OSTUNI-ORIA 0-3

13 febbraio 2017

Vittoria con grattacapi

Sabato 11 febbraio 2017 – ore 18.30

Primo derby del girone di ritorno a Ostuni e altri tre punti in cascina. Anzi, nel capannone. Nel capannone della periferia di Fasano, sede di una visita turistica prepartita sulla quale, tuttavia, dobbiamo mantenere il massimo riserbo (“Statti cittu!”).

Al PalaCeleste facciamo conoscenza con un simpatico spettatore locale non più giovanissimo e poi ci prepariamo ad ammirare le gesta delle nostre atlete.

I tifosi oritani hanno preparato effetti speciali: fumogeni bianchi accolgono l’ingresso sul parquet delle nostre beniamine provocando una nebbia più fitta di quella che un paio d’ore più tardi calerà all’esterno.

Tutto il PalaCeleste è avvolto da una spessa coltre di fumo bianco.

Chiara Limonta

Osservando con più attenzione, però, mi accorgo che l’effetto è identico a quello dei fumogeni, ma in realtà non si tratta di fumogeni. Si tratta della polvere di zucchero sollevata dalla consumazione delle “chiacchiere” del “Piacere” gentilmente offerte dal presidente.

Chiacchiere > vittoria per 3-0.

Sul piano scaramantico non devo aggiungere altro. Mi aspetto di vedere gli stessi fumogeni anche al PalaCrocifisso domenica prossima…

Chiacchiere presidenziali

Formazioni.

Città Bianca Ostuni: Debora Zaccaria in palleggio, Italia Sternatia opposta, Grazia Rendina e Chiara Errico di banda, Teresa Liuzzi e Valeria Zurlo centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione del professor Enrico Semeraro: Marika Lolli, Eleonora Calamo, Tania Semeraro, Ilaria Iaia e Grazia Bellanova.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Amy Leone

Rispetto all’andata, dunque, registriamo in casa ostunese la novità di Grazia Rendina.

Primo set

E’ proprio la bionda schiacciatrice locale a mettersi in evidenza in avvio di gara con tre efficaci conclusioni da posto quattro.

Per quello che ci riguarda, grande prova sin dalle prime battute della capitana Monica, le cui fast travolgenti portano l’Oria sul 7-10.

Miriam Greco

Però c’è qualcosa che non gira per il verso giusto stasera. Una per una, tutte le nostre ragazze stanno giocando bene, ma sembra esserci un problema di concentrazione nell’approccio con la partita e – come vedremo in seguito – nella gestione della stessa.

Nun se semo integrati co’ ‘sta partita – direbbe Carlo Verdone.

Va anche detto che l’Ostuni è sceso in campo senza paura e con grande determinazione. Si lotta punto a punto; tu pensi che adesso cedono, adesso cedono e dilaghiamo, adesso le stacchiamo, ma la situazione con cambia mai e l’equilibrio perdura.

Grazia Rendina

Il primo muro è loro (Liuzzi) e questo non giova alla nostra autostima.

La svolta è sul 13-14: Amy da posto due, Dalhis dal centro e Chiara da sinistra (14-18).

Mura Zurlo, ma poi mura anche la nostra Giada (16-20).

Il vantaggio è sufficiente perché la nostra grande capitana schiaccia i palloni che ci assicurano il parziale (21-25).

Monica Casalino

Secondo set

Il secondo set inizia come era finito il precedente: magie di Monica a ripetizione, favorite anche dall’ottimo lavoro della nostra linea difensiva (Chiara e Giorgia in particolare).

Se parliamo di difese, però, bisogna dare atto che anche dall’altra parte della rete c’è chi sta compiendo miracoli: Simona Minetti.

Riceve, difende, salva, motiva, trascina. La cosa non ci sorprende; conosciamo bene il valore del libero ostunese.

Simona Minetti

E sappiamo anche che nei suoi contratti di solito è prevista un’ulteriore prestazione professionale: la telecronaca in diretta della partita e le previsioni del futuro: “Salta!… Palletta…! Attacco a due…!”

La prossima volta le agganciamo un microfono alla maglietta e così garantiamo ai nostri sostenitori a casa la radiocronaca in diretta streaming.

Amy entra prepotentemente in partita e guida la prima seria fuga della New Volley con una caterva di attacchi e pipe tratti dal suo sfolgorante repertorio. Con gli ace di Monica e i muri di Miriam e di Dalhis passiamo a condurre per 3-12.

Giada De Pascalis

Giada va a segno dal centro. Ogni tanto coach Ida ci regala questo bel revival.

Il professor Semeraro effettua una serie di sostituzioni. Il pubblico alle mie spalle approva con un atteggiamento un po’ fatalistico (“tanto, perdere per perdere…”) ma continuando a garantire il proprio sostegno alle atlete locali.

Girandola di sostituzioni anche nell’Oria (10 cambi nel set sommando le due squadre e segnapunti con crampi alla mano a furia di annotarli tutti…) in cui trovano spazio Luana, Martina Bacca, Saretta e Cristina (Martina Medico era entrata nel primo parziale e rientrerà nel terzo).

Luana Turchiarulo

Gradualmente l’Ostuni recupera terreno affidandosi, in particolare, ai punti di Zurlo, molto brava in battuta e poi a muro.

Sul 18-21 la situazione potrebbe farsi critica; per fortuna, Amy schiaccia un pallone pesante e le nostre indomite avversarie incorrono in alcuni errori determinanti (18-25).

Per la verità, di errori-punto ne abbiamo fatti tanti pure noi (media di 9,6 a set).

Amy Leone

Terzo set

L’andamento dell’ultimo parziale tenderà a somigliare a quello del secondo: l’Oria accumula un vantaggio significativo, poi lo spreca quasi interamente; infine fa propri gli scambi finali e decisivi.

Sul 5-3, dopo che Zurlo compie un bellissimo salvataggio di piede, infiliamo un break di 9 punti consecutivi. La grande protagonista è Dalhis, che piazza la bellezza di 4 muri con slash in omaggio.

E’ l’Oria che ci piace. Giorgia bravissima in difesa.

Giorgia Mastria

Punto per Chiara (8-15), che un istante dopo viene sostituita da Saretta. Così la schiacciatrice lombarda esce da vincente.

Saretta, dal canto suo, si mette subito in evidenza per il servizio, fondamentale con cui ottiene il punto del 9-17. Precisa e potente.

Poco dopo un meteorite cade sulla nuca della nostra capitana.

Esultanza oritana

Purtroppo non è la prima volta che Monica funge da bersaglio rimanendo vittima del fuoco amico. Le andò molto peggio alcuni anni fa, quando nella metà campo avversaria, al posto del pallone, stava per atterrare un pezzo di mignolo. Anche stasera, però, la botta è stata forte e la capitana deve abbandonare il campo. Solo temporaneamente, per fortuna.

Per scelta o per necessità, dunque, sul parquet ritorna la linea verde (Martina Medico, Sara e adesso nuovamente Cristina). Le piccine faranno tutte egregiamente il proprio dovere.

Dalhis favolosa: suo il muro dell’11-19, sua la slash del 12-20.

Dalhis Liguori

Qui, però, subentra un po’ di rilassatezza e con questo Ostuni combattivo non ce la possiamo permettere.

Sul 16-22 le atlete locali ottengono un break da 4, approfittando anche di una difesa un po’ distratta. Punti per Rendina, Sternatia e Semeraro (20-22).

La partita si è riaperta. Anche questa volta, comunque, siamo bravi a gestire i palloni decisivi.

Pipe di Amy (20-23).

Attacco di Saretta (21-24).

E dopo 2 palle-match annullate (servizio fuori e attacco di Sternatia) è la rientrante Monica a mettere a terra il pallone della vittoria (23-25).

Esultanza oritana

Insomma, non l’Oria brillante che ormai siamo abituati a vedere, ma comunque una squadra che è stata capace di tornare da Ostuni con il bottino pieno. E questo è comunque un merito.

Bravissime le nostre centrali (54% dei nostri punti “attivi”).

Domenica prossima affronteremo un Monteiasi ringalluzzito dalla vittoria contro il Trepuzzi. Non va preso alla leggera.

Tutti al Palazzetto!

E portiamo… i fumogeni.

Sara Zanzarelli

Tabellino: CB Ostuni-Oria 0-3 (21-25,  18-25,  23-25)

Città Bianca Ostuni: Rdina 8, Zaccaria 0, Errico 6, Sternatia 10, Lolli 0, Liuzzi 2, Calamo 0, Zurlo 6, Semeraro 1, Iaia 0, Bellanova 0, Minetti (L) – All. Semeraro.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 11, Greco 1, Bacca 0, Casalino 14, Zanzarelli 2, Leone 14, De Pascalis 7, Limonta 2, De Paola 0, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 9, ace 5, errori in battuta 7.

Arianna vuole far cantare Tiziano Ferro per tre giorni consecutivi.

Arbitri: Morfeo e Di Maria.

Martina Medico

Altri risultati: Mesagne-Casarano 3-0, Castellaneta-Tuglie 1-3, Putignano-Spongano 1-3, Nardò-Noci 0-3, Frascolla TA-Cutrofiano 3-0, Monteiasi-Trepuzzi 3-1.

Classifica: Mesagne 48; Tuglie e Oria 40; Spongano 36; Noci 29; Putignano 28; Frascolla TA 27; Castellaneta 24; Trepuzzi 17; Cutrofiano 15; Nardò 12; Ostuni e Monteiasi 10; Casarano 0.

Debora Zaccaria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Monteiasi, domenica 19 febbraio, ore 18.30.


ORIA-OSTUNI 3-0

31 ottobre 2016

Fast di Monica Casalino

Domenica 30 ottobre 2016 – ore 18.30

Il primo derby stagionale è contro la Città Bianca Ostuni.

Ed è un derby tra due delle più belle città della Puglia, come si può intuire anche dalle suggestioni suscitate dal nome delle nostre avversarie. Città bianca, appunto.

La società ospite è stata ripescata dalla serie D poche settimane prima dell’inizio del campionato e ha dovuto attrezzarsi all’ultimo momento per la categoria. La formazione del professor Semeraro ruota attorno all’esperienza, alla bravura, alla grinta e – soprattutto – alla voce di Simona Minetti (che a Oria, alcuni anni fa, ha fatto libero, banda e opposta, anche nella stessa stagione, se non proprio nella stessa partita…). L’altra ex è Eleonora Calamo, mancina dal servizio al fulmicotone e titolare nell’Oria 2015-‘16.

Servizio di Eleonora Calamo

Per il resto, mi sembra un roster piuttosto giovane, che comunque ha diverse risorse a disposizione e stasera – per buona parte della gara – saprà valorizzarle adeguatamente.

L’Oria è a ranghi ridotti: rispetto alla formazione di una settimana fa, mancano Aurora, Cristina e soprattutto Dalhis.

L’autunno è arrivato in modo abbastanza brusco e il pubblico al palazzetto è un po’ diminuito rispetto all’esordio con il Castellaneta. Meh? Qual è il problema? Vi siete mica demoralizzati per una sconfitta? Tornate, o popolo di Oria!

Giada De Pascalis

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Sara Zanzarelli opposta, Amy Leone e Chiara Limonta schiacciatrici, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca e Luana Turchiarulo.

Città Bianca Ostuni: Debora Zaccaria in palleggio, Eleonora Calamo opposta, Chiara Errico e Italia Sternatia schiacciatrici, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Enrico Semeraro: Mariacarmen Nigro, Valeria Zurlo, Tania Semeraro, Ilaria Iaia e Graziana Bellanova.

