ORIA-SPONGANO 1-3

24 dicembre 2014

Il bagher dell'anno

Domenica 21 dicembre 2014 – ore 18.30

Apparentemente è stato un banalissimo bagher ad aver decretato la nostra condanna. Un semplice, beffardo, fottutissimo bagher (e termino gli aggettivi soltanto perché gli altri che ho in mente mal si conciliano con lo spirito natalizio).

Dietro le apparenze, però, c’è altro: c’è un po’ di ingenuità da parte nostra e c’è tanto mestiere da parte delle nostre avversarie, dove per “mestiere” s’intende quell’esperienza che infonde coraggio e intelligenza rapida, capacità di improvvisare e di rischiare. E qui c’è anche, probabilmente, la differenza principale tra l’Oria e lo Spongano di questa sera.

In conclusione e dietro le apparenze, quindi, quel bagher è stato tutt’altro che banale.

Claudia Trovè

L’amarezza per il risultato, però, non deve occultare la bella prova offerta da Ivana e compagne ed i progressi costanti di una squadra sempre più interessante. La partita è stata intensa, ricca di emozioni e molto ben giocata.

Ma il racconto deve partire dall’inizio.

Avevo un brutto presentimento: da qualche anno a questa parte, per ragioni misteriose, le partite prenatalizie tendono ad essere le più nervose. Proprio a Spongano, il 16 dicembre dello scorso anno, i cartellini estratti dal direttore di gara furono più numerosi dei botti di Capodanno e poco mancò che tra la nostra Leonessa e una centrale avversaria terminasse in rissa. Fu solo la tensione del momento perché poi, a fine gara, ci si salutò da buoni amici.

Cartellini

Due anni prima, sempre a dicembre, ci fu una partita particolarmente tesa con la Tempesta Taranto.

Questa volta, per fortuna, le tradizioni prenatalizie non sono state rispettate e tutto è filato liscio come l’olio dall’inizio alla fine, anche per merito di un arbitraggio che ha stemperato sul nascere ogni accenno di polemica con una gestione di gara basata sul sorriso e sulla distensione.

A quanto pare sono cambiate le prassi “ispettive” della Federazione, che, invece  di inviare gli osservatori all’interno dei palazzetti, adesso per i controlli delega i Carabinieri all’esterno. Gli unici a incappare nel posto di blocco in via Crocifisso sono stati proprio gli arbitri e sarebbe stato paradossale se a non essere in regola fossero stati i loro documenti…

Esultanza oritana

Ivana ha cambiato pettinatura, Federica ha cambiato custodia del telefonino, Morgana ha cambiato cognome ed è cambiato anche il cd utilizzato durante il riscaldamento. Una giocatrice avversaria mi ha fatto presente con molto garbo che le canzoni non erano particolarmente dinamiche e coinvolgenti. Io ho mentalmente tradotto che i brani musicali facevano un po’ cacare per quant’erano loffi e devo dire che, a fine partita, ho riscontrato pareri concordi anche tra le nostre ragazze.

A parte il grande ritorno di Sara Giuffrè, comunque, le grandi novità sono la slitta di Babbo Natale parcheggiata davanti al gabinetto e il nuovo distributore di merendine e di bevande calde.

Silvia Parisi

Per quanto riguarda il vettore adoperato da Santa Klaus, ormai non mi sorprendo più di nulla. Al Palafiom di Taranto come al Palazzetto di Oria già avevamo notato strani movimenti di automobili nelle ore notturne (ci piace pensare che la futura fuoriclasse della New Volley possa essere concepita proprio in siffatto contesto…); che Babbo Natale decida di parcheggiare la slitta proprio all’interno dell’impianto è comprensibile. Con quello che costano le strisce blu.

Il distributore automatico è stato inaugurato dal presidente con una toccante cerimonia; si tratta della prima macchinetta dedicata ad una giocatrice: Veronica Parisi, colei che dà lustro alla nostra società attraverso le sue imprese sportive in serie B1.

Distributore

A breve sul distributore, in corrispondenza della patatine Highlander Caledonian Tomato (da lei tanto amate), sarà collocato anche un busto in bronzo dell’atleta brindisina.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Morgana Tenore e Federica Peluso (l’unica giocatrice della storia a cui è stato diagnosticato un infortunio da ridarella).

Giusy Rollo

Pallavolo Spongano: Ilaria Armida in palleggio, Claudia Trovè opposta, Tiziana De Monte ed Elisa Marti di banda, Pamela Antonino e Stefania Padula centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Fabrizio Gloria: Benedetta Borlizzi, Cristiana Monti, Silvia Parisi, Valeria Stapane e Valentina Petracca.

Primo set

Ripensandoci adesso, mi fa un certo effetto ricordare il primo punto della partita: un disimpegno in palleggio di Giulia che atterra beffardo nel campo ospite. L’incontro terminerà con un altro colpo beffardo (ma un conto, ahimé, è subirlo sullo 0-0 del primo set; un altro conto è subirlo sul 25-26 del quarto…).

L’iniziale disattenzione della difesa salentina dev’essere stata frutto del cd cloroformizzante ascoltato durante il riscaldamento.

Brava, Moretto

Comunque sia, la nostra Moretto entra subito in partita con determinazione: prima il punto in palleggio, poi la diagonale, poi il lungolinea (3-3). In 6 scambi ha realizzato tanti punti quanti ne aveva realizzati in tutto l’incontro di Tuglie. Il martello oritano, in effetti, sta per disputare un’ottima prestazione, la migliore da quando riveste questo nuovo ruolo.

Lo Spongano va in fuga con un break di 5 punti, ma l’Oria riduce le distanze con Ivana e con Giada (7-9).

E’ impressionante l’altezza da cui Padula attacca le fast e i primi tempi. Per la verità, è impressionante anche l’altezza della stessa Padula. Peccato che in serie C non ci siano gli almanacchi con le stature delle atlete, ma, così, a occhio, sono sicuro che la ragazza sia almeno in zona podio.

Stefania Padula

Le nostre centrali non stanno certo a guardare e iniziano a movimentare il punteggio con Federica, ottima sfruttatrice di palloni vaganti al centro della rete.

