Domenica 21 dicembre 2014 – ore 18.30
Apparentemente è stato un banalissimo bagher ad aver decretato la nostra condanna. Un semplice, beffardo, fottutissimo bagher (e termino gli aggettivi soltanto perché gli altri che ho in mente mal si conciliano con lo spirito natalizio).
Dietro le apparenze, però, c’è altro: c’è un po’ di ingenuità da parte nostra e c’è tanto mestiere da parte delle nostre avversarie, dove per “mestiere” s’intende quell’esperienza che infonde coraggio e intelligenza rapida, capacità di improvvisare e di rischiare. E qui c’è anche, probabilmente, la differenza principale tra l’Oria e lo Spongano di questa sera.
In conclusione e dietro le apparenze, quindi, quel bagher è stato tutt’altro che banale.
L’amarezza per il risultato, però, non deve occultare la bella prova offerta da Ivana e compagne ed i progressi costanti di una squadra sempre più interessante. La partita è stata intensa, ricca di emozioni e molto ben giocata.
Ma il racconto deve partire dall’inizio.
Avevo un brutto presentimento: da qualche anno a questa parte, per ragioni misteriose, le partite prenatalizie tendono ad essere le più nervose. Proprio a Spongano, il 16 dicembre dello scorso anno, i cartellini estratti dal direttore di gara furono più numerosi dei botti di Capodanno e poco mancò che tra la nostra Leonessa e una centrale avversaria terminasse in rissa. Fu solo la tensione del momento perché poi, a fine gara, ci si salutò da buoni amici.
Due anni prima, sempre a dicembre, ci fu una partita particolarmente tesa con la Tempesta Taranto.
Questa volta, per fortuna, le tradizioni prenatalizie non sono state rispettate e tutto è filato liscio come l’olio dall’inizio alla fine, anche per merito di un arbitraggio che ha stemperato sul nascere ogni accenno di polemica con una gestione di gara basata sul sorriso e sulla distensione.
A quanto pare sono cambiate le prassi “ispettive” della Federazione, che, invece di inviare gli osservatori all’interno dei palazzetti, adesso per i controlli delega i Carabinieri all’esterno. Gli unici a incappare nel posto di blocco in via Crocifisso sono stati proprio gli arbitri e sarebbe stato paradossale se a non essere in regola fossero stati i loro documenti…
Ivana ha cambiato pettinatura, Federica ha cambiato custodia del telefonino, Morgana ha cambiato cognome ed è cambiato anche il cd utilizzato durante il riscaldamento. Una giocatrice avversaria mi ha fatto presente con molto garbo che le canzoni non erano particolarmente dinamiche e coinvolgenti. Io ho mentalmente tradotto che i brani musicali facevano un po’ cacare per quant’erano loffi e devo dire che, a fine partita, ho riscontrato pareri concordi anche tra le nostre ragazze.
A parte il grande ritorno di Sara Giuffrè, comunque, le grandi novità sono la slitta di Babbo Natale parcheggiata davanti al gabinetto e il nuovo distributore di merendine e di bevande calde.
Per quanto riguarda il vettore adoperato da Santa Klaus, ormai non mi sorprendo più di nulla. Al Palafiom di Taranto come al Palazzetto di Oria già avevamo notato strani movimenti di automobili nelle ore notturne (ci piace pensare che la futura fuoriclasse della New Volley possa essere concepita proprio in siffatto contesto…); che Babbo Natale decida di parcheggiare la slitta proprio all’interno dell’impianto è comprensibile. Con quello che costano le strisce blu.
Il distributore automatico è stato inaugurato dal presidente con una toccante cerimonia; si tratta della prima macchinetta dedicata ad una giocatrice: Veronica Parisi, colei che dà lustro alla nostra società attraverso le sue imprese sportive in serie B1.
A breve sul distributore, in corrispondenza della patatine Highlander Caledonian Tomato (da lei tanto amate), sarà collocato anche un busto in bronzo dell’atleta brindisina.
Formazioni.
New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Morgana Tenore e Federica Peluso (l’unica giocatrice della storia a cui è stato diagnosticato un infortunio da ridarella).
Pallavolo Spongano: Ilaria Armida in palleggio, Claudia Trovè opposta, Tiziana De Monte ed Elisa Marti di banda, Pamela Antonino e Stefania Padula centrali, Antonella Zacheo libero.
A disposizione di coach Fabrizio Gloria: Benedetta Borlizzi, Cristiana Monti, Silvia Parisi, Valeria Stapane e Valentina Petracca.
