ORIA-CASERTA 3-2

Domenica 10 aprile 2011 – ore 18.00

Mi sono arrivati in gola”…

La frase a fine partita l’ha pronunciata coach Marcello ed evidentemente non si riferiva al cuore (e non ha detto proprio così).

Il tecnico oritano alludeva al rimbalzo dei propri attributi provocato dai continui salti che avevano caratterizzato la sua condotta di gara a bordo campo: salti di incitamento, salti di rabbia, salti di immedesimazione ed alla fine i salti di gioia che l’hanno proiettato nei pressi del posto cinque in 3 decimi di secondo netti. E a furia di saltare, in effetti, si verifica la situazione descritta dal coach a fine partita.

Restando in questo finissimo argomento, è tutta la squadra brindisina che le palle metaforiche ha ben dimostrato di possederle. Per essere meno grevi, diciamo che ha dimostrato di possedere anche un cuore immenso.

Con la Volalto Caserta, sesta forza del campionato, è stata una battaglia, una battaglia intensa, sfiancante, equilibrata e – bisogna dire – anche molto corretta grazie all’agonismo vivace ma pulito riversato sul parquet da entrambe le formazioni.

I diecimila tunisini attesi al palazzetto di via Crocifisso non si sono visti, né sono giunte in Puglia Tina, Carmen e Brigida, che pure avevano ipotizzato una trasferta a bordo del tre ruote per sostenere l’amica Marianna.

Il Caserta si presenta al completo ma Sabina Cerullo ha i capelli quasi sciolti, abituale indizio di indisposizione a giocare una partita.

Due sono gli indizi principali che nella pallavolo femminile rivelano l’indisponibilità a scendere sul parquet: quando una giocatrice trascorre la fase di riscaldamento con i capelli sciolti (è il caso di Cerullo) e quando una giocatrice trascorre la fase di riscaldamento con le stampelle (è il caso di Perrone due settimane fa). Meglio i capelli sciolti, indubbiamente.

Nell’Oria riappare la baby Angela Carone, possibile alternativa per un paio di atlete acciaccate.

L’altra baby, Giorgia Mastria, ha una maglia che ormai sembra il costume di Arlecchino con un numero coperto e alterato da nastri adesivi e pezze varie. Quello che era il 16 e che poi si è tramutato in 18 o in 10 adesso sembra essere diventato un 1.

Formazioni.

L’Icost Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao schiacciatrici, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Priscilla Pisani libero.

In panchina con l’allenatore Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Simona Leone e le citate Giorgia Mastria ed Angela Carone.

Volalto Caserta: Chiara Curia in palleggio, Carmela Salzillo opposto, Paola Di Gennaro e Grazia Fattaccio schiacciatrici, Michela Ricciardi e Alessandra Bonagura centrali, Federica Barone libero.

A disposizione di coach Lina Infante: Marianna Iarnone, Veronica Masella, Martina Lioniello, Valentina Fusco, Daniela Rosano e Sabina Cerullo.

Dopo il riconoscimento, le atlete campane raggiungono il centro del campo e danno vita ad una versione sintetica del festival di Sanremo. Rispetto alle urla da vaiasse che normalmente emettono le giocatrici di tutte le squadre del continente, il concerto canoro del Caserta è una novità che merita un apprezzamento.

Primo set

Mentre litigo con la telecamera, bloccata sul fermo immagine, le ospiti raggiungono già un piccolo vantaggio (1-4), poi Lucrezia mette il pallone a terra e in zona di servizio va Stefania.

Proprio in occasione della partita di andata, se ben ricordo, avevo chiesto al Koala di regalarmi un intero set di secondi tocchi. Nel frattempo la nostra palleggiatrice dev’essere andata a lezioni private di servizi da Kaziyski e ormai sembra avvicinarsi il momento in cui regalerà ai tifosi un intero set non già di secondi tocchi ma di ace. A Battipaglia ha già vinto così un importantissimo tie-break.

Stasera, giusto come antipasto, ne piazza 3 consecutivi e ormai le sue battute iniziano a diventare leggenda.

Ed anche quando non fa un punto diretto, lo agevola: pallonetto di Silvietta e attacco di Lucrezia (7-4).

Purtroppo dall’altra parte si alza il muro del Caserta con una Grazia Fattaccio efficace come nella partita d’andata: le ospiti tornano avanti (7-8).

