ORIA-NARDO’ 3-0

9 Maggio 2017

Domenica 7 maggio 2017 – ore 18.30

Ultimo impegno di regular season a giochi praticamente fatti per tutti, inclusi noi e le nostre odierne avversarie. Oria e Nardò, con gli ultimi punti in palio, potrebbero soltanto guadagnare una posizione in classifica, ma i play-off per le brindisine e i play-out per le leccesi sono già sicuri.

Per la verità, l’opportunità di raggiungere la seconda piazza per l’Oria è puramente teorica. Spongano ha giocato sabato, vincendo 3-0, e ad essere determinante (in caso di vittoria anche dell’Oria per 3-0 e quindi a parità di quoziente set) sarebbe il quoziente punti. Cioè i singoli scambi.

Facendo un po’ di calcoli, l’Oria può concedere al Nardò soltanto 21 scambi. In pratica dovrebbe vincere ogni set con un punteggio medio di 25-7. Ora, è vero che sulla carta siamo più competitivi del Nardò, ma la formazione granata, pur con tutte le sue difficoltà (Spano e Lerna infortunate, rosa striminzita), ha comunque atlete che sanno difendere, sanno palleggiare e sanno mettere il pallone a terra.

L’impresa è francamente impossibile.

In mattinata, comunque, se n’era parlato e le giocatrici avevano proceduto alla lottizzazione dei pochi errori a disposizione: 2 errori in battuta io, 2 tiri fuori tu, 2 murate lei, ecc.

L’occasione è comunque propizia per fare uno scherzo agli amici di Spongano: mi impegno ad aggiornarli in tempo reale, ma decido di fornire punteggi sbagliati e tali da far credere che l’Oria stia riuscendo nell’impresa impossibile.

Guardiamoci intorno.

Nell’Oria c’è un originale e pittoresco taping sulla caviglia di Amy e c’è anche un’esordiente: Noemi Albanese, classe 2003.

C’è la mamma di Martina, ma non c’è la torta preparata dalla mamma di Martina. E non c’è il papà di Martina. E presumo che l’assenza della torta e l’assenza del papà siano correlate; nel senso che mentre Martina gioca e la mamma assiste, il papà è a casa a mangiarsi la torta.

In tribuna è assiso l’orsacchiotto di peluche che, per tradizione ormai decennale, viene scagliato addosso alla nostra palleggiatrice titolare nel corso dell’ultima partita.

Il Nardò ha una giocatrice in meno rispetto alla partita d’andata, quando già non è che vi fosse tanta abbondanza. E’ stata una stagione difficile per le nostre ospiti, ma i play-out sono una storia a sé e il proverbiale cuore granata può diventare l’arma con cui bilanciare tutti i disagi patiti quest’anno.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Noemi Albanese e Luana Turchiarulo.

Dream Volley Nardò: Roberta Stefanizzi in palleggio, Federica Buccarella opposta, Veronica Anchora e Giada Olivieri di banda, Veronica Chirivì e Clelia Scalese centrali, Alessandra Dell’Anna libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Francesca Margarito.

L’arbitro mi sembra nuovo al PalaCrocifisso; direi che si tratterà di un esordio molto positivo.

Primo set

Il primo scambio è lunghissimo ed istruttivo: lo chiude con successo Amy, ma penetrare la difesa leccese non è stato affatto facile e il libero Dell’Anna si mette subito in evidenza per alcuni salvataggi spettacolari. La ragazza disputerà una partita strepitosa. Demelza Sanasi ha trovato la propria erede.

Difende bene anche Chiara – ed è una bella conferma anche questa – permettendo alla Vichinga di realizzare il secondo punto (2-0).

Beh, ce ne mancano solo 73 e abbiamo ancora l’intero bonus di 21 punti da poter subire…

Purtroppo, però, Buccarella dimostra che quei calcoli sono fantascienza e che contro il Nardò il tiro a segno ce lo possiamo scordare (4-3).

Belle difese su entrambi i fronti e show di Giada, che piazza due attacchi ed un ace (11-5).

E’ arrivato il momento di inviare il primo messaggio a Spongano: vinciamo 7-1…

La Vichinga, con Giorgia e Chiara, adesso si dedica alle difese e i compiti di sfondamento in attacco vengono affidati alle centrali: Monica si conferma macchina da punti, Dalhis si esalta con alcune conclusioni spettacolari (e un paio di muri).

Sul 17-10 il Nardò tenta la rimonta e si porta a –3 (18-15), ma a Spongano faccio credere che il punteggio sia 20-5.

Gioco di prestigio di Amy con un attacco che il nostro presidente giudica “da 3 punti” e che ottiene anche il plauso dell’allenatore ospite, sempre molto sportivo.

La nostra mitica Capitana ripristina le distanze, Chiara pesca un ace, ma poi subiamo il punto del libero Dell’Anna, che vale come premio per una regular season giocata ad ottimi livelli (22-17).

Finisce 25-19, ma un mero errore di digitazione mi induce a scrivere 25-8 nel messaggio destinato agli amici di Spongano…

Secondo set

Ace di Stefanizzi, doppietta di Amy, diagonale di Buccarella, ace di Anchora (2-4). E’ il ventunesimo punto del Nardò e mi pare che abbiamo esaurito il bonus. Un altro punto e il nostro terzo posto sarà matematico.

Nel messaggino scrivo che siamo sul 9-2 e inizio a pormi un problema etico: continuo a tenere sulla graticola i dirigenti di Spongano sino alla fine della partita (come mi ero ripromesso) o li informo al raggiungimento della soglia fatidica (come avevo promesso)?

Beh, credo che lo scherzo sia stato sufficiente e interrompendolo adesso concilierei un po’ di sana goliardia con la correttezza dell’impegno assunto.

Tuttavia, è proprio adesso che l’Oria infila una striscia impressionante: una pipe e 2 ace per Amy, un muro e un primo tempo per Giada, un attacco per Chiara e un paio di errori ospiti.

Siamo 10-4 e – continuando così per altri 40 scambi – forse possiamo ancora farcela ad essere secondi… Il primo messaggio onesto a Spongano può aspettare.

Il punto che ci condanna al terzo posto lo realizza Buccarella dopo un’ulteriore serie di difese di Dell’Anna (10-5). Comunico la lieta (per loro) novella ai miei interlocutori sponganesi. Poco dopo iniziano a fischiarmi un po’ le orecchie.

Ci consoliamo con un po’ di bella pallavolo: difese attente, costruzione di gioco ricca di fosforo e attacchi spettacolari. E’ l’Oria che conosciamo. C’è anche qualche sperimentazione tattica perché vedo attaccare dal centro chi di solito si trova a ‘na costa e viceversa.

Sul 19-10 entra Martina per Miriam. Anche la piccina è molto cresciuta rispetto agli esordi: alzate pulite, movimenti corretti, presenza sempre più autorevole.

E nel finale registriamo l’esordio in serie C di Noemi Albanese, che entra per servire. I capelli lunghi, tuttavia, coprono il nome e il numero sulla maglia ed è Giada che deve sollevare la chioma della compagna per consentire al signor Zizza di annotare il numero.

La scritta sarebbe stato meglio tenerla coperta perché sulla maglia c’è scritto “Capone”, che non mi sembra proprio corrispondente al cognome della ragazza…

Quello che conta è che la creatura piazza un servizio con i fiocchi anche se poi Buccarella attacca con efficacia (24-12).

L’ultimo punto è una magia di Monica: un bel pallonetto piazzato alla propria sinistra (25-12).

Terzo set

Mister Dell’Anna schiera Margarito in posto quattro.

Anche in questo parziale l’Oria piazza subito un break che offre poche opportunità di reazione alle nostre gentili ospiti: slash di Giada, doppio ace di Amy, attacco di Dalhis, che poco dopo si esibirà in un’alzata degna della Lobianco (7-2).

Sbagliamo anche tanto, sia noi che il Nardò, ma i richiami di Ida consentono di conservare un’adeguata concentrazione e la giusta intensità.

Nardò è un po’ in difficoltà, ma qualche giocata è degna della sua tradizione. Del resto, Buccarella è una giocatrice che possiede sempre la dinamite nelle braccia, Stefanizzi ha mani precise e sapienti e Dell’Anna raccoglie di tutto e di più. Forse serve solo un pizzico di continuità in più per le prossime due settimane. Unitamente a un po’ di culo, che invero servirebbe a tutti quanti.

Vichinga stellare (18 punti in totale) e Chiara solida certezza: il traguardo si avvicina.

Giorgia sta confermando la tradizione di chiudere le sue stagioni in crescendo.

E a proposito di tradizioni, si avvicina il momento del lancio del pupazzo. Il momento più opportuno è l’avvicendamento Miriam-Martina. Per poter riprendere la scena, delego l’incarico alla sorella, che tuttavia è un po’ troppo educata. Selene, infatti, interpreta la tradizione come se fosse una garbata cerimonia di premiazione e porge l’orsacchiotto con delicatezza; in realtà il pupazzo andrebbe scagliato addosso alla palleggiatrice come se fosse una bomba a mano.

In tribuna c’è una storica palleggiatrice dell’Oria, che ha già beneficiato della tradizione. Forse si potrebbe modificare il rituale scagliando dagli spalti non già il pupazzo ma proprio la palleggiatrice dell’anno precedente. Ci penseremo per il futuro.

Torniamo alla partita.

Chirivì realizza i punti neretini della bandiera e l’ultimo scambio della regular season lo chiude la nostra bomber Amy (25-16).

Il primo turno dei play-off è una partita secca: domenica prossima affronteremo in casa l’Adriatica Trani. Serve tutto il calore del PalaCrocifisso!

In bocca al lupo a tutte le nostre compagne di viaggio impegnate nei play-off e nei play-out e soprattutto forza Oria!!!

Tabellino: Oria-Nardò 3-0  (25-19,  25-12,  25-16)

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 8, Turchiarulo NE, Greco 1, Bacca NE, Casalino 11, Zanzarelli NE, Leone 18, De Pascalis 8, Limonta 4, Albanese 0, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 10.

Arianna ha preso 30 in freccetricolorogia.

Dream Volley Nardò: Chirivì 6, Anchora 6, Buccarella 6, Olivieri 3, Stefanizzi 1, Margarito 1, Scalese 2, Dell’Anna (L) 1 – All. Dell’Anna.

Muri-punto 0, ace 4, errori in battuta 11.

Arbitri: Sumeraro e Zizza.

Altri risultati: Monteiasi-Mesagne 0-3, Cutrofiano-Spongano 0-3, Tuglie-Casarano 3-0, Noci-Putignano 3-0, Trepuzzi-Frascolla TA 2-3, Ostuni-Castellaneta 0-3

Classifica: Mesagne 78; Spongano e Oria 65; Tuglie 60; Noci 51; Putignano e Frascolla TA 45; Castellaneta 37; Trepuzzi 25; Cutrofiano 23; Nardò 22; Ostuni 17; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Nardò 45,00; Monteiasi e Trepuzzi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 20,00; Cutrofiano 20,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni nel penultimo turno. Ricordiamo che ai fini del trofeo vale soltanto la regular season.

Prossimo turno: Oria-Adriatica Trani, domenica 14 maggio, ore 18.30.


NARDO’-ORIA 0-3

23 gennaio 2017

Regine della notte

Sabato 21 gennaio 2017 – ore 21.00

Dopo essere state regine del ghiaccio domenica scorsa, le ragazze della New Volley si rivelano anche regine della notte.

L’incontro di sabato a Nardò, infatti, ha avuto inizio alle 21.

La scelta dell’immagine di Miriam e Amy in copertina non è casuale. Sono uscite dallo spogliatoio per ultime, tre ore dopo le compagne e quando già il signor Settimo aveva il dito posizionato sull’interruttore della luce. Regine della notte nel senso che ci hanno fatto fare notte. Poco c’è mancato che titolassi il post “le regine dell’alba”…

Con questa partita si chiude la settimana delle meraviglie per la New Volley: 3-0 al Putignano domenica, 3-0 a Casarano martedì, 3-0 a Nardò sabato.

Fuori orario

Tre vittorie in sette giorni; nove set vinti, nessuno perso. Chiudiamo il girone d’andata nel modo migliore, dopo aver agganciato il Tuglie al secondo posto (pur con una differenza set meno favorevole).

Nardò.

Questo è l’unico palazzetto in cui, un paio d’anni fa, dalla tifoseria locale mi è stato sorprendentemente rivolto un coro affettuoso. Non ho dimenticato. E colgo l’occasione per esprimere di nuovo la mia riconoscenza e la mia amicizia. Voglio bene a questa tifoseria, voglio bene a questa società.

Muro oritano

I tempi, però, per lo storico coach locale, Gianni Dell’Anna, non sono dei più felici: i concomitanti infortuni di due atlete fondamentali come Spano e Lerna sono una mazzata enorme e soltanto così si spiega la difficile posizione in classifica. Ma chi è scesa sul parquet ha dimostrato carattere e margini di crescita; il tempo sarà galantuomo.

Ovviamente inviamo un affettuoso saluto alle due giocatrici, in particolare – per ovvie ragioni – alla “nostra” Graziana, sorriso del volley salentino.

Roberta Stefanizzi

Gli arbitri arrivano quando è ancora in corso la partita di pallacanestro (causa dell’orario inedito). Per la prima volta osservo lo strano fenomeno di un direttore di gara che aggredisce (scherzosamente) i dirigenti delle squadre. L’Italia cambia verso…

Formazioni.

Dream Volley Nardò: Roberta Stefanizzi in palleggio, Federica Buccarella opposta, Veronica Anchora e Giada Olivieri di banda, Veronica Chirivì e Clelia Scalese centrali, Alessandra Dell’Anna libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Silvia Tempesta e Francesca Margarito.

Chiara Limonta

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

Fast di Monica, attacco di Buccarella (1-1).

Attacco di Amy, pipe di Anchora (2-2).

Prendo atto che Anchora si scrive proprio così, con l’acca. Inizialmente pensavo che fosse una specie di burla, un po’ come Spanovic…

Veronica Anchora

Break oritano avviato da Amy, incrementato da Giada (attacco e muro) e concluso da Dalhis (muro): 2-8.

I muri-punto saranno un’eccezione in una partita piuttosto avara di questo fondamentale, ma per il resto c’è l’Oria che ci piace: servizi tesi, difesa reattiva, attacchi mediante geometrie variabili e un’ottima organizzazione.

In difesa ha dato una mano anche Giada. Da sottolineare un suo salvataggio di spalla e il perfetto calcolo balistico su un tiro avversario accompagnato con lo sguardo oltre la linea laterale. Non avevamo dubbi.

Giada De Pascalis

I time-out del tecnico locale rimettono in carreggiata il Nardò: Chirivì, Anchora e Olivieri replicano alle conclusioni delle nostre centralone e ai consueti cannoneggiamenti di Amy.

Ottima prestazione di Giorgia in difesa. E certe alzate di Miriam sono pennellate deliziose. Forse persino io riuscirei a fare punto con alzate così.

Oria amministra con autorevolezza (11-18).

Entra Martina Bacca e poi inizia una fase di servizi particolarmente forzati: alcuni errori, ma anche alcuni ace (Stefanizzi, Chiara, Scalese).

Amy Leone

Vichinga da favola: riceve in modo perfetto e poi va schiacciare l’altrettanto perfetta alzata di Miriam (15-22).

L’ultimo punto è ancora di Amy, su cui non ha buona sorte il generoso tentativo in rovesciata di piede da parte di Anchora (19-25).

Secondo set

Anche questa sera Giorgia è vittima di mobbing. Pur essendo sempre ben piazzata, la piccina non riesce a giocare perché le compagne, egocentriche, si avventano prima sui palloni.

Clamoroso è l’episodio in cui la nostra mitica capitana Monica preferisce improvvisarsi palleggiatrice pur di non far toccare la palla al nostro libero.

Monica Casalino

L’arbitro sanziona il tocco (sicuramente preciso, oggettivamente non pulitissimo, ma forse tollerabile) e ne nasce una piccola polemica che viene poi trasmessa per competenza alla Corte Costituzionale: Monica Casalino è da considerarsi tra le alte cariche dello Stato protette dal lodo Alfano? In ragione della sua storia gloriosa e del suo prestigio, l’operato della nostra capitana può essere sanzionato dal giudizio degli arbitri? Secondo noi, no. Però gli arbitri non sono d’accordo.

Le strepitose difese di Alessandra Dell’Anna non bastano ad arginare i martellamenti di Giada, di Chiara e soprattutto di Amy.

Federica Buccarella

Sul 6-10, però, il Nardò ha uno scatto d’orgoglio. Stefanizzi serve due primi tempi dietro a Chirivì e alla testimonial dell’Adidas, Scalese; Anchora piazza un ace; Olivieri un lungolinea e Buccarella un attacco da posto due. La formazione (virtualmente) granata è per la prima volta in vantaggio (13-12).

La svolta la siglano gli attacchi della Vichinga e le magie di Monica (15-19).

Entra Saretta.

Anchora tiene in corsa le padrone di casa, ma una palletta di Chiara, un primo tempo della Cubanita e una slash di Amy chiudono a nostro favore anche il secondo set (18-25).

Dalhis Liguori

Terzo set

Uno degli aspetti che più mi piace della nostra New Volley è la coesione. In squadra c’è solidarietà reciproca tra le atlete. Ci si dà una mano in caso di necessità, quali che siano le necessità. Se, per esempio, una giocatrice è rimasta senza fazzolettini di carta, trova subito compagna che si presta spontaneamente ad immolare le proprie dita pur di risolvere il problema…

Presa per il naso

Tutto questo è commovente.

Inizia il terzo set e sugli spalti ci auguriamo tutti che sia l’ultimo, sia per una questione di tifo che per una questione di congelamento dei nostri deretani sui freddi gradoni del tensostatico.

Il papà di Martina Medico ha delle comunicazioni di servizio da trasmettere alla propria creatura e si avvicina al settore in cui si trovano le riserve. Il secondo arbitro se ne accorge e lo richiama all’ordine, ma troviamo un escamotage lessicale per aggirare i regolamenti.

E' un Medico

L’Oria parte bene anche in questo parziale grazie alla vena realizzativa di Chiara (3-7).

Meno prolifica rispetto ai propri standard è l’opposta locale Buccarella, sostituita da Margarito. Ma la ragazza la sua partita l’ha vinta l’estate scorsa preparandosi a tornare in campo, con la determinazione e la grinta che le sono proprie, dopo l’operazione al ginocchio. Bello rivederla sul parquet.

Fast di Monica, bolide di Amy e doppio ace di Chiara (5-11).

Chiara Limonta

La banda venuta dal nord in questo set è andata ancora più a nord della Brianza mascherandosi da Vichinga (3 ace, 4 attacchi vincenti).

Break neretino di 4-0, ma poi siamo bravi a cambiare strategia d’attacco ricorrendo a pallette malefiche (10-16).

Gli scambi si allungano e in uno di essi conto ben quattro salvataggi del libero Dell’Anna, a mio avviso la migliore in campo tra le atlete locali. Partita spettacolare la sua.

Martina Bacca

Nell’Oria spazio per Martina Bacca, che sfiora un ace e poi va a salvare il contrattacco salentino, e per Luana.

Se Giorgia è da tempo vittima di mobbing, la sua giovane collega di ruolo, a fine gara, sarà vittima di bullismo (rufolone del giorno). Manco nelle caserme…

Chi erano i poeti che decantavano la grazia femminile? Dante? Petrarca? Leopardi? Venite a vedere la grazia femminile alle partite di pallavolo…

Rufolone

Dalhis e Monica ci avvicinano alla vittoria, Chiara completa una prestazione eccellente e poi subiamo l’ultimo assalto del Nardò (17-23).

