Domenica 24 gennaio 2016 – ore 18.30
Mi ricordo pure la data.
Come se fosse un anniversario.
Fu nella notte tra il 24 e il 25 maggio 2006 che Pamela Antonino, all’epoca centrale del Tuglie, iniziò a frequentare i miei incubi notturni.
Poche ore prima la sua squadra aveva sconfitto la mia Palafiom nella gara-2 dei play-off e lei aveva esibito, oltre che le note e indiscusse qualità tecniche, anche tanta grinta ed una carica agonistica impressionante. Tra quella partita e gara-3 venne a trovarmi tutte le notti in sogno. Murava, attaccava, urlava, trascinava. Io mi svegliavo di soprassalto, tutto sudato, e per ritrovare la serenità e il sonno, dovevo concentrarmi per mezz’ora sulla foto 20×30 di Alessandra Certa che eseguiva un tocco di seconda.
Un anno più tardi, sempre a Tuglie, mi fece trascorrere un’altra brutta mezz’ora, quando la sua squadra, vincendo il primo set, rimise in discussione la promozione in B2 della Palafiom.
Il tempo è passato e ci sono state altre occasioni: lei sempre brava e grintosa, a Collepasso come a Cutrofiano; io sempre angosciato, sebbene col tempo abbia scoperto che è anche una ragazza simpatica. Il trauma stava per passarmi quando, un anno fa, esattamente il 21 dicembre 2014, Pamela Antonino piazzò nell’angolino del nostro posto uno un bagher maledetto con cui prese in contropiede la nostra difesa e permise allo Spongano di vincere la partita.
Neanche la maternità l’ha fermata. Speravo che tornasse sul parquet chiattòna e sfatta; invece non è mai stata così in forma.
E’ con questo stato d’animo che mi appresto a seguire la partita. Lo stato d’animo dell’angoscia. Perché non so cosa, ma Pamela Antonino qualcosa farà anche questa sera.
2006-2016: dieci anni di terrore. A maggio dovremmo festeggiare.
Per distrarmi do un’occhiata in giro, verso i volti rassicuranti della mia squadra.
La panchina, grazie al contributo di Maria Concetta, è ordinata come la stanza di un ufficiale dell’esercito svizzero con magliette e tute perfettamente ripiegate.
Mariaelisa sfoggia un nuovo look e nel secondo set sfoggerà anche un nuovo ruolo (non una novità assoluta, invero).
Delle 22 giocatrici presenti sul parquet, soltanto una sfida il rigore invernale del Palaghiaccio di via Crocifisso rinunciando ai pantacollant: Greta.
Mentre in Italia nascono i primi comitati referendari per il no a quello schifo di riforma costituzionale liquidata dal premier abusivo, nella nostra regione potrebbero nascere i primi comitati per l’abolizione della Coppa Puglia, un torneo che – diciamolo onestamente – è una rottura di scatole per tutti.
Da qualche anno, proprio perché nessuno se ne fotte niente, vengono precettate con la forza le squadre meglio piazzate in classifica alla fine del girone d’andata.
Tre anni fa anche a noi capitò, quasi per caso, di scoprire che avremmo dovuto affrontare un’impegnativa trasferta a Ugento. Chi si dava malato, chi decideva di sposarsi al solo scopo di avere un congedo matrimoniale, chi produceva certificati medici, chi scopriva di voler fare l’eremita in Alaska. Tutto pur di non giocare la Coppa Puglia.
Quest’anno la cosa non ci riguarda, ma i nostri odierni avversari dello Spongano hanno il terrore dell’abbinamento con il Manfredonia. La città sipontina è carina e la squadra locale vanta grandi tradizioni e solida cultura sportiva. Il problema non è quello. Il problema è una trasferta estremamente impegnativa: tra andata e ritorno sono 656 km. In pratica più di mezza Italia.
Inizio a illudermi che forse lo Spongano potrebbe avere interesse a perdere contro di noi. Magari ci pagano pure per batterli. Provo a trattare sul prezzo con i dirigenti ospiti ma poi gli eventi renderano inutile la trattativa. Purtroppo per noi.
Formazioni.