Chiara Errico

Primo set

Due splendidi primi tempi di Monica, per cominciare, ma anche 3 errori punto e un muro subìto (2-4).

C’è qualcosa che non va. Troppa precipitazione? Difficoltà a entrare in partita? Problemi di adattamento ai nuovi ruoli imposti dall’assenza di Dalhis?

Intanto, bisogna dire che c’è un Ostuni capace di interpretare perfettamente la gara: servizi tesi, difesa molto reattiva grazie soprattutto al dinamismo di Simona Minetti, attaccanti che fanno bene il proprio lavoro ed un’Eleonora Calamo spettacolare. Il suo punto più bello è un pallonetto da seconda linea.

Eleonora Calamo

Sulla carta non ci dovrebbe essere confronto, ma tutti sappiamo che le partite bisogna vincerle sul campo e proprio sul campo le nostre ospiti non hanno assolutamente nulla da rimproverarsi (6-10).

Noi mandiamo a segno Amy e Chiara, ma probabilmente è l’approccio mentale alla gara ad essere troppo poco determinato. E la caterva di servizi sbagliati (6 in questo parziale) conferma la teoria di Verdone: non ce stiamo ca ‘a testa…

Muro di Liuzzi ed ace di Eleonora; la situazione si complica (9-16).

Ma qui viene fuori il carattere delle nostre ragazze. Invece di dare per perso il set preparandosi a quello successivo, le atlete di Ida iniziano a lottare come vere guerriere.

Miriam Greco

Giorgia e Chiara difendono il territorio, Miriam orchestra il gioco con sapienza e la Vichinga conquista i punti necessari ad avviare la rimonta (16-18).

Nel frattempo ha fatto il proprio esordio in serie C Martina Bacca. Quattordici anni e mezzo, cresciuta nell’Eurovolley Sant’Elia e giunta a Oria grazie alla sinergia con la Brindisi Volley, la piccina non manifesta imbarazzo né emozioni. E non è scesa in campo per fare da semplice comparsa.

Anzi, è proprio il suo servizio a permettere all’Oria il coronamento della vittoria: due ace e il punteggio adesso sorride alle padrone di casa: 23-20.

Martina Bacca

Punto di Lolli e parziale messo al sicuro da una pipe di Amy e da un magistrale colpo di reni di Miriam, che permette alla Vichinga di schiacciare una diagonale da posto quattro (25-21).

Sino adesso il martello oritano ha già siglato la bellezza di 10 punti.

Secondo set

Lo spavento dell’avvio del set precedente ha reso le nostre ragazze più concentrate. Migliorano anche l’organizzazione e la fluidità del gioco, il muro-difesa. Tutto, insomma.

Chiara Limonta

Dovrei parlare dei servizi di Chiara, delle scelte tattiche di Miriam, dell’ottimo lavoro delle centrali, ma quando una giocatrice mette a terra 12 palloni in un solo set, credo che resti poco da dire.

Amy Leone.

Facciamo una copia del video di questo secondo set e spediamolo al ct della Nazionale. E la Vichinga non prendesse impegni tra il 30 settembre e il 21 ottobre 2018 perché ci saranno i Mondiali in Giappone.

Ricordati degli amici quando sarai lì… Facci entrare a sgamo al Palazzetto di Tokyo…

Amy Leone

Cosa dobbiamo dire di Amy? Suo il bolide d’apertura del set, sue due pipe, sua una diagonale piazzata senza saltare, suoi 4 ace, suoi 6 punti in 6 scambi consecutivi tra il 17-14 e il 23-14.

Lungolinea, diagonali, pallonetti… La ragazza è educata e non ne fa, ma persino con un ruttino, ossia con la sola forza dell’alito avrebbe messo la palla a terra. Piazzandola con precisione. Magari da seconda linea.

Nel palazzetto stiamo godendo. Soltanto il fidanzato Francesco passeggia nervosamente, livido in volto, perché pare che sui 30 punti finali della compagna abbia scommesso una cifra che lo indebiterebbe fino alla settima generazione.

26 punti

La storia del set è un vantaggio iniziale di 3-0, ampliato sino all’8-3 e al 15-9 e poi difeso sino al 17-14 e alla sequenza di meraviglie della Vichinga.

Nel finale c’è gloria anche per Martina Medico, che avrà modo di effettuare un paio di alzate e di sperimentare quanto sia rocciosa la spalla sinistra della nostra capitana, contro cui va a tuzzare in un generoso tentativo di difesa.

Finisce 25-17.

Sara Zanzarelli

Terzo set

Buon avvio oritano anche nel terzo parziale (7-4), in cui Giorgia e Simona Minetti esalteranno le proprie abilità acrobatiche in difesa.

Buona prova anche della nostra ricezione (Saretta in particolare), testimoniata dalla facilità con cui Miriam manderà a punti le nostre centrali.

Per la verità non so se la caterva di primi tempi e fast sia stata una felice “politica” della nostra palleggiatrice, una stretegia dettata da Ida o – più probabilmente – un’implorazione di Francesco, rivolta in segreto a Miriam durante l’intervallo, per arrestare la produzione di punti di Amy (10 nel primo set, 12 nel secondo, stranamente soltanto 4 nel terzo…) e scongiurare così il proprio tracollo economico.

Monica Casalino

Fatto sta che Monica ci delizia con le sue giocate da fuoriclasse e Giada sembra aver riscoperto il ruolo della propria gioventù alternando deliziosi pallonetti e devastanti cannonate.

Guai, però, a pensare che il terzo set sia stata una passeggiata (non lo è stato nessun set, in verità). L’Ostuni è stato bravo a incassare tenendo sempre alta la guardia; al minimo allentamento della pressione oritana, Eleonora e compagne si sono fatte trovare preparate.

Simona Minetti

Grazie a Lolli e a Liuzzi, ma in particolare ad una Errico che ha chiuso in crescendo, la Città Bianca ha assaporato anche il gusto del vantaggio sull’ 11-12, prima di essere ripresa dai colpi di Monica, Giada ed Amy (15-12).

Tornando alle statistiche e alle nostre centrali: 7 punti per Monica in questo set e 5 per Giada, tutti di ottima fattura oltretutto.

Dal 19-14 l’Oria ha amministrato bene l’incontro, che si è concluso sul 25-20.

Giada De Pascalis

Una buona prova, indubbiamente. L’avvio è stato un po’ faticoso, gli errori in battuta continuano ad essere un cruccio e probabilmente la tensione agonistica non è stata alta per tutta la gara. Ma i meriti sono nettamente prevalenti: bene il muro-difesa, bene la fluidità del gioco, ottime (presumo) le percentuali d’attacco e la capacità di adattamento per supplire all’assenza di Dalhis. E poi la ciliegina del positivo esordio di Martina Bacca.

La perfezione non esiste; saper rimediare alle imperfezioni (iniziali, nel caso di stasera) è una bella qualità di questa New Volley.

L’Ostuni esce dal parquet con la coscienza a posto, con la consapevolezza di avere un gruppo di ragazze molto interessanti e soprattutto con il carattere giusto per sentirsi a casa in serie C nonostante i programmi estivi rivoluzionati all’ultimo momento.

Debora Zaccaria

Tabellino: Oria-Ostuni 3-0 (25-21,  25-17,  25-20)

New Volley Oria: Medico 0, Turchiarulo NE, Greco M. 3, Bacca 2, Casalino 13, Zanzarelli 1, Leone 26, De Pascalis 7, Limonta 3, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 2, ace 10, errori in battuta 13.

Arianna ha preso 28 a Psicologia clinica.

Città Bianca Ostuni: Nigro 0, Zaccaria 1, Errico 7, Sternatia 5, Lolli 5, Liuzzi 4, Calamo 9, Zurlo 0, Semeraro NE, Iaia 0, Bellanova NE, Minetti (L) – All. Semeraro.

Muri-punto 5, ace 1, errori in battuta 12.

Arbitri: Renna e Di Maria.

Amy Leone

Altri risultati: Tuglie-Castellaneta 3-0, Casarano-Mesagne 0-3, Spongano-Putignano 3-0, Noci-Nardò 3-1, Cutrofiano-Frascolla TA 0-3, Trepuzzi-Monteiasi 3-1.

Classifica: Mesagne e Trepuzzi 9; Tuglie 7; Spongano, Castellaneta, Noci e Oria 6; Putignano 4; Frascolla TA, Monteiasi e Cutrofiano 3; Nardò 1; Casarano e Ostuni 0.

Campagna contro gli sprechi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 52,00; tutte le altre 0,00.

Il primo portafogli ad aprirsi quest’anno è quello del Casarano: 52 euri perché la partita si è disputata su un campo diverso da quello previsto.

Prossimo turno: Monteiasi-Oria, domenica 6 novembre, ore 18.30.


ORIA-OSTUNI 3-1

12 Maggio 2015

Fata Morgana

Domenica 10 maggio 2015 – ore 18.30

L’obiettivo minimo della stagione è raggiunto: l’Oria si giocherà la salvezza ai play-out. Evito i trionfalismi perché il nostro campionato evidentemente non è ancora finito, anzi entra proprio adesso in una fase decisiva, ma in ogni caso società, tecnico e atlete hanno già compiuto un piccolo capolavoro.

E’ stata dura, durissima, soprattutto nel finale e soprattutto in quest’ultima maledetta settimana iniziata virtualmente verso le 19.45 di sabato, quando Moretto non si è rialzata con le proprie gambe dal parquet di Brindisi.

Nonostante tutto (e grazie soprattutto ai sacrifici personali di Marcello nei giorni scorsi), le ragazze si sono fatte trovare pronte nel momento più importante e più difficile della stagione.

Marcello Presta

Confidavamo in un girone di ritorno soddisfacente e le premesse erano incoraggianti dopo il brillante avvio con Caprarica, Mesagne e Pallavolo 80. Purtroppo, poi, non tutto è filato liscio e nel finale abbiamo veramente rischiato brutto.

Senza Moretto e praticamente senza panchina, contro l’Ostuni sarebbe stato impossibile dar luogo alla “partita perfetta” dal punto di vista tecnico. Ma dopo un primo set molto difficile, quando iniziava ad aprirsi una voragine sull’abisso, le ragazze sono state perfette sul piano del carattere, della generosità, dell’attaccamento alla maglia. La loro è stata una prestazione commovente.

Giorgia Mastria

Morgana ha sostituito Moretto. Lo aveva già fatto in alcune partite e da lei era lecito attendersi maggiore efficacia in ricezione e in difesa, ma difficilmente avremmo potuto immaginare gli stessi standard di Moretto in attacco. Invece, la giovane schiacciatrice è stata fantastica anche in fase offensiva realizzando una caterva di punti e risultando così una delle più brillanti protagoniste della rimonta.

Alla prestazione di Morgana mi piace attribuire una valenza simbolica: la capacità di trasformare un possibile disagio in una esaltante risorsa. Più forti di ogni avversità.

Un sincero in bocca al lupo all’Ostuni. Sul piano tecnico non ha deluso le aspettative entrando meravigliosamente bene in partita; sul piano sportivo duole che a pagare le conseguenze della nostra vittoria sia proprio una delle società più corrette e leali della nostra regione. Anche la retrocessione è stata affrontata con la serenità e il fair-play di chi sa vivere lo sport nella dimensione più appropriata.

Simona Minetti

Detto questo, cito una nostra giocatrice alla fine di un primo set vittorioso qualche mese fa: “Non abbiamo ancora fatto una mazza”.

Sì, una piccola impresa è stata già realizzata, ma per salvarci vincendo i play-out contro la più forte del girone settentrionale servirà qualcosa che vada oltre il 100% dell’efficienza.

Passiamo alla partita.

