ORIA-CORRIDONIA 3-0

14 febbraio 2019

Domenica 10 febbraio 2019 – ore 18.00

In termini economici la parola recessione indica la diminuzione del PIL per due trimestri consecutivi (che è quello che si sta verificando in Italia adesso, sia pure in misura molto contenuta). Applicando questa regola allo sport, l’Oria – dopo le due sconfitte consecutive a Castelbellino e a Offida – teoricamente potrebbe essere considerata in recessione. Per la verità la sconfitta a Castelbellino è da considerarsi fisiologica; la capolista fa un campionato a parte e potrebbe essere matematicamente in B1 prima di Carnevale… Più allarmante è stata la sconfitta di Offida, avversaria certamente di notevole valore (l’unica ad aver strappato un set al Castelbellino in questa stagione) alla quale, però, non abbiamo opposto una grandissima prestazione.

Il calendario, purtroppo, non ci viene incontro perché in un momento così delicato ci tocca affrontare uno scontro diretto particolarmente difficile. Dall’altra parte della rete c’è il Corridonia, quarto in classifica ad un solo punto di distanza.

La cittadina marchigiana vanta trascorsi importanti nella pallavolo italiana avendo militato finanche in serie A2. In più è la società nella quale ha mosso i primi passi l’attuale coach della Nazionale, Davide Mazzanti, vicecampione del mondo, splendida persona prima ancora che ottimo allenatore.

Le origini del nome della città sono legate alla figura del sindacalista ed eroe di guerra Filippo Corridoni. Questa scoperta mi ha lasciato un po’ sorpreso. Ci sono personaggi storici molto più famosi a cui sono dedicate strade e piazze in quasi tutte le città italiane, ma a cui l’onore del nome di una città non è concesso. Non esiste, per dire, Matteottonia o Gramscionia o De Gasperonia. Neanche Garibaldonia. Solo Cavour è riuscito ad infilarsi nei nomi di Grinzane (dove fu sindaco) e di Sogliano, nel leccese (no’ s’ha mai capìte piccè).

Non so se mi piacerebbe vivere in una città che è associata ad una persona. E se non condividessi le idee o le opere di quella persona? Finché è il nome di una strada, potrei sempre cambiare casa e indirizzo, ma cambiare città è un po’ più complicato. Nel caso specifico di Filippo Corridoni, si contestano alcune scelte (l’interventismo) e alcune frequentazioni politiche particolari. Forse se Corridonia mutasse nome in Mazzantonia metterebbe tutti d’accordo.

Ma passiamo alla partita.

L’Oria è privo di Monica e di Giorgina, ma ritrova Chiara the Wall sul parquet e Michela Benefico in panchina. Come ricorderete, la forte banda tarantina alcuni mesi fa è cresciuta e si è moltiplicata; adesso è di nuovo con noi. Già durante il riscaldamento si nota il suo apporto di allegria; in attesa di dispensare schiacciate, Michela dispensa sorrisi e cuoricini.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Michela Benefico e Chiara Avallone.

Pallavolo Corridonia: Flavia Gemma in palleggio, Lucia Morgia opposta, Valentina Fedeli e Sofia Bianchella di banda, Maddalena Micheletto e Beatrice Pettinari centrali, Marzia Mercanti libero.

A disposizione di coach Maurizio Marega: Irene Serafini, Martina Ventrone, Laura Fiorani, Beatrice Francescon, Alessia Riganelli e Martina Usai.

Primo set

Alessia difende, Jola alza al centro e Chiara Vinciguerra rompe subito il ghiaccio (1-0). Bentornata. Beh, a vedere Chiaretta Avallone centrale, però, ci stavamo prendendo gusto. E’ stata un’esperienza di vita…

Fast di Pettinari, ace di Gemma e attacco di Pettinari dopo uno scambio che dura un paio d’ore ed è tenuto in vita dalla bravura dei due liberi (2-4).

Le ospiti conservano un piccolo vantaggio mentre l’Oria si affida alla straordinaria vena realizzativa di Paola Colarusso, top scorer della serata e praticamente implacabile soprattutto in questa fase.

Quando capita attacca anche Jola, ma Pettinari, sempre ben alimentata da Gemma, tiene avanti il Corridonia (9-11).

Stiamo sbagliando molto in battuta e stiamo un po’ ballando in ricezione; per il resto, però, stiamo già disputando un’ottima partita.

La svolta.

Uno scambio lunghissimo è chiuso con successo da un lungolinea di Paola (tanto per cambiare), poi Diomede ribatte una ricezione lunga e la palleggiatrice ospite incorre in una doppia (12-11).

Mani-fuori di Giorgia e puntonzo di Jola (14-12); mister Marega chiama il primo time-out della gara.

E’ una pausa fruttuosa perché il Corridonia recupera e conserva il pareggio sino al 18-18, grazie anche ad un secondo tocco di Gemma e ad un ace di Francescon, appena entrata proprio per servire. So’ soddisfazioni, presumo. Per la nuova entrata e per l’allenatore, che vede confermate le proprie intuizioni.

Poco dopo, però, le ospiti incappano in due errori-punto consecutivi e nelle solide mani a muro di Paola: 21-18 e palazzetto in delirio!

Sesto e (per fortuna) ultimo errore in battuta del set, attacco di Chiara, replica di Bianchella (22-20). Siamo pronti per il rush finale.

Ottavo punto di Paolona, muro di Valeria e sigillo finale della nostra mitica opposta, direttamente in battuta (25-20).

Secondo set

Oria subito incisivo: punto della Vichinga, grandi difese di Alessia, il nostro libero abruzzese, e primo tempo di Chiara (3-0).

Quando penso all’Abruzzo, penso a un campeggio nello splendido scenario del lago di Barrea, penso a Manoppello e penso soprattutto agli arrosticini che avrei voluto mangiare dopo una partita a Manoppello nel lontano 2007, ma che non mangiai perché perdemmo malamente 3-0 in una cinquantina di minuti e tornammo mestamente e velocemente in Puglia. Avrei dovuto mangiarli durante la partita.

E’ ancora Pettinari a farsi carico del tentativo di rimonta ospite (4-3). Davvero molto brava questa ragazza.

A proposito di centrali, aumenta il bottino personale di Valeria, protagonista di una consueta prestazione monumentale. Più in generale, l’Oria è tornata ad essere quella squadra completa e ben organizzata a cui eravamo abituati. Impeccabile la regia di Jola.

Bel lungolinea di Morgia, valente atleta che si era già positivamente messa in luce nell’Accademia Benevento lo scorso anno (la luce, per inciso, era anche quella dei flash di Renato Melillo), ma Oria resta avanti grazie ai pallonetti di Amy e ai primi tempi di Chiara (13-8).

Sul 13-10 il break da sei segna il destino del set. Parte del merito sta nelle mani di Valeria, utilizzate non soltanto per gli attacchi, ma anche per sottoporre Giorgia a ipnosi.

Un istante dopo la nostra schiacciatrice scarica un punto strabiliante da posto due (19-10).

Coach Marega corre ai ripari e introduce Riganelli e Ventrone; tuttavia è la solita, ottima, Pettinari ad attenuare lo svantaggio alternando bordate a pallonetti. ‘Sta mano po’ esse fero e po’ esse piuma…

Giorgia forza il servizio e ottiene un ace (23-13), poi però subiamo una pipe di Fedeli, un muro di Biancheletto (toccano sia Bianchella che Micheletto) e un ace di Gemma (23-16).

Coach Piero chiama un time-out e reputo prudente tapparmi le orecchie perché prevedo il classico time-out motivazionale e ad alto volume volto a responsabilizzare le atlete sensibilizzandole sull’opportunità di non cullarsi sugli allori e sulla necessità di tenere alta la tensione sino al termine. Ho un po’ edulcorato la cosa. E’ il consueto cazziatòne anti-rilassamento.

Le nostre creature sono ricettive: magnifico pallonetto di Amy ed errore-punto finale del Corridonia (25-16).

Terzo set

Mi trovo nel settore dei tifosi ospiti. Dai commenti evinco che la squadra marchigiana sta giocando molto al di sotto delle proprie possibilità. Non è il vero Corridonia.

Effettivamente ricordo la partita d’andata in streaming. Era la seconda giornata e quel 3-0 fu una dura minaccia per la nostra autostima: temetti che la nostra fosse una squadra così e così; invece furono le atlete maceratesi a giocare in modo strepitoso. Oggi sono un po’ sotto tono.

Cominciamo il set con un muro di Chiara, poi subiamo quello di Bianchella e acceleriamo con un bolide di Amy e 3 punti consecutivi di Paola (5-2). Non è appariscente nei suoi gesti tecnici la nostra opposta; sembra che mettere palloni a terra sia la cosa più facile e naturale del mondo. Anche in questo si vedono le grandi campionesse.

Il Corridonia, però, non si arrende. La lunghezza di alcuni scambi è anzi indice della tenacia con cui continuano ad affrontarsi le due squadre.

Dal 9-7, tuttavia, l’Oria prende il largo, prima con gradualità poi in modo sempre più dirompente.

Alessia difende, Amy martella, Valeria mura, Michela fa casino nella zona delle riserve.

Sul 16-10 Jola sventa la caduta di un pallonetto stendendo la mano sul parquet.

Questa volta non ci sarà bisogno del time-out anti-rilassamento di coach Piero: Oria fila come un treno sino al termine della gara.

Dopo un altro ace di Giorgia parte lo show personale di Amy. La sua è stata una gara preziosissima in tutte le fasi di gioco (difesa, ricezione, attacco, muro); evidentemente, però, la Vichinga ci tiene a raggiungere anche la doppia cifra e così piazza la bellezza di 4 punti in 8 scambi ponendo la ciliegina finale sulla travolgente prestazione della New Volley (25-14).

Bellissima partita per le nostre ragazze. E’ stata la reazione migliore alle due sconfitte a cui si accennava in apertura. La recessione è scongiurata; anzi, è una vittoria che fa bene al morale e fa bene alla classifica. Ma siamo ancora alla seconda giornata di ritorno e la concentrazione deve restare alta. Domenica possiamo sfruttare nuovamente il turno casalingo, ma l’avversaria (Jesi) non va assolutamente presa alla leggera vista l’imprevedibilità di molti suoi risultati.

Intanto possiamo provvedere a cambiare il nome alla nostra città seguendo l’esempio di Corridonia: per quello che si è visto stasera, Colarussonia potrebbe andare bene. Ma anche Minoscatorcionia.

Tabellino: Oria-Corridonia 3-0  (25-20,  25-16,  25-14)

New Volley Oria: Colarusso 17, Valente 5, Cozzetto NE, Diomede 10, Benefico NE, Vinciguerra 6, Leone 12, Avallone NE, Dakaj 2, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 8, ace 4, errori in battuta 13.

Pallavolo Corridonia: Serafini NE, Ventrone 1, Fiorani NE, Gemma 5, Francescon 1, Micheletto 1, Fedeli 5, Morgia 4, Bianchella 6, Riganelli 0, Pettinari 10, Usai NE, Mercanti (L) – All. Marega.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 8.

Arbitri: Giuseppe Persia e Michele Lotito.

Altri risultati: Cerignola-Castelbellino 0-3, Monte San Giusto-Castellana 0-3, Recanati-Copertino 3-0, Jesi-Offida 0-3, Porto San Giorgio-Mesagne 0-3, Noci-Giulianova 3-2.

Classifica: Castelbellino 45; Castellana 38; Oria 33; Corridonia 29; Offida 27; Copertino 25; Mesagne 22; Noci 16; Jesi, Recanati e Giulianova 14; Cerignola 13; Monte San Giusto 11; Porto San Giorgio 10.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 300,00; Cerignola 150,00; Corridonia 120,00; Copertino 90,00; Noci 80,00; Castellana 50,00; Recanati, Jesi e Offida 40,00; tutte le altre 0.

Qui ci sono varie novità, ma… ehm… non tutte ci fanno fare bella figura.

Entrano in classifica diverse squadre.

Castellana: 50 euri per assenza delle linee di demarcazione della zona allenatori nonché per aver presentato il verbale di omologazione del campo non valido per la stagione corrente. E ce cooosa…! Certo che se il Fisco italiano fosse puntuale e rigoroso come la FIPAV, l’evasione fiscale non esisterebbe più e metà della popolazione sarebbe in galera…

Noci: 80 euri per le frasi ingiuriose pronunciate da un dirigente al primo arbitro.

Offida: 40 euri per assenza del servizio di asciugatura.

Il colpo grosso, purtroppo, lo facciamo noi, che con 180 euri di multa saliamo al vertice della classifica. Ero convinto che la multa fosse dovuta al danneggiamento delle sedie collassate sotto il peso dell’eloquenza dei nostri telecronisti. Invece, il problema per l’Oria sono stati i ripetuti tentativi di un isolato tifoso al seguito di entrare nello spogliatoio arbitrale inizialmente impedendo la chiusura della porta e successivamente colpendola con forza (Marònn’…). Tutto questo a Offida.

Prossimo turno: Oria-Jesi, domenica 17 febbraio, ore 18.00.