TREPUZZI-ORIA 0-3

6 marzo 2017

Amy grandi cose

Sabato 4 marzo 2017 – ore 18.30

Dopo la suberba prestazione in Coppa Puglia (3-1 a Bari), la New Volley Oria si rituffa nel campionato.

I quarti di finale di Coppa Puglia fanno sempre felici tutti, vincitori e vinti. I vincitori perché hanno vinto; i vinti perché si godranno la santa vigilia di Pasqua a casa propria.

Ma ora pensiamo al Trepuzzi.

Sono un po’ preoccupato. All’andata abbiamo sofferto parecchio e sono convinto che fra le squadre valga lo stesso discorso che si potrebbe fare tra le persone: se ci sono due caratteri apparentemente incompatibili, non è detto che poi le cose vadano male; se ci sono due caratteri che sembrano fatti l’uno per l’altro, non è detto che poi siano rose e fiori.

Carola D'Oria

Nel caso sportivo, noi, in teoria, saremmo più forti del Trepuzzi. Ma forse il Trepuzzi ha delle caratteristiche peculiari tali da crearci problemi a prescindere.

Secondo motivo di preoccupazione: in questo palazzetto abbiamo una tradizione negativa. Ma non nel senso che perdiamo; qui facciamo proprio figure di cacca.

Un gatto ci attraversa la strada; Giada si accerta del suo colore: è tigrato, non è nero. Possiamo proseguire.

Per restare in materia di scaramanzia, questa è la prima trasferta della sorella di Martina Bacca: il risultato deciderà il suo destino.

Tifosi

Le cose più interessanti avvengono durante il riscaldamento.

L’arcangelo Gabriele si manifesta nella metà campo oritana per annunciare nuove immacolate concezioni per il terzo millennio, senza neanche concedere i canonici nove mesi di gravidanza. All’improvviso, infatti, tutte le atlete oritane si ritrovano in stato interessante con tanto di pancione.

Sembra l’Assi Brindisi di quattro estati fa.

Pancioni

Sull’altro fronte una giocatrice spedisce un servizio sotto la rete. E’ affascinante osservare quello che accade subito dopo; meriterebbe un approfondimento sociologico. Ragazze che normalmente sono educate, coese e solidali con le proprie compagne, tutte con un alto senso etico e civico, all’improvviso si trasformano in malefiche arpie. Tutte sottolineano urlando a squarciagola l’errore della malcapitata e la indicano. Come fanno i bambini monelli quando qualcuno cade e loro lo additano ridendo. Tutte invocano le “paste”. Alcune, addirittura, richiamano l’attenzione del proprio allenatore e – sempre urlando – lo informano dell’errore della compagna. Se fosse possibile, stamperebbero manifesti da affiggere in paese e organizzerebbero una processione dedicata all’evento.

Sara Perrone

Se avessero visto quella stessa compagna portare una cintura esplosiva e preannunciare un attacco kamikaze, per lealtà nei suoi confronti avrebbero mantenuto il segreto. Per una battuta passata da sotto la rete, no. Tutto il mondo deve sapere.

A parte il fatto che poi la giocatrice in questione, nel corso della partita, sbaglierà un solo servizio e realizzerà 3 ace.

Oggi è capitato al Trepuzzi, ma succede in tutte le squadre. Perché “le paste” suscitano questa reazione sguaiata e incontrollata? Per tradizione? Per un inconscio (o conscio) desiderio di pasticcini? E’ un riflesso condizionato di tipo pavloviano?

Misteri del mondo della pallavolo.

Giorgia Mastria

Formazioni.

Pallavolo Trepuzzi: Marika Petrucci in palleggio, Giulia Litti opposta, Sara Perrone e Sara Ingrosso di banda, Carola D’Oria e Valentina Russo centrali, Serena Roma libero.

A disposizione di coach Giovanni Di Lauro: Stefania Bianco, Ilaria Busicchio, Francesca Caracciolo, Dalila De Mitri e Beatrice Nestola.

Assente in campo, ma sempre presente nei nostri cuori: Paola Faloia.

Paola Faloya

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Aurora Capone, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

Attacco di Amy (1-0).

Attacco di Amy (2-0).

Attacco di Amy (3-0).

Attacco di Amy (4-0).

Amy Leone

La nostra fuoriclasse vuole sorprenderci ulteriormente, vuole battere un altro record. Essere miglior realizzatrice per decine di partite di fila, dal IV secolo a.C. ad oggi, non le basta più. Oggi Amy vuole realizzare da sola tutti i 75 punti necessari a vincere questa partita. Chiara deve solo continuare a servire con accortezza, Giorgia deve solo continuare a difendere il contrattacco, Miriam deve solo continuare ad alzare e poi se la vede la Vichinga…

Quando le altre giocatrici oritane, tornando a casa, sono già arrivate a Guagnano, però, qualcosa s’inceppa e il record dovrà attendere.

Anzi, Trepuzzi è riuscito a ribaltare la situazione (5-4).

Ancora tre attacchi di Amy e ripassiamo avanti; l’esclusiva dei punti, infine, lascia spazio alla condivisione con le compagne: primo tempo di Dalhis (6-9).

Dalhis Liguori

Ma – come si temeva – non è una passeggiata. Le padrone di casa stanno giocando bene: il primo muro è loro (Russo) e poi si sta mettendo in luce un’opposta molto interessante.

Si chiama Giulia Litti, ha 17 anni, è alta, è agile, ha già una buona tecnica e soprattutto ha la dinamite nel braccio. Un suo attacco da seconda linea sancisce l’11-9. Mi auguro che la motivazione e la passione l’accompagnino perché questa piccina ha un futuro.

Giulia Litti

In fatto di opposte, comunque, anche noi abbiamo gioielli in casa: cannonata di Giada e pareggio (11-11).

Gli scambi sono lunghi; le difese stanno lavorando bene. Alla lunga è Trepuzzi a sbagliare di più in attacco e così ce ne andiamo sul 12-17.

Altro muro di Russo, vendicato da due attacchi consecutivi della nostra grande capitana Monica (13-19).

Con Petrucci in battuta, la nostra ricezione va in tilt per un paio di minuti cruciali: un fallo di posizione e 3 ace consecutivi (18-19). Demeriti nostri, ma anche bravura dell’atleta al servizio.

Miriam Greco

Il parziale è ancora in bilico: Trepuzzi ci crede e va a segno con Perrone, Litti e Ingrosso. Un muro, il terzo, di Russo rischia di farci piombare nelle tenebre (23-24). Con un Amy così strepitosa, però, passa la paura. “Keep calm ed alzala ad Amy” si rivelerà la soluzione più sicura per i momenti delicati di questa sera.

A chiudere il set è una pipe millimetrica della Vichinga, che trova scoperto l’angolino del posto uno avversario. Vinciamo 23-25.

Che fatica, però.

Valentina Russo

Secondo set

Tra le padrone di casa cresce il rendimento offensivo di Perrone; l’Oria, comunque, sembra aver perfezionato il proprio assetto e parte subito con un vantaggio di 1-5.

Punti per Amy, Monica e Dalhis. Grande lavoro in copertura per Giorgia. Miriam è un metronomo perfetto.

Da applausi un salvataggio di Chiara, che scivola nei pressi di Lecce pur di tenere vivo il pallone. Riuscendoci.

Dopo l’ace di Giada (5-14) ci concediamo una pausa caratterizzata da 5 errori-punto in 7 scambi.

Sara Ingrosso

Qui abbiamo ancora qualche margine di miglioramento: un po’ più di cattiveria non lascerebbe respiro alle avversarie nei momenti in cui stiamo dilagando.

Nel Trepuzzi, intanto, è entrata Dalila De Mitri.

Il set, comunque, è al sicuro. Sul 12-17 ritroviamo noi stessi ed otteniamo un break da 5 con punti per Amy e per la Cubanita (12-22).

La ricezione si prende altri 2 minuti di permesso sindacale e Perrone ne approfitta per infliggerci 3 ace consecutivi (16-22).

Il time-out di Ida è risolutivo.

Marika Petrucci

La Vichinga scarica un attacco da posto due su cui si immola la povera Roma, molto generosa, ma non può evitare il punto né il livido (16-23).

Diagonale di Chiara (16-24).

L’ultimo scambio è vivace e concitato; lo risolve Amy con un bagher che riesce ad atterrare placidamente nella metà campo gialloblù. E’ il puntonzo che vale il set (16-25).

Il puntonzo di Amy

Terzo set

Amy detta la linea del terzo parziale; il Trepuzzi, però, rientra in partita: Russo fa valere la propria esperienza, Perrone ha ancora il braccio caldo e D’Oria si propone come valida alternativa d’attacco.

Numerosi gli interventi difensivi dei due liberi.

Ogni salvataggio del libero locale è seguito dalla riconoscenza delle compagne che cantano la canzone di Venditti: “Grazie, Roma, che ci fai piangere e abbracciarci ancora / grazie, Roma…”

Grazie, Roma

Tentativo di fuga oritano con Chiara (ace) e Monica (fast), ma Perrone ci riprende (11-11).

Ace di Miriam ed attacco di Amy, che chiude un altro scambio caratterizzato dalle difese di Roma, Giorgia e Chiara.

Ace di Litti per l’ultimo vantaggio ospite (16-15).

Quando lo sguardo di Ida inizia ad assumere luccichii da serial-killer, la partita prende definitivamente la direzione oritana.

Giorgia salva un pallone difficile, Miriam lo tiene vivo e Monica si avventa come una belva scaricandolo a terra (17-19).

Monica Casalino

Gioco di polso di Amy con ampio sorriso che prelude alla vittoria (18-22).

Primo tempo di D’Oria e attacco di Perrone su splendida alzata di una nostra giocatrice, che ha avuto un piccolo momento di confusione spazio-temporale (20-23).

Finale vichingo: prima un bolide da posto due che fa il buco sul parquet, poi un punto direttamente in battuta (20-25).

Amy Leone

Brave tutte, ma particolarmente spettacolare la prestazione di Amy: 26 punti in totale (media di quasi 9 a set) ed anche numerose difese. Grande varietà di colpi, grande concentrazione, grande reattività.

Non so quale possa essere il suo prossimo step: forse dimostrare che in realtà la perfezione esiste.

Il Trepuzzi ha disputato la sua partita. Certo, senza la mitica Faloya è tutto più difficile, però l’incontro odierno ha offerto risposte positive: la squadra è viva, ha un buon potenziale e può dire la sua fino alla fine in chiave salvezza.

E la sorella di Martina può continuare a venire in trasferta. Cioè, adesso deve.

Esultanza oritana

Tabellino: Trepuzzi-Oria 0-3 (23-25, 16-25, 20-25)

Pallavolo Trepuzzi: Perrone 10, Bianco NE, Busicchio NE, D’Oria 3, Russo 10, Caracciolo 0, De Mitri 1, Ingrosso 3, Petrucci 3, Litti 6, Nestola NE, Roma (L) – All. Di Lauro.

Muri-punto 3, ace 7, errori in battuta 5.

New Volley Oria: Medico NE, Liguori 6, Turchiarulo NE, Greco M. 1, Bacca NE, Casalino 7, Zanzarelli NE, Leone 26, De Pascalis 5, Limonta 4, Capone NE, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 1, ace 6, errori in battuta 6.

Arianna ha preso 30 in ricerca del posto a sedere sugli autobus della Sud Est con particolare riferimento alla tratta Bari-Taranto.

Arbitri: Frasheri e Pellè.

Giada De Pascalis

Altri risultati: Putignano-Mesagne 1-3, Monteiasi-Tuglie 0-3, Castellaneta-Spongano 0-3, Ostuni-Noci 0-3, Frascolla TA-Casarano 3-0, Nardò-Cutrofiano 3-0.

Classifica: Mesagne 54; Tuglie e Oria 46; Spongano 42; Noci 35; Putignano 31; Frascolla TA 30; Castellaneta 24; Cutrofiano 18; Trepuzzi 17; Nardò 15; Ostuni e Monteiasi 10; Casarano 0.