I punti finali sono un primo tempo di Dalhis e un ace di Miriam (17-25).

I panini non bastano a placare la fame. Oltretutto il vuoto allo stomaco è amplificato da Dalhis, che sequestra le proprie compagne nello spogliatoio non riuscendo a dirimere un litigio che la vede contrapposta alla maniglia della porta.

Ceniamo da “Ciro”, pizzeria che si distingue per due simboli: il Vesuvio e la foto della Dream Volley esibita all’ingresso della sala interna. Prima di ricevere la pizza, Giorgia controlla che ci siano compagne pronte ad avventarsi sopra come è successo per il pallone durante la partita.

Giorgia Mastria

Tabellino: Nardò-Oria 0-3 (19-25,  18-25,  17-25)

Dream Volley Nardò: Chirivì 6, Anchora 8, Buccarella 4, Olivieri 6, Stefanizzi 1, Tempesta NE, Margarito 1, Scalese 4, Dell’Anna A. (L) – All. Dell’Anna G.

Muri-punto 0, ace 5, errori in battuta 9.

New Volley Oria: Medico NE, Liguori 8, Greco M. 1, Bacca 0, Casalino 8, Zanzarelli 0, Leone 17, De Pascalis 6, Limonta 11, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 11.

Arianna ha preso la linea gialla da Deak ter a Hosok tere. E ritorno.

Arbitri: Marsano e Scarciglia.

Terzo tempo

Altri risultati: Mesagne-Tuglie 3-0, Casarano-Oria 0-3, Spongano-Noci 3-1, Putignano-Castellaneta 3-1, Frascolla TA-Monteiasi 3-1, Cutrofiano-Trepuzzi 3-2, Nardò-Ostuni 2-3.

Altri risultati: Mesagne-Monteiasi 3-0, Casarano-Tuglie 0-3, Spongano-Cutrofiano 3-0, Putignano-Noci 2-3, Frascolla TA-Trepuzzi 3-0, Castellaneta-Ostuni 3-1.

Classifica: Mesagne 39; Tuglie e Oria 31; Spongano 30; Noci e Putignano 25; Frascolla TA 22; Castellaneta 21; Trepuzzi 14; Cutrofiano 12; Nardò 9; Ostuni e Monteiasi 7; Casarano 0.

Esultanza oritana

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Casarano scavalca Noci con una multa da 20 euri (frasi offensive all’arbitro da un isolato tifoso) e si riporta in prima posizione.

Prossimo turno: Castellaneta-Oria, sabato 28 gennaio, ore 18.30.


ORIA-NARDO’ 1-3

30 novembre 2015

Incubo granata

Domenica 29 novembre 2015 – ore 18.30

Non so se sia una consolazione o un ulteriore motivo di rammarico, ma l’emblema di questa sconfitta è il volto, di solito sorridente, di una ragazza brindisina con brevi trascorsi proprio nella nostra compagine: Graziana Lerna.

Più che il suo volto, veramente, saranno i suoi servizi a restarci impressi nella memoria e non sarà affatto un bel ricordo. Sarà un incubo che tormenterà i nostri sogni e in particolare quelli dei ricettori oritani.

Lo scorso anno l’allora schiacciatrice del Caprarica ebbe un lungo attacco di ridarella durante il riscaldamento pre-partita. Quest’anno le chiedo:

“Niente ridarella oggi?”

“Alla fine”.

Così ha detto; così è stato.

Chiaramente alla fine hanno riso soltanto lei e la sua squadra.

Graziana Lerna

La Dream Volley Nardò ritorna al tradizionale colore granata, tinta che ben si abbina alla tradizionale grinta delle atlete di mister Gianni Dell’Anna.

Roberta Stefanizzi è subentrata a Claudia Pagano in regia; le centrali Stefania Frasca e Celeste Giannaccari hanno lasciato spazio alla linea verde di Veronica Chirivì e Francesca Margarito; nel ruolo di libero è stata dirottata Sonia Spano e da Caprarica sono arrivate in banda Graziana Lerna e Tonia Fattizzo. Confermata Federica Buccarella nel ruolo di opposta. Panchina giovane (Alessia Ciriani, Martina Benassai, Maria Vittoria Potenza e Nicole Gabrieli).

La New Volley conferma la formazioni iniziale di Castellaneta: Annacarla Cozzetto in regia, Mariaelisa Marrazza opposta, Simona Bianco ed Eleonora Calamo di banda, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Aldo Spicolo: Sara Zanzarelli, Francesca Oggiano e Daria Spina.

Cerchio oritano

Orsetto e Nuvola sono stati sostituiti da un cane al quale non ho chiesto le generalità. Il nostro turn-over canino, dunque, prosegue. Fra due settimane dovrebbe toccare a Billy, poi ospiteremo al palazzetto Lassie, Rin Tin Tin, Rex di Angela e Rex il commissario.

Primo set

Anche questa sera è un ace di Pel a dare avvio alle danze, un bel modo di cominciare una partita.

Vanno a segno anche Mariaelisa e Simonina, ma Buccarella, Fattizzo e Chirivì replicano colpo su colpo (6-6).

E’ un Oria un po’ timido, un po’ somigliante a quello di Castellaneta; appena il Nardò si ambienta sono dolori. E a questo punto sale in cattedra per la prima volta Graziana Lerna: un lungolinea, una diagonale e un mani-fuori (7-11). Sembra un sollievo quando lascia la prima linea, ma in realtà è proprio l’inizio dell’incubo.

La cegliese al servizio ispira un break di 0-7 infilando la bellezza di 4 ace (8-18).

Mariaelisa Marrazza

Poi soltanto Mariaelisa riesce a penetrare la solida difesa neretina, ma il set è ormai compromesso ed i primi tempi di Chirivì e gli attacchi di Buccarella dilatano ulteriormente lo svantaggio (15-25).

Secondo set

Una buona qualità di quest’Oria è la capacità di reazione. Archiviato malamente un set, si riprende mettendosi subito il trauma alle spalle. Siamo una squadra resiliente.

Annacarla è in vena di secondi tocchi, Simonina è piuttosto prolifica ed Amy mette sul piatto della bilancia della partita il peso del suo immenso talento: 6-1.

Simona Bianco

Buccarella e Fattizzo guidano con successo l’immediata rimonta ospite, ma anche Pel delizia la platea con un bel pallonetto e con interventi difensivi ammirevoli (10-7).

A proposito di difese, bisogna riconoscere ai liberi Scarcia e Spano un importante contributo alla spettacolarità della partita: i loro salvataggi mantengono vivi parecchi scambi.

Soltanto in ricezione ci trasciniamo annose incertezze che non conoscono soste. In parte è anche un problema di comunicazione, come sottolinea l’urlo di mister Aldo: “Volete chiamare la palla?!”

La palla allora viene chiamata “Daniela” (in onore dell’indimenticata capitana della New Volley).

Il parziale resta in equilibrio sino al 15-15, poi troviamo un minibreak grazie a una conclusione di Simonina e a un ace di Annacarla (18-15).

Ace di Annacarla

Buccarella accorcia le distanze e sale anche un po’ di tensione a causa di un significativo numero di palloni che da questo momento sfiorano le linee che delimitano il campo rendendo più complicate le decisioni arbitrali.

Bolide di Mariaelisa da posto due.

Sul 20-18 il travolgente sprint brindisino, con un impeccabile Federica in battuta.

Annacarla Cozzetto

Annacarla punta decisamente su Mariaelisa e l’opposta oritana non tradisce le aspettative: nel momento più delicato i suoi attacchi risultano indifendibili. Pel completa l’opera con l’ace che chiude il secondo set (25-18).

Un Oria gagliardo!

Terzo set

Dell’Anna consegna al secondo arbitro il proprio sestetto su un foglio dalle dimensioni un po’ insolite rispetto agli scontrini su cui abitualmente si scrive la rotazione.

Foglietto

Parte bene il Nardò (0-3); l’Oria c’è ma il suo recupero sarà un po’ troppo tardivo.

Stefanizzi sfrutta bene tutte le risorse a disposizione; Annacarla deve fare i conti con una ricezione precaria ed ha quindi qualche problema ad armare il micidiale braccio di Amy.

Mariaelisa e le piccine, comunque, ci tengono in corsa (10-14).

Lerna attenta a coach Aldo scagliando “Daniela” nei suoi paraggi.

Si registra qualche protesta su entrambi i fronti; il nervosismo diventa carica agonistica. Soltanto le riserve ospiti sembrano poco coinvolte nella tensione del momento perché hanno altri problemi da risolvere. In particolare osservo l’uso creativo del nastro elastico da parte di Ciriani.

Nastro elastico

Non mi è chiaro se la piccina utilizzi una compagna come sostegno per il nastro o se utilizzi il nastro come guinzaglio per portare la compagna a passeggio.

Scambio di ace tra Lerna e Saretta (quest’ultima scesa sul parquet in 3 dei 4 set odierni).

Dopo un bel lungolinea di Simonina e un altrettanto spettacolare pallonetto di Buccarella, sul 15-20 prende avvio la brillante (ma purtroppo inutile) rimonta brindisina.

Diagonale di Amy, mani-fuori di Mariaelisa e attacco di Simonina (18-20).

Amy Leone

All’ace di Buccarella replica Mariaelisa con un magnifico pallonetto (20-22).

Il primo tempo di Chirivì e la diagonale di Lerna sembrano chiudere il discorso (20-24); invece è il momento del capolavoro oritano con 4 palle-set annullate.

Il cambio palla lo ottiene Mariaelisa.

Dopo un secondo tocco tentato coraggiosamente da Stefanizzi, Amy stoppa a muro un tentativo di attacco dal centro (22-24).

Pel difende, Mariaelisa conclude: 23-24.

L’ultimo brivido lo allontana Mariaelisa: imperioso lungolinea da posto due e pareggio raggiunto (24-24)!

Mariaelisa Marrazza

A questo punto la psicologia dovrebbe agevolare la squadra in rimonta ed in piena trance agonistica, ma le cose vanno diversamente: Pel serve benissimo, ma la nostra killer, Graziana Lerna, spinge sulle mani del muro avversario un pallone che poi urta l’asticella. Per noi sarebbe stato meglio il contrario (prima l’asticella, poi le nostre mani), ma è andata così (24-25).

Nello scambio successivo Mariaelisa si avventa sull’alzata di Anncarla con la stessa velocità supersonica con cui un Ludovico Vico si avventerebbe sui 49mila euro del Gruppo Riva, ma la conclusione termina nei pressi della linea laterale. Dentro, secondo noi; fuori, secondo gli ospiti. Francamente il tiro è stato una saetta e persino in video si fa fatica a capire dove sia finito il pallone; quindi non me la sento di contestare la decisione arbitrale.

Peccato: il set è del Nardò (24-26).

Roberta Stefanizzi

Quarto set

L’ultimo parziale procede per scatti.

Sul 3-2 Lerna infila un’altra serie impressionante di ace, che, insieme a due conclusioni di Buccarella, fissa temporaneamente il punteggio sul 3-8.

La cosa più inquietante è che la banda cegliese non cambia traiettoria o stile di battuta: serve sempre forte e verso il centro della nostra metà campo. Il risultato è che il pallone non schizza via ma rimane beffardamente in grembo ai nostri ricettori.

Molto brava la schiacciatrice granata, ma brave anche le nostre a recuperare dando il secondo scossone al set: due slash di Amy con in mezzo un attacco e un muro di Eleonora (10-10)!

Esultanza oritana

Terzo scatto del set. Tocca al Nardò: 3 attacchi consecutivi di Lerna più una conclusione di Buccarella e un ace di Stefanizzi (il 17^ ed ultimo ace che subiamo): 14-19.

L’Oria non si arrende e rimonta anche in questo parziale: mani-fuori di Mariaelisa, ace di Simonina e 2 lungolinea consecutivi della nostra fantastica opposta: di nuovo parità (20-20)!

Il muro di Eleonora regala una botta di entusiasmo alle padrone di casa, ma è la nostra ultima gioia. Messa un po’ in ombra sul piano statistico dai numeri eccellenti di Lerna (24 punti) e Buccarella (21 punti), il Nardò ricorre ad un’atleta a cui non trema la mano nel momento più delicato della gara: Tonia Fattizzo.

Tonia Fattizzo

Il martello granata realizza 3 punti consecutivi sfruttando nel migliore dei modi i miracoli difensivi di Spano e le alzate precise di Stefanizzi. A titolo di curiosità, nell’ultimo scambio conto 3 secondi tocchi tentati da Annacarla ed uno tentato da Stefanizzi. Se l’avete fatto per me, conoscendo la mia ammirazione per questo gesto tecnico, vi ringrazio, vi voglio bene e apprezzo il pensiero.

Il quarto set finisce 21-25.

Un bel Nardò. Di Lerna si è già detto ampiamente; aggiungiamo una menzione per Buccarella, sempre prolifica e sempre più matura: il vigore della giovinezza ed una continuità da veterana.

Federica Buccarella

L’Oria ha qualche rimpianto e dispiace uscire dal palazzetto senza punti dopo una partita così tirata. Peccato soprattutto per quel terzo set: è stato come se avessimo salvato un naufrago dall’oceano gettandogli un salvagente e issandolo sulla nave; poi, entrando in cabina, il naugrafo è indruppicàto sul gradino.

Però piace la voglia di lottare anche quando la situazione sembra tetra. Piacciono l’impegno, la voglia e la capacità di ricostruire. E ci sono momenti in cui esprimiamo un gioco davvero spettacolare.

Adesso si va a Brindisi per una partita dall’esito che sembra scontato. Andiamo sereni: nulla da perdere, tutto da guadagnare.

Federica Peluso

Tabellino: Oria-Nardò 1-3 (25-15, 18-25, 24-26, 21-25)

New Volley Oria: Zanzarelli 1, Marrazza 19, Cozzetto 4, Peluso 4, Oggiano NE, Bianco 12, Leone 12, Spina NE, Calamo 3, Scarcia (L) – All. Spicolo.

Muri-punto 5, ace 8, errori in battuta 8.

Dream Volley Nardò: Ciriani NE, Chirivì 9, Stefanizzi 3, Buccarella 21, Lerna 24, Margarito 1, Fattizzo 12, Benassai NE, Potenza NE, Gabrieli NE, Spano (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 2, ace 17, errori in battuta 6.

Arbitri: Roberta Morleo e Denise Mary Rose Bianchi.

Graziana Lerna

Altri risultati: Mesagne-Galatina 3-0, Spongano-Assi Brindisi 3-1, Tricase-Noci 3-0, Tuglie-San Cassiano 3-0, Minervino-Castellaneta 1-3.

Si è grattato la pancia: Alessano.

Classifica: Mesagne 18; Tricase* 16; Spongano 15; Tuglie 14; Assi Brindisi 13; San Cassiano 12; Castellaneta* 10; Nardò* 9; Alessano* 7; Oria* e Noci* 6; Minervino* e Galatina 0.

(*) Tricase, Castellaneta, Alessano, Nardò, Oria, Noci, e Minervino hanno giocato una partita in meno.

Amy Leone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 85,00; Mesagne 30,00; tutte le altre 0.

San Cassiano protagonista assoluto di questa stagione, almeno per adesso: altri 65 euro per un tentativo di aggressione al secondo arbitro da parte di un isolato tifoso a fine gara.

Fa capolino in classifica anche il Mesagne: 30 euro per le frasi offensive di un dirigente dagli dagli spalti.

Prossimo turno: Assi Brindisi-Oria, domenica 6 dicembre, ore 18.30.


NARDO’-ORIA 3-1

3 marzo 2015

Cinquanta sfumature di Oria

Domenica 1^ marzo 2015 – ore 18.30

Qual è il vero Oria? Quello epico di Mesagne e dello sgarbo alla capolista? Oppure quello un po’ più distratto di Nardò? Quante sfumature di Oria esistono in questa stagione? Senza contare l’Oria sconcertante di Lecce (ma quella partita consideriamola lo strazio che non può mancare in ogni campionato, una sorta di jolly che ci siamo giocato…).

In realtà è abbastanza naturale che in una stagione non si possa conservare lo stesso ritmo e si proceda per continui aggiustamenti ed episodiche regressioni. Soprattutto quando una squadra è composta da alcune atlete che non conoscevano la serie C, altre che hanno cambiato ruolo, altre ancora che sono reduci da infortuni o che sono ancora giovanissime (senza contare che poi bisogna anche fare i conti con l’avversario).

Giorgia e Morgana

In ogni caso, l’Oria di Nardò, pur non confermandosi ai livelli splendidi delle due domeniche precedenti, è comunque una squadra più tonica, più aggressiva, più organizzata di quella autunnale. Un passettino indietro non cancella i poderosi balzi in avanti delle ultime settimane. I parziali altissimi, del resto, attestano che a Nardò ce la siamo giocata fino in fondo.

Partiamo dalla moda.

Alessandra sfoggia copri-braccia ispirati a Rita Hayworth (e a Viridiana Rado) che fanno la loro figura. Tutte dovrebbero indossarli. Quello era il segreto della brillante nazionale cinese ammirata al PalaFlorio. Non sarà un caso se la nostra alzatrice metterà a terra 5 palloni ed oltre a palleggiare, servirà in modo divino.

Alessandra Loria

Notevole anche l’eleganza di alcune spettatrici.

Molto ammirate, infine, anche le tute della formazione di casa. Da tifoso granata, veramente, io preferivo quelle di due anni fa; comunque sia, va apprezzato anche l’abbinamento con i tappetini (quelli su cui stava indruppicàndo Stefania Frasca all’inizio del riscaldamento).

Ivana riceve proposte di mercato che inducono il nostro presidente a bloccare la domanda già trasmessa all’INPS.

E’ una serata impegnativa per Mino, assunto come addetto al tabellone elettronico. E’ il primo occupato grazie al Jobs Act. E’ grazie a lui che in questo mese le statistiche sulla disoccupazione sono le meno sconvolgenti dall’inizio dell’era Renzi.

Jobs Act

Formazioni.

Dream Volley Nardò: Claudia Pagano in palleggio, Federica Buccarella opposta, Serena Ciriani e Sonia Spano di banda, Stefania Frasca e Celeste Giannaccari centrali, Alessandra Dell’Anna libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Veronica Chirivì, Alessia Ciriani e Martina Benassai.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Servizio Moretto

Primo set

Dopo un buon attacco di Moretto, subiamo il servizio di Giannaccari, autrice anche del muro iniziale (5-1). La ricezione sembra aver ripreso a ballare, dopo le buone prove recenti, ma ce ne facciamo una ragione e rimediamo con il braccio d’acciaio di Giusy ed i lungolinea di Ivana (6-7).

Punti per Ciriani e per Frasca, doppio ace per Giusy (9-11).

Speriamo che stia per riprendere il festival degli ace di domenica scorsa.

No, se c’è un festival è quello delle difese: in casa oritana brilla l’agilità di Giorgia, ma tutte danno un contributo significativo; nel Nardò è ammirevole la prova di una Dell’Anna che sembra cresciuta di 3 anni in 3 mesi, e strepitosa quella di Spano. Il martello neretino sembra preferire la sostanza alla forma e dà l’impressione di trovarsi sempre piazzata con una naturalezza istintiva.

