ORIA-VOLLEY’S EAGLES BARI 0-3

23 Maggio 2016

Domani è un altro giorno

Domenica 22 maggio 2016 – ore 18.30

D come débacle.

La nostra, ma anche quella dell’intero girone B. Tutte retrocesse le squadre salentine impegnate nei play-out; solo il Tricase resiste tra quelle in lizza per la promozione.

D come dominio.

Quello assoluto, netto, indiscutibile, che è stato esercitato dalla Volley’s Eagles per tutta la partita di ritorno.

D come la categoria che dovrebbe toccarci l’anno prossimo (ma l’estate presenta spesso qualche sorpresa) e come la categoria dalla quale, invece, sale la Frascolla Taranto degli ex Marcello, Ivana e Pocahontas. Complimenti e tanti auguri.

D come dove cavolo stanno gli sponsor?

La loro assenza continua a compromettere gli investimenti societari. Mi viene quasi voglia di diventare imprenditore solo per poter sponsorizzare la squadra. Mo fondo ‘na start-up.

Annacarla Cozzetto

D come domani. Soprattutto come domani.

Archiviato questo campionato, si guarda avanti. Come dicono Mino e Rossella O’Hara, domani è un altro giorno.

Ma adesso mi tocca raccontare la partita, anche se ne farei volentieri a meno. Credo che sia stata la peggiore di tutta la stagione.

Gara 1 aveva lasciato l’amaro in bocca, la sensazione di un’occasione sprecata, ma anche la consapevolezza di parziali alti e di andamenti altalenanti nei set. In altre parole, la speranza di potercela giocare.

Il riscaldamento sembra sereno, uguale agli altri. Tony scrive qualcosa sul blocco-notes, mister Brattoli passa in rassegna le proprie truppe con l’aria da zio buono e sapiente che ha tante cose da raccontare. A volte anche un po’ burbero, ma stasera non ce ne sarà bisogno.

Sara Zanzarelli

I roster dell’andata sono confermati.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Bianco opposta, Sara Zanzarelli ed Eleonora Calamo schiacciatrici, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Luana Turchiarulo, Chiara Catanzaro, Sara Caliolo e Daria Spina.

Non ho visto il referto né il Camp 3, ma – così a occhio – mi pare che le Eagles siano le stesse dell’andata: Annalisa Fusaro in palleggio, Alessia Paradiso opposta, Roberta Renna e Delia Girardi schiacciatrici, Simona Mininni e Isabella Francklin centrali, Francesca Martino libero.

A disposizione di coach Roberto Brattoli: Federica Trotta, Stefania Lazzari, Valeria Rizza e Giulia Barile.

Isabella Francklin

Per una partita così importante bisognerebbe imitare quegli stadi in cui un cantante famoso va al centro del campo e canta l’inno nazionale.

Non dovremmo cercare neanche tanto lontano visto che in squadra abbiamo tutte le risorse che ci servono. Con le due formazioni allineate, Valeria potrebbe fare un passo avanti e interpretare al microfono una canzone di Adele.

Certamente il nostro libero farebbe meglio di questa Karen Harding che a Wembley si è un po’ imbambolata.

Primo set

Delia Girardi in battuta.

Come sarebbe bello se d’incanto la nostra ricezione si fosse aggiustata garantendoci percentuali da 100%. Almeno stasera. A compensazione di tutto un campionato di sofferenza. Ne abbiamo diritto.

Niente da fare: riceviamo a occhio, Annacarla percorre i suoi primi 5 metri da sprinter e poi attacchiamo fuori (0-1). Soffriremo un po’ anche stasera – deduco.

Ma mai avrei immaginato che l’avvio della partita sarebbe stato disastroso al punto da far scorrere il punteggio sino allo 0-9.

Sul fronte barese: Girardi inesorabile, muro invalicabile con Francklin padrona della rete, attacchi che non trovano resistenza e difesa reattiva in quelle rare volte in cui il pallone passa da quella parte.

Sul fronte oritano: due time-out già consumati.

Delia Girardi

 “Non ci sto co’ ‘a testa” – direbbe Carlo Verdone interpretando l’approccio alla partita delle nostre ragazze.

E sì che era importante – se non proprio decisivo – partire bene.

Due gentili omaggi delle ospiti e poi riprende la discesa verso le tenebre: due ace di Francklin intervallati da un bel pallonetto di Renna che piazza la sfera alla propria sinistra, nel nostro posto due (2-13).

Ho bisogno di distrarmi per non cadere in depressione e allora mi concentro sul tatuaggio sulla spalla destra di Renna Non riesco a distinguere l’oggetto; vedo solo che è rosso e verde. Forse è un’anguria.

Roberta Renna

Amy spezza l’assedio con una pipe, Simonina rompe il ghiaccio e poi vanno a segno anche Eleonora da posto quattro e Pel direttamente in battuta (7-15).

Mai dire mai: nel primo set dell’andata rimontammo 10 punti di svantaggio e dunque tutto può succedere. Ma purtroppo stasera le cose vanno diversamente: noi sembriamo più scarichi, le ragazze di coach Brattoli sono perfette tatticamente, tecnicamente e mentalmente. Sanno come devono battere, sanno come devono attaccare, si tuffano in difesa di ogni pallone e sembrano aver risolto tutte le imperfezioni dell’andata. Un esempio su tutti: la palleggiatrice Fusaro, un po’ fallosetta all’andata, oggi incapperà in una sola doppia e neanche tanto vistosa (senza contare aperture da applausi e un secondo tocco rivelatore di una buone dose di coraggio e di legittima autostima).

Annalisa Fusaro

Francklin scavalca il muro con un altro pallonetto, ma, dopo che la palla ha toccato terra, si continua a giocare per un’altra mezz’ora altrimenti il set finisce troppo presto.

Oltre che una battitrice spietata, Girardi si rivela anche insuperabile in difesa avviando un duello interno a colpi di salvataggi con il libero Martino.