Chiara Limonta

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Ostuni 30,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica l’Ostuni: 30 euri per la squalifica di un dirigente che ha offeso gli arbitri a fine gara.

Prossimo turno: Tuglie-Oria, domenica 12 marzo, ore 18.30.


ORIA-TREPUZZI 3-2

16 novembre 2016

Le maratonete

Domenica 13 novembre 2016 – ore 18.30

Oria e Trepuzzi non si affrontavano in campionato da più di 5 anni, esattamente dal 24 marzo 2011.

Quella sera alla palestra Parlangeli l’Oria disputò una partita assai deludente tanto che l’allenatore lasciò il parquet urlando alle proprie ragazze che era stata una vergogna.

Il Trepuzzi, al contrario, fu eroico: con la palleggiatrice “ingravidàta”, con mezza squadra infortunata (Perrone, Coppola, Bianco nel corso della gara) e schierando un gruppo di ragazzine prese in prestito dall’asilo e dirette dall’esperienza e dall’esempio di Anna Maria Isceri (giocatrice-allenatrice), la squadra salentina ci frantumò in un’oretta scarsa.

L’unica atleta di esperienza presente allora e presente anche stasera era Valentina Russo.

Valentina Russo

Sara Ingrosso era un batuffolino nero di 14 anni che muoveva i primi passi sul parquet (e mise 9 palloni a terra…). Carola D’Oria era in panchina. Serena Roma entrò al posto di Rossella Bianco (e fece un ace).

L’odierno Trepuzzi, in parte, raccoglie i frutti della semina di quella buona annata del settore giovanile, ma le giocatrici affermate non mancano: Sara Perrone, Paola Faloia, Marika Petrucci.

L’avvio del campionato è stato ricco di soddisfazioni (3 vittorie in 4 partite).

In casa oritana c’è un po’ di apprensione per le condizioni di Miriam, che 48 ore prima ha lamentato un problema al ginocchio.

“Speriamo che non la facciano correre troppo” – confida prima della gara un dirigente particolarmente interessato sul piano tecnico e soprattutto affettivo.

Miriam Greco

Restando in tema di affetto, decido che è giunto il momento di chiedere la mano alla mia giocatrice preferita, fonte di mille ispirazioni sin dai tempi di Cutrofiano: Paola Faloia (o Faloya, da quando a Brindisi sbagliarono a scrivere il suo cognome sulla maglia).

Visto che sta diventando una moda fare proposte di matrimonio sui campi di gioco al termine delle partite, seguirò anch’io questa strategia. Imiterò il fidanzato della tuffatrice cinese He Zi, che in mondovisione ha fermato la sua amata ai piedi del podio olimpico regalandole l’anello e facendole la fatidica domanda.

He Zi

Per la verità c’è qualche differenza: al posto della mondovisione non c’è neanche TeleTrullo (e neanche Chiara Avallone a farci il servizio fotografico); al posto dell’anello c’è un oggetto leggermente meno prezioso (ma è il pensiero che conta) e – soprattutto – al posto del fidanzamento c’è un legame un po’ meno consolidato visto che ci si vede in media due volte all’anno, platonicamente, e l’ultima volta è stato nel gennaio 2015. Dettagli insignificanti.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Aurora Capone, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Monica Casalino

Pallavolo Trepuzzi: Marika Petrucci in palleggio, Paola Faloya opposta, Sara Perrone e Sara Ingrosso di banda, Carola D’Oria e Valentina Russo centrali, Serena Roma libero.

A disposizione di coach Giovanni Di Lauro: Stefania Bianco, Ilaria Busicchio, Dalila De Mitri, Giulia Litti, Beatrice Nestola e Francesca Caracciolo.

La principale novità che salta all’occhio è che il palazzetto stasera sembra pieno di fotografi con tanto di teleobiettivi. Chi sono? A ci so nanni? Il 38^ parallelo, il confine tra le due Coree, è meno sorvegliato…

Serena Roma

Primo set

Sara Perrone è in zona di battuta, ma bisogna attendere che termini di allacciarsi le scarpe. Fai pure con calma. Siamo qui già da un’ora a sorbirci la solita rottura di palle del riscaldamento, ma fai pure con calma…

Ace.

Secondo ace.

Terzo ace (0-3).

Evidentemente quelli che stava sistemando non erano lacci normali. Erano i lacci di Harry Potter.

Sara Perrone

Se non altro, stiamo realizzando le speranze del nostro direttore sportivo (“speriamo che non facciano correre troppo Miriam”). Se la nostra ricezione continua così, Miriam finirà la partita senza muovere un solo passo. Però non era proprio questo l’auspicio del signor Greco.

L’Oria comincia a giocare e ottiene subito il pareggio grazie ad una Dalhis fantastica: due primi tempi ed un bel murazzo. E’ l’antipasto di una prestazione eccellente.

Dopo un ace di Miriam, però, sono le centrali ospiti a ribaltare la situazione (9-11): muro di Russo e due primi tempi di D’Oria. Come già dissi cinque anni fa, senza averla mai vista giocare, questa è una ragazza che deve essere ingaggiata da noi per via del suo splendido cognome…

Fra l’altro – a quanto pare – è pure brava.

Carola D'Oria

Nonostante gli attacchi vincenti di Giada e di Chiara, il Trepuzzi resta avanti; anzi, allunga ulteriormente con Perrone e Faloia (12-16).

Ottimi alcuni interventi difensivi di Roma. Per quello che ci riguarda, stiamo esibendo un buon muro-difesa, ma commettiamo anche qualche errore di troppo.

Come spesso avviene, il time-out di Ida rappresenta una svolta emotiva oltre che tecnica. Monica e Miriam piazzano un ace a testa, Giada trova il mani-fuori ed Amy rompe il ghiaccio (18-17).

Amy Leone

Ora la Vichinga si sbizzarrisce con lungolinea, pallette e pipe, ma il Trepuzzi non molla e replica con Faloia e Ingrosso, che rendono vani alcuni salvataggi di Giorgia (21-21).

Il finale è emozionante: muro di Chiara, fast di Russo (22-22).

Diagonale di Chiara, mani-fuori di Perrone (23-23).

L’ace di Petrucci regala al Trepuzzi il primo set-point (23-24) e scatena la prima di una serie di esultanze piuttosto sconvolgenti: occhi fuori dalle orbite, vene del collo che diventano come tubi degli oleodotti e abbracci stritolanti.

Esultanza trepuzzina

E’ naturale che subito dopo l’autrice del punto sbagli il servizio e prenoti un trattamento dal fisiatra (24-24).

Attacco di Faloia da posto quattro e mani-fuori di Amy (25-25).

Sul più bello commettiamo invasione e poi subiamo l’attacco finale di Sara Ingrosso, ragazza giovane che però non si spaventa dei palloni bollenti (25-27).

Secondo set

Ida sembra un po’ contrariata; nel settore ospite c’è una giustificata rilassatezza. Sembra, anzi, che Petrucci stia raccontando barzellette alle compagne.

Intervallo

Chiara approfitta dell’intervallo per andare a fare la pipì. Non sarà l’unica giocatrice a farla stasera. Anzi, diciamo che stasera, negli intervalli dei set, il corridoio che conduce agli spogliatoi sarà più frequentato della metropolitana di Tokyo nell’ora di punta. Dovrei fare uno studio sulla relazione tra minzioni e rendimento nei set successivi.

Minzioni o non minzioni, l’avvio dell’Oria è strepitoso: parziale di 6-1 con punti per Miriam, Dalhis, Giada e Monica. Giochiamo bene e lo facciamo con grinta.

Giada De Pascalis

Poi il Trepuzzi rimonta con Ingrosso e con un muro di Faloia.

La difesa ospite si è riassestata e facciamo un po’ di fatica a passare (7-7).

Entra Saretta, che si distingue per alcuni salvataggi, ma Perrone è scatenata e le atlete leccesi passano a condurre nonostante le conclusioni vincenti delle nostre centrali.

Il massimo svantaggio si rileva sul 14-18.

Qui c’è la svolta, il capolavoro della New Volley.

Giorgia Mastria

Il break da 8 nasce da un’invasione e si alimenta con gli attacchi a ripetizione di Amy e con un bel muro di Dalhis al termine di uno scambio lungo e gradevole, ricco di difese e contrattacchi (22-18).

Giada offre all’Oria ben 5 palle-set (24-19); soltanto 2 vengono annullate da una generosa Perrone. Il parziale termina 25-21.

Terzo set

Tocca a Dalhis andare in bagno.

L’Oria si assicura subito un vantaggio cospicuo (e questa volta riuscirà ad amministrarlo con autorevolezza): ace fortunello di Chiara, muro di Monica, palletta di Amy, punti per la Cubanita (8-2).

Dalhis Liguori

A parte la continuità di Perrone, davvero devastante questa sera, l’unica consolazione per il Trepuzzi in questa fase è il punticino del libero Roma. Ogni punto del libero comporta necessariamente una pecca della difesa avversaria (e spesso una significativa dose di culo), ma mai come in questo caso può essere considerato un premio alla prestazione. Se lo merita la piccina.

L’importante è che l’Oria continui a correre come un treno (12-5), possibilmente non della Sud Est. E certamente senza le consulenze d’oro di quei ladri della Sud Est che rischiano di affossare un’azienda gloriosa, quasi un simbolo della nostra regione.

Entra Nestola, che al primo scambio indrùppica, ma poi si riprende.

Bacetto

Una nostra riserva dà un bacetto ad una compagna. Nel corso del primo set Faloia aveva dato un bacetto a Petrucci.

E’ sempre sorprendente osservare come la pallavolo femminile riesca a conciliare tanta dolcezza nei momenti di gioia e di serenità con il linguaggio da scaricatori da porto e i modi da esponenti della malavita portoricana quando la tensione in campo si esaspera. E da questo punto di vista la partita sta per scaldarsi.

La seconda metà del set è all’insegna dei continui cambi palla.

A noi va bene perché in questo modo il vantaggio resta praticamente invariato sino alla fine (25-19).

Chiara Limonta

Quarto set

L’Oria si lascia sorprendere nel primo set, poi rimedia e assume il controllo della partita sino al termine – questo è quello che mi piacerebbe poter scrivere. Ma dovrò rivedere le mie speranze.

C’è, infatti, da fare i conti con la grinta delle nostre avversarie, che, nonostante lo svantaggio, non mollano e riaprono la gara.

Ace di Petrucci e impressionante tripletta di Perrone, che facciamo molta fatica a contenere (3-6) e che chiuderà l’incontro a quota 20 punti, seconda soltanto alla nostra solita, inarrestabile, mitica Vichinga (26 punti).

Muro della Cubanita, ma Faloia va a segno prima da posto quattro e poi da posto due (5-8).

Paola Faloia

Va in trasferta, trova cartelloni con attestazioni d’amore e ricambia in questo modo… Per rispetto dei miei sentimenti non avrebbe dovuto fare neanche un punto stasera. Donna senza cuore…

Bel lungolinea di Giada (anche oggi continua nel rendimento), ma Ingrosso attacca efficacemente due volte e poi mura con Russo (7-11).

Del resto, se ‘sta creatura ci rompeva le palle già a 14 anni, figuriamoci adesso…

A parte le battute da bettola, da sportivi fa sempre piacere osservare come crescono, migliorano, maturano i giovani talenti della nostra regione. E questa ragazza è davvero in gamba.

Sara Ingrosso

Amy e Chiara mettono il pallone a terra, ma gli scambi sono lunghi; sta diventando dura passare.

Mani-fuori di Petrucci con un secondo tocco e ace di Russo che ci sorprende con uno stranissimo servizio a campanile.

Altro punto per Chiara, ma ci sono proteste e la partita comincia a diventare un po’ nervosa. L’arbitro estrae un cartellino giallo nella direzione della metà campo ospite. Non riesco a capire chi sia stata ammonita.

A un certo punto, però, vedo alcune giocatrici del Trepuzzi che parlano insistentemente con Carola D’Oria. La cosa va avanti per un’oretta. La piccina ascolta diligentemente le compagne che sembrano tante Vanna Marchi intente a venderle qualche prodotto.

