ORIA-CASTELLAMMARE DI STABIA 3-0

28 febbraio 2018

Domenica 25 febbraio 2018 – ore 18.00

Partita delicata al palazzetto di via Crocifisso, arricchito nelle ore precedenti da uno striscione con le gigantografie delle giocatrici ed il nuovo stemma societario. Una bella tigre guarda fieramente verso destra; servirebbero 6 tigri anche sul parquet perché la situazione si è fatta delicata.

La New Volley, infatti, è reduce da 5 sconfitte consecutive (nette quelle domestiche con Bari e Napoli; maturate solo al tie-break quelle a Orsogna, Cave e Minturno) e la classifica è diventata pericolosa. Soltanto 2 punti ci separano dall’inseguitrice Minturno e dalla soglia-salvezza, senza contare che sabato Benevento e Ponticelli hanno già conquistato 3 punti.

La sfida con il Castellammare di Stabia, che ci precede di un solo punto, è fondamentale per il nostro destino. E non è una sfida facile. Non è facile alcuna partita, soprattutto quest’anno, ma le odierne avversarie hanno già dimostrato di essere imprevedibili.

Prima di entrare nel merito della gara, però, ci vuole ‘na piccola botta di nostalgia.

Proprio a Castellammare di Stabia, nel maggio 2011, si concluse l’ultima avventura della New Volley in B2, categoria ritrovata soltanto in questa stagione. All’epoca noi eravamo già retrocessi; loro già nei play-off.

In quella occasione certificammo con il metro che effettivamente Filomena Afeltra era la giocatrice più alta del girone e la nostra retrocessione fu addolcita dai pasticcini di Maria Rosa Familio e sdrammatizzata dalle bolle di sapone di Stefania-Koala in un autogrill lucano.

Quanti bei ricordi.

Filomena Afeltra è di nuovo a Castellammare; i capelli sono più rossi, ma non sappiamo se vi siano stati altri scatti di crescita nel frattempo.

Certo è che quest’anno sembra essere in buona compagnia vista la statura media del reparto centrali ospite. Cosa ci mettono negli omogeneizzati a Castellammare di Stabia…?

La formazione campana è la scheggia impazzita di questo torneo. Inizio in sordina, poi la resurrezione coincisa proprio con la gara contro di noi (Stabia, alzati e cammina… – abbiamo detto loro) e poi risultati straordinari come i 9 punti in 3 partite contro Chieti, Pescara e Mesagne, salvo poi perdere rovinosamente a Ponticelli.

Insomma, la tipica squadra capace di tutto nel bene e nel male.

Chi è capace di tutto, ma solo nel bene, è il libero brindisino Sara Della Rocca, grande atleta sul parquet e simpaticissima ragazza anche fuori dal campo. La mia videocamera è innamorata di lei e ricorda in particolare uno scambio di vedute tattico con mister Rampino nel 2012 e un rituale scaramantico che qui non sto a descrivere. Ma non ce n’è bisogno perché – a quanto pare – si ripete spesso…

L’anno scorso a Cutrofiano cercai di ingaggiarla, ma fui denunciato per esercizio abusivo della professione di dirigente sportivo.

Io le voglio bene; lei non lo so, ma dovrebbe volermene perché in mia presenza ha sempre vinto. Infatti, alla fine stavo quasi per non venire più alla partita.

In casa oritana permane la pesante assenza di Amy, che comunque è in netto miglioramento. Non manca, comunque, il consueto e caloroso apporto dei suoi parenti.

Formazioni.

New Volley Oria: Marcella Scaglioso in palleggio, Isabel Panza opposta, Giorgia Valente e Michela Benefico di banda, Monica Casalino e Rosanna Galiulo centrali, Francesca Diviggiano libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Sara Zanzarelli, Vanessa Zingarello, Annacarla Cozzetto, Fabiana Bozzetto, Amy Leone, Chiara Limonta.

Nemesi Stabia: Rita Staiano in palleggio, Alessia Corallo opposta, Giovanna Aquino e Lorenza Russo di banda, Francesca Giacquinto e Filomena Afeltra centrali, Sara Della Rocca libero.

A disposizione di coach Enzo Esposito: Veronica Aprile, Sara Saetta e Francesca Autiero.