Il pallonetto di Giada (10-15) è l’ulteriore conferma che stasera le attaccanti sono efficaci e creative. In mezzo set abbiamo già visto di tutto (pallonetti, lungolinea, diagonali, “attacchi palleggiati”): mancano solo punti realizzati con il gomito, con lo sputo e con la telecinesi.

Purtroppo, però, lo Spongano conserva un vantaggio di almeno 3 punti e agli attacchi di Ingrao Meravigliao replica una Trovè incontenibile.

Claudia Trovè

Dobbiamo dire che l’organizzazione ospite è ottima in tutte le fasi di gioco e che Armida ha solo l’imbarazzo della scelta, ma la prestazione di Trovè è strepitosa per quantità, qualità e costanza. L’opposta leccese chiuderà a quota 26 e non scenderà sotto i 6 punti a set (l’esatta sequenza nei set, per la cronaca, è 7-6-6-7). Cosa ci fa in serie C?

I primi muri-punto della gara sono delle opposte: Trovè e poi Giada. Il set, però, resta sotto il controllo ospite sino al termine (19-25).

Esultanza sponganese

Tenuto anche conto del valore dell’avversario, non ci possiamo lamentare: Alessandra è lucida e generosa, le attaccanti stasera sono fulmini di guerra e finalmente nessuna conosce pause, le centrali fanno il proprio dovere e Giorgia ha già compiuto i primi prodigiosi salvataggi. Bene la difesa e persino in ricezione qualcosa sta cambiando in meglio. Il gioco è fluido e le ragazze si muovono con più ordine. Quello che piace è anche l’approccio mentale alla partita con la giusta concentrazione.

Aggiungiamo che abbiamo di fronte una squadra che non ci sta regalando nulla: appena 3 errori-punto (2 servizi e un tocco irregolare)!

Ingrao Meravigliao

Secondo set

La prima fase del parziale è probabilmente quella più scialba e spezzettata della serata con qualche cacatina equamente distribuita sui due fronti.

Dal 6-6 si inizia a fare sul serio.

Nonostante il muro e l’ace di Giusy, lo Spongano sembra in grado di allungare come nel set precedente e manda a segno tutte le proprie atlete, inclusa Armida con il suo servizio insidioso. Sul 9-14 Marcello ha già esaurito i time-out. La squadra, però, non dispiace: stiamo soffrendo, sì, ma senza crollare.

Tiziana De Monte

E con un po’ di pazienza arrivano anche i risultati: Federica stoppa una difesa lunga, Moretto mura e poi sfrutta il mani-fuori (14-15).

Dopo un attacco ed un muro di Marti, è ancora Moretto ad andare a segno con due azioni vincenti consecutive ed è pareggio (18-18)! Brava Moretto e brava anche Alessandra ad averle dato la necessaria fiducia.

Trovè è la solita macchina da punti, ma può soltanto ritardare di poco il sorpasso, firmato da un assalto congiunto Ale-Giusy (20-19).

Morgana Gallo

Mister Gloria introduce Parisi, Marcello blinda il servizio con una Morgana impeccabile.

I miracoli difensivi di Giada e di Giorgia consentono a Ivana di scaricare un bolide nel campo avversario.

I due scambi successivi si concludono con lo stesso esito: punto di Ivana (24-20) ed esultanza da trance agonistica (per non dire altro).

La grinta di Ivana

Morgana tenta invano di difendere una fast di Padula stendendo la mano a terra e ricevendo il plauso delle patatine Highlander Caledonian Tomato del distributore, che per un istante hanno l’illusione di rivedere la propria beniamina.

Trovè annulla la seconda palla-set, poi Ivana riceve e va a concludere lo scambio con un’imperiosa diagonale (25-22)!

Il set è dell’Oria e l’incontro è ancora aperto.

Terzo set

Nei primi 22 scambi conto soltanto 2 errori-punto (due servizi), segno che le squadre sono concentrate e determinate.

Questa volta è l’Oria a spezzare l’equilibrio e a portarsi sul 7-4 grazie al contributo delle proprie bocche da fuoco e agli ace di Giusy.

Giusy Rollo

Federica continua a mettere palloni a terra quando transita in prima linea, poi si apre una lunga fase di equilibrio perfetto con 11 cambi-palla consecutivi: punti per Padula, Trovè e Antonino da un lato; Giada e Moretto dall’altro. Una delle armi più efficaci dell’Oria sembrano essere i lungolinea, su cui neanche una positiva Zacheo può arrivare.

L’equilibrio perfetto si spezza dopo uno scambio lungo e spettacolare: la doppia fischiata ad Alessandra ha l’unico torto di interrompere un’emozione, ma oggettivamente c’era (14-12). Bisogna dire che la nostra palleggiatrice lamenta un dolore alla gamba e ad ogni sosta in panchina consuma tre bombolette di spray.

Spray

Eroicamente, però, rimane in campo. Del resto, Pel è bloccata dalla ridarella muscolare; se Ale gettasse la spugna, la palleggiatrice dovremmo selezionarla tra le clienti del bar “Piacere”.

Un’indifendibile Trovè riporta lo Spongano in parità (16-16); poi Giada e Ivana ricostruiscono un vantaggio significativo (20-17).

Qui avviene la svolta del set.

Ivana difende un primo tempo, ma il contrattacco non si perfeziona a causa di un impatto tra due giocatrici. Marcello non la prende bene e urla frasi poco natalizie: sa che abbiamo buttato nel gabinetto una grande opportunità e forse ha anche un brutto presentimento. Dopo la fast di un’Antonino sempre più prolifica (anche in campo), il tecnico oritano chiama il time-out (20-19).

Pamela Antonino

Alla ripresa del gioco commettiamo 3 errori-punto consecutivi (uno dei quali dopo un miracolo difensivo di Zacheo), poi riceviamo a uecchio e subiamo la fast di Antonino (20-23). E’ come se non ci fosse stata alcuna gravidanza; questa protagonista di mille battaglie è tornata persino più forte di prima.

Viene fischiato un tocco irregolare, ma ormai Marcello non reagisce più. E’ una statua di sale. Sa già che abbiamo perso il set e attende con rassegnazione l’ennesima ricezione precaria e l’ennesima fast di Antonino (20-25).