Primo set
Ripensandoci adesso, mi fa un certo effetto ricordare il primo punto della partita: un disimpegno in palleggio di Giulia che atterra beffardo nel campo ospite. L’incontro terminerà con un altro colpo beffardo (ma un conto, ahimé, è subirlo sullo 0-0 del primo set; un altro conto è subirlo sul 25-26 del quarto…).
L’iniziale disattenzione della difesa salentina dev’essere stata frutto del cd cloroformizzante ascoltato durante il riscaldamento.
Comunque sia, la nostra Moretto entra subito in partita con determinazione: prima il punto in palleggio, poi la diagonale, poi il lungolinea (3-3). In 6 scambi ha realizzato tanti punti quanti ne aveva realizzati in tutto l’incontro di Tuglie. Il martello oritano, in effetti, sta per disputare un’ottima prestazione, la migliore da quando riveste questo nuovo ruolo.
Lo Spongano va in fuga con un break di 5 punti, ma l’Oria riduce le distanze con Ivana e con Giada (7-9).
E’ impressionante l’altezza da cui Padula attacca le fast e i primi tempi. Per la verità, è impressionante anche l’altezza della stessa Padula. Peccato che in serie C non ci siano gli almanacchi con le stature delle atlete, ma, così, a occhio, sono sicuro che la ragazza sia almeno in zona podio.
Le nostre centrali non stanno certo a guardare e iniziano a movimentare il punteggio con Federica, ottima sfruttatrice di palloni vaganti al centro della rete.
Il pallonetto di Giada (10-15) è l’ulteriore conferma che stasera le attaccanti sono efficaci e creative. In mezzo set abbiamo già visto di tutto (pallonetti, lungolinea, diagonali, “attacchi palleggiati”): mancano solo punti realizzati con il gomito, con lo sputo e con la telecinesi.
Purtroppo, però, lo Spongano conserva un vantaggio di almeno 3 punti e agli attacchi di Ingrao Meravigliao replica una Trovè incontenibile.
Dobbiamo dire che l’organizzazione ospite è ottima in tutte le fasi di gioco e che Armida ha solo l’imbarazzo della scelta, ma la prestazione di Trovè è strepitosa per quantità, qualità e costanza. L’opposta leccese chiuderà a quota 26 e non scenderà sotto i 6 punti a set (l’esatta sequenza nei set, per la cronaca, è 7-6-6-7). Cosa ci fa in serie C?
I primi muri-punto della gara sono delle opposte: Trovè e poi Giada. Il set, però, resta sotto il controllo ospite sino al termine (19-25).
Tenuto anche conto del valore dell’avversario, non ci possiamo lamentare: Alessandra è lucida e generosa, le attaccanti stasera sono fulmini di guerra e finalmente nessuna conosce pause, le centrali fanno il proprio dovere e Giorgia ha già compiuto i primi prodigiosi salvataggi. Bene la difesa e persino in ricezione qualcosa sta cambiando in meglio. Il gioco è fluido e le ragazze si muovono con più ordine. Quello che piace è anche l’approccio mentale alla partita con la giusta concentrazione.
Aggiungiamo che abbiamo di fronte una squadra che non ci sta regalando nulla: appena 3 errori-punto (2 servizi e un tocco irregolare)!
Secondo set
La prima fase del parziale è probabilmente quella più scialba e spezzettata della serata con qualche cacatina equamente distribuita sui due fronti.
Dal 6-6 si inizia a fare sul serio.
Nonostante il muro e l’ace di Giusy, lo Spongano sembra in grado di allungare come nel set precedente e manda a segno tutte le proprie atlete, inclusa Armida con il suo servizio insidioso. Sul 9-14 Marcello ha già esaurito i time-out. La squadra, però, non dispiace: stiamo soffrendo, sì, ma senza crollare.
E con un po’ di pazienza arrivano anche i risultati: Federica stoppa una difesa lunga, Moretto mura e poi sfrutta il mani-fuori (14-15).
Dopo un attacco ed un muro di Marti, è ancora Moretto ad andare a segno con due azioni vincenti consecutive ed è pareggio (18-18)! Brava Moretto e brava anche Alessandra ad averle dato la necessaria fiducia.
Trovè è la solita macchina da punti, ma può soltanto ritardare di poco il sorpasso, firmato da un assalto congiunto Ale-Giusy (20-19).
Mister Gloria introduce Parisi, Marcello blinda il servizio con una Morgana impeccabile.
I miracoli difensivi di Giada e di Giorgia consentono a Ivana di scaricare un bolide nel campo avversario.
I due scambi successivi si concludono con lo stesso esito: punto di Ivana (24-20) ed esultanza da trance agonistica (per non dire altro).