Le buone relazioni tra le due società sono attestate dalla signorilità del presidente Osvaldo al bar e dal fatto che Giorgia ed Annacarla raggiungono il palazzetto sulla stessa automobile.

Annacarla Cozzetto

Poco dopo giunge un gruppo di tifosi mai visto prima in via Crocifisso: in controluce non riconosco nessuno, ma noto che sono “armati” di trombette ed altri strumenti sonori. Che siano parenti e amici di Annacarla? Scoprirò dopo qualche secondo che si tratta delle calorose allieve di Marcello e Ivana (e delle relative famiglie).

Il nostro presidente e la first-lady sono impegnati con l’Under14; la famiglia è comunque degnamente rappresentata da Francesco.

Supertifosi

Presenti i due supertifosi, ammirevoli e instancabili come sempre. Sono tra i pochi oritani doc sugli spalti, ma farà comunque un certo effetto sentire il nome di “Oria” invocato e urlato da una tribuna composta in gran parte da foresti.

Moretto è in panchina, ma solo come abbellimento. Purtroppo neanche Alessandra è al meglio della forma, ma nessuno se ne accorgerà.

Alessandra Loria

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Morgana Gallo e Ivana Gallo Ingrao di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco.

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Giovanna Bianco opposta, Milena Flore e Marika Brandi di banda, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Giovanni Parisi: Elisa Moschettiere e Lucia Semeraro.

Ad una partita dal termine, Oria, Ostuni e Lecce si contendono un solo posto per i play-out. Se vinciamo con qualunque risultato, ci andiamo noi. Se perdiamo 3-2, l’Ostuni retrocede e noi andiamo ai play-out a condizione che Lecce non compia il miracolo a casa della capolista. Se l’Ostuni vince 3-0 o 3-1, noi retrocediamo sicuro e le nostre odierne avversarie vanno ai play-out se Lecce non vince a Brindisi.

Giada De Pascalis

Primo set

Inizia la partita dell’anno.

Prima di comprendere qualcosa del gioco (impresa, per me, piuttosto problematica), voglio provare a capire qualcosa degli umori in campo. La sensazione iniziale non è rassicurante: le nostre ospiti sorridono e sembrano serene e determinate al tempo stesso. Sui volti delle nostre, invece, leggo una certa inquietudine, tensione, il peso dei problemi del mondo dentro i nostri occhi (inclusi il surriscaldamento del pianeta, la Xylella e il codice etico con cui il PD si è pulito il culo anche a queste elezioni).

Difendiamo bene, con Giorgia subito molto reattiva, ma l’ottimo servizio ostunese crea grossi problemi in ricezione e in attacco concludiamo poco (serviranno 12 scambi per mettere il primo pallone a terra).

Servizio Liuzzi

Le nostre avversarie giocano talmente bene da chiuderci ogni possibilità di recupero: sono sciolte e soprattutto impenetrabili in difesa. Minetti è stellare, ma non c’è una giocatrice che non si butti a recuperare palloni impossibili.

Il 2-5 non sarà mai recuperato. Soltanto grazie a due muri consecutivi di Federica sfioreremo il pareggio sull’11-12, ma poi le ospiti riprenderanno subito il largo e dall’11-15 al 18-25 il set non sarà mai in discussione.

Esultanza ostunese

La tenacia della nostra centrale e le acrobazie di Giorgia non possono bastare, soprattutto contro un Ostuni che ha interpretato la partita nel miglior modo possibile: difesa fantastica, Annacarla saggia distributrice di alzate e attaccanti che viaggiano su medie interessanti (6 punti per Flore, 4 per Bianco, mentre le nostre hanno una media di 1,3).

Sul 13-16 Giorgia scivola verso la panchina pur di recuperare un pallone difficile e attenta così alla caviglia sana di Moretto.

Difesa di Giorgia

Il parziale termina 18-25.

Il primo set non è mai qualcosa di irreparabile, ma è quello che si è visto in campo (soprattutto i meriti dell’Ostuni) a far temere il peggio.

Secondo set

Alcuni errori vistosi (servizi da paste e attacchi spediti a Latiano) non sono degni di una partita-spareggio, ma Ivana si fa carico della prima reazione e il servizio comincia a diventare una buona risorsa anche per noi.

Soltanto sull’8-8 l’equilibrio si sblocca a causa di due infrazioni nostre e di una palletta di Flore (8-11).

Ivana Gallo Ingrao

Siamo sotto di un set e sotto di 3 punti; la terra inizia a farsi molle sotto i nostri piedi, anche se adesso stiamo riuscendo a contenere la vivacità offensiva delle ospiti grazie ad una rete difensiva molto ben organizzata.

Il time-out di Marcello restituisce un po’ di lucidità: Giada difende un pallone impossibile, Ivana va a segno e Giusy impone il proprio muro (13-11).

Sorpasso ostunese con Flore (attacco), Liuzzi (primo tempo tostissimo) e Annacarla (ace): 14-15.

Milena Flore

Spinta dai propri tifosi, vecchi e nuovi, l’Oria decide di prendere in mano le redini della partita e del proprio destino. Prima c’è uno scambio di magie (lungolinea di Ivana contro pallonetto di Flore), poi imponiamo il break della svolta: attacco di Federica e doppietta di Ingrao Meravigliao (19-16).

L’Ostuni non si arrende, ma questo è il momento in cui inizia a brillare (anche in attacco) la stella di Fata Morgana: due attacchi della nostra banda ed un ace di Federica annullano i salvataggi di Minetti e ci proiettano verso il pareggio dei set (25-18).

Pareggio oritano

Terzo set

Nell’intervallo una giovane atleta ospite, spesso utilizzata in battuta, va a liberare la propria vescica. In una partita così delicata bisogna essere al top da tutti i punti di vista.

Alla grinta di Bianco replicano Federica, Alessandra (ace) e Ivana. Partiamo bene (4-1) e diamo continuità al bel finale del set precedente.

Punti per Liuzzi e Brandi e ulteriori magie di Fata Morgana, ormai incontenibile in attacco (11-5).

Annacarla rende un paio di visite ai bordi della nostra metà campo nel generoso tentativo di recuparare un paio di palloni. Questa è sempre casa sua e Giorgia pensa bene di onorare la visita offrendole la merenda. E così si sdebita per il passaggio in macchina.

Visita di cortesia

L’Oria continua a crescere ed anche per questo motivo l’Ostuni non è più quel meccanismo perfetto che appariva nel primo set. Ma la difesa di Annacarla & Co. continua a compiere miracoli: Brandi (oggi poco prolifica in attacco, ma encomiabile in retrovia) respinge tre attacchi al mittente prima di assistere ad un attacco risolutivo di Alessandra (14-8).

Sale l’urlo dei tifosi, sale la grinta delle nostre ragazze.

Morgana salva, Ale costruisce, Ivana conclude (15-9).

Ace di Ivana (16-9).

Attacco vincente di Morgana (17-9).

Duplice miracolo difensivo di Giorgia ed infrazione ospite (18-9).

Giusy Rollo

Voliamo verso i play-out!

L’euforia nell’aria è simile a quella di Trento nella finale scudetto. Sembra che stiamo vincendo lo scudetto quando in realtà, pensandoci bene, non stiamo neanche conquistando la salvezza. In fondo, facendo le dovute grattate, i play-out potrebbero essere nient’altro che una retrocessione differita di un paio di settimane. Ma non ce ne fotte niente: questo era l’obiettivo e adesso lo stiamo raggiungendo, dopo tante sfortune e mille sacrifici!

Ace di Bianco a cui replica Federica (una sicurezza anche questa sera: costante nel gioco e motivatrice nello spirito).

Sul 19-13 doppio attacco vincente di Morgana!

Morgana Gallo

Flore continua a martellarci e Liuzzi stoppa a muro un nostro tentativo, ma il punto di Federica rappresenta l’ipoteca del set (24-17).

L’Ostuni annulla la prima palla-set e poi spedisce fuori l’ultimo assalto (25-18): l’Oria festeggia in campo con un girotondo.

A questo punto, soltanto un miracolo della Nike a Brindisi (ed una nostra sconfitta per 3-2) può sbarrarci la strada che porta a Valenzano.

Quarto set

Comincia un parziale anomalo in cui la tensione e la paura lasciano spazio ad altri stati d’animo: l’Ostuni non ha più obiettivi e deve superare lo sconforto della retrocessione; il nostro obiettivo è garantirci i play-out senza dipendere dalla capolista.

Giorgia Mastria

Come era prevedibile, nel quarto set si rileva una regressione tecnica. All’inizio prevale l’orgoglio dell’Ostuni, che impone un break da 7 con punti di Brandi, Lolli e Bianco (5-11).

Poi rileviamo 3 errori ospiti ed un’ulteriore striscia in cui sale in cattedra, anzi resta in cattedra Milena Flore (8-15).

Nonostante la regressione tecnica, alcuni scambi sono spettacolari. Merita una menzione il lungo scambio caratterizzato da difese impossibili, traiettorie curiose, culo e sentimento, concluso con successo da Simona Minetti (10-15). E’ il premio simbolico ad una partita magistrale per il libero ostunese.

Giovanna Bianco

Segue, da parte nostra, il consueto tributo ai pallonetti di Ida sul 12-17.

Per l’ennesima volta questa sera (e in questa stagione) Ivana si carica sulle spalle responsabilità importanti e lancia la riscossa della New Volley. Con i punti suoi, di Federica e di Giada ci riportiamo a –3 (16-19).

Scatta l’ora del sorpasso, grazie ai servizi efficaci di Federica ed ai palloni messi ripetutamente a terra da Morgana: 3 attacchi della schiacciatrice oritana e siamo già sul 20-19.

Federica Imperatore

Ace di Federica, che poi deve andare da sola a recuperare il pallone da dentro gli spogliatoi. Come quando giocavamo a pallone per strada da bambini: tu hai tirato il pallone lontano, tu lo vai a riprendere…

Fantastico pallonetto di Giada (22-19).

Ostuni non si arrende: infrazione nostra, attacco di Flore, ace di Moschettiere (22-22).

A risolvere la partita mettendo al sicuro i play-out è Morgana, che conclude così la propria esaltante progressione realizzativa: dopo un set di ambientamento, 2 punti nel secondo, 6 nel terzo e 6 nel quarto (14 in totale)!

Spettacolare!

Punto play-out

Finisce così: attacco della nostra schiacciatrice che termina con precisione in posto cinque, muro di Giusy e slash di Fata Morgana su una ricezione lunga. Vince l’Oria (25-22)!

La partita è stata troppo tirata per essere interrotta dal lancio del pupazzo; la tradizione quest’anno viene onorata dopo il fischio finale.

Domenica prossima si torna sul parquet per la gara 1 dei play-out: l’avversario designato è il Valenzano.

Un senso a questa stagione l’abbiamo già dato ed è stata un’esperienza bellissima. Perché non provare, adesso, a realizzare un sogno?

New Volley Oria

Tabellino: Oria-Ostuni 3-1  (18-25,  25-18,  25-18,  25-22)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 14, De Pascalis 6, Gallo Ingrao 18, Loria 4, Rollo 3, Moretto NE, Imperatore 11, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 4, errori in battuta 12.

Lightning Ostuni: Flore 15, Cozzetto 1, Bianco 11, Moschettiere 1, Lolli 3, Brandi 3, Liuzzi 10, Semeraro 0, Minetti 1 (L) – All. Parisi.

Muri-punto 3, ace 9, errori in battuta 11.

Arbitri: Genci Frasheri e Rocco Bolognino.