Dialoghi

Quando si riprende a giocare, però, lo svantaggio resta inalterato a causa dei pallonetti di Faloia e degli attacchi di Perrone e Ingrosso (18-23).

Chiara ottiene il cambio palla e Ida spedisce sul parquet Aurora, una specialista dei servizi. La prima battuta è “giudiziosa”, senza saltare, e poco dopo Monica piazza una fast.

A quel punto Aurora rischia di più, scaglia un chiancòne al salto e ottiene l’ace con l’aiutino del nastro. La fortuna aiuta gli audaci (21-23).

Quanto sono brave le piccine nostre! Sempre pronte, sempre entusiaste, sempre determinate.

Aurora Capone

Sfioriamo persino il pareggio grazie ad un errore leccese; poi, purtroppo, Perrone gioca con le mani del nostro muro costringendoci così al primo tie-break stagionale (22-25).

Tie-break

Vanno in bagno Faloia e D’Oria.

Il bolide schiacciato da Amy è il modo migliore per iniziare.

Paola Faloia diventa il terminale d’attacco più affidabile in questa fase delicata e il Trepuzzi passa a condurre per una misura (4-5).

Una decisione arbitrale non condivisa scatena il dissenso della nostra capitana, che pareggia così il conto dei cartellini gialli, ma non quello della partita (6-7). Non ancora…

Ammonizione

Secondo tocco di Miriam e attacco vincente di Amy, che è tornata in prima linea (8-7).

Ingrosso sigla l’ultimo pareggio trepuzzino prima dello show finale di Amy, che scarica sul parquet 3 attacchi quasi consecutivi (12-8)!

E non è finita perché c’è l’opportunità di ammirare nuovamente un’alchimia tattica di coach Ida (già sperimentata con successo stasera e a Monteiasi). Giada gioca al centro e Dalhis si sposta a destra.

Purtroppo non riuscirò a beccare l’Imperatrice a fine partita per farmela spiegare (o per cercare di farmela spiegare perché poi non è detto che riesca a capirla), ma una sua valente atleta sintetizzerà la stretegia tattica con una sola parola: abbiamo fatto il “miscatigghij”.

Giada De Pascalis

Dopo l’ultimo attacco della brava Faloia e le ultime strenue ed eroiche difese oritane (un plauso alla nostra palleggiatrice, che, nonostante il ginocchio dolorante, si è fatta il mazzo pure in fase difensiva) scocca l’ora del miscatigghij con Dalhis splendida match-winner della partita. Due suoi attacchi vincenti consecutivi da posto due e l’Oria vince questa maratona di due ore e mezza (15-9)!

Acciacchi

Bella partita, indubbiamente.

Il Trepuzzi ha dimostrato che la posizione di classifica d’alta quota non è soltanto frutto di un calendario favorevole, ma è il riflesso di un ottimo livello tecnico. Le ragazze di mister Di Lauro possono e sanno giocare una pallavolo frizzante.

Con l’occasione voglio salutare una bandiera del Trepuzzi, Rossella Bianco. Dopo tanti anni di onorato servizio, il Trepuzzi senza di lei è come la Roma senza Totti.

Monica Casalino

Per l’Oria due punti utili e giusti. A me sono piaciute tutte le ragazze scese in campo e faccio fatica a trovare qualche difetto. Indubbiamente qualcosa non ha funzionato (l’approccio al primo set? Qualche calo di continuità?) perché altrimenti il risultato sarebbe stato diverso, ma la squadra ha comunque divertito, ci ha messo il carattere, la generosità, l’impegno. Gli applausi finali sono strameritati.

A questo punto posso finalmente dedicarmi a Paola Faloya e alla sua risposta.

La ragazza senegalese si riserva.

Mi sa che con il cartellone ho sbagliato metodo. Aveva ragione Italo Svevo: “La carta scritta per le donne ha troppa poca importanza. Bisognava trovare di meglio”.

Proposta

Tabellino: Oria-Trepuzzi 3-2 (25-27,  25-21,  25-19,  22-25,  15-9)

New Volley Oria: Medico NE, Liguori 13, Turchiarulo NE, Greco M. 4, Bacca NE, Casalino 9, Zanzarelli 0, Leone 26, De Pascalis 11, Limonta 8, Capone 1, De Paola NE , Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 6, ace 10, errori in battuta 13.

Arianna ha preso 28 in anatomia oculare e neuroftalmologia.

ASD Trepuzzi: Bianco NE, Perrone 20, D’Oria 3, Russo 11, Busicchio NE, Faloia 11, Ingrosso 11, De Mitri NE, Petrucci 3, Litti NE, Nestola 0, Caracciolo 0, Roma (L) 1 – All. Di Lauro.

Muri-punto 5, ace 9, errori in battuta 17.

Arbitri: Filomeno e Capozzo.

Amy Leone

Altri risultati: Mesagne-Putignano 3-0, Tuglie-Monteiasi 3-0, Spongano-Castellaneta 3-0, Noci-Ostuni 3-0, Casarano-Frascolla TA 0-3, Cutrofiano-Nardò 3-1.

Classifica: Mesagne 15; Tuglie 13; Spongano 12; Oria e Noci 11; Trepuzzi 10; Putignano, Castellaneta e Cutrofiano 7; Frascolla TA 6; Monteiasi 3; Ostuni 2; Nardò 1; Casarano 0.

Sara Zanzarelli

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 52,00; tutte le altre 0,00.

C’è la crisi.

Prossimo turno: Oria-Tuglie, domenica 20 novembre, ore 18.30.


TREPUZZI-ORIA 3-0

25 marzo 2012

Sabato 24 marzo 2012 – ore 18.30

Trepuzzi vincerà lo scudetto.

Non questa squadra, però.

Trepuzzi vincerà lo scudetto fra sei/sette anni ad una sola condizione: che le attuali giocatrici delle formazioni giovanili prendano esempio dalla loro allenatrice, Anna Maria Isceri. Se giocheranno come lei, se vivranno lo sport con la sua stessa passione, la sua stessa serietà, la sua stessa professionalità che la porta, non più giovanissima, a farsi carico di una squadra in campo e fuori, beh, allora il Trepuzzi vincerà lo scudetto.

Le centrale salentina ha esordito come allenatrice-giocatrice in una fase delicatissima per la stagione gialloblu. Tra infortuni e defezioni varie, sembrava che il Trepuzzi fosse un’anticipazione di qualche mese della profezia dei Maya.

In campo Isceri ha messo a terra 16 palloni, risultando la miglior realizzatrice, oltre che la miglior giocatrice della serata. E come allenatrice direi che il risultato parla da solo. Visto l’infortunio occorso a Rossella Bianco, soltanto la sua carriera di esorcista presenta ancora qualche margine di miglioramento, ma, a parte questo, la sua missione è compiuta. Ed Anna Maria Isceri è un esempio per tutti.

Con l’occasione, comunque, voglio salutare con stima e simpatia coach Giuseppe De Giorgi ed inviare un “in bocca al lupo” virtuale a Rossella Bianco.

Passiamo all’Oria.

Trepuzzi ha giocato bene ed ha un grande merito caratteriale prima ancora che tecnico, d’accordo, però un contributo determinante a questo risultato lo abbiamo offerto noi, che continuiamo ad alternare partite encomiabili ad autentici disastri. Stasera è toccato al disastro.

Scrissi tempo fa che le “compatibilità” tra squadre a volte sembrano inspiegabili e sovvertono i valori tecnici. Col Galatina, che è molto più forte di noi, ci troviamo bene e riusciamo a giocare alla pari tutti i set (tranne gli ultimi 5/6 scambi). Col Trepuzzi, che non sembra, sulla carta, molto più forte di noi (soprattutto senza Barba, Coppola e Perrone), abbiamo fatto due figure di merda con 6 set disastrosi tra andata e ritorno. Mistero.

E sì che ci siamo presentati alla scuola Parlangeli con il record di atlete a disposizione, comprese due ragazze in tribuna: 14. Messe insieme fanno l’età del presidente della Repubblica, che nel 2013 rinuncerà alla conferma in Quirinale (e vulìve vedè: ten’ 87 anni…!).

A Oria, davanti all’abituale bar di raccolta, è parcheggiata un’auto con gechi, lucertole, disonauri fossilizzati in bella mostra. Una visione che potrebbe turbare un pubblico sensibile (ma non quanto la partita che stiamo per giocare).

Sull’altro fronte, come accennavo, emergenza totale: non c’è Sara Perrone, che fu determinante all’andata; non c’è la talentuosa Ada Coppola, infortunata; non c’è il brillante prodotto di coach Laudisa, Sara Barba. Non c’è neanche coach De Giorgi. E il momento è difficile: le sconfitte consecutive sono già 4, ma su questo stasera le trepuzzine sono in buona compagnia (noi siamo a quota 8)…

ASD Pallavolo Trepuzzi: Elisa Ingrosso in palleggio, Grazia Spinelli opposto, Rossella Bianco e Sara Ingrosso laterali, Anna Maria Isceri e Valentina Russo centrali, Sally Mazzotta libero.

In panchina: Carola D’Oria che è D’Oria ma è del Trepuzzi, Serena Roma, Chiara Milanese (Oria, Roma, Milanese… La panchina leccese sembra un atlante geografico nazionale…) ed Elisabetta Aportone.

New Volley Oria: Stefania Guacci in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali (okay?), Simona Minetti libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Desy Calderone, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Giorgia Mastria.

Per evitare che la squadra superi i 15 dipendenti vengono “nascoste” Simonina Bianco e Noemi Votano.

Primo set

Buon lungolinea della Leonessa, ace di Russo, primo tempo di Daniela e primo allungo del Trepuzzi con una tripletta di Sara Ingrosso (6-3).

Primi punti di Isceri, duello Nanna-Spinelli ed altra realizzazione di Daniela, che spinge a terra una palla vagante.

Oria c’è e fa qualcosa, ma Trepuzzi fa di più e ad ogni punto brindisino ne corrispondono due delle padrone di casa.

Poi cominciamo a buttare la palla fuori e le gialloblu si distaccano (19-10).

A questo punto arriva una prima reazione grazie a Giulia che attacca efficacemente da opposto e poi realizza un ace dopo un’azione vincente conclusa da Nanna (19-13).

Dopo il time-out di Isceri c’è il primo tempo di Russo, ma le furie rosse recuperano ulteriormente terreno con un ace di Stefania ed un lungolinea della Leonessa: 20-17.

Invasione brindisina (21-17) e doppietta di Leo, letteralmente scatenata. Mani-fuori al fulmicotone da posto quattro e palla messa a terra da posto due: è già il quarto punto per la stella (acquisita) di San Giorgio e siamo a un passo dall’aggancio (21-19)!

I miracoli in difesa delle due Simone non riescono, purtroppo, a bilanciare le imprecisioni offensive: Trepuzzi si procura 4 palle-set e il secondo miracolo è costato caro al piedino della Leonessa, costretta ad abbandonare temporaneamente il parquet (24-20).

Brava Giulia ad annullare la prima palla-set mentre la seconda sfuma per un’invasione gialloblu al termine di un lungo scambio (24-22).

Quando il gioco si fa duro, i duri entrano in campo: murazzo di Isceri e il primo parziale finisce qui (25-22).

Secondo set

Vabbè, finora “nun se semo integrati co’ ‘sta serata”, direbbe Carlo Verdone, ma adesso entriamo in partita – spero e credo. Del resto, il primo set è stato una falsa partenza, ma poi abbiamo recuperato.

Invece si ripete lo stesso copione.

Duello a colpi di muro tra la rientrante Leo e Spinelli, mani-fuori della nostra opposta e pallonetto di Ivana (2-3), poi ci sono cinque minuti di passione per la nostra ricezione con ace di Sara Ingrosso, Anna Maria Isceri ed Elisa Ingrosso (10-5).

E’ una prima differenza tra leccesi e brindisine: loro con il servizio ci mettono spesso in difficoltà, noi mettiamo semplicemente in campo la palla.