E’ terribile. Ci siamo impantanati sul 20-17 subendo una striscia di 8 punti consecutivi. E’ il nostro regalo di Natale. E’ come se virtualmente Marcello avesse preso la slitta per distribuire doni in campo. In effetti, a fine partita, si è passati dal virtuale al reale…

Babbo Natale

Per 8 scambi, dunque, è tornata in campo la squadra di inizio stagione con tutti i difetti della fase di rodaggio e senza le virtù dell’odierna New Volley.

Il nostro improvviso black-out non deve però ridimensionare i meriti di uno Spongano che, nonostante la pressione di un risultato sfavorevole, ha saputo rimontare senza concedersi – per 8 scambi consecutivi – una sola sbavatura in difesa, in battuta e in attacco.

Quarto set

Se l’Oria non si demoralizza, comunque, la partita è ancora aperta ed effettivamente il quarto parziale sarà ancora più equilibrato e ricco di incertezze e di emozioni.

Giada De Pascalis

Giada è una sicurezza e il suo duello a distanza con Trovè risulta spettacolare. Posti-due esplosivi questa sera.

De Monte graffia la nostra ricezione e garantisce il consueto contributo di punti e di grinta, ma il turno in battuta di Ivana si rivela devastante: 3 ace consecutivi e le padrone di casa volano sul 13-9.

Marti (appena rientrata in campo) e la solito Trovè ci riportano a terra (13-12), ma, nonostante il recupero ospite, riusciamo ad impedire il sorpasso.

Un bel murazzo di Federica, anzi, sembra il preludio ad una nuova fuga (18-16).

Federica Imperatore

Andiamo sotto a causa di un paio di errorini (18-19), ma siamo bravi a rimediare con Ivana e con Giada (20-19). E’ impossibile intuire la direzione che prenderà questo set.

Giada scarica una diagonale nei tre metri e la situazione resta in perfetto equilibrio: 22-22.

Attacco di Trovè e muro di Antonino: Spongano conquista 2 palle-match (22-24).

All’esperienza delle vecchie volpi salentine replica l’esuberanza delle giovani oritane: diagonale di Moretto e punto di Alessandra dopo uno splendido salvataggio di Giorgia: è di nuovo parità (24-24)!

Giorgia Mastria

Il servizio teso di Giada mette in difficoltà la ricezione ospite; Moretto piazza in campo il contrattacco e così adesso è l’Oria a servire per il set (25-24)!

Non c’è stato un tocco di seconda in tutto l’incontro; improvvisamente le palleggiatrici (entrambe le palleggiatrici!) decidono che questo è lo scambio giusto per provarci. Il tentativo di Alessandra si trasforma quasi in un mani-fuori; quello di Armida tocca il nastro, inganna la nostra prima linea (che lo tocca) e poi finisce fuori (25-25).

Alessandra Loria

Deve servire Spongano e Federica, dalla panchina, invia il pallone verso l’altro campo con la stessa delicatezza di un commando di Al Qaeda. Meno male che nel frattempo i Carabinieri si sono allontanati…

Anche lo scambio successivo è questione di dettagli: riceviamo bene e tentiamo l’ennesimo lungolinea, che supera il muro ospite ma purtroppo termina a lato d’un soffio (25-26).

L’incontro si chiude con il colpo di genio di Antonino, che va incontro ad un nostro disimpegno senza pretese in bagher e con lo stesso gesto tecnico spedisce la palla nell’angolino del posto uno prendendo in contropiede il nostro sestetto. Forse è dentro, forse è fuori; al 99% è dentro, ma in ogni caso la difesa è spiazzata e il disperato tentativo di salvataggio fallisce (25-27).

Ha vinto Spongano.

Punto della vittoria

Giocare bene e restare senza punti è doloroso, nonostante le gradite parole di stima a fine gara del buon Fabrizio Gloria. Ma se vogliamo restare fedeli al proposito di non guardare alla classifica prima del girone di ritorno, allora possiamo essere soddisfatti della prestazione della squadra. Brave tutte, brave in tutto. Si è giocato con grande intensità ed anche con una certa disciplina tattica, con il cuore e con il cervello.

Sul fronte opposto hanno fatto lo stesso e probabilmente paghiamo dazio all’inesperienza e alla conseguente incapacità di gestire palloni scottanti nei momenti scottanti (eppure avevamo ribaltato un 22-24 nel quarto set, segno che anche da questo punto di vista stiamo crescendo).

Giada De Pascalis

L’Oria più bello della stagione merita solo applausi; adesso abbiamo ancora più fiducia.

Del resto, come sostiene il nostro ultimo presidente della Repubblica (non quello che approvò la repressione della primavera ungherese nel 1956 e che non voleva essere ascoltato come testimone nel processo sulla trattativa con la mafia, quello di prima), Carlo Azeglio Ciampi: “La fiducia è la forza che ci muove, che ci permette di costruire il futuro”. (1)

Lo stiamo facendo nel modo giusto.

Buone feste a tutti.

L'ultimo presidente

Tabellino: Oria-Spongano 1-3  (19-25,  25-22,  20-25,  25-27)

New Volley Oria: Gallo 0, De Pascalis 15, Gallo Ingrao 20, Peluso NE, Loria 2, Rollo 8, Moretto 12, Imperatore 9, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 7.

Pallavolo Spongano: Armida 2, Trovè 26, Borlizzi NE, Monti 0, Antonino 12, Parisi 1, De monte 8, Stapane NE, Petracca NE, Marti 8, Padula 8, Zacheo (L) – All. Gloria.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 9.

Arbitri: Roberta De Santis e Gianfranco Merico.

Top-scorer

Altri risultati:  Galatina-Nardò 3-2, Pallavolo 80 BR-San Cassiano 3-2, Tricase-Assi Brindisi 3-0, Caprarica-Tuglie 0-3, Mesagne-Castellaneta 3-2, Ostuni-Nike Lecce 3-2.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 26; Tricase 23; Tuglie 22; Nardò 19; San Cassiano 17; Spongano 16; Assi Brindisi 15; Mesagne 14; Caprarica 12; Castellaneta 11; Ostuni 5; Oria 3; Nike Lecce 1.

