GIOIA DEL COLLE-ORIA 1-3

Primavera di Oria

Sabato 29 marzo 2014 – ore 18.30

Che Oria! Che magnifico girone di ritorno!

Dopo il quinto successo di fila la gratificazione si accompagna ad una riflessione più seria e più profonda, un quesito esistenziale, una domanda alla quale non esiste una risposta. Il quesito esistenziale è: dove saremmo se non avessimo buttato nel gabinetto quelle due disastrose partite (o almeno una delle due partite) con il Castellana?

La storia, però, non si fa con i se; godiamoci il presente ed analizziamo questa bella vittoria a Gioia del Colle.

Lungo la strada si passa da Mottola e qui non possiamo non onorare con un coretto grondante di ammirazione il grande campione a cui il paese tarantino ha dato i natali.

Lucrezia Liace

Premessa: avevo visto giocare il Gioia del Colle un mesetto prima contro il San Cassiano ed ero uscito dal PalaKouznetsov con la sensazione di essere stato al cospetto di una squadra coriacea e combattiva, in grado di far sudare sette camicie all’attuale capolista e di compensare con un’organizzazione ed una grinta molto elevate le pesanti assenze di De Moraes e di Luisi. Una squadra che mi ha ricordato quella che si arrese, con molto onore, l’anno prima al Cutrofiano nei play-off.

Si torna, dunque, al PalaKouznetsov e mi pongo un altro quesito: quante persone vengono settimanalmente deviate in buona fede verso il Palazzetto? Se ho ben capito, per i gioiesi “il palazzetto” è quello accanto allo stadio; la struttura utilizzata dalla New Volley Gioia è più nota in città come “il palestrone”.

Federica Imperatore

L’aspetto all’interno è piuttosto spartano, ma conveniamo che è così che dovrebbero essere i palazzetti della categoria: né dispendiose cattedrali nel deserto né caverne in stato di abbandono come una struttura di cui non faccio il nome in cui giocammo l’anno scorso.

Qui c’è una scalinata che deve aver colpito l’immaginazione della nostra Veronica. L’opposta brindisina, infatti, identifica il palazzetto proprio attraverso quella scalinata. Non ha tutti i torti. Le squadre che scendono le scale dopo il riconoscimento ricordano le modelle che partecipano alla sfilata di piazza di Spagna. Il tutto è molto scenografico ed anche in questa occasione la Contessa mostra una classe non indifferente.

Scalinata

Bella anche la musica solenne che accompagna l’ingresso in campo delle formazioni. Quella ricorda un po’ il torneo dei rioni di Oria.

Infine, una nota di colore. La pallavolo a Gioia ha una grande tradizione (serie A maschile) di cui resta traccia nell’organizzazione e nella passione dei tifosi e questo lo sapevamo. Oggi noto che uno striscione è stampato sul retro dell’insegna di un caseificio e questo mi sembra un bel modo, sebbene involontario, per onorare un’altra prelibata peculiarità locale: le mitiche mozzarelle gioiesi.

Fabiana Denicolò

Ultima considerazione: non ho mai sentito uno speaker così corretto e preparato. Veramente, quando ricorda il risultato dell’andata (il secco 3-0 per Gioia), stiamo per portare le mani dove non si può dire; poi però annuncia con preveggenza che oggi sarà tutta un’altra storia. Il senso è che Gioia non può cullarsi sugli allori; Oria non deve deprimersi.

New Volley Gioia: Daniela Campanella in palleggio, Fabiana Denicolò opposta, Claudia Quero e Samanta Intini di banda, Francesca Beppi e Federica Imperatore centrali, Federica Cofano libero.

A disposizione di coach Michele Ironico: Eleonora Valenzano, Mariangela Fraccalvieri, Marianna Nuzzi, Anita Liotino, Martina Galiotto.

Meglio saperlo prima

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace di banda, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Ornella Pezzarossa, Federica Muri e Daniela Lo Noce.