Il gesto tecnico più bello dell’Oria è un salvataggio di piede di Annacarla sull’11-18.

Annacarla Cozzetto

Il set termina con un attacco vincente di Paradiso (16-25).

L’unico elemento di speranza è che, dopo l’avvio disastroso, sembriamo entrati in partita e l’andamento di mezzo set è stato apparentemente equilibrato. Ma si può parlare di gara equilibrata quando i punti di distacco oscillano tra 7 e 9?

Secondo set

Cambiamenti in casa oritana; Tony deve provarle tutte: Amy si sposta in posto quattro, Eleonora scala in due e il ruolo di centrale viene rilevato dalla giovane Chiaretta.

Chiara Catanzaro

Purtroppo il copione del primo set si ripete: parziale di 1-8 con Girardi protagonista in attacco e in battuta.

Cade anche lo striscione della nostra società: un brutto presagio.

La situazione è disperata e quindi passiamo alla guerra non convenzionale. Pel scarica un primo tempo sulla faccia del libero ospite: non vale come tentato omicidio, ma come salvataggio e ci tocca elaborare altre strategie.

In ogni caso Amy è sempre encomiabile, qualunque ruolo rivesta. E’ un’atleta di categoria superiore che ha accettato di venire a Oria pur sapendo che sarebbe stato un campionato senza ambizioni. La vichinga si è confermata una grande professionista facendo il proprio dovere dalla prima all’ultima partita e inanellando una serie di performance stratosferiche.

Amy Leone

Tra le tante qualità delle nostre avversarie non ho ancora citato la consapevolezza dei propri diritti sindacali. Le atlete baresi sanno che dopo il duro lavoro si ha diritto ad una pausa di riposo ed anche questa sera (sebbene in modo meno esasperato rispetto all’andata) si concedono 5 minuti di relax permettendo alle brindisine di recuperare (9-11).

Poi si torna a fare sul serio: primo tempo di Francklin, una bellezza rinascimentale che sembra uscita da un quadro di Botticelli, muro di Paradiso e secondo tocco di Fusaro (11-17).

Eleonora Calamo

Poi l’Oria migliore della serata: Eleonora e Valeria non hanno mai lesinato impegno e generosità; oggi non fanno eccezione. Chi le ha cresciute, le ha cresciute bene. La schiacciatrice ostunese attacca e poi serve un ace, Amy mette palla a terra e Chiara sigla il primo punto casalingo personale respingendo una ricezione lunga (15-17).

Sta facendo fare bella figura a Francesca, titolare della maglia…

Dopo un primo tempo di Francklin, applaudito anche da Brattoli, l’Oria ottiene il pareggio con una doppietta della Vichinga ed un errore ospite che segue un miracolo difensivo di Valeria (18-18)!

Ahimé, sul più bello, viene fischiata una doppia ad Annacarla.

Vado a controllare se l’osservatore arbitrale presente in tribuna è d’accordo.

Appunto

La pipe di Amy tiene viva la speranza, ma il finale è tutto barese: punti per Paradiso, che esulta urtando il volto di Mininni, errori nostri e slash finale di Girardi, un’atleta a cui non manca il sangue freddo nei momenti delicati della gara (19-25).

Terzo set

Annacarla va in bagno.

Il terzo set inizia com’era finito il secondo: l’autrice della slash, in questo caso, è Mininni.

La giovanissima centrale pesca anche un ace facendosi aiutare dal nastro e da quello che i tifosi baresi definiscono “fattore C”. Cosa indicherà mai questa C…?

Simona Mininni

A parte questa osservazione, il monopolio vocale è appannaggio del solito mantra “palla in campo, mezzo punto” e della sorella di Isabella, che si è sgolata dal primo all’ultimo minuto (senza dire neanche una parolaccia, come risulta dalle registrazioni audio-video). I suoi sono, per lo più, suggerimenti tecnici, come l’invito a “chiamare la palla” che sarà presto assimilato dalle compagne sul parquet.

Il 4-10 diventa presto 7-15. E’ una fase in cui Eleonora continua a martellare senza sosta e l’arbitra estrae un cartellino giallo a nostro carico.

Stasera l’espressione “coppia arbitrale” è più di una prassi linguistica visto che i direttori di gara sono proprio marito e moglie.

Coppia arbitrale

Punto di Renna, ace di Fusaro, muro di Renna (8-18).

Non voglio guardare più.

Nel terzo set 12 dei nostri 18 punti sono errori ospiti. Non è segno di un disagio delle aquilotte (che, anzi, stanno giocando benissimo in ogni fase di gioco con salvataggi incredibili di Martino e attacchi convincenti di tutte); è segno che ormai noi non ci siamo più.

La pausa-caffè tra il 13-24 e il 17-24 serve soltanto ad allungare l’agonia.

Primo tempo di Francklin. L’arbitra rileva un’irregolarità; la centrale barese non è molto convinta, ma si limita ad esprimere il proprio dissenso con un’occhiata molto eloquente.

Sguardo espressivo

Poi una diagonale di Girardi fa calare il sipario su questo campionato (18-25) e le ospiti possono festeggiare con un girotondo nel corso del quale Mininni assesta una sonora pacca sul fattore C dell’autrice del punto finale.

Molto brave le ragazze baresi questa sera; l’abbiamo già scritto. Hanno vinto da tutti i punti di vista: mentale e tecnico. Aggiungo che mi sono sembrate anche ragazze molto corrette. E’ stato quasi un piacere retrocedere per colpa loro…

Esultanza vigorosa

Concludiamo con un po’ di ringraziamenti.