Alessandra Loria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni e con le divise in regola.

Prossimo turno: Nike Lecce-Oria, sabato 10 gennaio alla controra.

 

NOTE:

(1) PELUFFO, P., Carlo Azeglio Ciampi. L’uomo e il presidente, Rizzoli, Milano, 2007, pagg. 69-70.


TUGLIE-ORIA 3-0

16 dicembre 2014

La tenuta del Barone

Domenica 14 dicembre 2014 – ore 18.30

La settimana della New Volley era stata serena: la gratificazione per la bella vittoria con il Castellaneta, due compleanni festeggiati (anzi solo uno perché l’altra giocatrice ha pensato bene di non festeggiare in palestra…) e soprattutto gli sforzi di Federica per rendere il gruppo-squadra più coeso attraverso la reintroduzione di abitudini socializzanti come il regalino di Natale.

E a questo proposito andrebbe fatto un piccolo inquadramento storico. Come tutti sanno, quest’Oria è frutto di un incontro avvenuto nell’estate del 2010 tra una componente locale ed una componente tarantina orfana della società Palafiom. Essendo la componente locale, allora come oggi, formata soprattutto da giocatrici molto giovani, fu la componente tarantina (formata, invece, da vecchie volpi del parquet) a dettare usi e costumi nell’ambito dello spogliatoio.

Ivana Gallo Ingrao

E gli usi e costumi della compianta Palafiom, lungi dal ricordare quelli di una squadra di pallavolo composta da gentili signorine, erano molto più affini a quelli di un dopolavoro di scaricatori di porto. Non voglio scendere nei particolari, ma c’era gente che, durante le trasferte, giocava a carte con i gestori dei gabinetti degli autogrill; la birra era ritenuta più essenziale dell’acqua e in una pizzeria di Corsano ancora tremano al ricordo del nostro passaggio. E sbarrano i bambini dentro casa.

La vivace rusticità della componente tarantina è stata leggermente attenuata in questi anni dal maggior garbo delle creature oritane (derivante un po’ dall’età e un po’ dall’identità etnica). Forse è anche questione di riferimenti culturali: il nobile richiamo alla corte federiciana deve aver smorzato la zotichezza tipica di noi pronipoti di Filonide.

Federica Imperatore

Ora Federica Imperatore, pur essendo tarantina, sembra essersi fatta carico di una missione piuttosto impegnativa: trasformare una squadra tradizionalmente poco incline ai fronzoli e alle carinerie in un gruppo di colleghe legate da premure reciproche e ingentilite dai rituali del galateo. Dopo il regalo di Natale a sorteggio, vedrete che arriverà anche il momento dell’angelo custode segreto, la stesura del libro dell’amicizia e la candidatura allo Zecchino d’Oro.

Avrei voluto essere presente nel momento in cui la nostra centrale ha formulato la proposta; sono certo che Ivana e Marcello hanno istintivamente messo mano alla Ceres nascosta nella tasca del giaccone.

Vi terremo aggiornati.

Esultanza oritana

Ho citato la Palafiom e devo restare in tema perché si possa comprendere la particolare emozione che coglie Marcello, Ivana e me (ormai ultimi superstiti) quando ci avviciniamo al tensostatico di Tuglie. Lì, nel maggio del 2007, la formazione tarantina conquistò una storica promozione in B2 al termine di un campionato e di una partita indimenticabili. Va detto che al bel ricordo concorre anche la sportività allora dimostrata dalla società locale e fa sempre piacere rivedere i leali avversari di quella stagione, come il buon Luigi Mighali.

A Tuglie la pallavolo sta rinascendo grazie anche alla sapiente gestione tecnica di coach Barone, che ha trattenuto al tensostatico alcune giocatrici del fenomenale Collepasso di due anni fa: quarto in classifica generale, primo tra le formazioni prive di marziane.

Federica Coppola

Per la verità, sapevamo che Barone fosse un bravo tecnico, ma ignoravamo la sua competenza in fatto di botanica. E ancora più sorprendente è stato scoprire come da queste parte parti siano tutti esperti nella materia. Prima del riscaldamento Marcello e il tecnico locale avevano iniziato a parlare di pallavolo, poi – chissà come – il discorso si è spostato sulle coltivazioni ed ogni interlocutore che si aggiungeva al gruppo mostrava di possedere competenze che nella Facoltà di Agraria si sognano.

Arrivano gli arbitri e scambiano recensioni sui più recenti prodotti antiparassitari atti a fronteggiare la Xylella, arriva un altro dirigente e si parla di potatura degli ulivi, arriva uno spettatore e descrive agli interlocutori i migliori metodi di innesto sugli ulivi secolari.

Roberta Stefanizzi

Marcello ha l’aria smarrita; era venuto a fare due chiacchiere sulla ricezione dello Spongano; adesso sa tutto sulla ripresa vegetativa degli ulivi e sui tempi di maturazione delle ghiande dei lecci, ma gli restano molti dubbi su come far battere le proprie atlete domenica prossima.

A questo punto sono curioso di vedere come effettua il riscaldamento il Tuglie. Invece dell’uno contro uno, mi aspetto che Barone collochi Coppola e compagne in un vaso di fiori e le innaffi con una pompa dopo aver potato le doppie punte dai capelli…

Giusy Rollo

Sto un po’ allungando il brodo perché la partita in sé, nella sua regolarità, non è stata molto ricca di spunti e saranno sufficienti poche considerazioni per descriverla.

Intanto cominciamo con le formazioni.

Volley Tuglie: Roberta Stefanizzi in palleggio, Stefania Gatto opposta, Annarita Tricarico e Marialucia Caputo di banda, Federica Coppola e Roberta Pisanello centrali, Giulia Panico libero.

A disposizione di coach Vincenzo Barone: Zelda Arlotta, Elisa Merenda, Simona Secci e Giulia Azzella.

Marialucia Caputo

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia-Moretto-con-i-capelli-lisci di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco,  Federica Peluso e Morgana Gallo.

