ORIA-TREPUZZI 3-0

Domenica 27 marzo 2011 – ore 18.00

Dopo la sconfitta interna con il Lavello (e la successiva gita turistica ad Arzano) all’Oria restava soltanto una possibilità per tenere vive le speranze di salvezza: vincere le partite con la Livi Potenza, con il Battipaglia e con il Trepuzzi.

Lo ha fatto.

Io non so come andrà a finire questo campionato, ma la mia ammirazione per l’Oria ormai è garantita. A questa squadra voglio bene.

E le voglio bene perché è una squadra umile ma tenace, che non si arrende mai anche di fronte ad una classifica che sembrerebbe disperata.

Perché è una squadra che non fa calcoli e affronta ogni partita con la stessa serietà e la stessa generosità, che si tratti dell’Arzano o che si tratti del Lavello. In questa mancanza di calcoli c’è anche una piccola dose di ingenua incoscienza, che – devo dire – aumenta il fascino della Celeste.

L’Oria non gioca sempre bene o con la stessa intensità; i limiti tecnici ci sono e ci sono anche gli alti e bassi, ma quella che non cambia è la voglia di fare sempre meglio, di guardarsi dentro e di trarre ogni volta qualcosa in più. E negli ultimi mesi questo qualcosa in più sta diventando molto interessante; adesso che la squadra inizia anche a piacersi, il gusto di giocare (e di vincere!) aumenta.

Voglio bene a quest’Oria perché gioca sempre in trasferta, anche in via Crocifisso: basta che una compagine avversaria si porti dietro una quindicina di sostenitori e le nostre creature sono circondate da un tifo non ostile ma certamente avverso. Ma loro vanno avanti.

E voglio bene a quest’Oria perché è una squadra di ragazze corrette, solidali e coese.

A proposito di solidarietà, la storia, quella grande, passa da qui vicino con l’allestimento del campo di raccolta per gli immigrati provenienti dal Nordafrica. La Puglia è chiamata ad un’altra prova di generosità e il Cielo non voglia che ci scopriamo peggiori dei leghisti razzisti. Non si sa chi ospita davvero (gente in fuga dalla guerra o dalla miseria?), non si sa cosa sia (un centro di accoglienza “aperto” o un lager-CIE chiuso?); fatto sta che proprio domenica sono arrivati nel “coso” (chiamiamolo così) tra Manduria e Oria circa 720 stranieri. Con questi sì che riempiremmo il palazzetto…!

Trasformiamo l’immigrazione da problema sociale a risorsa, almeno per noi della New Volley; per la prossima partita, verso le 16.30, li passiamo a prendere e li portiamo tutti alla partita a fare il tifo per noi…

E qui colgo l’occasione per un invito che nasce da una riflessione post-partita con il coach: rispolveriamo le bandiere della pace e portiamole al palazzetto fra due domeniche visto che siamo impegnati in una guerra di cui nessuno ha capito una mazza. Si sa solo che è iniziata due secondi dopo la risoluzione ONU tanta era la voglia di menare bombe su soci in affari ed ex-alleati.

Ma la storia non passa da Oria soltanto per il campo-coso; c’è un altro episodio drammatico che ha legato il destino del mondo a quello della New Volley. La settimana scorsa un missile americano ha colpito l’automobile del presidente che aveva violato la No-Fly Zone. Il presidente in questione non è Gheddafi ma Mino Delli Santi, che stava dirigendosi minacciosamente verso gli insorti della Juvenilia Oria ed è stato centrato da un Tomahawk sparato dalla portaerei Enterprise.

La macchina ha preso fuoco, ma il presidente ne è fortunatamente uscito illeso (1).

Poco dopo, dalla torre del Castello di Oria, Mino ha incitato la folla a ribellarsi contro la classifica che vede la squadra celeste relegata all’ultimo posto:

Oggi le forze del male hanno attentato alla mia vita colpendo la mia autovettura con un missile, ma il popolo oritano non sarà soggiogato e combatterà per la propria terra. La rivoluzione celeste non si ferma. Risaliremo la classifica pezzo per pezzo. Trasformeremo il palazzetto in un inferno per tutti coloro che oseranno contenderci la vittoria e la salvezza. Accorrete numerosi, l’ingresso è gratuito.”

Al palazzetto poi non è venuto nessuno, ma almeno la squadra ha recepito.

Non è vittima di un missile Tomahawk, ma di un brutto infortunio al ginocchio la schiacciatrice trepuzzina Antonella Perrone, che si presenta con le stampelle. E’ un’assenza pesante per le nostre avversarie; le rinnoviamo un affettuoso in bocca al lupo per un rapido ritorno sul parquet.

C’è qualcosa che non quadra nella rete; le operazioni di controllo durano più del solito e ad un certo punto persino Marcello armeggia con l’asta di misurazione.

Formazioni.

L’Icost Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Priscilla Pisani e Giorgia Mastria.