Intanto ai tifosi e ai due supertifosi che ci sono stati vicini anche in una stagione avara di soddisfazioni. Poi ai genitori, pazienti, appassionati, costruttivi ed anche molto simpatici. E’ stato bello avervi conosciuto e speriamo di ritrovarci anche l’anno prossimo. Grazie anche a Giuseppe, a Francesco, a Maria Concetta, al signor Piceno, ai porcellini e alle paperelle che custodiscono il palazzetto. Grazie a Tony, che si è assunto un compito arduo in un momento delicato e ha sfiorato l’obiettivo impossibile. Grazie ad Aldo, che si è fatto il mazzo tutta l’estate ed ha composto un puzzle con tasselli tecnicamente difficili da mettere insieme. Grazie a Mino che, a costo di ulteriori sacrifici, ha regalato alla città un altro anno di pallavolo ed ha offerto ai bambini e ai ragazzi di Oria un’attività sana e formativa.

Simona Bianco

E naturalmente grazie alle giocatrici. Per ognuna è stata un anno dal significato e dal valore diverso: un’occasione per fare esperienza, un primo approccio col volley di un certo livello, un anno di transizione, un anno di maturazione, un anno di sacrificio in un ruolo inconsueto.

Abbiamo fallito l’obiettivo-salvezza, ma le emozioni non sono certo mancate. E’ stato bello condividere con voi questo cammino.

“Viaggiare animati dalla speranza è meglio che arrivare” – sosteneva lo scrittore Robert Louis Stevenson. Non siamo arrivati dove avremmo voluto, ma abbiamo viaggiato animati dalla speranza fino a poche ore fa. E’ stato bello lo stesso.

Eleonora Calamo

Tabellino: Oria-Volley’s Eagles Bari-Oria 0-3 (16-25,  19-25,  18-25)

New Volley Oria: Zanzarelli 1, Turchiarulo NE, Cozzetto 0, Peluso 3, Catanzaro 1, Bianco 3, Caliolo NE, Leone 13, Spina NE, Calamo 7, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 0, ace 5, errori in battuta 2.

Volley’s Eagles Bari: Mininni 6, Renna 13, Paradiso 12, Trotta NE, Francklin I. 12, Girardi 9, Fusaro 2, Lazzari NE, Rizza NE, Barile NE, Martino (L) – All. Brattoli.

Muri-punto 7, ace 9, errori in battuta 9.

Arbitri: De Santis e Capozzo.

Amy Leone

Prossimo turno: è finita. La vita non ha più senso.


VOLLEY’S EAGLES BARI-ORIA 3-1

16 Maggio 2016

Oria akbar

Sabato 14 maggio 2016 – ore 18.30

Location migliore per questi play-out non avremmo potuto desiderarla. La palestra dell’istituto Margherita, infatti, si trova nel cuore del suggestivo quartiere Carrassi di Bari, oltretutto facilmente raggiungibile anche con mezzi pubblici. Forse è raggiungibile anche meglio con i mezzi pubblici, se non si dispone della protezione della patrona dei parcheggi, santa Giusy.

A un centinaio di metri dal campo di gioco c’è la Chiesa Russa di San Nicola, uno degli edifici religiosi più belli del capoluogo, curiosa presenza orientale (con le sue caratteristiche cupole a cipolla) nel cuore del Mediterraneo.

Secondo Gianrico Carofiglio, la chiesa “produce nel visitatore un effetto di straniamento. Come un enorme meteorite che, precipitato nel mezzo della città, abbia creato una dimensione spazio-temporale del tutto autonoma rispetto a quello che c’è attorno” (1).

Spesso il sabato è aperta per il servizio liturgico ortodosso e la tentazione di farci una capatina è davvero grande.

Ma Bari, nell’ultima settimana, è stata scossa da due gravi vicende di cronaca.

Durante la festa di San Nicola, il sabato precedente, era esplosa la cosiddetta “guerra delle fornacelle” sequestrate agli ambulanti abusivi che non avevano molto gradito il provvedimento del sindaco Decaro. Una sera di guerriglia urbana sul lungomare.

Tre giorni dopo erano stati arrestati in città due presunti affiliati all’Isis, finiti nel mirino della Procura per via di alcune foto sospette nei pressi di obiettivi sensibili (aeroporto, centri commerciali, monumenti), a parte il selfie con il sindaco durante una manifestazione di solidarietà agli immigrati.

Successivamento uno degli arrestati era stato scarcerato.

Sara Zanzarella

Quello che la stampa non ha ancora divulgato (e noi vi anticipiamo in esclusiva) è che un altro obiettivo sensibile sarebbe stato attenzionato da presenze sospette: proprio la palestra Margherita.

Durante la partita tra Volley’s Eagles e Cuti Volley un foreign fighter di Oria avrebbe filmato l’interno della struttura con intenti misteriosi. Tra il materiale propagandistico sequestrato dagli inquirenti nell’abitazione del sospetto terrorista vi sarebbero fasi di gioco della citata partita, un montaggio dei secondi tocchi di Rossella De Vivo, un autografo di Sabrina Cosentino risalente al 2008 e l’immancabile selfie col sindaco Decaro durante una manifestazione sindacale.

Selfie

Vi terremo aggiornati.

La Volley’s Eagles ha perso qualche elemento per strada e non affronta quindi i play-out nella condizione ottimale. Pur priva di alcune atlete, comunque, la squadra appare molto equilibrata ed esprime un gioco ordinato ed efficace. E qui c’è senz’altro la mano di una leggenda vivente della pallavolo pugliese, l’allenatore Roberto Brattoli.

Purtroppo anche nell’Oria ci sono assenze di rilievo, che compromettono il nostro Hybrid Six alla smersa: manca Laura e soprattutto manca la fuoriclasse Mary.

Simona Bianco

Formazioni.

Volley’s Eagles Bari: Annalisa Fusaro in palleggio, Alessia Paradiso opposta, Roberta Renna e Delia Girardi schiacciatrici, Simona Mininni e Isabella Francklin centrali, Francesca Martino libero.

A disposizione di coach Roberto Brattoli: Federica Trotta, Stefania Lazzari, Valeria Rizza e Giulia Barile.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Bianco opposta, Sara Zanzarelli ed Eleonora Calamo schiacciatrici, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Luana Turchiarulo, Chiara Catanzaro e Sara Caliolo.