Altre differenze, a mio avviso, saranno il loro muro-difesa migliore e soprattutto la capacità realizzativa in attacco. Trepuzzi sprecherà poco: 19 errori-punto a fronte dei nostri 27, ma se eliminiamo errori in battuta, invasioni e doppie, gli attacchi gialloblu finiti fuori o sulla rete saranno appena 8 (contro i 20 delle furie rosse).

Bene tutte le centrali: Daniela, SuperGiulia (top scorer oritana con 11 punti, okay?), ma soprattutto Isceri e Russo che si fermeranno rispettivamente a 16 e a 13 (il 60% dei punti trepuzzini).

Torniamo al secondo set.

Pocahontas prova a farsi carico della rimonta con un pallonetto, un muro anomalo e un primo tempo (11-8), ma le padrone di casa ci mettono poco a ripristinare le distanze con i primi tempi indifendibili di Isceri (16-11).

La fast con mani-fuori dell’allenatrice-giocatrice, un muro di Russo e l’evanescenza dei nostri attacchi aumentano il gap (20-12).

Come nel set precedente, Oria si sveglia tardi e non si sveglia abbastanza: ace della Leonessa, che poi cede il posto ad Annacarla, primo tempo di Giulia, lungolinea di Nanna ed ace di Ivana (21-18).

Brava Stefi in versione opposta, ancora un ace per l’Oria (Giulia) ed ulteriore lungolinea di Nanna, encomiabile per l’impegno ma non per la costanza (22-21).

Trepuzzi ha più voglia di vincere; il set finisce così: primo tempo di Russo (23-21), lungolinea del Koala (23-22), attacco vincente e poi tiro fuori di Sara Ingrosso (24-23), primo tempo risolutivo di Isceri (25-23).

Anna Maria firmerà la conclusione di tutti i tre set.

Terzo set

Annacarla in campo dall’inizio con il Koala dirottato in posto due e Leo in panchina a telefonare al CUP della ASL.

Trepuzzi sta diventando un incubo e dilaga la sensazione di impotenza tra le maglie oritane con corollario di nervosismo malcelato.

Spinelli buca la nostra ricezione, Isceri piazza la consueta sequenza di primi tempi e fast e Bianco porta le gialloblu a +3 (6-3).

Giulia rappresenta l’unico rimedio contro quella che l’ottimo giornalista Lorenzo D’Alò definisce “stitichezza realizzativa” ed è una delle poche a giocare con determinazione, ma il pareggio (6-6) è effimero perché – per restare nell’elegante metafora – sull’altro fronte Valentina Russo ha un attacco di diarrea (sempre realizzativa, s’intende) e scarica sul parquet tre palloni consecutivi (9-6).

Leo rinuncia alla visita medica per servire eroicamente la causa al posto di Ivana.

C’è un cambio anche nel Trepuzzi, ma non è una scelta tecnica. Siccome non bastano gli infortuni menzionati in apertura di articolo, si fa male anche Rossella Bianco. Come scrive Shakespeare: “Quando i dolori vengono, non vengono solitarie spie, ma in battaglioni” (1).

Ormai ci manca solo che venga la Questura ad arrestare una giocatrice locale per detenzione, nel cognome, di sostanze stupefacenti…

La squadra gialloblu, però, oggi resisterebbe anche ad uno tsunami ed è emblematico l’ace della nuova entrata, Serena Roma (13-9).

Sia pure tardivamente entra in scena Supernanna, che ci accompagna al pareggio con tre attacchi quasi consecutivi (una diagonale, un tiro tostissimo e un mani-fuori): 15-15.

E’ l’ultimo spiraglio che ci offre la gara.

Ahimé, è anche l’ultima cosa buona dell’Oria, la cui partita finisce qui.

Dopo l’uscita di Bianco tra gli applausi d’incoraggiamento del pubblico, il 10-1 finale del Trepuzzi è una tortura crudele: cinque attacchi nostri fuori o sulla rete, un attacco in campo di Sara ingrosso, un ace di Spinelli e soprattutto tre primi tempi di Anna Maria Isceri, compreso il punto della vittoria (25-16).

Parcheggiate fuori ci sono due Lancia Y identiche, una davanti all’altra: stesso modello, stesso colore. Pretendo di sapere perché, avvicinandosi ad una delle due, alcune giocatrici del Trepuzzi vi hanno indirizzato una propria compagna con le testuali parole: “No, non è quella; è questa: quella più bella”.

Quella più bella… E cos’ha di più bello rispetto alla mia?!

Sono uguali, identiche, due gocce d’acqua come le gemelle Romano nove mesi fa; cos’ha quella macchina di più bello rispetto alla mia…?! Non ha neanche la lucertola…

Tornando alla partita, sorprende – in generale – questo “trionfo di centrali”: 16 punti Isceri, 13 punti Russo, 11 punti Giulia e soltanto dopo vengono le schiacciatrici di ruolo: 10 Nanna, 9 Ingrosso, ecc.

Mentre a Trepuzzi si gioca la nostra partita, a Macerata muore per un malore l’ex-giocatore della nazionale, Vigor Bovolenta. Lo apprenderemo solo il giorno dopo. Bovolenta era un centrale. E sembra un segno del cielo questa prestazione brillante di tutte le colleghe di ruolo: una specie di tributo preventivo, un modo per onorare la memoria di un grande centrale.

Dopo tanti minuti di silenzio per gente che con lo sport non c’entrava nulla, ci piacerebbe ricordarlo anche sabato prossimo.

Tabellino: Trepuzzi-Oria 3-0 (25-22, 25-23, 25-16)

Pallavolo Trepuzzi: Ingrosso E. 1, Russo 13, Isceri 16, D’Oria NE, Roma 1, Bianco 2, Milanese NE, Aportone NE, Ingrosso S. 9, Spinelli 6, Mazzotta (L) – All. Isceri.

Muri-punto 9, ace 8, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 48 (media set: 16), errori-punto 19 (media-set: 6,3).

New Volley Oria: Carone NE, Calderone NE, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 5, Peluso NE, Guacci 4, Basile 11, Mastria NE, Nannavecchia 10, Leone 9, Lo Noce 3, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 2.

Punti fatti 42 (media-set: 14), errori-punto 27 (media-set: 9).

Fette di torta” su 136 scambi: PF Trepuzzi 35,3%, PF Oria 30,9%, EP Oria 19,8%, EP Trepuzzi 14%.

Arbitri: Francesco Adamo e Massimiliano Marzo.

Altri risultati: Mesagne-Nardò 3-0, Tempesta TA-Ugento 3-1, Presicce-San Giorgio 3-0, Cutrofiano-Collepasso 3-0, Spongano-Galatina 1-3, Casarano-Brindisi 3-1.

Classifica: Mesagne 53; Ugento 47; Presicce 44; Galatina e Cutrofiano 42; Tempesta TA 40; San Giorgio 32; Spongano e Collepasso 27; Trepuzzi 25; Nardò 24; Casarano 17; Brindisi 11; Oria 10.

Verdetti: Collepasso, Spongano e Trepuzzi matematicamente fuori dai play-off; Nardò matematicamente ai play-out.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 337,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano 25,00, Galatina, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

Turno vivace. Nardò sempre più solo al comando grazie ai 35 euro inflitti per gli insulti dei tifosi agli arbitri. Ugento sale al 5^ posto per i 26 euro di sanzione conseguente alla sospensione di un dirigente. Entra in classifica il Cutrofiano con 25 punti (frasi offensive all’arbitro da un isolato tifoso).

Prossimo turno: Oria-Presicce, domenica 1^ aprile, ore 18.00.

NOTE:

(1) SHAKESPEARE, W., Amleto, Atto IV, Scena V.

La foto di Vigor Bovolenta è tratta da http://www.informazione.it.


ORIA-TREPUZZI 0-3

5 dicembre 2011

Domenica 4 dicembre 2011 – ore 18.00

Verrebbe da piangere perché questa è una sconfitta amara, inattesa per l’esito ed anche per la forma, più preoccupante delle altre.

Con il Collepasso e con l’Ugento, infatti, si è trattato di sconfitte “sperimentali” incassate da una squadra rinnovata ed in rodaggio, con il Nardò si è trattato di una vittoria buttata nel cesso sprecando 5 palle-match, con il San Giorgio è stata quella debacle che è come l’appuntamento che ogni anno una squadra deve rispettare (senza contare il valore dell’avversario), con il Galatina e con il Cutrofiano sono stati comunque due punti d’oro conquistati da una squadra in fase di tangibile progresso, con il Mesagne il 3-0 ci può stare perché è la capolista.

Ma la sconfitta di ieri brucia. Brucia tanto.

Brucia perché si è trattato di una prestazione piuttosto scialba e perché la squadra si è espressa molto al di sotto del proprio potenziale, un potenziale che era misterioso fino a un mese fa, ma che adesso conosciamo. Ed è lecito attendersi che la squadra lo esprima o si sforzi di esprimerlo al massimo, magari incrementandolo.

Due partite incolori consecutive, inoltre, si chiamano “recessione” in termini economici.

E poi siamo l’unica formazione del nostro girone a non aver mai vinto in questa stagione così equilibrata e aperta ad ogni risultato (come dimostra l’impresa del Nardò sabato scorso).

Verrebbe, dunque, da piangere.

Come il ministro Elsa Fornero, quella che chiagn’ e fott’.

Prima lo facevano raccontandoci barzellette, adesso lo fanno fingendo commozione, ma il gesto è sempre lo stesso: mettercela in quel posto. Con più competenza, però. Chiusa la parentesi.

Verrebbe da piangere, però, è un condizionale. In realtà, non viene da piangere. Perché c’è fiducia: questa squadra ha giocato troppo bene con il Galatina e con il Cutrofiano per essersi abbruttita di colpo in questo modo. Bisogna ritrovare lo spirito combattente delle furie rosse.

I parziali alti, inoltre, sono un indice di competitività.

E sono sicuro che al posto dei condizionali tristi useremo presto indicativi gratificanti.

Il Trepuzzi arriva ad Oria privo delle sorelle Bianco.

Almeno credo che siano sorelle.

Dopo aver fatto la mia figura di cacca con Sara Perrone, che reputavo essere la sorella di Antonella Perrone, non ho più tante certezze. Né voglio approfondire l’eventuale legame di parentela tra Elisa e Sara Ingrosso.

Ad essere certo è il legame di parentela che unisce coach Giuseppe De Giorgi al mitico Fefè (oltre che a Michele). L’alone del mito di questa famiglia si stende stasera sul palazzetto di Oria e onora il gentile pubblico presente.

Formazioni.

L’Oria schiera Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposto, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

Trepuzzi: Sara Barba palleggiatrice, Sara Perrone opposto, Ada Coppola e Grazia Spinelli laterali, Anna Maria Isceri e Valentina Russo centrali, Sally Mazzotta libero. Per un attimo mi era parso di vedere in campo Sara Ingrosso, ma forse è un effetto della miopia.

In panchina con coach Giuseppe De Giorgi: Elisa Ingrosso, Carola D’Oria (che con questo cognome stasera ha un conflitto d’interessi come quello del ministro Passera), Serena Roma e Sara Ingrosso.

Ringrazio Anna Maria per la consulenza onomastica.

Primo set

Dopo la prima sagra di errori in battuta su entrambi i fronti, notiamo che il Koala è sceso sul parquet con il piglio giusto e realizza i primi due punti per le padrone di casa (4-5).

La ricezione, però, soffre quasi quanto i bilanci della Grecia e dell’Italia e sono soprattutto Barba e Coppola a trafiggerla incrementando il vantaggio salentino (5-11).

Sara Barba la ricordiamo per aver fatto parte della generazione di fenomeni dell’Under18 di coach Laudisa; Ada Coppola è una delle più brillanti schiacciatrici pugliesi.

Bene anche Russo (muro ed ace) dopo il primo time-out chiamato da Marcello (6-15).

Con un attacco di Perrone il Trepuzzi raggiunge il massimo vantaggio (9-19), poi fortunatamente c’è un accenno di reazione delle padrone di casa, che fanno punti con la capitana coraggiosa (primo tempo ed ace) e con un muro di Giulia (12-19).

La voglia di reagire si evince anche dall’incitamento (“Andiamo, cazzo!”) di un’atleta di cui non faccio il nome perché ci sono le figlie in tribuna.