Primo set

Non so se in partita le nostre ragazze continueranno a farsi i selfie o se magari hanno esaurito fuori dal tensostatico le batterie dei telefonini. Sara Giuffré, sappi che qui hai fatto scuola…!

L’avvio è prudente e le squadre partono con il freno a mano un po’ tirato e con qualche errorino di troppo su entrambi i fronti. L’Oria, comunque, sembra giocare in continuità con la bella gara di domenica scorsa e si attesta su un incoraggiante 6-9 prodotto dagli attacchi di Giada e dal buon lavoro delle nostre centrali (Federica di fioretto, Giusy di sciabola).

Regalino

Forse il Tuglie è appagato dal risultato da guiness ottenuto fuori dal palazzetto: un’intera squadra di pallavolo dentro un’automobile. A farsi i selfie, ovviamente.

Il vantaggio brindisino aumenta grazie a un millimetrico ace della nostra opposta con il pallone che atterra nell’angolino del posto cinque (7-11).

Quando, però, a servire si presenta l’altra opposta, la musica cambia. Le battute al salto di Gatto seminano scompiglio nella nostra ricezione ottenendo 3 ace diretti ed impedendo all’Oria di ricostruire decentemente il gioco.

Si riparte dal 14-11, ma le salentine sembrano aver preso il controllo della partita e ormai giocano secondo le sapienti impostazioni del proprio tecnico.

Stefania Gatto

Un’altra striscia di 4 punti è il viatico verso la conquista del parziale (18-13). Si mettono in luce il libero Panico e la banda Caputo, ma francamente è tutta la squadra a lavorare come un meccanismo perfettamente oliato. I 9 errori-punto nel set sono l’unica anomalia.

L’Oria, per la verità, continua a giocare in modo più che dignitoso, se non fosse per qualche disagio in ricezione e alcune pause in attacco.

Con l’ingresso di Pel (a segno), un ace di Federica e un primo tempo con cui Giusy immola il proprio piede, riusciamo a portarci sul 22-21 e a tenere vivo il set.

Federica Peluso

Poi, però, Tuglie ci punisce con un punto di Caputo, un muro di Pisanello e un attacco da seconda linea di Gatto (25-21).

Secondo set

Caputo e Pisanello battono il ferro finché è caldo, ma in un Oria positivo, sebbene discontinuo, sale in cattedra Ingrao Meravigliao. La nostra capitana garantisce equilibrio tra i reparti, puntella la difesa e stasera risulta straordinariamente ispirata in attacco. La sua è una grande prestazione che vive il momento più brillante proprio in avvio del secondo parziale. Conto 5 punti che sarebbero stati consecutivi se non ci fosse stata in mezzo una fast di Pisanello (3-5).

Ingrao Meravigliao

La centrale tugliese contribuisce al sorpasso delle padrone di casa (10-8), ma il successivo passaggio di Ivana in prima linea comporta un’ulteriore pioggia di attacchi vincenti (13-14).

Gatto e Coppola murano le nostre azioni e la bionda centrale leccese rafforza la seconda – e decisiva – fuga delle gialloblu (19-16).

Il sottofondo sonoro è monopolizzato dalle urla di entrambi gli allenatori: Marcello sottolinea le distrazioni in ricezione e una certa timidezza in attacco; coach Barone pretende standard tecnici più elevati da una squadra che sta comunque giocando molto bene.

Roberta Pisanello

Il finale è uno show di Pisanello, ma anche Merenda partecipa allo spettacolo con la travolgente diagonale che sigilla il set (25-18).

Terzo set

Nel terzo parziale il Tuglie preferisce non correre rischi e si assicura subito un piccolo vantaggio che non sarà più recuperato (7-3). Ancora una volta dobbiamo rilevare una certa sofferenza in ricezione, ma bisogna dare atto che le padrone di casa hanno servito con una potenza ed una precisione impressionanti. E’ vero: rischiando hanno anche sbagliato, ma direi che nel complesso il servizio è stato un fondamentale che ha contribuito alla vittoria in modo non marginale.

Servizio di Marialucia Caputo

L’Oria non sfigura e in certi frangenti gioca anche piuttosto bene, come quello in cui sfiora il pareggio con i punti di Moretto-con-i-capelli-lisci e le malefiche pallette di Ingrao Meravigliao (12-11).

Forse sono stati i dettagli ad averci frenato: troppe imprecisioni, troppe indecisioni, pochi muri. In altre occasioni forse ce la saremmo anche cavata, ma il Tuglie è una squadra contro cui non si hanno speranze se non si gioca al 100%.

Moretto-con-i-capelli-lisci

Gli attacchi di Giada (brava, costante, mai sotto i 3 punti a set), gli ace di Federica e i primi tempi alla Simon di Giusy non bastano a bloccare il rush finale di un Tuglie nel quale sono entrate anche Arlotta (autrice di 3 punti) e la palleggiatrice Secci.

Termina 25-19.

Dalla tenuta agricola del Barone usciamo senza frutti, ma anche senza Xylella o altri danni. I tre frutti a disposizione se li gode tutti, meritatamente, il padrone di casa; noi ci accontentiamo di aver fatto esperienza e continuiamo a confidare nella semina.

Alessandra Loria

Tabellino: Tuglie-Oria 3-0  (25-21,  25-18,  25-19)

Volley Tuglie: Arlotta 3, Coppola 7, Tricarico 7, Caputo 6, Stefanizzi 0, Gatto 13, Merenda 1, Pisanello 11, Secci 0, Azzella NE, Panico (L) – All. Barone.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 10.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo NE, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 12, Peluso 1, Loria 1, Rollo 5, Moretto con i capelli lisci 3, Imperatore 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 4, errori in battuta 6.

Arbitri: Massimiliano Marzo e Vincenzo Gratis.

Giada De Pascalis

Altri risultati: Spongano-Pallavolo 80 BR 2-3, Galatina-Mesagne 3-0, Nardò-Tricase 3-1, Assi Brindisi-Nike Lecce 3-0, San Cassiano-Ostuni 3-0, Castellaneta-Caprarica 1-3.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 24; Tricase 20; Tuglie 19; Nardò 18; San Cassiano 16; Assi Brindisi 15; Spongano 13; Mesagne e Caprarica 12; Castellaneta 10; Oria e Ostuni 3; Nike Lecce 0.