Delia Girardi

Se ho capito bene, la formula dei play-out anche quest’anno premia chi vince due partite a prescindere dal punteggio. Ci risparmiamo, per fortuna, quella cacata di regola del golden set.

Primo set

Diagonale di Paradiso e attacco di Amy da posto quattro.

E’ fin troppo facile prevedere che questa sera Amy sarà chiamata a svolgere gli straordinari facendosi carico di enormi responsabilità. Per lei non è una novità. E’ una giocatrice di categoria superiore, ma in quest’anno di transizione ha dato davvero il 1.000% alla causa oritana.

Amy Leone

Le padrone di casa accelerano con Mininni e Paradiso; sul 4-1 coach Tony chiama il primo time-out e intuisce che la partita potrebbe essere ancora più complicata del previsto.

Le alternative ad Amy ci sono: tocco di seconda di Annacarla, attacco di Eleonora ed ace di Pel (8-6), ma è l’approccio mentale a sembrare inidoneo per una gara così importante. Non c’è quella carica agonistica che tante volte, nel corso della stagione, ci ha permesso di sopperire al gap tecnico con formazioni più qualificate.

E il break di 8-0 delle baresi ci fa sprofondare in un incubo (15-6).

In evidenza Roberta Renna, che rompe il ghiaccio e inizia a movimentare il proprio score personale (non si fermerà più).

Roberta Renna

Sul 18-8 il destino del set appare segnato ed anzi si spera che non sia tale il destino dell’intera partita.

Eleonora difende e Saretta conclude: sembrano punti utili a riacquistare fiducia, ma nessuno può prevedere quello che sta per accadere in questo folle parziale.

Dopo un bel lungolinea di Girardi (20-13), si inaugura quello che sarà il leitmotiv della serata: Oria distratto e Bari apparentemente padrone dei set, poi una gara a chi sbaglia di più seguita dall’invito delle Eagles a farci rientrare in partita; infine la nostra rinuncia alla generosa offerta delle padrone di casa (nei 3 set successivi, ma non in questo!).

Annacarla Cozzetto

Le ragazze baresi ci regalano 4 errori-punto consecutivi e turbano la serenità del proprio allenatore (20-17). Noi sbagliamo solo un paio di servizi.

All’uopo era entrata anche la giovanissima Chiara, ma il suo errore non è tanto grave. Infatti, indossa la maglia col nome di Francesca Oggiano; la brutta figura l’ha fatta fare a lei…

Maglia in prestito

Sul 24-20 il capolavoro oritano.

Valeria compie un miracolo difensivo e le avversarie commettono invasione (24-21). Il cambio-palla porta in battura Eleonora, che sarà bravissima a fare per 5 volte di seguito l’unica cosa utile in quel momento: forzare (rischiando) senza sbagliare.

Annacarla serve ad Amy un primo tempo dietro. Altra esecuzione perfetta: sembra un passo di danza (24-22).

Una pipe a rete ed una doppia delle padrone di casa (24-24) riaccendono l’entusiasmo brindisino, che si concretizza con un bell’attacco di Sara (dopo un salvataggio di Anncarla) e con una bordata di Amy (24-26).

L’ultimo quarto, oltre ad essere una canzone di Checco Zalone (che, imitando Eros Ramazzotti, non si riferisce alla luna, ma a qualcos’altro…), è la porzione di set in cui abbiamo visto un Oria strepitoso e convincente caratterialmente. E’ bastato.

E sembra un segnale incoraggiante.

L'ultimo quarto

Secondo set

Sulle ali dell’entusiamo l’Oria sembra decollare: pipe di Amy, ace di Federica, palletta ed ace di Simonina, pallonetto di Eleonora. Per non parlare della regia di Annacarla e della prestazione eccellente di Valeria.

L’incubo è alle spalle. Anzi, il 2-6 sembra il preludio ad una serata di gloria.

Ora dovremmo sfruttare la tattica del dominio rapido, l’effetto “shock ad awe” (colpisci e terrorizza); abbiamo vinto un set rimontando dal 18-8, adesso stiamo giocando benissimo, siamo in vantaggio per 2-6 e abbiamo il ritorno a casa nostra.

Peccato non aver conservato la stessa cattiveria agonistica lasciando che la psicologia facesse la propria parte insinuando un po’ di panico tra le nostre avversarie.

Eleonora Calamo

Un po’ è colpa nostra, dato che abbiamo mollato la presa invece di assestare il colpo di grazia; molto è merito della Volley’s Eagles, che è stata brava a riprendersi: lungolinea di Paradiso, ace-culo di Renna, attacco di Girardi e primo tempo di Francklin (8-9).

Per l’esatta identità di Girardi mi baso sulla consulenza fornitami da due tifose locali; se il suo vero nome fosse Abbaticchio o Armenise, declino ogni responsabilità…

L’identità “etnica” di questa Francklin, invece, è una curiosità che mi porterò anche in gara-2. Non mi sembra proprio un tipico cognome barese… A parte quella “c”, c’è un richiamo a famosi personaggi di altri continenti. Mi viene in vente l’inventore del parafulmine, Benjamin Franklin (quello che sta sulle banconote da 100 dollari), o il predecessore di Obama durante la Seconda Guerra Mondiale.

Benjamin Franklin

Giarardi va in battuta; Brattoli la invita a spostarsi più a sinistra, la schiacciatrice obbedisce e trova l’ace (11-10). Il mago Brattoli ha colpito ancora…

L’Oria, comunque, è sempre in partita. Difende bene, attacca con Eleonora ed Amy ed effettua il sorpasso con Saretta, brava ad alternare mani-fuori e il suo classico lungolinea con saltello leggiadro, semitorsione verso sinistra e palla collocata con precisione (16-18).