Stiamo faticosamente e tardivamente entrando in partita con le attaccanti che fanno quello che possono (a segno Stefania, Ivana e Nanna), ma una difesa poco reattiva compromette lo sforzo profuso. Emblematica la palla beffardamente appoggiata da Perrone nell’angolino del posto uno.

Il gap si è ridotto (da -10 a -5), ma dal 17-22 in poi Trepuzzi non è più disposto a farsi rimontare; l’ultima schiacciata è di Ada Coppola (19-25).

Secondo set

L’Oria è più tonico nel secondo parziale e Nanna attraversa uno di quei momenti in cui tutto le riesce bene e pensiamo di aver creato in laboratorio una schiacciatrice dal futuro luminoso. Ed è così, in effetti, ma servirebbe un po’ più di continuità.

Tutto quello che adesso stiamo costruendo in attacco, però, lo sprechiamo con una serie irritante di servizi sbagliati: ben 4, che costituiscono più della metà dei primi punti trepuzzini (7-7).

Sembra che abbiamo fatto un voto a qualcuno: chiunque si presenti in battuta, sbaglia. Avremo una grazia?

Arrivano, invece, i muri di Russo e di Isceri, ma fortunatamente Nanna non ha esaurito le cartucce e Stefania trova l’ace (11-10).

Adesso il parziale subisce tre scossoni: il primo porta la firma di Ada Coppola che valorizza il suo transito in prima linea con tre punti personali (12-14); gli altri due scossoni hanno per protagoniste le nostre centrali. Pocahontas effettua il sorpasso con due ace consecutivi (16-14); Daniela rafforza il vantaggio mettendo giù una fast ed una palletta (19-16).

Se non sbagliassimo altre due battute (che fanno leggermente alterare il nostro coach) e se Perrone stasera non avesse la mano d’acciaio, forse il set avrebbe avuto un esito diverso (20-22).

Ma le emozioni non sono finite: break da 3 dell’Oria grazie a Nanna, ad un’eroica difesa e ad un attacco vincente del Koala (23-22).

Perrone e Spinelli sono brave a giocare con le mani del nostro muro (23-24) ed una fast di Isceri offre al Trepuzzi una seconda palla-set (24-25). Promettente questa ragazzina…

La palla-set si autoannulla con un errore in battuta ospite (25-25); poi, però, non riusciamo più a oltrepassare la rete: prima c’è un tocco irregolare, poi un perentorio muro di Valentina Russo (25-27).

Terzo set

L’ennesimo set conteso e perduto ed una vaga sensazione di incapacità a sviluppare una pallavolo efficace in modo continuativo hanno effetti deleteri sulla serenità psicologica delle brindisine. Il momento è delicato: mura Perrone, mura Russo, schiaccia Spinelli e Russo stoppa una ricezione lunga (0-4).

Coach Marcello chiama il time-out.

La squadra reagisce bene e il black-out finisce qui: punto di Giulia, punto di Nanna e tiro ospite sulla rete (3-4).

Poco dopo c’è anche il punto del libero Simona Minetti. So’ soddisfazioni.

Una strepitosa Coppola riporta avanti le concittadine di Silvia Renna (7-10), ma il grande cuore dell’Oria sembra in grado di dare una svolta alla partita: sorpasso Nanna e consueta fase di trance agonistica di Stefania, a segno per tre volte nell’arco di pochi minuti (14-12).

Quando il Koala va a servire, è la ricezione ospite a trascorrere un brutto momento e l’Oria vola sul 17-12.

Forse la torta alla frutta ammirata nel bar-pasticceria “Il Piacere” (e vincolata ad una nostra eventuale vittoria) non resterà una chimera.

Anna Maria Isceri si preoccupa del nostro peso-forma e con due primi tempi consecutivi ci secca l’acquolina in bocca (17-15). Ma che cacchio: è una torta alla frutta! Non fa ingrassare tanto! Facci coltivare il sogno…!

Nanna e Ivana mantengono l’Oria in orbita, ma Spinelli, Coppola e Isceri riportano il set in equilibrio (19-19).

Adesso entrambe le squadre stanno giocando bene e commettono pochi errori offensivi: punto Ivana, punto Daniela e replica di Coppola con un mani-fuori (21-20). Forse sono le difese a presentare qualche inestetismo, soprattutto la nostra.

Evitabile l’ace di Isceri, valutato fuori ma atterrato nell’angolino del posto cinque (21-21).

Non va la fast brindisina, proprio come nel set precedente e praticamente nello stesso momento. Per fortuna, però, Stefania sta carica e piazza una diagonale imperiosa (22-22).

Doppietta di Russo e il Trepuzzi gioca due palle-match (22-24).

La prima l’annullano a muro Daniela e Stefania (23-24).

La seconda l’annulla la capitana coraggiosa, direttamente in battuta (24-24)!

Il miracolo della rimonta non si concretizza: Sara Perrone è inarrestabile e schiaccia i due punti conclusivi di questo incontro (24-26).

La torta alla frutta rimane in pasticceria.

Tabellino: Oria-Trepuzzi 0-3 (19-25,  25-27,  24-26)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Guacci 10, Basile 5, Nannavecchia 11, Bianco NE, Lonoce 8, Mastria NE, Minetti 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 7, errori in battuta 10.

Punti fatti 43 (media-set: 14,3) errori-punto 25 (media-set: 8,3).

ASD Pallavolo Trepuzzi: Coppola 11, Perrone S. 16, Ingrosso E. NE, Russo 10, Isceri 9, D’Oria NE, Roma NE, Ingrosso S. 0, Spinelli 6, Barba 1, Mazzotta (L) – All. De Giorgi G.

Muri-punto 8, Aces 4, errori in battuta 11.

Punti-fatti: 53 (media set: 17,7), errori-punto 25 (media-set: 8,3).

“Fette di torta” su 146 scambi: PF Trepuzzi 36,3%, PF Oria 29,5%, EP Trepuzzi 17,1%, EP Oria 17,1%.

Arbitri: Vladimiro Argese e Pierpaolo Di Bari.

Altri risultati: Nardò-Mesagne 3-0, Collepasso-Cutrofiano 1-3, Galatina-Spongano 3-1, Ugento-Tempesta TA 3-1, San Giorgio-Presicce 0-3, Brindisi-Casarano 2-3.

Classifica: Mesagne e Cutrofiano 19; Ugento e Galatina 18; Presicce 15; San Giorgio 13; Nardò e Spongano 11; Trepuzzi e Collepasso 10; Tempesta TA 9; Casarano 8; Brindisi 4; Oria 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 250,00; Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Il Nardò ferma la capolista sul proprio parquet, ma perde il comando della graduatoria del trofeo Memorial Bin Laden a causa di quanto è avvenuto ai margini di un altro parquet. Ad Acquarica del Capo i tifosi insultano l’arbitro ed uno di essi colpisce in più occasioni il seggiolone. Che tecnicamente (ne prendo atto leggendo il comunicato) si chiama proprio così: “seggiolone”.

Come quello dei bambini.

Manca soltanto il ripiano per le pappine…

Per soli 4 euro, dunque, il Presicce-Acquarica conquista il primo posto.

Prossimo turno: Presicce-Oria, sabato 10 dicembre, ore 18.30.


ORIA-TREPUZZI 3-0

28 marzo 2011

Domenica 27 marzo 2011 – ore 18.00

Dopo la sconfitta interna con il Lavello (e la successiva gita turistica ad Arzano) all’Oria restava soltanto una possibilità per tenere vive le speranze di salvezza: vincere le partite con la Livi Potenza, con il Battipaglia e con il Trepuzzi.

Lo ha fatto.

Io non so come andrà a finire questo campionato, ma la mia ammirazione per l’Oria ormai è garantita. A questa squadra voglio bene.

E le voglio bene perché è una squadra umile ma tenace, che non si arrende mai anche di fronte ad una classifica che sembrerebbe disperata.

Perché è una squadra che non fa calcoli e affronta ogni partita con la stessa serietà e la stessa generosità, che si tratti dell’Arzano o che si tratti del Lavello. In questa mancanza di calcoli c’è anche una piccola dose di ingenua incoscienza, che – devo dire – aumenta il fascino della Celeste.

L’Oria non gioca sempre bene o con la stessa intensità; i limiti tecnici ci sono e ci sono anche gli alti e bassi, ma quella che non cambia è la voglia di fare sempre meglio, di guardarsi dentro e di trarre ogni volta qualcosa in più. E negli ultimi mesi questo qualcosa in più sta diventando molto interessante; adesso che la squadra inizia anche a piacersi, il gusto di giocare (e di vincere!) aumenta.

Voglio bene a quest’Oria perché gioca sempre in trasferta, anche in via Crocifisso: basta che una compagine avversaria si porti dietro una quindicina di sostenitori e le nostre creature sono circondate da un tifo non ostile ma certamente avverso. Ma loro vanno avanti.

E voglio bene a quest’Oria perché è una squadra di ragazze corrette, solidali e coese.

A proposito di solidarietà, la storia, quella grande, passa da qui vicino con l’allestimento del campo di raccolta per gli immigrati provenienti dal Nordafrica. La Puglia è chiamata ad un’altra prova di generosità e il Cielo non voglia che ci scopriamo peggiori dei leghisti razzisti. Non si sa chi ospita davvero (gente in fuga dalla guerra o dalla miseria?), non si sa cosa sia (un centro di accoglienza “aperto” o un lager-CIE chiuso?); fatto sta che proprio domenica sono arrivati nel “coso” (chiamiamolo così) tra Manduria e Oria circa 720 stranieri. Con questi sì che riempiremmo il palazzetto…!

Trasformiamo l’immigrazione da problema sociale a risorsa, almeno per noi della New Volley; per la prossima partita, verso le 16.30, li passiamo a prendere e li portiamo tutti alla partita a fare il tifo per noi…

E qui colgo l’occasione per un invito che nasce da una riflessione post-partita con il coach: rispolveriamo le bandiere della pace e portiamole al palazzetto fra due domeniche visto che siamo impegnati in una guerra di cui nessuno ha capito una mazza. Si sa solo che è iniziata due secondi dopo la risoluzione ONU tanta era la voglia di menare bombe su soci in affari ed ex-alleati.

Ma la storia non passa da Oria soltanto per il campo-coso; c’è un altro episodio drammatico che ha legato il destino del mondo a quello della New Volley. La settimana scorsa un missile americano ha colpito l’automobile del presidente che aveva violato la No-Fly Zone. Il presidente in questione non è Gheddafi ma Mino Delli Santi, che stava dirigendosi minacciosamente verso gli insorti della Juvenilia Oria ed è stato centrato da un Tomahawk sparato dalla portaerei Enterprise.

La macchina ha preso fuoco, ma il presidente ne è fortunatamente uscito illeso (1).

Poco dopo, dalla torre del Castello di Oria, Mino ha incitato la folla a ribellarsi contro la classifica che vede la squadra celeste relegata all’ultimo posto:

Oggi le forze del male hanno attentato alla mia vita colpendo la mia autovettura con un missile, ma il popolo oritano non sarà soggiogato e combatterà per la propria terra. La rivoluzione celeste non si ferma. Risaliremo la classifica pezzo per pezzo. Trasformeremo il palazzetto in un inferno per tutti coloro che oseranno contenderci la vittoria e la salvezza. Accorrete numerosi, l’ingresso è gratuito.”

Al palazzetto poi non è venuto nessuno, ma almeno la squadra ha recepito.

Non è vittima di un missile Tomahawk, ma di un brutto infortunio al ginocchio la schiacciatrice trepuzzina Antonella Perrone, che si presenta con le stampelle. E’ un’assenza pesante per le nostre avversarie; le rinnoviamo un affettuoso in bocca al lupo per un rapido ritorno sul parquet.

C’è qualcosa che non quadra nella rete; le operazioni di controllo durano più del solito e ad un certo punto persino Marcello armeggia con l’asta di misurazione.

Formazioni.

L’Icost Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Priscilla Pisani e Giorgia Mastria.

