SPONGANO-ORIA 1-3

Knockin' on Heaven's Door

Domenica 11 dicembre 2016 – ore 18.30

Si va nel cuore del Salento per una partita che dovrebbe fornire indicazioni preziose sulle reali potenzialità della nostra squadra. La Pallavolo Spongano a cui andiamo a far visita è infatti la seconda forza del campionato con un cammino strepitoso: una sconfitta contro la corazzata Mesagne e poi 7 vittorie consecutive. Come noi. Però noi abbiamo perso col Castellaneta e abbiamo un tie-break in più e dunque un punto in meno.

Ma Spongano, oltre ai brividi da alta quota di classifica, suscita soprattutto tanti ricordi pittoreschi.

Penso alle caprette che di pomeriggio vengono a pascolare proprio accanto alla palestra.

Martina Medico

Penso al pacato dialogo di tre anni fa tra la nostra Simona Leone e la centrale Chiara Giancane e alla conseguente espulsione della nostra palleggiatrice (nonché alla santa pazienza del signor Claudio, che ne raccolse lo sfogo suo malgrado).

Penso soprattutto a Sara Giuffrè, che proprio qui, durante il riscaldamento, ci regalò una delle tante scene indimenticabili che caratterizzarono le sue due stagioni a Oria. Il 15 dicembre 2013, esattamente tre anni fa, la Contessa effettuò un riscaldamento-chic curando l’estetica oltre che la tecnica e lasciando impressa nel vetro di una porta l’immagine imperitura del suo fascino.

Mi inchino di fronte a quella porta, colmo di emozione e di devozione.

Specchio delle mie brame

E mi rivolgo spritualmente alla nostra ex-centrale perché dai parchi di Torino possa proteggere e orientare a distanza il nostro percorso sportivo.

O Sara Giuffré, solleva il tuo nobile mignolo di contessa e fa’ che altrettanto imperiose siano oggi le braccia a muro delle tue colleghe di ruolo. Pettina la strada che si apre di fronte a noi e rendila priva di ostacoli e liscia come il tuo augusto crine. Rivolgi alle nostre umili esistenze il tuo sguardo da selfie e illumina con esso il nostro destino perché possiamo essere vincenti e fashion allo stesso tempo.

Nell’attesa della partita leggo il giornalino della società locale e confronto le stature che ho fornito in fretta e furia (a intuito, per non dire altro) con le proiezioni fornite dai genitori. Beh, diciamo che alla fine c’è stata una buona approssimazione.

Partecipiamo alla lotteria. Si vince un gioco da tavolo di società.

Apa Greco

L’importante è che il premio non sia la cassa acustica perché credo che non terminerà integra la fase del riscaldamento. Apa Greco, infatti, la sta usando come bersaglio di prova per le sue schiacciate.

Comunque facciamo in tempo ad ascoltare “Knockin’ on Heaven’s Door”, l’immortale brano di Bob Dylan (in versione più moderna, mi pare). Ottima scelta.

Formazioni.

Pallavolo Spongano: Annalisa Palma in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Neide Pereira e Silvia Pedemonte di banda, Serena Grassi Pirrone e Francesca Morciano centrali, Laura Lazzari libero.

Pallavolo Spongano

A disposizione di coach Elio Quarta: Ludovica Bonatesta, Giada Savoia, Emma Coppola e Laura Muya.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli e Cristina De Paola.

In tribuna c’è anche Tia, che è un portafortuna (ma stasera in fatto di scaramanzia ne vedremo delle belle).

Foto di gruppo con quadrupede

Primo set

Bel murazzo di Monica, che subito dopo stoppa anche una ricezione lunga. Spongano tira fuori; Giada tira dentro.

Il punteggio è di 0-5 e direi che l’Oria non sta affatto mostrando timori reverenziali al cospetto di cotanta avversaria.

Il guaio è che cotanta avversaria non ha una fama costruita sulla fuffa ma è effettivamente uno squadrone e lo dimostra nel prosieguo del set.

Alcuni lungolinea di Pereira sono impressionanti: giro di polso e la palla supera la velocità della luce. La palla non si vede. Tutto quello che si riesce a vedere è il nuovo, originale colore usato dalla giocatrice brasiliana per i propri capelli.

Neide Pereira

Molto tesi sono anche i servizi su entrambi i fronti; sarà un bel duello di cannonate per tutta la gara.

In poco tempo lo Spongano ha recuperato lo svantaggio e sul 10-9 Ida è costretta a chiamare il primo time-out.

Giorgia sta compiendo salvataggi prodigiosi, ma i colpi di Pedemonte e soprattutto di Greco sono francamente troppo ben assestati per essere difesi. L’opposta salentina, in particolare, è uno spettacolo, un vero spreco per questa categoria.