New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariaelisa Marrazza opposta, Simona Bianco ed Eleonora Calamo di banda, Amy Leone e Federica Peluso centrali, Valeria Scarcia libero.
A disposizione di coach Tony Maggiore: Sara Zanzarelli, Greta Mollo, Francesca Oggiano e Daria Spina.
Pallavolo Spongano: Enrica Strambaci in palleggio, Pamela Antonino opposta, Simona Armida ed Elisa Marti di banda, Alessandra Carrisi e Chiara Giancane centrali, Antonella Zacheo libero.
A disposizione di coach Fabrizio Gloria: Ilaria Carlino, Benedetta Borlizzi, Simona Corvaglia ed Eleonora Esposito.
Primo set
Buon avvio dell’Oria con attacchi di Simonina, Mariaelisa ed Amy, e un ace di Federica. La squadra appare tonica e il gioco scorre ordinato dalle mani di Annacarla.
Sul 6-4 il turno in battuta di Antonino cambia la storia del parziale: per l’opposta sponganese 2 ace e un attacco da seconda linea; in più c’è spazio per i punti di Marti, Giancane e Strambaci (6-12).
Il break da 8 ha stordito le padrone di casa, che fanno fatica ad individuare un exit-strategy.
Mister Tony introduce Greta.
Gradualmente le brindisine rientrano in partita e nella parte centrale del set giocano una pallavolo apprezzabile e sembrano addirittura in procinto di rimettere il parziale in discussione (17-20), nonostante i 6 ace subìti a testimonianza di una ricezione ancora difettosa. Purtroppo, però, lo Spongano esibisce una difesa eccellente, grazie soprattutto al contributo di Armida, Marti e del libero Zacheo.
E noi, dopo aver commesso soltanto 2 errori-punto sino al 16-19, nel finale ci lasciamo andare (2 errori in battuta, un attacco in rete, un’invasione e l’ace finale di Marti).
Finisce 17-25.
Secondo set
Tenuto anche conto del valore dell’avversario, il secondo parziale offrirà molti segnali incoraggianti sulle potenzialità di una squadra che faccio ancora fatica a decifrare. Sento che c’è qualcosa di buono, anzi molto di buono. Non so cosa ci manchi per essere più competitivi. Forse oggi è mancata un po’ di determinazione nelle fasi più calde dell’incontro. O forse c’è una leva emotiva da spingere: più fiducia, più convinzione. Chissà.
Intanto mister Tony sposta Simonina in posto due, Amy in posto quattro (confermando Greta) e Mariaelisa al centro.
Partiamo bene e questa volta sembriamo più determinati e continui rispetto al set precedente (4-2).
Nello Spongano aumenta il ricorso alle centrali, che ripagano la fiducia con una caterva di punti. Sull’8-6 Annacarla compie un salvataggio di piede (reattivo e preciso al tempo stesso) che mi induce ad una riflessione: perché non sorprendere le difese ospiti con un tocco di seconda di piede di tanto in tanto? Abbiamo questo talento; sfruttiamolo!
Antonino prova a beffarci con un bagher. Come l’anno scorso. Maledetta. Adesso scavalco la recinzione e la picchio con il treppiede.
Bel muro di Simonina, ma lo Spongano accelera con Armida, Marti e Carrisi (13-15).
Tony puntella la ricezione introducendo Francesca e l’Oria effettua il sorpasso: attacco di Amy, ace di Mariaelisa e doppietta di Greta (20-17). Molto brava questa ragazza: non tira mai a casaccio e sembra in grado di far arrivare la palla dove vuole dopo aver valutato le possibili opzioni.
Dopo un altro muro di Simonina, però, lo Spongano pareggia con Marti (22-22) e poi si procura una prima palla-set con Giancane (23-24).
Amy l’annulla; Giancane ne ottiene un’altra (24-25).
Riceviamo due insperati regalini dalle gentili ospiti (non so se dipendano dal fattore-Manfredonia) e a quel punto siamo noi a servire per il set (26-25).
Ahimé, nel finale la bravura delle ospiti si mescola alla nostra sbadataggine: prima difendiamo male un attacco non irresistibile di Marti, poi subiamo un ace e poi ritorna l’incubo del bagher.