Giorgia Mastria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Ostuni è sanzionata con altri 50 euri per il cambio del campo di gara e rafforza così la propria leadership in classifica.

Prossimo turno: Oria-Spongano, domenica 21 dicembre, ore 18.30.


ORIA-CASTELLANETA 3-2

9 dicembre 2014

25 Natale

Domenica 7 dicembre 2014 – ore 18.30

L’associazione del numero 25 al Natale, oltre che sul calendario e nella tombola, adesso ha un particolare significato anche per l’Oria: 25 come i punti realizzati da una strepitosa Giada, Natale inteso come “nascita”. Nascita di un’opposta di valore, nascita di una squadra che finalmente, all’ottavo tentativo, può concedersi una vittoria.

Al di là della semplicazione, nulla nasce all’improvviso e il risultato di oggi è il frutto di una semina iniziata l’estate scorsa, quando coach Marcello ha investito nella trasformazione di Giada da centrale ed opposta e la società si è preparata ad affrontare il difficile campionato di serie C con un roster piuttosto rimaneggiato rispetto alle precedenti stagioni e privo di “senatrici” del calibro di Lucrezia, Simona, Sara e Veronica (quest’ultima presente in tribuna). Una squadra che è una scommessa, difficile ma coinvolgente.

Ingresso in campo

Il cammino è ancora lungo e siamo ancora in zona retrocessione, ma adesso sappiamo che la strada è quella giusta. E sappiamo che Giada può farci sognare. Che progressi questa ragazza! Conoscendo il talento di “allevatore” del coach, non c’erano molti dubbi in proposito; quella che sorprende è la rapidità con cui questa piccina ha saputo adattarsi ad un ruolo che adesso sembra ritagliato apposta per lei.

Ma la pallavolo è un gioco di squadra e i 25 punti di Giada non sarebbero stati possibili senza la contemporanea crescita di tutto il sestetto. Alcuni problemi restano aperti e sono anche piuttosto seri (la ricezione), ma sono piaciuti il carattere della squadra, la sua determinazione, la sua coesione ed anche la capacità di superare fasi di difficoltà, collettive e individuali.

Giulia Moretto

Insomma, c’è chi ha giocato bene, ma anche chi ha giocato così così ha dato un contributo prezioso. Ci si piega, ogni tanto, ma non ci si spezza mai. Altrimenti una superGiada, da sola, non sarebbe bastata a battere un Castellaneta molto ben organizzato e con una difesa che in certi tratti della gara è risultata a dir poco ammirevole.

Sul piano scaramantico, la presenza di Lisa e di Veronica in tribuna significherà pure qualcosa. Ci dispiace per l’Acca Montella, ma Veronica in Campania non ci tornerà più; abbiamo commissionato all’Anonima Sarda il sequestro della riccioluta atleta brindisina (fornendo anche la scheda con le esigenze nutrizionali dell’ostaggio).

Ritorno a casa

Prima dell’incontro si percepisce un clima positivo.

In particolare, è Federica ad apparire decisamente carica e motivata. E’ pronta a spaccare il mondo. A saperlo le avrei portato il pianoforte di quella rompipalle che nel mio palazzo si mette a suonare ogni giorno alla controra; lo avrebbe disintegrato stringendolo tra le dita. Durante il riscaldamento, quando la vedo sistemare la treccina di Giorgia, ho il terrore che i capelli del nostro libero possano andare in combustione.

Oria e Castellaneta hanno disputato diverse amichevoli in fase pre-campionato; si dovrebbero conoscere a memoria. Anzi, mi sorprende che stasera non abbiano deciso di mischiare le squadre.

Angela Mutasci

Come nota personale, aggiungo di aver seguito qualche volta la formazione valentiniana in serie D e mi ha sempre fatto un’impressione molto positiva sia per la qualità di gioco che per l’organizzazione (in particolare l’ottima copertura mediatica). La serie C era un traguardo meritato.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso e Morgana Gallo.

Giusy Rollo

ASD Fratres Castellaneta: Ilaria Pugliese palleggiatrice, Valeria Flace opposta, Giovanna Tangorra e Angela Mutasci schiacciatrici, Simona Palmisano e Letizia Pagliari centrali, Daniela Palmisano libero.

A disposizione di coach Marcello Perrone: Gloria Recchia, Sara Pontassuglia, Federica Spada, Simona Mereu e Manuela Castaldo.

Si nota l’assenza della palleggiatrice Marinuzzi, ma noi preferiamo notare la gradita presenza di due care amiche come Simona e Manuela.

Primo set

L’avvio di partita è caratterizzato da un ritmo da serie B: entrambe le squadre giocano con grande intensità, difendono bene e attaccano anche meglio, senza concedersi la minima distrazione: meglio l’Oria con un’Ivana particolarmente precisa e aggressiva (8-6).

Ingrao Meravigliao

Devono trascorrere 16 scambi prima che il Castellaneta si conceda il primo-errore punto (ne conterò 26 in tutta la partita, 13 in meno dell’Oria, poco più di 5 a set, una media sicuramente apprezzabile).

Sul 12-8 Giada, Federica e Ivana hanno già imposto 3 muri-punto alle nostre ospiti; in questo fondamentale la prevalenza oritana sarà netta (14 a 2).

Muro oritano

Buon lavoro in attacco, buona prova delle centrali, buon muro-difesa e buona costruzione del gioco da parte di un’ispirata Alessandra, ma l’atavico problema della ricezione favorisce la rimonta delle pantere, che prende avvio da un ace di Mutasci e si perfeziona con gli attacchi di Tangorra e di Flace, in grado di annullare i miracoli difensivi di Ivana (14-17).

Ma sono le nostre centrali, Federica e Giusy, a riportare l’Oria in vantaggio (22-20). Stasera, poi, il loro operato sarà all’insegna della condivisione: almeno per tre volte si avventeranno su palloni vaganti insieme ad una compagna, colpendo all’unisono.