Il set procede in questo modo sino al 12-11 (muro di Giulia); poi c’è la svolta decisiva: attacco di Salzillo, fast di Ricciardi, tiro fuori nostro, mani-fuori di Di Gennaro ed invasione oritana (12-16).

A questo punto Marcello sostituisce Priscilla con Simona.

Non stiamo giocando malissimo, non come a San Pietro evidentemente, ma siamo in affanno.

Caserta ottiene il massimo vantaggio (15-20) grazie, in particolare, alle diagonali della propria capitana e a un bel lungolinea di Fattaccio.

Ma se la ricezione e – per adesso – la difesa presentano qualche inestetismo, è soprattutto il servizio a riportarci in partita: ace di Lucrezia e poi ace di Daniela (19-21).

In realtà c’è un’altra caratteristica a tenerci vivi, non solo in questo set e non solo questa sera: l’indisponibilità ad arrendersi.

Spettacolare il primo tempo di Ricciardi (con palla servita in avanti più che di lato), ma altrettanto spettacolari sono il mani-fuori e il pallonetto di Ivana (21-23).

Purtroppo non bastano: il pallonetto successivo finisce in rete e l’attacco di De Gennaro è preciso; Caserta conquista il primo parziale (21-25).

Secondo set

Grande equilibrio in avvio della seconda frazione, ma sul 3-3 l’Oria piazza un break che probabilmente non ha precedenti nella nostra stagione: 11 punti consecutivi!

Si comincia con un servizio sbagliato dalle ospiti e poi tocca a Daniela, Silvietta ed Ivana forzare l’allungo (7-3).

Osservo come l’allenatrice ospite abbia un notevole fascino grazie ai suoi lineamenti ed ai suoi colori scuri. Un fascino da gitana. Mentre penso rapito ad un paragone con Esmeralda, la coach casertana spezza l’incantesimo con un time-out in cui le sue espressioni verbali non sono propriamente petali di rose…

Ma le atlete ospiti non rispondono agli impulsi motivazionali di Lina Infante e l’Oria dilaga con un muro di Silvietta, un lungolinea di Ivana e una pipe di Lucrezia (10-3).

Stiamo facendo tutto bene.

Per incrinare il meraviglioso muro-difesa brindisino, l’allenatrice ospite manda in campo Masella, Iarnone e Fusco, ma la partita di quest’ultima dura lo spazio di uno scambio e mezzo perché un improvviso dolore alla gamba costringe l’opposto ad abbandonare definitivamente la contesa. Sospetta contrattura. In bocca al lupo alla sosia di Veronica Grimaldi.

L’Oria è indomabile: mura con Ivana e Daniela e attacca con Silvietta e la stessa Ivana. La serie positiva termina soltanto sul 14-4 con un nostro tiro fuori.

Sul 16-4 Caserta riprende a giocare: nonostante le difese spettacolari di Lucrezia, hanno successo il muro casertano e le azioni offensive di Ricciardi e Iarnone ispirate dalla sapiente regia di Masella (16-9).

Embé, a parte Ricciardi che non conosco, si tratta delle amiche mie.

Muro di Giulia e tocco di seconda di Masella (18-11).

Fattaccio, con le sue diagonali, avvicina pericolosamente la Volalto (19-14), ma il turno in battuta di Stefania è una garanzia (21-14).

Dopo un mani-fuori di Marianna Iarnone, grande talento della scuola Centro Ester, coach Marcello inizia a preoccuparsi e chiama il suo primo time-out del parziale (21-17).

Bonagura piazza un primo tempo imperioso ma subito dopo regala un pallone ai profughi tunisini spedendolo direttamente al campo di Manduria (23-18).

La centrale casertana sta riscaldando il braccio e si affermerà come una della protagoniste dell’incontro, soprattutto nel finale.

Ad avere la mano calda è anche Iarnone, ma il set viene messo al sicuro dagli attacchi di Ivana, autrice di 8 punti soltanto in questa frazione (chiuderà a quota 18).

Con il punteggio parziale di 25-20 riportiamo la partita in equilibrio.

Terzo set

Il terzo set appare all’inizio come una fase di assestamento. Le squadre si sono presentate e conosciute e soprattutto hanno capito quali sono le proprie risorse. A parte la classe immensa di Iarnone, il Caserta punta sui colpi di Fattaccio e sull’ottimo lavoro contenitivo e offensivo delle centrali; l’Oria difende con grinta, attacca con intelligenza e sfrutta ripetutamente un servizio sempre più insidioso. Insomma, esalta le proprie virtù e nasconde i propri difetti (ricezione e limitata gamma di soluzioni offensive).