L’ASD Pallavolo Trepuzzi schiera Laura Caracuta in palleggio, Claudia Trovè opposto, Loredana Corvino e Rossella Bianco laterali, Sara Perrone e Anna Maria Isceri centrali, Angela Camposeo libero.

In panchina con Giuseppe De Giorgi, fratello del mitico Fefè: Veronica Parisi, Valentina Russo, Serena Roma, Annalisa Palma e Sara Ingrosso.

Primo set

Primo tempo a uecchio delle nostre ed ace del Trepuzzi (0-2). Cominciamo buenu…

Doppietta di Lucrezia, che sembra in gran forma anche stasera (2-2).

Le gialloblu tornano in vantaggio con Isceri e Trovè, ma è nuovamente Superlucrezia a riportare l’incontro in parità (6-6). Il ritmo è alto e la partita godibile.

Dopo un primo tempo di Isceri, l’Oria più bello della serata.

La difesa è vigile, ma è soprattutto l’attacco a raggiungere livelli di efficienza straordinari, nonostante l’arretramento di Lucrezia in seconda linea: tre punti di Ivana (incluso un magnifico pallonetto) e tre punti di Silvietta (spettacolare con i suoi lungolinea). L’Oria conduce per 12-6.

Trepuzzi, però, rientra subito in partita grazie a Claudia Trovè, strepitosa in attacco, in battuta e finanche da seconda linea. Pareggio (12-12).

Le squadre rallentano un po’ il ritmo e incappano in qualche errore (nel nostro caso si tratta dei soliti primi tempi creativi). Nel frattempo il presidente agita minacciosamente l’asta di misurazione sulle teste dei segnapunti.

Sul 18-16 (Silvietta), va in battuta Lucrezia e la schiacciatrice oritana si esalta anche in questo fondamentale: 3 ace (solo uno dei quali a culo) e lo score personale si assesta già sui 9 nove punti (22-16).

Nel Trepuzzi Parisi subentra a Bianco.

Ottima Isceri dal centro della rete, come al solito, ma anche Ivana (splendidamente smarcata da Stefania) sta disputando una partita eccelsa, probabilmente la migliore della stagione: tre attacchi e il set è dell’Oria (25-18).

Secondo set

Si comincia il secondo parziale con due errori nostri, ma rimediamo subito con due attacchi di Silvietta, due attacchi di Lucrezia ed un ace del Koala (5-3).

Il primo muro della partita lo piazzano Perrone e Caracuta, dopo un’invasione (già la terza) delle brindisine.

Grande Daniela: ribatte a terra una ricezione lunga delle ospiti e va a segno direttamente in battuta (9-6).

Nonostante un’ulteriore invasione, che induce Marcello ad esprimere una certa insofferenza con parole non particolarmente dolci, il vantaggio dell’Oria aumenta (13-8).

L’illusione che il set possa continuare a procedere per inerzia viene annullata da un break delle ragazze leccesi avviato dall’incontenibile Isceri con un primo tempo e concluso dalla stessa centrale leccese direttamente in battuta (13-13).

In questo caso, è Ivana a rivolgere parole poco gentili nei confronti del coach che aveva valutato fuori un pallone finito dentro. Non c’è più rispetto per le autorità.

E’ un testa a testa: Oria avanti con Lucrezia (14-13), sorpasso Trepuzzi con Trovè (14-15), vantaggio brindisino con Stefania (16-15), rimonta trepuzzina con l’inossidabile Corvino (16-17) ed ulteriore sorpasso dell’Oria con Silvietta dopo che Simona e Lucrezia salvano un pallone che sembrava destinato al terreno (19-18).

Anche Trepuzzi adesso sta difendendo bene e mura con Corvino, ma la squadra celeste riesce ad allungare di un’altra lunghezza grazie a un primo tempo di Giulia che lascia con il fiato sospeso prima di atterrare proprio nell’angolino del posto uno (21-19).

Una battuta sbagliata per parte e poi uno scambio infinito e palpitante, risolto da Trovè (21-20).

Quando il gioco si fa duro i duri entrano il campo: con Lucrezia in prima linea, Stefania preferisce andare sul sicuro e il martello non delude le aspettative: uno, due e tre punti, interrotti soltanto da un time-out di coach De Giorgi (25-21)!

E’ un Oria che adesso sa anche essere spietato nei momenti decisivi. Una bella differenza rispetto, ad esempio, alla partita d’andata (da 14-18 per noi a 25-23 per Trepuzzi).

Terzo set

Lucrezia, agitandosi, osserva qualcosa sulla rotazione; coach Marcello invita il popolo a non prestarle attenzione.

Alla top-scorer oritana viene prestata la dovuta attenzione quando c’è da decidere chi mandare a segno.

Grazie alle proprie centrali (Isceri e Russo), però, Trepuzzi è in vantaggio (3-4). Mettono palloni a terra tutte le bocche di fuoco dell’Oria (bello il pallonetto di Ivana), ma sul 6-5 si spengono alcune luci. Non in senso metaforico.

Gli arbitri sospendono la gara per qualche minuto, il presidente-operaio provvede al ripristino dell’illuminazione e in tribuna ci si interroga sulle cause di questo imprevisto.

La spiegazione più plausibile la fornisce il marito di una delle giocatrici più in forma della squadra celeste: l’energia elettrica dev’essere stata dirottata verso il campo profughi allestito in 24 ore. Si vede che un tunisino deve aver azionato il rasoio elettrico ed a risentirne è stato l’impianto del palazzetto…

Cerchiamo, allora, di chiudere l’incontro prima che laggiù la signora Rashida metta in funzione la lavatrice…

Ivana approfitta della sosta per chiedere all’arbitro il permesso di cambiare fazzolettino. Con due set di moccio in meno nel Kleenex si può riprendere in leggerezza.

Il 20% delle restanti giocatrici va in bagno. Insomma, ci sono esigenze primarie da soddisfare.

Il Trepuzzi è un po’ impreciso in attacco e l’Oria ne approfitta con un pallonetto di Pocahontas ed un attacco di Ivana (11-6).

Vanno a punti Corvino e Trovè, ma poi c’è un bel muro di Giulia, particolarmente in palla (12-8).

Seguono altri muri: prima Lucrezia, poi Daniela e poi ancora attacchi efficaci nostri ed errori ospiti (sul parquet è rientrata Bianco ed è cambiata la palleggiatrice).

Il vantaggio sembra rassicurante: 18-9.

L’orgoglio trepuzzino è ben rappresentato da Anna Maria Isceri, l’ultima a mollare (18-11), ma sta per abbattersi un’altra calamità nella metà campo ospite: i servizi di Stefania Guacci.

Il Koala piazza due ace consecutivi (in totale fanno cinque) e l’Oria è ormai in dirittura d’arrivo (22-11).

Ultimi punti dei due opposti, ultimo punto di Lucrezia (22 in totale, media di 7,33 a set) e la squadra celeste può festeggiare il primo successo pieno tra le mura amiche (25-12).

Ai festeggiamenti finali partecipa anche Simona Minetti, che ha la sua parte di merito nella riscossa brindisina.

Tre vittorie e sette punti nelle ultime tre partite. Ormai siamo come l’assessore Tedesco: inarrestabili.

Siamo ancora in fondo e c’è sempre meno tempo a disposizione, ma adesso tutto è possibile. Inutile fare calcoli e tabelle; ogni partita sarà una finale. Gustiamoci il sapore della vittoria; l’appetito vien mangiando.

Tabellino: Oria-Trepuzzi 3-0 (25-18, 25-21, 25-12)

Oria: Guacci 5, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 10, Basile 4, Mastria NE, De Tommaso NE, Lonoce 3, Mastandrea 10, Liace 22, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 10, errori in battuta 4.

Punti fatti 54 (72%), errori-punto avversarie 21 (28%).

Trepuzzi: Perrone S. 3, Parisi 1, Trovè 13, Caracuta 1, Isceri 8, Russo 1, Roma NE, Bianco 0, Corvino 6, Palma 0, Ingrosso NE, Camposeo (L) – All. De Giorgi.

Muri-punto 2, Aces 4, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 33 (64,7%), errori-punto avversarie 18 (35,3%).

Fette di torta” su 126 scambi: PF Oria 42,8%, PF Trepuzzi 26,2%, EP Trepuzzi 16,7%, EP Oria 14,3%.

Arbitri: Mario Chiechi e Loredana Di Nicola.

Altri risultati: Arzano-Battipaglia 3-0, Spezzano-San Pietro Vernotico 3-1, ASCI Potenza-Castellammare 3-1, Accademia BN-Turi 3-1, Gricignano-Caserta 3-1, Lavello-Livi Potenza 1-3.

Classifica: Arzano 63; San Pietro Vernotico 57; Castellammare di Stabia 44; Accademia BN 41; Gricignano 40; Caserta 35; Livi Potenza 32; ASCI Potenza 31; Spezzano 22; Battipaglia 19; Turi 17; Trepuzzi 14; Oria e Lavello 13.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Turi e Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Turno intenso (quello di due settimane fa), ma tutte sanzioni di scarsa entità: Oria e Gricignano sono multate rispettivamente di 50 e 40 euri per servizio di pulitura non regolamentare (a noi 10 euri in più perché siamo recidivi). E meno male che i piccioni presenti nel palazzetto erano stitici…

Multa di 50 euri anche all’ASCI Potenza per via delle ripetute offese agli arbitri da parte di un isolato tifoso.

In questo modo il Gricignano rafforza il posto d’onore, mentre Oria e ASCI si contendono la terza posizione.

Prossimo turno: San Pietro Vernotico-Oria, domenica 3 aprile, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) La macchina si è incendiata veramente.


TREPUZZI-ORIA 3-1

5 dicembre 2010

Sabato 5 dicembre 2010 – ore 18.00

Il riferimento ai tre quarti ha indubbiamente attinenza con la classica dimensione delle bottiglie di birra, di cui tecnico e atlete sono abituali consumatori. Lo sono molto meno rispetto al passato della Palafiom, però; l’Oria ha un tasso alcolico inferiore e ragazze più virtuose.

Tre quarti, però, si riferisce soprattutto alla capacità di mantenimento del ritmo da parte della squadra celeste. Questa sera l’Oria ha giocato tre set su quattro. Ed anche ogni singolo set (tranne l’ultimo) è stato giocato soltanto per tre quarti.

Nel primo ci si è quasi inchiodati a 18 (da 14-18 a 25-23), nel secondo a 19 (da 19-19 a 25-22), nel terzo a 18 (da 8-18 a 17-21 con scatto finale che ha provvidenzialmente evitato un tracollo clamoroso).

Checco Zalone disse di aver scritto per Eros Ramazzotti una canzone intitolata “L’ultimo quarto” perché il cantautore romano, soffermandosi sul grande amore della sua vita, aveva rotto tre quarti di coglioni e l’ultimo quarto avrebbe voluto romperlo Checco.

L’ultimo quarto, forse, può essere l’obiettivo di quest’Oria.

La sconfitta a Trepuzzi e i cedimenti finali, per quanto amari e preoccupanti, non cancellano comunque gli ulteriori progressi della Celeste: abbiamo fatto quasi più muri-punto che nelle sette giornate precedenti messe insieme e mi pare di aver notato anche una certa aggressività in più. Ho intravisto il gusto per i duelli, per il desiderio di battere le avversarie come squadra ma anche individualmente. Un desiderio, ahimé, condiviso anche dalle avversarie stesse, che alla fine hanno avuto la meglio.

Il pomeriggio inizia con un esame pilifero delle atlete da parte del coach, sempre molto attento alla cura dei dettagli. Marcello ha rilevato baffi in eccesso, ma l’accusa è stata sdegnosamente respinta. Un sexy-calendario sarà la dimostrazione che il tecnico ha avuto torto.

A Trepuzzi, invece, il presidente posa nei pressi di un manifesto della gara, testimonianza di visibilità per gli sponsor che decidono di investire nello sport. E allora investite di più! Noi siamo qui.

Nella cittadina leccese io esprimo un proposito che qui non sarebbe elegante descrivere e che riguarda il toponimo, mentre con la famiglia Leone si compie una breve visita turistico-gastronomica. Nei pressi dell’immancabile monumento ai caduti c’è un imponente palazzo nobiliare: si tratta del famoso Palazzo Renna, dimora della più prestigiosa famiglia del posto. Non riesco a scorgere, invece, il monumento a coach Rampino.