Sonia Spano

Sul 14-13 il Nardò si prende il set con un break di 10-1 che stordisce le brindisine: punti per Buccarella, tanti punti, e ancora un buon lavoro di Giannaccari in battuta e al centro della rete (24-14).

Alessandra difende un pallone che poi atterra placidamente tra due nostre giocatrici immobili. Lo sguardo di Ale esprime lo stesso stupore che aveva destinato a Ivana quando al bar la capitana aveva chiesto un decaffeinato.

Un lungolinea di Buccarella chiude un set (25-15) in cui le nostre bocche da fuoco hanno faticato ad entrare in partita (3 attacchi vincenti in 3).

Stefania Frasca

Secondo set

In avvio del secondo parziale è l’Oria a sfruttare bene il fondamentale del servizio: ace per Giada e per Moretto, e poi splendida pipe di Ivana e magia di Alessandra, che, sfruttando i copri-braccia, piazza un secondo tocco in posto cinque (4-8).

Punti per Spano e Buccarella, ma risoluta replica di Giusy e il vantaggio regge (8-11).

Purtroppo è ancora la ricezione il punto debole dell’Oria, fatta saltare dalla dinamite presente nel braccio di Buccarella (14-12).

Entra in campo Morgana e superiamo il momento difficile grazie ad una maggiore concentrazione in difesa e grazie agli attacchi di Giada e di Giusy.

Secondo tocco

Sul 16-16 rileviamo il terzo tocco di seconda di Alessandra. Lo rileviamo nella cronaca e nella foto qui sopra perché purtroppo la videocamere se li è persi tutti.

Il finale di set si preannuncia emozionante.

Una doppietta di Ingrao Meravigliao sembra lanciare lo sprint brindisino (19-20), ma un pallonetto di Ciriani e due ace consecutivi di Giannaccari cambiano gli equilibri (22-20).

Palletta ed ace di Ivana: ancora parità (22-22)!

Lotta palla su palla: attacco di Buccarella, replica di Federica, attacco di Ciriani e primo tempo di Giusy al termine di uno scambio lungo e spettacolare (24-24).

Ingrao Meravigliao

Un altro scambio infinito viene concluso da un mani-fuori di Spano e nel successivo set-point Giannaccari ci beffa con un pallonetto (26-24).

Terzo set

Nei primi due parziali le due squadre hanno fatto registrare una media decisamente bassa di errori-punto: appena 5 a testa.

Ecco, adesso è il momento di sfogarsi: 11 errori-punto totali in 15 scambi; esaurito il momento di rilassamento, dall’8-7 si riprende a fare sul serio.

Claudia Pagano

Giannaccari e Buccarella spingono avanti il Nardò (15-10); l’Oria recupera qualcosa con Federica e Moretto (appena rientrata in campo); poi le padrone di casa sembrano affrettare la conclusione dell’incontro con i lungolinea di Ciriani e le fast di Frasca (19-13).

Sul 21-16 le ragazze di Marcello sanno ritrovarsi. Una buona parte del merito sta nei micidiali servizi di Alessandra. E naturalmente nei suoi copri-braccia. La ragazza è talmente concentrata che non si accorge del time-out chiesto da Dell’Anna finché le compagne non la chiamano. Peccato che l’abbiano fatto: un bel servizio nel campo vuoto sarebbe stata una scena indimenticabile (come la ricezione di Simona Leone durante un minuto di silenzio qualche anno fa)…

Copri-braccia

Dopo la sospensione, Ale serve, si precipita a difendere e permette così a Federica di concludere l’azione con successo (21-20).

Mani-fuori di Giada, palletta di Ivana e punto di Moretto in difesa (21-23)!

Un po’ di culo non guasta. Del resto, questa parte del corpo non serve soltanto a produrre crateri sul parquet dopo qualche rovinosa caduta. Non faccio nomi per discrezione.

Così come sono imprevedibili alcuni punti, resta imprevedibile anche l’esito del parziale.

Doppietta di Buccarella e invasione ospite (24-23).

Errore in battuta neretino e magia di Federica, che dirotta un pallone nell’angolino del posto uno (24-25).

Federica Imperatore

Diagonale di Buccarella e attacco di Ciriani; situazione ancora ribaltata (26-25).

Gli ulteriori cambi palla inducono una gentile signora presente sugli spalti ad invitare il cardiologo di fiducia alla prossima partita al Palazzetto di via Crocifisso.

Primo tempo di Giusy e lungolinea di Buccarella dopo l’ennesimo salvataggio di Spano (28-27).

Il guizzo vincente è dell’Oria: Moretto mette palla a terra, Ivana mura e Giorgia, in disimpegno, fa atterrare il pallone nel campo avversario (28-30)!

Giorgia Mastria

C’è sempre una certa responsabilità della difesa quando un libero fa il punto, ma non importa: godiamoci questo momento di gloria della nostra piccina! Per come sta difendendo, si merita questo ed altro.

Quarto set

In avvio del quarto set il Nardò si limita ad amministrare; quasi tutto il bene e il male lo facciamo noi (11-8). Bene gli attacchi di Giada, Federica ed Ivana; male la ricezione e la scarsa precisione offensiva di alcune nostre atlete (con 8 palloni finiti sulla rete o fuori campo in 19 scambi).

Alessandra Dell'Anna

Qualche problema lo sta affrontando anche il presidente, contestato dal pubblico per la sua scarsa dimestichezza con il tabellone elettronico locale. La sua risposta è colorita senza scadere nella volgarità (assumendo “maccarròne” come un appellativo sostanzialmente bonario). In sostanza il presidente rappresenta di essere venuto da Oria e di aver accettato di fare da volontario all’ultimo momento e provino, dunque, i contestatori ad aggiornare il tabellone. Questo è il senso, ma Mino si è espresso in modo molto più efficace con una delle sue consuete frasi ad effetto.

Comandi tabellone

Nardò allunga con le solite Ciriani e Buccarella (16-9).

La prima è stata una rivelazione; l’opposta locale è una conferma. Anche stasera ha lasciato il segno; la sua prestazione è stata impressionante: attacchi da tutte le posizioni e in tutte le direzioni ed una costanza davvero ammirevole: 5 punti nel primo set, poi 7, 8, 5. Mai una pausa.

La reazione oritana è soprattutto nelle mani delle centrali e, in particolare, in quelle di Federica: 3 punti consecutivi (incluso un bel murazzo) e ci riportiamo sotto: 19-17.

Giulia Moretto

Un servizio di Ivana tocca il nastro, resta un attimo sospeso e poi atterra nella parte di campo sbagliata. Come nel film di Woody Allen “Match point”, avrebbe potuto fare la differenza nel nostro destino.

Invasione di Ale nel disperato tentativo di salvare un pallone improbabile. A causa del minore attrito dei copri-braccia, la nostra palleggiatrice scivola fino ad Avetrana rischiando di trovarsi faccia a faccia con Michele Misseri. Che non dev’essere una bella esperienza.

Nardò arriva a giocarsi 4 palle-set (24-20). Una l’annulla Giusy, un’altra la nostra difesa che induce all’errore le avversarie e la terza Moretto con un magnifico muro (24-23). Ne resta una, ma il miracolo non riesce. Ciriani centra il bersaglio e regala la vittoria al Nardò (25-23).

Serena Ciriani

Almeno ci siamo risparmiati il quinto tie-break consecutivo…

Le tre migliori realizzatrici sono tutte del Nardò (Buccarella 25, Ciriani 16, Frasca 14) e la prima delle nostre, Giusy, una centrale, si è fermata a 13. Una ricezione ballerina e un attacco non proprio efficace hanno pesato sulle sorti dell’incontro.

Non abbiamo giocato benissimo, ma se abbiamo conteso 3 set (vincendono uno) ad avversarie più quotate di noi, vuol dire che le imperfezioni odierne non sono più quelle di inizio stagione. I nostri difetti sono i difetti di una squadra più matura. C’è ancora da lavorare, ma la sensazione è che i risultati tecnici acquisiti non siano destinati a volatilizzarsi.

E col Galatina, domenica prossima, non abbiamo nulla da perdere e tutto da guadagnare.

Quando giochi con i copri-braccia, nessuna impresa è impossibile.

Muro oritano

Tabellino: Nardò-Oria 3-1  (25-15,  26-24,  28-30,  25-23)

Dream Volley Nardò: Chirivì NE, Ciriani A. NE, Buccarella 25, Frasca 14, Ciriani S. 16, Pagano 2, Spano 6, Benassai NE, Giannaccari 11, Dell’Anna (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 7, ace 11, errori in battuta 13.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 0, De Pascalis 9, Gallo Ingrao 12, Loria 5, Rollo 13, Moretto 9, Imperatore 12, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 9, errori in battuta 8.

Arbitri: Giorgio Formicola e Vincenzo Gratis.

Federica Buccarella

Altri risultati: Pallavolo 80 BR-Caprarica 3-0, Galatina-Ostuni 3-1, Tricase-Mesagne 3-1, Castellaneta-Tuglie 1-3, San Cassiano-Assi Brindisi 3-0, Spongano-Nike Lecce 0-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 45; Tricase 42; Tuglie 33; San Cassiano 31; Mesagne e Spongano 29; Nardò 27; Assi Brindisi 24; Caprarica 19; Castellaneta 14; Oria 9; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Giada De Pascalis

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 174,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Multe di 52 euri per Caprarica e al Tuglie dovute allo spostamento del campo di gara e alla relativa omologazione. Altri 35 euri al Tuglie per le frasi offensive di un isolato tifoso. In questo modo il Tuglie vola al secondo posto, ma il primato dell’Ostuni sembra inattaccabile con quasi 200 euri di distacco.

Prossimo turno: Oria-Galatina, domenica 8 marzo, ore 18.30.


ORIA-NARDO’ 1-3

11 novembre 2014

Pallavolo è libertà

Domenica 9 novembre 2014 – ore 18.30

“Inseguiamo tutti i giorni il paradiso e non ci accorgiamo che c’è anche in un bicchiere d’acqua”

La frase del Dalai Lama è valida anche sostituendo il bicchiere d’acqua con un semplice set.

Quest’anno – lo sappiamo – dobbiamo accontentarci di piccole gioie e trovare la felicità anche in cose modeste. E così festeggiamo pure il nostro primo set vinto, che cancella un brutto zero dalla classifica. Mettiamo questo set nel barattolo di Bas Ajver macedone e può darsi che questa notte verrà il topolino a farci una sorpresa.

Lo dice anche Frate Indovino nell’edizione 2007 del suo calendario: “Chi si contenta del poco trova posto in ogni loco”.

A parte gli scherzi, più che il set vinto, devono farci piacere i progressi manifestati dalla squadra, più ordinata, più efficace praticamente in tutte le fasi di gioco e soprattutto molto più grintosa.

Ivana Gallo Ingrao

Ma anche se siamo una piccola squadra in un piccolo campionato in una piccola Regione, facciamo parte di un mondo complesso e non siamo insensibili alle ingiustizie e alle sofferenze che sfiorano la pallavolo partendo da fenomeni più imponenti, come l’oscurantismo delle teocrazie e il ruolo della donne in grandi e nobili civiltà trasformatesi in regimi feudali dopo essere transitate dalla tirannide sanguinaria dello scià.

Ghonceh Ghavami, una ragazza anglo-iraniana di 24 anni, sta scontando un anno di carcere per aver manifestato contro il divieto per le donne, vigente nella repubblica islamica dell’Iran, di assistere alle partite di pallavolo maschili. Nel caso specifico, si trattava di Iran-Italia per la World League del 20 giugno scorso.

Il tema era stato affrontato anche nel film “Offside” del regista iraniano Jafar Panahi, che pure ha passato i suoi guai legali (nel film del 2006 un gruppo di ragazze tenta di entrare nello stadio di Teheran per assistere all’incontro di calcio Iran-Bahrein).

“La pallavolo non è reato” è l’appello che ci invita a sottoscrivere la FIPAV.

http://www.change.org/p/david-cameron-hassanrouhani-bring-my-sister-home-freeghonchehghavami?utm_campaign=new_signature&utm_medium=email&utm_source=signature_receipt#share

“La pallavolo è libertà” è la maglietta indossata durante il riscaldamento dalle giocatrici della New Volley Oria.

Bravo, presidente.

Passiamo alla cronaca.

Con mio sommo dolore anche quest’anno la Dream Volley Nardò rinuncia al colore granata del Toro sportivo più famoso d’Italia per indossare un rosa tenue e compassato (e dunque poco consono alla peculiare e tradizionale grinta delle atlete di coach Dell’Anna).

Serena Ciriani

La formazione ospite è confermata per quattro quinti rispetto alla scorsa stagione, ma in quel quinto mancante ci sono probabilmente i due pezzi più pregiati: la palleggiatrice Ancora e il libero Sanasi. Inoltre, non è ancora completo, al momento, il recupero di Vantaggiato.

Nell’Oria mancano Simonina e Anna.

Le novità più significative in casa brindisina riguardano il contesto: il tabellone ha ripreso a funzionare e la luce illumina a giorno il bagno del gentile pubblico. Non dobbiamo più fare la pipì a memoria. Per festeggiare verrebbe voglia di fare anche altro.

Marcello Presta

Tanto per restare in tema, devo prendere atto che il mio kit di emergenza dev’essere rinnovato rispetto alle ultime stagioni: le ragazze quest’anno sembrano aver sviluppato una dipendenza patologica da chewing-gum e non hanno mai fatto ricorso, almeno in queste prime quattro giornate, alle mie riserve di zucchero, cerotti e carta igienica. Ricordo che fu Ida Taurisano a chiedermi la carta igienica prima di una partita e sono fiero di aver contribuito, sia pure in una forma così indiretta ed anche un pochino inelegante, ad una delle sue epiche prestazioni. Anzi, mi rammarico di non aver conservato un ricordo di quell’evento. Un ricordo (usato) da trasformare in reliquia e conservare in una teca.

Ida Taurisano

Formazioni.

La New Volley Oria schiera Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Mary Battistoni e Morgana Gallo.

La Dream Volley Nardò replica con Claudia Pagano in palleggio, Federica Buccarella opposta, Serena Ciriani e Sonia Spano schiacciatrici, Stefania Frasca e Celeste Giannoccari centrali, Sara Falangione libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Carmen Vantaggiato, Veronica Chirivì, Alessia Ciriani, Martina Benassai e Alessandra Dell’Anna.

Sara Falangione

Primo set

L’avvio dell’incontro non è di quelli che restano negli annali del volley: 6 errori-punto in 8 scambi (3-5) e le sole centrali ad offrire spettacolo (un primo tempo e un ace per Giannoccari, un pallonetto per la nostra Federica).

L’Oria si scuote all’improvviso con una specie di raptus, un raptus positivo, una sequenza di giocate cazzute ai limiti della perfezione: mani-fuori di Ivana, muro di Giada e ulteriore attacco vincente di Ivana dopo un lungo scambio in cui entrambe le difese fanno la loro bella figura (7-6).

Giusy Rollo

Ancora centrali sugli scudi grazie alle magie di Frasca e Giannaccari (muro) e ad un primo tempo perentorio di Giusy (8-9).

Buccarella inaugura una lunga e costante sequenza di punti che ne farà la top-scorer dell’incontro, ma le nostre centrali questa sera sembrano veramente indifendibili (sarà loro il 50% dei punti “buoni” delle brindisine in questo parziale). Ammirevole la regia di Alessandra, reattiva la gara di Giorgia.

Il pareggio arriva grazie ad alcune sbavature offensive del Nardò (16-16) e purtroppo dura lo spazio di un rimorso nella coscienza di Fabio Riva: praticamente meno di un istante.

Federica imperatore

Spano, Buccarella e soprattutto una Giannaccari stellare riportano avanti le neretine sino ad un rassicurante margine di 6 palle-set. L’Oria ne annulla 3 (bello il muro di Moretto) e poi confeziona un regalo sempre gradito agli allenatori: l’errore in battuta sul 21-24 e dopo una striscia di 3 punti consecutivi…

Gli errori, in generale, sono l’unica nota dolente di quello che altrimenti sarebbe stato uno dei set più interessanti del campionato: 13 sono un po’ troppi.

Stefania Frasca

Secondo set

L’avvio del secondo parziale è all’insegna dell’equilibrio: Buccarella macina sempre più punti, Frasca alza il muro, Ciriani punge in battuta, ma anche in casa brindisina si fa sfoggio delle specialità della casa: il primo tempo di Giusy, la diagonale chirurgica di Giada, la pipe e la palletta malefica di Ivana (8-7).

La fuga ospite si svolge in due fasi: prima gli attacchi di Spano, poi un’impressionante sequenza di muri di Giannaccari, su cui vanno a sbattere praticamente tutte le nostre giocatrici, a rotazione, dopo aver preso il numeretto di prenotazione (10-16).

Celeste Giannoccaro

Per tutelarsi da eventuali errori in battuta, che comprometterebbero ulteriormente la situazione, Marcello introduce Mary, che offre sempre sicurezza nel fondamentale, e poi fa rifiatare per un paio di minuti Moretto sostituendola con Pel.

Nardò, però, prosegue la propria corsa con i lungolinea di Ciriani, i muri di Frasca e gli attacchi da seconda linea di Buccarella (due consecutivi), micidiali almeno quanto gli impressionanti servizi di Spano (con improvviso cambio di traiettoria incluso).

Sul 15-23 forse l’unica colpa del Nardò è quella di adagiarsi in vista del traguardo.

Ingrao Meravigliao

Ingrao Meravigliao ottiene il cambio palla, Federica fa esplodere il palazzetto con due ace consecutivi, Ivana manda il pallone nell’angolino del posto 5 e Alessandra si conferma molto insidiosa anche in battuta (21-24).

Come spesso avviene dalla notte dei tempi, Sonia Spano si rivela giocatrice dall’alto tasso di sangue freddo: il suo tiro sbatte sulle mani di Giada e poi termina fuori dopo averci regalato per un istante l’illusione del muro. Nardò si aggiudica anche il secondo set (21-25).

Terzo set

Sul 3-5, con una Buccarella preoccupata soltanto dal taping che si sta scollando dal braccio destro, è difficile prevedere un finale diverso da quello delle tre precedenti gare stagionali.

Federica Buccarella

Invece, all’improvviso, scocca l’ora di Giulia Brava-Moretto: 3 punti della nostra banda (incluso un ace e un bel lungolinea) e siamo subito in parità (6-6).

Dobbiamo dire che Giulia sta facendo grandi progressi in ricezione e in difesa; purtroppo le fatiche in fasi di gioco che non erano di sua stretta competenza, la stanno un pochino frenando in attacco, ma la strada è quella giusta e ci auguriamo che questo set sia una piccola anticipazione della Moretto del futuro.

Giulia Moretto

Dopo l’ennesimo muro di Frasca, l’Oria impone un imperioso break di 6-0 favorito dagli ottimi servizi di Alessandra (due ace), che ha apportato una modifica nella rincorsa rinunciando alla svolta a destra. Agli estremi della striscia positiva figurano gli attacchi di Ivana, nel cuore del break le realizzazioni di Giada.

Ivana è l’elemento trainante di questa formazione (al netto delle iasteme e delle esultanze da TSO), la capitana coraggiosa; Giada sta disputando la migliore prestazione stagionale per efficacia, pulizia dei colpi e continuità. Chiuderanno rispettivamente a 18 e a 17 punti, un gradino sotto la top-scorer Buccarella.

Composta esultanza

Quest’ultima e Spano provano ad arginare la formazione locale, ma Federica (fast da manuale) e Moretto non ci stanno e Giada estrae dal cilindro ulteriori magie (un muro e un attacco da seconda linea).