Primo set

Denicolò presenta il proprio biglietto da visita con un mani-fuori, ma il primo colpo di scena non è un gesto tecnico.

Sull’1-2, ossia dopo appena tre scambi, l’Oria chiede una verifica della rotazione. Temo che sia un record. Temo che una cura di fosforo per rafforzare la memoria si renda necessaria…

Verifica precoce

Sul 4-3 la prima fuga delle brindisine: punti per Giada (primo tempo ed ace) e posto quattro caliente grazie ai colpi di Ivana e di Lucrezia. Bello, in particolare, il lungolinea di Yoghina che vale il 5-10.

Il vantaggio aumenta grazie all’ace della Leonessa e agli attacchi vincenti di Ivana e di Veronica (8-15).

In tanto splendore tecnico è difficile stilare classifiche, ma forse la cosa più bella dell’Oria è la difesa. In quella fase di gioco siamo piazzati, siamo reattivi, siamo generosi. Giorgia sta dando inizio ad una prestazione epica. Mettere palla a terra per le padrone di casa inizia a diventare complicato.

Lo stesso speaker prende atto che le brindisine “difendono l’impossibile”. E sì che alle difese efficaci a Gioia dovrebbero essere abituati vista la bravura in quel campo della formazione locale almeno negli ultimi tre anni.

Giorgia Mastria

Sara partecipa alla fuga ospite con un delizioso pallonetto; Gioia ricorre all’unico fondamentale nel quale stasera si assicurerà una certa superiorità, il muro, e in particolare al talento di una strepitosa Beppi.

Ivana mantiene le distanze, ma sul 15-21 trascorriamo qualche brutto minuto, che rischia di compromettere quanto fatto sino ad ora: Quero, Intini e Beppi accorciano portando il Gioia sul 19-21; il muro di Lucrezia restituisce ossigeno (19-23); Beppi e Intini sfiorano il pareggio: 22-23.

Giorgia riceve alla perfezione e Veronica riesce a far atterrare dolcemente una palla un po’ complicata (22-24).

Veronica Parisi

La stessa palla scotta, ma per fortuna in battuta va la specialista Sara: un tempo questo sarebbe stato il momento adatto per provocare un travaso di bile al coach; da un mese a questa parte la centrale brindisina è diventata la regina degli ace: vince Oria 22-25!

Secondo set

Marcello non è soddisfatto per la rimonta subìta alla fine del parziale (poi fortunatamente fallita) e l’intervallo non è proprio una lettura condivisa di bigliettini dei Baci Perugina.

La squadra, comunque, continua a dare soddisfazioni: mani-fuori di Veronica, pipe di Lucrezia, primo tempo di Sara e solita difesa tenace (5-7).

Sara Giuffrè

Quero, oltre che attenta in difesa, si rivela specialista di pallonetti su entrambi i lati d’attacco e Beppi ottiene il pareggio (12-12) nonostante i brillanti recuperi di Giorgia. “Ce ne vuole per mettere la palla a terra!” – commenta lo speaker.

Alcuni tifosi, dal canto loro, invitano le atlete locali ad adoperare più grinta, sia pure usando un’espressione meno raffinata. Non credo, però, che alle gioiesi faccia difetto la generosità; è proprio la partita ad essere complicata.

Esibizione di doppie da parte delle due palleggiatrici: è ancora parità (16-16).

Daniela Campanella

Guizzo oritano grazie ad una specialità della casa (le pipe di Lucrezia) e immediato recupero gioiese con i muri e i primi tempi delle centrali Imperatore e Beppi (19-19).

Le ragazze di mister Ironico ipotecano il set con due attacchi di Intini ed un muro a cappuccio di Beppi (non so se anche in Toscana si usi questa espressione); la Leonessa ipoteca l’ennesimo cartellino con una protesta (giusta) su un’infrazione poi revocata dalle gentile arbitre e con una protesta (impropria) su una doppia un po’ anomala.