L’ASD Pallavolo Trepuzzi schiera Laura Caracuta in palleggio, Claudia Trovè opposto, Loredana Corvino e Rossella Bianco laterali, Sara Perrone e Anna Maria Isceri centrali, Angela Camposeo libero.

In panchina con Giuseppe De Giorgi, fratello del mitico Fefè: Veronica Parisi, Valentina Russo, Serena Roma, Annalisa Palma e Sara Ingrosso.

Primo set

Primo tempo a uecchio delle nostre ed ace del Trepuzzi (0-2). Cominciamo buenu…

Doppietta di Lucrezia, che sembra in gran forma anche stasera (2-2).

Le gialloblu tornano in vantaggio con Isceri e Trovè, ma è nuovamente Superlucrezia a riportare l’incontro in parità (6-6). Il ritmo è alto e la partita godibile.

Dopo un primo tempo di Isceri, l’Oria più bello della serata.

La difesa è vigile, ma è soprattutto l’attacco a raggiungere livelli di efficienza straordinari, nonostante l’arretramento di Lucrezia in seconda linea: tre punti di Ivana (incluso un magnifico pallonetto) e tre punti di Silvietta (spettacolare con i suoi lungolinea). L’Oria conduce per 12-6.

Trepuzzi, però, rientra subito in partita grazie a Claudia Trovè, strepitosa in attacco, in battuta e finanche da seconda linea. Pareggio (12-12).

Le squadre rallentano un po’ il ritmo e incappano in qualche errore (nel nostro caso si tratta dei soliti primi tempi creativi). Nel frattempo il presidente agita minacciosamente l’asta di misurazione sulle teste dei segnapunti.

Sul 18-16 (Silvietta), va in battuta Lucrezia e la schiacciatrice oritana si esalta anche in questo fondamentale: 3 ace (solo uno dei quali a culo) e lo score personale si assesta già sui 9 nove punti (22-16).

Nel Trepuzzi Parisi subentra a Bianco.

Ottima Isceri dal centro della rete, come al solito, ma anche Ivana (splendidamente smarcata da Stefania) sta disputando una partita eccelsa, probabilmente la migliore della stagione: tre attacchi e il set è dell’Oria (25-18).

Secondo set

Si comincia il secondo parziale con due errori nostri, ma rimediamo subito con due attacchi di Silvietta, due attacchi di Lucrezia ed un ace del Koala (5-3).

Il primo muro della partita lo piazzano Perrone e Caracuta, dopo un’invasione (già la terza) delle brindisine.

Grande Daniela: ribatte a terra una ricezione lunga delle ospiti e va a segno direttamente in battuta (9-6).

Nonostante un’ulteriore invasione, che induce Marcello ad esprimere una certa insofferenza con parole non particolarmente dolci, il vantaggio dell’Oria aumenta (13-8).

L’illusione che il set possa continuare a procedere per inerzia viene annullata da un break delle ragazze leccesi avviato dall’incontenibile Isceri con un primo tempo e concluso dalla stessa centrale leccese direttamente in battuta (13-13).

In questo caso, è Ivana a rivolgere parole poco gentili nei confronti del coach che aveva valutato fuori un pallone finito dentro. Non c’è più rispetto per le autorità.

E’ un testa a testa: Oria avanti con Lucrezia (14-13), sorpasso Trepuzzi con Trovè (14-15), vantaggio brindisino con Stefania (16-15), rimonta trepuzzina con l’inossidabile Corvino (16-17) ed ulteriore sorpasso dell’Oria con Silvietta dopo che Simona e Lucrezia salvano un pallone che sembrava destinato al terreno (19-18).

Anche Trepuzzi adesso sta difendendo bene e mura con Corvino, ma la squadra celeste riesce ad allungare di un’altra lunghezza grazie a un primo tempo di Giulia che lascia con il fiato sospeso prima di atterrare proprio nell’angolino del posto uno (21-19).

Una battuta sbagliata per parte e poi uno scambio infinito e palpitante, risolto da Trovè (21-20).

Quando il gioco si fa duro i duri entrano il campo: con Lucrezia in prima linea, Stefania preferisce andare sul sicuro e il martello non delude le aspettative: uno, due e tre punti, interrotti soltanto da un time-out di coach De Giorgi (25-21)!

E’ un Oria che adesso sa anche essere spietato nei momenti decisivi. Una bella differenza rispetto, ad esempio, alla partita d’andata (da 14-18 per noi a 25-23 per Trepuzzi).

Terzo set

Lucrezia, agitandosi, osserva qualcosa sulla rotazione; coach Marcello invita il popolo a non prestarle attenzione.

Alla top-scorer oritana viene prestata la dovuta attenzione quando c’è da decidere chi mandare a segno.

Grazie alle proprie centrali (Isceri e Russo), però, Trepuzzi è in vantaggio (3-4). Mettono palloni a terra tutte le bocche di fuoco dell’Oria (bello il pallonetto di Ivana), ma sul 6-5 si spengono alcune luci. Non in senso metaforico.

