TARANTO-ACCADEMIA BENEVENTO 3-1

Sabato 17 aprile 2010 – ore 19.00

Ultima spiaggia.

La prima di una serie di finali.

Chiamiamola come vogliamo, ma questa con l’Accademia Benevento è una partita da vincere a tutti i costi: un successo pieno ci consentirebbe di sperare ancora; una sconfitta o una vittoria al tie-break sancirebbero la fine virtuale della stagione.

Ogni dettaglio è importante e la scaramanzia raggiunge livelli inauditi.

Per quello che mi riguarda, ho ancora la macchina in officina per il tagliando e proprio oggi ritorno da Roma. In mattinata, alle 6.01, ho avuto il piacere e l’onore di fare colazione al Caffé Trombetta, affianco alla stazione Termini.

Non ho capito piccé u cornett’ cu ‘a crem’ sullo scontrino viene definito “lieviti assortiti”…

Per la prima volta in assoluto raggiungo la palestra in autobus; in caso di vittoria so già che mi toccherà ripetere questa esperienza.

Non quella di andare a Roma prima della partita, s’intende, ma quella di usare l’autobus.

Angelo indossa una maglietta dal messaggio piuttosto esplicito. In caso di vittoria, dovrà indossarla di nuovo.

Ivana, prima della partita, tocca le tette di una compagna di squadra. In caso di vittoria, dovrà ripetere il palpeggiamento.

Non si potrebbe fare che Ivana viene con l’autobus e io tocco le tette delle giocatrici…? Magari vinciamo con meno patemi.

E poi che cavolo: cinque anni che seguo la squadra e nessuna mi ha mai fatto toccare niente; neanche una palpatina ad una chiappa…

Vorremmo abbandonare questi pensieri licenziosi e concentrarci sui contenuti tecnici della partita, ma la presenza in campo di Valeria Ricciardi non facilita questo percorso di purificazione mentale.

Gli spalti sono pieni di tifosi ospiti, un po’ perché lo staff è piuttosto nutrito e un po’ perché il gioiellino del Salento, Eleonora Carbone, ha attirato parenti e amici, giustamente orgogliosi della piccina.

Per fortuna il sonoro dei sostenitori jonici è affidato a Michele-re-della-curva con la trombetta azzurra.

E in ogni caso gli spettatori di prestigio non mancano: Clara Clemente (alla vigilia del suo compleanno) e Laura Passaro porteranno bene con la sola presenza. Le grandi campionesse si vedono anche da questo.

E c’è anche Rossella, ex Palafiom e oggi diretta avversaria nella lotta per la salvezza. Potremmo appiopparle un pestone sul piede in vista dell’incontro di domani oppure chiuderla nel bagno della scuola fino a lunedì…

Ma torniamo un attimo allo staff sannita.

Ho sempre additato questa società quale esempio di buon senso in un volley fin troppo affollato di millantatori e di bidonisti. All’Accademia hanno fatto programmi realistici rinunciando alla serie A2 e costruendo una squadra adeguata alle risorse reali. I risultati stanno dando loro ragione, senza contare che non hanno perso la faccia e la credibilità come certi personaggi pieni di parole e di promesse e poveri di soldi e di serietà.

Ma adesso ho un altro motivo per ammirare questa squadra: oltre all’organizzazione e a Valeria Ricciardi, devo sottolineare la multimedialità. Sono ben due le telecamere che riprendono la partita; tenuto conto che c’è anche la nostra, oggi il Maria Pia sembra la casa del Grande Fratello…

E poi c’è il celebre Renato Melillo, il miglior fotografo del campionato (oltre che uno dei più copiati…). Visto che finalmente avremo foto professionali, vi rimando al sito della società sannita: http://www.accademiavolley.it/home.asp

Nessuno, però, ci ha portato i cioccolatini Strega e questo è un errore che l’Accademia pagherà caro. Pagherà con la sconfitta.

Formazioni.

Il Taranto di Arzano è confermato in blocco: Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Simona Leone laterali, Cristiana Zonca e Silvia Renna centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Giulia Basile e Priscilla Pisani.