Che squadra strana dal punto di vista “nominale”…

Afeltra, Aprile, Aquino, Autiero…

La sensazione è che l’estate scorsa, per formare il roster, i dirigenti abbiano preso l’elenco telefonico e abbiano contattato le atlete in ordine alfabetico…

Primo set

Errore in battuta ospite, errore in attacco nostro (1-1).

Non è che stanno giocando per perdere come quelle due squadre di pallacanestro…? Aiuto! Chiamiamo la Procura Federale…

No, no, subito dopo Giorgia trova il mani-fuori.

L’onta, l’infamia, lo schifo più totale rimane un’esclusiva dell’Aurora Brindisi e della Valle d’Itria Martina Franca.

L’equilibrio dura sino al 3-3 perché poi l’Oria trova il primo guizzo con gli attacchi vincenti di Monica (7-3).

Le sconfitte pesano sul morale, ma in settimana vedo che si è lavorato bene anche sul piano psicologico. Le nostre ragazze sono determinate, sicure, aggressive senza essere precipitose.

Marcella piazza un bel secondo tocco che vale l’8-4. La nostra palleggiatrice disputerà una partita eccellente.

Per restare in tema di palleggiatrici, va detto che nel Castellammare pesa l’assenza della titolare Katia Miotti. Al suo posto c’è una generosa Staiano, sicuramente dotata di talento oltre che di un bel servizio, ma non della stessa esperienza (la piccina è del 2001).

Sara Della Rocca è praticamente perfetta in ricezione. Dopo neanche mezzo set, allora, le battitrici oritane decidono di mirare sistematicamente altrove. La evitano. La scansano. Manco se avesse la peste bubbonica… E meno male che sono quasi tutte ex compagne di squadra nonché amiche sue.

L’abile libero brindisino non toccherà più un pallone in ricezione e per dimostrare la sua bravura dovrà accontentarsi di qualche salvataggio difensivo.

Bolide di Michela e muro di Rosanna: il vantaggio aumenta (12-6).

Dopo una fast di Afeltra, l’Oria vola verso la conquista del set approfittando del momento di difficoltà ospite ed esibendo una pallavolo tanto efficace quanto spettacolare.

Francesca e Fabiana difendono egregiamente dando l’esempio a compagne che non lesinano tuffi generosi, il muro-difesa mi sembra estremamente efficace e la ricostruzione del gioco impeccabile: due punti in attacco per Giorgia, un ace per Michela, un attacco vincente per Isabel, un altro attacco per Giorgia e un altro ace per Michela (18-7).

Il set è in cassaforte.

Dopo ulteriori interventi difensivi dei nostri liberi, un attacco di Marcella e una diagonale-bomba di Michela (22-10), il set si esaurisce con una serie di errori-punto reciproci (25-12).

Secondo set

Nell’intervallo le nostre riserve raggiungono il consueto angolino a sinistra della panchina e notano lo striscione con le loro nobili icone. Se lo notano soltanto adesso, vuol dire che durante il riscaldamento e durante il primo set erano concentrate sul lavoro. Brave. L’osservazione, poi, si prolunga e l’esame dello striscione diventa minuzioso come se fossero di fronte a un quadro di Caravaggio.

Bell’attacco di Isabel servita da un bagher millimetrico di Fabiana, fast di Afeltra e murazzo Isabel-Monica (4-1).

Uno scambio prolungato e caratterizzato da spettacolari difese su entrambi i fronti viene concluso da Guacquinto, poi si rialza per due volte l’inesorabile muro brindisino, ancora con Monica, probabilmente anche con Marcella (8-2).

Capitana in grande evidenza: prima una fast ortodossa, poi una fast da ferma ma ugualmente efficace (11-4).

La cavalcata del primo set, dunque, non è stata un episodio isolato. L’Oria dimostra un certo cinismo nel non mollare la presa, dando continuità all’intensità di gioco.

Però gli scambi si allungano, segno che adesso c’è una buona reattività anche da parte campana. Bella una difesa di Staiano col palmo della mano.

A Rosanna replica Corallo, a Giorgia replica Aquino, a Isabel replica Russo.