Gli arbitri sospendono la gara per qualche minuto, il presidente-operaio provvede al ripristino dell’illuminazione e in tribuna ci si interroga sulle cause di questo imprevisto.

La spiegazione più plausibile la fornisce il marito di una delle giocatrici più in forma della squadra celeste: l’energia elettrica dev’essere stata dirottata verso il campo profughi allestito in 24 ore. Si vede che un tunisino deve aver azionato il rasoio elettrico ed a risentirne è stato l’impianto del palazzetto…

Cerchiamo, allora, di chiudere l’incontro prima che laggiù la signora Rashida metta in funzione la lavatrice…

Ivana approfitta della sosta per chiedere all’arbitro il permesso di cambiare fazzolettino. Con due set di moccio in meno nel Kleenex si può riprendere in leggerezza.

Il 20% delle restanti giocatrici va in bagno. Insomma, ci sono esigenze primarie da soddisfare.

Il Trepuzzi è un po’ impreciso in attacco e l’Oria ne approfitta con un pallonetto di Pocahontas ed un attacco di Ivana (11-6).

Vanno a punti Corvino e Trovè, ma poi c’è un bel muro di Giulia, particolarmente in palla (12-8).

Seguono altri muri: prima Lucrezia, poi Daniela e poi ancora attacchi efficaci nostri ed errori ospiti (sul parquet è rientrata Bianco ed è cambiata la palleggiatrice).

Il vantaggio sembra rassicurante: 18-9.

L’orgoglio trepuzzino è ben rappresentato da Anna Maria Isceri, l’ultima a mollare (18-11), ma sta per abbattersi un’altra calamità nella metà campo ospite: i servizi di Stefania Guacci.

Il Koala piazza due ace consecutivi (in totale fanno cinque) e l’Oria è ormai in dirittura d’arrivo (22-11).

Ultimi punti dei due opposti, ultimo punto di Lucrezia (22 in totale, media di 7,33 a set) e la squadra celeste può festeggiare il primo successo pieno tra le mura amiche (25-12).

Ai festeggiamenti finali partecipa anche Simona Minetti, che ha la sua parte di merito nella riscossa brindisina.

Tre vittorie e sette punti nelle ultime tre partite. Ormai siamo come l’assessore Tedesco: inarrestabili.

Siamo ancora in fondo e c’è sempre meno tempo a disposizione, ma adesso tutto è possibile. Inutile fare calcoli e tabelle; ogni partita sarà una finale. Gustiamoci il sapore della vittoria; l’appetito vien mangiando.

Tabellino: Oria-Trepuzzi 3-0 (25-18, 25-21, 25-12)

Oria: Guacci 5, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 10, Basile 4, Mastria NE, De Tommaso NE, Lonoce 3, Mastandrea 10, Liace 22, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 10, errori in battuta 4.

Punti fatti 54 (72%), errori-punto avversarie 21 (28%).

Trepuzzi: Perrone S. 3, Parisi 1, Trovè 13, Caracuta 1, Isceri 8, Russo 1, Roma NE, Bianco 0, Corvino 6, Palma 0, Ingrosso NE, Camposeo (L) – All. De Giorgi.

Muri-punto 2, Aces 4, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 33 (64,7%), errori-punto avversarie 18 (35,3%).

Fette di torta” su 126 scambi: PF Oria 42,8%, PF Trepuzzi 26,2%, EP Trepuzzi 16,7%, EP Oria 14,3%.

Arbitri: Mario Chiechi e Loredana Di Nicola.

Altri risultati: Arzano-Battipaglia 3-0, Spezzano-San Pietro Vernotico 3-1, ASCI Potenza-Castellammare 3-1, Accademia BN-Turi 3-1, Gricignano-Caserta 3-1, Lavello-Livi Potenza 1-3.

Classifica: Arzano 63; San Pietro Vernotico 57; Castellammare di Stabia 44; Accademia BN 41; Gricignano 40; Caserta 35; Livi Potenza 32; ASCI Potenza 31; Spezzano 22; Battipaglia 19; Turi 17; Trepuzzi 14; Oria e Lavello 13.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Turi e Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Turno intenso (quello di due settimane fa), ma tutte sanzioni di scarsa entità: Oria e Gricignano sono multate rispettivamente di 50 e 40 euri per servizio di pulitura non regolamentare (a noi 10 euri in più perché siamo recidivi). E meno male che i piccioni presenti nel palazzetto erano stitici…

Multa di 50 euri anche all’ASCI Potenza per via delle ripetute offese agli arbitri da parte di un isolato tifoso.

In questo modo il Gricignano rafforza il posto d’onore, mentre Oria e ASCI si contendono la terza posizione.

Prossimo turno: San Pietro Vernotico-Oria, domenica 3 aprile, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) La macchina si è incendiata veramente.

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