Ci fermiamo sul più bello commettendo gravi errori in attacco e in ricezione e subendo un break di 5-0 che grida vendetta al cospetto degli dei del volley (21-18).

Nel finale sono le bande baresi ad affettare la nostra difesa (Girardi in battuta, Renna sfruttando la prateria che le si spalanca in corrispondenza del nostro posto uno).

Il set termina 25-20.

Annalisa Fusaro

Terzo set

I nostri errori-punto proseguono sino al 6-3, poi i soliti servizi di Eleonora ci consentono di recuperare (6-7).

I muri sembrano un’esclusiva delle padrone di casa, al pari degli aiutini forniti dal nastro in battuta. I 14 ace, però, si spiegano anche con la bravura delle ragazze baresi e con le nostre incertezze in ricezione.

Valeria difende e Saretta attacca (8-8).

Pel continua ad essere efficace in battuta: ancora un ace (15-15)!

Federica Peluso

Il set, però, è molto brutto, falloso, spezzettato.

Per due terzi è una gara a chi sbaglia di più; ma nel finale il parziale si vivacizza. Ora si fa sul serio e purtroppo a giocare con più determinazione saranno le nostre avversarie.

Dopo il primo set vinto, noi abbiamo perso l’occasione di battere il ferro caldo nel secondo set e adesso sprechiamo il vantaggio del 17-20. L’intera partita, per noi, si può sintetizzare come una grande occasione sprecata.

Renna ci beffa con una palla appoggiata in posto 5 e con 2 ace consecutivi: il primo fortunello, il secondo cercato (21-20).

Alessia Paradiso

Amy ci riporta avanti per un attimo, poi subiamo 3 magie offensive delle Eagles: un attacco di Girardi, un bolide di Paradiso e un pallonetto di Francklin (24-22).

La pipe di Amy annulla un set-point, ma il miracolo del primo set non si ripete dato che Paradiso scaglia un’altra saetta nella nostra metà campo (25-23).

Quarto set

Nell’ultimo parziale le baresi fanno il bello e il cattivo tempo. Prima si portano avanti, poi ci offrono la possibilità di rientrare in partita, poi si riportano di nuovo avanti invitandoci a recuperare; di fronte alle nostre titubanze ad accogliere il cortese invito, conquisteranno il bottino pieno.

Simona Bianco

 “Palla in campo, mezzo punto” è il mantra ripetuto sugli spalti ogni volta che le ragazze baresi sono al servizio.

Francklin e compagne fanno molto di più realizzando 3 ace nella prima metà del set.

Oltre al solito, fantastico spettacolo tecnico garantito da Amy (top-scorer con 23 punti), si mette in evidenza Pel con una slash rapinosa e un bel murazzo su un primo tempo ospite (12-9).

Il muro di Pel

Intanto, senza saperlo, sono al centro di un incidente diplomatico. I filmati jihadisti della settimana prima non sono stati molto graditi; il fatto è che il nostro presidente non ne sapeva neanche niente e respinge, pertanto, in buona fede le accuse formulate dalla Procura. Mentre io continuo serenamente a prendere appunti e a scattare fotografie, al piano di sopra si sta scatenando il finimondo. In confronto la protesta delle fornacelle sembra un ritiro spirituale di monaci tibetani. Ho sulla coscienza persino un’ammonizione ad un dirigente locale, ma lo saprò soltanto a fine gara.

Altro scatto barese (17-13); altra serie di errori che ci consente di recuperare (19-19).

Pallonetto di Amy, miracolo difensivo di un’ottima Valeria e attacco di Sara (22-22).

Amy Leone

La svolta finale della gara reca la firma di una giovane centrale locale, Simona Mininni. Nel proprio repertorio ha un colpo tanto ibrido quanto efficace: una via di mezzo tra un primo tempo e una pipe. Un primo tempo con rincorsa, se così possiamo definirlo. Così realizza il punto del 23-22, poi va a servire e ottiene un ace fondamentale (24-22).

Simonina annulla la prima palla-match (24-23).

L’ultimo scambio si conclude con uno dei punti più belli della partita, ma purtroppo non è nostro: sul primo tempo tosto di Francklin non c’è parafulmine che tenga (25-23).

Punto finale

Bari vince con merito una partita anomala.

Il dato più impressionante è quello degli errori-punto. Noi ne abbiamo fatti 37 (media di 9,25 a set), le Eagles addirittura 39 (media di 9,75).

Entrambe le squadre hanno dimostrato di essere in grado di giocare un’ottima pallavolo, ma l’hanno fatto soltanto per periodi limitati della gara.

Più “classico” e disciplinato il gioco delle padrone di casa, che portano in doppia cifra tutte le 3 attaccanti (Paradiso 19, Renna 18, Girardi 11) e permettono anche alle centrali di chiudere con score adeguati e di rivelarsi decisive nel finale. Ottima la prestazione del libero Martino, eccellente distribuzione del gioco da parte di Fusaro (al netto di qualche doppia fischiata).

Francesca Martino

L’Oria ha dovuto arrangiarsi per rimediare alla pesante assenza di Mary. Tutte ammirevoli le nostre piccine, ma hanno “fatto troppi complimenti” di fronte alle generose opportunità offerteci in ogni set dalle padrone di case. L’andamento della gara e i parziali alti dimostrano che abbiamo molti motivi di rammarico. Ma dimostrano anche che – con più determinazione – possiamo farcela!

Gli orrori del terrorismo hanno inquinato il senso di una parola, jihad, che alla lettera significherebbe sforzo, impeto.

Escludendo le implicazioni spirituali e politiche, è proprio quello che ci serve per ribaltare la situazione. Un impeto travolgente.

Adesso, in una sola partita, ci giochiamo tutta la stagione cercando di allungarla di altri 6 giorni. Dimostriamo chi siamo! Dimostriamo che possiamo essere grandi!

Oria akbar!

