Sabato 23 febbraio 2013 – ore 18.30
Eroiche.
Al termine di una gara intensa e combattuta, le furie rosse dell’Oria riescono ad espugnare la Palestra Polivalente di Leporano, che fino ad oggi era stata violata soltanto dal Cutrofiano.
Se all’andata Ida e compagne erano riuscite ad imporre il proprio ritmo ed il proprio gioco per quasi tutta la partita, a Leporano l’Oria ha vinto soprattutto grazie al carattere: sotto di due set e con un’atleta infortunata, la squadra di coach Marcello ha stretto i denti ed è stata capace di rimontare scrivendo una delle pagine più belle di questa stagione.
Il tecnico ospite si presenta con il sacchettino contenente i raffinati talismani di cui si è già diffusamente parlato nelle scorse cronache e che ormai sono venerati come una reliquia. Guai a chi non li maneggia con il dovuto rispetto.
Ma se anche le presenze sugli spalti sono soggette ad una valutazione scaramantica, bisogna rendere il giusto merito anche a Beppe Catapano, alla signora Pocahontas, al signor Gallo Ingrao, a Paoletta Marcianò e famiglia e soprattutto a Silvietta e a Maurizio. Dico soprattutto perché questi ultimi sono arrivati all’inizio del terzo set e – come vedremo in seguito – quel momento non è stato un momento qualunque.
La Polivalente è un gioiellino: c’è una sorta di ingresso con tavolini nei pressi dei distributori e i bagni sono impeccabili. Soltanto la tribunetta nasconde qualche insidia, forse per via dei gradini un po’ troppo alti: ci azzuppò Marcello un paio di mesi fa; stavo per azzuppàrci anch’io oggi.
Formazioni.
Tempesta Taranto: Lucia Sebastio in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Simona Mucci laterali, Adriana Cardone e Francesca Beppi centrali, Federica Cofano libero.
A disposizione di mister Renato Danese: Elisa Imperiale, Stefania Dell’Orco, Federica Litti, Francesca Russo e Fabiana Bozzetto.
New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi laterali, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano, Simona Leone e Daniela Lo Noce.
Primo set
In avvio di partita si segnala un salvataggio di piede di Annacarla, che tuttavia non impedisce alla Tempesta di infilare tre punti consecutivi: mani-fuori di Leone, muro di Beppi ed ace di Cardone (4-3).
Ivana fa lo sgambetto a Giorgia.
Oria reagisce con un primo di tempo di Sara, un attacco di Veronica e poi incassa tre errori-punto delle tarantine al termine di scambi piuttosto prolungati (4-8).
Dopo il time-out di Danese, la Tempesta impone al set la svolta decisiva con un parziale di 8-1: punti per Simona-di-metallo, ma soprattutto per Francesca Beppi (due fast e un muro).
Registriamo il primo punto di Ida (12-10) ed un felice tentativo di rimonta oritana con un primo tempo di Giulia, un bolide di Ida (che accorcia di un’unità la taglia del piede di coach Danese) ed un bel muro di Veronica (15-14).
Tecnicamente, fino a questo momento, non è una partita indimenticabile, ma c’è intensità, c’è motivazione, c’è adrenalina e – per il momento – c’è un sostanziale equilibrio nel punteggio.
I tempi per la vera rimonta brindisina, però, non sono ancora maturi ed anche l’equilibrio si spezza sul 18-16. La Tempesta, infatti, realizza un break da 6 in cui la protagonista è Amy Leone, autrice di 3 punti personali (24-16).
I cambi di mister Marcello (Leonessa e Noemi per Veronica ed Annacarla) ed un imperioso attacco di Ida non bastano a cambiare le sorti del set, che si chiude con l’undicesimo errore-punto brindisino (25-17).
Secondo set
Bel duello Veronica-Ventruti in avvio del secondo parziale con Ivana che compie due miracoli difensivi nello stesso scambio.