Oria conduce per 20-14. Ma non si accontenta. Il fervore agonistico induce Ivana a tirare una pallonata sulla testa del coach ospite e l’episodio mi induce a ritenere che forse gli ayatollah non hanno tutti i torti quando impediscono alle donne di entrare nei palazzetti. Siccome, però, il tiro di Ivana è stato toccato, è pure punto nostro (21-14), come riconosce sportivamente mister Dell’Anna accettando le scuse della nostra capitana.

Diagonale di Ciriani e pallonetto di Frasca, bilanciati da un turno in battuta di Ale sempre efficace. Il suo posto in regia, oltretutto, è ben rilevato da Giorgia, che alza a Ivana un pallone di millimetrica precisione.

Giorgia Mastria

Il primo set oritano porta in calce la firma di Giada (25-16): ottavo punto personale in un parziale caratterizzato da un bel duello di opposte (6 punti Buccarella).

Quarto set

La pipe di Ivana e gli attacchi di Giusy fanno sognare i tifosi (4-0), ma le salentine sono brave a scongiurare il pericolo di un crollo psicologico. Mi sorge un dubbio, a questo proposito, sul contenuto dei fogli maneggiati da Benassai: sono gli scout, sono i suoi compiti per domani o sono note motivazionali del professor Raffaele Morelli?

Martina Benassai

Sul 5-4 si registrano 9 errori-punto consecutivi, più nostri che loro (attacchi imprecisi, errori in battuta e scarsa tolleranza di doppie da parte dell’arbitro, sebbene in modo equo). Non bisogna, comunque, sminuire i meriti delle difese, che favoriscono il prolungamento di molti scambi sino all’errore-punto. Ottima Giorgia, ma non mancano miracoli di Alessandra e di Federica.

Sull’11-11 l’equilibrio è spezzato da un attacco di Spano, da un ace di Pagano e da un paio di errorini nostri (11-15).

Buccarella preme sull’acceleratore, ma Moretto e Giada non hanno ancora voglia di tornare a casa (17-18).

Giada De Pascalis

Dopo un muro dell’opposta leccese, perveniamo al pareggio grazie a un mani-fuori di Giada e a un attacco vincente di Ivana conseguente all’ennesimo salvataggio di Giorgia (19-19).

Punto di Frasca e reazione oritana con un muro di Ivana ed un ace di Federica (22-21)!

Quando il gioco si fa duro, Spano non si fa attendere e blocca l’allungo locale con un lungolinea che fa un po’ alterare Marcello (22-22).

Ivana tiene vivo il sogno (23-22), ma quando la palla scotta commettiamo alcune ingenuità. Non cose vistose, per carità, ma palloni gestiti in modo non ottimale e resi dunque poco pericolosi per una difesa ospite che non si deconcentra e offre a Spano e a Giannaccari i palloni del rush finale (23-25).

Valeria Spano

Dire che il risultato non è giusto è una frase che suona antipatica. Il risultato è sempre giusto. Certo, oggi il nostro rammarico è comprensibile perché sappiamo di aver giocato bene, perché nel 4^ set vincevamo 23-22 e ci siamo bloccati proprio sul più bello e soprattutto perché abbiamo fatto 60 punti contro i 52 del Nardò (ma il “risultato giusto” è composto anche dagli errori-punto e noi ne abbiamo fatti 39 contro i 30 delle neretine con una media di 9,75 errori-punto a set su cui c’è ancora da riflettere e da lavorare). Comunque sia, l’Oria cresce, migliora, inizia anche a divertire. Questo ci interessa e questo ci gratifica per il momento. Ai punti penseremo più avanti.

Adesso andiamo a Galatina per fare esperienza e quello che verrà, verrà.

Alessandra Loria

Tabellino: Oria-Nardò 1-3 (21-25,  21-25,  25-16,  23-25)

New Volley Oria: Gallo NE, De Pascalis 17, Gallo Ingrao 18, Peluso 0, Loria 4, Rollo 8, Moretto 6, Battistoni 0, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 9.

Dream Volley Nardò: Vantaggiato 0, Chirivì NE, Ciriani A. NE, Buccarella 19, Frasca 6, Ciriani S. 6, Pagano 1, Spano 10, Benassai NE, Giannaccari 10, Dell’Anna 0, Falangione (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 11, ace 6, errori in battuta 12.

Arbitri: Francesco Di Maria e Giorgio Formicola.

Esultanza oritana

Altri risultati: Mesagne-Tricase 1-3, Caprarica-Pallavolo 80 BR 1-3, Ostuni-Galatina 0-3, Nike Lecce-Spongano 1-3, Assi Brindisi-San Cassiano 3-1, Tuglie-Castellaneta 3-1.

Classifica: Tricase, Galatina e Pallavolo 80 BR 12; Galatina e Mesagne e Spongano 9; Tuglie 7; Caprarica, Nardò e Assi Brindisi 6; Castellaneta 3; San Cassiano 2; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.

Giulia Moretto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò e Tuglie 120,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Multa di 50 euri al Tricase per l’assenza del dirigente addetto agli arbitri.

Osservo che in un altro girone il dirigente di una squadra è stato multato di 30 euri “per aver incitato il pubblico a rivolgere frasi offensive nei confronti dell’arbitro e per non essere intervenuto quando un proprio tifoso ha scosso il seggiolone arbitrale”.

E’ vero, il dirigente è stato anche sospeso, ma mi chiedo: è normale multare con 50 euri un’assenza e multare con 30 euri uno che incita a fare casino…?! Sinceramente, se fossi un arbitro, preferirei non avere il badante a disposizione ma stare bello tranquillo piuttosto che avere vicino un dirigente ostile…

Prossimo turno: Galatina-Oria, domenica 16 novembre, ore 18.30.


NARDO’-ORIA 3-0

14 aprile 2014

La sconfitta della controra

Sabato 12 aprile 2014 – ore 16.00

Quando alle 15, in piena controra e in piena digestione, in un’assolata giornata primaverile che è un’istigazione ad andare a oziare in qualche spiaggia, le due squadre si ritrovano di fronte, ho pensato che qualunque pretesto sarebbe stato lecito pur di non giocare. Una specie di presentimento.

Ce la saremmo potuta giocare alla play-station, ad esempio, o ai dadi. Avremmo potuto vendercela (ma c’è la crisi; ci è ca si la catta…?).

Perché siamo qui? Chi ce la fa fare?

L’indolenza di questo sabato pomeriggio e le tentazioni devianti vengono, però, accantonate da un richiamo nobile alla cultura della legalità: il tensostatico si trova proprio nella piazza dedicata a Renata Fonte, assassinata nel 1984 per non essersi piegata al malaffare e alle speculazioni. Il Cielo l’abbia sempre in gloria. E voglio approfittarne per ricordare che recentemente anche un libro a fumetti ha reso omaggio alla sua memoria (1).

Renata Fonte

Torniamo alla strana indolenza che aleggia nel tensostatico. Nardò e Oria, in verità, potrebbero dar vita ad una partita avvincente. Entrambe, infatti, avrebbero solide motivazioni: Oria impegnata in una difficilissima rincorsa alla salvezza, Nardò unica squadra del girone a poter ancora puntare ai play-off o a poter essere risucchiata nei play-out (primo obiettivo fattibile, seconda eventualità solo teorica). Entrambe, soprattutto il Nardò, vantano un ottimo potenziale tecnico. Oria è in un momento più favorevole, Nardò è leggermente in calo ma ha la possibilità di bilanciare il trend con il tradizionale cuore granata di atlete e tifosi.

Insomma, potrebbe essere una partita da fuochi d’artificio, ma così purtroppo non sarà perché soltanto il Nardò riuscirà a tradurre la propria motivazione in colpi efficaci.

Giorgia Mastria

L’Oria si concederà una pausa di riflessione dopo un’esaltante striscia di sei vittorie consecutive; il Nardò, pur giocando al di sotto delle proprie potenzialità, svolgerà diligentemente un compitino che si rivelerà più facile del previsto.

Torniamo, però, alla controra e ricominciamo dall’inizio.

Pur non giocando, Stefania Frasca ha fornito qualche spunto interessante grazie alla sua coscia fucsia che da lontano sembrava verniciata a mano. Invece era taping. La centrale non sarà della partita così come non sarà della partita la capitana ospite, Nocciolina, rimasta ad Oria.

Gamba fucsia

Dream Volley Nardò: Simona Ancora in palleggio, Federica Buccarella opposta, Carmen Vantaggiato e Sonia Spano laterali, Veronica Chirivì e Serena Ciriani centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Alessia Ciriani, Stefania Frasca, Silvia Tempesta e Martina Benassai.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa e Federica Muri.

Videocamere

Entrambe le videocamere sono piazzate davanti alle porte dei bagni (una delle quali è aperta). Se per effetto di una pallonata dovessero girarsi, non oso pensare al contenuto dei filmati…

Primo set

Sin dalle prime battute si osserva che qualcosa non quadra: l’Oria è molle in attacco e penetrabile in difesa; il Nardò fa quello che vuole ed esalta la vivacità offensiva di Carmen Vantaggiato (6-2).

E’ Veronica l’unica attaccante a mettere palla a terra su azione. E’ l’unica a non apparire “stitica” in senso realizzativo (del resto, con tutto quello che mangia…).

Veronica Parisi

Sul 7-6, però, il Nardò riprende a macinare gioco e punti.

Dopo 4 sconfitte in 5 turni, la formazione locale ritrova fiducia, ritmo e serenità. Ecco, non è tanto rabbia agonistica o voglia di riscatto quanto esigenza di ritrovarsi. Lo stanno facendo nel modo giusto.

Sanasi è la consueta calamita, Ancora una regista autorevole e le tre attaccanti, Vantaggiato, Spano e Buccarella, garantiscono percentuali molto positive. Le centrali verranno fuori alla distanza.

Carmen Vantaggiato

Tra l’ace di Lucrezia del 7-6 e l’attacco della stessa Zia che vale il pareggio (14-14), a beneficio dell’Oria ci sono solo 7 errori-punto delle salentine. In particolare, sembra che le ragazze granata si siano messe d’accordo per regalarci un servizio a testa (tranne Buccarella), cortesia che ricambieremo con un lieve interesse nel terzo set.

Poi, proprio quando sembrava risorta la mitica difesa oritana, il Nardò riprende a fare sul serio e ottiene quattro punti consecutivi (19-15).

Simona Ancora

Ivana va a segno (19-17), Dell’Anna entra per servire e a questo punto ci impantaniamo in una caterva di errori-punto: fallo di posizione, tiri fuori, un’invasione ed una battuta sbagliata. Finisce 25-18 e non è stato un bello spettacolo. Non per noi, almeno.

Secondo set

Non siamo ai livelli delle ultime splendide prestazioni, ma l’Oria del secondo set è certamente più reattivo ed efficace.

Dopo uno scambio di muri per le centrali (Chirivì e Sara), ci portiamo avanti con una palletta di Leo ed un attacco di Ivana (2-4).

Ivana Gallo Ingrao

In campo ci sono due palleggiatrici che normalmente non disdegnano i secondi tocchi, ma questa sera Ancora preferisce concentrare il proprio talento nelle alzate per le compagne mentre la Leonessa riversa aggressività e fantasia nel pugilato e nell’odontoiatria tirando un pugno a Ivana ed aggiustando l’apparecchio ad una compagna. Sono tentato di scendere in campo per farmi curare una carie.

Contavo di arricchire la mia collezione di secondi tocchi, ma non ho avuto manco questa consolazione. Solo Veronica non mi delude mai con i suoi salvataggi mano a terra. E so quanto le costano…

Giada De Pascalis

Sanasi difende anche l’indifendibile ed impedisce alle nostre bande di confermare le eccellenti medie degli ultimi due mesi; fortunatamente c’è Sara che riesce a passare spesso e volentieri risultando a fine partita la miglior realizzatrice dell’Oria insieme a Veronica.

In battuta si presenta Serena Ciriani. Mi fa una certa impressione quando si piega all’indietro per colpire la palla sia quando serve che quando attacca: si tende come un arco ed il suo turno di battuta permette al Nardò di andare in fuga (10-7).

Serena Ciriani

Grande difesa locale ed ottimi attacchi di Spano; la faccenda si complica ulteriormente (15-10).

Oria reagisce e va a segno con Sara, Ivana e Veronica (18-15).

La particolare ispirazione delle nostre centrali (muro di Sara e pallonetto di Giada) ci consente di sfiorare il pareggio, ma Demelza Sanasi si conferma un mito non soltanto per come difende ma anche per come riceve: facendo punto (20-17).

E’ la fase più intensa della partita, l’unica in cui si rileva un certo equilibrio, nonché quella con meno errori-punto su entrambi i fronti (appena 11 a fronte dei 24 nel set precedente e dei 21 in quello successivo, soprattutto nostri purtroppo).

Lucrezia Liace

Dopo gli attacchi di Lucrezia e di Ivana (21-20), coach Dell’Anna chiama il suo primo time-out della serata.

Sul 23-22 il Nardò riceve in modo critico e in panchina Alessandra dell’Anna, mettendosi le mani nei capelli, non appare molto fiduciosa sul buon esito dell’azione; il contrattacco dell’Oria, però, si schianta contro il muro di Ciriani e nell’azione successiva è Buccarella a scaricare a terra il pallone del set (25-22).

Preoccupata

La prestazione dell’opposta neretina è favolosa.

Terzo set

Dopo l’attacco di Buccarella, l’avvio del terzo set è uno strazio: 11 errori-punto in 12 scambi. Noi sbagliamo di più e sino al 10-6 qualunque oritana si presenti in battuta sbaglia (tranne Lucrezia, che rimanderà l’errore a una fase successiva).

Ce lo chiede Marcello

Si batte egregiamente soltanto Giorgia, che sta raccogliendo numerosi palloni difficili, al pari di Sanasi che chiude lo scambio dell’8-4 con una settantina di difese consecutive. Più o meno.

Pezza rileva Ivana, ma, conclusa la fase di volley da controra, è soltanto il Nardò a riprendere a giocare una pallavolo dignitosa. L’Oria appare fiacco, spento, incapace di rientrare in partita.

Vantaggiato, Buccarella e Chirivì trafiggono più volte la nostra difesa ed ipotecano il parziale con discreto anticipo (19-10).

Sara Giuffrè

Un break da 1-5 (Veronica, Lucrezia, ace di Sara e pipe di Pezza) tiene viva la speranza, ma ormai è troppo tardi (20-15). Anzi, è troppo presto perché sono ancora le 17 e forse si farebbe in tempo a raggiungere il Palazumbo per il big match di B2 Brindisi-Cutrofiano.

Improvvisamente si alza il coro “Trombetta, uno di noi”, un tributo che non avevo mai ricevuto in alcun palazzetto. Sono commosso. Altro che intimidazioni e minacce…

Simona Leone

Oltre a Sanasi, anche Dell’Anna e Buccarella offrono un contributo significativo in difesa finché Ancora non ci punisce direttamente in battuta (24-16). L’arbitra richiama la giocatrice salentina, probabilmente perché deve avere maggiore compassione per i vinti.

Rileviamo due inediti errori consecutivi in attacco per Buccarella, migliore in campo questa sera insieme al libero Sanasi. Forse, in vista della partita successiva, voleva provare l’elasticità della rete da posto due e da posto quattro.

Una palletta di Flexi-Ciriani regala al Nardò la salvezza matematica (25-18).

Federica Buccarella

Beh, in realtà, Nardò può ancora ambire ai play-off, ma in ogni caso l’obiettivo di inizio stagione è stato centrato brillantemente.

Per l’Oria una battuta d’arresto fisiologica che non svilisce lo straordinario girone di ritorno di Lucrezia & compagne. Qualche dato statistico: non perdevamo dal 16 febbraio (Oria-Galatina 2-3), non restavamo a secco di set dal 22 dicembre (Oria-Nardò 0-3). Una giornata storta può capitare e può anche capitare che i disagi proseguano oltre il fischio finale visto che pure il Tom Tom non dà soddisfazione a Marcello: “Da qui non si possono dare consigli di marcia” – avverte il navigatore con tono scostante all’altezza della frazione Boncore.

Difesa di Sara

Tabellino: Nardò-Oria 3-0 (25-18, 25-22, 25-18)

Dream Volley Nardò: Vantaggiato 12, Dell’Anna 0, Chirivì 7, Ciriani A. NE, Buccarella 13, Frasca 5 – anche se non ha giocato – quale riconoscimento per il talento artistico espresso con la gamba fucsia, Ciriani S. 4, Tempesta NE, Benassai NE, Spano 5, Ancora 1, Sanasi 1 (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 4, ace 4, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Parisi 8, De Padova NE, Pezzarossa 1, De Pascalis 2, Gallo Ingrao 7, Giuffrè 8, Muri NE, Leone 1, Liace 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 12.

Arbitri: Caterina Vanessa Malerba e Federica Cataldo.

Demelza Sanasi

Altri risultati: San Cassiano Galatina 0-3, Tempesta TA-Azzurra Lecce 3-0, Spongano-Pallavolo 80 Brindisi 2-3, Gioia del Colle-Castellana Grotte 0-3, Ostuni-Nike Lecce 3-2.

Riposa: Ugento Jr.

Classifica: Tempesta TA* 58; San Cassiano 55; Pallavolo 80 BR 49; Nardò 44; Galatina e Gioia del Colle* 35; Spongano* 34; Castellana Grotte 32; Oria 28; Nike Lecce 18; Ostuni 15; Ugento Jr. 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.

(*) Con l’asterisco le squadre che devono ancora effettuare un turno di riposo.

Veronica Parisi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 470,00; Tempesta TA 127,00; Castellana Grotte 100,00; Nardò 95,00; Ostuni 60,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Giornata salatissima! Con una multa di 270 euri il San Cassiano tenta una disperata rimonta nei confronti del Montescaglioso (ma mancano 430 euri e soltanto 4 giornate). Motivo della sanzione: l’utilizzo di un segnapunti non qualificato.

Con 70 euri di multa il Castellana Grotte guadagna due posizioni (un gruppo di tifosi ha insultato arbitri e dirigente accompagnatore della squadra avversaria) ma va dato atto alla società di aver preso le distanze in modo netto e convincente da questi comportamenti.

Il quarto posto, però, è insidiato dal Nardò, ad appena 5 euri di distacco (30 euri di multa per aver messo in dubbio l’imparzialità degli arbitri).

Prossimo turno: Oria-Ugento Jr., domenica 27 aprile, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) FERRAMOSCA, I., DE FRANCISCO, G.M., Nostra madre Renata Fonte, 001 Edizioni, Torino, 2012.


ORIA-NARDO’ 0-3

24 dicembre 2013

Partita demelziale

Domenica 22 dicembre 2013 – ore 18.30

C’è il comportamento demenziale, c’è l’umorismo demenziale e poi c’è la difesa demelziale (con la elle), aggettivo che trae origine dal pittoresco nome del libero del Nardò, Demelza Sanasi. Secondo me, era la più forte del mondo nel lontano 2006, quando la vidi giocare per la prima volta nel tensostatico neretino, e lo è ancora oggi che è tornata a casa dopo qualche viaggio nel Salento.

Attribuire i dovuti meriti al libero ospite, però, non rende giustizia all’intera squadra salentina, che a Oria ha disputato una gara sostanzialmente perfetta, sia come singole che come collettivo. Per tutta la partita si è avuta l’impressione di osservare un meccanismo incredibilmente efficiente: un impianto tattico solido, un gioco fluido, cooperazione, disponibilità al sacrificio che ormai è entrata nel DNA delle atlete a giudicare da come tale disponibilità appaia scontata e naturale.