Esultanza oritana

Tabellino: Volley’s Eagles Bari-Oria 3-1 (24-26, 25-20, 25-23, 25-23)

Volley’s Eagles Bari: Mininni 6, Renna 18, Paradiso 19, Trotta NE, Francklin I. 8, Girardi 11, Fusaro 0, Lazzari NE, Rizza NE, Barile NE, Martino (L) – All. Brattoli.

Muri-punto 4, ace 14, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Zanzarelli 8, Turchiarulo NE, Cozzetto 2, Peluso 5, Catanzaro 0, Bianco 7, Caliolo NE, Leone 23, Calamo 8, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 1, ace 10, errori in battuta 10.

Arbitri: Mansi e Francia.

Roberta Renna

Classifica finale: Tricase 69; Mesagne 64; Spongano 51; Assi Brindisi 48; Tuglie 45; San Cassiano 38; Noci e Castellaneta 35; Nardò 27; Alessano 21; Galatina 19; Oria 15; Minervino 1.

Verdetti: Tricase alla fase 1 play-off.

Mesagne, Spongano, Assi Brindisi e Tuglie alla fase 2 play-off.

Nardò, Alessano, Galatina e Oria ai play-out.

Minervino retrocesso in serie D, Turi ritirato.

Valeria Scarcia

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 435,00; Tricase 180,00; Nardò 120,00; Oria 105,00; San Cassiano 85,00; Minervino 50,00; Noci 45,00; Mesagne 30,00; Galatina 25,00; Assi Brindisi, Tuglie, Castellaneta e Alessano 0.

Nessun provvedimento nelle ultime due giornate di regular season (play-off e play-out non valgono).

Dunque, l’edizione 2015-’16 è vinta dallo Spongano!

L’unica squadra a non aver ricevuto alcuna sanzione (economica e non) è il Tuglie.

Prossimo turno: Oria-Volle’s Eagles Bari, domenica 22 maggio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) CAROFIGLIO, G., Né qui né altrove, Laterza, Bari-Roma, 2008, pag. 78.

 


ORIA-TUGLIE 0-3

3 Maggio 2016

La vita è adesso

Domenica 1^ maggio 2016 – ore 18.30

L’Oria compie un’impresa a San Cassiano espugnando il parquet salentino con il risultato di 3-1 e sfatando una tradizione sfavorevole (lì avevamo sempre perso, persino nell’anno in cui c’era Ida).

I testimoni riferiscono di una prestazione impeccabile con varie caratteristiche in comune con il successo della settimana prima: giovani bravissime, “senatrici” fantastiche, ace di Annacarla nel finale. Proprio come contro l’Alessano, ma al cospetto di un’avversaria che puntava ai play-off.

Dopo due vittorie di fila per 3-1, vi sono dunque grandi aspettative per la partita odierna.

Con i risultati di sabato, però, ormai tutti i giochi sono fatti: l’ultimo tassello-salvezza lo ha occupato il Castellaneta; ora si tratta soltanto di definire le posizioni per i play-off e per i play-out. L’Oria, ringalluzzito dalle due vittorie, ha nuovamente nel mirino Galatina e Alessano; il Tuglie dovrebbe puntare al terzo posto per evitare le due corazzate del girone A, ma occorrerebbe anche una nostra vittoria a Spongano.

Francesca Lia

E’ inutile dire che stasera servirebbe qualcosa in più di un’impresa. Servirebbe proprio un miracolo. L’allenatore ospite, Vincenzo Barone, sarebbe in grado di far giocare una pallavolo di qualità anche alla squadra dello Zecchino d’Oro; figurarsi poi se il roster è di tutto rispetto come quello di quest’anno.

Comunque sia, ci sono tutti gli ingredienti per una buona partita. Prevedendosi un’affluenza superiore a quella del concerto del primo maggio, i cancelli sono stati aperti già da giovedì notte.

Nella foto i nostri custodi: la papera e il porcellino.

Papere e porci

Osservatorio canino: Billy è diventato stanziale e Orsetto sta attraversando una fase di intenso misticismo che lo induce a partecipare a tutte le processioni della Puglia. Dopo quella dei Santi Medici è dato per disperso. Visto che siamo a maggio, forse sta facendo un pellegrinaggio a Fatima. Non c’è neanche Maya, ma questo è un bene. Più tardi arriverà una nuova spettatrice, docile, silenziosa, ben educata (il contrario di Maya).

Essendo l’ultima partita interna di regular season, nel finale dovremo onorare la tradizione del lancio del pupazzo sulla palleggiatrice.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariaelisa Marrazza opposta, Sara Zanzarelli ed Eleonora Calamo di banda, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Francesca Oggiano, Simona Bianco, Laura Somma, Sara Caliolo, Daria Spina e Luana Turchiarulo.

Quanta abbondanza stasera! Abbiamo finanche due numeri 10…

New Volley Oria

Talion Volley Tuglie: Chiara Passaseo in palleggio, Giulia Passaseo opposta, Zelda Arlotta e Francesca Lia di banda, Federica Coppola e Roberta Pisanello centrali, Alessandra Dell’Anna libero.

A disposizione di coach Vincenzo Barone: Marialucia Caputo, Francesca Giorgino, Simona Seclì, Beatrice D’Onofrio e Giulia Panico.

Da una sommaria occhiata d’insieme non si direbbe che il confronto antropometrico sia a nostro favore.

Primo set

Lungo scambio d’avvio; lo conclude una bella diagonale di Eleonora.

Eleonora Calamo

Fallisce il primo tentativo di cambio-palla ospite perché Amy mobilita subito il proprio score con un bel primo tempo.

Siamo in vantaggio per 2-0 ed è questo il momento in cui rifletto sui regolamenti FIPAV. I 2 tempi da 2 set da 15 punti mi sembrano un obbrobrio. Ma anche l’attuale rally point system con 3 set (su 5) da 25 punti presenta dei difetti. E anche il vecchio sistema. Secondo me, le partite di pallavolo dovrebbero essere giocate in un solo set da 2 punti. Se così fosse, stasera avremmo già vinto noi.