Formazioni.

Il Trepuzzi scende in campo con Annalisa Palma in palleggio, Claudia Trové opposto, Antonella Perrone e Rossella Bianco laterali, Annamaria Isceri e Sara Perrone centrali, Veronica Parisi libero.

A disposizione di coach Fabrizio Gloria: Laura Caracuta, Angela Camposeo, Loredana Corvino, Sara Ingrosso e Valentina Russo.

L’Oria replica con Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

Primo set

Dopo che Antonella Perrone esibisce il biglietto da visita con un mani-fuori da posto quattro, l’Oria piazza due muri consecutivi, una cosa mai vista in questa stagione: prima Stefania, poi Giulia, che stoppa da sola un attacco dal centro.

Perrone tende ad essere ripetitiva (ma coach Gloria dev’essere ben felice di “annoiarsi” con questi mani-fuori riusciti) e l’Oria attiva le proprie bocche di fuoco: Lucrezia, Silvietta e ancora Lucrezia (3-6).

Le gialloblu cambiano strategia (attacco Trové e muro Isceri) e approfittano di un eccesso di invadenza delle brindisine (due infrazioni fischiate correttamente dal direttore di gara): 7-6.

Mini-break da tre per la Celeste con Silvietta e Ivana sugli scudi mentre Simona garantisce la consueta copertura in difesa (7-9).

La fuga diventa una cosa seria quando Ivana usa per due volte come sponda il muro leccese e Silvietta piazza una battuta vincente (10-15).

Dopo un ace di Bianco e un attacco di Antonella Perrone, Leo salva un pallone e lo dirotta su Silvietta, che, pur lontana dalla rete, riesce ad affondare il colpo. Quant’è diventata brava la nostra creatura!

Coach Gloria chiama il time-out e sprona le proprie atlete con parole non adatte ad un pubblico sensibile, ma nell’Oria c’è un’altra piccina che fa grandi progressi: Giulia spinge a terra una palla vagante e poco dopo schiaccia un primo tempo: 14-18.

Da questo momento la Celeste può solo mangiarsi le mani perché Trepuzzi ha avuto sì il merito di crederci, ma ben 6 degli 11 punti che hanno costituito la rimonta gialloblu sono errori delle nostre attaccanti.

Trové e compagne effettuano subito il sorpasso (19-18), poi tornano sotto grazie a un attacco di Silvietta, uno di Ivana e un servizio creativo di Pocahontas che compromette il contrattacco (20-21).

Oria in vantaggio con un muro di Ivana e pareggio del Trepuzzi (arricchito dall’ingresso della mitica Corvino) con un millimetrico attacco di Perrone (22-22). Da questo momento in poi subentra l’atmosfera natalizia: le padrone di casa ci regalano un errore in battuta, noi ben tre attacchi perché siamo più buoni (25-23).

Secondo set

Il Trepuzzi parte bene (3-1), ma le ospiti infilano sei punti consecutivi sfruttando il buon servizio di Stefania (due errori locali, muro di Giulia su una collega di ruolo, muro Silvietta-Giulia, ace di Stefania e lungolinea di Silvietta).

Trepuzzi pareggia (7-7) con Isceri che restituisce la murata a Giulia (è un bel duello, indubbiamente).

Splendido primo tempo a pallonetto di Pocahontas, attacco di Silvietta ed ace di Lucrezia (7-10)!

Il set attraversa una fase di incertezza e di emozioni; si lotta colpo su colpo, ma dopo un bel mani-fuori di Lucrezia (13-15), le padrone di casa mettono la freccia con un break da quattro avviato da Antonella Perrone e concluso da Bianco (17-15).

Fantastica Silvietta, che sta viaggiando su una media di 5,5 punti a set, e perfetto lungolinea di Ivana (anche lei ampiamente in doppia cifra questa sera): è ancora parità (19-19)!

Dentro Corvino e Camposeo per Trové e Bianco, muro di Sara Perrone e attacco di Antonella Perrone che taglia il muro brindisino: 22-19.

Un ace di Ivana alimenta ulteriori palpitazioni, ma Antonella Perrone, top-scorer con 20 punti, è scatenata ed offre al Trepuzzi tre palle-set (24-21). La prima l’annulla Lucrezia, la seconda è un nostro servizio che finisce sulla rete. Ehm, diciamo che la mano della giocatrice entrata all’uopo era fredda nonostante il polsino…

Terzo set

E’ un Oria strepitoso quello che torna sul parquet per il terzo set; tutto funziona bene: la difesa, il muro, l’attacco.

Ma c’è una giocatrice che sembra particolarmente ispirata e determinata. Stefania respinge nella metà campo avversaria un pallone vagante, poi si impone a muro e infine schiaccia con la freddezza di un opposto di ruolo (3-8).

Ottimi i servizi di Daniela (un ace) e altrettanto ottimo il rendimento di Silvietta: per lei un altro muro e una bomba da posto due (3-10).

E’ la solita Perrone a rimettere in movimento lo score del Trepuzzi, ma Ivana replica colpo su colpo distinguendosi per un mani-fuori e per una diagonale stretta.

Stefania tenta anche la mossa di Rosa Ricci. In tribuna Gabriella preferirebbe evitare questo tipo di emozioni; io sto godendo. Ho già scritto, in passato, che il mio sogno è un set in cui l’esclusiva degli attacchi sia della palleggiatrice, dal primo all’ultimo scambio. Non importa come: tocchi di seconda, servizi, muri, palle piazzate; tutto va bene. Sento che entro la fine dell’anno Stefania mi accontenterà e in questo set la ragazza sta facendo le prove generali… La fantasia al potere.

Doppietta di Lucrezia e massimo vantaggio per l’Oria (8-18).

Muro e attacco di Annamaria Isceri, ma Lucrezia ci mantiene a distanza di sicurezza (13-21).

Ci si sente un po’ meno sicuri dopo che vanno a segno per due volte cadauna Perrone (ace-culo) e Trové (17-21).

La squadra celeste sembra prematuramente appagata e ha bruciato il 60% del proprio vantaggio.

Fortunatamente non si è esaurita la vena creativa di Stefania che mette a terra un magico tocco di seconda, né si si sono esauriti i muri vincenti: Giulia compie un miracolo in difesa e per tre volte, nell’arco dello stesso scambio, gli attacchi del Trepuzzi vengono respinti; il blocco decisivo è di Ivana e la replica, nello scambio successivo, è di Silvietta (17-24). E’ il nono muro-punto odierno; lasciamoci qualcosa per il resto del campionato…

Dopo un primo tempo di Isceri (ottima prestazione), Stefania piazza un altro tocco di seconda, ma l’arbitro annulla lo scambio perché Antonella Perrone si fa male e bisogna ripetere. Per la replica ci si affida a Silvietta, però moralmente sarebbe stato un punto della palleggiatrice celeste (18-25).

Quarto set

Dall’inizio, eh!” – incita Loredana Corvino dalla panchina. Nella sua saggezza, la schiacciatrice salentina ha colto “la svolta dell’ultimo quarto”: il Trepuzzi ha ceduto il set ma è rientrato in partita; l’Oria ha vinto ma ha denunciato un calo di concentrazione pericoloso, appena mascherato dalla creatività di Stefania e dalla generosità di Simona.

La foga gialloblu comporta un’invasione e una doppia (1-2), ma sul parquet adesso c’è soltanto una squadra. La regola della tre quarti vale anche per Silvietta (16 punti nei primi tre parziali, nessuno nell’ultimo), ma è tutta la squadra ad affondare con l’unica eccezione di Lucrezia, la cui progressione di punti per set è in ascesa: 2-3-5-5.

Sul 4-4 il Trepuzzi dilaga con un break di 8-1: Isceri, Perrone, Trové e molti errori brindisini in fase d’attacco e di costruzione (12-5).

La Leonessa corre a salvare palloni anche dai vicini campi da tennis, ma la sua proverbiale generosità non può bastare a tenere in piedi una squadra. Peraltro, le padrone di casa adesso stanno ricevendo bene e difendendo ancora meglio.

Perrone scaglia le ultime frecce e Camposeo, in campo dal secondo set, garantisce ulteriori punti alla propria formazione.

Stefi mura la top-scorer, che poi si vendica con un bel pallonetto e con un ace sporco (21-11).

Entrano Priscilla e Annacarla e l’Oria rispolvera l’orgoglio riducendo provvisoriamente il disavanzo di punti con tre mani-fuori quasi consecutivi di Ivana (22-15).

Ma il destino della partita e del nostro primo derby stagionale è segnato: primo tempo di Sara Perrone, attacco oritano fuori e servizio vincente di Trové (25-15).

E’ il primo, storico e senz’altro meritato successo casalingo in B2 per il Trepuzzi, festeggiato dalle atlete con il classico scivolone verso i propri tifosi.

L’Oria dovrà riflettere sul proprio smarrimento finale mentre io dovrò riflettere sullo smarrimento finale del mio portafogli nella zona della Concattedrale. Prego che venga ritrovato dallo stesso cingalese che qualche mese fa ne portò in questura uno gonfio di 1.900 euri…

Beh, adesso, però, il calendario ci dà una mano regalandoci l’emozione del derby brindisino con il San Pietro Vernotico. Proprio quello che ci vuole per dare una svolta al campionato e per risollevare la nostra classifica precaria…

Tabellino: Trepuzzi-Oria 3-1 (25-23, 25-22, 18-25, 25-15)

Trepuzzi: A.Perrone 20, S.Perrone 8, Trové 11, Caracuta NE, Camposeo 4, Bianco 2, Corvino 0, Palma 2, Isceri 14, Ingrosso NE, Russo NE, Parisi (L) – All. Gloria.

Muri-punto 8, Aces 9, errori in battuta 9.

Punti-fatti: 62 (66,7%), errori-punto avversarie: 31.

Oria: Guacci 7, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 14, Basile 5, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 16, Liace 15, Pisani 2L, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, Aces 5, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 58 (68,2%), errori-punto avversarie: 27.

Arbitri: Giuseppe Mancini e Annamaria Colia.

Altri risultati: Battipaglia-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Spezzano 3-1, Caserta-Gricignano 0-3, Stabia-ASCI Potenza 3-0, Turi-Accademia BN 1-3, Livi Potenza-Lavello 2-3.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 24; Stabia e Gricignano 19; Accademia BN 17; Caserta 15; Spezzano 11; Livi Potenza 10; ASCI Potenza 9; Trepuzzi 7; Battipaglia 5; Turi e Oria 3; Lavello 2.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; ASCI Potenza 40,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica l’ASCI Potenza con una multa da 40 euri per gli insulti rivolti dal pubblico al primo arbitro.

Per il resto, ci sono due menzioni senza danni economici; entrambe ci riguardano, una in modo diretto: l’Oria è richiamata per un servizio di asciugatura carente, il Battipaglia per l’assenza dell’allenatore in panchina. La FIPAV non apprezza l’autogestione anche quando dà buoni frutti…

Prossimo turno: Oria-San Pietro Vernotico, domenica 12 dicembre, ore 18.00.


LA FINESTRA SULLA C: ORCHIDEA TA-TREPUZZI 2-3

14 febbraio 2010

Monteiasi 13 febbraio 2010 – ore 18.00

L’avevo promesso alla capitana, mia capitana.

E la capitana m’ha fatt’ ‘u bidòn…

Per capirci: l’indimenticata Silvia Buso gioca quest’anno nella Mira Orchidea Taranto. Non proprio dall’inizio dell’anno, veramente, ma da quando un’atleta della squadra jonica ha scambiato l’arbitro per il ripostiglio dei borsoni.

Una decina di giorni fa, nell’ufficio di Marcello, le promisi che sarei andato a vedere una sua partita in occasione della prima trasferta domenicale della Pallavolo Taranto. Cioè oggi. Sono testimoni lo stesso Marcello e un’amica di Silvia.