Non dimentichiamo che il Nardò è l’unica squadra ad aver battuto la capolista San Cassiano. In trasferta.

E l’impresa deve aver rafforzato anche la fiducia nei propri mezzi.

Veronica Chirivì

Persino un Oria al 100% avrebbe avuto difficoltà contro questa formazione, ma le brindisine purtroppo hanno giocato senza continuità (avvio discreto, lunga pausa alla fine del primo set e per tutto il secondo parziale, terzo set eroico), pur meritandosi il consueto apprezzamento per l’impegno.

Travisando il noto detto secondo cui il pesce puzza dalla testa, diciamo che nella pallavolo i problemi iniziano dalla ricezione: in questo fondamentale il Nardò ci ha creato grosse difficoltà, complicando – di conseguenza – il lavoro della palleggiatrice e – ulteriore conseguenza – rendendo ancora più stretti i margini di manovra delle attaccanti, specie al cospetto di una squadra che continua a rimandarti la palla in campo.

Lucrezia Liace

Passiamo alla cronaca, premettendo che dopo il “romanzo di Spongano” mi sento un po’ scarico.

A proposito di Spongano, la mannaia della Federazione si è abbattuta inesorabile sulla New Volley costringendo al riposo forzato la Leonessa.

Fiducia, dunque, alla giovane Federica Muri. Non è un salto nel buio, vista la sua prestazione encomiabile a Galatina nella seconda partita di campionato.

“L’isolato tifoso” che aveva proferito paroline poco gentili all’indirizzo degli arbitri, è tentato dall’idea di imitare gli immigrati ristretti nel CIE di Roma e di cucirsi la bocca per protesta.

Federica Muri

Formazioni.

New Volley Oria: Federica Muri in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

Dream Volley Nardò: Simona Ancora palleggiatrice, Federica Buccarella opposta, Carmen Vantaggiato e Serena Ciriani laterali, Veronica Chirivì e Stefania Frasca centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Alessia Ciriani e Sonia Spano, quest’ultima reduce da un infortunio e dunque ancora precauzionalmente a riposo.

Vecchio sistema

Visti i difetti del tabellone elettronico, la cui casualità nell’indicazione dei numeri l’avrebbe reso più adatto ad una tombolata, riscopriamo le virtù della tradizione e rispolveriamo il segnapunti manuale.

Primo set

C’è una nuova tendenza nel look delle nostre atlete: i capelli lisci. E’ liscia la coda di Federica, è liscia quella di Giulia, sarà liscia l’indomani quella di Giada, potrebbero essere lisci i capelli di Pezza ma non possiamo saperlo e lo scopriremo solo vivendo. Ma tutto questo è nulla rispetto alle novità nella pettinatura di una nostra ex-atleta venuta a sostenere la New Volley: Valentina, infatti, sfoggia una chioma azzurra da fare invidia all’Amministrazione Comunale, da sempre sensibile alla diffusione delle strisce blu in città.

Strisce blu

Il primo punto è una diagonale di Buccarella valutata fuori. Non sarà – ahinoi – l’unico errore di valutazione.

Seguono punti per Vantaggiato (uno dei quali direttamente in battuta), per Chirivì e per Ciriani, bilanciati solo parzialmente da due errori in battuta delle neretine (2-7). Insomma, la partita sembra già molto difficile con un Nardò subito padrone della situazione.

Le brindisine, però, si fanno scaltre, un atteggiamento che avremmo dovuto conservare ed esasperare per tutta la gara: due difese ospiti lunghe vengono ributtate a terra senza pietà da Sara e da Giada, Veronica ottiene un punto e le salentine incorrono in un paio di errori (7-8).

Veronica Parisi

Ciriani va a segno, ma la replica di Lucrezia è immediata e l’ace di Veronica ci riporta in parità (9-9).

Con la riscossa oritana la partita appare più equilibrata ed anche più godibile. Gli scambi si allungano, le attaccanti non regalano quasi nulla, noi difendiamo molto bene (brava Giorgia), ma Nardò difende ancora meglio. Sanasi è spettacolare, ma non c’è una sola giocatrice che si astenga dai salvataggi (da Buccarella ad Ancora).

Doppietta di Vantaggiato (9-12), ma non demordiamo: punti per Veronica (bordata e palletta) e per Ivana servita in bagher all’indietro da Sara con una precisione sorprendente. Come se avesse avuto gli occhi sulla nuca. O come se avesse piazzato uno specchio in tribuna per poter guardare alle proprie spalle (e approfittarne per una pettinatina…).

Bagher perfetto

Sul 12-14, purtroppo, l’Oria si spegne. Non dico che in campo resta solo in Nardò perché sarebbe piuttosto ingeneroso per le nostre ragazze e non sarebbe neanche vero. La nostra difesa, infatti, regge finché può, Federica corre da una parte all’altra del campo e le attaccanti non sbagliano mai (un solo attacco fuori in tutto il set, sullo 0-1), ma il Nardò ha raggiunto livelli di perfezione.

Break di 0-8 con punti per Ciriani e con i primi muri attivi della squadra ospite: Frasca e Buccarella (12-22). A proposito di questo fondamentale, duole prendere atto che a fine partita la New Volley risulterà a secco.

Sostituzioni: dentro Pezza per l’Oria e Dell’Anna per il Nardò.

Vano sacrificio

Simona Ancora compie un miracolo difensivo salvando un pallone grazie ad un tuffo senza freni che la fa strisciare per 30 metri dal parquet fino al pulmino parcheggiato fuori, ma una sua compagna (di cui non faccio il nome perché mi sta simpatica) compromette tutto con una conclusione affrettata e maldestra sulla rete. Il fatto che la palleggiatrice non abbia strangolato la compagna mi conferma che i livelli di coesione e di affiatamento in questa squadra sono molto alti.

Dopo un primo tempo di Frasca, Lucrezia riesce a scardinare la difesa ospite (14-23). Ma c’è voluto uno scambio di mezz’ora.

L’ultimo punto è un muro di Ancora (14-25).

Secondo set

“Non ci rilassiamo!” – è l’esortazione di una giocatrice del Nardò nell’intervallo.

Federica Buccarella

Viene accontentata perché nel secondo parziale le salentine sono ancora più determinate e ormai giocano a memoria.

Marcello vuole modificare la rotazione in funzione delle contromisure a muro da applicare a Vantaggiato, ma il collega ospite cambia a sua volta le carte in tavola. In effetti, è un po’ come giocare a sette e mezzo, solo che invece delle carte napoletane ci sono i fogliettini con i sestetti.

C’è poco da raccontare in questo set: è un dominio assoluto.

Carmen Vantaggiato

Un dato statistico dice tutto: sui 12 punti oritani, appena 3 sono frutto di attacchi diretti (2 Ivana, 1 Lucrezia). Per il resto, 6 errori in battuta del Nardò, 2 attacchi fuori e un pallonetto “creativo” (che addirittura rimbalza due volte per terra prima di avvicinarsi, lemme lemme, alla linea sotto la rete) di un’altra giocatrice di cui non posso fare il nome per riconoscenza.

Nell’Oria entrano Daniela e Giulia, ma anche loro saranno assorbite nel pantano in cui affonda la compagine di casa, nonostante i lodevoli sforzi per tirarsi fuori.

L’accelerata del Nardò prende avvio sul 4-5 con break da 7 (4-12); poi è sapiente amministrazione sino al 12-25, con tutte le atlete a segno (in particolare Buccarella).

Daniela Lo Noce

Una caratteristica che balza agli occhi è la costante ricerca del lungolinea in battuta (e non solo) da parte delle neretine: spesso vanno a segno beffando la nostra ricezione, altre volte inducono all’errore di valutazione, in ogni caso ci costringono ad interventi maldestri o ad uno stato d’ansia costante.

Terzo set

Muro di Ancora, stranamente poco propensa stasera ad usare una delle armi più efficaci ed esteticamente più apprezzabili a sua disposizione: i tocchi di seconda. Se proprio dovevamo perdere, l’avrei preferito. Manco ‘sta consolazione; meno male che è Natale…

Legittima esigenza

Il regalo più bello, però, è l’orgoglio oritano con un coriaceo tentativo di riscossa.

Vanno a segno le tre attaccanti: Ivana, Giulia e Lucrezia, e passiamo a condurre per 6-4 con Sara nuovamente in campo.

Il muro, purtroppo, continua a premiare le ragazze leccesi, in particolare Chirivì, e sembra profilare la fuga definitiva (6-9).

Ma il grande cuore della New Volley evita il tracollo e scrive una storia diversa, almeno per questo set: la Zia ha scoperto i varchi giusti nel muro e nella difesa ospiti e guida la rimonta con una serie di attacchi risoluti.

Lucrezia Liace

Il Nardò, inoltre, incorre in un paio di invasioni aeree come se la nostra metà campo fossero le isole Senkaku. Se ci fosse stata la Leonessa, sarebbe finita a sparatoria…

Magia di Ciriani che spinge la palla ottenendo un punto con un lungolinea pregevole. Sarà l’ultima realizzazione dell’atleta neretina, costretta ad uscire per un infortunio dopo una prestazione estremamente valida. Ma il Nardò sa superare i momenti difficili e Dell’Anna sostituisce adeguatamente l’infortunata Ciriani, che – a sua volta – era già l’adeguata sostituta dell’infortunata Spano.

Serena Ciriani

Sul 12-16, l’Oria sfiora l’impresa: Ivana trova l’ace con uno dei suoi servizi corti, Lucrezia gioca efficacemente con le mani del muro avversario e poi annulla due miracoli difensivi di Demelza Sanasi portando la squadra di casa in vantaggio (17-16)!

Giulia riesce a recuperare un pallone che era finito tra le bancarelle del mercatino natalizio in via Roma, ma Vantaggiato e Chirivì riportano avanti il Nardò: 17-18.

Recupero di Giulia

Emozioni con Lucrezia ed è nuovamente parità: 18-18!

Poi, purtroppo, dobbiamo soccombere all’impetuoso rush finale delle ospiti. Comincia Vantaggiato con una palla finita in posto sei che – non ho capito perché – fa molto incazzare Ivana; proseguono Buccarella (attacco), Ancora (ennesimo ace-lungolinea “urtaca##i” – mi scuso per il francesismo) e Chirivì (blocco su nostra difesa lunga).

Giulia Winehouse sigla il punto della bandiera (19-22) e poi c’è spazio solo per il Nardò: mani-fuori di Buccarella, ace di Vantaggiato (come sopra, francesismo incluso) e muro della validissima e giovane opposta neretina, molto più di una promessa (19-25).

L’Oria ha fatto molto, ma non abbastanza.

Non era questa la partita da vincere. Bisognava uscirne con dignità e ci siamo riusciti, anche in considerazione di un’assenza pesante.

Del Nardò si è detto in apertura; nessuno può sentirsi al sicuro contro una squadra che gioca così.

Buon Natale a tutti e in particolare ai nostri tifosi!

Giorgia Mastria

Tabellino: Oria-Nardò 0-3 (14-25,  12-25,  19-25)

New Volley Oria: Parisi 4, De Padova NE, Pezzarossa 0, De Pascalis 1, Gallo Ingrao 5, Giuffrè 1, Muri 0, Moretto 2, Liace 9, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 2, errori in battuta 7.

Dream Volley Nardò: Vantaggiato 15, Dell’Anna 0, Chirivì 9, Ciriani A. NE, Buccarella 13, Frasca 6, Ciriani S. 9, Spano NE, Ancora 4, Sanasi (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 8, ace 7, errori in battuta 10.

Arbitri: Cosimo Zizza e Gianfranco Merico.

Stefania Frasca

Altri risultati: Galatina-San Cassiano 1-3, Azzurra Lecce-Tempesta TA 0-3, Montescaglioso-Ugento 3-0, Pallavolo 80 BR-Spongano 3-0, Castellana Grotte-Gioia del Colle 1-3, Nike Lecce-Ostuni 3-0.

Classifica: San Cassiano 27; Tempesta TA e Montescaglioso 26; Pallavolo 80 BR 23; Nardò 20; Gioia del Colle 18; Galatina 16; Spongano 15; Castellana Grotte 11; Nike Lecce 10; Oria 9; Ugento Jr. 5; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.

Ivana Gallo Ingrao

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 70,00; Tempesta TA 52,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Come avevamo previsto, facciamo ingresso in questa speciale classifica: 25 euri di multa all’Oria per aver un isolato tifoso rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro. In più c’è il primo provvedimento disciplinare a carico di un’atleta in questo campionato.

Multa di 52 euri anche alla Tempesta a causa del trasferimento al Maria Pia, che però ha portato bene.

Prossimo turno: Ugento-Oria, sabato 11 gennaio, ore 18.30.


NARDO’-ORIA 2-3

4 febbraio 2013

Due sospiri

Sabato 2 febbraio2013 – ore 18.30

All’andata era stato spostato il giorno della partita, al ritorno viene (fortunatamente) spostato l’orario di inizio. E’ un miracolo che in entrambe le occasioni le due squadre siano riuscite ad incontrarsi senza disguidi e senza equivoci. E a trarne beneficio sarà lo spettacolo dato che, anche questa volta, le due formazioni saranno protagoniste di una gara equilibrata, palpitante e ricca di emozioni.

Oria’s got talent. Sul parquet senz’altro; quella che non immaginavo era la diffusione di doti canore tra le nostre promettenti atlete. Giulia, in particolare, sembra esercitarsi per l’imminente Festival di Sanremo e a farne le spese sono i compagni di viaggio (ma questo è niente rispetto allo sfoggio di dottrine filosofiche al ritorno).

Giulia Basile

Fortuna ha voluto che la partita fosse anticipata dalle 21 alle 18.30, ma tutto potrebbe essere vanificato da un proposito criminoso di Pocahontas, che minaccia di lavarsi i capelli a fine partita. Ammesso che ci sia un’equipe di quattro persone a dividersi il lavoro con altrettanti phon, data la lunghezza della chioma della nostra centrale, i tempi previsti per l’operazione farebbero slittare il nostro rientro a mercoledì.

“Se è così, ti faccio uscire al secondo set” – replica Marcello.

Mentre coach Dell’Anna illustra al nostro staff il frutto dei lavori di manutenzione al tensostatico, io vengo attratto come il ferro dalla calamita, come un’ape dal miele, come Berlusconi dalle prostitute minorenni, dalla novità più appariscente: la testa di un bel toro granata.

Toro granata

Ci si può disinnamorare del calcio moderno, ma alla passione per il Torino non si può resistere quando si viene sottoposti a certe sollecitazioni. Venire al tensostatico di Nardò è come entrare nella curva Maratona. Dovrò fare violenza a me stesso per non urlare “Forza vecchio cuore granata” oppure “Torino è stata e resterà granata” o ancora “Da Madrid a Licata fieri di essere granata” o più semplicemente “Juve merda” ogni volta che Tiziana De Monte attaccherà da posto due.

Formazioni.

Dream Volley Nardò: Valeria Stapane in palleggio, Tiziana De Monte opposta, Federica Buccarella e Sonia Spano laterali, Serena Calabrese e Veronica Chirivì centrali, Alessandra Dell’Anna libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Sanasi e Serena Ciriani.

Come ogni sabato pomeriggio, la signora Dell’Anna si gode qualche ora di quiete a casa senza le canzoni di Ligabue a palla e senza gli schemi tattici del marito incollati sul frigorifero al posto della lista della spesa.

Alessandra Dell'Anna

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone laterali, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, ossia la più brillante promessa del volley brindisino, Noemi Votano, Simona Bianco, e Veronica Parisi.

E poi, in veste di secondo libero, c’è Federica Peluso.

Da quando la conosco Federica ha un ruolo diverso ad ogni partita. La prima volta che la vidi giocava da schiacciatrice, a Cutrofiano ha sostituito Ida nel ruolo di opposta, in Coppa Puglia ha fatto la palleggiatrice, oggi è secondo libero ed è felice di esserlo. Bah. Il dato è aggiornato alle 18.30 di sabato 2 febbraio; mentre leggerete questo blog sarà già diventata centrale o magazziniera.

Veronica Parisi

Primo set

Non è bellissimo cominciare la partita subendo un ace, specie quando la ricezione non è esente da responsabilità.

In ogni caso, Giulia ricambia il Nardò con la stessa moneta e poi si apre una fase connotata da cambi-palla sistematici sino al 5-6, quando Ida mette a terra 3 palloni consecutivi (5-9). Sono piccoli segnali rivelatori: sarà una partita equilibrata, la nostra ricezione non trascorrerà la serata in allegria e Ida dovrà mettere sulla bilancia tutto il proprio valore tecnico e caratteriale per permettere alle furie rosse di uscire indenni dal tensostatico neretino.

Più in là prenderemo atto di come, nel corso della gara, entrambe le squadre attraverseranno preoccupanti cali di rendimento e vivranno fasi di straordinario ardore agonistico.

Ivana Gallo Ingrao

Per il momento permane un certo equilibrio; le brindisine, però, difendono egregiamente e attaccano con determinazione mentre le bocche di fuoco granata devono ricorrere anche ad un paio di aiutini del nastro per passare (10-13).

Guizzo dell’Oria con Annacarla (tocco di seconda che premia i salvataggi di Leo, di Ida e della stessa palleggiatrice) e Ivana (è il suo set più prolifico con 5 punti personali) e punteggio che sorride alle ospiti: 11-18.

Spano e Buccarella riducono lo svantaggio, ma la successiva sventagliata di colpi di Ida pone fine al primo parziale (17-25).

Un ottimo Oria.

Ottimo Oria

Secondo set

Leonessa protagonista dell’avvio del secondo set: per lei 3 punti ed altrettanti errori-punto e sul 5-4 c’è il primo sbuffo di coach Marcello come reazione ad una battuta fuori misura della sangiorgese.

Le fast di Sara e i pallonetti di Ida suscitano l’apprezzamento del gentile pubblico di fede oritana.

“Ce tribuna ca tinimu” – esclama compiaciuto il presidente.

Con meno compiacimento assistiamo ad un break da 5 delle atlete salentine: Spano, De Monte (2 volte), Buccarella e Calabrese (14-8).

Simona Leone

Un’altra tegola per le furie rosse è rappresentata dal proposito ribadito da Giulia di volersi davvero lavare i capelli. Marcello è dunque costretto ad effettuare la sostituzione minacciata in macchina: fuori Pocahontas, dentro Nocciolina.

Ida mette altri 3 palloni a terra, ma il Nardò vola sulle ali dell’entusiasmo e dispensa magie per mano di Valeria Stapane e regolarità negli attacchi con De Monte, Buccarella e Spano. Adesso sono loro a difendere con grinta, grazie anche alla prestazione encomiabile di Alessandra Dell’Anna. L’entusiasmo dei tifosi e la carica del coach fanno il resto.

Esultanza granata

Le maglie granata devono rappresentare uno stimolo particolare per la nostra Sara, che proprio contro il Nardò ha disputato forse le migliori prestazioni stagionali: per lei un muro e un primo tempo in questa fase (19-13).

Con le pallette di Ivana e i primi tempi di Daniela teniamo viva la speranza, ma ad affossare le nostre aspettative è Valeria Spano: 3 punti consecutivi (2 su battuta) ed il riaffiorare di un trauma psicologico che dal 29 ottobre 2011 sembrava accantonato nei meandri dell’inconscio (24-16).