L’unica variazione di ruolo è la gastroenterite: Silvietta e Pocahontas l’hanno ceduta a Simona Mereu, che comunque è in tribuna.

L’allenatore Vittorio Ruscello ripropone Giuditta Tancredi, all’esordio da titolare sabato scorso, in diagonale con l’alzatrice Eleonora Carbone; Valeria Ricciardi e Daniela Stabile sono le bande, Anna Maria Ferrone e Rosa Principe le centrali, Emilia Gaudio il libero.

In panchina: Erica Lestini, Martina Labianca, Erika Mancini, Letizia Guadagnino, Roberta Basile ed Enrica Varricchio.

Primo set

Ottimo inizio; Taranto c’è e ci crede: fast di Silvia, doppio attacco di Gisela (con splendido pallonetto), magia di Ale, che piazza in rovesciata ad una mano un pallone vagante al centro della rete, e servizio vincente della nostra palleggiatrice (5-1).

Ma l’Accademia mura fin troppo frequentemente in questa fase: prima Ricciardi, poi Principe e infine Ferrone, a conclusione di un break da 5. Adesso siamo sotto (7-10).

E’ l’ora di Silvietta: prima schiaccia una perfetta alzata di Silvia e poi realizza due servizi vincenti consecutivi, il primo dei quali sfruttando il nastro-culo. Beh, non è detto che sia culo; ho sentito dire che alcuni giocatori mirano al nastro.

Certo è che Silvietta è una battitrice favolosa: questo è già il 41^ ace stagionale.

Le nostre centrali siglano il sorpasso, ma poi subiamo il pareggio di Ricciardi, autrice di un bel lungolinea (15-15).

Gisela è la protagonista della svolta del set: mura con Cris e poi attacca dalla banda, inaugurando e chiudendo un break da 4 (19-15).

Duplice attacco di Silvietta, reazione di Ferrone e poi una fast di Silvia, un ace di Simona ed un tiro fuori delle ospiti chiudono il primo parziale (25-20).

Secondo set

Coach Ruscello conferma Lestini, che alla fine del primo set era subentrata alla ragazza col turbante.

Quando trova spazio Ricciardi è micidiale, ma il nostro mitico sottotenente di vascello stoppa per due volte consecutive i tiri dell’avvenente schiacciatrice ospite (4-1).

Cristiana ha fretta di tornare alla base visto che il volo è stato cancellato per via della nube di cenere islandese.

Oggi ho capito cos’è la globalizzazione. Le eruzioni di uno sperduto vulcano dell’Islanda condizionano la presenza in campo di una giocatrice di pallavolo in una altrettanto sperduta palestra ai margini della Salinella…

Barack Obama ha annunciato che l’uomo andrà su Marte; chissà se – in un’ottica di globalizzazione – questo fatto avrà ripercussioni positive o negative sull’apertura di certi portafogli di Montescaglioso…

Torniamo alla partita. C’è una palla annullata tra le contestazioni.

Sul 5-3 (diagonale di Ricciardi) Taranto prende il volo con un parziale di 10-2 in cui c’è un po’ di tutto: primo tempo tostissimo di Cris, pipe di Gisela, ace nastro-culo di Silvietta (ha mirato) e fast di Silvia dopo una spettacolare alzata di Ale.

C’è stato anche un tentativo di secondo tocco da parte di Carbone. Non è riuscito, ma non ha neanche fatto danni. Nulla di irreparabile, insomma; però mentre la piccina lo eseguiva coach Ruscello è parso un po’ contrariato.

Perché gli allenatori non gradiscono i secondi tocchi? Io continuo a credere che sia la giocata più spettacolare della pallavolo.

Povere palleggiatrici; nessuno le capisce…

Con il quarto ace odierno di Silvietta il Taranto va sul 15-5 e il muro-difesa sta funzionando a meraviglia. Grandi centrali, ma molto brave anche Ivana e Gisela nelle retrovie.