Ace di Miriam e astuto pallonetto di Chiara (che poco dopo trova anche un mani-fuori). Non basta perché lo Spongano si porta sul 17-14.

Monica Casalino

Le nostre brave centrali (fast Monica e slash Dalhis) regalano l’ultimo brivido del set (20-19), poi le padrone di casa chiudono con una certa autorevolezza (25-21).

Un ottimo Oria, indubbiamente. Lo Spongano, però, sembra troppo forte e a questo punto della gara temo di dovermi preparare ad un articolo di circostanza: Oria dignitoso, ma Spongano di un altro pianeta; usciamo sconfitti ma a testa alta; saliamo al Quirinale senza rimorsi…

Miriam Greco

Secondo set

Partiamo bene anche questa volta (0-4), ma anche questa volta veniamo rimontati abbastanza celermente (4-4).

Aparecida Pereira si sta sbizzarrendo in attacco e, oltre ai lungolinea, pure le diagonali meritano una lode alla tecnica.

Se parliamo di tecnica, di attacchi e di lodi, osserviamo con piacere e con fiducia che la nostra Vichinga sta gradualmente entrando in partita e sono i suoi attacchi a riportarci avanti. Per la verità anche le sue difese, compresa quella che genera un puntonzo (7-9).

Neide Pereira

Le bocche di fuoco salentine (Pereira, Pedemonte e soprattutto Greco) continuano a martellare, ma noi ribattiamo colpo su colpo e davvero non so se ad essere più encomiabili siano gli attacchi di Chiara, Amy e Giada o le difese di tutte.

L’esuberante potenza dello Spongano è notevole; difendere certe bordate (e contenere certi servizi) è da medaglia. Fantastiche Giorgia e Chiara nelle retrovie, ma tutte stanno facendo gli straordinari.

Giada ottiene il punto (15-14), ma poi cede il posto a Saretta per servire e per presidiare la seconda linea.

Giada De Pascalis

Greco, Grassi Pirrone e Pedemonte incrementano il nostro svantaggio (19-16). Ma proprio nel momento più delicato emerge il grande cuore della New Volley. Il mignolo da contessa di Sara Giuffrè, impresso metafisicamente nel vetro della porta, sta per trasformarsi nel braccio saldo di Dalhis a muro.

Chiara difende, Miriam alza, Amy colpisce.

Muro di Dalhis ed è pareggio (19-19)!

Dopo una fast di Grassi Pirrone, la Cubanita prosegue lo show: fantastico primo tempo ed altro murazzo con cui saliamo a +2 (20-22).

Dalhis Liguori

Giorgia compie altri miracoli, ma nulla può opporre alla perentoria diagonale di Pereira. Magico pallonetto di Giada (21-23)!

Su un cambio palla Ida vorrebbe sostituire Giada con Saretta, ma non fa in tempo. Resta sul parquet la nostra opposta. Che deve battere sapendo che non sembra esserci proprio una fiducia illimitata sul suo fondamentale. Chissà cosa sta pensando Ida. Forse sta facendo un voto rivolta alla porta vetrata: se Giada dovesse fare un ace, non la sostituirebbe più.

Giada non fa l’ace, ma comunque serve con giudizio, poi difende e Miriam può offrire un bel pallone a Monica. Il primo tempo viene spizzato dal muro, ma la palla cade a terra (22-25); Oria esulta: partita in parità!

Esultanza oritana

Terzo set

La mia metà ottimista dice che stiamo per vivere una serata di gloria; la mia metà pessimista dice che adesso Greco e compagne torneranno sul parquet forti come sempre ma ancora più incavolate.

Cerco risposte nel vetro di Sara Giuffrè. Ma non le trovo. L’immagine riflessa di Sara si sta facendo un selfie girata dall’altra parte.

Ace di Amy, ace di Morciano.

Poi registriamo due muri in rapida successione di Monica e Chiara (4-4).

Abbiamo fatto un muro ad ogni morte di papa nelle prime otto giornate; stasera, contro queste attaccanti che hanno la dinamite nelle mani, ne faremo 9… Misteri del volley.

La partita prosegue tra miracoli difensivi dei due liberi, servizi alla Zaytsev e scambi spettacolari.

Apa Greco

Nonostante un’Amy stellare (9 punti nel parziale), siamo un po’ in difficoltà (12-8) e coach Ida decide di effettuare qualche cambio rigenerante (Martina Medico e la classica Saretta).