Sul 17-8 entra sul parquet Francesca Autiero, che si mette subito in luce con un muro-punto.

Uno scambio lunghissimo e spettacolare termina, purtroppo, con una pipe sulla “rezza”. Non si interrompe così un’emozione…

Michela attacca di potenza e anche d’astuzia, a scavalco del muro (20-13), ma la protagonista del finale è Rosanna.

Prima replica ad una fast di Afeltra con un bel muro che valorizza un precedente salvataggio di Michela (23-15).

Il capolavoro lo compie in battuta poco dopo. Ace diretto e vittoria del set (25-15) dando uno schiaffo morale a chi fa del sarcasmo sull’efficienza dei suoi servizi…

Terzo set

Isabel centra la povera Afeltra con una cannonata da posto due; Giorgia continua ad arricchire il proprio score personale. La nostra schiacciatrice risulterà la top-scorer della serata con 14 punti, coronamento di una gara esemplare, non solo in attacco.

Il sinistro fulminante di Isabel si fa valere anche in battuta mentre Michela ricorre alla pipe ed ai famosi pallonetti della casa (7-3).

Nell’Oria tutto continua a funzionare alla perfezione, compresa la regia di Marcella.

Altro dato significativo: non abbiamo subito neanche un ace subito in tutta la partita.

Castellammare, dal canto suo, non sta giocando male. E’ stata un po’ sotto tono nel primo set, ma dal secondo in poi ci sono stati segnali di ripresa e adesso le ospiti mostrano un gioco apprezzabile.

Aquino, Corallo e Russo vanno a segno; il transito di Rosanna in prima linea è comunque determinante per aumentare le distanze (14-7) e costringere mister Esposito a chiamare un time-out.

Il tecnico ospite ha una vaga somiglianza con l’attore Gianmaria Volontè.

Dopo l’ennessimo attacco vincente di Giorgia (17-12), subiamo dure muri consecutivi, il che non è divertente, ed una diagonale stretta di Aquino.

A questo punto, sul 17-15, è mister Piero a fermare il gioco per affrontare questo piccolo momento di pausa.

Nel frattempo c’è la sostituzione Russo-Saetta.

Il cambio è rapidissimo. La nuova entrata si fionda in campo veloce come una… Saetta.

Le ospiti continuano a difendere e ad attaccare con un certo ardore, ma le nostre beniamine fanno altrettanto e inducono le avversarie ad incorrere in qualche errore-punto.

Sul 23-18 le ultime magie: Michela, brava nelle pipe e nelle pallette, mescola le due specialità ed inventa una pipe a palletta.

Una fast stabiese viene stoppata a muro da Giorgia, nel posto giusto al momento giusto (25-18).

Oria vince 3-0 uno scontro diretto importante.

Con l’arrivo del gelo siberiano noi ci mettiamo alle spalle “un inverno di risultati” che durava da sin troppo tempo. Dovendo scegliere tra giocare bene e perdere (come è già successo) oppure giocare male e vincere, oggi sarebbe stato meglio vincere pure giocando di cacca. Abbiamo vinto e abbiamo pure giocato bene; ne vuoi di più?

In campo si sono viste solo tigri; il nuovo stemma è stato onorato.

Tabellino: Oria-Castellammare di Stabia 3-0  (25-12,  25-15,  25-18)

New Volley Oria: Zanzarelli NE, Zingarello NE, Cozzetto NE, Casalino 9, Scaglioso 3, Valente 14, Leone NE, Benefico 9, Panza 7, Limonta NE, Galiulo 8, Diviggiano (L), Bozzetto (2L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 6, ace 6, errori in battuta 7.

Castellammare di Stabia: Giacquinto 3, Aprile NE, Aquino 4, Saetta 0, Staiano 0, Russo 6, Corallo 8, Autiero 2, Afeltra 4, Della Rocca (L) – All. Enzo Esposito.

Muri-punto 5, ace 0, errori in battuta 8.

Arbitri: Andrea Scarnera e Giuseppe Resta.

Altri risultati: Napoli-Minturno 3-0, Orsogna-Sant’Elia 0-3, Bari-Mesagne 3-1, Benevento-Pescara 3-1, Cave-Chieti 3-1, Terracina-Ponticelli 0-3.