Entra Varricchio per far rifiatare il gioiellino del Salento; l’Accademia rosicchia punti, ma Silvia offre alle compagne otto palle-set (24-16).

Le sannite ne annullano tre, ma Simona si allena a diventare la risolutrice del match (25-19).

Terzo set

Strepitosa Gisela che passa da sinistra e anche da destra, ma l’Accademia replica ad ogni colpo ed è in vantaggio alla prima pausa tecnica (6-8).

Tra le ospiti è rientrata Carbone, ma c’è una novità: Guadagnino junior al posto di Lestini. Il segnapunti prende un Moment dalla borsa medica del Taranto; mister Ruscello, infatti, non ci sta facendo capire più un tubo…

Anche sul parquet la situazione è critica: Benevento sta difendendo tutto e far cadere palla a terra è diventata un’impresa.

Ricciardi, Stabile e Principe aumentano il vantaggio (10-15).

Viene fischiata una doppia a Cristiana, che per cinque minuti buoni ha deciso di sperimentarsi come palleggiatrice. Non è male, ma purtroppo l’Accademia sta dominando.

Muro Ferrone, mani-fuori Stabile ed ace di Carbone (12-23) con urletto d’ordinanza.

Orgoglio tarantino (Silvietta, Leo e Silvia), ma è troppo tardi e a Stabile basta piazzare un tiretto nel vuoto della nostra metà campo per aggiudicarsi il set e per scatenare una certa irritazione di coach Marcello che non ha gradito il buco difensivo (16-25).

Quarto set

E’ un momento difficile. Il Taranto sembra stanco e l’Accademia ha perfezionato i meccanismi tattici. Il turno in battuta di Guadagnino è un ulteriore elemento di criticità per noi.

C’è uno scambio che dura tre quarti d’ora e che si conclude (a favore dell’Accademia) con un lungo applauso per tutte. Segue la richiesta di verifica delle formazioni ma è evidente che si tratta di una legittima scusa per rifiatare.

Sullo 0-5 Guadagnino junior serve di poco fuori. A fine partita, testimoni ben piazzati diranno che effettivamente era fuori; siccome, però, la sorella di Guadagnino è bona, io dico che era sulla linea…

Carbone smarca Principe che piazza la fast (3-6).

Gisela realizza il suo 300^ punto stagionale e Silvietta completa l’operazione sorpasso (8-6).

Miracolo Ricciardi su una bomba di Cristiana, ma il vantaggio del Taranto aumenta con Silvietta (13-9).

Diminuiscono le imprecisioni offensive delle ospiti e la difesa continua a viaggiare su rendimenti elevati; la conseguenza è che l’Accademia rimonta mentre il Taranto si innervosisce e si sfilaccia (14-16).

Ma è adesso che le ragazze compiono un capolavoro di cuore prima ancora che di tecnica. Perdere il set vuol dire perdere il campionato e nonostante la stanchezza dilagante, Gisela e compagne trovano le forze e l’orgoglio per reagire.

Ale pareggia con un ace (17-17), Cristiana scaraventa a terra un primo tempo al fulmicotone (19-18) e Gisela rafforza il vantaggio con l’ennesimo servizio vincente di squadra (21-18).

Vorrei che fosse già finita.

Facendo un paragone con i tempi gloriosi della serie C, qui non è come a Tuglie, una sfida da godersi in ogni istante, anche quando si è in svantaggio. Qui, semmai, è come a Corsano, una sofferenza da chiudere al più presto. E’ come un rigore che si preferisce non guardare.

Ferrone pareggia con un primo tempo (21-21).

Essendo l’ora del cuore, viene fuori una giocatrice dal grande carattere e dalla generosità infinita: Simona Leone.

E’ magnifica da posto quattro: ci riporta in vantaggio (22-21), replica a Ferrone (23-22) e poi piazza con grande precisione un pallone nell’incustodito posto uno avversario (24-22). Cuore di Leonessa!

L’Accademia attacca, ma il muro imperioso di Silvia respinge l’ultimo assalto e regala al Taranto la vittoria della speranza.