Siccome, però, le riforme intelligenti non vengono mai apprezzate, si continua a giocare.

Due attacchi vincenti di Lia, un pallonetto di Pisanello, un ace di Coppola. E’ l’antipasto servito dal Tuglie (2-5).

Federica Coppola

Bel duello tra opposte (Mary e Passaseo) e poi recuperiamo con un lungolinea di Amy, un attacco di Saretta ed un ace della Vichinga (8-8).

Stiamo giocando bene, ma purtroppo di fronte abbiamo una squadra che merita la propria posizione in classifica e forse pure di più. Lo dimostra con il successivo break di 1-8.

In evidenza ben 3 attacchi di Giulia Passaseo, ma anche meccanismi difensivi assai efficaci in cui brilla la prestazione molto convincente di Alessandra Dell’Anna (9-16).

Ahimé, anche noi abbiamo le nostre responsabilità perché stiamo sprecando troppe opportunità offensive.

Dentro Simonina per Saretta.

Supermary scarica bordate da posto due e da posto quattro e ci permette di rientrare in partita, ma ormai il divario è irrecuperabile e le ospiti non concedono regali.

Mary Marrazza

Anzi, sul 14-19, allungano ulteriormente con Passaseo junior e con Pisanello, che valorizza i miracoli difensivi di Dell’Anna (14-23).

Rientra in campo Saretta e va subito a segno dalla banda (17-23).

Il timeout di mister Barone ha solo lo scopo di restituire concentrazione in vista del primo traguardo parziale.

Arlotta va segno, Saretta riceve e poi piazza un bel lungolinea annullando il primo set-point; alla fine tiriamo fuori misura (18-25).

Un ottimo Tuglie, un Oria dignitoso che fa molta fatica a stargli dietro. Tutto secondo pronostici.

Secondo set

Nell’intervallo Barone fornisce indicazioni tecniche mentre Panico sembra l’interprete dei sordomuti che, nei telegiornali, traduce con il linguaggio dei segni.

Timeout Tuglie

Il secondo set inizia maluccio, con un’altra pausa delle brindisine: ne approfittano Lia, Pisanello e soprattutto Chiara Passaseo, brava a imporre un muro e un ace. E brava soprattutto a distribuire palloni con la sua classe da categoria superiore (2-7).

Il time-out di Tony dà la scossa alla squadra. Ottimo anche il contributo di Laura, che entra per servire e lo fa nel modo giusto con battute tese e precise.

La perfetta fast di Amy (5-7) è il preludio a 5 minuti di gloria per la nostra centrale, che mura un primo tempo leccese, infila 2 ace consecutivi e – per concludere – attacca efficacemente anche da seconda linea (10-11).

Amy Leone

Sono ancora i servizi l’arma vincente dell’Oria: ace sporco di Simonina e – poco dopo – ace di Pel, una specialista. E’ pareggio (16-16)!

Dopo una decisione arbitrale contestata un po’ troppo vivacemente da proteste sanzionate con un’ammonizione, il Tuglie si riporta avanti grazie alle proprie centrali Coppola e Pisanello (16-20).

Proviamo a recuperare con Mary, Eleonora ed i salvataggi di Valeria, ma le ospiti amministrano con padronanza sfruttando anche una buona girandola di sostituzioni.

Il set termina 21-25.

E’ vero. Anche in questo parziale dobbiamo rilevare i soliti errori evitabili, ma sostanzialmente credo che le nostre ragazze stiano disputando una buona gara. Francamente non ho mai avuto la sensazione che i set fossero realmente in discussione: il Tuglie ha avuto qualche lieve calo di concentrazione, ma non ha mai davvero perso il controllo della partita. L’importante è che noi stiamo facendo il nostro dovere.

Annacarla Cozzetto

Terzo set

Durante l’intervallo butto l’occhio sugli spalti: c’è la nostra Giorgia (attualmente in forza alla Tempesta Taranto in B2) e la circostanza non mi sorprende visto che questa è casa sua e affettivamente lo sarà per sempre. Alle sue spalle c’è anche Rino Carbonella. E’ un dirigente dell’Assi e anche lui può avere i suoi validi motivi per seguire le dirette concorrenti della sua squadra. Più sorprendente è la presenza di mister Raffaele Capozziello, che allena la Pallavolo80 in B2. Cosa gliene fotte a lui di questa partita…?

Dato che la settimana prossima si affronteranno proprio Tempesta e Pallavolo80 nello scontro diretto, a questo punto tutto diventa chiaro: Raffaele, con la complicità di Rino, è venuto qui a sequestrare Giorgia Mastria e a lasciarla nelle mani dell’Anonima Sequestri fino a lunedì prossimo.

Spettatori

Devo avvisare la Questura? Devo gridare a Giorgia di scappare e di mettersi in salvo?

La ripresa del gioco mi distoglie da questo grave problema di ordine pubblico.

Implacabile Lia in attacco, velenosa Coppola in battuta (1-5). L’incontro sembra correre verso il suo triste e scontato destino.

Ma non è così!

Tony introduce Luana e sarà ripagato da una prestazione molto diligente della creatura.

Tony Maggiore e Luana Turchiarulo

Mary lancia due saette da posto due e Annacarla completa la rimonta con un ace (6-5)!

A questo punto si apre la fase più bella, equilibrata e combattuta della partita. E sarà così sino alla fine del set.

Il passaggio in prima linea di Amy è la consueta sequenza di magie (10-8). Bisogna, però, aggiungere che la Vichinga è l’utilizzatrice finale di un lavoro di squadra molto valido (difesa aggressiva e costruzione del gioco cazzuta).

E’ un duello punto a punto.

Mary Marrazza

Bravissime le nostre ragazze a non aver mollato dopo due set al passivo.