Daniela Lo Noce

Stapane riesce nell’impresa di difendere Ida, procurandosi un livido che conserverà sino al 2016, ma il suo sacrificio eroico è vanificato da una compagna che disimpegna a lato. La palleggiatrice neretina deve allora trattenersi dal procurare a sua volta un livido alla compagna sprecona.

Il punto finale è della capitana granata, De Monte (25-18).

Terzo set

Leo, Ida e Sara replicano ai colpi delle padrone di casa (3-3); queste ultime, però, impongono un break da 4 con Buccarella, Spano e Chirivì, prima di subire la reazione di Ida (9-7).

Ida Taurisano

La brutta notizia, però, è l’infortunio di Serena Calabrese, che esce dal campo con un piede dolorante.

Dopo un ace di Stapane, la nuova entrata Sanasi rompe il ghiaccio con un primo tempo e riporta la propria squadra in una posizione di sicurezza (12-7).

Ha gli stessi occhi di qualche personaggio famoso, un’attrice forse, ma non mi viene in mente chi.

Grazie a Sara e a Nocciolina, il muro è un fondamentale che giova agli interessi delle brindisine, ma per il resto è dura penetrare la difesa granata in questa fase.

Tocco di seconda

Ida ci riesce di forza, Ivana d’astuzia con un pallonetto.

Sull’altro fronte, però, non stanno a guardare: De Monte e Spano martellano consentendo a Buccarella (sempre più brava questa creatura) di tirare un po’ il fiato (20-13).

L’ace di Annacarla induce mister Dell’Anna a tutelarsi con un timeout (20-16).

Un errore in battuta sul 21-17 trasforma Marcello in un produttore di frasi poco urbane sparate a raffica e ad alto volume. I bambini vengono fatti uscire dal tensostatico.

Tiziana De Monte

Ida consola il coach con 4 realizzazioni da encomio e sul 23-20 di un finale di set già appassionante di suo, Marcello rispolvera la mossa che tante gioie ci diede con l’Assi Brindisi: centrale al posto della palleggiatrice.

Da tifoso dell’Oria mi auguro ovviamente che il muro funzioni. Se non funziona, però, le emozioni sono assicurate: lo scambio si prolunga all’infinito e vedere Giulia barcamenarsi nel ruolo di palleggiatrice è uno spettacolo che da solo giustifica la trasferta. Il leitmotiv è questo: Nardò attacca, Ida difende, Giulia alza e Ida attacca da seconda linea. Si va avanti così per una quarantina di minuti, finché De Monte non trova un mani-fuori che risparmia alla nostra opposta un collasso per assenza di zuccheri.

Il set lo chiude Buccarella (25-21) e adesso sono cavoli amari.

Federica Buccarella

Quarto set

E’ un Oria tonico e motivato quello che rientra sul parquet dopo l’intervallo (con Veronica al posto di Leo).

I servizi sbagliati non fanno piacere neanche a coach Dell’Anna, che richiama le proprie atlete ad una maggiore diligenza.

Sul 7-6 il Nardò sconta le fatiche della rimonta, attraversa una fase di scarsa lucidità e regala alle ospiti 6 errori-punto in 8 scambi (8-13). Buona parte del merito, comunque, è di una difesa brindisina nuovamente efficace.

Alessandra Sanasi

Dopo il mani-fuori di Buccarella, il tecnico granata reintroduce Calabrese, nota specialista del servizio. Come Enrico Toti, la centrale si disfa della stampella e va ad immolarsi per la patria granata. Questo è quello che chiamiamo “cuore Toro”.

Il servizio è effettivamente degno della fama, ma nella metà campo brindisina c’è una giocatrice particolarmente vivace ed in grado di ributtare la palla dall’altra parte: Veronica Parisi.

Inoltre, il turno in battuta della riccioluta atleta oritana (dopo una bella fast di Sara) è ulteriore manna che piove dal cielo: Veronica, infatti, ha il merito di piazzare ben 3 servizi vincenti consecutivi (12-20).

Ida Taurisano

Il terzo, in verità, è anche frutto di un errore di valutazione del libero granata, il cui coach ha invece valutato la possibilità di un’esclusione dall’asse ereditario.

Duello tra centrali: Sara mura, Calabrese va a segno con un primo tempo (14-22).

Spediamo fuori due attacchi e subiamo un ace da Spano, ragion per cui Marcello decide di fermare il gioco per un timeout (18-23).

Le furie rosse rientrano in campo concentrate e fanno proprio il parziale e il pareggio (18-25).

Veronica Parisi

Tie-break

Prima del momento più delicato della partita, Gianni Dell’Anna decide di liberare la propria vescica. E’ la mossa tattica più saggia della serata; Marcello ed io ce ne renderemo conto a fine gara. Gli spogliatoi delle ragazze, infatti, sono privi di acqua calda a causa di Pocahontas, che l’ha consumata tutta per lavarsi i chilometrici capelli, e per le docce le atlete utilizzeranno proprio i vani abitualmente destinati alle minzioni del gentile pubblico (vani che, in questo modo, ci saranno preclusi dal fischio finale in poi).

Dell’Anna lo sa e si tutela per tempo; noi ce la terremo fino a casa.

Previdente

Torniamo alla partita.

Ida e Sara lanciano lo sprint dell’Oria (1-4).

Dopo il punto di Buccarella, registriamo un altro importantissimo break: Ivana da posto quattro, Ida in battuta e Sara a muro (2-7).

L’ace di Ida è stato commentato da un’atleta granata con una parola molto maschile che inizia per “c” e che si è sentita nitidamente fino a Lecce.

De Monte e Buccarella riducono lo svantaggio, ma l’Oria si difende con i denti costringendo le atlete di casa a decentrare i colpi (4-9).

Ace di Ivana e successivo fallo di posizione del Nardò (4-11).

Muro di Sara Giuffrè

Dopo l’ennesimo attacco di Ida (5-12), un’atleta brindisina sbaglia il servizio; il coach le mostra il tabellone per sottolineare la delicatezza del momento e dunque l’opportunità di non concedere errori gratuiti proprio adesso (credo che lui si sia espresso in modo più diretto).

Il tabellone segna 6-13 dopo un muro di Daniela che valorizza due salvataggi eroici di Annacarla, ma, alla luce dell’esperienza dell’anno scorso (5 palle-match annullate dai servizi di Rollo e dagli attacchi di Spano), preferisco non illudermi. Anzi, in caso di vittoria, mi riservo di controllare anche la mattina dopo sul sito della Federazione.

Gli incubi cominciano a materializzarsi quando Calabria piazza la fast, noi tiriamo fuori e De Monte mette palla a terra (9-13). Marcello chiama il timeout e indica nuovamente il tabellone.

Cuore Toro

Un’alzata creativa di Annacarla termina fuori (10-13). Adesso sono io a guardare il tabellone, a toccare tutto quello che bisogna toccare in questi casi, a grattare quello che bisogna grattare e a denunciare un sudore insolito per la stagione.

Per fortuna c’è la solita Ida a toglierci le castagne dal fuoco con un energico attacco da posto quattro (10-14).

Dopo 50 tiri difesi dal Nardò in un solo scambio, l’acclamata capitana De Monte annulla la prima palla-match (11-14).

Il caso vuole che proprio la nostra spietatissima killer dell’anno scorso, Sonia Spano, spedisca fuori di pochi centimetri un servizio che ci regala la vittoria.

Top scorer

E’ stata una vittoria sudata e sofferta. Il Nardò si è confermato squadra ostica, grintosa e indubbiamente sottostimata da una classifica troppo severa. L’Oria avrebbe potuto gestire meglio l’incontro, evitando pause un po’ troppo lunghe e frequenti, ma anche questa sera i meriti prevalgono sui demeriti. Le furie rosse sono state brave a reagire quando la situazione si era fatta molto delicata sul piano psicologico e sono riuscite a raddrizzare una partita che a quel punto avrebbe potuto avere un destino molto più amaro.

Alla fine respiriamo.

Sospiriamo anche, per quello che poteva essere (dopo il primo set) e non è stato. Però lo stesso discorso vale anche per il Nardò, per quello che poteva essere (dopo il terzo set) e non è stato.

Due respiri, due sospiri.

Valeria Spano

Tabellino: Nardò-Oria 2-3 (17-25,  25-17,  25-21,  18-25,  11-15)

Dream Volley Nardò: Sanasi 2, Calabrese 3, Chirivì 3, Ciriani 0, Buccarella 18, De Monte 15, Spano 18, Stapane 3, Dell’Anna (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 0, ace 6, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Carone 10 e lode, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Giuffrè 10, Basile 2, Taurisano 30, Votano NE, Deandri 9 (in storia), Leone 9, Bianco NE, Parisi 7, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 11, errori in battuta 12.

Arbitri: Massimo Scarciglia e Davide Tolomeo.

Giorgia Mastria

Altri risultati: San Cassiano-Assi Brindisi 0-3, Collepasso-Cutrofiano 1-3, Galatina-Ugento 0-3, Casarano-Taranto 1-3, Presicce-Spongano 1-3, Squinzano-Pallavolo 80 BR 3-1.

Classifica: Assi Brindisi 39; Cutrofiano 38; Ugento 36; Collepasso 34; Taranto 26; Spongano 21; Oria e Presicce 19; San Cassiano 17 Galatina 16; Nardò e Pallavolo 80 BR 11; Casarano 4; Squinzano 3.

Valeria Stapane

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 132,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

A parte la multa (30 euri) alla segnapunti del Casarano per aver esercitato un diritto di critica garantito dalla Costituzione, tutte le altre sanzioni sono state di natura amministrativa. Due settimane fa nel Salento c’è stato un vorticoso via vai di squadre: Casarano, Collepasso e Presicce hanno dovuto chiedere ospitalità ad altre palestre; il grande cuore della gente del Salento (che era stato segnalato finanche per il premio Nobel per la pace) si è nuovamente aperto alle esigenze di chi ha chiesto asilo.

Richiedenti asilo

In questo modo le partite sono state disputate regolarmente, ma le tre società profughe hanno dovuto sborsare 52 euri cadauna.

Per effetto di tali sanzioni il Presicce si è portato ad appena 8 euri dal Nardò.

Prossimo turno: Oria-Casarano, sabato 9 febbraio, ore 18.30.


ORIA-NARDO’ 3-2

14 ottobre 2012

Sabato 13 ottobre 2012 – ore 18.30

Temporali su tutta la Puglia tranne che nell’isolato dove abita Simona Leone. Esordio bagnato, esordio fortunato – vorrebbe il detto popolare; il fatto è che piove per noi ma anche per il Nardò e presumibilmente anche per tutte le altre squadre pugliesi. Come può l’esordio essere fortunato per tutti?

Non è certamente un esordio fortunato per il palazzetto, a cui il temporale ha danneggiato un paio di fari, motivo per cui le mie foto faranno più cacare del solito.

Fa piacere cominciare la stagione con tanti volti amici e simpatici, quelli del Nardò, e con l’immagine del Toro granata, che per un tifoso del Torino è sempre un’emozione. La formazione di coach Dell’Anna è sostanzialmente confermata rispetto all’anno scorso con le sole eccezioni delle sorelle Muci e relativo cane al seguito. Al loro posto Elisabetta Aportone e diverse promettenti creature del settore giovanile.

Non c’è neanche Giorgia Rollo, veramente, ma non so se si tratti di un’assenza contingente o definitiva.

L’approccio del Nardò alla partita, in realtà, non sembra molto amichevole: prima del riscaldamento sul terreno di gioco vengono disseminate mine anti-uomo a distanza di un metro l’una dall’altra. Osservando più attentamente, però, appuro che si tratta di pedane propriocettive.

Ma passiamo alle novità in casa Oria, occasione per inviare un saluto e un abbraccio alle atlete che hanno preso altre strade.

Non c’è più Supernanna, che ha allestito uno stand permanente di specialità cegliesi all’Oktoberfest di Monaco di Baviera.

Non c’è più Stefania, il Koala, che ci lascia con il ricordo di play-out esaltanti, ricchi di creatività e dei suoi efficaci “raptus offensivi”.

Non c’è più Simona Minetti, giocatrice universale lo scorso anno: opposta e libero, una duttilità fondamentale per la nostra salvezza.

Non c’è, per il momento, Pocahontas, che forse si è persa mentre attraversava il Galeso con la sua canoa, ma ci auguriamo che riesca prima o poi a ritrovare la retta via.

Chi c’è di nuovo?

Due giovani atlete che rispettano le “quote etniche” della New Volley: una del brindisino e una del tarantino, Chiara Guadalupi e Arianna Deandri.

Un’altra giovane atleta con il marchio di garanzia di quella straordinaria fabbrica di promettenti talenti che è stata l’Eurovolley Sant’Elia dello scorso anno: Sara Giuffrè.

E poi una giocatrice che mi estasiavo a veder giocare quando era nostra avversaria e ancora non riesco a credere che adesso giochi con noi. Eppure è vero: ce l’abbiamo solo noi Ida Taurisano!

Ecco, partiamo da Ida. Durante l’estate la giocatrice brindisina ha spesso pubblicizzato la sua scuola di minivolley e di pallavolo arricchendo le informazioni sui corsi con le immagini di bambini che giocavano, correvano e sorridevano in palestra e in un parco.

Quando la New Volley entra in campo per questa prima partita di campionato ho una specie di deja vù e tendo a confondere la squadra di Mino Delli Santi con il corso di minivolley di Ida: ci manca solo che stasera le giovani furie rosse scendano sul parquet dando la manina alla bionda opposta brindisina…

E’ solo una sensazione; come vedremo, le nostre piccine disputeranno una gara tutt’altro che “infantile” riversando sul terreno di gioco una grande determinazione ed una buona personalità.

Formazioni, dunque.

New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Désirée Calderone e Simona Bianco.

Dream Volley Nardò: Valeria Stapane palleggiatrice, Tiziana De Monte opposta, Federica Buccarella e Valeria Spano schiacciatrici, Valeria Licci e Veronica Chirivì centrali, Deborah Gatto libero.

In panchina con coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Sanasi (sarà parente del mitico libero…?), Serena Calabrese, Serena Ciriani, Elisabetta Aportone, Celeste Irene Giannaccari e Alessandra Dell’Anna.

Primo set

Premetto che di questa partita non ho capito niente; non saprei darne una lettura. Se fosse entrato uno spettatore per cinque minuti nel primo set e poi fosse tornato per altri cinque minuti alla fine del secondo e poi – poniamo – per altri cinque minuti a metà del terzo e infine al tie-break, questo spettatore avrebbe avuto la sensazione di aver osservato almeno 5/6 squadre diverse, non 2 soltanto.

Chissà? Forse sono problemi di assestamento da esordio.

All’inizio fanno tutto le giocatrici granata: un paio di nostri punti, ma soprattutto tanti attacchi efficaci, in particolare con Federica Buccarella (2-5).

Ci riavviciniamo con un bel muro di Sara, un paio di magie da antipasto di Ida (pipe e pallonetto) ed un tocco di seconda di Noemi con cui raggiungiamo il pareggio (9-9).

C’era molta attesa per l’esordio da titolare della creatura: esame superato con tecnica, carattere e raziocinio tattico.

Nuovo allungo del Nardò con Licci che impone la propria fisicità mettendo a terra due primi tempi e stoppando a muro un attacco brindisino (10-13).

Ma è l’altra giovane esordiente della New Volley, Sara Giuffrè, a regalarci di nuovo il pareggio (14-14): nel caso specifico grazie a 2 ace (il secondo, in verità, mi è sembrato un po’ oltre la linea), ma nel corso della partita darà sfoggio delle specialità più peculiari di una centrale.

Bene anche Daniela, ottima Ida (nonostante abbia iniziato la preparazione molto tardi) e finalmente assaporiamo il vantaggio grazie a qualche imprecisione neretina: prima sul 19-18 e poi sul 21-20. A quel punto, però, la squadra di mister Dell’Anna torna ad essere un meccanismo perfetto, come è stata per buona parte del set: difesa aggressiva, sapiente regia affidata alle splendide mani di Stapane e attacchi spietati con la potenza di De Monte e l’agilità di Spano.

Il set è del Nardò (22-25).

Secondo set

Avvio fotocopia del primo parziale con fuga delle ospiti agevolata dagli ottimi colpi di Buccarella, già in nomination per il titolo di giovane più interessante del torneo (2-4).

Questo per le bande.

Per le centrali, invece, si impone la candidatura della nostra Sara, che in 5 scambi mette a terra ben 3 palloni. Sorpasso Oria (7-5).

Dopo un tocco di seconda di Stapane (8-7), guizzo delle padrone di casa: attacco di Ivana, tiro fuori e invasione ospite, fast di Daniela e conclusione a lato dei cuori granata (13-7).

Buccarella e Spano riducono lo svantaggio (16-13), ma Leo (bel pallonetto) e Ida lo incrementano nuovamente (19-14).

L’Oria attraversa un brutto momento quando Stapane realizza un ace e De Monte schiaccia a terra un pallone miracolosamente salvato da Gatto (19-17).

Dopo il time-out di Marcello, le ospiti rosicchiano un altro punticino con De Monte e Buccarella (20-19).

Il tecnico brindisino introduce Annacarla, che decide di andare sul sicuro servendo ripetutamente la grande fuoriclasse locale, Ida Taurisano, autrice di un muro-punto e di 3 attacchi vincenti negli ultimi 5 scambi: il set è dell’Oria (25-21)!

Terzo set

Balla un po’ la ricezione delle furie rosse in apertura del terzo parziale: gli ace di Spano e gli attacchi delle altre due bocche di fuoco neretine mettono una prima, precoce, ipoteca sul set (2-8).

A parte le indecisioni in questa fase, comunque, la prova di Giorgia risulterà molto positiva: più in difesa che in ricezione, a mio modesto avviso.

Il secondo tocco di Noemi e l’attacco di Ivana non bastano a recuperare. Tutt’altro: Nardò infila un break da 4 concluso da un bel primo tempo della nuova entrata Calabrese (6-14).

Le cose più belle di questa fase di gioco sono la danza celebrativa della stessa “Calabria” (che sarà nostra premura diffondere al più presto sui social network…) ed un’invenzione della ditta Noemi & Daniela: il primo tempo in bagher all’indietro. La partita viene sospesa qualche minuto per consentire il deposito del brevetto.

Quando il set sembra andato (8-18), le furie rosse tentano un’esaltante rimonta: Ida, 3 errori ospiti e ben 3 punti di Sara consentono alle padrone di casa di accorciare sensibilmente il distacco (15-18). Monti e la riduzione dello spread ci fanno una pippa.

Errore in battuta nostro (non ne abbiamo fatti tantissimi ma li abbiamo fatti nei momenti più inopportuni) e primo tempo di Licci (15-20).

E’ ancora Sara a riaccendere la speranza, ma un attacco di Buccarella, un errore offensivo nostro ed un impappinamento in fase di costruzione (16-23) la spengono definitivamente ed inducono una nostra atleta particolarmente esperta e con i capelli ricci e neri a coprire il silenzio che precede la ricezione con il seguente, testuale, incitamento: “Dài, ragà, senza cazzate!”

Ida piazza la bomba, ma Buccarella pesca l’ace che vale il set (17-25).

Quarto set

Annacarla e Calabrese in campo dall’avvio.

Sette errori punto nei primi otto scambi sono il sintomo di una diffusa stanchezza per le due formazioni.

Marcello ordina le bombole d’ossigeno quando il vigore di Licci, la classe di De Monte e i muri di Calabria sembrano in grado di affossare la partita (9-16).