E’ inutile guardare la classifica. Dobbiamo vincere al PalaCaliendo con la Livi. Dura. Quasi impossibile sulla carta. Ma le partite “possibili” ci sono sfuggite di mano; se vogliamo salvarci adesso è l’ora dell’impresa.

A proposito di imprese, “Finalmente vincenti” è il titolo che esalta il nostro ritorno alla vittoria dopo tre lunghi mesi.

“Finalmente Vincenti” (con la V maiuscola) sono le mie personali congratulazioni a Viviana Vincenti, che in serata ci ha dato la notizia della promozione in B1. Il campionato era saldamente in pugno al Sala Consilina già da Natale, in pratica, ma il successo nello scontro al vertice con il Divino Amore Roma ha prodotto i punti che ancora mancavano alla matematica.

Ci fa piacere che Vivi abbia ritenuto opportuno rendere partecipi anche noi. Nel Taranto ci sono tanti suoi amici e altri ancora ce ne sono in provincia. Ovunque abbia giocato, Viviana ha lasciato ottimi ricordi perché è una grande giocatrice ed è soprattutto una splendida persona.

Tanti auguri, Vivi.

Siamo felici per te! Anzi, siamo… Felicetti.

‘A fava e ‘u scuèrcele

DANIELA: Oggi sarebbero tutte fave, in verità. Per non fare torto a nessuna delle atlete tecnica-e-cuore che abbiamo apprezzato stasera, vorrei rendere omaggio ad una ragazza che non indossa mai la maglia da gioco ma durante la settimana affida alla lavatrice un consistente numero di maglie da allenamento sudate. Non sappiamo come andrà a finire questa stagione; sicuramente Daniela ha già conquistato apprezzamento e riconoscenza. Senza contare che sa toglierci qualche castagna dal fuoco anche fuori dalla palestra.

SIMONA: Sei vittima del virus e vieni al Maria Pia a vedere la partita?! Non avresti dovuto essere qui. Io, al tuo posto, avrei fatto una visita di cortesia a casa di Michela visto che domenica prossima… Scherzo, Michi, lo sai che ti vogliamo bene.

Tabellino: TARANTO-Accademia Benevento 3-1 (25-20, 25-19, 16-25, 25-22)

Taranto: Zonca 12, Mastandrea 12, Scialacomo 14, Pisani NE, Basile NE, Renna 10, Certa 4, Leone 10, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 9, errori in battuta 7, muri-punto 6.

Accademia Benevento: Carbone 5, Ricciardi 13, Stabile 19, Lestini 0, Tancredi 0, Labianca NE, Mancini NE, Ferrone 13, Principe 9, Guadagnino 1, Basile NE, Varricchio 0, Gaudio (L) – All. Ruscello.

Aces 5, errori in battuta 6, muri-punto 7.

Arbitri: Vito Caragnano (BR) e Gianluca Mallardi (BA).

Durata set: 20’, 24’, 22’, 30’ – Durata totale dell’incontro: 1.45’.

Altri risultati: Acquaviva delle Fonti-Sarno 1-3, San Pietro Vernotico-Azzurra Molfetta 3-1, Centro Ester NA-Leonessa Altamura 3-0, V.Altamura-Arzano 3-1, AS Benevento-Battipaglia 0-3, Salerno-Livi Potenza 0-3, ASCI Potenza-Oria 3-0.

Classifica: Sarno 67; San Pietro Vernotico 65; Centro Ester NA 63; Azzurra Molfetta 60; Battipaglia 59; Arzano 57; Livi Potenza 42; AS Benevento 40; ASCI Potenza 35; Accademia BN e V.Altamura 31; TARANTO e Oria 27; Leonessa Altamura 23; Acquaviva delle Fonti 21; Salerno -3.

Verdetti matematici: Acquaviva delle Fonti retrocesso in C.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Salerno 1.600,00; Azzurra Molfetta 470,00; Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; ASCI Potenza 105,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Livi Potenza-Taranto, domenica 25 aprile 2010, ore 18.00, PalaCaliendo, via Cirillo 10.

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