Morgana tenta invano di difendere una fast di Padula stendendo la mano a terra e ricevendo il plauso delle patatine Highlander Caledonian Tomato del distributore, che per un istante hanno l’illusione di rivedere la propria beniamina.
Trovè annulla la seconda palla-set, poi Ivana riceve e va a concludere lo scambio con un’imperiosa diagonale (25-22)!
Il set è dell’Oria e l’incontro è ancora aperto.
Terzo set
Nei primi 22 scambi conto soltanto 2 errori-punto (due servizi), segno che le squadre sono concentrate e determinate.
Questa volta è l’Oria a spezzare l’equilibrio e a portarsi sul 7-4 grazie al contributo delle proprie bocche da fuoco e agli ace di Giusy.
Federica continua a mettere palloni a terra quando transita in prima linea, poi si apre una lunga fase di equilibrio perfetto con 11 cambi-palla consecutivi: punti per Padula, Trovè e Antonino da un lato; Giada e Moretto dall’altro. Una delle armi più efficaci dell’Oria sembrano essere i lungolinea, su cui neanche una positiva Zacheo può arrivare.
L’equilibrio perfetto si spezza dopo uno scambio lungo e spettacolare: la doppia fischiata ad Alessandra ha l’unico torto di interrompere un’emozione, ma oggettivamente c’era (14-12). Bisogna dire che la nostra palleggiatrice lamenta un dolore alla gamba e ad ogni sosta in panchina consuma tre bombolette di spray.
Eroicamente, però, rimane in campo. Del resto, Pel è bloccata dalla ridarella muscolare; se Ale gettasse la spugna, la palleggiatrice dovremmo selezionarla tra le clienti del bar “Piacere”.
Un’indifendibile Trovè riporta lo Spongano in parità (16-16); poi Giada e Ivana ricostruiscono un vantaggio significativo (20-17).
Qui avviene la svolta del set.
Ivana difende un primo tempo, ma il contrattacco non si perfeziona a causa di un impatto tra due giocatrici. Marcello non la prende bene e urla frasi poco natalizie: sa che abbiamo buttato nel gabinetto una grande opportunità e forse ha anche un brutto presentimento. Dopo la fast di un’Antonino sempre più prolifica (anche in campo), il tecnico oritano chiama il time-out (20-19).
Alla ripresa del gioco commettiamo 3 errori-punto consecutivi (uno dei quali dopo un miracolo difensivo di Zacheo), poi riceviamo a uecchio e subiamo la fast di Antonino (20-23). E’ come se non ci fosse stata alcuna gravidanza; questa protagonista di mille battaglie è tornata persino più forte di prima.
Viene fischiato un tocco irregolare, ma ormai Marcello non reagisce più. E’ una statua di sale. Sa già che abbiamo perso il set e attende con rassegnazione l’ennesima ricezione precaria e l’ennesima fast di Antonino (20-25).
E’ terribile. Ci siamo impantanati sul 20-17 subendo una striscia di 8 punti consecutivi. E’ il nostro regalo di Natale. E’ come se virtualmente Marcello avesse preso la slitta per distribuire doni in campo. In effetti, a fine partita, si è passati dal virtuale al reale…
Per 8 scambi, dunque, è tornata in campo la squadra di inizio stagione con tutti i difetti della fase di rodaggio e senza le virtù dell’odierna New Volley.
Il nostro improvviso black-out non deve però ridimensionare i meriti di uno Spongano che, nonostante la pressione di un risultato sfavorevole, ha saputo rimontare senza concedersi – per 8 scambi consecutivi – una sola sbavatura in difesa, in battuta e in attacco.
Quarto set
Se l’Oria non si demoralizza, comunque, la partita è ancora aperta ed effettivamente il quarto parziale sarà ancora più equilibrato e ricco di incertezze e di emozioni.
Giada è una sicurezza e il suo duello a distanza con Trovè risulta spettacolare. Posti-due esplosivi questa sera.
De Monte graffia la nostra ricezione e garantisce il consueto contributo di punti e di grinta, ma il turno in battuta di Ivana si rivela devastante: 3 ace consecutivi e le padrone di casa volano sul 13-9.
Marti (appena rientrata in campo) e la solito Trovè ci riportano a terra (13-12), ma, nonostante il recupero ospite, riusciamo ad impedire il sorpasso.
Un bel murazzo di Federica, anzi, sembra il preludio ad una nuova fuga (18-16).
Andiamo sotto a causa di un paio di errorini (18-19), ma siamo bravi a rimediare con Ivana e con Giada (20-19). E’ impossibile intuire la direzione che prenderà questo set.
