inclusa una palletta (di sinistro!) da posizione estremamente decentrata (23-17).

Bolide cazzuto di Federica e palletta di Ivana: non ci arrendiamo (23-20)!

Poi, però, nonostante due eroiche difese di Alessandra, Miale chiude il parziale e consente alla propria squadra di avvicinarsi di un ulteriore gradino alla vetta (25-20).

Difesa perfetta e attacco che sa farsi spietato ogni volta che serve.

Mariantonietta Miale

Terzo set

A noi servirebbe qualcosa. Servirebbe qualcosa subito. Una scossa emotiva, uno scatto d’orgoglio, un colpo di culo, un black-out al palazzetto, un’invasione di cavallette. Qualunque cosa.

Si parte con i primi tre fattori: Morgana, subentrata a Simonina, va subito a segno da posto quattro; Federica piazza il primo tempo, la Cuti tira fuori e Ivana trova l’ace (0-4)!

Miale e Ranieri rimettono in corsa la formazione di casa (2-4).

Poi, c’è il fattaccio.

Moretto attacca da posto due e otterrebbe il punto sfruttando le mani del muro avversario. Purtroppo, però, il tocco è sfuggito agli arbitri, che assegnano il punto alla Cuti.

Punto negato

Si scatena il finimondo.

Marcello manda affanculo gli arbitri tre o quattro volte, il che non è bello anche perché siamo in presenza di una gentile e posata signorina, che oltretutto ci ha sempre diretto in modo impeccabile. A me non stimola istinti omicidi. Tutt’altro. Il tocco, comunque, c’è stato e lo riconosce con ammirevole lealtà anche la diretta interessata, Mariantonietta Miale.

Ormai, però, l’allenatore oritano sta dando in escandescenze ed anzi la leale ammissione di Miale rafforza ulteriormente in lui la certezza di aver subito un torto e la conseguente irritazione. Sembra un black-bloc. L’arbitro non può che estrarre il doppio cartellino.

L'espulsione

A questo punto Marcello, dopo aver ribadito un altro paio di volte il concetto di cui sopra, esce dal terreno di gioco e si posiziona a bordo campo dando avvio ad una specie di protesta: se il tecnico locale è – diciamo – in collegamento spirituale con la propria squadra, lui farà altrettanto. Solo in modo più artigianale.

Osservare con un unico colpo d’occhio un tecnico squalificato ed uno appena espulso che si collegano “spiritualmente” alle rispettive squadre ha un effetto piuttosto comico. Non ricordo di aver mai assistito ad una situazione del genere. Entreremo nella storia del volley.

A questo punto, io proporrei un’amnistia: quello che è stato è stato; rientrino in panchina entrambi e scordiamoci ‘o passato…

Non si può.

Il palazzetto, intanto, è diventato una bolgia. Quello che è successo è censurabile (e lo stesso tecnico oritano a fine gara si scuserà con gli arbitri); chissà, però, che non sia questa la svolta emotiva in grado di cambiare la nostra partita.

Morgana Gallo

E in effetti l’incontro si è ravvivato: secondo tocco di De Vivo ed ace di Morgana; muro Gassi-Costantini e palletta di Ivana con plateale dedica al proprio allenatore in esilio (8-9).

Il fatto che Ivana sia uscita viva da questo palazzetto dimostra il grado di civiltà del pubblico locale…

Moretto mette palla a terra, ma purtroppo non siamo particolarmente lucidi e la Cuti allunga (15-12).

A questo punto la capitana convoca il primo time-out autogestito della New Volley. Viene predisposta una piattaforma di strategie tattiche concordate democraticamente ed un ricco programma assembleare.

Timeout autogestito

Gassi, però, non è molto democratica quando scarica ulteriori attacchi sul parquet.

In compenso, Morgana è strepitosa in difesa e si fa valere anche in attacco, al pari di Ivana, che, dopo il punto del 16-15, chiede la verifica della rotazione. Contemporaneamente la nostra capitana si soffia il naso col fazzolettino. In effetti, il suo gesto è un po’ equivoco: non è molto chiaro se stia chiedendo la verifica della rotazione delle giocatrici o quella dei residui di muco depositati sul Kleenex.

Rotazione nel Kleenex

Un Oria generoso resiste sino al 20-19; dopo c’è solo il Valenzano: punti per Ranieri e per Miale (22-19), poi è di nuovo la schiacciatrice barese a concludere uno degli scambi più lunghi e spettacolari dell’incontro (23-19).

Il punto della salvezza per le padrone di casa lo ottiene Ranieri con un muro (25-19).

La Cuti festeggia con i propri tifosi e con il tecnico, che può finalmente avvicinarsi alle proprie atlete.
Congratulazioni. Siete una grande squadra. In bocca al lupo per traguardi più consoni al vostro valore e alla vostra storia.

Fast di Ranieri

Le giocatrici oritane si stringono a centrocampo prima di raggiungere mestamente gli spogliatoi.

Ci abbiamo provato e non possiamo rimproverarci nulla.

E’ stata comunque una bella stagione perché voi l’avete resa tale. Se spunta qualche lacrimuccia non è per la retrocessione, ma è solo perché questo campionato è finito.

Tifare per voi è sempre una gioia.

Grazie, ragazze. Vi voglio bene.

E adesso ripescateci tutti

Tabellino: Valenzano Capurso-Oria 3-0  (25-21,  25-20,  25-19)

Aspav-Orsa Valenzano Capurso: Triggiani 0, Amoroso NE, Miale 10, Ancona 6, Madio NE, De Vivo me li sono persi, Gassi 16, Casulli NE, Costantini 5, Ranieri 12, Marchionna NE, Ciciriello NE, Difronzo (L) – All. Metti a Cassano!

Muri-punto 8, ace 3, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Zanzarelli NE, Bianco 3, Gallo 3, De Pascalis 6, Gallo Ingrao 10, Loria 0, Moretto 9, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta (fino a un certo punto; poi autogestione).

Muri-punto 3, ace 3, errori in battuta 2.

Arbitri: Simone Pugliese e Loredana Basanisi.

Provvedimenti disciplinari

Le interviste di fine partita: