ORIA-MESAGNE 1-3

21 dicembre 2016

A testa alta

Domenica 18 dicembre 2016 – ore 18.30

Il giorno della grande sfida è arrivato.

Mesagne Volley: prima in classifica, 9 vittorie e zero sconfitte, 27 set vinti e nessuno perso.

E poi ci siamo noi.

Abbiamo iniziato con una sconfitta (Castellaneta), ma abbiamo saputo farne tesoro. Poi abbiamo vinto 8 partite di seguito. Alcune molto bene, altre con un po’ di sofferenza (Frascolla e Trepuzzi). Abbiamo battuto avversarie toste come il Tuglie e siamo reduci dalla prova più esaltante e più importante: la vittoria di Spongano.

Siamo in fase crescente.

Dalhis Liguori

Insomma, ci sono tutte le premesse per una serata di grande pallavolo. E noi siamo pronti, determinati e sereni.

Le giocatrici stanno lavorando bene, l’allenatrice si sta rivelando in panchina quello che era sul parquet, lo staff sta facendo un lavoro tanto encomiabile quanto poco appariscente, gli sponsor stanno dando un contributo determinante e stasera lo dimostrano in modo particolare. Persino il pubblico, tradizionalmente un po’ freddino, si sta riavvicinando, convinto dalle ottime prove di Casalino e compagne.

Di freddo stasera ci sarà soltanto la temperatura e così al Palaghiaccio ricompaiono – come ad ogni inverno – coperte e colbacchi.

Coperta

L’unica, eroica giocatrice che rinuncia ai pantacollant è Martina Demilito.

Nonostante il freddo, il palazzetto è praticamente pieno (resta un po’ di spazio soltanto nella tribunetta del lato magazzino). Ad onor del vero, bisogna riconoscere che molta gente è venuta da Mesagne, inclusa la signora Mollo (capo-ultras a Oria l’anno scorso, impeccabilmente distinta e signorile stasera).

Se si compilasse un sociogramma, le connessioni tra giocatrici e tecnici formerebbero una rete intricatissima: Ida è stata allenata da mister Rampino; Cristofaro è stata compagna di squadra di Miriam e della stessa Ida; Erika ed Egle hanno giocato qui l’Under18, Greta anche la serie C; ecc. ecc. Ci sono finanche rapporti di parentela.

Giorgia Valente

Forse è per questo che, quando scendono sul parquet per il riscaldamento, le giocatrici si mescolano per salutarsi e per mezz’ora sembra di stare a Times Square la notte di San Silvestro.

Alle 18.20 c’è ancora il bucato delle nostre gentili ospiti appeso accanto alla panchina.

Tre anni fa, a Lecce, due rigorose arbitresse mi fecero spostare il giaccone che avevo appoggiato sotto un canestro ritenendolo lesivo per il decoro del campo di gioco. Ed era solo un giaccone. Sono curioso di vedere se il bucato del Mesagne sarà tollerato, ma all’ultimo momento le atlete ospiti lo raccolgono per portarlo a stirare.

Bucato

Adesso è davvero tutto pronto per la partitona di fine anno.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Luana Turchiarulo, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e la novità assoluta Claudia De Paola.

Erika Fiorini

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Erika Fiorini opposta, Giorgia Valente e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Sonia Mazzotta centrali, Martina Zurlo libero.

A disposizione di coach Adolfo Rampino: Greta Mollo, Erika Longo, Martina Demilito, Egle Forleo, Adriana Gaeta e Simona Lapenna.

Primo set

Errore in battuta ospite, slash e poi muro di Dalhis e diagonale di Amy (4-0).

Sembra esserci una meravigliosa continuità con il quarto set di Spongano.

Miriam Greco

Da questo momento (sino al 10-6) prende avvio un’alternanza di cambi palla per 12 scambi consecutivi con un Oria stellare ed un Mesagne che fatica a passare (4 dei loro 6 punti sono nostri errori in battuta). Giorgia è superlativa e Chiara le fa buona compagnia; ottima ricostruzione del gioco, attacchi cazzuti.

Amy sfoggia i primi colpi del suo vasto repertorio (attacco da posto due e pipe) e poi ci dedichiamo alle fast con Monica (e non è una novità) ma anche con Dalhis (questa è una bella novità).

Amy a segno dopo la Cubanita (11-6) e poi riprende l’equilibrato duello a colpi di cambi palla e di volley-champagne sino al 14-9.

Fast Dalhis

A questo punto si spezza l’incantesimo. Continueremo a giocare bene, ma da adesso in poi commetteremo qualche errorino in attacco (del resto la perfezione non esiste o comunque non è eterna). E poi mister Rampino trova contromisure appropriate: cresce la difesa, vengono marcate a muro le nostre attaccanti più pericolose e – visto che dalle bande per ora riesce a passare solo Valente – il Mesagne ricorre alle centrali.

Due ace consecutivi di Mazzotta e duello di muri Casalino-Iacca (14-14).

Poi è ancora Iacca a siglare il sorpasso con un bel primo tempo e due muri consecutivi (16-21).

Carla Abbracciavento

Recuperiamo terreno con Amy e Chiara (20-22), ma alla fine pesano due attacchi di Mazzotta (uno di potenza, l’altro d’astuzia) ed una conclusione vincente di Valente (20-25).

Numeri un po’ curiosi per le nostre ospiti: escludendo i nostri errori-punto, il 77% del bottino è merito delle centrali (6 punti per un’eccellente Iacca, 4 per Mazzotta).

Secondo set

Lungolinea di Valente e poi avanzata oritana con Chiara ed Amy. Anche un ace per la ragazza venuta dal nord (4-2).

Ace di Chiara Limonta

Mura anche l’Oria e questo è un bel segnale di continuità con Spongano: prima Dalhis, poi Amy (7-4).

Il temibile servizio al salto di Valente favorisce il break mesagnese: 3 punti per Mazzotta e prima realizzazione per Cristofaro, comunque sempre molto valida in copertura (7-10).

Altro ribaltone, questa volta a favore dell’Oria: mani-fuori di Amy, palletta di Giada e attacco da posto due della Vichinga dopo un secondo tocco tentato dall’ottima Abbracciavento.

Amy Leone

Liberi in evidenza e Mazzotta sempre prolifica, ma Amy è stratosferica e passiamo a condurre per 12-11.

Ci sono fasi di gioco in cui – a mio modesto avviso – giochiamo anche meglio rispetto a Spongano. E Giorgia è favolosa!

Ma tutte difendono, tutte sono concentrate, tutte giocano con quel misto di grinta e razionalità che sembra il marchio di fabbrica di questa squadra.

Ace di Dalhis e doppietta di Giada (15-12).

Durante un time-out osservo strane manovre delle nostre riserve con le borracce, ma non mi pare che siamo ai livelli scaramantici di sette giorni fa.

Iacca e Fiorini tentano di guidare la riscossa mesagnese, ma Amy è splendida pure a muro (20-15).

Monica Casalino

Sul 22-20 il momento della verità: azione perfetta oritana con ricezione millimetrica di Giorgia, alzata precisa di Miriam e attacco spietato della Vichinga da posto due (23-20). La nostra top-scorer va in seconda linea, ma non è un problema perché la ragazza è in grado di attaccare pure da piazza Manfredi. E poi in prima linea c’è Chiara.

La schiacciatrice appulo-lombarda attacca ottenendo un mani-fuori molto contestato dalle ospiti (24-20). Ho rivisto più volte il filmato e la decisione non dev’essere davvero stata facile; comunque anche a me sembra che il tocco effettivamente ci sia stato.

Amy serve, Mesagne contrattacca e Chiara, da sola, impone il muro più bello dell’anno (25-20)!

Muro dell'anno

E’ pareggio! Ed è il primo set ceduto dalla capolista in questo campionato (ahimé, resterà anche l’unico, almeno fino a stasera).

Terzo set

Nell’intervallo mister Rampino ha un lungo dialogo con Cristofaro, un dialogo che risulterà fruttuoso. I problemi più delicati sono quelli di Zurlo, bravissima sul parquet, ma un po’ in difficoltà con il suo giubbotto antiproiettili…

Martina Zurlo

Si riprende a giocare.

Monica fasteggia, Mesagne vendica il muro risolutivo del set precedente con Abbracciavento, a segno con lo stesso fondamentale.

Niente tocchi di seconda a terra in tutta la partita. Due fior di palleggiatrici e manco ‘na gioia…

Chiara difende, la Vichinga attacca (3-2).

Le centrali del Mesagne continuano a svolgere un lavoro egregio, ma gradualmente migliorano anche le statistiche offensive di Fiorini e di Cristofaro.

Anche in questo parziale Ida ricorre all’apporto di Saretta.

Sara Zanzarelli

Ancora muri: per noi li realizzano Monica ed Amy, ma siamo indietro nel punteggio (7-9).

E’ una partita molto bella, ancora incerta, ancora con ampi sprazzi di bel gioco, ancora molto intensa sul piano agonistico.

Il pubblico si scalda e alcune esultanze rivelano grande carica motivazionale. Diciamo pure che certi sguardi da trance agonistica cominciano a diventare preoccupanti…

Esultanza oritana

Mesagne allunga, la nostra capitana coraggiosa tenta di ridurre lo svantaggio (10-14).

Il break da 5 delle ospiti rischia di compromettere il parziale, ma le atlete oritane non si arrendono mai ed Amy sta ancora facendo faville: palletta e lungolinea per il 13-19.

Poi la Vichinga ottiene addirittura tre punti consecutivi, due dei quali in pipe (17-20)!

E’ ancora grande pallavolo in casa oritana: muro-difesa sempre presente, poi facciamo nostro il motto della bandiera brasiliana “ordine e progresso” (con Miriam interprete della massima) e per concludere attacchiamo con determinazione.

Miriam Greco

Dopo il punto di Iacca, è l’ora del miscatigghij con Dalhis nell’efficace ruolo di opposta (18-21).

Altra pipe della Vichinga ed invasione ospite: il pareggio è a un passo (20-21)!

Time-out Rampino.

Primo tempo Mazzotta ed errore nostro (20-23).

Poi sbaglia un servizio il Mesagne e il tecnico ospite non la prende molto bene.

L'importanza del servizio

Fast di Mazzotta e fast di Monica (22-24): due palle-set per le nostre avversarie.

Purtroppo la giocatrice celebrata stasera dal nostro giornalino a colori anche per il suo “ottimo servizio” questa volta sbaglia mira e il parziale se lo aggiudica il Mesagne (22-25).

Ma è stato bello lo stesso.

Quarto set

Meno bello è il parziale successivo, inaugurato dai bolidi di Valente e dalle ottime difese mesagnesi (0-4) e poi controllato con autorevolezza da Abbracciavento & Co.

Valeria Cristofaro

Siamo in partita sino al 4-7 di Giada, ma a quel punto il Mesagne infila un micidiale break da 6 portandosi sul 4-13.

Forse non è stata la migliore partita della capolista, ma il grande merito del mitico mister Rampino è quello di aver letto bene la partita trovando sempre i rimedi più opportuni in corso d’opera. Adesso nella loro metà campo tutto funziona alla perfezione e le nostre ragazze non riescono più a mantenere l’ammirevole ritmo dei primi tre set.

Sull’8-19 il punteggio è diventato imbarazzante. Vorrei cancellarlo dal referto. Non abbiamo neanche Piero Pelù con la gomma al tavolo del segnapunti…

Piero Pelù

Non abbiamo Pelù (e le sue scempiaggini), ma abbiamo Amy in campo, fantastica fino alla fine: suoi i punti che attenuano lo svantaggio (13-19).

Primo tempo di Dalhis, ma Mesagne è ormai incontenibile con Valente, con la solita Mazzotta e con il fulminante lungolinea finale di Cristofaro (15-25).

Vittoria meritata per la capolista, ma applausi anche per le giocatrici dell’Oria, che escono a testa alta da questo confronto impegnativo.

Grazie, ragazze, e buon Natale a tutti!

Tra gli applausi

Tabellino: Oria-Mesagne 1-3 (20-25,  25-20,  22-25,  15-25)

New Volley Oria: Medico NE, Liguori 10, Turchiarulo NE, Greco M. 0, Bacca NE, Casalino 10, Zanzarelli 0, Leone 29, De Pascalis 5, Limonta 6, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 9, ace 4, errori in battuta 16.

Arianna ha preso 30 in panzerottologia comparata.

Mesagne Volley: Abbracciavento 2, Iacca 11, Mollo NE, Longo NE, Demilito NE, Mazzotta 15, Valente 10, Cristofaro 9, Fiorini 10, Forleo NE, Gaeta NE, Lapenna NE, Zurlo (L) – All. Rampino.

Muri-punto 10, ace 8, errori in battuta 12.

Arbitri: Resta e Scarnera.

Amy Leone

Altri risultati: Tuglie-Frascolla TA 3-0, Ostuni-Putignano 0-3, Monteiasi-Putignano 1-3, Noci-Cutrofiano 3-0, Castellaneta-Nardò 2-3, Trepuzzi-Casarano 3-0.

Classifica: Mesagne 30; Tuglie 26; Spongano 24; Oria 22; Putignano 21; Noci 20; Castellaneta 15; Frascolla TA e Trepuzzi 13; Cutrofiano 10; Monteiasi e Nardò 6; Ostuni 5; Casarano 0.

Esultanza mesagnese

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Casarano-Oria, domenica 8 gennaio, ore 18.30.


SPONGANO-ORIA 1-3

13 dicembre 2016

Knockin' on Heaven's Door

Domenica 11 dicembre 2016 – ore 18.30

Si va nel cuore del Salento per una partita che dovrebbe fornire indicazioni preziose sulle reali potenzialità della nostra squadra. La Pallavolo Spongano a cui andiamo a far visita è infatti la seconda forza del campionato con un cammino strepitoso: una sconfitta contro la corazzata Mesagne e poi 7 vittorie consecutive. Come noi. Però noi abbiamo perso col Castellaneta e abbiamo un tie-break in più e dunque un punto in meno.

Ma Spongano, oltre ai brividi da alta quota di classifica, suscita soprattutto tanti ricordi pittoreschi.

Penso alle caprette che di pomeriggio vengono a pascolare proprio accanto alla palestra.

Martina Medico

Penso al pacato dialogo di tre anni fa tra la nostra Simona Leone e la centrale Chiara Giancane e alla conseguente espulsione della nostra palleggiatrice (nonché alla santa pazienza del signor Claudio, che ne raccolse lo sfogo suo malgrado).

Penso soprattutto a Sara Giuffrè, che proprio qui, durante il riscaldamento, ci regalò una delle tante scene indimenticabili che caratterizzarono le sue due stagioni a Oria. Il 15 dicembre 2013, esattamente tre anni fa, la Contessa effettuò un riscaldamento-chic curando l’estetica oltre che la tecnica e lasciando impressa nel vetro di una porta l’immagine imperitura del suo fascino.

Mi inchino di fronte a quella porta, colmo di emozione e di devozione.

Specchio delle mie brame

E mi rivolgo spritualmente alla nostra ex-centrale perché dai parchi di Torino possa proteggere e orientare a distanza il nostro percorso sportivo.

O Sara Giuffré, solleva il tuo nobile mignolo di contessa e fa’ che altrettanto imperiose siano oggi le braccia a muro delle tue colleghe di ruolo. Pettina la strada che si apre di fronte a noi e rendila priva di ostacoli e liscia come il tuo augusto crine. Rivolgi alle nostre umili esistenze il tuo sguardo da selfie e illumina con esso il nostro destino perché possiamo essere vincenti e fashion allo stesso tempo.

Nell’attesa della partita leggo il giornalino della società locale e confronto le stature che ho fornito in fretta e furia (a intuito, per non dire altro) con le proiezioni fornite dai genitori. Beh, diciamo che alla fine c’è stata una buona approssimazione.

Partecipiamo alla lotteria. Si vince un gioco da tavolo di società.

Apa Greco

L’importante è che il premio non sia la cassa acustica perché credo che non terminerà integra la fase del riscaldamento. Apa Greco, infatti, la sta usando come bersaglio di prova per le sue schiacciate.

Comunque facciamo in tempo ad ascoltare “Knockin’ on Heaven’s Door”, l’immortale brano di Bob Dylan (in versione più moderna, mi pare). Ottima scelta.

Formazioni.

Pallavolo Spongano: Annalisa Palma in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Neide Pereira e Silvia Pedemonte di banda, Serena Grassi Pirrone e Francesca Morciano centrali, Laura Lazzari libero.

Pallavolo Spongano

A disposizione di coach Elio Quarta: Ludovica Bonatesta, Giada Savoia, Emma Coppola e Laura Muya.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli e Cristina De Paola.

In tribuna c’è anche Tia, che è un portafortuna (ma stasera in fatto di scaramanzia ne vedremo delle belle).

Foto di gruppo con quadrupede

Primo set

Bel murazzo di Monica, che subito dopo stoppa anche una ricezione lunga. Spongano tira fuori; Giada tira dentro.

Il punteggio è di 0-5 e direi che l’Oria non sta affatto mostrando timori reverenziali al cospetto di cotanta avversaria.

Il guaio è che cotanta avversaria non ha una fama costruita sulla fuffa ma è effettivamente uno squadrone e lo dimostra nel prosieguo del set.

Alcuni lungolinea di Pereira sono impressionanti: giro di polso e la palla supera la velocità della luce. La palla non si vede. Tutto quello che si riesce a vedere è il nuovo, originale colore usato dalla giocatrice brasiliana per i propri capelli.

Neide Pereira

Molto tesi sono anche i servizi su entrambi i fronti; sarà un bel duello di cannonate per tutta la gara.

In poco tempo lo Spongano ha recuperato lo svantaggio e sul 10-9 Ida è costretta a chiamare il primo time-out.

Giorgia sta compiendo salvataggi prodigiosi, ma i colpi di Pedemonte e soprattutto di Greco sono francamente troppo ben assestati per essere difesi. L’opposta salentina, in particolare, è uno spettacolo, un vero spreco per questa categoria.

Ace di Miriam e astuto pallonetto di Chiara (che poco dopo trova anche un mani-fuori). Non basta perché lo Spongano si porta sul 17-14.

Monica Casalino

Le nostre brave centrali (fast Monica e slash Dalhis) regalano l’ultimo brivido del set (20-19), poi le padrone di casa chiudono con una certa autorevolezza (25-21).

Un ottimo Oria, indubbiamente. Lo Spongano, però, sembra troppo forte e a questo punto della gara temo di dovermi preparare ad un articolo di circostanza: Oria dignitoso, ma Spongano di un altro pianeta; usciamo sconfitti ma a testa alta; saliamo al Quirinale senza rimorsi…

Miriam Greco

Secondo set

Partiamo bene anche questa volta (0-4), ma anche questa volta veniamo rimontati abbastanza celermente (4-4).

Aparecida Pereira si sta sbizzarrendo in attacco e, oltre ai lungolinea, pure le diagonali meritano una lode alla tecnica.

Se parliamo di tecnica, di attacchi e di lodi, osserviamo con piacere e con fiducia che la nostra Vichinga sta gradualmente entrando in partita e sono i suoi attacchi a riportarci avanti. Per la verità anche le sue difese, compresa quella che genera un puntonzo (7-9).

Neide Pereira

Le bocche di fuoco salentine (Pereira, Pedemonte e soprattutto Greco) continuano a martellare, ma noi ribattiamo colpo su colpo e davvero non so se ad essere più encomiabili siano gli attacchi di Chiara, Amy e Giada o le difese di tutte.

L’esuberante potenza dello Spongano è notevole; difendere certe bordate (e contenere certi servizi) è da medaglia. Fantastiche Giorgia e Chiara nelle retrovie, ma tutte stanno facendo gli straordinari.

Giada ottiene il punto (15-14), ma poi cede il posto a Saretta per servire e per presidiare la seconda linea.

Giada De Pascalis

Greco, Grassi Pirrone e Pedemonte incrementano il nostro svantaggio (19-16). Ma proprio nel momento più delicato emerge il grande cuore della New Volley. Il mignolo da contessa di Sara Giuffrè, impresso metafisicamente nel vetro della porta, sta per trasformarsi nel braccio saldo di Dalhis a muro.

Chiara difende, Miriam alza, Amy colpisce.

Muro di Dalhis ed è pareggio (19-19)!

Dopo una fast di Grassi Pirrone, la Cubanita prosegue lo show: fantastico primo tempo ed altro murazzo con cui saliamo a +2 (20-22).

Dalhis Liguori

Giorgia compie altri miracoli, ma nulla può opporre alla perentoria diagonale di Pereira. Magico pallonetto di Giada (21-23)!

Su un cambio palla Ida vorrebbe sostituire Giada con Saretta, ma non fa in tempo. Resta sul parquet la nostra opposta. Che deve battere sapendo che non sembra esserci proprio una fiducia illimitata sul suo fondamentale. Chissà cosa sta pensando Ida. Forse sta facendo un voto rivolta alla porta vetrata: se Giada dovesse fare un ace, non la sostituirebbe più.

Giada non fa l’ace, ma comunque serve con giudizio, poi difende e Miriam può offrire un bel pallone a Monica. Il primo tempo viene spizzato dal muro, ma la palla cade a terra (22-25); Oria esulta: partita in parità!

Esultanza oritana

Terzo set

La mia metà ottimista dice che stiamo per vivere una serata di gloria; la mia metà pessimista dice che adesso Greco e compagne torneranno sul parquet forti come sempre ma ancora più incavolate.

Cerco risposte nel vetro di Sara Giuffrè. Ma non le trovo. L’immagine riflessa di Sara si sta facendo un selfie girata dall’altra parte.

Ace di Amy, ace di Morciano.

Poi registriamo due muri in rapida successione di Monica e Chiara (4-4).

Abbiamo fatto un muro ad ogni morte di papa nelle prime otto giornate; stasera, contro queste attaccanti che hanno la dinamite nelle mani, ne faremo 9… Misteri del volley.

La partita prosegue tra miracoli difensivi dei due liberi, servizi alla Zaytsev e scambi spettacolari.

Apa Greco

Nonostante un’Amy stellare (9 punti nel parziale), siamo un po’ in difficoltà (12-8) e coach Ida decide di effettuare qualche cambio rigenerante (Martina Medico e la classica Saretta).

Uno dei meriti dell’Oria di questa sera è stata la capacità di superare i rari momenti di crisi con pazienza e lucidità. Nessun crollo, né tecnico né emotivo. I brevi indietreggiamenti si sono rivelati spinte propulsive per fare meglio dopo.

Sul 19-14, però, neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere quello che sarebbe successo.

Il capolavoro.

Amy Leone

Tutto nasce da un errore in battuta delle nostre avversarie. E questo spiega perché situazioni simili spesso scatenino istinti omicidi negli allenatori (è il caso anche di coach Quarta che non pronuncia parole propriamente romantiche alla propria atleta mentre questa si riaccomoda in panchina).

Amy piazza una palletta. Dopo un tiro fuori delle padrone di casa, Amy attacca e poi attacca ancora. Sempre con successo (19-19)!

Pereira va a segno, ma il grande muro dell’Oria si alza nuovamente: prima Amy, poi Dalhis (20-21)!

Amy con l’aiutino del nastro: culo e sentimento (21-22)!

Il finale oritano è travolgente.

Dalhis Liguori

Miriam serve a Dalhis un pallone che la Cubanita sfrutta a dovere: 22-23!

Su una ricezione lunga delle salentine, Monica non perdona e scarica a terra la slash: 22-24!

La Vichinga difende un’insidiosa palletta di Greco loro; Greco nostra ricostruisce e Giada, da posto quattro, piazza la diagonale che vale il terzo set (22-25)!

Abbiamo recuperato uno svantaggio di 5 punti sul 19-14. Anche se il meglio deve ancora venire, il mio commento voglio farlo qui perché qui c’è stato il capolavoro assoluto. Il quarto set sarà tecnica ed entusiasmo che si alimenteranno a vicenda e approfitteranno del black-out delle avversarie; ma questo terzo set è stato tutto: tecnica, entusiasmo, strategie sapientemente adottate da Miriam, carattere, lucidità, assistenza reciproca.

Ida Taurisano

Sì, vedo grinta, ma vedo anche una serenità di fondo: non ci si abbatte sul 19-14, non si trema sul 22-22, non ci illude sul 22-24. Vedo anche un gruppo in cui ci si vuole bene. Credo che Ida stia costruendo un gioiello di squadra.

Quarto set

Pallonetto di Greco per il 2-0, bombe di Amy per il 5-4.

Il quarto set è in equilibrio solo fino a questo punto, poi avviene l’inimmaginabile. Vincere a Spongano già sarebbe stata un’impresa di per sé; farlo con una cavalcata solitaria nel finale non avrebbe potuto preventivarlo nessuno.

Numeri da lasciare sbalorditi. Come il break da 16-2 per noi, in cui gli unici punti salentini sono due nostri errori in battuta.

Chiara Limonta

Indubbiamente quello che si vede in campo non è più il vero Spongano; è una squadra a cui si spegne la luce. Succede anche ai migliori. Successe anche alla Nazionale qualche olimpiade fa contro gli Stati Uniti.

Ma godiamoci il nostro Oria-champagne.

La fuga è lanciata da 3 attacchi consecutivi di Giada. Bravissima anche stasera. Non fa punti a valanga come Amy, ma fa punti pesanti. E si è anche fatta il mazzo in difesa.

Muro di Monica, braccio armato di Ida in campo.

Lo spettacolo continua con un muro-difesa insuperabile, con i tuffi di Giorgia (la migliore partita stagionale? Credo di sì, anche in considerazione di certe battute-tsunami che nelle mani della nostra palleggiatrice sono planate come venticelli primaverili), con la costanza di Miriam, praticamente perfetta.

Giorgia Mastria

Amy è incontenibile anche da seconda linea (2 pipe tra il 6-10 e il 6-16). Chiara è una calamita in seconda linea con lo sfizio di 2 ace consecutivi e – più in là – di un paio di pallette. Monica sfoggia il suo repertorio di muri e pallonetti. Dalhis va a schiacciare palloni prendendoli anche dal soffitto. E’ un Oria da favola.

Ma a questo punto scopro una cosa nuova. Scopro che anche le riserve stanno contribuendo in modo determinante alla vittoria. Forse più di Sara Giuffrè.

I lunghi break oritani comportano una certa ripetitività: noi battiamo e poi si gioca. Ecco, durante i nostri servizi osservo strani movimenti sullo sfondo. Movimenti ripetuti, identici, costanti.

Servizio con classe

Chi è miope e non è più giovane conosce probabilmente il fenomeno delle macchioline che sembrano muoversi nello spazio visivo, soprattutto quando si sposta improvvisamente lo sguardo verso il cielo o verso una superficie chiara.

Tutte le volte che batte una nostra giocatrice, mi sembra di vedere sullo sfondo una macchiolina nera che si sposta da destra verso sinistra a velocità costante. Sulle prime attribuivo il fenomeno ai miei disturbi visivi e mi ero già prefissato di prendere un appuntamento con l’oculista.

Poi scopro che quella macchiolina in realtà è Martina Bacca che, ad ogni nostro servizio, si congeda dalle altre riserve, cammina con andatura moderata verso la panchina, solleva una borraccia e la porta alla bocca.

Martina Bacca

Posso capire un po’ di sete, posso capire una sete un po’ insistente, ma quando l’operazione si ripete per 25 volte solo nel quarto set, qualcosa non quadra.

E in effetti si tratta di un rituale scaramantico, che è nato, si è evoluto e si è perfezionato nel corso della gara. E non riguarda soltanto Martina.

Per me la scaramanzia sportiva era limitata a gesti semplici come le corna sulla tetta sinistra di un libero dell’Assi oppure una fugace toccatina di noi tutti nei punti giusti, magari una grattatina, ma qui è stata elaborata una vera e propria scienza.

Mano destra su tetta sinistra

Provo a riassumerla.

Ad ogni fischio dell’arbitro Cristina sistema i piedi in modo da avere una linea del parquet come asse di simmetria, Saretta deve accosciarsi, Martina Medico deve toccare la ginocchiera sinistra di Cristina (ma questo me lo dicono a fine gara). Non è stato così dall’inizio; ripeto: la cosa si è evoluta.

Il compito più impegnativo – ed anche il più visibile – è per Martina Bacca, che con nonchalance si dirige ogni volta alle spalle della panchina, beve il suo sorso d’acqua e attende gli sviluppi degli eventi prima di tornare dalle compagne. A seconda degli sviluppi, poi, ci sono procedure distinte su cui non posso dilungarmi per ragioni di spazio.

Rituale

Certo è che Martina sta percorrendo chilometri. Altrettanto certo è che, in ragione di tutta l’acqua che ha dovuto bere a sostegno della causa, la piccina resterà nel bagno, per smaltire, dalla sera di domenica al pomeriggio di martedì.

Torniamo alla partita.

Punti dell’orgoglio sponganese con la solita Greco, con Savoia e con Pedemonte (13-21). Poi c’è il gran finale oritano: primo tempo di Dalhis, ultima cannonata di una fantastica Vichinga e spazio all’esplosione di gioia di squadra, dirigenti e tifosi, un attimo prima dell’esplosione della vescica di Martina (14-25).

Grande New Volley. Non c’è altro da dire.

Esultanza oritana

Domenica suggestivo appuntamento al Palazzetto di via Crocifisso: ospitiamo la capolista Mesagne.

La capolista non ha perso neanche un set. Ma non abbiamo paura. Con un Oria così non abbiamo paura.

Knockin’ on Heaven’s Door. Siamo consapevoli del valore delle nostre avversarie, ma – dopo Spongano – nessuno può impedirci di bussare alle porte del paradiso.

Sul parquet ci sarà spettacolo; facciamo che ci sia anche sulle tribune! Tutti al palazzetto! Forza Oria!

Chiara Limonta

Tabellino: Spongano-Oria 1-3 (25-21,  22-25,  22-25,  14-25)

Pallavolo Spongano: Greco A. 20, Pereira 14, Pedemonte 10, Grassi Pirrone 7, Bonatesta NE, Palma 0, Morciano 4, Savoia 1, Coppola NE, Lazzari (L), Muya (2L) – All. Quarta.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 14.

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 9, Greco M. 2, Bacca NE, Casalino 13, Zanzarelli 0, Leone 23, De Pascalis 10, Limonta 8, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 9, ace 5, errori in battuta 9.

Arianna non ha sostenuto esami, ma si è tolta il dente del giudizio. Il suddetto dente sarà il primo premio della lotteria che si terrà al palazzetto dello sport di Oria domenica prossima.

Arbitri: Scarciglia e Marsano.

Amy Leone

Altri risultati: Mesagne-Castellaneta 3-0, Cutrofiano-Tuglie 0-3, Putignano-Ostuni 3-0, Noci-Trepuzzi 3-0, Frascolla TA-Nardò 3-0, Casarano-Monteiasi 0-3.

Classifica: Mesagne 27; Tuglie 23; Oria 22; Spongano 21; Putignano 18; Noci 17; Castellaneta 14; Frascolla TA 13; Trepuzzi e Cutrofiano 10; Monteiasi 6; Ostuni 5; Nardò 4; Casarano 0.

Silvia Pedemonte

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Turno senza sanzioni.

Prossimo turno: Oria-Mesagne, domenica 18 dicembre 2016, ore 18.30.


ORIA-CUTROFIANO 3-0

6 dicembre 2016

Il settimo sigillo

Domenica 4 dicembre 2016 – ore 18.30

Il settimo sigillo è un film del 1957 di Ingmar Bergman, reso celebre dalla scena di una partita a scacchi molto particolare. Mi serviva qualcosa con un riferimento al numero sette, ma per il resto i collegamenti finiscono qui. Il film del regista svedese è un’istigazione al suicidio che finisce per farti apparire piacevole persino un concerto di Toto Cutugno; il “settimo sigillo” oritano è invece motivo di felicità e di rallegramenti.

Per ritrovare una striscia positiva così lunga bisogna risalire al campionato 2008-’09, quando la New Volley ottenne 12 vittorie consecutive (dal 20 dicembre 2008 al 29 marzo 2009) nel tentativo di rincorrere un San Pietro Vernotico altrettanto stellare. Ma quella era un’altra storia.

Chiara Limonta

Oggi il compito sembra alla portata, ma ogni incontro va vinto sul campo e delle ragazze terribili di un allenatore bravo come Andrea Perinelli non ci si può fidare. Neanche se su alcune carte d’identità compare il 2003.

Per prima cosa il mio sguardo va in cerca di Mara Serra, che non è del 2003, ma per energia e vitalità è come se lo fosse. So che oggi non gioca più e collabora con lo staff, ma non si sa mai. Non è in abiti borghesi, e questo è un male. Ha la tuta, abbigliamento ambiguo, che può andar bene sia come giocatrice che come vicecoach. Pericolo. Vado a parlarle e solo allora ottengo rassicurazioni: non ha intenzione di giocare. Non stasera, almeno.

E comunque, se gioca lei, per vendetta noi faremo giocare Ida.

Staff oritano

Non basta: ora lo sguardo vaga in cerca di Martina Mighali, talentuosa atleta col vizio di realizzare i punti decisivi alla nostra amata squadra. Corre voce che sia entrata nell’orbita della B1. Glielo auguro e me lo auguro. In effetti, non c’è. Secondo pericolo scampato.

Se anche Ascalone entrasse nell’orbita della B1, sarei ancora più tranquillo, ma non si può avere tutto dalla vita.

Nell’Oria le assenze più significative sono quelle di Aurora e del segnapunti Giuseppe, quest’ultimo sostituito da Francesca Oggiano. Non è un compito facile. La nostra ex-giocatrice se ne accorgerà durante il riscaldamento quando una pallonata la colpirà in pieno volto. Per fortuna al suo fianco c’era un’amica che, sconvolta dall’accaduto, le ha subito mostrato una sincera e commossa empatia prestandole soccorso.

Solidarietà amicale

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Magic Project Cutrofiano: Paola Palumbo in palleggio, Giorgia Ascalone opposta, Nicoletta Gemello e Benedetta Maiazza di banda, Elisabetta Potì e Maya Bardoscia centrali, Carola D’Onofrio libero.

A disposozione di coach Andrea Perinelli: Martina Gorgoni, Letizia Politano, Giorgia Natalizia e Delizia Marra.

Benedetta Maizza

Primo set

Lungolinea di Ascalone, mani-fuori di Gemello e secondo tocco di Miriam (1-2).

Poi va a servire Bardoscia e sono dolori. La creatura ha una battuta letale: la palla viaggia rapida, tesa e poi precipita all’improvviso. Non viene difesa male, non schizza sui polsi; cade a terra al centro del campo lasciando la ricezione con un palmo di naso.

Cutrofiano sta facendo alla perfezione quello che deve fare: impedirci di costruire, impedirci di giocare decentemente.

Amy spezza l’assedio sul 3-6, ma Potì riporta il Cutrofiano avanti (4-8).

Maya Bardoscia

A questo punto cade un’altra tegola sull’Oria: dalla radio arrivano notizie false e tendenziose sui primi exit-poll che danno in vantaggio il Sì. All’idea che la Costituzione di Calamandrei e Dossetti possa essere rottamata da uno che si esprime come un bimbominkia, la nostra capitana ha un piccolo mancamento ed è costretta ad uscire dal campo.

Esordisce Cristina De Paola.

Il momento è delicato: le ragazzine terribili di Cutrofiano stanno confermando la propria fama, siamo sotto di 4 punti, la capitana è temporaneamente ko e la Costituzione è in pericolo.

Contrattempo

Ma nel momento più difficile esce fuori il grande cuore della New Volley; le ragazze fanno squadra, moltiplicano gli sforzi e fanno della coesione emotiva la risorsa con cui superare le avversità. E al resto provvede Amy con una serie di servizi impressionanti (4 ace su 9 battute).

Va detto che le ospiti stanno anche compiendo difese spettacolari, ma pure Giorgina e Chiara non scherzano.

Dopo il break siamo avanti col punteggio di 13-8.

Primo tempo ed ace della Cubanita, ben servita dalla sapienti mani di Miriam (15-10).

Dalhis Liguori

E’ ancora Bardoscia, questa volta con due muri, a guidare la reazione salentina (15-13), poi l’Oria decide di procedere come un treno. In evidenza i soliti attacchi della Vichinga, ma anche tante giocate risolutive di Dalhis, in forma smagliante (25-17).

Secondo set

Monica si è ripresa e può rientrare in campo. L’indomani riceverà dal presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo governo dopo le dimissioni di colui che aveva trattato Zagrebelsky come un vecchio rincoglionito e Orfini come un padre costituente.

Incarico

Ace e difese di Miriam, attacchi di Amy. Questa volta cominciamo bene (5-2).

Giorgia sta difendendo alla grande e la Vichinga scarica saette sul parquet.

Sull’altro fronte si mette in evidenza Ascalone, sempre più brava e autorevole. Anche fortunella quando un suo bagher viene ritenuto fuori da una nostra giocatrice di cui non faccio il nome per non rovinarle la carriera (6-5).

Mani-fuori di Giadina e show di Monica con due primi tempi e un bel murazzo (12-7).

Delizia Marra

Nel Cutrofiano, intanto, è entrata Delizia Marra, ragazza made in Nike Lecce e autrice di una bella fast (13-8). Di questo “regalo” mi sa che dobbiamo ringraziare Cristina Laudisa…

Giorgia continua a difendere efficacemente, Monica piazza una fast e Dalhis impone il muro.

Molto brava anche D’Onofrio, bisogna dire. Con la sua maglia e con le sue scarpe rosa shocking.

Paola Palumbo

Bel secondo tocco di Palumbo, poi l’Oria allunga ulteriormente e – direi – definitivamente con Amy, Giada e Chiara (21-10).

Monica appartiene ad una generazione di giocatrici d’acciaio e ormai si è pienamente ristabilita; ad ogni modo, Ida decide di chiamare un medico a scopo precauzionale. Anzi, una Medico.

La piccina entra per fare esperienza, ma magicamente entrambe le squadre decidono che arrivato il momento di sbagliare quasi tutti i servizi. Sembra che lo facciano a dispetto. Che cavolo è entrata a fare la ragazza? La volete far giocare?!

Fortunatamente ci sono anche atlete di sani principi come Marra e Chiara, che accettano di riprendere il gioco e mettono un pallone a terra cadauna (24-14).

Dalhis Liguori

Riprendono gli errori in battuta. Sul fronte oritano stasera va di moda il servizio a lungolinea orientato, grosso modo, in direzione della panchina ospite.

Il parziale, sempre sotto controllo brindisino, è chiuso da una bella pipe di Amy (25-15).

Terzo set

Martina in campo dall’inizio. I casi sono due: o Miriam ha avuto un improvviso attacco di gastroenterite oppure Ida ha deciso scientemente di dare fiducia alla palleggiatrice più giovane.