Giada scarica una diagonale nei tre metri e la situazione resta in perfetto equilibrio: 22-22.
Attacco di Trovè e muro di Antonino: Spongano conquista 2 palle-match (22-24).
All’esperienza delle vecchie volpi salentine replica l’esuberanza delle giovani oritane: diagonale di Moretto e punto di Alessandra dopo uno splendido salvataggio di Giorgia: è di nuovo parità (24-24)!
Il servizio teso di Giada mette in difficoltà la ricezione ospite; Moretto piazza in campo il contrattacco e così adesso è l’Oria a servire per il set (25-24)!
Non c’è stato un tocco di seconda in tutto l’incontro; improvvisamente le palleggiatrici (entrambe le palleggiatrici!) decidono che questo è lo scambio giusto per provarci. Il tentativo di Alessandra si trasforma quasi in un mani-fuori; quello di Armida tocca il nastro, inganna la nostra prima linea (che lo tocca) e poi finisce fuori (25-25).
Deve servire Spongano e Federica, dalla panchina, invia il pallone verso l’altro campo con la stessa delicatezza di un commando di Al Qaeda. Meno male che nel frattempo i Carabinieri si sono allontanati…
Anche lo scambio successivo è questione di dettagli: riceviamo bene e tentiamo l’ennesimo lungolinea, che supera il muro ospite ma purtroppo termina a lato d’un soffio (25-26).
L’incontro si chiude con il colpo di genio di Antonino, che va incontro ad un nostro disimpegno senza pretese in bagher e con lo stesso gesto tecnico spedisce la palla nell’angolino del posto uno prendendo in contropiede il nostro sestetto. Forse è dentro, forse è fuori; al 99% è dentro, ma in ogni caso la difesa è spiazzata e il disperato tentativo di salvataggio fallisce (25-27).
Ha vinto Spongano.
Giocare bene e restare senza punti è doloroso, nonostante le gradite parole di stima a fine gara del buon Fabrizio Gloria. Ma se vogliamo restare fedeli al proposito di non guardare alla classifica prima del girone di ritorno, allora possiamo essere soddisfatti della prestazione della squadra. Brave tutte, brave in tutto. Si è giocato con grande intensità ed anche con una certa disciplina tattica, con il cuore e con il cervello.
Sul fronte opposto hanno fatto lo stesso e probabilmente paghiamo dazio all’inesperienza e alla conseguente incapacità di gestire palloni scottanti nei momenti scottanti (eppure avevamo ribaltato un 22-24 nel quarto set, segno che anche da questo punto di vista stiamo crescendo).
L’Oria più bello della stagione merita solo applausi; adesso abbiamo ancora più fiducia.
Del resto, come sostiene il nostro ultimo presidente della Repubblica (non quello che approvò la repressione della primavera ungherese nel 1956 e che non voleva essere ascoltato come testimone nel processo sulla trattativa con la mafia, quello di prima), Carlo Azeglio Ciampi: “La fiducia è la forza che ci muove, che ci permette di costruire il futuro”. (1)
Lo stiamo facendo nel modo giusto.
Buone feste a tutti.
Tabellino: Oria-Spongano 1-3 (19-25, 25-22, 20-25, 25-27)
New Volley Oria: Gallo 0, De Pascalis 15, Gallo Ingrao 20, Peluso NE, Loria 2, Rollo 8, Moretto 12, Imperatore 9, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 7.
Pallavolo Spongano: Armida 2, Trovè 26, Borlizzi NE, Monti 0, Antonino 12, Parisi 1, De monte 8, Stapane NE, Petracca NE, Marti 8, Padula 8, Zacheo (L) – All. Gloria.
Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 9.
Arbitri: Roberta De Santis e Gianfranco Merico.
Altri risultati: Galatina-Nardò 3-2, Pallavolo 80 BR-San Cassiano 3-2, Tricase-Assi Brindisi 3-0, Caprarica-Tuglie 0-3, Mesagne-Castellaneta 3-2, Ostuni-Nike Lecce 3-2.
Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 26; Tricase 23; Tuglie 22; Nardò 19; San Cassiano 17; Spongano 16; Assi Brindisi 15; Mesagne 14; Caprarica 12; Castellaneta 11; Ostuni 5; Oria 3; Nike Lecce 1.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.
Tutti buoni e con le divise in regola.
Prossimo turno: Nike Lecce-Oria, sabato 10 gennaio alla controra.
NOTE:
(1) PELUFFO, P., Carlo Azeglio Ciampi. L’uomo e il presidente, Rizzoli, Milano, 2007, pagg. 69-70.