Cambia solo la protagonista e il grado di dolo. Se l’anno scorso Antonino aveva giocato il bagher con l’esplicita intenzione di farci male, questa volta Giancane si limita a rimettere il pallone nel nostro campo. Il nostro intervento difensivo risulta un po’ goffo e la frittata è fatta (26-28).
Però è un punteggio nobile.
Terzo set
Amy è una macchina da punti: 4 attacchi quasi consecutivi e la bandiera bianca può restare chiusa in un cassetto (5-0). Ben piegata e in ordine, ovviamente.
Lo Spongano riprende a difendere egregiamente con una Zacheo superlativa, ma concede anche qualche errore-punto.
L’equilibrio regge sino all’11-9, poi il set diventa bizzarro.
Il break di 0-6 dello Spongano sembra l’inizio della fine, anche perché alla sofferenza in ricezione si aggiunge un po’ di disagio con pallonetti e pallette, che finiscono a terra con inquietante frequenza (12-20).
Un muro di Mariaelisa e una diagonale di Amy ridanno speranza all’Oria e sul 15-20 viene fischiato un fallo di posizione allo Spongano.
Mister Gloria esprime qualche perplessità e subisce il doppio cartellino. Non sapendo che il Nardò sta fermando l’Assi Brindisi, forse il tecnico ospite vuole mettersi al sicuro e risparmiarsi la trasferta a Manfredonia.
Certo è che per l’allenatore sponganese si profila il rischio di una terza squalifica e inoltre il suo nominativo viene inserito nella lista dell’FBI dei ricercati più pericolosi. Eppure non l’avrei mai detto; sembrava tanto una brava persona.
Comunque l’Oria approfitta di questa fase di disorientamento delle ospiti e sfiora il pareggio con un ace di Amy, un mani-fuori di Mariaelisa e un punto di Pel culo e sentimento (20-21).
Le ottime centrali dello Spongano, Giancane e Carrisi, riportano la propria squadra a distanza di sicurezza (20-23).
Greta mette a terra una bella diagonale, poi, però, non riusciamo a sfruttare le opportunità che pure ci capitano negli ultimi scambi e l’esperienza di Armida firma il successo dello Spongano (21-25).
Vittoria meritata per una squadra che può nutrire legittime ambizioni grazie all’ottima organizzazione di gioco e all’apparente assenza di punti deboli.
L’Oria ha il merito di aver trascinato ai vantaggi il secondo set e di aver (quasi) recuperato un terzo set che sembrava senza speranza. E’ mancata un po’ di determinazione nelle fasi decisive. Peccato.
Tabellino: Oria-Spongano 0-3 (17-25, 26-28, 21-25)
New Volley Oria: Zanzarelli NE, Marrazza 6, Mollo 9, Cozzetto 0, Peluso 3, Oggiano 0, Bianco 5, Leone 19, Spina NE, Calamo 1, Scarcia (L) – All. Maggiore.
Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 6.
Pallavolo Spongano: Strambaci 4, Carlino NE, Borlizzi NE, Carrisi 8, Antonino 9, Corvaglia NE, Armida 11, Esposito NE, Marti 14, Giancane 12, Zacheo (L) – All. Gloria.
Muri-punto 4, ace 9, errori in battuta 7.
Arbitri: Denise Mary Rose Bianchi e Roberta Morleo.
Altri risultati: Tricase-Tuglie 3-0, Nardò-Assi Brindisi 3-0, Castellaneta-San Cassiano 2-3, Noci-Alessano 3-1, Minervino-Galatina 1-3.
Si è grattato la pancia: Mesagne.
Classifica: Mesagne e Tricase 33; Spongano 24; Tuglie 23; Assi Brindisi, San Cassiano e Nardò 21; Noci 17; Castellaneta Alessano 13; Galatina e Oria 6; Minervino 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 350,00; San Cassiano 85,00; Minervino 50,00; Mesagne 30,00; tutte le altre 0.
Tutti buoni negli scorsi due turni.
Prossimo turno: Oria-Mesagne, domenica 7 febbraio 2016, ore 18.30.