Ace di Giulia, ace di Stefania (è ovvio…) e poi, dopo un lungolinea di Ivana (che ha tirato quasi da seconda linea), c’è il prolifico turno in battuta di Silvietta: due ace e conduciamo 12-7.

Dopo un attacco di Salzillo, c’è un break da 5 dell’Oria con Lucrezia grande protagonista e autrice di 3 punti. In questa fase si fa anche male, ma lo spray e soprattutto il cipiglio indomabile le permettono di superare il dolore.

Il rumore dello spray, più in generale, sarà la colonna sonora dell’Oria: le atlete celesti ne fanno un uso talmente frequente che sembra di stare al G8 di Genova dopo il lancio di lacrimogeni da parte della questura.

A noi pugliesi piace usare il termine “questura” per indicare tutte le forze dell’ordine non solo come sede istituzionale ma anche come persone fisiche (è venuta la questura a casa, per strada mi ha fermato la questura, ecc.).

Siamo 17-8, ma arriva la reazione delle ospiti (prive delle amiche mie, che sono state sostituite) con Bonagura e Fattaccio; quest’ultima ricaccia in gola alle giocatrici celesti un urlo di esultanza prematuro. Cosa stia arrivando nella gola di Marcello, invece, lo abbiamo detto all’inizio del post…

Per fortuna, Lucrezia è ancora in prima linea e così limitiamo i danni (21-15).

La banda oritana sarà la miglior realizzatrice dell’incontro (26 punti). Tanto per cambiare.

Forse c’è un po’ di stanchezza; fatto sta che adesso, da una parte e dall’altra, si susseguono infrazioni ed errori; buon per noi che conserviamo il vantaggio ed anzi lo incrementiamo con un muro di Pocahontas (25-18).

Quarto set

Buon avvio del Caserta anche nel quarto set e lieve vantaggio che resiste fino al consueto turno in battuta di Stefania: due ace consecutivi e tifosi in tribuna che iniziano a chiedermi a quanto siamo arrivati. Sette, siamo arrivati a sette. Non l’Oria, il Koala da sola.

Tra i tifosi merita una menzione particolare il cane Rex. Lui non chiede gli scout, ma segue con attenzione. E porta bene (cosa più importante).

La linea verde brindisina (Giulia con una specie di secondo tocco e Silvietta) conserva la lunghezza di vantaggio al primo time-out tecnico (8-7).

Ma è dura, durissima. Caserta non cede di un millimetro e reagisce con tutte le proprie giocatrici. Aumentano i muri (strepitosa Bonagura) ed aumentano – ahimé – anche i nostri errori in battuta. Al terzo sbaglio Marcello s’incazza di brutto (10-11).

Purtroppo s’incazzerà per cinque minuti buoni (time-out incluso) perché le ospiti ci impongono un break da 6 che risulterà decisivo (10-16).

Ma anche nei momenti di crisi l’Oria non molla (come era successo a San Pietro) e piano piano rosicchia dei punti: Lucrezia da posto due e Daniela a muro con Silvietta (14-17).

Caserta soffoca il tentativo di rimonta ed espone alcuni dei pezzi migliori del repertorio: mani-fuori (Di Gennaro), muri e fast (Ricciardi), pallonetti e cannonate (Fattaccio).

Sull’altro fronte c’è solo Ivana a replicare, ma ad ogni punto della nostra schiacciatrice ne corrispondono due delle ospiti e in questo modo il set finisce 17-25.

Nessun tie-break nelle prime 12 giornate; questo è già il quinto nelle ultime 11.

Tie-break

Bisogna iniziare bene. E ci riusciamo: ace di Ivana e 3 attacchi di Lucrezia a fronte di 2 azioni vincenti di Ricciardi e Fattaccio (quest’ultima denuncia un acciacco per fortuna solo temporaneo).

Bravissima Alessandra Bonagura, che prima va a segno con un terzo tocco di ricezione (c’è un nostro evidente concorso di colpa) e poi con un murazzo dei suoi (4-4).

Coach Esmeralda propone il consueto ingresso di Lioniello per servire.