All'unisono

Federica ha saputo trasformare l’agitazione pre-partita in aggressività tecnica.

Sul 22-21 un attacco di Moretto annulla due miracoli difensivi di Mutasci, poi le ospiti tirano fuori misura (dopo un eroico salvataggio di Ivana) e il servizio di Giada finisce nell’angolino del posto cinque (25-21).

Un bel set, un Oria sfavillante.

Secondo set

Come sia possibile giocare un primo set ad ottimi livelli e ritrovarsi 0-8 all’inizio del secondo set è un mistero. Certo, la difesa di Castellaneta sta raccogliendo anche la polvere e Tangorra non sbaglia un attacco, ma l’Oria non può essersi involuto così in fretta e così drasticamente.

Giovanna Tangorra

E infatti non è così. Anzi, Alessandra e compagne stanno per costruire un capolavoro, una rimonta clamorosa.

La svolta parte dal 3-12, massimo svantaggio per le brindisine: muro ed ace di Giada, pallonetto di Giulia e muro di Federica, che rende vano un interessante salvataggio di piede di Pugliese (10-13). In fatto di salvataggi più tradizionali, però, bisogna esprimere parole d’ammirazione per quanto stanno facendo vedere i due liberi, Giorgia Mastria e Daniela Palmisano.

Spada (subentrata a Flace), Tangorra e Pagliari incrementano il margine di vantaggio delle ospiti, ma un break di 5 tiene l’Oria in corsa (Giada, Giusy, Ivana e Federica): 16-17.

Giusy Rollo

Pontassuglia (che nel primo set ha rilevato Palmisano) realizza due punti consecutivi, ma per scardinare la difesa oritana è stato necessario più di un assalto. Molto buona, comunque, la prova della centrale castellanetana: si è fatta trovare pronta nel momento del bisogno e nel corso della gara realizzerà punti importanti.

Sul 18-20, dopo un primo tempo di Giusy, si rileva il coronamento della rimonta brindisina grazie alle magie di Giada: in questa fase, tutto quello che tocca la creatura di San Pancrazio diventa punto. Magnifico, in particolare, il lungolinea del 22-21.

Mutasci prova a reagire, ma sul 24-23 Alessandra è scaltra ad anticipare l’attaccante avversaria e a far planare il pallone del set in un posto cinque incustodito (25-23).

Set-winner

Ribaltando un passivo di 9 punti, dunque, l’Oria si aggiudica anche il secondo parziale e Giada viaggia su una media di 6 punti a set.

Terzo set

L’Oria non si ferma. O almeno sembra non fermarsi. Parte bene anche nel terzo set grazie agli attacchi di Ivana, a un ace di Alessandra e al gran lavoro di contenimento a muro svolto da Giusy (6-3).

In verità, l’Oria continua a non fermarsi, ma la nostra ricezione va in sofferenza e Pugliese ne approfitta bucandola con due ace consecutivi (6-6).

Ilaria Pugliese

Continuiamo a fare punti, ma incorriamo anche in qualche errore offensivo mentre le pantere difendono ogni pallone con i denti e ritrovano una Flace particolarmente ispirata (13-16).

Marcello viene ammonito per una divergenza di valutazioni sulla pulizia dei tocchi delle palleggiatrici.

Nonostante il gran lavoro di Mutasci in difesa e in attacco (una vera spina nel fianco; coach Marcello ha usato un’altra espressione, ma il concetto è quello), l’Oria recupera grazie alla determinazione di Giada e ai punti di Federica; il finale di set si preannuncia emozionante (19-19).

Giada De Pascalis

Sciupiamo un pallone a causa dell’impatto di due nostre atlete (toccano entrambe e pare che più di tre volte il pallone non possa essere manipolato) e poi veniamo puniti da Tangorra (19-22).

Il time-out ha effetti rigeneranti: Giorgia compie salvataggi spettacolari e poi alza in bagher con precisione a Giada, autrice di due splendide realizzazioni consecutive (21-22).

Ci uniamo spiritualmente al bacetto che l’opposta oritana regala a Giorgia al termine dell’azione.

Bacetto meritato

Attacco di Tangorra e immediata replica della stella di San Pancrazio (all’ottavo punto nel set): 22-23.

Nello scambio successivo, purtroppo, Palmisano difende e Pontassuglia contrattacca con un primo tempo cazzuto e Castellaneta si guadagna due palle-set.

La prima è il regalo di Natale anticipato (un errore in battuta).

Al cambio palla Marcello, per non correre rischi, introduce la specialista Pel, che effettivamente la mette in campo; la ricostruzione del gioco, però, è esemplare e Flace ottiene il punto del set con una bella diagonale da posto quattro (23-25).

Valeria Flace

Quarto set

Tecnicamente l’incontro è equilibrato; Oria ha più fame di vittorie e si nota, ma il set vinto dalle ospiti potrebbe modificare il quadro psicologico a nostro danno.

Inizialmente il set lo facciamo noi: punti per Federica, Ivana e Giusy (incluso un secondo tocco creativo) e tre battute sbagliate consecutive che inducono Marcello a pronunciare espressioni che normalmente non ascoltiamo in programmi come lo Zecchino d’Oro.

Molti scambi continuano ad essere lunghi e spettacolari: due li chiude la talentuosa Mutasci; altrettanti la nostra Federica.

Non mettermi ansia

Sul 10-8, però, arriva l’unico momento buio della partita: non commettiamo errori, ma purtroppo siamo incapaci di reagire agli attacchi precisi delle gentili ospiti: Pontassuglia, Tangorra, di nuovo Pontassuglia, tre volte Flace (che vanifica un epico salvataggio di piede di Moretto), Tangorra con un bel lungolinea.

Siamo sotto per 10-15.

Marcello ha già esaurito i time-out, ma il Castellaneta continua a martellare. Come uscirne? Potremmo sabotare il quadro elettrico. Potremmo telefonare dicendo che c’è una bomba e che il palazzetto va evacuato.

L’ennesimo pallone di Tangorra atterra a pochi centimetri dalla linea. Federica studia Giurisprudenza, crede nel valore della legalità e fa cenno col dito che il pallone effettivamente era dentro.