Se la nostra ricezione necessita ancora di qualche correzione (che arriverà a breve), la difesa mi sembra decisamente concentrata e reattiva. Ottima la prova di Giorgia in tal senso.
Sul 2-4 le centrali locali mettono la freccia (Beppi e la Cubana chiuderanno entrambe in doppia cifra) e spingono la propria squadra sul punteggio di 9-5.
Mura Ivana, ma poi mura anche Cardone e il gap resta inalterato (11-7).
Lo svantaggio si riduce per merito di Giulia, che ottiene il punto anche se poi l’Oria continua a giocare da sola per mezz’ora, finché Veronica non viola la Convenzione di Ginevra colpendo un’avversaria con una schiacciata a gioco fermo.
Sull’11-9 viene fischiato un ritardo di gioco alle furie rosse, un fatto piuttosto inconsueto che pagheremo caro. In battuta, infatti, è il turno di Simona Mucci e l’ex-martello della Palafiom infila due ace con una pipe nel mezzo (16-9).
Dentro Daniela, Ivana e Noemi, ma è il momento peggiore per l’Oria: dopo un attacco di Ida, infatti, la Tempesta dilaga sfruttando alcune imprecisioni ed alcune infrazioni delle brindisine.
Siccome i problemi non vengono mai da soli, si fa anche male Veronica. La riccioluta schiacciatrice rimane a terra e il suo dolore al ginocchio mette in allarme atlete, staff, spettatori e l’associazione dei ristoratori italiani. L’unico che sembra non fregarsene niente è l’allenatore. Ormai, in questo mondo ultraliberista e competitivo non c’è più spazio e tempo per chi è rimasto indietro.
In realtà, Marcello è distratto da un’incombenza: telefonare al “Villanova” per chiedere se è possibile anticipare l’orario di arrivo in pizzeria, visto come si stanno mettendo le cose.
Nonostante le premurose cure di Rocco, Veronica deve rinunciare alla partita. L’atleta brindisina convoca i giornalisti nella saletta dei distributori automatici ed il suo annuncio senza precedenti commuove il mondo:
“Carissimi Fratelli, vi ho convocati per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita dell’Oria. Dopo aver ripetutamente esaminato il mio ginocchio, sono pervenuta alla certezza che le mie forze non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero di banda.
Nel volley di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita dello sport, per governare la barca del posto quattro e annunciare il Verbo dello sport, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi minuti, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.
Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ruolo di schiacciatrice dell’Oria, a me affidato per mano del presidente Mino e dell’allenatore Marcello, in modo che dal 23 febbraio 2013, alle ore 19,00, la sede di Oria sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione della nuova banda.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero. Ora, affidiamo il posto quattro alla cura di Federica Peluso”.
Sull’onda emotiva per le dimissioni della compagna, Ida e Nocciolina mettono palla a terra, ma Amy Leone e Francesca Beppi chiudono il parziale sul punteggio di 25-12.
Terzo set
La Leonessa entra in partita e inizia a fornire il proprio contributo in termini di difese ed anche di attacchi. Ma lo tsunami che sta per abbattersi sulla Palestra Polivalente si chiama Ida Taurisano. L’opposta brindisina sino adesso ha realizzato 8 punti in 2 set (una cifra normale, da esseri umani); adesso sta per scatenarsi e 8 punti saranno il suo bottino di ogni singolo set (a parte il tie-break in cui si fermerà a 6).
Dopo l’attacco mani-soffitto di Simona-di-metallo (8-8) l’Oria va in fuga con un break da 7 lanciato dai micidiali servizi tesi di Annacarla (anche un ace per la palleggiatrice oritana).
Imperiale rileva Leone, ma le furie rosse consolidano il vantaggio (10-18).
Il grande cuore delle brindisine è riuscito a riaprire un incontro che appariva segnato ed anche piuttosto sfigato, visto l’infortunio a Veronica. E sull’onda dell’entusiasmo anche gli inestetismi tecnici che avevano condizionato i primi due set vengono risolti. Stiamo ricevendo bene, stiamo difendendo meglio, stiamo imponendo un buon muro-difesa, le centrali sono encomiabili e l’attacco punge con sistematicità.