Ivana Gallo Ingrao

Altri risultati: Pallavolo 80 BR-Nike Lecce 3-0, Tricase-Castellaneta 3-0, Caprarica-San Cassiano 1-3, Galatina-Tuglie 3-0, Nardò-Spongano 0-3, Mesagne-Assi Brindisi 2-3.

Classifica: Pallavolo 80 BR 68; Galatina 66; Tricase 63; San Cassiano 53; Spongano e Tuglie 49; Mesagne 43; Nardò 35; Assi Brindisi 33; Castellaneta 28; Caprarica 20; Oria 16; Nike Lecce 12; Ostuni 11.

Ai play-off: Pallavolo 80 BR, Galatina, Tricase, San Cassiano e Spongano ai play-off.

Salve: Tuglie, Mesagne e Nardò.

Ai play-out: Assi Brindisi, Castellaneta, Caprarica e Oria.

Retrocesse in serie D: Nike Lecce e Ostuni.

Alessandra e il peluche

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 219,00; Nardò 160,00; San Cassiano 152,00; Mesagne 85,00; Assi Brindisi 70; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Pallavolo 80 BR 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni, ma la classifica definitiva sarà diramata la settimana prossima alla luce delle eventuali sanzioni di oggi. Play-off e play-out non valgono.

Prossimo turno: Valenzano-Oria, sabato 16 maggio, ore 18.30 – ritorno a Oria domenica 24 maggio, ore 18.30.


OSTUNI-ORIA 2-3

28 gennaio 2015

Rollo compressore

Domenica 25 gennaio 2015 – ore 18.30

E’ il derby tra due magnifiche perle della Puglia: Ostuni e Oria.

Parlo delle città.

Le squadre devono ancora lavorarci un po’ su. Nessuna delle due punta a vincere il campionato e lo sapevamo dall’inizio; l’obiettivo è il raggiungimento dei play-out e poi si vedrà. Ma quello che più conta – come recita lo slogan di questo blog – è crescere ancora, dare il massimo, non avere rimpianti.

Tranne un paio di colpi a vuoto, lo stiamo facendo nel modo giusto.

Oggi, però, conta anche il risultato, non soltanto il miglioramento. Purtroppo abbiamo fallito a Lecce e non possiamo permetterci di perdere un altro scontro diretto.

Federica Imperatore

Ci siamo lamentati del nostro palazzetto, ma pare che ad Ostuni vi siano stati danni ben più gravi al tetto della locale struttura e l’incontro ha luogo al tensostatico.

Qui ci venni soltanto per sostenere la salvezza della squadra locale nell’ultima partita di campionato della stagione 2007-’08, quando c’erano Alessandra Piccione, Federica Tonon e Morena Favino.

Quando c’era Celeste.

Targa per Celeste Di Ceglie

E all’indimenticata Celeste è dedicato oggi il tensostatico, completamente rinnovato. La capienza è quella che è, ma l’aspetto è davvero ammirevole. Sembra stato inaugurato il giorno prima.

Nell’aria è diffuso un gradevole odore di vaniglia e mi guardo intorno per vedere se per caso c’è una pasticceria a bordo campo. Poi scopro che è il profumo di Francesca.

C’è persino la tribuna vip con i divanetti e il distributore. Se solo ci fossero delle hostess a servirti gli aperitivi durante la partita sarebbe un tensostatico da favola e non mi alzerei dal divano neanche per accendere la videocamera.

Divani

Persino il bagno è splendido: pulito, funzionale, senza una scritta. Ci torneremo in seguito. In tutti i sensi.

Rispolverando i documenti dell’epoca, scopro che della Telcom Ostuni 2007-’08 facevano parte due giocatrici in campo questa sera: Milena Flore (e quanti anni aveva? Nove…?!) e Simona Minetti, vecchia conoscenza oritana, che onora il nostro presidente con parole cordiali (“sei ringiovanito, sembri un figurino”). Le altre ex sono Annacarla da un lato e Ivana dall’altro.

Formazioni

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Giovanna Bianco opposta, Milena Flore e Marika Brandi di banda, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero (dopo averla vista giocare da opposta, banda e centrale, speravo di vederla impegnata come palleggiatrice, ma c’è ancora il ritorno).

A disposizione di coach Giovanni Parisi: Mirella Lolli, Elisa Moschettiere e Lucia Semeraro.

Milena Flore

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Primo set

Nei pressi della panchina locale sono state collocate due videocamere: la nostra e quella di coach Capozziello, spettatore interessato in quanto futuro avversario dell’Ostuni. Reputo opportuno informare le riserve che le videocamere hanno anche l’audio, ma le prime iastème sono io che devo trattenerle a stento.

Infatti, la prima ricezione è sconcertante, la seconda è una chiàvica e alla terza battuta subiamo addirittura un ace (0-3).

Annacarla in battuta

Dopo neanche due minuti sono già apparsi gli incubi di Lecce.

Le padrone di casa mandano fuori due attacchi e poi vanno a segno con Bianco, prima da sinistra e poi da destra (7-4).

Stanno emergendo gravi criticità che ci impediscono di entrare in partita. Cioè, in pratica, fino adesso ha fatto tutto l’Ostuni.

Ma arriva la reazione e con essa il sorpasso: primo tempo di Giusy, doppio ace di Moretto e attacco vincente di Ivana (7-8).

Ostuni riassapora il vantaggio con Flore (10-9) ma dura solo un attimo perché Giada e Federica riportano l’Oria avanti (11-13).

Giada De Pascalis

Non saremo più raggiunti, nonostante i servizi insidiosi di Annacarla e la vivacità offensiva di Brandi.

La nostra ricezione ha trovato un assetto accettabile (ma il rendimento tornerà ad essere discontinuo nel resto della gara), la costruzione e la distribuzione del gioco sono apprezzabili e l’attacco punge in modo efficace.

Moretto piazza un bel lungolinea, Giusy porta altri punti preziosi in cascina e Morgana, subentrata alla nostra centralona, si presenta con un ace (17-22).

In bilico

Niente patemi neanche nel finale: Alessandra respinge a terra una ricezione lunga e Ivana completa l’opera con un muro esemplare ed una palletta della casa (18-25).

Al brutto inizio abbiamo fatto seguire una pallavolo gradevole e determinata. Non è una bella partita, ma la delicatezza della classifica rende comprensibile l’abbandono dello spettacolo in favore della concretezza.

Secondo set

Si comincia all’insegna dei muri: Giada e Giusy sul fronte oritano; Liuzzi e Moschettiere su quello ostunese. Quest’ultima è subentrata a Lolli al termine del set precedente.

Elisa Moschettiere

E’ proprio la bionda centrale della Lightning a lanciare la prima fuga con due primi tempi consecutivi di pregevole fattura (8-6) e a rintuzzare il recupero di Ingrao Meravigliao (11-11).

Purtroppo, ci sono fasi di gioco in cui la capitana sembra l’unica attaccante in grado di mettere il pallone a terra con una certa continuità.

Bisogna, comunque, riconoscere all’Ostuni di aver difeso in modo grintoso, soprattutto con le ex Simona e Annacarla.

Ivana Gallo Ingrao

Il turno in servizio di quest’ultima crea ulteriori grattacapi alla nostra ricezione e permette a Liuzzi di imporre il proprio muro e a Bianco di attaccare con successo.

L’Ostuni è a +3 (16-13) e Marcello chiama il timeout.

Annacarla arricchisce la mia videoteca con dei secondi tocchi da manuale (li avrei apprezzati di più contro altre avversarie, ma rifiutare un regalo pare brutto).

Ace di Giada, splendida difesa di Giorgia e murazzo di Giusy.

Giorgia Mastria

Siamo avanti di un set e abbiamo raddrizzato un parziale un pochino stentato (17-18). Riusciremo finalmente ad essere “cattivi” e a portarci a casa un risultato pieno? Riusciremo a sferrare il colpo del ko?

La risposta, purtroppo, è no. La risposta sono 7 errori-punto sui 9 che conquisterà l’Ostuni fino al termine del set. A parte un attacco di Bianco e un secondo tocco di Annacarla, infatti, devo rilevare 3 tiri fuori, uno sulla rete, un’invasione, un fallo di posizione e un tocco irregolare. E meno male che non prendo statistiche su ricezioni e difese (a quello pensa il coach locale, che, durante le partite, forse riesce anche a fare bonifici on-line e a prenotare la pizzeria…).

Perché tutto questo? Perché ci impantaniamo così spesso proprio nei momenti più delicati?

Giovanna Bianco

Di questo fine-set meritano un apprezzamento soltanto il bel lungolinea ed il muro con cui rispettivamente Giada e Federica hanno annullato due palle set sul 24-22.

Ma è servito a poco (26-24).

Terzo set

Moretto, Alessandra e Giada (ace) sembrano lanciare un Oria più determinato (2-5), ma un break ostunese ribalta la situazione (8-5). Da qui sino al 20-23 è l’ultima volta in cui una squadra distanzierà l’altra di 3 punti in questo set equilibratissimo e palpitante. Anche a questo proposito va detto che 13 nostri errori-punto non avranno un peso ininfluente sul bilancio finale.

Morgana Gallo

Marcello introduce Morgana per tentare di eliminare qualche inestetismo in ricezione e in difesa. La creatura farà il suo dovere pure in attacco anche se forse pagheremo dazio a muro.

Sull’altro fronte cresce visibilmente il rendimento di Brandi, che inizia a imporsi come una delle protagoniste della gara.

Avevo raccomandato alle riserve di tener conto della prossimità della videocamera; in quel momento, però, Simona Minetti era in campo. Ogni volta che il libero lascia temporaneamente il parquet, offre un servizio di telecronaca che non conosce interruzioni o abbassamenti di volume. Siamo certi che coach Capozziello apprezzerà questo contributo.

Simona Minetti

Sul parquet, intanto, regna l’equilibrio con Ivana e Giada che replicano colpo su colpo alle bocche da fuoco ostunesi (16-16).

Bianco beffa in battuta la nostra ricezione (19-18); Ingrao Meravigliao sfodera un bel lungolinea (uno su mille…) ed un pallonetto dei suoi (20-23).

Dopo lo speculare pallonetto di Moschettieri, coach Parisi introduce Semeraro per servire. Non sarà deluso.

Ahimé, da questo momento in poi sembra che l’Oria abbia paura di attaccare forte limitandosi a riversare nel campo ospite soltanto una serie di pallette e di tiri senza pretese che vengono ben gestiti dalla difesa locale. E quando spariamo, lo facciamo fuori bersaglio.

Marika Brandi

Dal 21-23 conto un regalo di Annacarla (questo l’ho apprezzato…) a fronte di una palletta di Flore e di 4 errori-punto nostri, incluso un bagher finale che sembra una rievocazione del celebre bagher paranormale di Veronica (26-24).

Quarto set

Quelle che ascolterà Capozziello rivedendo l’incontro sono le iastème di un alto dirigente oritano, un “figurino”, anch’egli posizionato nei pressi della videocamera. Credo che anche Marcello non sia molto tenero con le proprie ragazze nell’intervallo.

Quel che conta è che la New Volley rientra in campo con maggiore determinazione.

Alessandra Loria

Giorgia e compagne sono brave a non affondare ed a far tesoro dei propri errori. Beh, non vedremo pallavolo-champagne neanche nel quarto set e nel tie-break, ma almeno assisteremo ad una prestazione di cuore e grinta.

Il 2-1 è l’unico vantaggio ostunese nel parziale. L’Oria impone un break da 5, sarà raggiunto per 7 volte, ma mai più superato in questo set.

Si comincia con il valido turno in battuta di Giada, coronato da un ace dopo i punti di Giusy e Morgana (2-6).