Uno dei meriti dell’Oria di questa sera è stata la capacità di superare i rari momenti di crisi con pazienza e lucidità. Nessun crollo, né tecnico né emotivo. I brevi indietreggiamenti si sono rivelati spinte propulsive per fare meglio dopo.

Sul 19-14, però, neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere quello che sarebbe successo.

Il capolavoro.

Amy Leone

Tutto nasce da un errore in battuta delle nostre avversarie. E questo spiega perché situazioni simili spesso scatenino istinti omicidi negli allenatori (è il caso anche di coach Quarta che non pronuncia parole propriamente romantiche alla propria atleta mentre questa si riaccomoda in panchina).

Amy piazza una palletta. Dopo un tiro fuori delle padrone di casa, Amy attacca e poi attacca ancora. Sempre con successo (19-19)!

Pereira va a segno, ma il grande muro dell’Oria si alza nuovamente: prima Amy, poi Dalhis (20-21)!

Amy con l’aiutino del nastro: culo e sentimento (21-22)!

Il finale oritano è travolgente.

Dalhis Liguori

Miriam serve a Dalhis un pallone che la Cubanita sfrutta a dovere: 22-23!

Su una ricezione lunga delle salentine, Monica non perdona e scarica a terra la slash: 22-24!

La Vichinga difende un’insidiosa palletta di Greco loro; Greco nostra ricostruisce e Giada, da posto quattro, piazza la diagonale che vale il terzo set (22-25)!

Abbiamo recuperato uno svantaggio di 5 punti sul 19-14. Anche se il meglio deve ancora venire, il mio commento voglio farlo qui perché qui c’è stato il capolavoro assoluto. Il quarto set sarà tecnica ed entusiasmo che si alimenteranno a vicenda e approfitteranno del black-out delle avversarie; ma questo terzo set è stato tutto: tecnica, entusiasmo, strategie sapientemente adottate da Miriam, carattere, lucidità, assistenza reciproca.

Ida Taurisano

Sì, vedo grinta, ma vedo anche una serenità di fondo: non ci si abbatte sul 19-14, non si trema sul 22-22, non ci illude sul 22-24. Vedo anche un gruppo in cui ci si vuole bene. Credo che Ida stia costruendo un gioiello di squadra.

Quarto set

Pallonetto di Greco per il 2-0, bombe di Amy per il 5-4.

Il quarto set è in equilibrio solo fino a questo punto, poi avviene l’inimmaginabile. Vincere a Spongano già sarebbe stata un’impresa di per sé; farlo con una cavalcata solitaria nel finale non avrebbe potuto preventivarlo nessuno.

Numeri da lasciare sbalorditi. Come il break da 16-2 per noi, in cui gli unici punti salentini sono due nostri errori in battuta.

Chiara Limonta

Indubbiamente quello che si vede in campo non è più il vero Spongano; è una squadra a cui si spegne la luce. Succede anche ai migliori. Successe anche alla Nazionale qualche olimpiade fa contro gli Stati Uniti.

Ma godiamoci il nostro Oria-champagne.

La fuga è lanciata da 3 attacchi consecutivi di Giada. Bravissima anche stasera. Non fa punti a valanga come Amy, ma fa punti pesanti. E si è anche fatta il mazzo in difesa.

Muro di Monica, braccio armato di Ida in campo.

Lo spettacolo continua con un muro-difesa insuperabile, con i tuffi di Giorgia (la migliore partita stagionale? Credo di sì, anche in considerazione di certe battute-tsunami che nelle mani della nostra palleggiatrice sono planate come venticelli primaverili), con la costanza di Miriam, praticamente perfetta.

Giorgia Mastria

Amy è incontenibile anche da seconda linea (2 pipe tra il 6-10 e il 6-16). Chiara è una calamita in seconda linea con lo sfizio di 2 ace consecutivi e – più in là – di un paio di pallette. Monica sfoggia il suo repertorio di muri e pallonetti. Dalhis va a schiacciare palloni prendendoli anche dal soffitto. E’ un Oria da favola.

Ma a questo punto scopro una cosa nuova. Scopro che anche le riserve stanno contribuendo in modo determinante alla vittoria. Forse più di Sara Giuffrè.

I lunghi break oritani comportano una certa ripetitività: noi battiamo e poi si gioca. Ecco, durante i nostri servizi osservo strani movimenti sullo sfondo. Movimenti ripetuti, identici, costanti.

Servizio con classe

Chi è miope e non è più giovane conosce probabilmente il fenomeno delle macchioline che sembrano muoversi nello spazio visivo, soprattutto quando si sposta improvvisamente lo sguardo verso il cielo o verso una superficie chiara.