Classifica: Napoli 46; Sant’Elia 40; Bari 37; Mesagne 32; Pescara 30; Cave 27; Orsogna 26; Oria 25; Castellammare di Stabia 23; Chieti 22; Minturno 20; Benevento 16; Ponticelli 12; Terracina 1.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Mesagne 150,00; Minturno 120,00; Cave 90,00; Oria 70,00; Ponticelli 50,00; Napoli 40,00; tutte le altre 0.

Mesagne balza al primo posto della speciale graduatoria grazie a una multa di 80 euri comminata ad un dirigente “platealmente protestatario”.

Dalla classifica si evince che 6 squadre hanno subito sanzioni “monetarie” e 8 no. Considerando anche i provvedimenti disciplinari a costo zero, soltanto 4 società sono ancora immacolate: Bari, Pescara, Castellammare di Stabia e Terracina.

Prossimo turno: Pescara-Oria, sabato 3 marzo, ore 18.00.


ORIA-NAPOLI 0-3

15 febbraio 2018

Domenica 11 febbraio 2018 – ore 18.00

Non posso distrarmi un attimo che l’Oria mi perde 3 partite consecutive (Orsogna, Bari, Cave).

In occasione della visita della capolista ho, dunque, il dovere morale di tornare al palazzetto. Purtroppo, però, è ancora assente per infortunio la nostra mitica Vichinga. Diciamo che tra la mia presenza (al palazzetto) e la sua assenza (nel rettangolo di gioco) ed il contrario (la sua presenza e la mia assenza) sarebbe stato certamente preferibile il contrario, ma questa è la situazione.

Uno sguardo al Real Volley Napoli.

La partita d’andata vista in streaming grazie all’encomiabile lavoro di Mamisport si concluse con il punteggio di 3-1, un risultato giusto, ma anche un motivo di rammarico per alcune nostre ingenuità. Da allora Oria è cresciuta sfiorando la perfezione tecnica nella vittoria prenatalizia di Mesagne, ma anche Napoli ha trovato un assetto ottimale assicurandosi la vetta della classifica in beata solitudine. La formazione partenopea non cede un punto da 6 partite consecutive e – giacché c’è – ha anche conquistato la final four di Coppa Italia, ad ulteriore dimostrazione del momento magico delle campane.

Sul piano tecnico, dunque, è una partita da brividi. Sul piano emotivo, invece, fa piacere rivedere volti legati a splendidi ricordi, come le sorelle Russo e il grande stratega Caliendo, gente a cui anche la B1 starebbe molto stretta.

Incontrare una squadra di Napoli significa approcciare un universo speciale, una cultura, una filosofia di vita, perché ogni singolo cittadino – scrive Erri De Luca – “è città intera, sapendo di esserlo e di rappresentarla”. (1)

Ed è particolarmente curioso osservare come la napoletanità, che è anche fatta di allegria, fantasia, anarchia, eccessi, improvvisazione, generosità, capacità di adattamento e di arrangiarsi, sappia integrarsi con uno sport che, invece, è piuttosto razionale e scientifico. Una schiacciata spietata è accompagnata da un commento mordace, un movimento preparato ed eseguito con precisione scientifica si trasforma in un sorriso spontaneo, i fogli con le asettiche statistiche sono estratti dalla stampante da volti allegri ed espressivi che ben figurerebbero in una commedia di De Filippo o in un film di Troisi.

E veniamo alla partita partendo dalle formazioni.

New Volley Oria: Marcella Scaglioso in palleggio, Isabel Panza opposta, Giorgia Valente e Michela Benefico di banda, Monica Casalino e Rosanna Galiulo centrali, Francesca Diviggiano libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Sara Zanzarelli, Vanessa Zingarello, Annacarla Cozzetto, Fabiana Bozzetto, Amy Leone, Chiara Limonta.

Real Volley Napoli: Annalisa Mileno in palleggio, Marica Armonia opposta, Maria Boccia e Ilenia Cammisa di banda, Valentina e Maria Russo centrali, Doroty Rinaldi libero.

A disposizione di coach Nello Caliendo: Aurora Cosetti, Giulia Morra, Claudia Muzio e Sara Angone.