Rinuncio così ad una partita che pure sembrava interessante (Tempesta-Corsano), ma a Monteiasi, dove – per motivi che sfuggono alla mia comprensione – gioca l’Orchidea, di Silvia non c’è l’ombra.

E vabbè. Ci sarà un’altra occasione in cui noi giocheremo di domenica. Massafra-Orchidea, per esempio. Vorrà dire che in quell’occasione, per vendetta, farò il tifo per Zaby e Vale.

In realtà, nella palestra dell’Orchidea dovrebbero riprodurre una mia foto ed appenderla alla parete perché con me, un paio di anni fa, hanno battuto il Cisternino 3-0, hanno battuto il Noci 3-1 e oggi conquisteranno un punto d’oro contro la seconda in classifica.

Visto che ormai mi trovo, quindi, vedo come si mette; se mi scoccio, il Maria Pia è a venti minuti.

D’altra parte qualche motivo di interesse c’è: una centrale tarantina già “attenzionata” da squadre di categoria superiore, la cugina omonima di Michela Benefico, una vecchia conoscenza della B2 (l’ex-tugliese Annamaria Isceri) e l’allenatrice in seconda delle salentine, che è proprio carina.

Ogni squadra che si rispetti ha un cane-mascotte; alla scuola Pascoli si tratta di un barboncino bianco chiamato Chicco.

E’ buono l’avvio dell’Orchidea, che passa a condurre per 4-1 e poi distanzia addirittura la vicecapolista di 6 punti (10-4). Ottima difesa e Jole scatenata (le chiamo per nome perché è il nome che tengono scritto sulla maglia).

Sul 14-8 la reazione del Trepuzzi è spietata. Il libero locale è un po’ in difficoltà e le salentine effettuano il sorpasso: da 15-13 a 15-19.

Entra una certa Anto, che ha un fermacapelli piuttosto vistoso, come se ne ne vedono pochi sui parquet.

Nulla, comunque, rispetto a tutto quello a cui ci ha abituati Sonia negli anni…

L’Orchidea supera la fase di stallo grazie alla nuova entrata, alle azioni di Roberta e ad un favoloso salvataggio di piede della palleggiatrice Rossana (18-20); poi, però, commettono qualche errore evitabile (di quelli che fanno diventare isterici gli allenatori) e Trepuzzi si assicura il parziale (18-25).

Oltre al piede reattivo, devo dire che la palleggiatrice ha un tocco particolarmente pulito e anche una faccia simpatica. Io ci farei un pensierino per quando Ale andrà in pensione. Manine fatatine.

Il secondo set sembra la copia del primo: buona partenza dell’Orchidea (10-6), rimonta folgorante del Trepuzzi (14-16), ma questa volta le joniche non ci stanno a farsi scavalcare. E’ di nuovo parità sul 17-17 e addirittura vantaggio sul 22-20. Le salentine sembrano in grado di effettuare un nuovo sorpasso sul filo di lana (23-23), ma gli ultimi due punti sono realizzati dalla squadra di casa (25-23).

Grande Orchidea.

La partita si fa appassionante; decido di restare.

Il Trepuzzi tenta di tutelarsi dalle brutte sorprese imponendo subito il proprio ritmo nel terzo set (4-6). Molto bene Perrone e Bianco, storica bandiera di questa formazione.

Si spegne un neon. Non in senso metaforico; proprio si stuta una lampada della palestra.

L’Orchidea raggiunge il pareggio (11-11) grazie anche agli efficaci servizi di Michela Benefico (il DNA non è acqua fresca…), ma poi il set sembra prendere inesorabilmente la strada di Trepuzzi.

Sul 18-23 va in battuta Anto, che bacia il pallone prima di servire. Il gesto porta bene, ma la ragazza è al corrente di quanti microbi vaghino su quell’oggetto sferico?

Nei momenti delicati viene cercata con particolare frequenza Roberta Pindinello, che non delude le aspettative: due attacchi consecutivi e l’Orchidea resta in corsa. Annullate tre palle-set: 24-24.

Fra l’altro, oltre che brava, Roberta sembra pure una ragazza educata che sa stare al posto suo, soprattutto adesso che il clima intorno si fa incandescente. Punto Isceri e invasione Trepuzzi (25-25).

Si stuta un altro neon. Ogni mezz’ora qua si stuta un neon; se si dovesse arrivare al tie-break, ogni spettatore sarà invitato a reggere una candela accesa.

Una giocatrice ospite manda a fanculo l’arbitro e viene ammonita (26-25). Il Trepuzzi annulla la prima palla set, ma poi sbaglia il servizio e l’Orchidea ne approfitta per conquistare questo rocambolesco set (28-26)!

Le atlete locali esultano come se avessero vinto lo scudetto oltre che la partita, tanto che istintivamente stavo per andarmene. Ma si gioca ancora.

Nell’intervallo, il tecnico ospite dice cose poco gentili all’arbitro; nel frattempo ci sono più giocatrici dell’Orchidea in bagno che sul parquet.

Alla ripresa del gioco, c’è l’ammonizione per il coach salentino. E’ un po’ nervoso, in effetti; io per questa sera abdicherei in favore dell’allenatrice in seconda che in questo momento è più lucida…

Sorprendente Orchidea: continua a giocare in modo favoloso e “rischia” di prendersi l’intera posta in palio (9-5). Il set, però, è lungo e le ospiti recuperano con una Claudia Trovè implacabile dal posto due.

Anche Isceri gioca bene, sostenuta da una claque personale ogni volta che va in battuta.

Efficaci gli attacchi di Michela Benefico junior e le tarantine sono ancora in vantaggio sul 17-15.

E’ qui la svolta della partita: il Trepuzzi ribalta il risultato e va a condurre per 18-21; la reazione è affidata alla solita Pindinello, che mette a terra primi tempi a ripetizione (21-22), ma ancora più travolgente è Trové con i suoi mani-fuori. Il punto finale è di Maria Grazia Borgia (21-25).

Praticamente perfetta la prestazione del libero Zeudi Mazzotta.

Dopo il consueto via vai dal gabinetto (ma quanto pisciano in due ore ‘ste giocatrici?!), può prendere avvio il tie-break.

L’Orchidea regge fino al 5-6, poi è un monologo del Trepuzzi che domina il mini-set di spareggio e vince la partita.

Silvia me la pagherà, ma comunque mi sono divertito.


RITRATTI: SILVIA RENNA

18 novembre 2009

CENTRALE

Nata a Campi Salentina (LE), 29 anni fa; vive a Trepuzzi (LE).

Segno zodiacale:

Leone.

Quando hai iniziato a giocare a pallavolo?

A 13 anni.

Perché proprio la pallavolo?

Non c’è un motivo particolare. Diciamo che si è trattato di un caso.

Perché proprio da centrale?

Inizialmente giocavo in posto quattro; poi, salendo di categoria, gli allenatori mi hanno impiegata praticamente in tutti i ruoli o quasi. Giocare da centrale alla fine non è stata una mia scelta. Anzi, se potessi tornare indietro, non mi dispiacerebbe giocare da opposto.

La tua carriera:

1999-’00 – Pink Volley, serie D

2000-’01 – Pink Volley, serie C

2001-’02 – Maglie, serie C

2002-’03 – Volley Tuglie, serie C

2003-’04 – Volley Tuglie, serie B2

2004-’05 – Volley Tuglie, serie B2

2005-’06 – Pallavolo Ostuni, serie B2

2006-’07 – Pallavolo Ostuni, serie B1

2007-’08 – Autoluna Salerno, serie B2

2008-’09 – Tekla Scafati, serie B2

2009-’10 – Taranto, serie B2

Cos’altro fai nella vita?

Pallavolo a tempo pieno.

I tuoi hobbies?

Nessuno. Il volley mi impegna completamente.

L’ultimo libro che hai letto:

Mille splendidi soli di Khaled Hosseini. Però non lo consiglio; troppo triste.

L’ultimo film che hai visto:

Cinderella man.

Il tuo cantante preferito?

Renato Zero. Anche Liga e Vasco, ma Renato Zero è il numero uno.

Il tuo piatto preferito:

Pasta in bianco.

Che?!

Il sabato di sicuro. Probabilmente è un retaggio scaramantico.

Sapresti elencare i tuoi principali pregi?

Non dovrei farlo io. Posso riferirti quello che sento dire dagli altri: simpatica e altruista.

E i tuoi difetti?

Dicono che sono troppo permalosa. E anche l’altruismo può diventare un difetto.

Il più bel ricordo della tua carriera:

La promozione in serie B1 con l’Ostuni. Al di là del risultato tecnico, mi resta soprattutto il ricordo di un gruppo di atlete magnifico. C’era molta coesione. E poi sono convinta che quella promozione sia stata “aiutata” da qualcuno che era in Cielo.

Il più amaro:

Non esserci salvate dalla retrocessione nel campionato successivo. La matematica ci condannò al penultimo turno, dopo una sconfitta in Sardegna. Quanta amarezza.

Quale difetto tecnico, se ritieni di averne, vorresti correggere?

Stando a quello che dice il mister, sono troppo aggressiva a muro; anticipo troppo.

L’osservazione più ricorrente del coach nei tuoi riguardi:

Non c’è una frase specifica. In questo periodo sta insistendo sulla necessità di migliorare l’intesa con Ale. Devo armonizzare meglio i miei tempi di rincorsa con quelli dei suoi passaggi.

Sei scaramantica? Compi “rituali” particolari prima, durante o dopo le partite?

Adesso non tanto. Quando, però, gli arbitri ci dicono “in bocca al lupo” al termine del riconoscimento, la toccata sopra è automatica…

Il tuo soprannome:

A Ostuni mi chiamavano Terminator. Credo dipendesse dal mio atteggiamento aggressivo in campo e dal mio modo di esultare.

Giocatore o giocatrice che ammiri di più:

Simona Gioli e Gigi Mastrangelo.

Qual è stata la partita più gratificante della tua carriera?

Quella decisiva per la promozione in B1 con l’Ostuni. Ricordo l’entusiasmo e un tifo mai visto. Mi veniva la pelle d’oca ogni volta che toccavo un pallone.

E la partita che vorresti cancellare?

Una delle più recenti: quella contro l’Acquaviva. Può capitare di giocare male, ma è l’atteggiamento ad essere stato troppo superficiale.

Cosa ti piace di più del mondo della pallavolo?

Il rapporto con le compagne quando si riesce a costruire un clima positivo e sincero. Quest’anno credo che siamo già sulla buona strada.

C’è, invece, qualcosa che ti infastidisce?

L’ipocrisia. Ma naturalmente non è un problema che riguarda soltanto la pallavolo.

Perché due anni fa hai deciso di trasferirti in Campania e perché adesso hai deciso di tornare nella tua Puglia?

Decisi di andare a Salerno per assumermi responsabilità diverse; volevo mettermi alla prova e vedere come sarei riuscita a cavarmela lontano da casa. Sul passaggio da Salerno a Scafati, invece, hanno influito altri fattori, come il desiderio di restare vicina al gruppo di ex-compagne conosciute a Salerno e l’offerta interessante che mi era stata proposta dalla società scafatese.

Cosa ti resta dell’esperienza a Salerno e a Scafati?

Il bellissimo gruppo che avevamo costituito a Salerno. Sono stata troppo bene; non ci sono aggettivi. Ma anche a Scafati ho trovato delle ottime compagne di squadra. Sul piano tecnico, credo che gli insegnamenti di coach Castillo mi abbiano aiutata a migliorare.

Trepuzzi ha una squadra di pallavolo femminile; ti piacerebbe un giorno giocare nella squadra della tua città, a prescindere dalla categoria?

Sì, mi piacerebbe. Però… non prescindo dalla categoria e quindi non è il momento.

Qual è la rinuncia più gravosa a cui ti costringe la pallavolo?

In passato mi pesava il poco tempo che potevo dedicare ai miei amici. Adesso mi dispiace non poter stare abbastanza con i miei genitori.

Obiettivi e desideri personali per il tuo futuro:

Non ne ho a lungo termine perché a me piace vivere giorno per giorno ed affrontare le cose con gradualità. Penso a far bene quest’anno, poi si vedrà.