La Tempesta (in cui entra Litti e rientra Leone) accorcia le distanze (15-20), ma poi la marcia brindisina riprende inesorabile: attacco di Ida, ace di Leone-nostra e punto di Ivana (15-23) al termine di un’azione emblematica. Lo scambio si svolge così: Marcello ha alzato il muro con Daniela al posto di Annacarla (e con Sara in prima linea); Giorgia difende Ventruti e poco dopo Daniela e Giorgia compiono un miracolo su un quasi mani-fuori di Amy; persino la fast di Beppi viene contenuta dalla Leonessa e quando finalmente Ivana ha la possibilità di attaccare, il suo lungolinea non perdona.
In tutto questo, dopo essere stata servita per una dozzina di volte dalle alzate in bagher di Sara, Ida ha avuto il tempo di cambiarsi togliendo la maglia con la scritta “Corteo storico di Federico II” e indossando quella con quella con la scritta “Cambia sciuecu!”
Il set è dell’Oria (18-25) e il bello deve ancora venire.
Quarto set
Prima riflessione in tribuna: è il set della bandiera, quello che ci permette di uscire senza imbarazzo dalla Polivalente, oppure possiamo credere fino in fondo nella costruzione dell’impresa?
Seconda riflessione: quant’è bona Simona Mucci.
Trattandosi di una riflessione esplicitata a voce ed in considerazione del successivo errore in battuta della giocatrice lizzanese, deduco che gli apprezzamenti galanti (pur se disinteressati) inducono all’errore più delle sguiaiate urla “Sbaglia!” che nei palazzetti spesso accompagnano i servizi delle avversarie…
Lungolinea di Ida e muro Leo-Sara (0-4).
Ventruti sembra la tempestina più efficace in questa fase; i punti della capitana locale, però, non bastano a bilanciare la foga agonistica delle atlete oritane: due punti Leo, uno Sara, uno Ida (2-8).
Dopo tre strepitose difese della Leonessa in un unico scambio, Marcello richiama il “Villanova” e conferma l’orario di arrivo originario. Faremo un po’ tardi.
Imperiale mette 3 palloni a terra (incluso un creativo ace a pallonetto), ma un mini-break delle brindisine costringe coach Danese a chiamare il secondo time-out (8-15).
La Tempesta si scuote: Amy, Ventruti e Beppi sfiorano il pareggio (15-16), ma gli scambi sono lunghi, segno che la squadra di Marcello non sta mollando affatto.
Il Comune di Oria, nel frattempo, delibera una modifica urgente ai lavori di via Epitaffio allo scopo di appaltare la costruzione di un monumento equestre a Giorgia Mastria.
Dopo i punti di Ida, Sara e Ivana, il turno in battuta di Annacarla si rivela determinante: a parte l’ace, la palleggiatrice ospite piazza un pallone nell’angolino del posto cinque avversario.
Respiriamo (17-21).
Primo tempo della Cubana, attacco di Ventruti ed invasione brindisina.
Soffriamo (21-22).
Cardone bilancia l’errore in battuta di una compagna (22-23), Sara decide – opportunamente – di… non cambiare sciuecu e serve a Ida un pallone che l’opposta scaglia nella metà campo ospite (22-24).
L’ultimo punto è un’infrazione delle tarantine (un’invasione di Amy, se ho visto bene): Oria vince il set (22-25) e l’incontro è in parità!
Tie-break
Nessuno si arrende, ovviamente, e i palloni vengono difesi con il coltello fra i denti; il tie-break promette spettacolo.
Apre Cardone, replica Ida e poi c’è un tiro fuori delle ospiti, ma il punto è come se l’avesse fatto Giulia, immolatasi a difendere un pallone impossibile (1-2).
Due attacchi vincenti per la Leonessa; altrettanti per Ida (4-6).