Primo set

Rosanna entra subito in partita e Giorgia sfrutta bene lo spazio concessole dall’infortunio di Amy, ma Napoli inizia subito a macinare un volley di ottimo livello accumulando punti e vantaggio. Primo tempo cazzuto di Valentina Russo e attaccanti che offrono tutte un buon contributo realizzativo con particolare nota di merito per l’opposta Armonia, il cui cognome si riferisce probabilmente alla capacità di combinare tecnica e potenza.

Lo spettacolare secondo tocco di Marcella non basta ad attenuare il gap ed anzi, nella fase centrale del set (dal 3-5 al 7-13), tutti i punti li fanno le ospiti (sia i nostri che i loro).

Indubbiamente Napoli è una squadra difficile da difendere e difficile da ferire: impeccabile organizzazione caliendana ed invididualità molto interessanti.

Ma l’Oria non sfigura. Le nostre ragazze giocano molto bene, a mio avviso; è solo il valore dell’avversaria a fare ombra ai meriti della New Volley. Soprattutto in alcuni frangenti si può apprezzare la bella pallavolo a cui ci stanno abituando Monica e compagne. Ed anche sul piano caratteriale noto una capacità di incassare senza abbattersi, attendendo fiduciosamente momenti migliori nella partita.

Isabel e Michela ci tengono in corsa; Francesca e Fabiana sono chiamate a lavori straordinari, alternandosi come consuetudine.

Sull’11-18 proviamo a riaprire il set: difesa di Francesca e attacco di Michela, poi fast di Rosanna e infine mani-fuori di Isabel (14-18).

Nonostante la bravura del libero Rinaldi, sul 16-22 l’Oria sfiora il miracolo: gran primo tempo di Monica, ace di Isabel e mani-fuori di Giorgia (20-23).

Poi anche Napoli sbaglia qualcosa, Muzio tenta di strangolare Cosetti e mister Caliendo chiama il time-out. Non so se il time-out sia stato chiamato per gli errori-punto o per interrompere il tentativo di strangolamento.

Comunque sia, la pausa ripristina lucidità e legalità: Armonia va a segno, un’ospite ci regala il servizio, ma sul 23-24 la capolista non tentenna e si assicura il set con una diagonale di Boccia (23-25).

Secondo set

A muro, purtroppo, Napoli prevale nettamente. Al successo del fondamentale contribuiscono un po’ tutte, ma due centrali come le sorelle Russo nella stessa squadra sono un lusso. Due centrali nella stessa famiglia, addirittura. E provo ad immaginare Valentina e Maria da bambine con i poveri genitori costretti a comprare una station wagon per poterle accompagnare alle scuole elementari.

Gli attacchi di Giorgia, comunque, sono l’emblema di un Oria che non si arrende di fronte alle difficoltà stagionali e di fronte all’andamento della partita. Molto valida la prestazione del gioiellino brindisino.

Sull’8-11 le atlete partenopee continuano a servire in modo insidioso ed incrementano il vantaggio con Valentina Russo (8-16).

Reagiamo con Isabel e Giorgia, ma Napoli trova un altro break da 5 ed ipoteca il set (13-23).

Forse poi la capolista si rilassa, chissà; certo è che l’Oria, nonostante un punteggio proibitivo, non è uscito di scena.

Credo che questa sia la prova delle generosità delle nostre ragazze a cui davvero non si può rimproverare nulla sul piano dell’impegno. Senza guardare il punteggio, si continua a fare gioco. Fabiana difende e Isabel piazza il pallonetto. Segue una millimetrica alzata all’indietro della stessa Fabiana con Michela pronta ad affondare il lungolinea valorizzato dalla caratteristica semirotazione corporea. Slash di Rosanna per il 17-23.

La partita si riaccende e il pubblico riprende ad incitare con fervore le proprie beniamine (al netto di qualche sbadiglio…)

Nei momenti più delicati, però, Napoli riversa sul parquet tutta la sua forza e la sua lucidità: mani-fuori di Armonia e primo tempo di Valentina Russo (17-25).

Terzo set

Anche nel terzo parziale prosegue lo show della talentuosa Armonia, ma Oria ribatte colpo su colpo: Giorgia, Marcella e Michela mantengono il punteggio in parità (7-7).