L'onestà di Federica

Due servizi delle pantere terminano fuori e Marcello prova a cambiare le carte in tavola introducendo Pel e Morgana. Purtroppo, però, il passivo si è fatto pesante e i punti di Giada e Giusy servono soltanto a prolungare di qualche minuto l’agonia (15-25).

Tie-break

Primo tie-break dell’anno. Abbiamo subìto una rimonta di due set e l’ultimo parziale, dal 10-8 in poi, è stato un monologo delle ospiti; le premesse, dunque, non sono proprio ottimali.

Ma uno dei grandi meriti dell’Oria a cui abbiamo accennato in apertura è proprio questa reattività. Non siamo stati capaci di impedire che qualcosa andasse storto; però siamo stati capaci di ricacciare indietro i problemi e di riconquistare la partita. Di vincerla di nuovo.

E’ un bel segnale.

Alessandra Loria

Nel mini-set di spareggio, in effetti, rivediamo l’Oria concentrato e “cattivo” di inizio partita, ma dobbiamo fare i conti con un Castellaneta che nel frattempo è cresciuto e che ha saputo trovare il proprio assetto ideale.

La partita, quindi, è estremamente spettacolare.

Pontassuglia, Mutasci e Flace da un lato (senza dimenticare le efficaci acrobazie del libero Palmisano); Ingrao Meravigliao, Giusy e Giada dall’altro (6-4).

Poi tiriamo fuori, incassiamo un tiro di Tangorra e osserviamo una nostra giocatrice compiere una visita di cortesia nel campo avversario, un gesto di cordialità che purtroppo non è apprezzato dal regolamento (6-7).

Visita di cortesia

Federica ci riporta in parità con un preciso primo tempo e Moretto valorizza le strepitose difese di Giorgia con un lungolinea esemplare.

Al cambio di campo ci andiamo in vantaggio (8-7).

Tangorra spara un bolide che è meglio non difendere; per tutto il resto Giorgia guizza come un’anguilla e salva tutto il salvabile.

Castellaneta non gradisce una seconda visita di cortesia, questa volta dall’alto e non sanzionata, subisce un magnifico pallonetto di Ivana e introduce Simona Mereu, che si guadagna la pagnotta salvando un attacco della sua ex-compagna della Palafiom (12-10).

Lo scambio successivo è un trionfo di difese. Sembra Cina-Giappone dei Mondiali; noi c’eravamo, ma mi sa tanto che sugli spalti del PalaFlorio a prendere appunti c’erano anche le pantere (12-11).

Giorgia Mastria

A sigillare virtualmente la partita è una grande protagonista della serata: Giusy Rollo. Ha già realizzato 14 punti, ma il bello arriva adesso: due fantastici muri-punto consecutivi della nostra centralona stoppano gli attacchi castellanetani e regalano all’Oria 3 palle-match consecutive.

Ad entrambi i muri noi spettatori balziamo fino al soffitto per la gioia, urliamo a squarciagola e lanciamo in aria tutto quello che troviamo a portata di mano, incluse videocamere e nonne. Soltanto Giusy non si scompone e ai propri gesti tecnici esaltanti fa seguire la stessa reazione di chi va a pagare le tasse da Equitalia.

Il contegno di Giusy

Quel che conta è che vinciamo 14-11.

Pagliari annulla la prima palla-match.

Giorgia riceve, Alessandra serve alle proprie spalle e sa che in posto due stasera c’è una cecchina infallibile: diagonale stretta di Giada e Oria conquista la prima vittoria stagionale (15-12)!

Sono stato in vacanza per due settimane, lasciando una squadra promettente ma in rodaggio. L’Oria che ritrovo ha compiuto progressi rilevanti. La strada è quella giusta.

E Tuglie, domenica prossima, non è più soltanto la meta di una gita fuori porta come appariva un mesetto fa, ma una sfida eccitante. Difficilissima ma eccitante. Un’altra tappa che ci dirà quanto cresce questa squadra.

Federica Imperatore

Tabellino: Oria-Castellaneta 3-2 (25-21,  25-23,  23-25,  15-25,  15-12)

New Volley Oria: De Pascalis 25, Gallo Ingrao 17, Peluso 0, Loria 2, Rollo 16, Moretto 6, Imperatore 12, Mastria (L), Gallo (2L) – All. Presta.

Muri-punto 14, ace 6, errori in battuta 12.

ASD Fratres Castellaneta: Pugliese 2, Palmisano S. 1, Recchia NE, Pontassuglia 8, Flace 14, Tangorra 19, Spada 1, Mutasci 14, Pagliari 7, Mereu 0, Castaldo NE, Palmisano D. (L) – All. Perrone.

Muri-punto 2, ace 6, errori in battuta 9.

Arbitri: Luciano Cicciolo e Giorgio Formicola.

Valeria Flace

Altri risultati: Tricase-Galatina 3-2, Pallavolo80 BR-Nardò 3-1, Nike Lecce-Tuglie 0-3, Caprarica-Spongano 3-1, Ostuni-Assi Brindisi 3-1, Mesagne-San Cassiano 1-3.

Classifica: Pallavolo 80 BR 22; Galatina 21; Tricase 20; Tuglie 16; Nardò 15; San Cassiano 13; Spongano, Mesagne e Assi Brindisi 12; Castellaneta 10; Caprarica 9; Oria e Ostuni 3; Nike Lecce 0.

Veronica e Giorgia

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 322,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Due settimane fa multe per l’Ostuni (cambio del campo di gioco: 52 euri) e per il San Cassiano (frasi offensive e minacciose dei tifosi agli arbitri: 65 euri).

La settimana scorsa ancora multe per cambio del campo di gioco: 52 euri al Tuglie e al San Cassiano (oltre ai 20 euri di multa all’Ostuni per la divisa non regolamentare di due atlete).

Perché nisciùne sciueca cchiù a casa sua…?!

Sport è

All’Ostuni si ricorda che, per ovviare al problema delle divise irregolari, “Sport è” veste lo sport! Ad Oria in via Manduria 110. Chiedete ad Annacarla.

Prossimo turno: Tuglie-Oria, domenica 14 dicembre, ore 18.30.