Punti per Passaseo junior, Coppola e Pisanello (il solito pallonetto) da un lato; punti per per Sara, Amy e Mary dall’altro.

Fiera di secondi tocchi: Passaseo senior ricorre alla classica ed elegante versione delle palleggiatrici; la Vichinga, appena vede un pallone vagante, lo intercetta con la foga di un uragano e lo scarica sul parquet avversario.

Sul 18-15, quando l’Oria inizia a crederci, mister Barone estrae dal mazzo una carta vincente. Dopo il cambio palla ottenuto da Coppola, il tecnico ospite introduce Caputo per il servizio.

Caputo in battuta

La prima esecuzione è esemplare e favorisce il punto di Coppola. Poi un ace diretto. Poi ancora un ace ed è il sorpasso (18-19). Poi Caputo sbaglia il servizio, ma a quel punto se lo può pure permettere. Ha rotto le palle abbastanza (dal nostro punto di vista).

Attacco di Amy e tocco di seconda con cui Chiara Passaseo risolve una situazione complessa (20-20).

Subito dopo Barone sostituisce la propria palleggiatrice. Questo è il ringraziamento…

Chiara Passaseo

A parte gli scherzi, il coach salentino sta alzando il muro sfruttando l’ingresso di una gigante (D’Onofrio). E’ come uccidere un uomo morto: già tra le due squadre c’è una differenza di un metro e mezzo di media…

Dopo un nostro fallo di posizione, comunque, Amy è brava a sfruttare ‘sta sorta di muraglione con una slash mani-fuori (21-21).

Attacco vincente di Lia, pipe di Amy, errore ospite e splendido lungolinea di Saretta!

Oria ha 2 palle-set (24-22)!

Sara Zanzarelli

Purtroppo il set da leoni finisce qui: Lia ci trafigge in diagonale e Chiara Passaseo diventa match-winner onoraria della gara con due ace consecutivi (24-25).

Errore ospite, diagonale di Giulia Passaseo ed errore finale nostro (25-27).

Tuglie vince con pieno merito, Oria perde con onore.

Il pupazzo di peluche sarebbe dovuto finire sul parquet a partita in corso (sebbene a palla ferma), poi, però, gli sviluppi dell’incontro hanno suggerito un differimento a fine gara. E’ dopo il terzo tempo che Annacarla raccoglie dal parquet il protagonista della tradizione.

Pupazzo

Per la verità, quello che termina ai piedi della nostra palleggiatrice non sembra essere l’unico peluche. Ce n’è un altro, bellissimo (anzi, bellissima) sugli spalti del palazzetto. Si tratta di Sasha, un magnifico peluche vivente di Erika, la palleggiatrice dell’Under18.

Archiviata l’ultima partita domestica della regular season, ci attende la proibitiva trasferta di Spongano. Sarà l’ultimo, prezioso test in vista dei play-out che con ogni probabilità ci vedranno opposti alla Volley Eagles di Bari o al Corato. Un’intera stagione in due partite.

Come cantava Claudio Baglioni, la vita è adesso!

Ai play-out siamo sfavoriti? E chi l’ha detto?

“Il mondo non è governato dalla razionalità né dalle cause disposte in un ordine prestabilito per permettere agli uomini di mietere le conseguenze, ma dalle casualità più folli”. (1)

Forza ragazze!

Per i play-out la cittadinanza è invitata. Le porte del palazzetto sono aperte a tutti. Sempre. Giorno e notte. Siamo stati noi.

Sasha

Tabellino: Oria-Tuglie 0-3 (18-25, 21-25,   25-27)

New Volley Oria: Zanzarelli 6, Marrazza 11, Cozzetto 1, Peluso 1, Oggiano NE, Bianco 1, Caliolo NE, Leone 20, Spina NE, Calamo 3, Somma 43, Scarcia (L), Turchiarulo (2L) – All. Maggiore.

Muri-punto 2, ace 7, errori in battuta 6.

Arianna ha preso 29 in scienze infermieristiche. Quant’è brava.

Talion Volley Tuglie: Arlotta 6, Coppola 8, Caputo 2, Giorgino NE, Passaseo G. 12, Pisanello 7, Seclì 0, D’Onofrio 0, Passaseo C. 6, Lia 12, Panico NE, Dell’Anna (L) – All. Barone.

Muri-punto 5, ace 11, errori in battuta 8.

Arbitri: Morleo e Valente.

Amy Leone

Altri risultati: Tricase-San Cassiano 3-0, Minervino-Mesagne 0-3, Noci-Assi Brindisi 0-3, Castellaneta-Galatina 3-0, Nardò-Alessano 1-3.

Si è grattato la pancia: Spongano

Classifica: Tricase 66; Mesagne* 64; Spongano 48; Assi Brindisi e Tuglie 45; San Cassiano e Castellaneta 35; Noci 34; Nardò 27; Alessano 18; Galatina 16; Oria 15; Minervino 1.

(*) Il Mesagne ha disputato una partita in più.

Valeria Scarcia

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 425,00; Tricase 180,00; Nardò 120,00; Oria 105,00; San Cassiano 85,00; Minervino 60,00; Noci 45,00; Mesagne 30,00; Galatina 25,00; Assi Brindisi, Tuglie, Castellaneta e Alessano 0.

Piccolo passo avanti per il Minervino: 10 euri per mancata rettifica dei dati anagrafici di una giocatrice.

Il Tricase si sblocca sul filo di lana, ma lo fa in modo imperioso: 90 euri per mancato rispetto della circolare di indizione per tasse gara e altrettanti, la settimana dopo, per mancata presentazione ricevuta.

A due giornate dal termine, soltanto 4 squadre non hanno subìto sanzioni economiche e – tra di esse – soltanto una, il Tuglie, non ha mai subìto neanche provvedimenti disciplinari a carico di tesserati.

Tugliesi in festa

Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 8 maggio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) SELIMOVIC, M., La fortezza, Besa, Lecce, 2004, pag. 208.