Tutte le volte che batte una nostra giocatrice, mi sembra di vedere sullo sfondo una macchiolina nera che si sposta da destra verso sinistra a velocità costante. Sulle prime attribuivo il fenomeno ai miei disturbi visivi e mi ero già prefissato di prendere un appuntamento con l’oculista.

Poi scopro che quella macchiolina in realtà è Martina Bacca che, ad ogni nostro servizio, si congeda dalle altre riserve, cammina con andatura moderata verso la panchina, solleva una borraccia e la porta alla bocca.

Martina Bacca

Posso capire un po’ di sete, posso capire una sete un po’ insistente, ma quando l’operazione si ripete per 25 volte solo nel quarto set, qualcosa non quadra.

E in effetti si tratta di un rituale scaramantico, che è nato, si è evoluto e si è perfezionato nel corso della gara. E non riguarda soltanto Martina.

Per me la scaramanzia sportiva era limitata a gesti semplici come le corna sulla tetta sinistra di un libero dell’Assi oppure una fugace toccatina di noi tutti nei punti giusti, magari una grattatina, ma qui è stata elaborata una vera e propria scienza.

Mano destra su tetta sinistra

Provo a riassumerla.

Ad ogni fischio dell’arbitro Cristina sistema i piedi in modo da avere una linea del parquet come asse di simmetria, Saretta deve accosciarsi, Martina Medico deve toccare la ginocchiera sinistra di Cristina (ma questo me lo dicono a fine gara). Non è stato così dall’inizio; ripeto: la cosa si è evoluta.

Il compito più impegnativo – ed anche il più visibile – è per Martina Bacca, che con nonchalance si dirige ogni volta alle spalle della panchina, beve il suo sorso d’acqua e attende gli sviluppi degli eventi prima di tornare dalle compagne. A seconda degli sviluppi, poi, ci sono procedure distinte su cui non posso dilungarmi per ragioni di spazio.

Rituale

Certo è che Martina sta percorrendo chilometri. Altrettanto certo è che, in ragione di tutta l’acqua che ha dovuto bere a sostegno della causa, la piccina resterà nel bagno, per smaltire, dalla sera di domenica al pomeriggio di martedì.

Torniamo alla partita.

Punti dell’orgoglio sponganese con la solita Greco, con Savoia e con Pedemonte (13-21). Poi c’è il gran finale oritano: primo tempo di Dalhis, ultima cannonata di una fantastica Vichinga e spazio all’esplosione di gioia di squadra, dirigenti e tifosi, un attimo prima dell’esplosione della vescica di Martina (14-25).

Grande New Volley. Non c’è altro da dire.

Esultanza oritana

Domenica suggestivo appuntamento al Palazzetto di via Crocifisso: ospitiamo la capolista Mesagne.

La capolista non ha perso neanche un set. Ma non abbiamo paura. Con un Oria così non abbiamo paura.

Knockin’ on Heaven’s Door. Siamo consapevoli del valore delle nostre avversarie, ma – dopo Spongano – nessuno può impedirci di bussare alle porte del paradiso.

Sul parquet ci sarà spettacolo; facciamo che ci sia anche sulle tribune! Tutti al palazzetto! Forza Oria!

Chiara Limonta

Tabellino: Spongano-Oria 1-3 (25-21,  22-25,  22-25,  14-25)

Pallavolo Spongano: Greco A. 20, Pereira 14, Pedemonte 10, Grassi Pirrone 7, Bonatesta NE, Palma 0, Morciano 4, Savoia 1, Coppola NE, Lazzari (L), Muya (2L) – All. Quarta.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 14.

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 9, Greco M. 2, Bacca NE, Casalino 13, Zanzarelli 0, Leone 23, De Pascalis 10, Limonta 8, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 9, ace 5, errori in battuta 9.

Arianna non ha sostenuto esami, ma si è tolta il dente del giudizio. Il suddetto dente sarà il primo premio della lotteria che si terrà al palazzetto dello sport di Oria domenica prossima.

Arbitri: Scarciglia e Marsano.

Amy Leone

Altri risultati: Mesagne-Castellaneta 3-0, Cutrofiano-Tuglie 0-3, Putignano-Ostuni 3-0, Noci-Trepuzzi 3-0, Frascolla TA-Nardò 3-0, Casarano-Monteiasi 0-3.

Classifica: Mesagne 27; Tuglie 23; Oria 22; Spongano 21; Putignano 18; Noci 17; Castellaneta 14; Frascolla TA 13; Trepuzzi e Cutrofiano 10; Monteiasi 6; Ostuni 5; Nardò 4; Casarano 0.

Silvia Pedemonte

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Turno senza sanzioni.

Prossimo turno: Oria-Mesagne, domenica 18 dicembre 2016, ore 18.30.

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