Leonessa focosa

Prima della fine del campionato sono certo che gli arbitri dovranno far intervenire i poliziotti in assetto antisommossa e gli idranti per raffreddare l’ardore della nostra palleggiatrice.

Nonostante un bell’attacco di Veronica, Gioia si aggiudica il set grazie all’ennesimo tiro vincente di Beppi (25-21). Giorgia ci ha provato rischiando di tuzzare contro il seggiolone.

Terzo set

L’Oria non si abbatte per il pareggio; anzi, ottimizza quanto di buono stava già facendo. Il primo punto è di Giada, poi ci sono magie di Simona in difesa e in attacco (da incorniciare il secondo tocco).

E’ Beppi a farsi carico in modo sempre più preponderante della reazione barese.

Un bambino invade il campo e tenta di giocare con la Leonessa. Temo per la sua incolumità.

Secondo tocco

Sul 5-5 c’è un cambio nelle file locali: Fraccalvieri sostituisce Intini, che si precipita fuori dal parquet. Cosa abbia determinato la sostituzione è abbastanza chiaro, ma poteva sempre restare il dubbio che magari la ragazza volesse farsi una rapida medicazione o controllare sul telefonino l’eventuale arrivo di un sms importante (un’assunzione, magari) o qualcosa di più nobile rispetto a quello che tutti hanno pensato: la pipì. Ogni dubbio, comunque, è sciolto dallo speaker, che conferma l’ipotesi dell’esigenza fisiologica. Perché non mettere qualche manifesto in città per farlo sapere anche fuori dal PalaKouznetsov…?

A questo punto, però, rifletto sul fatto che esistono vari tipi di esigenze fisiologiche, due in particolare, e decido di stimare in un tempo massimo di 5 scambi l’esigenza micro; oltre i 5 scambi si tratterebbe dell’esigenza macro.

C’è un mani-fuori di Lucrezia, un attacco di Veronica e un ace di Ivana; poi Intini si precipita nuovamente in campo.

Velocissima

Decisamente è stata un’esigenza micro. Tenuto conto che l’ace è più veloce di uno scambio normale, la schiacciatrice è stata rapidissima.

Senza Intini, però, il punteggio è passato da 5-5 a 5-8 e da questo momento in poi, sino al termine della partita, l’Oria resterà sempre in vantaggio. E’ lecito dire che la pipì di Intini è stata la svolta che ha cambiato la partita…?

Se vogliamo scherzare sì, ma la vera svolta della partita è costituita dalla straordinaria determinazione in difesa delle brindisine, dal loro efficace muro-difesa e dalla caterva di punti che Ivana scarica sul parquet tra il 9-11 e il 12-23.

Ivana Gallo Ingrao

Gioia non sbaglia nulla in attacco; il break di 3-12 è frutto, in via esclusiva, della potenza e della precisione delle nostre ragazze.

Questa è la sequenza.

Ivana, Leo con un bellissimo secondo tocco, Ivana dopo un miracolo difensivo di Veronica e ancora Ivana a muro (9-15).

Yoghina tira fuori ma poi riprende la marcia trionfale con due attacchi: uno precede un millimetrico ace di Giada, l’altro segue un punto realizzato da Sara (10-19).

Una Intini alleggerita va a segno da posto quattro e Beppi realizza il 14^ punto personale (chiuderà a quota 19); poi ancora Ivana-show: due attacchi, un muro ed un’azione efficace di Veronica dopo uno scambio connotato da mille difese (12-23).

Esultanza oritana

Fast di Beppi ed ennesimo punto di Ivana (il 10^ nel set!): 13-24.

Con 11 palle-set a disposizione, la nostra ricezione si concede l’unico momento di pausa della serata. Dura 3 scambi, poi il set termina sul 16-25.

Quarto set

Quest’Oria stellare non si ferma più ed opportunamente batte il ferro finché è caldo.