La seconda che ho detto.

Martina Medico

Cambia l’alzatrice, ma non si ferma la valanga di punti di Amy e di Dalhis.

Dentro anche Saretta, che fa un giro in prima linea strepitoso: 3 punti prima di andare a servire un ace (11-5).

La partita sembra ormai senza storia. Sul 12-6, però, il Cutrofiano (in cui è rientrata Potì), ha una reazione d’orgoglio. Incontenibile Ascalone, molto efficace ed anche molto continua, e poi ampio ricorso a servizi velenosi. In questo caso è Maizza a beffare per due volte la nostra ricezione. Dopo il primo ace, Ida chiama un time-out.

Una delle maggiori… soddisfazioni per un allenatore dev’essere vedere la propria squadra che al rientro in campo dopo un time-out subisce un secondo ace in fotocopia.

L’equilibrio dura sino al 14-14, poi le ragazze oritane spingono sull’acceleratore.

Impulsi

Miracolo difensivo di Giada e attacco vincente di Amy, poi 3 ace consecutivi di Dalhis con mister Perinelli che prova le stesse “soddisfazioni” sperimentate poco prima da Ida…

Giada chiude il break che ci porta su un rassicurante 21-14.

Entra anche Martina Bacca e ormai sembra una prestigiosa partita tra ottime Under (con qualche fuori-quota).

Saretta si distingue anche in difesa, ma sul fronte opposto le fast di Marra e Potì tagliano con successo la nostra retrovia (24-17).

Sara Zanzarelli

Doppietta di Maizza, dopo un encomiabile tentativo di secondo tocco di Martina, ed ace di Palumbo. Quattro palle-match annullate.

Il punto finale è un bel pallonetto della capitana Monica (25-20).

Esplode la gioia in campo e i festeggiamenti si concludono con il lancio delle magliette imbustate al gentile pubblico. Il presidente, però, ravvisa lanci poco casuali e un pochino “clientelari”. A proposito, 5 punti in più nel tabellino a chi mi lancia la maglietta fra due settimane…

Amy Leone

Le atlete del Cutrofiano restano sedute sul parquet disposte in cerchio e ascoltano le osservazioni del coach. La scena mi ricorda le riunioni del Consiglio d’Akela quando ero lupetto.

Sarei curioso di ascoltare gli allenatori in simili situazioni. Chissà se preferiscono “rileggere” gli aspetti tecnici di una partita o quelli emotivi. Chissà se ripercorrono gli errori delle atlete in modo costruttivo o se preferiscono sottolinearne i progressi puntando sulla crescita dell’autostima. Peccato che per discrezione non mi possa avvicinare; magari avrei imparato qualche cosa.

Consiglio di Akela

Secondo me, comunque, alla formazione ospite è mancata solo un po’ di continuità dopo un avvio particolarmente brillante; si intravedono, comunque, tante potenzialità in queste giovani atlete. Bravissima Ascalone per la quale parlare solo di potenzialità è limitativo. Ormai è già una trascinatrice.

L’Oria ha affrontato la partita nel modo giusto: senza precipitazione e senza presunzione. Ottima anche la capacità di reazione nei momenti difficili e positiva la prova di Martina, che ha tenuto molto bene il campo. Tutte brave con punte di eccellenza per Dalhis, Amy e Giorgia.

Giorgia Mastria

E adesso prepariamoci agli otto giorni di fuoco con Spongano (in trasferta) e Mesagne (in casa). Noi siamo pronti e non abbiamo nulla da perdere. Osiamo pure!

Per la gara interna con il Mesagne, inoltre, vorremmo stupire il palazzetto con effetti speciali e per questo, a fine partita, decidiamo di andare al “Pantheon” a fare un po’ di stalking nei confronti di Dalila. Possa il suo talento giovare alla causa della New Volley.

Giada De Pascalis

Tabellino: Oria-Cutrofiano 3-0 (25-17,  25-15,  25-20)

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 17, Turchiarulo NE, Greco M. 2, Bacca 0, Casalino 7, Zanzarelli 4, Leone 22, De Pascalis 6, Limonta 2, De Paola 0, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 3, ace 11, errori in battuta 8.

Arianna ha aderito all’Associazione Italiana Contro le Calze Color Carne.

Magic Project Cutrofiano: Gorgoni NE, Gemello 3, Maizza 4, Politano NE, Ascalone 14, Natalizia 0, Marra 5, Palumbo 3, Potì 5, Bardoscia 4, D’Onofrio (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 6.

Arbitri: Morleo e Nacci.

Giorgia Ascalone

Altri risultati: Trepuzzi-Mesagne 0-3, Tuglie-Noci 3-0, Monteiasi-Spongano 0-3, Castellaneta-Frascolla TA 2-3, Nardò-Putignano 0-3, Ostuni-Casarano 3-1

Classifica: Mesagne 24; Spongano e Tuglie 20; Oria 19; Putignano 15; Noci e Castellaneta 14; Frascolla TA, Trepuzzi e Cutrofiano 10; Ostuni 5; Nardò 4; Monteiasi 3; Casarano 0.

Miriam Greco

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Dopo 5 turni di quiete, la classifica torna a muoversi. Il Noci balza al comando con 55 euri: 30 per le frasi offensive rivolte dai tifosi a un’atleta avversaria (che poi sarebbe nostra) e 25 per l’uso di strumenti acustici che hanno disturbato il regolare svolgimento della gara (e qui invochiamo il ritorno del mitico trombettiere).

Entra timidamente in graduatoria anche il Castellaneta: 10 euri per la mancata rettifica dei dati di un’atleta.

Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 11 dicembre, ore 18.30.