Giusy Rollo

La grande protagonista in questa fase è Giusy, che va a prendersi la palla ad altezze notevoli ed a qualunque distanza da Alessandra. E che bombe! La nostra tatuata centrale risulterà, alla fine, la miglior realizzatrice dell’incontro con 20 punti personali (inclusi 5 muri e 2 ace). Un Rollo compressore.

Ostuni non sta guardare e la regia di Annacarla, visto che al centro salgono le quotazioni di Giusy e di Federica (10 punti pure per lei), preferisce valorizzare bande ed opposte. Tutte brave queste piccine.

Milena Flore

Oggi la stella di San Pancrazio appare meno brillante del solito e il coach ripropone Moretto nel ruolo di opposta a distanza di un anno esatto dall’ultima volta.

Giulia scarica un preciso lungolinea (da posto quattro, però) e mura insieme a Federica lanciando il rush finale (17-20).

Flore e Bianco vanno a segno; una nostra attaccante tira fuori ma rivendica un tocco del muro avversario che invece non viene rilevato dall’arbitro. Rivedendo le immagini, il dubbio resta. E’ il labiale dell’atleta a non lasciare dubbi…

Disappunto

Sul 20-20 è tutto da rifare. E rifacciamolo: infrazione ostunese, ace di Federica e muro di Giulia (20-23).

Gli immancabili errori-punto rischiano di provocare un ulteriore patatrac; fortunatamente il mani-fuori di Morgana e il decisivo primo tempo di Giusy rendono vano anche l’attacco vincente di Brandi (23-25).

Si va al tie-break, il terzo stagionale dopo quello perso col San Cassiano e quello vinto col Castellaneta.

Giulia Moretto

Tie-break

Marcello conferma il sestetto con Morgana banda e Moretto opposta, ma i primi 3 punti ospiti vengono dal centro e recano la firma del Rollo compressore (2-5).

Mettendo ripetutamente palloni a terra, Brandi annulla quasi tutto il vantaggio (6-7), poi Federica respinge sul campo del mittente una ricezione lunga e Ivana valorizza un miracolo difensivo di Giorgia, l’ennesimo, con due azioni vincenti (6-10).

Un servizio locale rasenta le “paste” e suscita in Flore uno sguardo tra incredulità e istinto omicida (7-11).

Quasi paste

 “Non ci stiamo credendo” – è lo sconsolato messaggio di coach Parisi durante il time-out.

Noi forse iniziamo a crederci un po’ troppo, illudendoci di aver già vinto, e permettiamo all’Ostuni di rimontarci: 2 nostri attacchi fuori, 2 punti di Bianco ed uno di Flore (12-11).

Il principio di catastrofe viene stoppato da una diagonale di Moretto, seguita da un ace sporco di Federica.

Sul 12-13 ammiriamo il magnifico muro di Giusy che virtualmente mette il sigillo alla partita. Più che il sigillo, mette il tatuaggio finale alla partita.

C’è tempo soltanto per un insidioso servizio di Federica ricevuto male da un’atleta ostunese e rimandato nel nostro campo dall’allenatore locale, circostanza evidentemente non contemplata dal regolamento (12-15).

Giusy Rollo

Oria e Ostuni sono potenzialmente due squadre gagliarde che potrebbero giocare una pallavolo molto interessante. Oggi hanno giocato entrambe al di sotto delle rispettive possibilità, ma, per quello che ci riguarda, teniamoci cari questi due punti. Tante volte quest’anno abbiamo giocato benissimo restando a secco di punti; in una partita così delicata è meglio giocare in modo imperfetto e lasciare il palazzetto con una vittoria.

Prima di lasciare il palazzetto, però, è doverso salutare il padrone di casa. Ovunque si trovi…

Ossequi

Tabellino: Ostuni-Oria 2-3  (18-25,  26-24,  26-24,  23-25,  12-15)

Lightning Ostuni: Lolli M. NE, Flore 9, Cozzetto 4, Bianco 16, Moschettiere 8, Lolli M. 2, Brandi 13, Liuzzi 7, Semeraro 0, Minetti (L) – All. Parisi.

Muri-punto 7, ace 7, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 4, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 19, Loria 2, Rollo 20, Moretto 9, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, ace 12, errori in battuta 6.

Arbitri: Giuseppe Latronico e Luca Filomeno.

Ivana Gallo Ingrao

Altri risultati: Tuglie-Galatina 2-3, Nike Lecce-Pallavolo 80 BR 0-3, Castellaneta-Tricase 1-3, Assi Brindisi-Mesagne 1-3, San Cassiano-Caprarica 3-1, Spongano-Nardò 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 34; Tricase 31; Tuglie 27; San Cassiano 24; Nardò, Assi Brindisi e Mesagne 21; Spongano 19; Caprarica 15; Castellaneta 11; Ostuni 6; Oria 5; Nike Lecce 4.

Esultanza oritana

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Dopo un turno di pausa, Oria-Caprarica, domenica 8 febbraio 2015, ore 18.30.


ORIA-OSTUNI 3-0

26 marzo 2014

Vincendo adesso

Domenica 23 marzo 2014 – ore 18.30

Ancora uno scontro diretto per l’Oria, ancora un’opportunità per allungare la striscia positiva iniziata il 23 febbraio con il brillante successo nel derby contro la Pallavolo 80.

Al Palazzetto arriva un Ostuni in gran forma: ha appena sconfitto il Galatina e andando a ritroso ha strappato un set alla capolista San Cassiano, un punto al Castellana Grotte e una vittoria a Ugento.

Oria e Ostuni sembrano le due squadre più vivaci tra quelle che occupano la parte bassa della classifica.

In più ci sono fattori motivazionali da non trascurare perché è chiaro che Annacarla e Simona ci tengono a fare bella figura nel loro ex-pallazzetto (nel caso di Annacarla, una seconda casa).

Annacarla Cozzetto

Il fatto che la formazione ostunese indossi i pantacollant probabilmente dev’essere frutto di un suggerimento delle due giocatrici appena citate, a cui devono essere note le temperature glaciali della struttura. Si tratta, in questo caso, di una precauzione eccessiva perché Iuvenilia e Locorotondo nel pomeriggio hanno provveduto a riscaldare la struttura.

Per i nostri due supertifosi il bilancio domenicale sarà estremamente positivo.

L’Ostuni gioca a ranghi ridotti come all’andata; l’unica novità è l’impiego di Gialluisi nel ruolo di libero.

Nello stesso ruolo si rileva una novità anche in casa oritana: prima convocazione per Roberta D’Errico in veste di vice-Giorgia. Non è un mestiere per vecchi, evidentemente.

Giorgia Mastria

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri, Daniela Lo Noce e Roberta D’Errico.

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariacarmen Nigro opposta, Milena Flore e Marika Brandi schiacciatrici, Grazia Rendina e Simona Minetti centrali, Maddalena Gialluisi libero.

A disposizione di coach Carmelo Tanzariello la sola Valentina Flore.

Non è soltanto un derby brindisino, ma – diciamolo – è anche il derby tra le due cittadine più belle del girone.

Primo set

Le squadre entrano in campo dopo che Veronica ha verificato la marca dello shampoo usato da Federica (che in effetti potrebbe permettersi di fare da testimonial).

Capelli

Prima dello scambio iniziale – come di consueto – Giorgia dà il cambio ad una compagna. Chissà se a fine partita il nostro libero pensa: “Agghiu trasuta pi ultima e agghiu assuta pi prima”.

Comunque sia, inizia un set molto particolare e caratterizzato da un equilibrio straordinario.

Del resto nella sessione pre-partita Marcello aveva messo in allarme le proprie atlete diffidandole dal prendere sotto gamba l’impegno; devo dire, però, che personalmente i progressi tecnici dell’Ostuni me li aspettavo ma non a questi livelli. In particolare, è sconvolgente il miglioramento dell’organizzazione difensiva.

Iniziamo con un travolgente lungolinea di Lucrezia, con un muro di Ivana ed una palletta di Ivana che valorizza un bel salvataggio di Giorgia.

Lucrezia Liace

Sull’altro fronte punti per Brandi, Minetti e Nigro.

I muri in questa partita resteranno episodici; ad apparire come una “provocazione” è invece la pipe di Flore visto che in casa oritana quel tipo di attacco sembra diventato un prodotto di origine controllata.

Ottime difese, buoni meccanismi muro-difesa, liberi reattivi e attacchi che sbagliano poco; gli scambi in questo modo si allungano e la partita diventa spettacolare.

Oria avanti sul 6-5 ma poi è costretto a rincorrere, sebbene i tentativi di fuga delle ospiti non vadano oltre le due lunghezze.

Torniamo in vantaggio sul 17-16 grazie ad un attacco di Lucrezia, ma dura poco perché Brandi riporta avanti l’Ostuni (18-19).

Marika Brandi

Primo tempo di Giada, bomba della Zia e primo time-out della serata sul 20-19.

Oria finalmente avanti di due lunghezze grazie ad un ace-culo di Veronica (21-19).

Minetti passa dal centro nonostante un tentativo di recupero di Lucrezia che calcia una pallonata addosso a Giada; dopo il mani-fuori di Brandi è Marcello a dover fermare il tempo (22-23). La schiacciatrice ostunese ha già messo a terra 8 palloni imponendosi come una delle più brillanti protagoniste della serata.

Dopo 6 tentativi d’attacco, le padrone di casa ottengono il pareggio grazie a Ivana, che scarica la tensione con un’esultanza inquietante (23-23).

Esultanza di Ivana

Un bel muro di Sara ci regala la prima palla-set (24-23).

Sprechiamo tutto con un inestetismo tattile della Leonessa (volgarmente “doppia”) e con un lungolinea fuori misura (24-25).

Da un po’ di tempo, però, i palloni scottanti non ci fanno più tremare e riusciamo a rimediare: infrazione fischiata alle avversarie, ace di Leo e attacco vincente di Ivana dopo una magnifica difesa di Giorgia (27-25)!

Grande equilibrio, dunque. Se si fosse giocato con il vecchio sistema pre-rally point system, il punteggio sarebbe fermo sul 10-9.

Sara Giuffrè

Ognuno sa i fatti propri, ma credo che a Ostuni le 6 battute sbagliate siano motivo di qualche rimpianto. Anche di qualche iastema, probabilmente.

Secondo set

Nigro e Minetti valorizzano le difese di Annacarla e compagne; l’Oria replica con attacchi dal centro (Sara e Giada).

Un paio di errori e un paio di invasioni accrescono il nervosismo tra le file oritane; per fortuna, ci sono le giocatrici più esperte che – come sempre… – provvedono a raffreddare i bollenti spiriti, pur non riuscendo ad evitare un cartellino giallo (4-9).

Ammonizione

A risultare alquanto esasperante è anche la bravura in difesa delle atlete ostunesi. Per carità, anche noi sappiamo difendere benissimo, ma l’impressione è che mentre noi sfruttiamo reattività ed agilità in salvataggi spesso spettacolari, le nostre avversarie difendano senza fatica. Tiri il lungonea e c’è un’ostunese piazzata; provi la diagonale e c’è una giocatrice già pronta sul posto; tenti il pallonetto e la palla atterra dolcemente sulle mani di un’avversaria.

Per la rabbia scaraventi una bottiglia nel bidone della spazzatura? Bene, in fondo al bidone comparirà una giocatrice dell’Ostuni che raccoglierà la tua bottiglia con un bagher.

Vuoi appoggiare gli occhiali sul comodino prima di coricarti? Troverai Annacarla pronta a respingerli.