Pallonetto di Ivana, due precisi attacchi di Sara e un bel murazzo di Veronica (1-6).

Gioia non alza bandiera bianca e replica con Denicolò e con la solita Beppi (7-8).

Francesca Beppi

Dopo il time-out di Marcello, le brindisine sono impeccabili: la Zia piazza una doppietta inaugurando una fase di gioco in cui si fa fatica a capire se nell’Oria sia più ammirevole l’attacco o la difesa. Diciamo che per ogni punto realizzato andrebbe citata anche la giocatrice che qualche secondo prima ha difeso egregiamente: Ivana dopo una difesa della Zia, Ivana dopo una difesa di Giorgia, la Leonessa dopo un’altra difesa di Giorgia, e così via.

Il nostro libero corona una prestazione meravigliosa con un salvataggio che diventa un punto dall’alto valore simbolico (10-16). Ma sono tanti i punti resi possibili dai miracoli difensivi della creatura (tanto che Pezza le invia un bacetto dai bordi del campo).

Bacetto di Pezza

Coach Ironico introduce Fraccalvieri e Nuzzi, ma l’Oria ha ormai preso il largo e dopo il muro di Beppi che vale il 14-21, il rush finale è una striscia favorevole per le brindisine: pipe di Ivana, palletta di Veronica e doppio ace di Lucrezia (14-25).

L’Oria esce tra gli applausi di alcuni sportivissimi spettatori locali e so’ cose che fanno piacere.

Una Beppi travolgente, una difesa combattiva e attaccanti che hanno dimostrato buoni numeri ma scarsa continuità nell’arco della partita; le cose buone non sono mancate, ma non è stato il miglior Gioia possibile indubbiamente.

Claudia Quero

L’Oria è stato magnifico e conferma il momento magico, oltre che l’ormai consolidata tradizione di gironi di ritorno esaltanti di coach Marcello.

“Visti i risultati, perché non iniziamo ad allenarci a giugno così da entrare in forma all’avvio del campionato?” – suggerisce la Leonessa in presenza di testimoni.

La soglia-salvezza è lontana ma oggi si è abbassata di ulteriori 3 punti e finché la matematica ce lo consente, noi vogliamo e dobbiamo crederci!

Veronica Parisi

Tabellino: Gioia del Colle-Oria 1-3 (22-25, 25-21, 16-25, 14-25)

New Volley Gioia: Denicolò 6, Valenzano NE, Campanella 1, Beppi 19, Fraccalvieri 0, Quero 5, Intini 9, Nuzzi 0, Liotino NE, Imperatore 6, Galiotto NE, Cofano (L) – All. Ironico.

Muri-punto 8, ace 2, errori in battuta 9.

New Volley Oria: Parisi 10, Pezzarossa NE, De Pascalis 5, Gallo Ingrao 22, Giuffrè 6, Muri NE, Leone 6, Liace 13, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 8, errori in battuta 7.

Arbitri: Catelisa Panzarino e Claudia Romina Ranieri.

Top-scorer

Altri risultati: Nardò-San Cassiano 0-3, Tempesta TA-Pallavolo 80 Brindisi 3-0, Spongano-Castellana Grotte 3-1, Ugento Jr.-Galatina 0-3, Ostuni-Azzurra Lecce 3-0.

Riposa: Nike Lecce.

Classifica: San Cassiano e Tempesta TA* 52; Pallavolo 80 BR 44; Nardò 41; Galatina, Spongano* e Gioia del Colle 32; Oria e Castellana Grotte 26; Nike Lecce 17; Ostuni* 13; Ugento Jr.* 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.

(*) Con l’asterisco le squadre che devono ancora effettuare un turno di riposo.

Difesa di Sara

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Nardò 65,00; Ostuni 60,00; Castellana Grotte 30,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Spongano, domenica 6 aprile, ore 18.30.

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