Invece, ecco la svolta. Ecco quello che non ti aspetti: una squadra che sembrava sulle ginocchia riapre improvvisamente l’incontro e manifesta un dinamismo ed una grinta commoventi.

Il pareggio arriva con 7 punti consecutivi: doppietta di Simona, punto di Ivana, pallonetto di Ida e palla spinta a terra da Sara, che sa sempre cosa fare dei palloni vaganti sulla rete. Vano un tentativo di salvataggio di Stapane, che stava andandosi a schiantare sulla recinzione della tribuna (16-16).

Coach Dell’Anna è un po’ contrariato.

Tiziana De Monte è altrettanto contrariata e rileva alcune criticità nel corso di un confronto con le compagne. Insomma, stè proprije ‘ncazzàte.

Nardò si ritrova e va a segno con Calabrese e De Monte (17-19), l’Oria pareggerebbe con Ida, ma l’arbitro fischia un’invasione da seconda linea inesistente.

Poi, comunque, ha l’onestà intellettuale di correggersi.

Il sorpasso brindisino è firmato da Annacarla, pronta nel momento del bisogno e autrice di due ace intervellati da un magico pallonetto di Ida (21-19).

Finale di set palpitante e punti che vanno raccontati uno ad uno: attacco Buccarella (21-20), punto “sporco” di Ida (22-20), attacco di De Monte (22-21) e muro di Buccarella, che osserva la norma di buona creanza che impone di non urlare in faccia alle avversarie, ma, girandosi, urla proprio nella mia direzione frantumando le lenti dei miei occhiali (22-22). Andiamo avanti: mani-fuori di Ida (23-22), attacco di Spano (23-23), attacco di Ida (24-23) e punto finale di Leo (25-23) con Licci che stende la mano sotto il pallone ma non viene assistita dalle compagne.

Un Oria encomiabile ha rimontato da 9-16 a 25-23 e ha pareggiato il conto dei set conquistando (almeno) il primo punto stagionale!

Tie-break

Il pallonetto di Ida è il 24^ ed ultimo punto della top-scorer odierna. In questa stranissima partita saranno altre le protagoniste in attacco del tie-break (Ivana e Leo) e lo saranno in modo strepitoso.

Vediamo come.

Sul 3-2 la Leonessa trova un nastro amico ed inaugura il break brindisino con “più culo che sentimento”; seguono due attacchi folgoranti di Ivana con in mezzo la fast di Sara (7-2).

Doppietta Licci (7-4) e ultime sostituzioni della serata: Dell’Anna e Ciriani per Gatto e Buccarella.

Show di una fantastica Ivana con 3 punti quasi consecutivi (11-4). Poi sbagliamo due servizi, ma Ivana non ha ancora finito e realizza il sesto punto personale del tie-break.

Sul 13-6 la partita sembrerebbe segnata se non fosse per i due punti consecutivi realizzati da Spano (mani-fuori e muro). Siamo 13-8, un margine ancora abbondante, ma vedere Spano attaccare e fare punti da quella posizione mi riporta ad un grave trauma risalente al 29 ottobre 2011.

Allora vincevamo 14-9 e fu proprio la talentuosa schiacciatrice granata a firmare una rimonta sconvolgente (per noi).

Ho paura, mi gira la testa, ho bisogno d’aria, voglio un bicchiere d’acqua, devo sedermi.

Soprattutto devo grattarmi.

Per fortuna, c’è un’atleta che impedisce il ripetersi di questi corsi e ricorsi storici: il ruggito della Leonessa (due attacchi consecutivi) pone fine a questa emozionante partita e l’Oria vince per 15-8.

Il ruggito della Leonessa, dunque, e la prolificità di Ivana, e la continuità di Annacarla, ma ci sono state anche due armi non convenzionali in questo tie-break. La foto col flash che ha distratto le nostre gentili ospiti (…a gioco fermo, comunque) e soprattutto il tifo a scoppio ritardato. Silenti per quasi due ore, i sostenitori dell’Oria si sono accorti soltanto verso le 20.30 che la partita era iniziata, regolandosi di conseguenza.

Come ho accennato all’inizio, per me è una partita indecifrabile.

A tratti si è visto un Nardò solido e cazzuto che, esattamente come l’anno scorso, sarebbe capace di fare molto male a chiunque. Ma deve risolvere il problema delle pause.

Anche l’Oria ha giocato a fasi alterne, ma mi piace cogliere soprattutto un aspetto positivo: le giovanissime sembrano in grado di raggiungere più in fretta del previsto una certa maturità. Le meno giovani, quelle che scherzando si autodefiniscono “reparto geriatrico”, sembrano in grado di conservarla ed anzi hanno disputato un finale a ritmi indiavolati. Le giocatrici di mezza età non tradiscono mai e sono delle belle conferme.

Nessuna illusione per un campionato durissimo e con l’obiettivo di una posizione play-out meno tragica possibile, ma un pizzico di fiducia in più forse ce lo possiamo concedere.

Per concludere, l’utilizzo della videocamera mi distrae ulteriormente dall’acquisizione degli scout.  Il tabellino che segue è puramente indicativo (ed è connotato da un paio di debiti che mi dovevo togliere…).

Tabellino: Oria-Nardò 3-2 (22-25,  25-21,  17-25,  25-23,  15-8)

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 4, Gallo Ingrao 11, Peluso NE, Giuffrè 14, Calderone 2, Taurisano 24, Votano 2, Leone 11, Bianco NE, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 11.

Dream Volley Nardò: Sanasi NE, Calabrese 4, Chirivì 1, Ciriani 0, Buccarella 13, Aportone NE, De Monte 14, Licci 14, Spano 16, Giannaccari NE, Stapane 16, Gatto (L), Dell’Anna (2L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 5.

Arbitri: Cesare Mazzotta e Giuseppe Valente.

Altri risultati: Ugento-Galatina 3-0, Taranto-Casarano 3-0, Assi Brindisi-San Cassiano 3-0, Cutrofiano-Collepasso 1-3, Spongano-Presicce 2-3, Pallavolo 80 Brindisi-Squinzano 3-0.

Classifica: Ugento, Taranto, Pallavolo 80 Brindisi, Assi Brindisi e Collepasso 3; Presicce e Oria 2; Nardò e Spongano 1; Cutrofiano, Squinzano, Galatina, Casarano, San Cassiano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Si comincia dalla settimana prossima con i provvedimenti relativi a questa giornata.

Prossimo turno: Casarano-Oria, domenica 21 ottobre, ore 18.30.


NARDO’-ORIA 3-0

13 febbraio 2012

Domenica 12 febbraio 2012 – ore 18.00

E così abbiamo sdoganato la madre, anzi il padre di tutte le parolacce. Me ne scuso con i lettori più sensibili e rispettosi del galateo, ma voglio evidenziare a mia discolpa che, oltre al comandante De Falco, la nota parolina di cinque lettere era già stata usata finanche in Parlamento.

La pronunciò nel 1995 l’allora primo ministro Lamberto Dini (non un trogloleghista qualunque), come riportarono i giornali dell’epoca:

“Dini ha agitato le sue corte braccia e li ha zittiti con stizza: «Sono due giorni che parlate! ». E si è pure voltato verso i suoi ministri, un bel sospiro per alleggerirsi il cuore, e infine, chiarissimo e purissimo, ha imprecato: «Cazzo». (1)

E poi non è che sui parquet della pallavolo si recitino rosari, diciamo la verità.

Ad accoglierci al tensostatico di Nardò c’è coach Gianni Dell’Anna, che, salutando Marcello, dismette i panni dell’allenatore e indossa per un minuto quelli del rappresentante di commercio.

Il caso e il calendario di quest’anno vogliono, infatti, che il Nardò incontri spesso le nostre future avversarie un paio di settimane prima delle loro partite contro di noi ed i dvd registrati dal tecnico neretino risultano dunque particolarmente utili alla nostra causa.

“L’Ugento ti serve?”

“No, l’ho appena incontrata”.

“Mesagne?”

“Mi manca”

“Casarano?”

“Ce l’ho”…

A proposito di dvd, il premio per il dj più creativo della serie C, per il momento, credo che possa essere assegnato all’operatore di consolle di Nardò.

Oltre all’inno della squadra locale e all’immancabile Ligabue (che tiene un concerto a Santa Maria al Bagno proprio in contemporanea con la partita…), gli altoparlanti diffondono “Pedro” di Raffaella Carrà e “Le tagliatelle di nonna Pina” dello Zecchino d’oro.

Al dj, però, deve stare antipatica la nostra Simona Leone e si rifiuta di annunciarla nello starting-six. La creatura rimane, sconsolata, in panchina per qualche secondo e poi decide di entrare lo stesso. Non giocheremo in cinque.

Formazioni.

Dream Volley Nardò: Valeria Stapane palleggiatrice, Tiziana De Monte opposta, Giorgia Rollo e Sonia Spano schiacciatrici, Ilenia Muci e Celeste Irene Giannaccari centrali, Enrica Muci libero.

A disposizione di mister Gianni Dell’Anna: Rossella Fracasso (responsabile del “furto d’uso” della maglia numero uno di Alessandra), Serena Calabrese e Federica Buccarella.

A proposito di maglie, per un tifoso del Torino come me fa un certo effetto vedere queste bellissime maglie granata con il simbolo del toro. Non so cosa ci azzecchi la squadra che fu di Mazzola, Pulici e Junior con la pallavolo neretina, ma l’emozione è comunque intensa.

Manca Lilly, la cagnetta di Ilenia. L’ha mostrata e fatta votare a mezzo mondo su Internet e poi non ce la presenta dal vivo. Pagherà questo affronto.

New Volley Oria: Stefania Guacci in palleggio, Simona Leone opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia schiacciatrici, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Simona Minetti libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Giorgia Mastria e Simona Bianco.

Tutte abili e arruolate questa sera. Non c’è quasi spazio in panchina.

Primo set

E’ buono l’avvio delle brindisine con Giulia che attacca da opposto, Nanna che schiaccia da posizione molto accentrata e Stefania che trova l’ace (2-3).

Però sbagliamo anche tanto e il Nardò ci supera grazie anche ad una difesa molto reattiva (9-6).

Dei 9 punti granata: un attacco di De Monte, 2 ace e 6 errori-punto nostri.

Sul 9-7 rivediamo la Spano stellare che abbiamo purtroppo già conosciuto all’andata: 4 punti in 9 scambi. Uniti a 2 ace quasi consecutivi di Stapane, costituiscono la spinta propulsiva che consentirà al Nardò di prendere il largo (16-9).

Sul 17-10 c’è un ulteriore break delle padrone di casa: errore in battuta brindisino, doppietta della capitana De Monte (che ci beffa con un pallonetto) ed errori nostri anche in fase di costruzione del gioco. Ormai è un tracollo (21-10).

Annacarla rileva Stefania, Daniela interrompe la striscia negativa, Rollo va a segno da posto due, Ivana da posto quattro e il primo tempo di una centrale granata che non riesco a individuare bene spiana la strada alle padrone di casa (23-12).

A rinnovare gli incubi della partita di andata, si presenta in battuta Giorgia Rollo.

Se sbaglia il servizio, scendo sul parquet e la strangolo.

Non è mio costume provare sentimenti di odio verso le avversarie e ancor meno covare propositi omicidi.

Inoltre, un errore della banda granata dovrebbe fare i miei interessi. Normalmente ci si augura che le avversarie sbaglino il servizio (c’è chi addirittura urla questo augurio e c’è chi lo sussurra o si limita a pensarlo).

Ma nel mio caso l’auspicio che Rollo non sbagli non è un eccesso di sportività. Rollo è la giocatrice che nella partita di andata, al tie-break, sul 14-9 per l’Oria, i servizi li ha messi tutti in campo con una precisione chirurgica. Sette di fila. E ha contribuito così a farci perdere una partita già vinta.

Ok, sei una battitrice infallibile e questo mi fa accettare la tua impresa al tie-break dell’andata: non hai sbagliato allora perché non sbagli mai. Questo renderebbe meno amaro quello che è successo a Oria.

Ma se adesso sbagli… Se adesso (che siamo sul 23-12 di un insulso set già finito) sbagli quel servizio che avresti dovuto sbagliare a ottobre, allora il tuo errore sarebbe interpretato come una provocazione. Scendo in campo e ti ammazzo.

Rollo fa addirittura ace e il Nardò ha 12 palle-set (24-12).

Poi sbaglia, ma sono troppo demoralizzato per dar seguito ai miei propositi criminosi e inoltre ignoro altezza e peso dell’eventuale fidanzato.

Sbagliamo il servizio anche noi (25-13).

Si va al riposo dopo un set agghiacciante, non soltanto per le condizioni atmosferiche.

Secondo set

Muro di Giannaccari, attacco di De Monte e attacco di Rollo. Non cominciamo benissimo (3-0).

Ivana, con rabbia, mette palloni a terra alternandosi ad una centrale neretina di cui non riesco a intravedere il numero di maglia (7-5).

Poi c’è una pausa delle padrone di casa, che in rapida successione commettono tre errori-punto (9-10).

L’Oria ritrova un po’ di fiducia ed attraversa la fase di gioco migliore della serata: mani-fuori di Nanna da posto due, mani-fuori di Ivana da posto quattro (10-12).

Primo tempo di Giannaccari, che questa sera si sta facendo perdonare tutte le multe da 10 euri per mancate rettifiche anagrafiche.

Daniela serve centrando uno dei rari buchi aperti da una ricezione che invece è risultata molto positiva e subito dopo fallisce il tentativo del Nardò di costruire un primo tempo. Certamente non ha sbagliato Stapane; avrà sbagliato Ilenia Muci…

L’Oria, pur senza brillare, conduce per 11-15.

Segue una fase connotata da errori su entrambi i fronti; comunque è Pocahontas a preservare il vantaggio con un primo tempo e con un ace agevolato dal nastro (16-19).

Momento magico per Giannaccari: Stapane la cerca continuamente e la centrale granata (con 3 primi tempi perfetti) diventa la protagonista della rimonta salentina, bilanciata solo in parte dal felice transito di Nanna in prima linea.

L’Oria conserva due punti di vantaggio (20-22), ma coach Dell’Anna ha un’altra carta da giocare, una carta che si rivelerà vincente: dentro Serena Calabrese per servire.

L’atleta neretina piazza battute tese e precise creando qualche problema ad una ricezione che comunque resta, per l’Oria, l’unica nota positiva della serata.

Dopo una doppia e un tiro fuori (22-22), l’Oria attacca con Ivana. La palla viene respinta da qualcosa: a me sembra il muro di Muci, per l’arbitro è la rete. E siccome costui è in posizione ottimale, se ha deciso così, dev’essere stato così. Altro che muro di Muci (23-22).

Mani-fuori di Rollo (24-22), tiro sulla rete del Nardò dopo uno scambio lunghissimo e secondo set archiviato da Tiziana De Monte, anche lei molto prolifica questa sera (25-23).

Terzo set

Quando Supernanna inaugura il set con due attacchi consecutivi (0-2), penso che forse, chissà, magari, potremmo restituire al Nardò lo scherzetto della partita di andata.

Le atlete granata, purtroppo, non sono molto d’accordo: diagonale di De Monte, punto di Rollo, doppio errore dell’Oria, doppio attacco della capitana neretina e immancabile primo tempo di Giannaccari (7-2).

Anche a causa della brillante prestazione del libero Enrica Muci, il pallone non vuole più cadere nella metà campo del Nardò.

E’ a questo punto che lo stesso pallone viene raggiunto da una telefonata della Capitaneria di Porto di Livorno, a sua volta allertata da un SOS del presidente Mino.

Abbiamo in esclusiva la registrazione del colloquio tra il comandante De Falco e il pallone.

MOLTEN – Pronto?

DE FALCO – Senta, io sono De Falco da Livorno. Parlo col pallone Molten?

M – Sì buonasera.

DF – Ascolti, Molten, c’è la difesa del Nardò che nella propria metà campo impedisce all’Oria di fare punti. Adesso lei va oltre la rete, torna sulla metà campo del Nardò e ci ricade dentro…

M – Allora, comandante, le dico una cosa… La partita adesso… In questo momento l’attacco oritano è un po’ in difficoltà… I tiri vengono inclinati…

DF – Ho capito. Ascolti: sulla rete c’è una biscaggina; lei sale su quella biscaggina, va nella metà campo del Nardò e mi viene a dire, mi riporta se ci sono schiacciatrici, opposte, centrali, palleggiatrici e liberi. E me ne dice il numero di ciascuna di queste categorie, è chiaro?

M – …

DF – Guardi, Molten, che lei si è salvato forse dai servizi di Rollo, ma io la porto veramente molto male… le faccio passare l’anima dei guai.  Torni in campo, cazzo!

M – Comandante, per cortesia…

DF – No, per cortesia, lei adesso prende e va in campo. Mi assicuri che sta andando nel campo del Nardò per caderci dentro.

M – Io sto andando qua con i tiri di… sono sotto qua. Non sono andato da nessuna parte; sto volteggiando sulla metà campo dell’Oria e…

DF – Che sta facendo, Molten?

M – Sto qua per coordinare il contrattacco…

DF – Che sta coordinando lei? Torni nella metà campo del Nardò e coordini il contrattacco dal campo. Lei si rifiuta?

M – No, no, non mi sto rifiutando…

DF – Lei si sta rifiutando di tornare nella metà campo del Nardò? E mi dica qual è il motivo per cui non ci va…

M – Non ci sto andando perché la difesa, ci sta il libero che…

DF – Lei vada in campo! E’ un ordine! Lei non deve fare altre valutazioni. Lei ha dichiarato l’abbandono del campo del Nardò. Adesso comando io: lei vada nel campo del Nardò, atterri e faccia punto! E’ chiaro???

M – Sto andando in campo.

DF – Vada! Avanti! Ci sono già dei punti di distacco dal Nardò, Molten. Avanti!

M – Quanti punti di distacco ci sono?

DF – Non lo so! Uno lo so! Uno l’ho sentito! Me li deve fare lei i punti per recuperare, Cristo!

M – Ma si rende conto che è buio e che qua non vediamo…

DF – E che vuole restare nel campo dell’Oria? E’ buio e vuole restare nel campo dell’Oria? Vada nella metà campo del Nardò, tramite la biscaggina, mi dica cosa si può fare, quante persone ci sono e poi ci cada dentro, è chiaro?

M – Sono assieme al pallone in seconda qui…

DF – Salite tutti e due, allora. Come si chiama il secondo?

M – Mikasa.

DF – Lei e il suo secondo tornate nella metà campo del Nardò, ci cadete dentro e fate punto per l’Oria. Ora! E’ chiaro?

M – Comandà, io voglio tornare nella metà campo del Nardò; semplicemente che quelle continuano a fare il muro-difesa e…

DF – Lei è un’ora che mi sta dicendo questo. Adesso va in campo, va in c-a-m-p-o! E mi viene a dire, e mi viene subito a dire quanti punti mancano al pareggio.

M – Va bene, comandà…

DF – Vada! Subito!

E’ Ivana a spingere finalmente Molten nella metà campo granata vanificando due miracoli difensivi di Muci.

Muci Enrica, ovviamente.

L’Oria recupera qualcosa (11-8) e si apre una fase di gioco tecnicamente apprezzabile. Le furie rosse adesso giocano con grinta e discernimento.

Annacarla replica con un secondo tocco all’attacco di Spano, leggermente sotto tono questa sera.

Poi è il momento della Leonessa, a segno ripetutamente per bilanciare i colpi furbetti di De Monte e le bordate di Rollo compressore (16-15).