Noi, invece, proponiamo una legge ad personam per far battere sempre la nostra palleggiatrice. Una più, una meno, cosa cambia? Questa legge, almeno, non agevolerebbe i delinquenti.

Si va al cambio campo con un sostanziale equilibrio (8-7) e con qualche infrazione di troppo (invasioni, doppie) a carico di entrambe le squadre. C’è da soffrire; il finale si preannuncia intenso.

Errore in battuta ospite, doppia di Curia e perentorio attacco di Lucrezia che sfrutta un’alzata spettacolare di Stefania (11-7).

Quest’ultima, però, incorre a sua volta in una doppia a conclusione di un break da 5 delle ospiti in cui brillano 2 muri consecutivi di Bonagura (gli ultimi, per fortuna; ce ne ha fatti 7).

Caserta è in vantaggio (11-12).

Lucrezia spezza l’assedio e pareggia, Fattaccio replica con un tiro indifendibile, Lucrezia assegna all’Oria uno scambio intenso e lunghissimo (13-13) e Fattaccio riporta in vantaggio le ospiti (13-14).

Ormai è un’alternanza perfetta e va avanti così ancora per un po’; il guaio è che adesso Caserta inizia a servire per il match.

Uno scambio infinito si conclude con un’infrazione campana ed un sospiro di sollievo per il pubblico locale (14-14).

Primo tempo di Bonagura e siamo di nuovo sulla graticola (14-15).

Qui c’è un inatteso regalo del Caserta con una palla alzata senza destinatari certi (15-15).

Primo tempo di Ricciardi e siamo nuovamente, per la terza volta, sull’orlo del baratro (15-16).

E’ adesso che viene fuori il grande cuore celeste (se non si trattasse di una squadra femminile, direi che vengono fuori anche quelle cose che a Marcello sono finite in gola).

Prima c’è un risoluto attacco di Ivana e la palla-match è annullata (16-16).

Poi, quello che non ti aspetti: a risolvere l’incontro non è Silvietta-chiudi-partita né un servizio vincente del Koala e nemmeno un attacco di Lucrezia, che in questi casi sa caricarsi sulle spalle le responsabilità più delicate. A regalarci l’urlo della vittoria è una ragazza del ’94, Giulia Basile: prima ribatte a terra una ricezione lunga delle ospiti, poi oppone un muro perfetto all’ultimo assalto del Caserta!

Vinciamo 18-16!

E’ il 12^ punto nelle ultime 11 partite (a fronte di 3 nelle prime 12), è la terza vittoria consecutiva in casa, è soprattutto la conferma che questa squadra è viva e non si arrenderà mai.

Tabellino: Oria-Caserta 3-2 (21-25, 25-20, 25-18, 17-25, 18-16)

Oria: Mastria NE, Guacci 7, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 18, Basile 7, De Tommaso NE, Lonoce 4, Mastandrea 13, Liace 26, Carone NE, Pisani (L), Leone (2L) – All. Presta.

Muri-punto 8, aces 13, errori in battuta 10.

Punti fatti 75 (70,7%), errori-punto avversarie 31 (29,3%).

Caserta: Ricciardi M. 12, Di Gennaro 9, Iarnone 6, Bonagura 12, Fattaccio 23, Masella 1, Lioniello 0, Fusco 0, Salzillo 9, Rosano NE, Curia 1, Cerullo NE, Barone (L) – All. Infante.

Muri-punto 12, Aces 2, errori in battuta 14.

Punti-fatti: 71 (68,9%), errori-punto avversarie 32 (31,1%).

Fette di torta” su 209 scambi: PF Oria 35,9%, PF Caserta 34%, EP Caserta 15,3%, EP Oria 14,8%.

Arbitri: Elio Donno e Davide Tolomeo.

Altri risultati: Arzano-Castellammare 2-3, Lavello-San Pietro Vernotico 0-3, Gricignano-Turi 3-0, Accademia BN-ASCI Potenza 3-0, Livi Potenza-Battipaglia 3-0, Spezzano-Trepuzzi 3-0.

Classifica: Arzano 67; San Pietro Vernotico 63; Castellammare di Stabia 49; Gricignano 46; Accademia BN 44; Caserta 39; Livi Potenza 35; ASCI Potenza 31; Spezzano 26; Turi e Battipaglia 19; Oria, Lavello e Trepuzzi 15.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 310,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Pausa di riflessione.

Prossimo turno: Turi-Oria, sabato 16 aprile, ore 19.00.

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