LE VITE DEGLI ALTRI (SAN VITO DEI NORMANNI-LORETO 3-0)

27 dicembre 2009

Taranto, Alfieri, 17 maggio 2006.

Manfredonia, PalaDante, 14 maggio 2007.

Taranto, Palafiom, 20 maggio 2007.

Taranto, Maria Pia, 10 novembre 2007.

Manfredonia, PalaDante, 23 febbraio 2008.

Questi sono i luoghi e le date.

In tutte queste circostanze, però, le mitiche gemelle di Foggia erano in coppia (il 10 novembre, in realtà, Roberta era infortunata, ma era comunque presente sugli spalti del Maria Pia con la sua calza policroma).

Il 13 dicembre 2009, per la prima volta, ammiro una gemella sola, Stefania, che adesso gioca nella Dixdi Emmedata Loreto di A2.

Se non fossi astemio, avrei potuto ubriacarmi prima della partita così da vedere doppio e illudermi che le sorelle Liguori fossero in due come in passato. Ma, appunto, sono astemio nonostante i cinque anni al seguito della Palafiom.

Dunque, quest’anno niente foto-ricordo in mezzo a questi due miracoli della natura.

Uno strano destino, però, mi porterà il giorno dopo a bere un caffè in un bar di piazzale delle Province, a Roma, e a zuccherarlo con una bustina su cui è stampato lo sponsor della squadra di Roberta: Classico Caffé Circi…

Le combinazioni della vita.

Arrivo al palazzetto con congruo anticipo, visto che la fase che più mi interessa questa sera è il riscaldamento. Riesco così a trovare uno degli ultimi posti liberi. Stefania mi saluta da lontano con particolare trasporto. Sono molto compiaciuto di questa accoglienza; peccato che più tardi scoprirò che l’avvenente giocatrice stava salutando con particolare trasporto i suoi familiari seduti a circa tre metri dietro di me.

Osservo che la ragazza è cliente dello stesso artista che applica i nastri del taping sulle braccia di Ilaria Cacace. Stesso colore e soprattutto stesso disegno di pregevole gusto estetico.

E’ pregevole, come sempre, anche la scenografia del Palamacchitella. A parte il vivace e costante incoraggiamento del pubblico ed il biancazzurro che circonda il parquet, vengono calati dalla nota “balconata” dei megaposter che rappresentano le giocatrici locali.

Quando la partita inizia, vengono ritirate su. Così non si rovinano come è successo ai giocatori di basket di Massafra, all’altezza del secondo bivio, che adesso sembrano tutti decapitati…

Concludiamo con un’altra considerazione estetica: anche in serie A le arbitre bone non mancano.

Giocatrici, arbitre, taping, scenografie; tutto è bello qua. Io cosa ci faccio? Mo azzecco e me ne vado…

La partita non ha molta storia. Loreto gioca dignitosamente, ma si vede che in campo manca qualcosa. Chessò? Una Stefania Liguori, ad esempio.

San Vito gioca molto bene, nonostante le condizioni fisiche non ottimali di alcune giocatrici. La nostra Vittoria è in campo dall’inizio alla fine, ma la schiena non è ancora guarita e condiziona il rendimento della forte centrale calabrese. Il carattere, comunque, è sempre quello della combattente che abbiamo conosciuto a Taranto: pochi punti, stasera, ma a muro saprà smorzare molti attacchi ospiti.

Nel primo set Loreto resta appaiata sino al 20-20, ma San Vito ha due giocatrici straordinarie che nei momenti delicati danno sfogo alla loro bravura e alla loro potenza: la brasiliana Elisangela e la serba Hanusic. Quest’ultima, in particolare, regala spettacolo e taglia ripetutamente il muro avversario.

Il set si conclude 25-22.

Il secondo parziale è un monologo del San Vito, che raggiunge un vantaggio di ben 9 punti.

Soltanto a quel punto l’allenatore marchigiano si decide ad effettuare quel cambio che, se compiuto prima, avrebbe potuto riaccendere l’incontro: Stefania Liguori.

La ragazza foggiana, prima di entrare sul parquet, solleva la paletta con il numero 10. A questo punto mi chiedo se il 10 indichi il numero di maglia della compagna da sostituire o se, piuttosto, non sia una specie di valutazione.

Come nei concorsi di bellezza quando i giurati esprimono il proprio voto. In questo caso sarebbe un’autovalutazione.

Fatto sta che senza Stefania il punteggio del set è 22-13, con Stefania è 3-5. La matematica, al mio paese, non è un’opinione. E posso ben dirlo io che vanto ormai due anni di esperienza di scoutman; che cavolo…!

Perché ancora nessuno mi chiama in serie A? Io so leggere le partite, io saprei fornire agli allenatori le indicazioni utili per vincere le partite…

Niente da fare; sono un genio incompreso.

Purtroppo l’allenatore del Loreto persevera nell’errore e tiene in panchina Stefania in tutto il terzo set.

Il risultato qual è? San Vito dei Normanni stravince il parziale con l’imbarazzante punteggio di 25-14, frutto di un controllo assoluto del match da parte delle brindisine di Lorè, oltre che delle giocate travolgenti e spettacolari di Elisangela e Sanja Hanusic.

Riepilogando: senza Stefania 72-49 per San Vito, con Stefania 3-5.

In vista del nuovo anno, l’occasione è gradita per un “in bocca al lupo” al San Vito (in particolare a Vittoria e a Sanja), al Loreto, al Sabaudia e alla famiglia Liguori.