Vuoi suicidarti per la disperazione? Non puoi, perché se ti butti dall’ultimo piano, non ci saranno i Vigili del Fuoco ad acchiapparti nel telo; ci saranno le giocatrici dell’Ostuni…

Giada De Pascalis

Affidarsi a Giada si sta rivelando un’ottima scelta (la centrale sanpancraziese realizzerà 6 punti nel set); sull’altro fronte Brandi sta cedendo un po’ di spazio alle mancini terribili, Flore e Nigro, e il punteggio sorride all’Ostuni, nonostante il buon muro-difesa dell’Oria (16-17).

Un pallone finito a bordo campo viene recuperato da Bob D’Errico. Si comincia così.

Ennesimo errore in battuta delle gentili ospiti e bel mani-fuori di Veronica (18-17).

Anche all’andata ricordo che i primi due set terminarono con parziali alti. Allora, però, la sensazione fu che l’Oria peccò di pigrizia e di sufficienza, complicandosi (ed aggiustandosi) la vita da solo. Oggi la situazione è diversa e l’esito dei parziali è davvero incerto.

Simona Minetti

Brandi, Minetti e Cozzetto (ace con velo della stessa Minetti) portano l’Ostuni sul 18-21, Veronica spezza il break, ma un’ottima Brandi ipoteca il set (19-22).

Nello scambio successivo viene fischiato a Flore qualcosa che non ho capito e che non ha capito neanche l’interessata. Io mi tengo il dubbio in silenzio (anche perché è a beneficio dell’Oria e quindi ce me futte a me?), l’interessata il dubbio l’esprime in modo sanguigno e riceve un’ammozione indolore (20-22).

Le castagne dal fuoco ce le tolgono definitivamente Lucrezia con una doppietta, Giada con una provvidenziale difesa e successivo punto, e Veronica direttamente in battuta (24-22).

Il punto finale è ancora di Giada, grande protagonista del set, premiata con un bacetto dalla Zia (25-23).

E’ dura, durissima, ma stiamo giocando molto bene pure noi.

Bacetto

Terzo set

Devastante Lucrezia in avvio di set; da incorniciare una sua diagonale nei tre metri. La Zia non si fida delle mie rilevazioni e sospetta che assegni arbitrariamente più punti a Ivana. A scanso di equivoci stasera le attribuisco pure quelli della compagna accussì no’ può dìscere nienti.

La (vera) top-scorer della serata, però, sarà Marika Brandi con 15 punti.

Lei e Flore (bel pallonetto ed ennesima pipe) lanciano la fuga dell’Ostuni, tanto per cambiare (9-11).

Ivana recupera il gap, ma le ex, Simona e Annacarla, riportano avanti la Lightning con un muro ed un ace (13-15).

Un magnifico intervento difensivo di Giorgia si trasforma in un punto, grazie anche ad una grave incertezza – questa volta – della difesa ospite.

Il punto di Giorgia

Paradossi della vita. Abbiamo menato bombe e tiri piazzati e li hanno difesi; questa palla innocua, invece, viene fatta cadere da tre giocatrici che sarebbero tutte state in grado di recuperarla senza muoversi di un centimetro.

Bel muro di Lucrezia, ma Ostuni è ancora avanti grazie ad una diagonale di Flore e ad un pallonetto di Nigro (16-19).

Marcello chiama un time-out risolutivo: la squadra tornerà in campo concentrata e determinata, fatta eccezione per un paio di errori in battuta che non risulteranno molto graditi al tecnico oritano.

Leo difende un pallone impossibile, Ivana attacca con successo per due volte consecutive, Veronica sfrutta l’aiutino del nastro e poi è Lucrezia a mettere a terra il pallone decisivo (25-22).

Simona Leone

E’ stata una partita emozionante, intensa e ben giocata da entrambe le squadre. Non mi piace l’espressione “risultato giusto” perché nello sport il risultato è sempre giusto (tranne nel calcio delle scommesse, delle flebo e dei Moggi). Certamente, però, il punteggio di 3-0 rischia di apparire fuorviante e deve lasciare molta amarezza nelle nostre avversarie, che hanno giocato da pari a pari per tutta la partita ed hanno l’unica colpa di aver vanificato una posizione di vantaggio alla fine di ogni set (conducevano 24-25 nel primo, 19-22 nel secondo, 20-21 nel terzo).

Milena Flore

Battere quest’Ostuni con punteggio pieno è quindi un motivo di merito per le nostre ragazze. Oltretutto, pur con qualche imperfezione (colmata da una sana dose di cinismo), il nostro gioco non è dispiaciuto affatto. Anzi.

A sei giornate dalla fine, i play-off sono matematicamente fuori portata, ma del resto non sono mai stati il nostro obiettivo. Con questa vittoria abbiamo respinto definitivamente possibili attacchi in classifica da parte dell’Ugento e dello stesso Ostuni; la Nike è ancora una minaccia, ma anche il distacco da chi ci precede è un po’ diminuito e la soglia-salvezza si è avvicinata di tre lunghezze. Abbiamo il dovere di provarci. Sabato prossimo!

Veronica Parisi

Tabellino: Oria-Ostuni 3-0 (27-25, 25-23, 25-22)

New Volley Oria: Parisi 7, De Padova NE, Pezzarossa NE, De Pascalis 8, Gallo Ingrao 0, Giuffrè 3, Muri NE, Leone 3, Liace 26, Lo Noce NE, D’Errico NE, Mastria 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 4, errori in battuta 8.

Lightning Ostuni: Flore M. 9, Cozzetto 2, Rendina 1, Flore V. NE, Brandi 15, Minetti 7, Nigro 6, Gialluisi (L) – All. Tanzariello.

Muri-punto 1, ace 5, errori in battuta 11.

Arbitri: Genci Frasheri e Luciano Cocciolo.

Ivana Gallo Ingrao

Altri risultati: San Cassiano-Tempesta TA 3-2, Pallavolo80 BR-Gioia del Colle 3-0, Ugento Jr.-Nardò 0-3, Galatina-Spongano 1-3, Azzurra Lecce-Nike Lecce 0-3.

Riposa: Castellana Grotte.

Classifica: San Cassiano e Tempesta TA* 49; Pallavolo 80 BR 44; Nardò 41; Gioia del Colle* 32; Galatina e Spongano* 29; Castellana Grotte 26; Oria 23; Nike Lecce* 17; Ostuni* 10; Ugento Jr.* 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.

(*) Con l’asterisco le squadre che devono ancora effettuare un turno di riposo.

Esultanza oritana

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Nardò 65,00; Ostuni 60,00; Castellana Grotte 30,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica anche il Nardò occupando la quarta posizione grazie ai 65 euri di multa determinati dalle frase offensive e minacciose indirizzate agli arbitri.

Prossimo turno: Gioia del Colle-Oria, sabato 29 marzo, ore 18.30.


OSTUNI-ORIA 0-3

3 dicembre 2013

Ci guida la zia

Domenica 1^ dicembre 2013 – ore 18.30

Piove sulla nostra regione, piove da due giorni.

A giudicare dal rinvio della partita di Montescaglioso, piove anche in altre regioni. Almeno credo che la partita sia stata rinviata. In caso contrario, visto che il risultato non è stato ancora pubblicato, vuol dire che martedì sera Montescaglioso e Castellana stanno ancora giocando…

Teatro di Ostuni-Oria è il bellissimo palazzetto dell’ancora più bella città bianca. Peccato che in assenza dell’amato basket la struttura offra una sensazione di vuoto. Persino il bar è chiuso. Non abbiamo forse anche noi uno stomaco da soddisfare come i tifosi del basket? Non abbiamo anche noi da tutelarci dall’abbiocco domenicale con un bel caffè?

Giada De Pascalis

Per evitare che foto e video abbiano lo sfondo di una tribuna vuota, decido di recarmi solo soletto (prima di essere raggiunto dal presidente) nella gradinata di fronte alle panchine. Rappresento un’intera tribuna, wow! Se mi scappasse una jastèma all’indirizzo degli arbitri, non sarebbe molto complicato risalire al colpevole (ma non è mio costume e non ce ne sarà motivo, data la qualità impeccabile della direzione di gara odierna).

A proposito di arbitri, è la seconda volta consecutiva che siamo arbitrati da due donne. Ormai ci siamo dimenticati com’è fatto un arbitro maschio. Non che la cosa sia un problema. Anzi.

Quanti ricordi in questo palazzetto…

Le mirabolanti imprese di Alessandra Piccione.

La partita “perfetta” della Palafiom 2007-’08.

La mia prima telecronaca in diretta streaming.

Celeste.

Ivana Gallo Ingrao

Ma torniamo al presente e diamo un ultimo sguardo agli spalti. E’ sopraggiunto Cosimino Lo Re e – com’è d’obbligo in questi casi – la domanda è: chi è venuto ad osservare l’ex coach del San Vito dei Normanni? Non è una domanda di poco conto perché tutte le volte che il tecnico è venuto ad osservare una nostra atleta, quest’ultima ha regolarmente fatto cacare. Speriamo che sia venuto a visionare qualche giocatrice locale.

Seconde me, bisogna cambiare metodo, soprattutto nell’eventualità (auspicata) di un ritorno del San Vito in serie A con Lo Re in panchina. Invece di andare in giro a guardare le partite, Cosimino dovrebbe allestire uno studio come quello di “Uomini e donne”: lui si siede sul trono e le giocatrici-candidate alla serie A2 gli si propongono illustrando le proprie caratteristiche tecniche.

Cosimino tronista

Passiamo alle formazioni che è meglio.

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariacarmen Nigro opposta, Milena Flore e Marika Brandi laterali, Grazia Rendina e Simona Minetti centrali. Niente libero. Come ai vecchi tempi.

A disposizione di coach Carmelo Tanzariello: Maddalena Gialluisi e Valentina Flore.

Due ex recenti, dunque: Annacarla e Simona (quest’ultima nell’inedito ruolo di centrale).

Annacarla Cozzetto

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

Un’ex anche tra le nostre fila: Ivana.

Primo set

Un ace di Nigro, due errori in attacco dell’Ostuni e una doppia (2-2). In pratica, fino adesso non abbiamo fatto niente. L’avvio oritano è piuttosto flemmatico, atteggiamento che faremo fatica a scrollarci completamente di dosso nella prima metà della gara.

Mariacarmen Nigro

Grazie ai punti di Ivana e delle nostre centrali, tentiamo un piccolo allungo (8-10), ma le padrone di casa ci riacciuffano con un tocco di seconda di Annacarla e con dei buoni attacchi di Mariacarmen Nigro e Milena Flore (11-11). Faccio un po’ di fatica a dintinguerle, in verità: entrambe mancine, corporatura pittosto simile, entrambe molto pericolose in battuta. I punti qui riportati, dunque, vanno presi col beneficio del dubbio.

Inizia a salire in cattedra zia Lucrezia, generosa in difesa e ficcante in attacco, ma da sola non basta a coprire tutti gli errori-punto con cui ci stiamo macchiando la coscienza (saranno 10 in questo parziale, a cui dovremo aggiungerne addirittura altri 12 nel set successivo).

Pipe di Lucrezia

Un attacco di Veronica ed un ace di Ivana sembrerebbero risolutivi, ma Simona Minetti ci raggiunge con un muro (17-17).

Certamente noi non stiamo disputando una partita da ricordare su “Sfide”, ma l’Ostuni si mostra meritevole di una posizione in classifica più congrua: difende bene (dimostrando che il libero non è un dogma), serve ancora meglio e gioca, in generale, con una certa intensità.

Sbaglia, però, qualcosa di troppo in attacco e le nostre ragazze sono brave ad approfittarne (19-23).

Sara Giuffrè

Mai dire mai, purtroppo, perché l’Ostuni rimette tutto in discussione con un break di 4-1 (23-24) finché dal cilindro della nostra prima linea non tiriamo fuori il fondamentale del muro: prima è Sara a stoppare un attacco locale, poi, al secondo tentativo nello stesso scambio, è la Leonessa a murare l’azione offensiva di Nigro (23-25).

Secondo set

Qualunque fosse l’oggetto di osservazione di Cosimo Lo Re, non deve aver suscitato impressioni particolarmente favorevoli visto che l’allenatore ha abbandonato prematuramente gli spalti.

Mourinho, invece, avrebbe certamente apprezzato il consueto lavoro con i piedi di Annacarla. Cosa te ne fai di un libero di pallavolo quando in copertura c’è un libero alla Passarella?

Veronica Parisi

Servizi vincenti di Flore e di Nigro, muri di Giada e di Leo, ma è l’Ostuni, con un muro di Minetti, a raggiungere il massimo vantaggio (7-4).

Vedere Simona Minetti giocare da centrale mi fa un certo effetto; quello che non ricordavo era il suo monopolio degli effetti sonori sul parquet. Ad ogni servizio avversario, ti fa la telecronaca in anticipo del servizio stesso (“Salta!”, “Corto!”, “Lungo!”, “Batte ad effetto con rotazione verso sinistra di 19,5 gradi…!”) e poi aggiunge altri dettagli che in tanti anni di pallavolo assistita non ho mai capito (mi riferisco a quando le giocatrici, alzando la manina, alludono a “prima”, “seconda” e cose del genere).

Indicazioni

L’Oria che vogliamo si manifesta nel momento del pericolo: splendido break da sette con attacchi cazzuti di Veronica e Lucrezia, nonché il consueto ace di Ingrao Meravigliao (7-11).

Annacarla interrompe il trend con un disimpegno nell’angolino del posto cinque, ma Lucrezia e Veronica sono scatenate e con i loro attacchi allontanano ulteriormente l’Oria come le coppiette che si allontanano dal centro di Francavilla per imboscarsi allu parapallu (11-16).

Commettiamo, però, l’errore di mollare la presa troppo presto e una strepitosa Flore accorcia le distanze e restituisce fiducia al proprio sestetto (15-17).

Giada De Pascalis

C’è un’altra giocatrice non identificata (presumo che sia l’altra Flore) che, pur senza giocare, sta mettendosi in luce per caratteristiche utili alla causa: ogni pallone disperso nei corridoi di questo ampio e maestoso palazzetto viene localizzato con un GPS e restituito alla partita. Per non parlare di quando il pallone finisce sotto la curva e viene recuperato dalla ragazza con la stessa agilità di uno speleologo…

Marcello introduce Nocciolina e la Leonessa arma ripetutamente la mano di Veronica, finora particolarmente preziosa: dopo 5 attacchi vincenti nel set, però, la mano fatata proclama uno sciopero improvviso e sul 20-20 rileviamo l’ingresso in campo di Giulia.

Giulia Moretto

La giovane opposta oritana stasera sfoggia un nuovo look, con i riccioli sciolti all’uscita dall’elastico. Quanti capelli! Come ha fatto, fino adesso, a comprimerli in un tuppetto? O sono forse cresciuti di due metri in una settimana? In ogni caso, sono proprio due muri attivi di Giulia a risolvere il set: il primo sul 20-22, il secondo sul 22-24.

E’ un Oria un po’ pigro questa sera, ma quello che conta è il risultato e adesso la partita si sta mettendo bene.

Terzo set

Il confronto rimane in equilibrio fino al 5-5: Brandi, Flore e Nigro per l’Ostuni; Ivana, Sara, Leo e Giulia per un’Oria particolarmente micidiale in battuta.

Marika Brandi

Lucrezia mette a terra il primo dei 7 palloni che costituiranno il bottino personale del parziale, Winehouse va a segno in battuta e da seconda linea, la Leonessa impone il terzo muro della propria serata (6-12).

In effetti, in macchina si era parlato di raddoppi a muro; non ho capito granché, ma, così a intuito, mi pare che la palleggiatrice abbia messo in pratica diligentemente le istruzioni tattiche.

Bel lungolinea della nuova entrata Gialluisi, rintuzzata da un tocco di seconda di Leo e da un perentorio muro di Ivana (9-17).

Servizio di Ivana

Dall’11-17 in poi è una cavalcata trionfale delle ragazze di coach Marcello, che sfruttano ottimamente il servizio di Ivana (due ace). In particolare è Lucrezia ad essere devastante e ad attaccare anche dal centro del rete.

Marcello vorrebbe vedere all’opera Federica e Carmen, ma Ivana continua a servire lanciando chianconi come un’ossessa e le sostituzioni è come se non fossero state effettuate.

Finisce 11-25.

Esultanza oritana

Pur con qualche esitazione, legata sia alla determinazione delle padrone di casa che ad un approccio un po’ svogliato da parte nostra, l’Oria si porta a casa i tre punti. Questo volevamo; questo abbiamo ottenuto. Le note migliori vengono dalla prolificità offensiva delle nostre attaccanti: 8 punti in meno di due set per Veronica, i “soliti” 15 punti per Ivana e ben 17 per una Lucrezia che sta vivendo la sua seconda giovinezza. E Giulia (5 punti) ha fatto la sua parte proporzionalmente allo spazio concesso.

Il prossimo incontro è contro il Gioia del Colle, una formazione ben attrezzata e con il fiore all’occhiello di una De Moraes che non dovrebbe trovarsi in serie C ma alle Olimpiadi. Sarà una bella sfida. Può essere anche una svolta per capire chi siamo.

Simona Leone

Tabellino: Ostuni-Oria 0-3 (23-25,  22-25,  11-25)

Lightning Ostuni: Flore M. 10, Gialluisi 1, Cozzetto 2, Rendina 1, Flore V. NE, Brandi 2, Minetti 5, Nigro 8 – All. Tanzariello.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 1.

New Volley Oria: Parisi 8, De Padova 0, Pezzarossa NE, De Pascalis 3, Gallo Ingrao 15, Giuffrè 2, Muri 0, Moretto 5, Leone 6, Liace 17, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 8, ace 8, errori in battuta 2.

Arbitri: Claudia Romina Ranieri e Loredana Basanisi.

Marika Brandi

Altri risultati: Tempesta TA-San Cassiano 2-3, Montescaglioso-Castellana Grotte rinviata, Gioia del Colle-Pallavolo 80 BR 1-3, Spongano-Galatina 3-2, Nardò-Ugento Jr. 3-0, Nike Lecce-Azzurra Lecce 3-0.

Classifica: San Cassiano 20, Tempesta TA 19; Pallavolo 80 BR 15; Montescaglioso* 14; Galatina 13; Nardò 12; Castellana Grotte* 11; Oria, Gioia del Colle e Spongano 9; Nike Lecce 7; Ugento Jr. 5; Azzurra Lecce 1; Ostuni 0.

(*) Montescaglioso e Castellana Grotte una partita in meno.

Veronica Parisi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni anche stavolta.

Prossimo turno: Oria-Gioia del Colle, domenica 8 dicembre, ore 18.30.


RITRATTI: SILVIA RENNA

18 novembre 2009

CENTRALE

Nata a Campi Salentina (LE), 29 anni fa; vive a Trepuzzi (LE).

Segno zodiacale:

Leone.

Quando hai iniziato a giocare a pallavolo?

A 13 anni.

Perché proprio la pallavolo?

Non c’è un motivo particolare. Diciamo che si è trattato di un caso.

Perché proprio da centrale?

Inizialmente giocavo in posto quattro; poi, salendo di categoria, gli allenatori mi hanno impiegata praticamente in tutti i ruoli o quasi. Giocare da centrale alla fine non è stata una mia scelta. Anzi, se potessi tornare indietro, non mi dispiacerebbe giocare da opposto.

La tua carriera:

1999-’00 – Pink Volley, serie D

2000-’01 – Pink Volley, serie C

2001-’02 – Maglie, serie C

2002-’03 – Volley Tuglie, serie C

2003-’04 – Volley Tuglie, serie B2

2004-’05 – Volley Tuglie, serie B2

2005-’06 – Pallavolo Ostuni, serie B2

2006-’07 – Pallavolo Ostuni, serie B1

2007-’08 – Autoluna Salerno, serie B2

2008-’09 – Tekla Scafati, serie B2

2009-’10 – Taranto, serie B2

Cos’altro fai nella vita?

Pallavolo a tempo pieno.

I tuoi hobbies?

Nessuno. Il volley mi impegna completamente.

L’ultimo libro che hai letto:

Mille splendidi soli di Khaled Hosseini. Però non lo consiglio; troppo triste.

L’ultimo film che hai visto:

Cinderella man.

Il tuo cantante preferito?

Renato Zero. Anche Liga e Vasco, ma Renato Zero è il numero uno.

Il tuo piatto preferito:

Pasta in bianco.

Che?!

Il sabato di sicuro. Probabilmente è un retaggio scaramantico.

Sapresti elencare i tuoi principali pregi?

Non dovrei farlo io. Posso riferirti quello che sento dire dagli altri: simpatica e altruista.

E i tuoi difetti?

Dicono che sono troppo permalosa. E anche l’altruismo può diventare un difetto.

Il più bel ricordo della tua carriera:

La promozione in serie B1 con l’Ostuni. Al di là del risultato tecnico, mi resta soprattutto il ricordo di un gruppo di atlete magnifico. C’era molta coesione. E poi sono convinta che quella promozione sia stata “aiutata” da qualcuno che era in Cielo.

Il più amaro:

Non esserci salvate dalla retrocessione nel campionato successivo. La matematica ci condannò al penultimo turno, dopo una sconfitta in Sardegna. Quanta amarezza.

Quale difetto tecnico, se ritieni di averne, vorresti correggere?

Stando a quello che dice il mister, sono troppo aggressiva a muro; anticipo troppo.

L’osservazione più ricorrente del coach nei tuoi riguardi:

Non c’è una frase specifica. In questo periodo sta insistendo sulla necessità di migliorare l’intesa con Ale. Devo armonizzare meglio i miei tempi di rincorsa con quelli dei suoi passaggi.

Sei scaramantica? Compi “rituali” particolari prima, durante o dopo le partite?

Adesso non tanto. Quando, però, gli arbitri ci dicono “in bocca al lupo” al termine del riconoscimento, la toccata sopra è automatica…

Il tuo soprannome:

A Ostuni mi chiamavano Terminator. Credo dipendesse dal mio atteggiamento aggressivo in campo e dal mio modo di esultare.

Giocatore o giocatrice che ammiri di più:

Simona Gioli e Gigi Mastrangelo.

Qual è stata la partita più gratificante della tua carriera?

Quella decisiva per la promozione in B1 con l’Ostuni. Ricordo l’entusiasmo e un tifo mai visto. Mi veniva la pelle d’oca ogni volta che toccavo un pallone.

E la partita che vorresti cancellare?

Una delle più recenti: quella contro l’Acquaviva. Può capitare di giocare male, ma è l’atteggiamento ad essere stato troppo superficiale.

Cosa ti piace di più del mondo della pallavolo?

Il rapporto con le compagne quando si riesce a costruire un clima positivo e sincero. Quest’anno credo che siamo già sulla buona strada.

C’è, invece, qualcosa che ti infastidisce?

L’ipocrisia. Ma naturalmente non è un problema che riguarda soltanto la pallavolo.

Perché due anni fa hai deciso di trasferirti in Campania e perché adesso hai deciso di tornare nella tua Puglia?