Brava Simona a farsi trovare preparata e a calarsi nella battaglia (talmente preparata da scavalcare le procedure previste per la sostituzione, a cui le nostre atlete sembrano un po’ insofferenti dai tempi di Terlizzi…).
Immensa Ida, top-scorer con 30 punti.
Ogni tanto sono curioso di conoscere le ragioni che inducono le atlete a scegliere i propri numeri di maglia. Quest’anno Ida gioca con l’undici.
Su questo numero lo scrittore catalano Manuel Vazquez Montalban si è espresso in termini che suonano quanto mai pertinenti:
“L’undici è un numero pieno di significato simbolico. Secondo la simbologia il dieci è il numero della pienezza e l’undici implica eccesso, dismisura, il superamento di qualsiasi ordine…” (1)
Ida è proprio così. E’ oltre la pienezza; è eccesso. E’ eccesso di bravura.
Alle due ex-sangiorgesi, Leone e Imperiale, replicano Ivana e Giulia, il cui muro ci porta in vantaggio al cambio di campo (6-8).
Il transito di Ida dalla prima linea consente all’Oria di mantenere le distanze in vista del rush finale (10-12).
E’ a questo punto che Sara impone un muro che vale oro: 10-13!
Amy trova un mani-fuori e subito dopo la Tempesta ci offre un regalo tanto insperato quanto pesante: un servizio sbagliato (11-14).
Tre palle-match dividono l’Oria dalla grande impresa. Ne basta una: Annacarla smorza a muro l’attacco di Amy, Ida è nel posto giusto al momento giusto e Ivana, costringendo la Tempesta ad una difesa scomposta, può fregiarsi del punto della vittoria, dedicato ai numerosi fans in tribuna (11-15).
La gioia delle ragazze e del coach può scatenarsi sul parquet.
E’ una vittoria importante per la classifica ed è una vittoria che premia il grande carattere delle ragazze, tutte magnifiche.
Il girone di ritorno non avrebbe potuto iniziare nel modo migliore: quattro vittorie su quattro.
E adesso c’è una partita che vale mezzo campionato: Oria-Spongano. Le salentine, all’andata, ci fecero ritornare sulla terra; quell’esperienza sia di insegnamento. Serve l’Oria migliore. Vogliamo la salvezza!
Tabellino: Tempesta Taranto-Oria 2-3 (25-17, 25-12, 18-25, 22-25, 11-15)
Tempesta Taranto: Ventruti 13, Leone A. 14, Cardone 11, Beppi 12, Imperiale 7, Dell’Orco NE, Mucci 6, Litti 0, Russo NE, Sebastio 1, Bozzetto NE, Cofano (L) – All. Danese.
Muri-punto 9, ace 6, errori in battuta 8.
New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 9, Peluso 0, Giuffrè 7, Basile 3, Taurisano 30, Votano 0, Deandri 7½ (in matematica), Leone 7, Parisi 4, Lo Noce 1, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 9.
Arbitri: Gianfranco Sasso e Federica De Luca.
Altri risultati: Ugento-Assi Brindisi 2-3, Cutrofiano-Nardò 3-1, Collepasso-Presicce 3-0, Spongano-San Cassiano 2-3, Galatina-Squinzano 3-0, Pallavolo 80 BR-Casarano 3-1.
Classifica: Assi Brindisi e Cutrofiano 47; Ugento 43; Collepasso 37; Taranto 32; Oria 27; Spongano e Galatina 24; San Cassiano 22; Presicce 19; Pallavolo 80 BR 15; Nardò 12; Casarano 5; Squinzano 3.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Collepasso 132,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.
Spongano scavalca Collepasso grazie ad una multa di 65 euri con cui sono state sanzionate le divergenze d’opinione tra i tifosi e l’arbitro.
Prossimo turno: Oria-Spongano, domenica 3 marzo 2013, ore 18.30.
NOTE:
(1) VAZQUEZ MONTALBAN, M., Il premio, Feltrinelli, Roma, 2009 (8^ ediz.), pag. 155.