Siamo, dunque, a un punto dalle padrone di casa quando Rollo e Muci murano un attacco brindisino. Non so chi delle due abbia toccato; nel dubbio il punto lo assegniamo a Rollo.

Solo in virtù dei salvataggi difensivi della sorella, Muci riesce poi a schiacciare un primo tempo (18-15). Aprile fa il fiore e maggio ne ha l’onore (2).

Fuga del Nardò verso la vittoria (20-15). Le furie rosse riescono a dare un po’ di fastidio con un primo tempo di Giulia, una pipe di Ivana e un ace di Annacarla.

Ci si prova anche con un attentato all’allenatore locale (gambizzato da un tiro di Nanna), ma è tutto inutile. Nardò conserva il controllo assoluto della partita e permette ad una delle sue atlete più brillanti, Celeste Irena Giannaccari, di chiudere la questione con gli ultimi primi tempi della serata (25-22).

Oltre che per i 9 punti personali, la centrale si è messa in evidenza anche per le calzamaglie sexy, più trasparenti rispetto a quelle di compagne e avversarie.

Sono le 19.00 e – volendo – atlete e tifosi farebbero ancora in tempo a raggiungere Santa Maria al Bagno per il concerto di Ligabue.

L’altoparlante diffonde le note di “We are the champions”. Mi pare un poco esagerato per una vittoria sulla squadra (adesso) ultima in classifica. E quando hanno battuto 3-0 il Mesagne cos’hanno fatto? Il corteo per strada su un pullman scoperto…?

Le emozioni della serata, comunque, non sono finite. Nel tensostatico irrompe una black-bloc armata di phon. Okkupa la postazione incustodita del segnapunti, urla qualcosa all’indirizzo del dj e prende in ostaggio Simona Minetti. Mentre scriviamo, ignoriamo gli sviluppi dell’irruzione.

Sappiamo soltanto che l’Oria ha perso la terza partita consecutiva per 3-0. Non era mai successo quest’anno.

Non è possibile che una squadra in grado di ben figurare per gioco e per carattere in tanti incontri abbia improvvisamente deciso di fermarsi. A San Giorgio si attende la giusta reazione. Il vero Oria.

 

Tabellino: Nardò-Oria 3-0 (25-13,  25-23,  25-22)

Dream Volley Nardò: Fracasso NE, Muci I. non pervenuto, Calabrese 0, Rollo 12, Buccarella NE, De Monte 12, Spano 5, Giannaccari 9, Stapane 2, Muci E. (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 45 (media set: 15), errori-punto 25 (media-set: 8,3).

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Guacci 1, Basile 5, Mastria NE, Nannavecchia 9, Leone 5, Bianco NE, Lo Noce 2, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 4, errori in battuta 6.

Punti fatti 33 (media-set: 11) errori-punto 30 (media-set: 10).

 “Fette di torta” su 133 scambi: PF Nardò 33,8%, PF Oria 24,8%, EP Oria 22,6%, EP Nardò 18,8%.

Arbitri: Francesco Adamo e Massimo Scarciglia.

Altri risultati: Cutrofiano-Mesagne 2-3, Ugento-Galatina 3-0, Collepasso-Presicce 2-3, Trepuzzi-Tempesta TA 3-2, Brindisi-San Giorgio 3-0, Casarano-Spongano 1-3.

Classifica: Mesagne e Ugento 38; Presicce 35; Cutrofiano e Galatina 30; Tempesta TA 25; Nardò 24; San Giorgio e Collepasso 23; Trepuzzi 21; Spongano 16; Casarano 12; Brindisi 11; Oria 10.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 276,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: San Giorgio-Oria, domenica 26 febbraio, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) MERLO, F., Quella parola di cinque lettere, “Corriere della sera”, 27 ottobre 1995, pag.1.

(2) Calendario di Frate Indovino, 2004.

L’immagine del comandante De Falco è tratta da http://www.mnews.it


ORIA-NARDO’ 2-3

30 ottobre 2011

Sabato 29 ottobre 2011 – ore 18.30

Che rabbia! Che peccato!

Partita dai due volti quella in cui si sono affrontate Oria e Nardò per la terza giornata di campionato. Nei primi due set un Oria travolgente, determinato, efficiente. Poi è venuto fuori il Nardò, che ha vinto nettamente il terzo set e si è imposto nel quarto con un convincente allungo finale. E infine il tie-break, che è andato avanti per scatti: prima Nardò con un mini-break, poi Oria con un maxi-break che sembrava “tombale” e poi l’incredibile finale con le ospiti che hanno ribaltato il 14-9.

Due rimonte, dunque, non una soltanto per la squadra di Gianni Dell’Anna: rimonta dei set (da 2-0 a 2-3) e rimonta al tie-break (da 14-9 a 14-16).

Eppure tutto era iniziato sotto i migliori auspici, almeno sul piano scaramantico: “fattore G” al proprio posto, acqua frizzante, una penna adeguata.

Dove abbiamo sbagliato? Forse dovremmo rimettere il cd di Vasco Rossi uscendo dalla Taranto-Grottaglie. A me sta sulle palle, ma per la causa si può fare questo ed altro.

Stefania, dal canto suo, ha riproposto la treccia dopo che la coda sciolta e il tuppetto non avevano dato gli esiti sperati.

Il Nardò sfoggia maglie, tute e borsoni amaranto, un colore (inedito per la pallavolo) che fa la sua figura. Per chissà quale ragione, i borsoni vengono collocati in tribuna e non nello spogliatoio. Non si fidano? Avranno avuto qualche brutta esperienza? E’ scaramanzia anche questa?

Formazioni.

New Volley Oria classica: Stefania Guacci in palleggio, Simona Minetti opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Simona Bianco, che in settimana ha portato i pasticcini dell’esordio.

Dream Volley Nardo: Annalisa Palma in palleggio, Giorgia Rollo opposto (credo…), Tiziana De Monte e Sonia Spano laterali, Ilenia Muci e Celeste Giannaccari centrali, Enrica Muci libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Annalisa Bieri, Serena Calabrese, Veronica Chirivì, Valeria Stapane e Federica Buccarella.

Primo set

Il primo punto è di De Monte, ma sul 2-2 c’è un piccolo allungo dell’Oria grazie a due servizi vincenti di Stefania (4-2).

Ivana si impone a muro, ma Nardò effettua il sorprasso grazie a un parziale di 0-4 avviato da Palma con tocco di seconda e concluso da Rollo direttamente in battuta. In mezzo, i primi errori in attacco delle furie rosse.

Ace della capitana ed è nuovamente parità (8-8).

L’Oria sta giocando in modo soddisfacente: grande determinazione in difesa, molto bene a muro e attacco che punge con Maria. In questo modo passiamo nuovamente a condurre per 12-9.

Ma la grande protagonista del set è Stefania Guacci, particolarmente creativa. A un certo punto, poi, sembra aver cambiato ruolo e attacca da opposto. Giulia palleggia e Stefania schiaccia; è un nuovo schema. Si materializza il mio sogno della “squadra totale” in cui tutte sanno fare tutto.

Risulterà la miglior realizzatrice del set con ben 7 punti personali.

Le ospiti tentano di restare in partita con Spano, ma sul 14-13 l’Oria impone un break di 10-1 esprimendo volley-champagne.

Dopo un attacco vincente di Ivana va in battuta il Koala ed arriva il suo terzo ace.

“Fallo di nuovo!” – grida Annacarla da bordocampo.

E Stefania l’accontenta!

Il set lo chiude Ivana: 25-16 ed è l’Oria più bello della stagione.

Secondo set

Il momento di grazia non è finito: dopo l’intervallo le furie rosse sembrano ancora più scatenate e partono con 5 punti consecutivi (4 dei quali di Ivana, a segno di forza e d’astuzia con un bel pallonetto).

Il Nardò replica con un muro di Buccarella (subentrata a Spano), ma adesso è il momento della capitana coraggiosa, Daniela Lonoce: un muro e due primi tempi (11-4)!

Stiamo godendo.

Immagino che abbia apprezzato anche il mitico coach Scanferlato, presente in tribuna.

Quest’Oria da favola è sospinto da un pubblico mai visto prima: numeroso e chiassoso.

Mettono palloni a terra Simona e Giulia, mentre Nanna spreca qualche opportunità offensiva e si abbandona ad un moderato gesto di stizza. La nostra longilinea schiacciatrice, però, risulterà alla fine la top-scorer dell’incontro con 16 punti personali.

E che difesa! In questa fase non sta cadendo a terra neanche la polvere, tanto è vero che 7 dei primi 10 punti ospiti sono errori-punto nostri. La qual cosa può essere una nota di merito per una difesa quasi impenetrabile, ma, per altri versi, è la conferma di un vizio congenito in questo avvio di stagione: troppi sprechi in attacco. Se lo vengono a sapere Sarkozy e la Merkel, ci fanno un culo così…

Il Nardò si avvicina grazie ai colpi della Rollo (17-14), ma le brindisine sanno amministrare e si portano addirittura sul 23-15 in virtù dei palloni messi a terra da Nanna, Simona e Daniela.

Coach Dell’Anna reintroduce Spano, una mossa ininfluente sull’esito del set, ma assai influente per l’andamento dei parziali successivi. E’ De Monte, però, a rendere meno pesante il passivo neretino prima che il set si spenga per inerzia (25-19).

Terzo set

Non è il vero Nardò quello che abbiamo di fronte ed è un Oria maturato fin troppo velocemente quello che ha dominato la partita sino a questo momento. Meglio sarebbe chiudere l’incontro velocemente prima che le ospiti si riprendano e le furie rosse paghino lo sforzo straordinario profuso sino a questo momento.

L’avvio lascia ben sperare.

Si comincia, infatti, con un murazzo del Koala, un punto anomalo di Pocahontas (di pugno) ed un ulteriore blocco di Stefania, letteralmente strepitosa questa sera (5-2).

Il Nardò recupera grazie a 3 errori-punto consecutivi nostri (5-5) e poi ci riportiamo avanti con Nanna e Simona mentre la difesa centrata su Ivana e Giorgia continua a fare un buon lavoro. Validissimo anche il contributo delle centrali in fase difensiva, bisogna dire.

La sensazione è che stiamo continuando a fare tutto noi: punti per l’Oria e punti per un Nardò che non sembra in grado di rientrare in partita (10-8).

Col cavolo.

La svolta arriva adesso: le atlete amaranto cominciano col piazzare quattro colpi consecutivi (due attacchi di Rollo, un ace di De Monte e un tocco di seconda di Palma) e si portano così in vantaggio (11-12).

Le brindisine reagiscono con un primo tempo di Giulia ed un lungolinea di Maria, ma il Nardò non si lascia riprendere (12-14).

Qualcosa si inceppa nell’Oria: non difendiamo più tanto bene, il servizio è diventato un fondamentale in passivo (zero ace e 5 errori nel terzo set a fronte di 6 ace e un errore nel primo) e l’attacco è imballato. Aggiungiamo un errore di posizione e qualche malinteso in fase di costruzione e la frittata è fatta.

Il pallonetto di De Monte mette in archivio il terzo set (18-25).

Siamo ancora in vantaggio nel conto dei set, ma chi conosce la pallavolo (non io; io ci credevo ancora…) ha intuito che il vento è cambiato.

Quarto set

La partita è sempre godibile, molti scambi sono spettacolari. A spezzettare il gioco sono soltanto le continue richieste di verifica della rotazione. Quando diventerò presidente mondiale della FIVB, la prima cosa che farò sarà l’abolizione della segretezza della rotazione: o la facciamo scrivere su un tabellone oppure diamo una copia dei fogliettini alla capitane così possono controllare quando vogliono senza interruzioni e senza rotture di palle…

A proposito di capitane, continua il buon momento di Daniela: primo tempo e ribattuta su una difesa lunga (6-7).

Le nostre centrali chiuderanno entrambe in doppia cifra: 11 Daniela e addirittura 13 Giulia.

Molto bene anche Ilenia Muci sul fronte opposto: già 3 punti in questa frazione.

A metà set, nonostante l’ottima difesa delle ospiti, Nanna riesce ad andare a segno ripetutamente, ma i suoi sforzi sono vanificati da una serie di evitabilissimi errori in battuta: dal 10-9 al 15-15, in pratica, sbaglia chiunque si presenti in zona di servizio.

Giulia è in ritardo su un primo tempo, ma colpisce ugualmente la palla e ottiene un punto esteticamente discutibile. Più culo che sentimento – si usa dire a Taranto in questi casi, ma secondo la madre il ritardo era una finta per beffare le avversarie. Fatto sta che tutto quello che tocca Pocahontas questa sera diventa oro. Avremmo dovuto passarle una copia del bilancio dello Stato.

Pallonetto di Daniela ed ace di Stefania (15-15), ma il set dell’Oria finisce qui. Nardò difende meravigliosamente e in attacco non sbaglia più nulla.

In particolare, si mette in evidenza Sonia Spano, che firma 3 degli 8 punti consecutivi delle ospiti. Molto brava questa ragazza: grande elevazione, perfetta scelta dei tempi e ampio repertorio di colpi.

Nei time-out (chiesti evidentemente da Marcello) c’è un’insolita rilassatezza sul fronte neretino: le atlete sorridono, spesso ridono addirittura. Sembrerebbe quasi che Spano, oltre ad imporsi come protagonista della rimonta, racconti anche barzellette negli intervalli…

Sul 15-23, comunque, l’Oria non molla: tiro fuori di De Monte, due attacchi vincenti di Nanna dopo tre buone difese di Giorgia in un unico scambio, invasione ospite ed ace di Ivana (20-23). Non tutto è perduto!

Primo tempo di Muci ed ace di Spano. Tutto è (quasi) perduto: si va al tie-break.

Tie-break

Per noi è il primo; il Nardò ha l’abbonamento.

Prima che inizi, butto un occhio sugli spalti. I tifosi neretini hanno abbandonato i borsoni delle atlete al loro destino: se manca qualche collanina d’oro noi non ne vogliamo sapere niente…

Ma la cosa più grave è che gli appassionati tifosi dell’Oria si sono improvvisamente squagliati come gli amici latitanti di Berlusconi. Ma come?! Proprio adesso che si decide l’incontro…! Che razza di modi sono…?! Se si sono allontanati per andare a vedere Inter-Juventus, spero che retrocedano tutte e due le squadre (l’Inter per la classifica, la Juve per qualche altro scandalo) così imparano…

C’è un problema ancora più serio nell’Oria: Stefania zoppica e deve abbandonare il parquet.

Annacarla è già in campo, ma il protocollo vuole che la sostituzione venga formalizzata con l’uscita di Stefi prima dell’ingresso di Annacarla. Armato di santa pazienza, il povero Koala si alza dalla panchina, si trascina in campo, sempre zoppicando, e poi si porta nella zona della sostituzione dove riceve il cambio da Annacarla. Tutta ‘st’ammuina sulla pelle degli ammalati…

Quando sarò presidente internazionale della FIVB cambierò anche questo.

Duplice attacco di Spano, mani-fuori di Pocahontas, primo tempo ai limiti del campo di Muci, ace di Ivana e muro di Simona (5-4).

Poi c’è uno scatto del Nardò con doppietta di Muci ed ace di Spano favorito da un errore di valutazione della nostra ricezione (5-7).

Al cambio di campo, però, ci andiamo in vantaggio perché Annacarla è entrata subito in partita, Simona va a segno da posto due, Nanna da posto quattro e Daniela direttamente in battuta (8-7)!

E poi c’è anche un muro di Giulia (9-7).

Sul 10-9 la giovane centrale vive i cinque minuti pallavolistici più spettacolari ed intensi da quando è nata: primo tempo efficace e ben 3 (tre) muri-punto consecutivi!!! Un break da quattro tutto suo. Per due volte ha fermato un attacco di banda, poi si è dedicata al settore centrale. Che determinazione, che intuito, che capacità di lettura!

In settimana arriveranno per lei i contratti pubblicitari dell’Adidas e della Coca Cola; intanto concentriamoci sulla partita: siamo 14-9 e abbiamo 5 palle-match a disposizione.

Dunque, tra noi e la prima vittoria stagionale c’è solo un pallone da mettere a terra.

Il cambio-palla lo ottiene Rollo (14-10). Poco male; adesso loro servono e noi contrattacchiamo. Basta una palla a terra.

Va fuori il primo attacco; va sulla rete il secondo (14-12).

Se questa palla, questa dannata e fottutissima palla, non vuole essere messa a terra da una nostra attaccante, può andar bene anche una battuta sbagliata. Non ci offendiamo.

Ma Rollo non sbaglia e Spano azzecca il lungolinea (14-13).

Il copione, lo stesso, identico copione – ahimé – si ripete per altre tre volte: Rollo ha la mano ferma, noi – se non altro – non facciamo cacate in ricezione, ma non riusciamo comunque ad andare a segno dalla banda presidiata da Ivana, Nardò rigioca e Spano lancia saette con grande sangue freddo e grande precisione. Nardò annulla l’ultima palla-set (14-14), sorpassa (14-15) e vince (14-16).

La migliore rotazione loro contro la peggiore nostra. La colpa è pure di Annacarla: invece di insistere su Ivana avrebbe dovuto passare la palla a Silvietta o a Lucrezia in tribuna…

La rotazione sfortunata, comunque, serve a spiegare soltanto l’ultimo atto, non la totalità dell’incontro.

L’ultima volta che avevo visto giocare il Nardò era stato cinque anni fa. Era una squadra molto aggressiva e coriacea allora; lo è ancora adesso. Merita solo applausi per aver creduto e per aver costruito questa splendida rimonta (che, come abbiamo visto, è una rimonta fatta di più rimonte).

L’Oria conquista il primo punto, esprime per due set una pallavolo di ottimo livello, ma si mangia le mani per la grande occasione sciupata. Ed è in fondo alla classifica.

Tabellino: Oria-Nardò 2-3 (25-16,  25-19,  18-25,  20-25,  14-16)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Guacci 11, Basile 13, Minetti 6, Nannavecchia 16, Bianco NE, Lonoce 11, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, aces 10, errori in battuta 12.

Punti fatti 73 (media-set: 14,6) errori-punto 43 (media-set: 8,6).

Dream Volley Nardò: Dell’Anna NE, Bieri NE, Muci I. 10, Calabrese 0, Chirivì NE, Rollo 12, Buccarella 2, De Monte 11, Palma 4, Spano 15, Giannaccari 4, Muci E. (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 2, Aces 9, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 58 (media set: 11,6), errori-punto 29 (media-set: 5,8).

“Fette di torta” su 203 scambi: PF Oria 35,9%, PF Nardò 28,6%, EP Oria 21,2%, EP Nardò 14,3%.

Arbitri: Cesare Mazzotta e Dario Murra.

Altri risultati: Tempesta TA-Trepuzzi 1-3, Presicce-Collepasso 2-3, Mesagne-Cutrofiano 3-2, Spongano-Casarano 3-0, San Giorgio-Brindisi 3-1, Galatina-Ugento 3-1.

Classifica: Mesagne 8; Cutrofiano, Galatina e Presicce 7; Collepasso 6; Nardò e San Giorgio 5; Ugento 4; Tempesta TA, Trepuzzi e Spongano 3; Casarano e Bribndisi 2; Oria 1.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Brindisi raccoglie la sfida lanciata dal Nardò e conquista, …cioè perde, i primi 35 euro del campionato: un isolato tifoso ha minacciato e insultato l’arbitro.

Prossimo turno: Oria-San Giorgio, domenica 6 novembre 2011, ore 18.00.