Decisi di andare a Salerno per assumermi responsabilità diverse; volevo mettermi alla prova e vedere come sarei riuscita a cavarmela lontano da casa. Sul passaggio da Salerno a Scafati, invece, hanno influito altri fattori, come il desiderio di restare vicina al gruppo di ex-compagne conosciute a Salerno e l’offerta interessante che mi era stata proposta dalla società scafatese.

Cosa ti resta dell’esperienza a Salerno e a Scafati?

Il bellissimo gruppo che avevamo costituito a Salerno. Sono stata troppo bene; non ci sono aggettivi. Ma anche a Scafati ho trovato delle ottime compagne di squadra. Sul piano tecnico, credo che gli insegnamenti di coach Castillo mi abbiano aiutata a migliorare.

Trepuzzi ha una squadra di pallavolo femminile; ti piacerebbe un giorno giocare nella squadra della tua città, a prescindere dalla categoria?

Sì, mi piacerebbe. Però… non prescindo dalla categoria e quindi non è il momento.

Qual è la rinuncia più gravosa a cui ti costringe la pallavolo?

In passato mi pesava il poco tempo che potevo dedicare ai miei amici. Adesso mi dispiace non poter stare abbastanza con i miei genitori.

Obiettivi e desideri personali per il tuo futuro:

Non ne ho a lungo termine perché a me piace vivere giorno per giorno ed affrontare le cose con gradualità. Penso a far bene quest’anno, poi si vedrà.


LA FINESTRA SULLA C: OSTUNI-TEMPESTA 3-0

11 novembre 2009

E finalmente vediamo giocare la Tempesta.

Il calendario quest’anno non è stato benevolo: le partite in casa della squadra jonica coincidono con quelle fuori della Palafiom; bisogna dunque approfittare delle trasferte.

Uso “trasferte” al plurale, ma non è detto che ne seguiranno altre per quello che mi riguarda. Coach Monopoli, il Velasco dei Due Mari, non mi vuole. Prima della partita mi ha invitato sarcasticamente a sistemarmi fra i tifosi dell’Ostuni (che poi sarebbero il signore e la signora Marcianò); al termine dell’incontro mi ha detto di non scrivere niente e di non venire più.

Tutto questo soltanto perché alla vigilia avevo espresso simpatia per l’Ostuni, sentimento che esisteva già ai tempi in cui le brindisine erano nostre avversarie dirette; figuriamoci adesso. Lo sport è amicizia, fermo restando il sostegno alla Tempesta (ed ho i testimoni…).

Dicevamo del pubblico. Sono tre anni che veniamo a Ostuni ed è veramente triste notare ogni volta un palazzetto tanto grande quanto vuoto e muto. Queste povere creature giocano sempre “in trasferta” ed oggi la rappresentanza di tifo rossoblu è nutrita e chiassosa. Di solito il più loquace è il signor Alfredo; questa volta sono state le gentili signore al seguito a distinguersi per il tifo caloroso. E per le vibranti contestazioni.

Luigi cerca di adattare la macchina fotografica alle condizioni di luce della struttura; io faccio lo stesso. Il palazzetto di Ostuni, da questo punto di vista, è perfido: è ben illuminato eppure si tratta di una luce che non giova molto alle fotografie; non bisogna esagerare con zoom e tempi di posa.

Una caratteristica positiva è invece la prossimità con le panchine; puoi tentare di ascoltare tutti i time-out.

Durante il riscaldamento il premio di giocatrice più bersagliata dalle pallonate va ad Adriana Cardone. E’ un brutto presagio per la Cubana, che si procurerà un lieve infortunio in partita.

Si comincia.

La Tempesta è ancora priva di Simona Muraglia ed il ruolo di palleggiatrice è nuovamente rivestito da Federica Pantile. L’opposto è Sonia Tinelli, le bande Francesca Cocca ed Eva D’Elia, le centrali Adriana Cardone e Bruna Clemente, il libero Alessandra Turchiarulo.

Nell’Ostuni di coach Solombrino vedo la nostra Paoletta (e questo si sapeva), la capitana Daniela Calò (e anche questo si sapeva), la veneta volante (e questo l’avevo saputo da poco) e Federica Cutaia (questa, invece, è stata una sorpresa). Le altre non le conosco, a parte l’amica di Ivana come libero.

Prima del fischio d’inizio, il libero Turchiarulo entra al posto di Bruna, ma anche la capitana Cocca si avvicina alla centrale per congedarsi. Manco stesse emigrando per dieci anni…

“Mandaci una cartolina dalla panchina, mi raccomando…”

L’avvio è equilibrato e Federica Pantile sembra in buona serata. Così a occhio, mi pare che abbia servito molto bene i posti quattro e le centrali; soltanto con Sonia è risultata un pochino imprecisa.

A metà del parziale Ostuni infila una serie positiva che non sarà più recuperata. Grande Paoletta, molto ispirata.

Speravo che la vicinanza con le panchine potesse permettermi di intercettare qualche utile considerazione tecnica; purtroppo, però, Solombrino è sempre molto pacato e non si sente niente mentre Davide parla a bassa voce quando fornisce indicazioni tattiche e urla quando è incavolato o agitato.

A un certo punto il Velasco dei Due Mari grida un “Oooh!” in direzione di Cofanetto, che in quel momento è in panchina. Federica cerca di interpretare il comando del coach ed elabora mentalmente alcune ipotesi: “Oooh!” potrebbe voler dire:

1) Preparati ché fra poco entri;

2) Finiscila di fare casino con le compagne ché mi stai distraendo;

3) Mi vai a prendere un caffè, per cortesia?

Direi che era buona l’ipotesi numero uno.

L’ingresso di Cofano, però, completa il raduno nazionale di Federiche sul parquet (oltre al libero rossoblu, ci sono Pantile, Litti, Tonon e Cutaia). Ancora una e si potrebbe giocare la partita delle Federiche contro le restanti giocatrici… Fra l’altro, con l’aggiunta di un opposto, sarebbe anche un sestetto ben equilibrato: Pantile in palleggio, Tonon e Cofanetto di banda, Cuti e Litti centrali. Niente male, davvero.

Il set è delle padrone di casa.

Oltre ad aver portato classe, esperienza, bravura, punti e – diciamolo – bellezza, Daniela deve aver portato ad Ostuni anche le maglie del Tuglie di tre anni fa: blu con bordi gialli.

Blu con bordi bianchi e rossi sono, invece, le divise della Tempesta. Entrambe sono molto fini, però sarebbe preferibile se anche nel volley valesse la prassi di altri sport per cui i colori delle due squadre in campo sono sempre diversi. Opinione personale.

Nel secondo set la Tempesta gioca bene solo a sprazzi; sembra non esserci una grande convinzione. Ostuni cresce e controlla il parziale.

Daniela realizza un punto aiutata dal nastro. Girandosi verso le compagne che la festeggiano mostra con un gesto eloquente quale parte del corpo è risultata determinante in questa fortunata conclusione. Viva la sincerità.

E’ il momento dei secondi tocchi di Paoletta. La piccina lo sa fare bene; è giusto che si conceda questa soddisfazione.

Sale un po’ di nervosismo in casa Tempesta per via di un paio di decisioni dei direttori di gara.

Un giovane tifoso tarantino, che sventola pericolosamente una bandiera nei pressi degli attributi di Gianluca, attribuisce al secondo arbitro l’appellativo di Caparezza.

E’ la pettinatura ad aver ispirato il nomignolo.

Il secondo set termina con un punto realizzato dal libero locale. Non me ne voglia la Tempesta, anzi auguro a Turchiarulo e a Cofanetto di mettere a terra almeno dieci palloni a testa, da liberi, nel corso del campionato, ma questa situazione per me assume sempre un certo fascino. La nostra Leo, peraltro, l’anno scorso ci ha abituati  bene.

E’ la prima volta, però, che mi capita di assistere ad un set-point messo a segno da un libero. La cosa non deve risultare molto divertente per coach Davide, ma congratulazioni a Simona Minetti.

Nel terzo set la migliore Tempesta.

Nonostante l’estro di Paoletta, i perentori primi tempi di Cuti, le strepitose diagonali di Daniela e i caratteristici lungolinea di Tonon, le ragazze tarantine lottano con i denti e ribattono colpo su colpo.

Se Sonia non ha molti palloni giocabili a disposizione, a farsi carico di un’esaltante rimonta è Eva D’Elia.

La Cubana è costretta ad uscire, ma Litti si impone con autorevolezza e con i muri, Cocca suona la carica e la Tempesta passa a condurre per 5-10.

Poi la formazione jonica cede terreno, viene scavalcata (13-16), ma ha un nuovo sussulto e si arriva così appaiati al 23-23. E’ un terzo set molto incoraggiante in prospettiva futura; la squadra può fare ottime cose.

Sul più bello, però, prevale l’esperienza e la saldezza di nervi delle brindisine che schiacciano i due palloni determinanti per la vittoria (23-25).

Ricordo che il sito della Tempesta è http://www.gruppotempesta.com.


LA BUSTA DEL LATTE (3) – FEDERICA TONON

30 ottobre 2009

Due anni fa giocava nell’Ostuni. Resterà nella leggenda la sua prestazione contro il Centro Ester nella sfida che valse la permenenza nella categoria.

Lei è Federica Tonon, campionessa internazionale di beach-volley prestata (con risultati eccellenti, come abbiamo visto) al volley indoor, giocatrice veneta prestata alla Puglia.

Da quella stagione, però, non l’abbiamo più vista su un parquet. In un palazzetto sì, l’abbiamo vista, ma solo in veste di autorevole spettatrice a San Vito dei Normanni,.

Dove sarà adesso Federica Tonon? Magari si sta godendo un tramonto infuocato da una spiaggia delle Hawaii. Non sarebbe la prima volta, beata lei.


LA VALIGIA SUL LETTO E’ QUELLA DI UN LUNGO VIAGGIO

23 settembre 2009

Se mi lasci non vale, dentro quella valigia

tutto il nostro passato non ci può stare

(Julio Iglesias)

Prima di presentare (un po’ in ritardo) la Cosa che ha appena esordito in questo campionato 2009-2010, vediamo dove sono finite le partenti.

Di solito, i saluti alle giocatrici che lasciavano la Palafiom non erano particolarmente lunghi dato che si trattava di poche atlete all’anno; il grosso della squadra abitualmente veniva confermato.

Quest’anno la tradizione non è stata rispettata e si farebbe prima ad elencare i nomi delle poche ragazze rimaste.

La diaspora rossoblu contempla Vittoria Repice (San Vito dei Normanni, A2) Simona Corallo (Soverato, B1), Michela Benefico (Livi Potenza, B2), Simona Mucci (Oria, B2), Marcella Scaglioso (San Pietro Vernotico, B2), Désirée Fiore (Noci, C), Paoletta Marcianò (Ostuni, C), Sonia Tinelli (Tempesta Taranto, C).

La capitana Silvia Buso si dedicherà, invece, al settore giovanile in ragione dell’esperienza maturata in anni di “allevamento” di nuovi talenti.

Ogni occasione è buona, inoltre, per salutare Clara Clemente (Sant’Arcangelo di Potenza, A1).

Contraddicendo la canzone di Julio Iglesias, il cui incipit è stato usato per titolare questo post, i viaggi delle nostre ex non sono poi così lunghi e questo potrebbe offrire la possibilità di ammirarle e di sostenerle dal vivo a condizione che i calendari lo consentano.

Purtroppo farà eccezione la Corallina, che tornerà in Puglia sempre quando noi saremo impegnati in partite coincidenti come tempi.

A tutte va un caloroso abbraccio. In bocca al lupo!

E non prendete troppe iniziative quando giocate contro di noi… State rilassate…