C’è più equilibrio in questa fase del set: attaccano loro, attacchiamo noi; sbagliano un paio di servizi loro, facciamo altrettanto noi; break per loro (7-13), break per noi (12-14) con Rosanna in grande evidenza. La nostra centrale sarà la miglior realizzatrice brindisina (la top-scorer dell’incontro sarà invece Marica Armonia con 17 punti).

Secondo tocco di Mileno ed ennesimo attacco vincente di Giorgia.

Mister Piero ripropone la carta Saretta in seconda linea, già sprimentata con buoni risultati nei primi due parziali.

Boccia accelera (14-20), ma Rosanna e Marcella rimediano (18-21).

A questo punto sarebbe bello se fosse riproposta nella pallavolo una lodevole tradizione napoletana: il caffé sospeso. Le gentili ospiti potrebbero offrire un “punto sospeso” o un “servizio sospeso” o farsi un muro da sole (un “muro sospeso”) a vantaggio dei più bisognosi. E in questo momento, sotto di due set e in svantaggio per 18-21, ci sentiamo abbastanza bisognosi.

Niente da fare. Negli ultimi tre scambi la cultura della generosità napoletana viene messa da parte e la capolista ci trafigge inesorabilmente con una doppietta di Cammisa ed una diagonale profonda di Armonia (19-25).

Per quanto riguarda il Napoli, a me viene in mente soprattutto una parola: serenità. Ho la sensazione che mister Caliendo si stia rivelando anche un abile psicologo perché mi è parso di cogliere nella formazione napoletana soprattutto un ottimo approccio mentale: fiducia che non diventa supponenza, agonismo senza nervosismo, padronanza della situazione nei momenti più delicati.

Quattro sconfitte consecutive per l’Oria e zona retrocessione pericolosamente vicina. Questo dicono i numeri. Ma il campo ha espresso altro: ho visto una squadra viva, ben organizzata, coesa, che ha giocato bene ed ha perso con dignità. Di più non si poteva fare.

Adesso è importante farsi trovare pronti a Minturno. Lì ci giochiamo una bella fetta di salvezza. Servono tredici tigri. E noi ce le abbiamo!

Tabellino: Oria-Napoli  0-3  (23-25,  17-25,  19-25)

New Volley Oria: Zanzarelli 0, Zingarello NE, Cozzetto NE, Casalino 2, Scaglioso 4, Valente 9, Leone NE, Benefico 6, Panza 6, Limonta 0, Galiulo 10, Diviggiano (L), Bozzetto (2L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 2, ace 1, errori in battuta 10.

Real Volley Napoli: Russo V. 7, Boccia 10, Cosetti NE, Morra NE, Russo M. 7, Cammisa 10, Muzio NE, Mileno 3, Angone NE, Armonia 17, Rinaldi (L) – All. Caliendo.

Muri-punto 8, ace 5, errori in battuta 10.

Arbitri: Donato Colucci e Marcello Rutigliano.

Altri risultati: Sant’Elia-Mesagne 3-2, Bari-Minturno 3-0, Ponticelli-Pescara 1-3, Orsogna-Castellammare di Stabia 3-1, Benevento-Cave 2-3, Terracina-Chieti 0-3.

Classifica: Napoli 40; Sant’Elia 34; Bari 31; Mesagne 29; Pescara 27; Orsogna 26; Cave 24; Chieti 22; Castellammare di Stabia e Oria 21; Minturno 18; Benevento 12; Ponticelli 9; Terracina 1.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Minturno 120,00; Cave 90,00; Mesagne e Oria 70,00; Ponticelli 50,00; Napoli 40,00; tutte le altre 0.

Entra in classifica anche l’Oria: 70 euro di multa per aver il pubblico al seguito rivolto ripetute offese nei confronti della coppia arbitrale durante la gara. Questo a Orsogna, presumo.

Per motivi analoghi entra in classifica anche Cave (90 euri) e si piazza subito al posto d’onore alle spalle della capolista Minturno.

Prossimo turno: Minturno-Oria, sabato 17 febbraio, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) DE LUCA, E., Napòlide, Dante e Descartes, Napoli, 2006, pag. 52.